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Autore: My Pride    23/08/2021    2 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot a tema matrimoniale sulla coppia Damian/Jonathan ♥
» 04. From this day Foward ~ Jonathan/Damian + famiglia
A voler essere sincero, non avrebbe mai creduto che quel giorno sarebbe giunto anche per lui. Aveva sempre pensato che, soprattutto a causa del suo passato, avrebbe finito col ferire chiunque avrebbe provato ad avvicinarsi e non avrebbe mai potuto avere una vita felice, e si era portato dietro quel pensiero fin quando non aveva conosciuto Jon.
Genere: Avventura, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bat Family, Damian Wayne, Jonathan Samuel Kent
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Proposal of Marriage Titolo: Proposal of Marriage
Autore: My Pride
Fandom: Batman, Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1513 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Jonathan Samuel Kent, Clark Kent, Damian Bruce Wayne

Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of life

Avvertimenti: What if?, Slash
Solo i fiori sanno: 28. Non ti scordar di me: promessa d’amore


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Jon contemplò quell'anello con sguardo corrucciato, chiedendosi se nel comprarlo non avesse fatto una stupidaggine. Era da mesi che stava programmando quella cosa, ma non aveva ancora avuto l'occasione di fare quella proposta a Damian.
    Da quando aveva finito il college, si era ritrovato a pensare alla loro relazione e a tutte le avventure che avevano vissuto, e non aveva avuto il minimo dubbio di voler passare il resto della propria vita insieme a lui. Però, e lo ammetteva, non aveva ancora trovato il coraggio di chiedere al compagno di sposarlo. Sapeva com'era fatto Damian, i contatti fisici ed emotivi avevano il potere di farlo chiudere a riccio a causa del suo passato, e per lui era stata già una gran bella fatica ammettere i sentimenti che provava. Persino fargli abbassare le difese e scacciare l'imbarazzo all'idea di fare sesso era stata una vera catastrofe, per quanto poi alla fine non se ne fosse pentito affatto.
    A quei pensieri Jon trasse un lungo sospiro, scompigliandosi i capelli con una mano. Damian Wayne era un vero e proprio mistero, e non voleva che una proposta di matrimonio potesse in qualche modo sollevare nuovamente quel muro emotivo che innalzava quando aveva bisogno di riflettere da solo. Non gli piaceva quando lo escludeva, poiché in quel modo non poteva aiutarlo o consolarlo.
    «Non glielo hai ancora dato?» domandò improvvisamente Clark, arrivando alle sue spalle proprio in quel momento.
    Jon aveva udito i suoi passi, dunque non ne fu molto sorpreso, per quanto avesse chiuso la scatoletta con uno scatto e se la fosse rimessa in tasca.
«Volevo farlo ieri», ammise, gettando uno sguardo al genitore. «Ero riuscito a convincerlo ad uscire, abbiamo passato una bella giornata e avevo persino aspettato il tramonto per, sai, essere più romantico. Ma abbiamo ricevuto una chiamata dei Titani e...»
    «...la cosa è passata in secondo piano».
    «Già», affermò mogio, notando con la coda dell'occhio i movimenti del padre. Sorreggeva due tazze che prima non aveva visto, e si accomodò accanto a lui sul divano prima di porgergliene una. Jon accettò di buon grado e ringraziò, soffiando su quel the fumante prima di assumere un'aria ancora più pensosa. «Papà... credi... credi che stia correndo troppo?»
    Clark sbatté le palpebre. «Perché questa domanda?» domandò, sinceramente curioso. Per quanto fosse sicuro di sé, c'erano momenti in cui Jon aveva bisogno di rassicurazioni come quando era un bambino, e quel momento sembrava essere uno di quelli, poiché lo vide massaggiarsi dietro il collo con una mano, nervoso.
    «È che... lo so di aver compiuto ventun anni da poco e che ho appena finito il college, ma io e Damian stiamo ufficialmente insieme da tre anni e ho sempre saputo cosa provavo per lui... solo che ho paura che possa vederla come una pressione», ammise. Damian non era mai stato un tipo romantico e, nonostante sapesse quanto lo amasse, non avevano mai discusso seriamente di matrimonio. Una volta il discorso era uscito così, un po' per gioco, ma... c'erano un po' di cose di cui tener conto. Primo fra tutti, c'era il problema che era pur sempre un Wayne e sarebbe stato praticamente al centro dell'attenzione se solo si fosse venuto a sapere. D'altra parte, Damian era piuttosto fissato col fatto che le loro controparti eroiche non dovessero lasciar intendere che stessero insieme, motivo per cui sul campo di battaglia cercava sempre di mantenere una certa disciplina. Difficilmente riusciva ad ottenere almeno un bacetto dopo una lunga lotta estenuante.
    Comprensivo, Clark passò un braccio intorno alle spalle del figlio. 
«Sai, Jonny... anch'io ero nervoso quando ho chiesto la mano di tua madre», cominciò nel sorridere al ricordo. «Non facevo altro che rigirarmi l'anello fra le mani e mi chiedevo se stessi facendo la cosa giusta... e alla fine ho lasciato che fosse il mio cuore a guidarmi».
    «Ma la mamma non ha il caratteraccio di Damian».
    «Oh, ti stupiresti nel sapere che molto spesso lo ha eccome», replicò Clark con un ghignetto. «Ed è anche piuttosto competitiva, avresti dovuto vederla i primi anni al Daily quando sono arrivato io. Il punto, Jon, è che so quanto voi ragazzi teniate l'un l'altro, nel corso degli anni l'abbiamo notato tutti e non avete fatto altro che confermarlo giorno dopo giorno. E se sei davvero sicuro della tua scelta, devi provare a darti un'occasione. Fa' ciò che ti senti di fare, figliolo».
    Jon avvolse un braccio intorno alla vita del padre. «Grazie, papà. Mi sento un po' meglio», accennò rassicurato. «Non c'è nessun altro con cui desidero passare il resto della mia vita, e...» si interruppe un momento, folgorato da un pensiero che gli fece spalancare i grandi occhi azzurri, tanto che si voltò per osservare il padre. «...il signor Wayne è vecchia scuola? Pensi che... dovrei chiedere a lui il permesso di sposare Damian?»
    Clark si lasciò sfuggire una piccola risata divertita. «Bruce è legato alle tradizioni, ma non così tanto. E poi, credo che finiresti col dover chiedere il permesso prima a Dick», prese in giro, sbattendo le palpebre nel vedere l'espressione decisa che si era dipinta sul volto del figlio. «Stavo scherzando, Jon», si sentì in dovere di precisare, stringendolo un po' a sé.
    «Mhn... conoscendo Dick, non sono sicuro che sia proprio uno scherzo...» Jon parve bofonchiare tra sé e sé.
    «Per quanto Dick sia protettivo, non credo dovrai arrivare a tanto», rimbeccò Clark, dandogli una pacca su un braccio. «Cerca di non farti prendere dall'ansia. È un passo importante e capisco come tu possa sentirti, una promessa d'amore come questa può rendere nervosi... ma il segreto è essere tranquilli. Se cerchi un buon momento, fallo in uno che sai potrebbe essere speciale per entrambi».
    Senza riuscire a farne a meno, il giovane ridacchiò. Forse si stava facendo prendere inutilmente dal panico, tutt'al più Damian avrebbe potuto dirgli che era troppo presto e... basta. Giusto? «Su un tetto dopo aver preso a pugni dei cattivoni?» domandò divertito, facendo ridere anche Clark.
    «Mi spiace dirti che Bruce ti ha rubato l'idea anni fa, Jonno».
    Jon sgranò gli occhi. «Non ci credo, ha davvero fatto la proposta a Selina in questo modo?»
    «Purtroppo per te, sì. Non sarai originale come vorresti», scherzò prima di guardarlo seriamente. «Dico sul serio, figliolo. Non essere nervoso. Sai cosa piace a Damian, vi conoscete da dieci anni e sapete praticamente tutto l'uno dell'altro. Non cercare per forza la perfezione, a volte la spontaneità del momento vale più di ogni cosa. In qualunque modo tu decida di farlo, cerca di essere semplicemente te stesso».
    «Avevo davvero bisogno di un po' di incoraggiamento», sorrise il ragazzo, sentendo vibrare il suo comunicatore sferico prima ancora che potesse aggiungere altro; lo prese dalla cintola, dando una rapida occhiata a quella T lampeggiante per aggrottare poi la fronte. A quanto sembrava, c'era stata un'altra riunione straordinaria dei Titani, organizzata per di più proprio da Dick, e lui era stato categoricamente convocato a partecipare. «Purtroppo devo andare, papà. Grazie del supporto», replicò sincero, stringendolo in un abbraccio quando si alzò. «Ti farò sapere come va».
    Clark gli sorrise di rimando. «Ci conto. E ricorda il mio consiglio».
    «Lo farò. Salutami la mamma», lo lasciò andare e lo salutò con una mano, prima di sgattaiolare letteralmente fuori dalla finestra e, accertatosi che nessuno in strada o alle altre finestre stesse guardando, volò il più velocemente possibile verso il cielo per sparire fra le nubi che sovrastavano Metropolis.
    Parlare con suo padre gli aveva fatto bene. Aveva sempre avuto la convinzione di voler sposare Damian, sin dal primo momento in cui aveva capito ciò che provava per lui e che ormai facevano parte l'uno della vita dell'altro, quindi aveva pensato che una proposta perfetta sarebbe stata... beh, la cosa ideale. Invece suo padre aveva ragione: non doveva per forza cercare la perfezione, in quel modo si sarebbe fatto scappare solo le occasioni migliori, mentre farlo spontaneamente sarebbe stato proprio nelle loro corde.
    Forse Richard avrebbe potuto aiutarlo a sorprendere un po' Damian, ma a quel punto avrebbe dovuto parlargliene. Ed era certo che sarebbe andato al settimo cielo ad una notizia del genere. Persino sua madre sarebbe stata felice di saperlo, e...
mentre era in volo verso la Titans Tower, un pensiero lo fulminò seduta stante. Oh, dannazione. A proposito di madri... si era dimenticato un piccolo particolare: Talia. Era stato così concentrato sulla proposta, sul pensiero di dover chiedere il permesso a Bruce come da tradizione e persino sull'organizzare il tutto, che si era dimenticato che il suo ragazzo fosse imparentato con la donna più pericolosa del mondo. E che quella donna conosceva letteralmente mille modi per farlo fuori se solo si fosse sentita offesa in qualche modo per l'essere stata tagliata fuori.
    Jon si lasciò scappare un lamento soffocato dal sibilo del vento che gli sferzava il viso. Sarebbe stata una lunga settimana.





_Note inconcludenti dell'autrice
Allora... a voler essere proprio super sincera, non avevo intenzione di cominciare una nuova raccolta. Però, vista la piega che stavano cominciando a prendere determinate storie, continuare a postarle nella 
raccolta Allegretto ~ Deux ou trois choses que je sais de nous mi sembrava un po' fuori luogo, tenendo conto che quella riguarda più la bat-family in sé che altro, e anche postarla in Midsummer Nights ~ Let me swallow the sunset era fuori discussione (quella è più rivolta a storie dallo stampo estivo)
Quindi mi sono detta: ho già tante storie all'attivo, perché non cominciarne direttamente una a tema matrimoniale? Ed eccola qui, nuda e cruda nella sua interezza, come ne posai una per i miei amori di sempre (Roy & Ed) e come lo feci a suo tempo per il fandom di One Piece. Sì, alla fine sono monotematica
Comunque, tutto questo giro di parole per dire che avevo voglia di scrivere una raccolta DamiJon incentrata sul matrimonio, con tutte le fasi che esso provoca (e gli alti e bassi che si creano persino con la famiglia). Tutto qui. Ovviamente non sono ragazzini, Jon ha ventun anni e Damian deve compierne ventiquattro, quindi non c'è niente che non va. Inoltre, per la richiesta di Jonno a Bruce, vi rimando qui Blessing, scritta da ShunDiAndromeda :p
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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