Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: hermy09    16/08/2021    1 recensioni
Una raccolota di fanfiction (per la maggiorparte oneshots) sulla coppia Jason Grace e Reyna Ramirez Arellano.
Sono tutte storie tradotte dall'inglese all'italiano. Leggere il primo capitolo per più info.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Jason Grace, Reyna, Reyna/Jason
Note: Missing Moments, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE, questa non è una mia fanfiction, è stata scritta da HecateA e pubblicata su fanfiction.net

Io l'ho solo tradotta dall'inglese all'italiano.

Qui trovate la storia originale:
https://m.fanfiction.net/s/7676253/1/

(Ho saltato il primo paragrafo perché non capivo la battuta perciò mi era difficile tradurla)

Reyna lo negava da quando avevano... 14 anni?
Sì, circa da quando avevano 14 anni, erano passati due anni quindi da quando lui aveva cominciato a dimostrarle che gli piaceva. Lui non aveva mai rinunciato a lei e mollato.
E adesso anche lei avrebbe voluto affidarsi a lui.

Ma come diavolo avrebbe potuto?
Lei era la ragazza che aveva imparato da sola ad usare una spada e delle armi, e a sparare, su una nave pirata. Una esperienza che l'aveva resa dura come pietra e le aveva insegnato a fidarsi solo di poche e selezionate persone. E ancor prima, aveva vissuto su un'isola di sole donne, dove non erano permessi uomini o anche la sola menzione di essi, a meno che non fossero sotto forma di roditori.
E Dio non voglia, film o libri d'amore, conversazioni, sogni ad occhi aperti... O non sia mai, attribuire qualunque  qualità al sesso opposto. E dopo tutto ciò era stata portata in un luogo dove le avevano insegnato che qualunque altra emozione andava seppellita sotto un cumolo di orgoglio, coraggio, e ferocia - come se non lo facesse già.
Perché aveva capito fosse il miglior modo per sopravvivere, vedere il giorno successivo, e non essere ferita.

Come riesci a far provare a una persona del genere un'emozione che a malapena conosce?

Reyna non ne aveva idea, e dubitava che Jason invece lo sapesse, ma che fosse benedetto per averci provato. Dopo quel giorno, dopo che avevano continuamente provavano a prendere gli stessi fogli nella principia mentre ordinavano le lettere di raccomandazione, e le loro mani continuavano a sfiorarsi. Jason l'aveva anche stuzzicata per quello - che idiota. E Reyna non era infastidita.

Di sicuro era cotta di lui. Non sapeva se fosse amore o no.

Era come se qualcuno ti avesse detto di ripetere supercalifrargili. Saresti tipo "Che diamine significa? Come ti fa sentire? Come fai a riconoscerlo?". Per Reyna era così con l'amore. Non è che ne avesse mai parlato con qualcuno - non con Gwen, non sia mai con Hylla, e assolutamente no con Bobby o Dakota... E nemmeno le importava della maggior parte delle cose legate a quel concetto, le sdolcinatezze, le storie e cose simili. Lei era Reyna, figlia di Bellona, a lei non interessava. Lei era una minimalista, una sopravvissuta, una persona fatta da se. A lei non interessava di cosa la gente pensasse di lei, faceva quel che doveva fare e combatteva fino alla morte- e non era mai morta, quindi persino quella non era del tutto sicura se avrebbe potuto fermarla. Era lo stato naturale a cui era tornata quando era stata rapita, ciò che era divenuta come persona.
Ma stavolta le sarebbe piaciuto avere un indizio su cosa stesse succedendo.

Si gettò a sedere su una roccia.

"Dei, tutto ciò è così folle e complicato" borbottò.

Non avrebbe neanche solo dovuto pensarci. Circe si sbagliava su molte cose, ma su questa aveva ragione. Il ragazzo di Gwen che li aveva traditi in battaglia e reso la persona più felice di sempre la più distrutta. Il senatore Hank che tradiva una ragazza nella quarta corte. Le testate che vedeva nelle riviste ogni volta che passavano un pomeriggio a Berkeley nella legione, la maggior parte riguardanti divorzi, drammi, cuori spezzati... Tutto confermava la più ricorrenti frase di Circe. La diceva più di quanto Dakota bevesse Kool-aid, come un mantra.

"Gli uomini sono incapaci di dire la verità, perché non possono ammetterla. Ecco perché siamo noi a mostrargliela".
Reyna lo pensava da tutta la vita, per questo per lei andava bene aprire una gabbietta e rimpire la ciotolina di cibo per porcellini d'India.
E anche adesso, che era una persona nuova con una vita diversa e un modus operandi diverso... Le era rimasto impresso. Perché Circe aveva avuto ragione riguardo a una cosa: i pirati le avevano fatto del male. E a loro la verità era stata mostrata per circa 500 anni.
"È vero?" si chiese Reyna ad alta voce.
Come se una voce magica sarebbe arrivata dal fiore che aveva adocchiato in mezzo all'erba che circondava le rocce. Bene. Adesso chiedeva anche aiuto.

Lo strappò dal terreno e se lo rigirò tra le dita, come faceva a volte con i pugnali quando voleva spaventare qualcuno.

"Tutto ciò che ho è una possibilità" sospirò. Staccò un petalo.

"Lui mi ama e io lo amo" disse. Ne staccò un altro, "Mi ferirà". Staccò un altro petalo ancora "Mi ama e anche io lo amo". Un altro... "Mi ferirà".

Un petalo venne tirato via da una mano che non era la sua.

"Lui ti ama" disse qualcuno. Reyna si voltò e- al diavolo, era Grace!

"Oh dei, hai sentito tutto? Sono..." Reyna non era brava con le parole, ma lei non balbettava.
Non si dava al balbettio.
Eppure era a corto di parole... Si ricompose per almeno sembrare stabile.

"Lui mente, è ciò che fanno i ragazzi" disse tirando un altro petalo e ricordando la frase frequente di Circe.

"Dice la verità, non può mentirti dato che ti ama" disse Jason tirandone via un altro.

"Mi lascerà in pezzi, perché è così che va a finire, tutte le volte". Disse Reyna persistente tirando ancora un altro petalo.

"Farà di tutto per mantenerti in piedi perché non ti ha mai deluso, dato che gli piaci da molto, molto tempo". Disse Jason tirando un altro petalo.

"Questa è una brutta idea, perché non è ciò che dovremmo fare". Rispose Reyna prendendo un petalo.

"È l'idea migliore che io abbia mai avuto perché so che anche io ti piaccio". Disse Jason tirando l'ultimo petalo.

Nessuno petalo rimasto. Discussione terminata.

"Ho vinto". Disse semplicemente.

Tutt'a un tratto lei capì. Se c'era un idiota li fuori che potesse aver tutta quella familiare confidenza anche quando lei era dura come un muro di pietra, se c'era qualcuno potesse alleviare i suoi dubbi con un fiore e che la conoscesse così bene, e avesse così tanta fede e perseveranza... Era questo idiota. Il suo idiota.

"Abbiamo vinto" disse Reyna. E si sporse per baciarlo.

Grandi problemi dalle semplici soluzioni. Reyna non avrebbe mai pensato che avrebbe chiuso un discussione facendo m'ama non m'ama.

Ma le piacque.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: hermy09