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Autore: EliasInvierno    12/08/2021    1 recensioni
Passare dall'odiare follemente una persona, ad amarla. Dal conflitto all'amore. Un ragazzo scrive una lettera per S. Valentino alla sua ragazza, ragazza che solo qualche mese prima odiava.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Per Demi

Demi Barrett…ti odio, ti odio con tutto me stesso…sei cattiva, crudele, superficiale…sei una bulla, una manesca, una stronza…ti odio talmente tanto che sono finito con l’amarti.
 
Avevamo 10 anni quando ci siamo conosciuti, avevi un anno più di me. Io mingherlino e spaventato, tu già allora grande e forte. Sei sempre stata un maschiaccio, il tuo abbigliamento, il tuo fare e le tue imprecazioni. Ricordo ancora quando in quarta elementare mi costrinsi a essere il tuo fidanzatino…cercai di oppormi ma tu avevi deciso così…ricordo che mi picchiasti finché non cedetti in lacrime. Fu un mese d’inferno, mi costringevi a seguirti ovunque, mi picchiavi e cercavi sempre di sbaciucchiarmi…fu in quel periodo che cominciasti a fare Karate, ricordo benissimo quanto male mi facevi provando le tue mosse su di me…e ricordo benissimo quando mi ruppi il naso con un calcione, quella fu l’ultima volta che ti vidi per anni…i miei mi cambiarono scuola, e non dovetti più preoccuparmi di te per 7 meravigliosi anni.
 
Ho finito le elementari fuori città, sono andato alle medie nel distretto occidentale e poi ho cominciato il Liceo. Ci credi? Il Liceo dove andavo ha chiuso per mancanza di fondi così che ho dovuto cambiare scuola…ed ecco che arriviamo a settembre di quest’anno…Entro nella mia nuova classe, la 3° B e chi ti trovo in ultima fila? Te…ti riconobbi subito. Jeans a sigaretta strappati, giubbottino in pelle, piercing sui lobi, make-up marcato, rossetto nero e quei tuoi capelli castani ora tinti di biondo platino, tagliati corti con un ciuffo a coprire la fronte. Ci siamo riconosciuti subito…è bastato uno sguardo.
 
Ci vollero pochi giorni per inquadrarti, come ripetente temutissima…e non eri cambiata di una virgola…rissosa, sprezzante, narcisista…in un primo momento mi girasti a largo, finché non mi presentai al club di Karate, dove con mio terrore scoprii che eri la capitana, nonché cintura nera e finalista dell’ultimo torneo interscolastico. Ironico, avevo cominciato a far Karate alle medie, proprio per difendermi da quelli come te, e ora eri la mia capitana.
 
Mi hai preso subito di mira... divenni immediatamente il tuo sparring partner, ma questa volta avevi trovato pane per i tuoi denti…non ero più il ragazzo mingherlino delle medie, la genetica era venuta in mio soccorso da qualche anno, ed ero pure diventato cintura marrone nel frattempo. Non potevi più burlarti di me, non potevi più mettermi sotto, e questo non lo sopportavi. Mi stuzzicavi, mi provocavi sia durante gli allenamenti del club che in classe, ma i tuoi giochetti ormai non funzionavano più e ti ritrovavi sempre imbarazzata e sbigottita. Per la prima volta in vita tua avevi trovato pane per i tuoi denti, e credimi quanto ti dico che godevo nel vederti fallire, mentre tentavi di piegarmi al tuo cospetto.
 
Stava andando alla grande, anche sul piano sentimentale, stavo iniziando a uscire con Erika, la nostra compagna di classe e i voti che prendevo erano ottimi. Da canto tuo invece eri sempre più nervosa. Agli allenamenti sbagliavi le mosse e durante l’ora di educazione fisica non eri prestante come al solito, e i tuoi voti inoltre erano in caduta libera tanto che la vice-preside ti tolse il titolo di capitano della squadra di Karate…Non sei venuta a scuola per giorni dopo quella notizia.
 
Per qualche motivo avevi deciso che la causa di tutto ero io. Ricordo bene quel pomeriggio di metà dicembre, non eri venuta a scuola, ma venisti all’uscita, mentre tutti noi studenti lasciavamo la scuola. Mi aspettasti, e davanti a tutti mi sfidasti il giorno dopo nella palestra della scuola a un incontro di karate…non so perché l’hai fatto, forse volevi mettermi in imbarazzo di fronte a tutta la scuola battendomi? Non lo so…ma accolsi la sfida senza pensarci su…io si volevo metterti in imbarazzo davanti a tutti! E prendermi così una rivincita.
 
Il giorno seguente, di fronte a tutti gli studenti non ci fu storia. Demi…ti ho fatto il culo per la prima volta in vita mia. La Karateka più temuta dal distretto sconfitta da una cintura marrone. Non dovevi essere molto simpatica alla scuola, nessuno tifava per te. Scappasti dal ring senza congratularti e ti allontanasti correndo. Dopo essermi cambiato e rinfrescato, alcuni compagni mi dissero che ti eri rifugiata in classe. Lo ammetto, ero venuto a cercarti per prenderti in giro, ma quando ti trovai mi passò la voglia. Eri in lacrime rannicchiata sul tuo banco, non sapevo che dire o cosa fare. Presi posto accanto a te. Non so perché, ma ti accarezzai la testa, mi guardasti in lacrime, rimanemmo in silenzio per alcuni interminabili secondi. “Perché…perché non riesco mai a farti mio” esclamasti mordendoti il labbro, non sapevo che rispondere, e prima che potessi dire qualunque cosa le tue labbra toccavano le mie. Mi hai baciato. L’ultima cosa che mi aspettavo. Rimasi di sasso mentre tu ti alzavi e ti allontanavi verso la porta. Prima di uscire e dopo esserti asciugata le lacrime mi guardasti “bravo, mi hai fatto il culo. Degno del ragazzo che amo da sempre” esclamasti sorridendo.
 
Sono rimasto tutte le vacanze natalizie attonito, non ho fatto altro che pensare a te e al tuo bacio…ho rotto con Erika a Capodanno e il giorno stesso sono venuto a cercarti a casa tua…eri sola e piuttosto sorpresa di vedermi, mi hai offerto un caffè per scaldarmi e ti sei seduta accanto a me. Era tutto così surreale. “Ho rotto con Erika” biascicai arrossendo, ti bastò questo per baciarmi per la seconda volta. Non so perché, ma dopo quel primo bacio sentivo di volerti solo abbracciare e proteggerti…forse l’amore è davvero così irrazionale? Io che ti ho tanto odiato in quel momento volevo solo stare con te. Il proseguo di quel giorno già lo sai, sei stata la mia prima volta…e io sono stata la tua. Ci siamo messi insieme la sera stessa…che colpo fu per la classe quando lo scoprí.
 
Da quando stiamo insieme mi sento inebriato…a tratti mi sembra ancora assurdo. Ah…non per vantarmi ma i nostri compagni dicono che sei meno manesca e sprezzante da quando stai con me, inoltre i tuoi voti sono migliorati e hai riottenuto il titolo di capitano del club di Karate…credo di farti bene. XD.
 
Beh, spero che apprezzerai la lettera ora ti lascio ai dolcetti, non mangiarli tutti in un colpo mi raccomando. Ti aspetto in palestra. Felice San Valentino Demi.
 
                                                                       Ti odiavo…Ora ti amo
                                                                                  XXX
 
Salve a tutti, e se mi avete già letto ben ritrovati. Da mesi a questa parte faccio una gran fatica a scrivere e cerco di ritrovare l'ispirazione gettando giù qualche riga. Questa breve storia è stata scritta di getto in qualche ora, ispirandomi a una ragazza per il personaggio di Demi.

                                                                            
   
 
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