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Autore: serpeverde1    20/08/2021    0 recensioni
Una bambina dai lunghi capelli corvini e gli occhi indaco si nasconde dietro a un ombrello trasparente mentre il cielo piange tutte le sue lacrime frenetiche.
Una ragazza dai lunghi capelli corvini e gli occhi indaco si risveglia il mattino tardi dopo essersi destata da un ricordo lontano che ormai non fa più male.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Pioggia
Una bambina dai lunghi capelli corvini e gli occhi indaco si nasconde dietro a un ombrello trasparente mentre il cielo piange tutte le sue lacrime frenetiche. Intorno è circondata da magnifiche ortensie blu che sembrano giocare a schizzarsi con la pioggia estiva fresca. Ortensie, sua nonna le aveva detto cosa significavano nel linguaggio dei fiori, ma se ne era scordata la dolce bimba solitaria e mentre si specchiava in una pozzanghera cristallina si chiese se potesse piovere per sempre così da nascondersi nel suo impermeabile trasparente che mostrava i suoi vestitini celesti. 
La ragazza dai lunghi capelli corvini e gli occhi indaco si risvegliò il mattino tardi dopo essersi destata da un ricordo lontano che ormai non faceva più male. Si stropicciò gli occhi e guardò fuori dalla finestra le nuvole scure che si abbattevano sulla città che non sentiva sua ormai da tempo oppure non era mai stata sua. Prese il cellulare e vide che nessuno le aveva scritto, nemmeno lui, colui che ogni sera si sdraiava accanto a lei, ma da quando si era chiusa in se stessa come accadeva quei giorni in cui ricordava se stessa da piccola, lui preferiva andare altrove e lasciagli la libertà di cui aveva bisogno come il sole che scompare quando ci sono le nuvole. 
Cerca tra la musica una canzone di cui non ricordava il titolo e mentre bisticciava con le parole in testa la porta si aprì mostrando il suo sole. Non gli corse incontro, lei non era affettuosa era dispettosa, solitaria e sicura come la pioggia battente che ti bagna furiosa come se volesse renderti partecipe del dolore del cielo. Si osservarono e poco dopo lui si avvicinò farfugliando qualcosa di sarcastico sul fatto che lei non lo aveva salutato poi gli mise una mano sulla testa scompigliandole i capelli e sorridendo. Tutte le volte che lei aveva quei “suoi giorni” le giornate si svolgevano così, ma non questa volta. 
-Ti devo parlare-disse monotona
Lui non rispose e semplicemente si appoggiò allo stipite della porta finestra.
-Vieni fuori in giardino con me-continuò
-Una volta mi chiesi perché tu e io non seppi risponderti e anche ora non lo so però sono consapevole che in questi dieci anni che stiamo insieme molte cose sono accadute e apprezzo che tu mi lasci i miei spazi, ma vorrei che in questi mesi non mi abbandonasti nemmeno se i ricordi affiorano-lui non parlava, ascoltava e osservava le ortensie del giardino. Lei gli si avvicinò e appoggiò le mani alle sue spalle come se volesse constatare che il suo sole fosse presente. 
Prese fiato, sospirò e poi proseguì spietata.
-Quel giorno d’estate pioveva e mi confessassi i tuoi sentimenti io me lo ricordo e anche se è accaduto qualcosa di brutto e io ho perso una persona cara non significa che non ricordi quel momento in maniera…-pensò alla parola giusta da dire -…spensierata-
-Quell’estate ha piovuto, diluviato e grandinato, ma tu eri sempre lì circondata da ortensie blu e indossavi quegli occhi così tristi, ma il brutto tempo ti si addiceva così tanto-rispose il suo sole
-Smettila di dire queste frasi da film, ti nascondi sempre in parole firmate da climax-disse secca per poi portarsi una mano sulla fronte, alzò il viso al cielo e si accorse che stava piovendo.
-Perché mi hai scelto? Io ero un bambino così sconsiderato e debole che una come te non avrebbe neanche dovuto accettare di parlarmi- le parole di lui erano intrise di tristezza mentre l’acqua gli penetrava nei vestiti.
-Non lo so…-il sole stava iniziando a fare capolino tra le nuvole, ma la pioggia non azzardava a smettere di scendere copiosa. Guardò le ortensie e comprese la risposta che aveva tenuto nascosto, lui era stato il suo amore profondo e si ricordò ciò che la nonna le aveva rivelato anni prima “le ortensie blu significano AMORE PROFONDO, ma indicano anche che chi ama ha un carattere spigoloso”
-Ho scelto te per le ortensie blu-disse e lui la guardò perplesso.
-Questi fiori mi rappresentano, ma allo stesso tempo io avevo bisogno di qualcuno che mi amasse profondamente perché avevo perso mia madre e quando tu ti sei presentato in quel giardino con un piccolo fiore sgangherato blu che io conoscevo bene non ho potuto che pensare che fosse il gesto più bello che qualcuno mi avesse mostrato e ti ho scelto-
Il mio sole si voltò e mi abbracciò dolcemente e mi sussurrò frasi che non possono essere ascoltate se non dalla persona amata.
-Sono incinta-dissi e lui per risposta mi baciò mentre il sole e la pioggia giocavano ad acchiapparella e creavano un bellissimo spettacolo di colori, l’arcobaleno, il mio arcobaleno.





   
 
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