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Autore: gin_94    22/08/2021    1 recensioni
E se gli spiriti esistessero veramente? Allora sicuramente avremmo un modo scientifico per spiegare la loro esistenza, anche se forse sarebbe essenziale il loro aiuto per aiutarci a capire che la nostra mente è troppo limitata per poter comprendere la loro dimensione...
Genere: Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12. “Distruggeremo i popoli della devastazione”

 

Enrico aprì gli occhi e vide il soffitto sopra di sè. Niente di strano, non ricordava nulla.

Si alzò indolenzito dal letto non ricordandosi la causa. 

- Non ho più meno di vent’anni… -pensò.

Non ricordava come fosse tornato in albergo e tanto meno perché Stefania non fosse lì.

Si diresse in bagno per svuotare la vescica quando… 

- AAAH! La mia faccia! -.

Si vide allo specchio e incredulo constatò di avere tutta la parte sinistra gonfia con un occhio nero.

- Sei svenuto mentre correvi -

- AAAH! - Enrico urlò di nuovo.

Ercole era seduto sulla poltroncina nell’angolo buio della stanza.

Il ragazzo in un primo momento rimase bloccato incredulo.

Aspettò qualche istante… poi si lasciò andare in uno sfogo lunghissimo, forse era felice che Ercole fosse riapparso e si tuffò subito verso lo spirito.

- Tu non sai che cosa mi è successo lì fuori! Un inferno! Gente che continuava a importunarmi. Prima soffocavo che non riuscivo a muovermi dove volevo, dopo sono stato lanciato in aria e ho rischiato un sacco di volte di morire! Che confusione! Voci ovunque, parole incomprensibili, ansia! - 

Enrico parlava come stesse recitando in una tragedia, il trauma cranico e lo shock lo avevano reso un po’ stupidotto. 

- Una cosa spaventosa! Mi avevano minacciato e io ho cominciato a correre e non sapevo dove andare, poi ad un certo punto… tu sai dov’è Stefania? -.

- Sta bene, è andata a farsi una passeggiata -

- Cosa!? L’hai lasciata andare tra gli importunatori seriali?! Tu non hai idea di che cosa hai combinato! Dobbiamo andare a cercarla e riportarla in hotel! -

Enrico scuoteva Ercole per le spalle in modo isterico.

Poi si fermò e chiese: 

- Tu per caso avevi già incontrato della gente qua a Parigi? - chiese con sguardo sospettoso, zittendosi per qualche istante.

- Dicevano alcune cose riguardo l’energia negativa della Terra… -.

- Vedi, Enrico… - cercò di iniziare la sua spiegazione Ercole.

- Ah caro amico, quanto mi sei mancato! - lo interruppe subito Enrico in preda alla schizofrenia e lo abbracciò teneramente.

Ercole, nel tentativo docile di divincolarsi dalla presa, provò nuovamente a spiegare la situazione ad Enrico.

- Stavo dicendo, durante il grande ritrovo o grande manifestazione alla quale tu hai deciso di non venire, le cose non sono andate proprio come immaginavamo. Ovvero, io e gli altri spiriti abbiamo fatto un errore di valutazione. Anzi, forse non abbiamo usato il linguaggio più adatto. Non sappiamo esattamente cosa sia andato storto, ma molta gente deve aver completamente frainteso il nostro messaggio spirituale. In altre parole, io e gli altri spiriti abbiamo selezionato troppe persone sbagliate per questo genere di missione. E pensare che tu volevi portarti la tua amica - .

Enrico mollò la presa e sinceramente dispiaciuto disse 

- Sì, hai ragione, ti chiedo scusa. Ma mi sapresti dire come sono tornato in hotel? - 

Ercole vide che il suo amico era un po’ scosso e confuso riguardo gli ultimi avvenimenti 

- Siediti - gli disse.

Ercole gli si sedette accanto e con una pazienza di un vecchio zio saggio gli spiegò tutta la storia di ciò che era successo, compreso quando si accorse di Enrico che ormai correva a tutta velocità scappando dal nulla, visto che era già riuscito a seminare chi cercava di seminare. Una volta svenuto Ercole lo raccolse e lo riportò in hotel.

- Quindi, stammi bene a sentire. Io e gli altri spiriti miei compagni abbiamo deciso di riprovarci. Ovviamente dovremo cambiare il modo di procedere, dovremo cambiare metodo, non sappiamo ancora esattamente come faremo, ma avremo bisogno ancora di alcuni appoggi umani e molto probabilmente tu rimarresti dentro all’operazione -.

Enrico, dopo le ultime parole di Ercole, cambiò sguardo. Era di nuovo vispo - Ma allora sono un ganzo! -.

- Sì, ma questa volta devi starmi a sentire, non seguire i tuoi capricci - disse Ercole severo.

Enrico con un balzo saltò sul letto e con toni epici e il braccio alzato si mise a recitare. 

- Mi farete capitano dell’operazione, io avrò una squadra che si chiamerà “Enrico e gli spiriti”. Distruggeremo i popoli della devastazione e uniremo i territori della nostra nazione! Saremo come gli Avengers, ma al posto di combattere i super cattivi ci scaglieremo contro i molestatori della bontà e diventeremo dei super portatori di energie positive! -.

- Enrico finiscila! Ma ti stai sentendo? Se fai così potresti diventare come loro! -

Enrico si calmò all’istante e, con la stessa velocità con cui era salito sul letto, si lasciò cadere seduto e composto.

Qualcosa nel suo profondo gli suggeriva che ora era il caso di dare retta veramente ad Ercole. Non sembrava essere un impostore, ma sopratutto gli aveva salvato di nuovo la vita riportandolo all’hotel dopo quella rovinosa caduta di cui portava ancora i segni. 

Crisi di negatività o no, Ercole era forse la “persona” che gli voleva più bene in quel periodo.

   
 
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