Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Undead    20/08/2021    0 recensioni
In questo testo andiamo a vedere un po' i sentimenti e non di Narcissa e Lucius prima, durante e dopo la battaglia al Ministero. Quella battaglia che ha portato Lucius ad Azkaban e Cissa a riflettere molto...
Storia partecipante al contest: "A reality contest: Amici Edition - contest fiume" indetto da BessieB sul forum.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Villa Malfoy 1996
POV Narcissa

Silenzio, un silenzio assordante mi avvolge.
Sono ferma, in attesa.
Ormai lui dovrebbe già essere tornato, Lucius dovrebbe già essere a casa e invece il nulla.
La fievole luce della Luna è l'unico bagliore che mi tiene compagni in questa notte oscura.
Glielo avevo detto che era pericoloso, lo avevo pregato di non andare ma come al solito ha avuto paura e ha seguito gli ordini di quel "Suo Signore" che ha scelto quando era solo un ragazzino, un ragazzino ingenuo con la brama di potere, fama, ricchezza e gloria e Lui prometteva tanto di tutto. Per non parlare poi del perseguire gli ideali purosangue che da sempre le nostre famiglie ci hanno insegnato, Lui aveva promesso di mettere i Babbani al loro posto, i Maghi si sarebbero ripresi tutto quanto, soltanto però i maghi degni, i purosangue che non avevano mai tradito, in alcun modo la nobile stirpe alla quale appartengono.
Devo ammettere che anche io, quando ero giovane e ingenua mi ero fatta ammaliare dai Suoi discorsi ed ero felice che Lucius avesse deciso di seguirlo, ero felice di poter far parte, anche se in modo marginale, alla Sua ascesa. Non sono mai entrata nella Sua cerchia ristretta, non ufficialmente almeno, io non ho il Suo Marchio. Non ho avuto la faccia tosta di mia sorella Bellatrix, che ha lottato con le unghie e con i denti per ottenere quel Marchio, voleva appartenergli in un certo senso e Lui, alla fine, ha deciso di fare di lei la sua prima, e forse unica, Mangiamorte donna, a me non importava. Crescendo poi ho capito che non ero proprio concorde con tutto quello che facevano, diciamo che i loro metodi sono sempre stati di dubbia moralità e non propriamente legali ma, solo quando è nato Draco, ho davvero capito che tutto quello mi faceva paura, forse anche perchè eravamo al culmine della guerra e la paura che i prossimi a cadere potessimo essere noi era sempre più tangibile.
Non posso nascondere che sono rimasta molto sollevata dalla sconfitta di Colui Che Non Deve Essere Nominato, soprattutto quando Lucius è riuscito ad evitare Azkaban facendo credere di essere vittima di una maledizione. Anche lui aveva iniziato ad avere paura, aveva paura di restare ma ancora di più di andarsene, ma cercava di non darlo a vedere, insomma con Lui non poteva mostrarsi dubbioso e debole. Solo io ero la custode dei suoi segreti, delle sue paure e della sua vera natura.
Gli sono stata accanto tutti questi anni amandolo immensamente, ovviamente, anche dopo che mi ha deluso, che per l'ennesima volta non mi ha ascoltata e ci ha rimesso nuovamente in pericolo, ho sempre fatto di tutto per aiutarlo, per rendere meno difficili i suoi compiti per il bene della famiglia, per il bene di Draco. Io gli davo la forza per resistere, di alleviare la sua paura seppure io stessa ero terrorizzata, volevo che Lui non si scagliasse contro la nostra famiglia e allo stesso tempo non volevo che Lucius si mettesse troppo in pericolo, gli chiedevo di stare in seconda linea, di agire tramite le sue conoscenze, di agire senza metterci davvero la faccia... insomma le cose che gli venivano meglio ma al Signore Oscuro non bastava più, voleva una prova di vera fedeltà da parte di Lucius, almeno questo è quello che mi ha detto e ripetuto più volte prima di partire per il Ministero ore fa.
Sono certa che qualcosa di brutto e successo, il silenzio continua ad avvolgere le stanze, ad invadermi le orecchie e amplifica il martellare insistente in continuo aumento che viene da dentro di me. Un martellare pieno di paura, una paura che ora si riversa tutta perché non ha motivo di frenarsi, non deve stare acquattata in un angolino, ha tutto lo spazio che desidera perché non c'è quella di Lucius da tenere a bada... lui non c'è.

Ministero della Magia 1996
POV Lucius

Oggi mi è stata affidata una missione importante, il Mio Signore mi ha messo al comando della spedizione al Ministero per recuperare da Potter la Profezia. Lui ha organizzato un piano infallibile per attirare il ragazzo nella Sala delle Profezie, noi poi dovremo impossessarci della profezia e portargliela. Sulla carta potrebbe apparire semplice ma quel maledetto "prescelto" non si arrende facilmente ed è sempre maledettamente fortunato. A me invece, nell'ultimo periodo, va tutto storto e ho davvero paura di fallire e di deluderlo; non me lo posso permettere, devo pensare al bene della mia famiglia e attingere la forza che mi serve da lì. Sì devo riuscire a non deludere il Mio Signore affinché loro stiano al sicuro.
Insieme agli altri Mangiamorte, tra i quali c'è Bellatrix, la sorella della mia amata Cissa, siamo in attesa da un tempo che sembra infinito. Per smaterializzarci, con la tecnica meravigliosa che Lui ci ha insegnato, dobbiamo aspettare il suo via. Lui saprà quando Potter preleverà la Profezia dalla sua postazione e sarà quello l'esatto momento nel quale dovremmo fare irruzione.
Mi sento davvero strano, da una parte non vedo l'ora che sia tutto finito e di tornare a casa, si spera trionfante, e dall'altra vorrei che non arrivasse mai il momento dell'azione. Non so magari Potter non riesce a raggiungere il posto e la missione viene annullata, io non avrei fallito e deluso il Signore Oscuro, potrei tornare dalla mia famiglia e stare sereno per un po', sperando che non mi venga assegnata una nuova operazione in "comando".
Mentre cerco di frenare questi pensieri il marchio inizia a bruciare. Il segnale.
Per una frazione di secondo ci guardiamo e capendo che lo aveva sentito tutti iniziamo la smaterializzazione.
Il "volo" dura solo pochi istanti che però sono pieni di pensieri. Quando atterrò però metto su la mia maschera migliore, sotto quella da Mangiamorte infatti indossa la maschera da nobile sicuro di sé, la maschera di colui che può avere tutto ciò che desidera perché trova sempre il modo di ottenerlo.
Siamo arrivati proprio alle spalle di Potter e degli amichetti che si è portato dietro, atterriamo senza fare rumore, non hanno la minima idea che siamo qui. È il mio momento, raccolgo tutte le forze per cercare di mostrarmi sicuro e convinto in quello che dovevo fare, con la voce più ferma e autoritaria che riesco a tirare fuori rompo il silenzio dicendo «Molto bene, Potter. Adesso voltati lentamente, da bravo, e dammela» li avevamo circondati, non avevano vie di fuga. Per loro eravamo dodici nere figure che puntavano contro di loro le bacchette.
Gli ripeto più volte di darmela ma quel moccioso insiste nel chiedere dove sia Sirius. Prima che possa intervenire Bellatrix lo canzona per bene facendogli capire che il Signore Oscuro si è preso gioco di lui e della sua debole mente, che la cattura di Sirius è stata tutta una messa in scena per attirarlo esattamente qui. Ma non ci vuole credere e quando Weasley tenta di reagire lo blocca dicendogli che non era ancora il momento, Bella allora ride, ride di gusto perché Potter da ordini agli altri ragazzini e perché si illude di poter combattere contro di noi, io allora le dico che non conosce Potter e che va matto per gli atti eroici, L'Oscuro Signore questo lo sa bene. Gli ripeto poi, ancora una volta di dari la Profezia, lui però insiste con la storia di Sirius facendo scatenare risate tra le nostre file, soprattutto quelle di Bella. Tento allora una nuova strada e gli dico «È giunta l'ora che impari la differenza tra la realtà e i sogni, Potter. E ora dammi la profezia, o dovremo usare le bacchette.» una minaccia, la mia, che conoscendolo non poteva avere altra risposta se non quella ricevuta, in effetti, i ragazzi alzano le loro bacchette sfidandoci a colpire. Noi però dovevamo assicurarci la Profezia restasse intatta, era rischioso combattere. Dovevamo provare ancora ad ottenerla con le buone, riprovo quindi a convincerlo, sempre con meno speranze e con la paura di fallire che aumenta ad ogni secondo, dicendogli «Dammi la profezia e nessuno si farà del male», questa volta è lui che si mette a ridere, non credeva ad una parola di quanto gli avevo detto. Ancora prima che lui finisse di rispondere prova ad impossessarsi della profezia usando Accio ma Potter era pronto a difendersi, questo aveva fatto elettrizzare Bella ancora di più di quanto non lo fosse già, aveva una gran voglia di combattere ma i miei ordini erano chiari e anche quelli del Signore Oscuro, soprattutto i suoi. Non dovevamo rompere la profezia, Lui doveva ascoltarla. Il mio ordine quindi era quello di non attaccare, o almeno di non attaccare Potter che aveva la profezia. Bella allora decide di provare con un diverso tipo di minaccia ordinando agli altri Mangiamorte di prendere la giovane Weasley per torturarla, ma i ragazzi, prima che qualcuno di noi potesse agire si chiudono intorno a lei per difenderla e, gradasso come sempre, Potter ci dice che prima toccare chiunque di loro avremmo dovuto spaccare la profezia, colpendoci inoltre nel nostro punto più debole, ovvero aggiungendo rivolgendosi a Bella «E non credo che il tuo capo farà salti di gioia se torni da lui a mani vuote, vero?». Potter continua a parlare e più parla più infastidisce Bella che è di certo il punto più debole tra tutti noi quando si tratta di mantenere la calma ed essere pazienti. Se poi le si va a toccare il Signore Oscuro, mancandogli di rispetto, scatta in men che non si dica e, infatti, gli scaglia contro uno schiantesimo. Fortunatamente riesco a deviarlo e lei stessa ne rimane vittima, viene scagliata contro uno scaffale, si rompono delle profezie dalle quali fuoriescono sagome simili a fantasmi che interpretano, ognuno, la propria profezia.
Cerco di far valere il mio ruolo di leader della giornata, urlando che non dobbiamo attaccare, la profezia ci serve intatta, Bellatrix però, ovviamente, è molto difficile da tenere a bada e poi quel bamboccio di Potter che non fa altro che prenderci in giro e farci perdere tempo non aiuta. Trovo sempre più difficile concentrarmi e capire cosa si deve fare per completare la missione. Mi lascio intortare dai suoi discorsi, dalle sue domande perché saper rispondere e dargli notizie che lo sconvolgano mi fa sentire potente, mi fa sentire di poter avere il controllo. Ma improvvisamente tutto va all'aria, quei maledetti ragazzini iniziano a distruggere profezie su profezie, seminando il panico e iniziando una disperata fuga. Noi altrettanto disperati ci mettiamo al loro inseguimento.
Uno dei nostri è stato ferito ma non avevamo tempo per pensarci, dovevamo muoverci. Ordino di mettersi a coppie e di cercarli, ricordo loro di non fare nulla a Potter prima di avere la profezia ma che se necessario possiamo uccidere gli altri. Io vado con Mulciber, spero che nessuno degli altri faccia qualcosa di stupido, dobbiamo prendere quella profezia intatta.
Attraverso infinite stanze senza mai imbattermi in qualcuno di loro, solo nelle stanze più misteriose e strane del Ministero se non del mondo. Corro come non ho mai fatto in vita mia, devo portare a termine la missione e prima ci riesco, prima tutta quest'agonia termina. Da una parte spero che i miei compagni stiano avendo più fortuna ma dall'altra spero di essere io a trovare Potter e prendere la profezia.
Ormai non so da quante stanze abbiamo fatto avanti e indietro, ad un certo punto io e Mulciber ci troviamo in una stanza piena di pianeti ed estremamente buia, la forza di gravità per perdersi e si avanza fluttuando. Nell'oscurità ci rendiamo conto di non essere soli, siamo pronti per la lotta ma prima che qualcuno scagliasse qualche incantesimo riconosciamo nelle due figure i nostri compagni Avery e Macnair. Decidiamo di avanzare tutti e quattro insieme, guardando ognuno in una differente direzione, concentrandosi solo in un punto, era più facile tentare di scovare qualcuno, soprattutto nell'oscurità. Presto ci imbattiamo nei due Weasley e nella figlia di quello strambo di Lovegood. Ingaggiamo una battaglia, incantesimi vari volano nell'aria, pianeti vari esplodevano e le ferite non mancavano. Soprattutto i due Weasley ne avevano risentito. I ragazzi scappano nella stanza circolare, quando riusciamo a raggiungerla anche noi, però, loro non c'erano già più. Proviamo a cercarli in alcune altre stanze fino a che non sento Rodolphus che urla che li avevano in pugno, così ci precipitiamo subito da loro. Utilizzando un po' la mia conoscenza del Ministero riesco a capire che la stanza in cui si sono rinchiusi è quella dei cervelli e so che ha diverse entrate, dico agli altri che dobbiamo provarle tutte finché non troviamo quella aperta. Dopo vari tentativi riusciamo a raggiungerli e iniziamo una nuova battaglia che ci porta fino alla stanza della morte, dove Potter si ritrova solo e praticamente messo "all'angolo". Ero quasi riuscito a farlo cedere quando sbuca fuori quell'inutile di Paciock che prova a biascicare degli incantesimi che non vanno a buon fine, viene così catturato e Bella propone di torturarlo fino alla morte, per dare una dimostrazione usa un leggero Crucio e questo porta Potter  a cedere definitivamente, allunga la mano con la profezia verso di noi ed io mi avvicino per prenderla ma prima di poterla afferrare, da due porte sopra di noi sbucano fuori i membri dell'Ordine, rimaniamo spiazzati e mentre mi giro per attaccare vengo colpito. Niente di grave mi rialzo subito e mi butto nell'ennesima battaglia della giornata. Sembravamo in un fase di stallo fino a che Bella non colpisce Sirius mandandolo oltre al velo. Sirius non c'è più e Bella esulta per la sua morte mentre Potter ne è devastato. Per noi è il momento di dare il colpo di grazia e prendere la profezia. Potter però non ce l'ha più in mano, cerco di farmi da parte e controllare ogni centimetro del suo corpo per trovarla, quando mi arrendo all'evidenza che non ce l'ha lui, inizio a "scannerizzare" anche tutti gli altri. Dovevo assolutamente trovare quella profezia e impossessarmene.
Ad un tratto però vengo distratto da un nuovo arrivato, è Silente, che come al solito deve fare i suoi ingressi teatrali. Certo funzionano perché prendono alla sprovvista e, infatti, con il suo arrivo la situazione si stravolge, noi Mangiamorte ci ritroviamo bloccati nelle grinfie dei membri dell'Ordine tutti tranne Bella che riesce a scappare inseguita da Potter.
In quella frazione di secondo capisco che le nostre speranze, le mie speranze erano terminate. I membri dell'Ordine ci intrappolano, con l'aiuto di Silente.
Sapevo cosa mi aspettava, Azkaban. Non sono uno da prigione, non so quanto ci potrò resistere ma forse meglio la prigione che l'ira del Mio Signore.
La paura che mi porto dentro da tutto il giorno non accenna ad andarsene, non so quando ci verranno a prendere, so solo che arriveranno.
Finirò ad Azkaban e non potrò fare nulla per la mia famiglia, spero solo che Lui non sia troppo arrabbiato con me per questo fallimento e li lasci stare.

Villa Malfoy 1996 (Agosto)
POV Narcissa

Sono mesi ormai che Lucius è in prigione, la missione all'Ufficio Misteri è andata nel peggiore dei modi.
In questi mesi in solitaria, più o meno, sono riuscita a pensare. A pensare a quello che voglio davvero dalla vita.
Ho passato nottate a piangere per lui, perché era là tutto solo con i Dissennatori. Lo so quanto Azkaban ti svuoti, ne ho visto gli effetti su Bella che è tremendamente più forte di lui. So che quando uscirà non sarà più lo stesso uomo, se ne uscirà.
Io non posso permettermi di stare qua a sperare, ad aspettare che lui da là riesca a risolvere qualcosa. In fondo non ha mai davvero risolto nulla nella nostra vita insieme. Sono sempre stata io a risolvere i problemi, le situazioni difficili, le controversia. Anche con il Signore Oscuro, indirettamente, ho interagito io. Se fosse solo per Lucius potremmo essere già stati fatti fuori da un pezzo.
Adesso sono io la padrona di casa e devo caricarmi tutto il peso sulle spalle. Ma non ho la minima intenzione di farmi rovinare la vita, non più di quanto ormai lo sia stata.
Me la sono rovinata da sola, lo so. Ho scelto io di seguirlo in questa strada, quando l'ho sposato sapevo chi era e chi serviva, ma erano altri tempi, Lui era il mago più potente ed era conveniente stare dalla sua parte. Adesso però che so di cosa è davvero capace voglio solo andarmene, devo andarmene. È l'unico modo per salvare la mia famiglia, per salvare Draco. Devo allontanarlo il più possibile dal Signore Oscuro, dalla strada che il padre ha segnato per lui, una strada che io so, Draco, non vuole assolutamente percorrere ma se non faccio qualcosa in fretta, sono certa che ne sarà costretto.
Presto il mio bambino, che oramai è un uomo, sarà ad Hogwarts e lì so che sarà al sicuro. Silente si prenderà cura di lui come fa con tutti gli altri studenti. Il Signore Oscuro non si sognerà di attaccare sotto gli occhi di Silente. Devo solo resistere qualche settimana, continuare a fare la moglie devota e affranta. Poi dopo che accompagnerò Draco al treno me ne andrò. Non so nemmeno io dove, in un posto lontano dove non potranno trovarmi e poi troverò un modo sicuro per contattare Draco ed invitarlo a raggiungermi il prima possibile. Potremmo ricominciare una nuova vita, solo io e lui. Solo madre e figlio.
Sono sicura che questa sia la decisione giusta, l'Oscuro Signore ha già messo gli occhi su Draco e ho davvero paura che lo prenda tra i suoi ranghi, lui è il mio bambino. È solo un ragazzo che ha sempre ammirato il padre tenendolo su un piedistallo, ammirazione che Lucius non ha fatto che tradire in questi ultimi anni e Draco ne ha risentito molto, i suoi progetti si sono incasinati e probabilmente ora che non ha la sua figura di riferimento si sente perso. Io ancora non posso sostituire Lucius, non sono agli occhi di Draco un esempio da seguire, in fondo non ho mai mostrato nulla di quello che sono capace di fare, non attivamente almeno, ho sempre agito all'ombra di Lucius che si prendeva sempre i meriti.
Adesso però basta, è il momento di agire.
Adesso non penserò più a Lucius, non lo cercherò più. Magari riuscirò a dimenticarlo, mi abituerò a stare senza di lui ma non voglio perdere più. Non voglio perdere più tempo e vita.
Voglio iniziare a vivere libera, libera dalla paura. Libera dal Signore Oscuro.
Lo so che potrei perdere anche Draco, mi farà male ma sono sicura che sarà solo per un breve periodo. Lo so che nel caso ora non capisse e si sentisse tradito, tra qualche tempo, poco spero, si ricrederà e capirà che l'ho fatto anche per lui. Ho sempre fatto tutto per lui.

Villa Malfoy 1 Settembre 1996
POV Narcissa

Chiudo la valigia, esco di casa legando alle zampe di un paio dei nostri gufi un messaggio.
Me ne vado, non cercarmi.
Cissa
 

Ora non ti cercherò | Forse mi ci abituerò | Scusa ma non voglio perdere più
-Thomas, Scusa
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Undead