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Autore: Yurippe    15/08/2021    8 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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Personaggi: Jeanne e Serena;

Universo/Fandom: La diciottesima luna.

 

“Oooh accidenti, possibile che non ho nulla da mettere?”

Serena Perry sbuffò alquanto scocciata dalla situazione in cui si trovava, mentre osservava i tre abiti che aveva riposto nel grande letto a baldacchino di camera sua.

Quella sera, insieme ai suoi genitori Garry e Jeanne, sarebbe andata al ballo in maschera che si sarebbe tenuto presso il palazzo reale dei sovrani Vanitas e Ivy, fu dura convincere i suoi ad andarci ma alla fine avevano acconsentito, a patto che andasse con loro, che non si sarebbe mai allontanata e, cosa più importante, non si sarebbe mai avvicinata a Vanitas il re bambino, in quanto, a detta loro è molto pericoloso e lunatico, non si può mai sapere cosa gli giri per la testa.

Ora la giovane Perry si trovava alle prese con la scelta dell’abito da indossare alla festa a cui tanto aveva bramato andare, indosso aveva una vestaglia bianca e i lunghi capelli biondi erano tirati su disordinatamente con una pinza per capelli nera, mentre con i suoi grandi occhi blu osservava i tre capi, fonte della sua indecisione:

Il primo era un lungo abito da strega, nero e con le maniche rosse, con abbinato un capello nero a punta. Un abito bellissimo, nonché il suo preferito ma, era anche vero che lo aveva da quando aveva tredici anni e lo aveva indossato e rindossato alla nausea, tanto che quasi cadeva a pezzi e questo lo dimostravano la manica destra e l’orlo mezzi strappati che necessitavano di una riparazione in un tempo che non c’era, a parte il fatto che non era carino presentarsi a palazzo reale con un abito che cadeva a pezzi e poi... era ora di cambiare un po’!

Il secondo era un normale e lungo lenzuolo bianco da fantasma, con i buchi dagli occhi e con tanto di catenina da attaccare alla caviglia, Decisamente di cattivo gusto per un ballo così importante!

Infine il terzo… doveva essere ubriaca quando l’aveva comprato, non c’era altra spiegazione! Infatti quello era un travestimento da Harley Quinn, con maglietta cortissima. Pantaloni ancora più corti con tanto di parrucca a codini blu e rossi e mazza da baseball abbinati, decisamente il peggio del peggio!

A quel punto Serena venne presa da una crisi isterica.

“Aaaaa, non ho nulla di buono da mettere! Perché ho convinto i miei ad andarci? Farò una pessima figura davanti ai reali e…”

“E’ permesso?”

Una voce dolce arrivò alle orecchie della giovane, interrompendo i suoi pensieri e facendola girare verso la porta, da dove sbucava la testa bianca di sua madre, che la guardava con un sorriso dolce.

Serena a quel punto si calmò e sorridendo disse “certo mamma, entra pure”.

A quell’invito la signora Perry aprì completamente la porta, facendo la sua comparsa nella stanza della figlia con tra le mani una grande scatola bordeaux, che subito catturò l’attenzione della più giovane.

Ma, prima che potesse domandarle qualcosa sull’oggetto in questione alla ragazza prese un po’ di paura, sapeva che i suoi non ammettevano il disordine in camera e quello che c’era in quel momento lo era eccome!

Ma, prima che potesse cercare di spiegarne il motivo sua madre parve leggerle nel pensiero perché prese parola prima che potesse farlo lei.

“Tranquilla, non ti sgriderò per il caos appena lasciato, a patto che dopo rimetterai tutto apposto, ora pensiamo a cose più importanti: questo è per te”.

A quelle parole Serena spalancò la bocca, che la scatola contenesse qualcosa se lo immaginava ma mai avrebbe immaginato che era qualcosa per lei, infatti lo chiese, quasi per essere sicura di aver capito bene.

“P- per me?”

Sua madre ridacchiò leggermente alla sua sorpresa per poi rispondere.

“Certo, qui dentro troverai l’abito da indossare stasera, quindi ora apri e lo scoprirai…”

 

*

“Ma è bellissimo!”

Serena Perry iniziò a girare su se stessa davanti allo specchio con fare estasiato: il vestito che la madre le aveva regalato era un grazioso abito da dama, lungo fino a terra con un leggero strascico, di un bel colore rosa, le maniche erano corte, alla fine del vestito vi erano delle balze bianche di pizzo, come era di pizzo anche il colletto appena accennato e anche le maniche. Quell’abito era veramente grazioso e si intonava perfettamente alla sua carnagione pallida e ai capelli biondi.

Jeanne sorrise.

“Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto, e come previsto ti sta da dio. Ma ora siediti davanti allo specchio, così ti pettino e ti faccio una bella acconciatura”.

“Va bene”.

Così la giovane Perry fece, sistemandosi nella sedia davanti alla specchiera bianca, dove si poteva riflettere e così vedere come stava con l’acconciatura che la madre le avrebbe fatto.

Jeanne aveva appena iniziato a pettinarle i lunghi capelli quando Serena le fece una domanda totalmente inaspettata.

“Mamma… secondo te il re mi noterà?”

A sentire ciò poco ci mancava che la spazzola le cadesse dalle mani, così rimase qualche secondo in silenzio. Una volta ripresa dallo shock iniziale sorrise per poi rispondere “oh si che lo farà…e non solo lui, ma tutti i presenti…”

“E spero che tuo padre ti noti il meno possibile…”

Concluse infine tra sé e sé, riprendendo a pettinare la fanciulla. Con quei pensieri ella aveva appena rivelato una grande e shocckante verità: infatti Serena non era figlia sua e di suo marito Garry ma, di Vanitas e Ivy, i due sovrani.

Sedici anni fa quando la ragazza aveva solo pochi giorni vita, durante l’eclisse della luna blu, Vanitas tentò di ucciderla. Convinto che la piccola non fosse figlia sua ma di suo fratello Vincent.

Come mai questa convinzione? Beh, quel bastardo, che appunto rispondeva al nome di Vincent, aveva abusato sessualmente di sua moglie proprio nello stesso periodo di quando i due avevano concepito la bambina. La piccola era figlia sua infine ma, Vanitas non ci aveva creduto e tutt’oggi ne era convinto, complice anche i capelli biondi della ragazza, quando in realtà si trattava di pura e semplice genetica.

Dopo quel tentato omicidio Ivy, che amava la bambina sia che fosse stata di Vanitas o frutto della violenza, prese la triste decisione di affidarla agli zii Garry e Jeanne.

E ora…dopo sedici anni la famiglia Perry si ritrovava ad andare a una festa proprio nel luogo dove il tentato omicidio si era svolto.

Non aveva idea di come sarebbero andate le cose e come avrebbe reagito il re nel vederla ma a Jeanne poco importava, un minimo passo falso e lei e suo marito sarebbero intervenuti, avevano promesso di proteggerla non appena l’avevano presa con loro e sempre lo avrebbero fatto.

Ma mai immaginava come da quella sera tutto sarebbe cambiato…

 

 

  
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