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Autore: Anguria21    13/08/2021    0 recensioni
Che cosa succede se sei diversa da tutti quelli che ti circondano? Che cosa succede se lo sei davvero? Che cosa succede se deludi sempre i tuoi genitori? Che cosa succede a non essere quello che davvero pensavi di essere? Che succede se quattro ragazzi invaderanno la tua vita per sempre? Andromeda e i suoi amici lo scopriranno presto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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L'atterraggio su Edom non è stato uno dei migliori che potessero capitare e dalle facce che hanno i miei amici, posso scommettere che anche loro hanno avuto delle visioni che li hanno sconvolti un bel po'. Vedere Andromeda così vicina al mio viso e non riuscire a salvarla perchè so che Lilith è davvero potente, non è una cosa che posso dimenticare così facilmente ma devo provare a riprendermi per riuscire a dare un qualunque sostegno ai compagni che mi hanno seguito in questa impesa suicida. Mi guardo in torno e a pochi passi da me trovo Carole e Luke. Il mio parabatai è in ginocchio davanti al viso della ragazza per cui prova dei sentimenti e cerca di scuoterla come meglio può. Vi avvicino a loro e li sento parlare:
-Carole, è tutta un'illusione. Siamo a Edom.- dice il più alto dei due cercando di scuotere la ragazza.

-Mary è morta, tra le mie braccia.- dice la ragazza continuando a piangere. Così, mi abbasso al suo livello e sposto Luke e le do uno schiaffo in viso facendola riprendere.

-Ehi!- grida Luke ma lo zittisco con uno sguardo omicida.

-Carole, guardami. Giuro sulla mia vita che Mary è viva. Dobbiamo solo cercarla. Ci stai?- chiedo alzandomi e porgendole la mia mano. Lei annuisce avvolgendo la sua mano alla mia e si gira verso Luke, ormai in piedi da un po', e lo stringe tra le braccia mentre lui mi osseva.- Riprogrammazione cognitiva, le serviva un colpo secco per tornare in se.

-Stavo per tirarti un pugno.- mi dice Luke con tono serio.

-Lo so. Andiamo, cerchiamo gli altri.- dico iniziando a camminare per questo deserto infinito. Qualche metro dopo, troviamo Mary insieme a Max e Violet. Carole si stacca da Luke e corre dalla sorella abbracciandola forte. La ragazza ricambia la stretta e si accorge della nostra presenza.- Non avete visto gli altri?

-No. Abbiamo ripreso conoscenza adesso.- dice Mary non staccando le braccia dalla sorella.- Vorrei gridare i loro nomi ma non so cosa ci aspetta in questo regno. Ashton.. lui..

-E' ancora vivo, Mary. Ho fatto un incantesimo su tutti voi prima di partire. Se qualcuno di noi fosse morto, in questo momento lo saprei. Credete che quello che abbiamo visto sia reale? Asmodeo può essere qui? In fondo, è il suo regno questo.- chiede Max cercando delle risposte.

-Credo che sia stata tutta opera di qualche demone perchè la stregoneria non è il mio forte.- risponde Violet stringendo la mano di Max tra le sue per cercare un qualche tipo di conforto.

-Si, era tutta un'illusione. Dobbiamo cercare gli altri.- dico e iniziamo a camminare tutti insieme verso una meta imprecisa. Dopo qualche altro metro, sentiamo delle voci chiamare i nostri nomi. Iniziamo a correre verso la direzione dei nomi e troviamo Raf insieme a Ashton che appena ci vedono corrono verso di noi. Ash abbraccia forte Mary stringendola al suo petto mentre Raf corre ad abbracciare il fratello.

- Come state ragazzi? Quel demone era davvero grosso.- dice Ashton dandoci delle pacche sulle spalle.

-Allora, era davvero un demone?- chiede Carole stringendo la mano di Luke.

-Si, e anche bello grosso.- dice Rafael non staccandosi dal fianco del fratello.- Ashton, l'ha colpito con una freccia uccidendolo e io mi sono svegliato subito al suo fianco. Medy non avrebbe fatto nulla di quello che ho visto, era impossibile.

-Sono contento che stiate bene, ma avete visto Michael o Zeus?- chiedo preocupandomi per il mio amico.

-Si, li abbiamo lasciati a qualche mentro di distanza. Michael sta cercando di far svegliare Zeus dal trance.- dice Ashton inziando a camminare nella direzione dei nostri amici. Dopo pochi passi, li troviamo seduti nel deserto: Michael scuote vigorosamente il ragazzo che ama ma Zeus non vole saperne di dare segni di vita.

-Zeus, ti prego, svegliati!- grida Michael mentre tutti gli altri li raggiungono.

-Michael, Zeus ha bisogno di qualcosa di più forte.- dico inginocchiandomi davanti a loro e colpendo Zeus alla testa con molta forza. Cade a terra ma poco dopo, apre gli occhi e inizia ad agitarsi mettendosi seduto.- Zeus! Zeus, calmati.

-Medy e papà sono morti! Sono morti!- continua a urlare agitandosi tra le braccia di Michael che lo stringono forte.

-Non si è ancora ripreso. Io mi sono svegliato subito perchè i miei genitori non mi avrebbero mai trattato in quel modo ma lui è terrorizzato.- dice Michael non lasciando la presa sul ragazzo tra le sue braccia.

-Zeus, guardami: Medy è ancora viva, oppure Raf l'avrebbe già sentito se le fosse successo qualcosa.- dico prendendo il suo viso tra le mani.

-Non sono morti?- chiede fermando le lacrime che scendono sul suo volto.

-Non sono morti e noi li troveremo, te lo prometto.- dico e lui annuisce. Aiuto i due ragazzi ad alzarsi dal suolo e iniziando ad abbracciare il resto dei nostri amici. Ci rimettiamo in cammino per cercare un posto dove accamparci e non troviamo nessun demone a ostacolare il nostro cammino ma forse ho parlato troppo presto. Arriviamo nei pressi di una grotta e troviamo molti demoni che sorvegliano l'ingresso.- Strano che non li trovassimo sul nostro cammino.

-Quella è la grotta descritta da zia Clary e zio Jace nella mappa che ho nello zaino. Sono stati al sicuro li dentro insieme ai nostri genitori.- dice Mary spiegando la situazione.

-Quindi, entreremo li dentro?- chiede Raf affiancandomi davanti al resto del gruppo.

-Prima dobbiamo affrontare loro.- dice Max seguendo il fratello.

-Affrontiamoli. Cassiel!- grido donando un nome alla mia spada angelica. In quel momento, i demoni si accorgono di noi e iniziano ad attaccarci. Tutti quanti impugnamo le nostre armi per poterci difendere e sembra andare davvero bene perchè i demoni iniziano a morire uno dopo l'altro ai nostri piedi non volatilizzandosi come fanno nella nostra dimensione, segno che si trovano in quella che li ha visti nascere. Cadono uno dopo l'altro e la mia spada angelica si sciglie al solo contatto con il loro sangue, segno che sono molto più pericolosi e velenosi rispetto a quelli che arrivano nel nostro modo. Ma qualcosa mi blocca: l'urlo di Carole e Luke che cadono al suo ai piedi dei demoni che stavano affrontando. Lancio due pugnali nelle loro direzioni e riesco a uccidere i demoni che stavano per farli fuori. Corriamo da loro, dopo che tutti i demoni sono morti, e ci accertiamo che non siano feriti gravemente.

-Si salveranno, vero?- chiede Mary stringendo la sorella al suolo che inizia a sudare un bel po' mentre io mi avvicino a Luke.

-Portiamoli nella caverna e vediamo che posso fare.- dice Max aiutandomi con Luke mentre Violet aiuta Mary con il corpo della sorella. Entriamo nella caverna e poggiamo i due ragazzi sul pavimento freddo.- Ci penso io. Dovete solo fargli delle rune per la guarigione.

-Okay.- dice Mary che inizia a segnare il braccio della sorella mentre io segno quello di Luke. Poco dopo, ci allontaniamo per lasciare Max al suo lavoro.- Dovremmo esplorare la caverna e vedere se è davvero sicura.

-Ci sono due corridoi da quello che possiamo vedere.- dice Michael affiancando Zaus e tenendogli la mano.

-Ci dividiamo in due squadre?- chiede Ashton formando un cerchio insieme a tutti noi.

-Credete che sia opportuno?- chiede Zeus guardando verso Luke e Carole.- Se Max avesse bisogno di una mano? 

-Rimarrò io insieme a lui.- dice Violet con tono deciso.

-Bene, ci divideremo in due gruppi: Zeus e Michael, voi verrete con me e prenderemo il corridoio est. Mentre Mary, Ashton e Raf prendete il corridoio ovest. Ci ritroviamo qui tra cinque minuti.- dico e tutti annuiscono mentre ci dirigiamo verso i corridoi da esplorare. Vediamo che cosa ci riserva questo posto.

 
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Trovarsi ancora dentro questa dimensione non sta agevolando per niente le nostre condizioni di salute, soprattutto quelle di mio padre che ha molte ferite nel corpo che guariscono poco alla volta e troppo lentamente. Cerco di bagnargli la fronte con quello che posso per non fargli salire la febbre che potrebbe essere causata da un'infezione da una delle ferite. Da quando Lilith ha lasciato questa dimensione, Jonathan sembra molto diverso: mi ha fornito acqua pulita e un po' di mangiare per me e mio padre ma lui dice di non fidarsi troppo di quel mostro. In questo momento, è seduto sul letto alle mie spalle mentre io bagno la fronte di mio pade e cerco di pulire al meglio alcune delle sue ferite ancora aperte.

-Dovresti tamponare un po' di più quelle ferite.- dice il mostro alle mie spalle.

-Sto cercando di fae del mio meglio. Non è facile la situazione nel quale ci hai incatenati.- dico con odio nel tono della voce.

-Questa situazione non ti sembra facile? Vuoi sapere che cosa non è stato facile per me? Non è stato facile superare le ingiustizione di un padre che non ti voleva per quello che lui stesso ti aveva fatto diventare. Non è stato facile non essere amato da una made che ogni bambino ama incondizionatamente e non è stato facile vedere il terrore negli occhi di tua sorella che ti ha odiato non sapendo tutta la storia.- dice facendomi girare verso di lui stringendo forte il mio braccio.

-E' questo che volevi? Una famiglia?- chiedo aveendo pietà del mostro davanti ai miei occhi.

-Ho sempre voluto amore e basta. Amore che mi hanno tolto.- dice lasciando il mio braccio che diventa livido.

-Non è stata colpa di mia nonna o mia madre. Se te la devi prendere con qualcuno, dovresti avercela con tuo padre. Lui ti ha fatto diventare il mostro che sei adesso e che sei stato. Eri solo un bambino innocente che lui ha trasformato quando ancora non eri nato. Tuo padre era malato.- dico facendo scendere delle lacrime dai miei occhi. Lui mi guarda in silenzio per alcuni secondi e poi, torna a sedersi sul letto.

-Parlami della tua famiglia e dei tuoi amici. Mia sorella è una brava mamma?- chiedo abbassando lo sguardo.

-Si, lo è. Lo delusa un paio di volte a causa del mio sangue demoniaco mentre mio fratello Zeus è quello normale. Papà mi tratta come la principessa di casa ma non ci ha mai risparmiato quando si trattava di lottare o di allenarci. Così, ci ha fatto diventare dei guerrieri formidabili con un cuore grande. Siamo una famiglia molto allargata, tra Zio Alec e zia Isabelle e le rispettive famiglie. Ma ci vogliamo molto bene.

-E c'è qualcuno che ami?- chiede ma io non so cosa rispondere. Potrebbe sfruttare questa debolezza a suo vantaggio.

-Amo la mia famiglia e potrei anche uccidere per loro, senza alcun rimorso.- dico guardandolo negli occhi. Dopo aver ascoltato le mie parole, mi guarda per alcuni secondi e poi, va via dalla stanza. Guardo la porta che si chiude alle sue spalle e inizio a provare un po' di pietà per il bambino, il ragazzo e l'uomo che non è mai stato e che non sarà mai. Guardo il viso di mio padre e torno a passare la pezza con l'acqua sulla sua fronte ringraziando l'angelo Raziel del dono che mi ha fatto: una famiglia che mi ama.
   
 
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