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Autore: MiaJack    25/08/2021    0 recensioni
Mi presento, sono Jasmine, una ragazza nata e cresciuta a Parigi.
Non nella Parigi che tutti conoscete ma nei quartieri più poveri della città.
Ho da poco compiuto 25 anni. Non sono la classica ragazza parigina, tutt’altro, sono una persona ambiziosa e forte, ma anche dal carattere dolce e solare. I miei capelli sono lunghi rossi e un po’ mossi e ho occhi azzurri come il mare.
Sono alta ed ho un corpo esile. Carnagione chiara, in viso non mostro segni di imperfezioni.
Voglio raccontarvi un po’ di me.
Fin dall’età di 5 anni dopo la scuola ho sempre frequentato due corsi: uno di danza moderna ed uno di hip hop. Questa passione mi è stata trasmessa da mia madre, era una ballerina professionista di danza classica una tra le migliori.
Infatti in casa nostra regnava già l'amore per la danza e la musica.
Nel salotto di casa avevamo dei vecchi vinili dei Jackson 5 e io fin da piccola iniziai ad appassionarmi ed ad innamorarmi della voce di Michael.
La sua voce, nonostante la sua tenera età, assomigliava già a quella di un adulto.
Passarono gli anni e diventai una tra le migliori ballerine dei corsi che
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Slash | Personaggi: Elizabeth Taylor, Janet Jackson, Katherine Jackson, Michael Jackson
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Quei cinque giorni non ci misero molto a passare velocemente , Lavelle aveva comunicato giusto due giorni prima a Lenier che aveva scelto gli altri due ballerini, e ci aveva detto l’ orario di partenza del aereo e che una limousine sarebbe passata a prenderci a me e a Lenier, che quella mattina stessa stavamo preparando le ultime cose , io avevo due valigie belle piene e anche Lenier, tutte e due avevamo una valigia con i nostri vestiti più belli e io in più avevo portato anche le mie tute più belle per provare quando si ballava e nel altra avevamo nuovi vestiti per ogni occasione e nel caso in cui saremo rimasti anche di più, in realtà avevamo una borsa in comune dove c’era tutto il necessario effetti personali, make up, scarpe, qualche borsa per uscire ecc…tutto non mancava proprio nulla , asciugami accappatoi c’èrano già lì nel hotel c’è ne avrebbe dato a volontà . In più sia io che Lenier avevamo due piccoli zainetti ,Lenier nel suo aveva custodito i soldi sia per me che per lui, non tutti ma un tot il rimanente in una carta della banca, io invece dietro mi ero portata due libri da leggere che avevo e che non avevo ancora iniziato a leggere, mi ero svestita abbastanza semplice e comoda, un paio di jeans semplici e un maglioncino non troppo scolato tutto colorato , avevo messo anche degli orecchini argentati fatti a farfalla che mi avevano regalato mamma e papà, come sempre non ero truccata molto, sempre in modo leggero e naturale, quel giorno avevo deciso di lasciare i capelli sciolti e un po’ ondulati, scarpe da ginnastica per stare comoda e un leggero profumo. Avevamo salutato Pierr prima che si dirigeva verso la scuola quella mattina, ci sarebbe mancato moltissimo ma Pierr ci avrebbe chiamato spesso, Lenier aveva un cellulare vecchio di cui avevo lasciato il suo numero per sentirci, la sera prima invece avevamo salutato già salutato gli zii anche loro ci sarebbe mancato tantissimo , che in più come regalo sia a me che a Lenier ci avevamo dato la colazione per il mattino seguente , era davvero buona la colazione una coccola per il mio palato due brioche alla marmellata e due cappuccini, e così poco dopo arrivò la Limousine, prendiamo le nostre valigie e scendiamo le scale , carichiamo tutto dietro al enorme baule e saliamo così su dove li conosciamo gli altri due ballerini e i loro accompagnatori, io li conoscevo già erano due ragazzi che venivano nella mia vecchia scuola di danza si chiamavano Gustav e Jacqueline i due loro accompagnatori anche lì conoscevo erano degli amici di Lenier anche si chiamavano Gian e Paul , in 20 minuti arriviamo alla stazione aerea , scendiamo tutti e prendiamo le nostre valigie lì c’era Lavelle che ci aspettava noi eravamo gli ultimi a salire ed ad ognuno di noi venivano dati i biglietti del aereo , salimmo io e Lenier su quel aereo sistemiamo le nostre valigie e prendemmo i nostri posti a sedere, quel aereo era immenso 50 ballerini ognuno seduto vicino al proprio accompagnatore . Lavelle fece così il suo annuncio… Benvenuti a voi tutti vogli precisarvi che nessuno di voi mi deve i soldi per i biglietti del aereo io e il signore Michael vi abbiamo spesato tutto il viaggio e alloggio lì al hotel, soprattutto per alcuni di voi che avevano problemi economici abbiamo deciso di farvi questo doppio regalo , l’ arrivo e a stasera alle ore 19 circa , potete mangiare cibo a volontà le nostre hostess sono a vostra completa disposizione state tranquilli qui viaggerete in tutta sicurezza , così Lavelle prende il suo posto a sedere in mezzo a noi tutti e l’ aereo prende il volo. Le ore trascorrono velocemente intanto io mi leggo uno dei miei due piccoli libri che mi ero portata il primo era Piccole Donne lo avevo comprato poco tempo fa un famoso romanzo di Louis May Alcott che pubblico per la prima volta in due volumi il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 in America con il titolo Little Women or, Meg, Ho, Beth and Amy . Io avevo tutti e due i libri e mi ero portata proprio quelli Piccole Donne e altro era Piccole donne crescono . Inizia a leggere il primo piccole donne mentre stuzzicavo dei biscotti alla marmellata molti buoni , anche Lenier leggeva e intanto mi osservava con la coda del occhio sinistro . Jasmine : anche se leggo mio caro Lenier ti vedo sai che ogni tanto mi guardi con la coda del tuo occhio . Lenier : uff ma ci pensi che tra poche ore saremo in America, e conosceremo Michael mi immagino già la tua faccia che non ti ricorderai nemmeno come ti chiamerai ma devi spaccare tutto mia cara tu sei troppo brava . Jasmine: sono un po’ agitata e se non c’è la faccio, stiamo parlando di Michael Jackson la grande star , dal cuore buono e l’ animo gentile . Lenier: oltretutto e anche un bellissimo ragazzo te ne eri accorta ? Jasmine: certo che me ne sono accorta ma lo sai che sono un po’ timida .. Lenier: guarda caso come il signore Michael chi sa se e fidanzato in questo periodo ? Jasmine: che differenza fa tanto a me non mi noterebbe , stiamo parlando di Michael non è un ragazzo anzi un uomo qualsiasi . Lenier: per me non e fidanzato e secondo me potresti piacergli non sono come balli ma anche in un altro senso , cioè voglio dire sei una bellissima ragazza anzi donna e hai qualcosa di particolare non passerai in osservata . Jasmine: ma lo sai che anche se fosse io non credo nel amore, vado lì per ballare , nulla di più . Lenier: che testarda che sei , staremo a vedere se facessimo una scommessa sicuramente perderesti . Jasmine:mi stai sfidando ? Lenier : può darsi, si sì ti sto sfidando assolutamente sì . Jasmine : va bene cosa vuoi scommettere ? Lenier: supponiamo che sei tra i 10 ballerini/e prese e conosci il signore Michael e nasce una bella amicizia e poi .. Jasmine: fin qua mi può andare anche bene .. Lenier : supponiamo che nasce un amicizia molto particolare … Jasmine: ecco qua non mi va già più bene uff. Lenier: io scommetto che entro tre mesi vi innamorate uno del altro.. Jasmine : ahhh ahhh ma stai scherzando ? Lenier: no mia cara io non scherzo su queste cose . Jasmine : cosa vuoi scommettere ? Lenier : mi offri una cena a me e al signore Michael . Jasmine: va bene ok e se perdi e vinco io ? Lenier: ti offro io una cena fuori con il signore Michael, non barare però me ne accorgo. Jasmine: va bene ci sto accetto. Poco dopo arriviamo a destinazione al ' aereoporto della California, atterriamo e scendiamo le nostre valigie ero un po’ agitata, ma non tantissimo sapevo che Lenier sarebbe stato il mio migliore alleato di sempre , ero pronta a dimostrare quanto valevo . Eravamo in tantissimi , un autobus ci avrebbe portato al Hotel che situava vicino a Neverland situata nella località di Los Olivis non molto distante ecco dal Ranch, arriviamo al Hotel si chiamava a Charm ( voleva dire incanto ), era immenso , aveva 5 stelle il massimo del lusso, con un giardino enorme davanti e dietro Hotel dove c’era anche un enorme piscina , appena entrati un enorme sala sbrilluccicante con in alto un enorme lampadario tutto dorato , questa sala portava fino alla reception a ognuno di noi venne assegnata una propria stanza con tanto di bagno ogni ballerino insieme al suo accompagnatore aveva la propria stanza , Hotel era molto pulito e ordinato non mancava nulla , ci si poteva perdere, il giorno dopo avremo conosciuto il signore Michael , Lavelle fece un altro annuncio. Lavelle: ora raggiungete le proprie stanze , vi verrà portata la cena ad ognuno di voi e potrete riposarvi e usufruire dei vostri bagni senza problemi, domani mattina alle ore 10 conoscerete il signore Michael , verrette divisi in due gruppi da 25 ballerini per ognuno domani vi diremo tutte le indicative , vi esamineremo per bene ad ognuno di voi e entro massimo una settimana verranno scelti i famosi 10 ballerini , per quelli che purtroppo non passeranno vi daremo informazioni per altri provini che si svolgeranno qui in America per altre occasioni . Così ci salutiamo tutti e io e Lenier prendiamo le nostre valigie e andiamo nella nostra stanza, Hotel aveva sei piani, c’era sia ascensore che le scale , tantissime camere aveva tutte lussuose, in più aveva delle sale apparte per ogni occasione, hotel era vuoto prima del arrivo di noi ballerini, con il nostro arrivo la maggior parte delle stanze furono riempiete. Arriviamo alla nostra stanza, che era al 2 piano stanza n.21 entriamo io e Lenier era immensa divisa in due parti ognuna con un immenso letto matrimoniale uno mio e uno di Lenier e ognuno di noi aveva il proprio bagno personale , un enorme armadio grande apposta per tutti e due e due scaffali per ognuno di noi due, roba antica e mobili lussuosi e con tanto di TV immensa appoggiata al muro , appoggiamo così le nostre valigie e sistemiamo un po’ le nostre cose lasciando il resto nelle valigie , un ora dopo suonano alla porta era la cena, vado così ad aprire ringraziamo il tipo per la cena e sia che Lenier ceniamo in modo leggero, tutto era molto buono, due fese di tacchino con un po’di insalata . Io e Lenier chiamano con il nostro cellulare di Lenier gli zii e Pier per avvisarli che eravamo arrivati e che era tutto apposto , salutando e ci saremo sentiti poi spesso. Dopo la chiamata ,Lenier inizia a parlare mentre ceniamo …… Lenier: allora pronta per domani mia cara ? Jasmine: si un po’ ansiosa ma leggermente Lenier: sai il fatto tuo sono sicuro che c’è la farai . Jasmine: si posso farcela benissimo. Lenier: conoscerai anche il signore Michael. Jasmine: si e quello che mi mette anche un po’ di agitazione. Lenier: stai serena e si te stessa sempre a e non ti scordare la nostra scommessa. Jasmine: no no non mi dimentico , non ti preoccupare. Lenier: ma fisicamente il signore Michael ti piace ? Jasmine: ma che domande fai assolutamente sì e un bellissimo ragazzo e penso che sia anche di animo gentile . Lenier: allora ti piace assai qua si mette male la cosa potrebbe essere contraccambiata . Jasmine: ma ci sono altre ragazze non dimentichiamolo . Lenier: no non mi dimentico ma tu non solo sei bella a qualcosa di particolare e non solo per il tuo talento . Jasmine: per il mio talento sono d’ accordo mm per il resto non so . Lenier : fidati che e così vedrai. Jasmine : va bene . Finiamo di mangiare e metto il cartellino fuori dalla porta della nostra stanza, la chiudo e sia che Lenier nei nostri bagni , ognuno nel suo ci facciamo una bel bagno risalante . Esco dalla vasca mi asciugo e mi dirigo in camera , dove mi vesto dietro il separé mi metto il mio pigiama, dopo un po’ esce Lenier anche se era un uomo io e Lenier era come un fratello , il mio amico intimo, peggio di una donna , anche lui si mette il pigiama , guardiamo un po’ di TV e non molto tardi crolliamo a letto
   
 
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