Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: MaryFangirl    24/08/2021    6 recensioni
Un incidente ha fatto cambiare tutto...l'amore può esistere al di là delle differenze?
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hideyuki Makimura, Kaori Makimura, Ryo Saeba, Saeko Nogami
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Questa è una storia tradotta in italiano dal francese. Tutte le info subito qui sotto.
 
Titolo originale: Au-delà de nos différences
 
Salve a tutti :) Rieccomi con un'altra traduzione! Vi presento una fanfiction what if di qualche annetto fa ma molto carina secondo me, con diversi punti che rimangono gli stessi del manga ma altri che cambiano profondamente. Primo: Hideyuki non viene ucciso dall'Union Teope, ma sopravvive allo scontro, rimane il partner di lavoro di Ryo e vive la sua storia romantica con Saeko. Secondo: Ryo e Kaori non si incontrano quando lei è ragazzina, quindi manca tutta la parentesi di Sugar Boy e Ryo conosce Kaori solo tramite i racconti di Hideyuki...ultimo punto, molto importante e fulcro di questa storia, riguarda Kaori, ma non ve lo svelo perché lo scoprirete leggendo. Si parlerà di temi delicati ma senza scadere nel melodramma banale e dozzinale. Spero che questa storia vi piaccia, buona lettura!


 
Era il mese di marzo, quando una bella mattina squillò il telefono in un appartamento all'interno di un palazzo nel quartiere di Shinjuku. Un uomo si alzò dal tavolo della cucina, dove stava facendo colazione leggendo le ultime notizie della giornata, per andare a sollevare la cornetta.
 
“Makimura”
 
“Ciao fratellone, come stai?” chiese una voce femminile dall'altro lato.
 
“Kaori! Che bella sorpresa. Come mai questa telefonata così presto?” domandò lui.
 
Nel frattempo, Ryo, che si era finalmente svegliato dalla sua notte di ubriachezza, brontolò contro l'inopportuno che aveva osato destarlo dal suo sonno. Tuttavia, fu molto sorpreso di sentire il suo amico pronunciare il nome della sorella. In effetti era raro che Kaori chiamasse a casa, soprattutto così presto la mattina. Di solito era sempre Hideyuki a chiamarla per avere sue notizie. L'unica volta in cui Ryo aveva avuto la possibilità di sentirla al telefono, era rimasto molto sorpreso dall'intonazione dolce della sua voce. Si era chiesto che aspetto avesse. Per via del suo amico, sapeva che lei era stata accolta dalla sua famiglia in seguito alla morte del padre biologico in seguito a una colluttazione con il padre di Makimura, e che quindi non era sua sorella naturale. Ma in ogni caso, Hideyuki l'amava come una sorella di sangue. Tuttavia Ryo aveva sempre trovato un po' strano che non volesse presentarla a nessuno, ma sapeva anche che il suo amico era un po' riservato, sebbene possedesse una grande bontà. E, senza il suo sostegno e la sua amicizia, di certo lui non sarebbe diventato l'uomo che era ora.
 
“Cosa? Ma è fantastico. Sono così felice per te. E quando dovrebbe succedere?” chiese Hideyuki all'annuncio della sorella.
 
Ryo si chiese di che diamine potesse trattarsi, notando l'evidente gioia del suo partner.
 
“Come, così in fretta, e a T0kyo?”

Hideyuki aveva appena cambiato espressione ed era in apprensione.
 
“Sai bene che prima devo parlarne con Ryo. Non vivo da solo...”
 
“D'accordo, mi arrangerò a trovare un alloggio, non preoccuparti” ribatté Kaori un po' delusa dall'evidente mancanza di entusiasmo di suo fratello. Allo stesso tempo, effettivamente non voleva imporgli la sua presenza. Ma la notizia che gli aveva appena annunciato le dava così tanta speranza che aveva immaginato di poter stare con loro per quel breve lasso di tempo.
 
“No, non arrabbiarti...aspetta, non preoccuparti, devo solo farlo sapere a Ryo, penso che tu possa venire qui. Sì, davvero, ti terrò aggiornata, sorellina” aggiunse Hideyuki prima di riattaccare, “sono davvero felice per te”
 
“Grazie...anch'io. Ti abbraccio forte”
 
Quando Makimura mise giù, Ryo guardò il suo partner con aria sospettosa. Hideyuki stava borbottando frasi incomprensibili.
 
“Allora, mi è sembrato di capire che fosse tua sorella al telefono?”
 
“Sì, è vero, era lei. A proposito, mi dispiace se ti ha svegliato così presto”
 
“Sì, farai bene ad esserlo, soprattutto perché stavo facendo un sogno sublime circondato da creature divine” spiegò Ryo, assumendo un'espressione da pervertito, riflettendo la tematica di quel sogno. Makimura roteò gli occhi allo sguardo del suo partner mentre Ryo si riprendeva. “Ma mi sembri pensieroso tutto d'un tratto. Sicuro che vada tutto bene?”
 
“Beh...ad essere sincero non lo so davvero...in effetti Kaori mi ha dato un'ottima notizia. Ma c'è anche un grosso inconveniente a proposito” soffiò Makimura, affondando sul divano.
 
“E posso sapere quale? Ti ho sentito dire che dovevi parlarmene?”

“Giusto. Beh, ecco, Kaori deve venire a Tokyo per motivi personali, e vorrebbe rimanere con noi durante il suo soggiorno per evitare costi aggiuntivi. Ma non abbiamo abbastanza spazio per ospitare una terza persona”

“Oh, non devi preoccuparti” disse con la sua aria più seria. “Sono pronto a prestarle la mia stanza e il mio letto. Così potrò stringerla forte e tenerla al caldo durante queste fredde notti” continuò Ryo con un'espressione pervertita e lussuriosa che lo caratterizzava tanto.
 
Makimura alzò gli occhi al cielo per la seconda volta in pochi minuti davanti alla faccia deformata dell'amico. Sapeva benissimo cos'aveva in testa Ryo.
 
“È questo che mi spaventa” sbuffò, mentre Ryo continuava a ridere come uno stupido mentre immaginava le scene che si sarebbero potute verificare. Per inciso, tra lui e Kaori nello stesso letto.
 
“Allora, quando arriva la tua sorellina, Makimura?” chiese Ryo, senza abbandonare la sua faccia da ossesso.
 
“Mai, in queste condizioni!” urlò Hideyuki, che uscì dal soggiorno per dirigersi verso il poligono di tiro nel seminterrato.
 
Aveva bisogno di riflettere sulla situazione che gli si apriva davanti, ma che avrebbe anche potuto rivoluzionare la vita di Kaori. Mentre si esercitava a sparare alcuni proiettili contro i bersagli posti sul muro, si chiedeva se avrebbe potuto impedire a sua sorella, per via di Ryo, di avere finalmente una vita più normale. Non aveva il diritto di rovinare il barlume di speranza che si era appena acceso nel suo cuore dopo la notizia che lei gli aveva dato. Davvero no, essendo l'unico membro della sua famiglia, doveva fare di tutto per renderla felice. Sì ma, accettare che lei rimanesse in quell'appartamento, avrebbe dovuto significare lasciarle spazio e andare a casa di Saeko durante quel periodo. E come avrebbe reagito il suo partner? Conosceva Ryo. Sapeva che sotto la sua facciata di pervertito ossessionato dalle mutandine era un brav'uomo di cui ci si poteva totalmente fidare. E la sua sorellina sarebbe stata certamente al sicuro con lui.
 
L'unico inconveniente era che non aveva mai parlato a nessuno delle condizioni fisiche di sua sorella. Solo Saeko ne era a conoscenza e aveva mantenuto il segreto, su richiesta di Hideyuki. Aveva pensato di domandare alla sua fidanzata di ospitarla, ma poteva essere troppo da gestire per una donna sola. No, non poteva chiederglielo...e poi, così, forse Ryo avrebbe accettato di vedere la vita in modo meno drammatico in merito al proprio destino. E a sua volta Kaori non si sarebbe ritrovata da sola in un appartamento durante quella nuova prova.
 
Altra cosa che ancora lo preoccupava erano le condizioni di accesso a quell'edificio. Solo scale, nessun ascensore...beh, tutto per facilitarle la vita, pensò. Eppure Kaori conosceva le funzionalità del posto in cui suo fratello viveva. Allora perché aveva avanzato la richiesta di vivere a casa sua? Semplicemente, per non affrontare quella nuova sfida da sola. Era una specie di richiesta indiretta di supporto. Lei che conduceva una vita molto indipendente, per la prima volta in vita sua aveva chiesto il sostegno di suo fratello. E non avrebbe dovuto negarglielo. Soprattutto non ora.
 
Sentiva di dover prendere la decisione più difficile della sua vita. Molte vite sarebbero state influenzate a causa di quella decisione, specialmente quelle delle persone che più contavano nella sua vita. Dopo aver sparato un ultimo proiettile sullo stesso bersaglio, mise giù l'arma, sussurrando
 
“È deciso, Kaori, verrai a vivere qui finché vorrai”
 
Tornò in casa per informare il suo partner della decisione che aveva appena preso e anche per far sapere a sua sorella che non avrebbe dovuto più preoccuparsi.
  
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