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Autore: Marygrubis    12/08/2021    0 recensioni
Un gruppo di amici d'infanzia sarà costretto a separarsi ma qualcosa di inaspettato lì attende nel loro brillante futuro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Threesome, Triangolo | Contesto: Scolastico, Universitario
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Capitolo 1 AMICI PER SEMPRE "LA VITA E' UN MALE MA L'AMORE E L'AMICIZIA SONO DEI POTENTI ANESTETICI..." Henry Detouche Fuori pioveva incessantemente e io continuavo a camminare senza una meta precisa in testa, arrivai davanti casa di Dylan senza rendermene conto e iniziai a lanciare piccoli sassi alla sua finestra al secondo piano, al terzo tentativo centrai il vetro in pieno. La luce della sua stanza era spenta ma io ero sicura che lui fosse li, vidi un movimento all'interno della camera e poi la luce si accese e si affacciò alla finestra scostando le tende. "Che ci fai qui? stà piovendo a dirotto vieni su." disse Dylan Scese al piano di sotto e mi venne ad aprire la porta, era in boxer e aveva ancora gli occhi semi chiusi segno che stava dormendo, mi guardò di traverso e mi chiese: "Che ore sono, come mai non sei a casa, è successo qualcosa?" Io alzo lo sguardo e con le lacrime agli occhi gli dico: "Posso rimanere qui con te questa notte? Non mi va di tornare a casa e non ho assolutamete voglia di litigare con mia madre." Lui mi guarda perplesso e dice: "Certo, non ci sono problemi tanto i miei genitori non ci sono, vai a fare una doccia calda che stai tremando io preparo un the caldo." Salii al piano superiore ed entrai nel bagno della mamma di Dylan, mi spogliai e mi misi sotto il getto bollente della doccia, cercai di dimenticare l'ennesimo litigio con Dominic che affollava la mia mente, ad un tratto sentì bussare alla porta era Dylan che mi dice: "Ho messo dei miei vestiti qui fuori dalla porta, non so se vanno bene ma non ho altro mi dispiace." Io gli urlai un "GRAZIE" e poi tornai ai miei pensieri scombinati. Chiusi l'acqua e mi avvolsi in un asciugamano che trovai appeso alla maniglia della porta, era un pochino corto ma copriva tutto e nel mentre mi dirigevo nella camera di Dylan cercando un'altro asciugamano per i capelli. Dylan era seduto su una di quelle poltrone gonfiabili, aveva il telefono in mano intento a parlare con qualcuno e dal tono di voce ero sicura che si trattasse di Dominic, si voltò di scatto e rimase a bocca aperta vedendomi così, si rigirò all'improvviso verso la finestra e io gli chiesi dove poter prendere un altro asciugamano. Dylan si alzò e si diresse verso il suo l'armadio e dalla parte centrale me ne lanciò uno senza nemmeno voltarsi, lo presi al volo e me ne ritornai in bagno, presi i vestiti e chiusi la porta. Tutto quello che mi aveva dato era 3 volte più grande di me, per non parlare dell'altezza delle suo cose, Dylan era alto poco più di 1.85 e io a mala pena 1.60, però in quel momento non avevo altro da mettere e mi arrangiai con la sua roba per questa notte. Mi diressi verso la sua stanza, lui era sdraiato a pancia in su sopra il letto con le braccia sotto la testa e sembrava pensieroso. Dalla sua maglietta degli AC/DC si intravedeva un pochino di peluria che partiva dall'ombelico fino a scendere giù fin sotto i boxer, i tatuaggi che aveva sulle braccia erano tirati e un pochino deformati dalla postura di quel momento, ma i suoi pochi muscoli della braccia erano ben visibili. Mi avvicinai pian piano per fargli uno scherzo, aveva gli occhi chiusi e quando gli arrivai sopra lui si sposta di scatto e mi colpisce con la testa sulla fronte. Il dolore mi scendeva dalla fronte al naso, avevo le lacrime agli occhi e non sapevo se piangere o ridere ma ad un certo punto feci una gran risata che rituonò in tutta la casa e anche lui si mise a ridere dicendomi: "Sei una pazza!!!" Io lo guardo mentre ancora rido, lui mi fissa per pochi secondi negli occhi dicendomi: "Allora me lo dici adesso cosa è successo con Dominic? Lui non vuole dirmi niente e mi ha minacciato di farmi gli affari miei, che sono fatti privati tra voi due, ma io sono il tuo migliore amico e confidente quindi pretendo di sapere...d altronde sei qui con me adesso..." Lo guardo fisso e i miei occhi diventano lucidi, lui si avvicina e mi abbraccia e io faccio altrettanto, quando sono tra le sue braccia mi sento sempre sicura e tranquilla, alzo lo sguardo e dico: "Allora questo the quando arriva?" lui mi guarda e mi fa cenno di sì con la testa e poi sorridendo dice: "Scusa, mi ero dimenticato, vado subito." ...e sparisce al piano di sotto. Intanto che aspetto mi stendo sul suo letto, sul suo cuscino c'è ancora il suo profumo, dolce e rassicurante come se lì con me ci fosse veramente lui. Avevo ancora un po freddo, quindi mi metto il cappuccio della felpa che mi aveva dato per cambiarmi e mi copro con la coperta, lì mi sentivo bene come se fossi a casa mia e così senza accorgermi mi addormento nel suo letto. Mi svegliai all'improvviso quando sentì un raggio di calore colpirmi in pieno viso...apro gli occhi e mi accorgo che è giorno, cerco di muovermi ma mi accorgo che qualcosa me lo impedisce, era il corpo di Dylan vicino al mio che dormiva tranquillo. Lo fisso per circa 30 secondi pensando a quanto sarà fortunata la sua futura ragazza, era un ragazzo dolcissimo quando voleva, molto bello, occhi verdi, carnagione chiara, capelli neri e sempre scompigliati alla perfezione, non eccessivamente atletico e faceva parte della classifica scolastica dei 5 migliori. Mi girai di nuovo piano facendo attenzione a non svegliarlo, gli do un bacio sulla fronte delicatamente, presi le scarpe e mi diressi al piano inferiore, gli lascio un biglietto e mi dirigo verso casa mia. Mentre camminavo verso casa avevo le cuffiette alle orecchie con la mia adorata musica e canticchiavo tranquilla quando all'improvviso una mano mi blocca il braccio, mi fa voltare e mi bacia...apro gli occhi e vedo due occhi neri che mi fissano, capelli rossi scombinati, altissimo e con un viso bellissimo ma da cattivo ragazzo...era il mio ragazzo, Dominic che con gli occhi mi stava implorando di fare la pace dopo la nostra litigata della sera precedente. Io mi avvicino a lui e in punta di piedi cerco di dargli un buffetto sulla fronte ma data la mia scarsa altezza opto per un leggero pugno sul braccio: "ieri sera mi hai fatto incazzare troppo lo sai, più cerco di capirti e più fallisco. Per me inizia a diventare frustrante questa cosa." Dominic mi guarda per un momento negli occhi, mi prende per i fianchi e mi solleva alla sua altezza, io annodo le gambe intorno alla sua vita e lui mi bacia, un bacio lento ad ogni suo movimento assaporavo il suo rammarico e la sua tristezza. Lui si stacca da me e mi fissa negli occhi di nuovo: "Ti prego Teresa perdonami io non volevo lo sai, è un anno che ci frequentiamoe vorrei fare il passo successivo con te ma a quanto pare tu non sei ancora pronta." mi fa scendere e io abbasso lo sguardo...lui continua a dire :"Permetti che io inizi a dubitare della nostra storia, sembra che tu non mi vuoi, sei sempre così distante da me." Lo abbraccio forte e lui mi lascia un bacio delicato sulla fronte, all'improvviso il mio telefono inizia a vibrare nella tasca della tuta di Dylan lo prendo e senza vedere chi fosse rispondo con voce atona: "Mamma sto arrivan..." mi interrompo a metà frase quando dall'altro capo del telefono sento la voce di Dylan... Dominic mi lascia dall'abbraccio e con fare arrabbiato si allontana un po da me. "Hey, perchè non mi hai svegliato potevo accompagnarti a casa tanto avevo le prove con il gruppo." Dylan dal tono di voce era preoccupato. "Non ti preoccupare, adesso sono con Dominic, ci vediamo dopo alle prove un bacio." gli ripeto io tranquilla. Dominic mi guarda, era arrabbiato e lo capisco sempre perchè gli si formano delle piccole rughe d'espressione tra le sopracciglia e mi dice: "Non avrai dormito da lui questa notte?" "Si, perchè? lo sai che lui è il mio migliore amico, cosa c'è di male? poi è tuo fratello, se non ti fidi nemmeno di lui non so proprio che fare."" "Non mi piace molto questa storia, sono molto geloso." "Smettila di fare il bambino, siamo tutti amici dall'asilo e non rinuncerò mai e dico mai alla mia amicizia con lui. CI SIAMO CAPITI?" gli dico in tono molto arrabbiato. "Certo che ho capito, ma secondo te io come dovrei sentirmi? lui è mio fratello gemello e si, mi fido ma tu sei la mia ragazza e non mi piace molto che gli altri ti stiano troppo intorno." Non voglio litigare ancora così senza dire di più mi allontano da lui e mi dirigo verso casa mia, lui cerca di chiamarmi e di attirare l'attenzione ma faccio finta di nulla, metto di nuovo le cuffiette alle orecchie e parto. Arrivata a casa entrai di fretta e mentre salivo le scale mia madre dalla cucina mi chiama, faccio dietro front e vado da lei. Era in piedi con le braccia conserte sul petto prosperoso come il mio e mio fratello piccolo gli stava vicino attaccato ai pantaloni, mi scrutava con gli occhi e si accorse subito che quei vestiti così grandi non potevano essere assolutamente miei. "Dove diavolo sei stata a dormire questa notte Teresa Long, perchè non mi hai avvisato? sai che quando non rientri a casa devi avvisare altrimenti io non riesco a dormire." "Scusa mamma non l'ho fatto apposta, mi si è scaricato il telefono ero a casa di Dominic e abbiamo avuto una discussione, poi per calmarmi sono andata da Dylan per parlare un pò e mi sono addormentata..." "Sicura che ora vada tutto bene?" mi chiede lei con occhi di chi volevano sapere tutto "Certo non ti preoccupare mamma, tutto bene...(tagliai corto e poi mi voltai verso le scale con una piccola lacrima che scendeva sul mio viso)" "Ok tesoro mio." Salgo i gradini per arrivare nella mia stanza due alla volta e mi getto sul letto lasciando che le lacrime finiscano il lavoro iniziato poco fa in cucina e senza rendermi conto di nulla mi addormento. Improvvisamente apro gli occhi, sento uno strano vibrare nelle mie tasche e mi tasto il corpo alla ricerca del telefono che continua a vibrare, guardo lo schermo e vedo che era la mia amica Tony che mi aveva chiamato 10 volte e lasciato 15 messaggi. Guardo l'ora sul telefono e capisco subito perchè, era tardissimo e tra pochi minuti sarebbe venuta a casa mia per andare dai ragazzi per assistere alle prove della band. Scesi dal letto con un balzo, inciampo nella mia borsa, cado a terra e sbatto le ginocchia sopra un libro buttato lì alla rinfusa (cavolo che male...tanto ero abituata a cadere e ad inciampare nei miei stessi piedi il più delle volte). Mi alzo e di corsa vado in bagno, faccio una doccia veloce e nell'indecisione di cosa mettermi prendo una gonna a pieghe nera, delle calze 3/4 bianche e una maglia bianca a mezze maniche dei nirvana con abbinato un giubbetto di jeans nero che mi avevano regalato i ragazzi il giorno del mio 16° compleanno. Torno nel bagno e mi asciugo velocemente i capelli e passo la piastra veloce mentre sento il campanello di casa suonare. "Mamma perfavore puoi andare ad aprire, è sicuramente Tony." Mentre le sento parlottare all'ingresso di casa finisco di prepararmi, un filo di matita sotto gli occhi e un pochino di lucidalabbra alla ciliegia e sono pronta.
   
 
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