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Autore: MatsuFla    26/08/2021    0 recensioni
(Reboot di "Gallavich fino alla fine")
Continua il progetto "L'amore non basta" con la seconda fic della raccolta "Davvero pensi che tutti quelli che si amano siano insieme?". La storia riprende da dove si era interrotta e copre l'intero anno 2013.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Davvero pensi che tutti quelli che si amano siano insieme?'
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Ogni anno è caratterizzato da eventi che hanno vasta risonanza in tutto il pianeta, e il 2013 non è stato da meno. Dalla rielezione del presidente americano, Barack Obama, al tifone Haiyan sulle Filippine, dalla rinuncia di Papa Benedetto XVI al titolo di romano pontefice, alla morte di Nelson Mandela.
Ogni anno, però, succedono anche tante cose che invece rimangono nascoste agli occhi di tutti e queste, seppur insignificanti per il resto del mondo, sconvolgono radicalmente l'esistenza di chi le vive sulla propria pelle. 
A volte, per sconvolgere la vita di qualcuno, basta un bacio.


L'attesa per quel bacio era stato ciò che di più straziante avessero mai provato in tutta la vita, gli sguardi che imploravano silenziosamente il contatto tra le loro labbra che sembravano state create apposta per unirsi. Le mani che spingevano, sui fianchi e dietro la testa, tenendosi il più vicino possibile uno all'altro, avanzando alla cieca fino a sbattere contro la porta, premuti insieme finché neanche un filo d'aria riuscisse a passare tra i loro corpi. La stanza si riempì dei rumori bagnati e disperati di chi rinuncia a respirare per qualcosa di più importante, come se fosse solo quel bacio a mantenerli in vita. Si staccarono solo quando giunse il momento di liberarsi dei vestiti, ognuno per se.
«Certo che...» Disse lei, «Cameron è sempre più carino, vero?»
«Uh?» Noel sussultò, sorpreso dalla domanda di Layla. Era seduto amorevolmente accanto a lei sul divano a guardare l'episodio 3x11 di Shameles e rivedere quel bacio tra Mickey e Ian gli aveva riportato alla mente tutti i ricordi e le sensazioni che aveva provato il giorno in cui lo avevano girato, facendolo cadere in uno stato quasi catatonico dal quale era stato risvegliato brutalmente dalla sua ragazza. «Dici?»
«Si, io lo trovo davvero molto bello.»
Nobel non sarebbe potuto essere più d'accordo, anche lui si era ritrovato a pensarlo tante volte. «Con gli occhi da alieno e il suo sorriso storto?» Scherzò, sapendo benissimo quanto quelle sue peculiarità lo rendessero adorabile.
«Non essere geloso.» Layla ridacchiò, ma mancò completamente il punto perché quella di Noel non era affatto gelosia.
«Tra non molto avrà una lunga fila di donne dietro la sua porta.» Cercò di prenderlo in giro un'ultima volta prima di accoccolarsi su di lui e riportare la sua attenzione sull'episodio in tv.
«Lo pensi davvero?» Chiese preoccupato, perché per qualche motivo non gli sembrò qualcosa di cui essere contento.
«Ne sono sicura.»


Stavano scorrendo ancora i titoli di coda quando un lieve ronzio echeggiò nella stanza, Noel rimase sorpreso nello scoprire chi lo stesse chiamando a quell'ora tarda e voltò il cellulare verso Layla che lo guardava incuriosita.
«Hey, bello.» Salutò Noel, portandosi il telefono all'orecchio, «Tutto bene?» Gesticolò alla donna che sarebbe uscito fuori a fumare e lei annuì sorridendo.
«Hey, amico.» Rispose euforico Justin [Chatwin], «Stavo solo pensando che... l'ultima volta che ci siamo visti avevamo detto che saremmo andati a bere insieme molto presto, ma sono passati più di due mesi ormai.(1)»
«Si, lo so.»
«Scusa se ho chiamato a quest'ora. Ho visto l'episodio questa sera e mi è venuta voglia di sentirti. Che stai facendo?»
«Stavo guardando anche io l'episodio. Cavolo, Justin, non posso credere che Jimmy/Steve sia morto davvero. Lo show non sarà più lo stesso senza di te.»
«Ti ringrazio, ma credo che Fiona e Jimmy/Steve abbiano fatto il loro tempo ormai. C'è una nuova coppia leader in città.» La sua voce traboccava di uno strano orgoglio quasi paterno, «Tu e Cam siete straordinari, estremamente convincenti. Davvero un gran bel lavoro, ragazzi.»
«Grazie.»
«A proposito... come sta Cam?»
«Difficile da dire. Non lo vedo dall'ultima volta che siamo stati a Chicago e ormai ci sentiamo pochissimo.»
«È molto impegnato, eh?»
Sicuramente lo era, ma Noel sapeva benissimo che il motivo per cui erano in quella situazione era un altro. «Già.» Disse semplicemente, evitando il discorso.
«Tu come stai?»
«Sto... bene.»
«No, non è vero.»
«Non ti si può nascondere niente, eh?»
«Dai, spunta il rospo.»
«Cam mi ha baciato.»
Fino ad un secondo prima di dirlo non aveva alcuna intenzione di farlo, ma le parole vennero fuori senza che lui potesse fermarle e questo perché, in realtà, voleva farlo già da tempo. Noel desiderava confidarsi con il suo amico che, come al solito, non mancò dal sorprenderlo con le sue reazioni inaspettate.
«L'ha fatto davvero?»
«Non mi sembri affatto sorpreso.»
«Sono sorpreso che ci abbia messo tanto.» Ridacchiò, «Si è deciso finalmente. Era ora!»
«Cosa? Ma che-» Balbettò stordito, «Perché stai ridendo?»
«È divertente!»
«No, non lo è.» Protestò, «È stato un disastro.»
«E tu?»
«Io, cosa?»
«Quando Cam ti ha baciato... tu cosa hai fatto?» E subito continuò, «No, aspetta. Scommetto che sei andato subito sulla difensiva, sfoderando il tuo solito sarcasmo. Poi magari hai tirato fuori qualche stronzata tipo "sei confuso" o "è solo stress", giusto?»
«Io-» Esitò, spiazzato da quel commento decisamente accurato, «Si beh, cosa avrei dovuto fare? Te lo ricordi che ho una ragazza, vero?»
«Si... me lo ricordo.» 
«E allora cosa?» Chiese, cogliendo chiaramente il tono di disapprovazione nella sua voce, «Non ti piace Layla?»
«Oh no, lei mi piace, anche più di te.» Scherzò, «Non è Layla il problema qui.»
«Quindi sarei io il problema?»
«Esattamente. Ti ho visto fare questo giochetto a te stesso per tanto tempo.»
Negli anni in cui avevano vissuto insieme, Justin aveva maturato la convinzione che Noel, contrariamente a ciò che voleva far credere a tutti, non fosse mai stato realmente felice nella sua relazione di lunga data e che mentisse sul suo orientamento sessuale. Malgrado non glielo avesse mai chiesto apertamente, aspettando che fosse lui a parlargliene, era più che sicuro di avere ragione.
«Tu vorresti psicanalizzarmi?»
«Ti conosco troppo bene, Noel.»
«So bene cosa credi di sapere su di me, ma sei in errore su tutta la linea.»
«Ah sì?» Lo sfidò, «Quindi mi sbaglio su di te?»
«Si, dottor Freud.»
«Immagino allora che mi sbagli anche su Cameron, e che non vuol dire nulla se ti bacia o se ti dedica dei non troppo velati tweet d'amore.»
«Quali tweet?»
«Le "labbra come tasti di un pianoforte" del suo tweet non sono le tue?»
«Non so di cosa tu stia parlando.»
«Dai, Noel...» Sospirò esausto, senza riuscire a continuare.
«Mi manchi, sai.» Disse Noel, dopo un piccolo momento di silenzio, con un tono di voce più dolce, ma che subito tornò scherzoso, «Anche se dici un mucchio di stronzate.»
«Mi manchi anche tu. E ti voglio bene anche se sei un piccolo ragazzino spaventato.»
«Ti voglio bene anch'io, stupido.»
Dopo averlo salutato e aver chiuso la chiamata, Noel non aspettò neanche un secondo prima di andare alla ricerca di qualcosa che voleva assolutamente vedere. Dovette risalire fino all'anno prima, ma il tweet era ancora lì, con tanto di #FirstKiss.


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Noel non sapeva bene cosa pensare, ma leggendo quel tweet non riuscì a trattenersi dal sorridere.

~~~*~~~

Quando Liana entrò in casa usando la sua copia della chiave, trovò Cameron steso sul pavimento del salotto con la faccia sotto uno scatolone della pizza.
«Cam!» Strillò, dapprima preoccupata, lo raggiunse e si inginocchiò accanto a lui, «Ma che...» Ancora allarmata, ma per lo più confusa, quando lo vide mettersi a sedere.
«Ho ordinato una pizza consolatoria, sai per... consolarmi.» Fece spallucce, «Non ha funzionato.»
«Bleh!» Disse lei disgustata, arricciando il naso mentre gli staccava della mozzarella secca dalla faccia.
«L'ho mandata giù con un'intera bottiglia di vino rosso italiano, eppure non mi sento come se fossi in villeggiatura in Toscana.» Guardò velocemente il caos che lo circondava e poi tornò a guardare la sua amica, «Mi sento uno schifo.»
«Eh già, chissà perché.» Sbuffò sarcastica, spolverandogli delle briciole dalle spalle. Cam allungò il braccio, recuperò la bottiglia stesa sul pavimento e bevve la scolatura del vino.
«Wow, rallenta ragazzo...!» Gli strappò la bottiglia dalle mani mentre lui la agitava con forza, cercando di far cadere l'ultima goccia appesa al cercine, sulla lingua che gli penzolava fuori dalla bocca. «O domani a lavoro sarai uno straccio.»
«Chi ti dice che ci vado? Potrei anche prendermi una pausa.»
«Che ti prende, si può sapere?»
«Vuoi davvero saperlo?»
Dopo un attimo di esitazione, Liana annuì. Cam si sdraiò nuovamente sul pavimento e cominciò il suo racconto fissando il soffitto, «Allora, da dove comincio... ieri sera sono uscito in cerca di compagnia. C'era questa tipa carina al bar... le ho offerto da bere e abbiamo chiacchierato. Poi siamo andati nel suo appartamento e abbiamo-»
«Okay, Cam, questa parte la puoi saltare. So già come va a finire.»
«No, non lo sai.» Sbuffò contrariato, «Non è successo proprio un bel niente perché il mio pene ha deciso di rovinarmi la vita.» Cam vide gli occhi della sua amica spalancarsi, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, lui continuò, forse in modo più dettagliato del dovuto, «Abbiamo provato di tutto, ma è rimasto moscio come un calzino e non c'è stato verso di svegliarlo.»
«Capisco che sia... spiacevole.» 
«Spiacevole?» Ripeté stizzito, per il modo in cui era stato minimizzato il suo problema.
«Okay, immagino sia seccante, imbarazzante e anche un po' preoccupante, ma può capitare a tutti. Non è la fine del mondo, Cam.»
«Già, ma non è la prima volta che mi succede.» Piagnucolò sconsolato, «Sono mesi che non riesco a ad andare a letto con una ragazza. Non riesco a farmelo drizzare in nessun modo.»
«Non preoccuparti, vedrai che passerà presto. Forse sei solo stanco, stai lavorando così duramente ultimamente. Forse dovresti prenderti davvero una pausa, fare una vacanza, riposarti un po'.» Liana lo guardò scuotere la testa, sconsolato. «Ho trovato!» Esclamò all'improvviso, come se avesse avuto un'idea geniale, «Perché non vieni con me dalla mia terapista?»
«Liana, ti prego...» Si lamentò invece Cam, a cui quella sembrò la cosa più ridicola che avesse mai sentito, «Io avrò i miei problemi, ma questa mi sembra proprio una cretinata.»
«Perché sarebbe una cretinata? A me fa sentire meglio.» Protestò, «E comunque era solo un'idea, non c'è bisogno di essere così villano.» Lo colpì con uno schiaffetto sul petto e Cameron rise. «Stronzo!» Borbottò lei, ma fu felice di avergli strappato almeno un sorriso. «Forse è un problema medico. Ti sei fatto visitare da un dottore?»
«No, non ne ho avuto il tempo.»
«Sei stato davvero troppo impegnato o usi il lavoro come scusa perché te ne vergogni?» Andò avanti imperterrita, nonostante lo sguardo omicida che le rivolse Cam, «Perché mi pare che il tempo di andare per bar a rimorchiare invece lo hai avuto.»
«Si, beh... non è stata una buona idea. Quella ragazza e tutte le altre prima di lei, mi hanno riconosciuto e mi hanno chiesto se fossi realmente gay. Ovviamente ho detto a tutte loro che sono etero!» Fece svettare le sopracciglia fin sopra la fronte, perché almeno quelle riusciva ancora a sollevarle, «Per quanto ci abbia provato, non credo ci fosse modo di convincerle del contrario dopo quello che era successo...» Cercò di nascondere il crepitio nella sua voce quando tornò a parlare per precisare, «Dopo quello che non era successo.»
«Immagino sia dura per te.» Disse Liana, e subito se ne pentì, «Scusa, pessima scelta di parole.» 
Nonostante tutto, Cam sorrise per la gaffe della sua amica e tornò a guardare il soffitto.
«Quindi...» Ricominciò Liana, dopo averci pensato un po', «Questo ha a che fare con il tuo ultimo tweet?(2)»
«Ormai non fanno che chiedermelo tutti, in continuazione.» Annuì, «Forse è per questo che mi vengono in mente certe idee strane.»
«Quali idee? Cos'altro c'è?»
«Niente.»
«Le persone lo dicono quando qualcosa non va. A me non sembra niente.»
«È solo che... ho un sacco di pensieri per la testa.»
«Del Tipo?»
«È complicato.»
«Mettimi alla prova.»
«Ho fatto una cosa molto stupida.» Crollò alla fine, «Questa è la fine.»
«La fine di cosa?»
«Di tutto.»
«Sei troppo melodrammatico.» Liana sbuffò una risata.
«No, invece. Per niente. Se sapessi quello che è successo, non mi daresti del melodrammatico.»
«Allora dimmelo, qualunque cosa tu abbia paura di dirmi adesso.» Gli accarezzò la testa in modo dolce e confortante, «Cos'a hai fatto, Cam?»
«Ho baciato Noel.»
«Lo so, vi ho visti in tv. Un gran bel lavoro!» Disse tranquillamente. Chiaramente non aveva colto appieno il significato di quelle parole perché rimase in attesa come se quello fosse solo un preambolo per la vera notizia.
«No, voglio dire... l'ho baciato per davvero.» Sollevò la testa rossa e la picchiò piano contro il pavimento un paio di volte, «Sono andato a casa sua e l'ho baciato sul suo divano.»
«Hai baciato Noel?»
«Si.»
«Noel Fisher?»
«No, Noel Gallagher!» Sbottò sarcastico, «Gesù, Liana... si, Noel Fisher.»
«Scusa ma... quando? Come?» Chiese confusa la ragazza, continuando a sbattere le palpebre in modo isterico, come se potesse servire a vedere più chiaramente la situazione, «Perché non me l'hai detto?»
«Te lo sto dicendo ora.»
«Aspetta un momento... è per questo che stai lasciando Shameless?»
Il rosso annuì tristemente, «Ho rovinato la nostra amicizia. Ho rovinato tutto.»
«Piantala, Cam, sono sicura che non è così.»
«Noel si comporta normalmente, come se non fosse successo nulla. Lo conosco, so che lo fa soltanto per rendere le cose meno imbarazzanti, ma io non riesco neanche a guardarlo negli occhi.» 
Se fosse rimasto, la storia tra Ian e Mickey si sarebbe evoluta ulteriormente e ci sarebbero stati sicuramente altri baci o qualcosa di più. Cam, purtroppo, era quasi sicuro che rimanendo accanto a Noel in quel modo avrebbe perso nuovamente il controllo. Un solo bacio gli era bastato a sconvolgergli la vita, non poteva permettersi un altro errore e non voleva rischiare che accadesse di nuovo. Perché se un bacio poteva essere solo un bacio senza significato... due baci, invece, diventavano difficili da giustificare. A quel punto avrebbe dovuto ammettere che forse quel bacio rubato era qualcosa di più profondo.
«Non posso più lavorare con lui.»
«Avevo ragione, sei troppo melodrammatico.» Sospirò Liana, accoccolandosi accanto a lui che era come crocifisso sul pavimento, gli posò la testa sul braccio e rimase ad osservarlo per qualche minuto in silenzio. «Perché lo hai fatto?»
«Non lo so.» Sussurrò, senza neanche guardarla. Poi si voltò verso di lei e le parlò con voce molto più decisa, «Smettila!»
«Di fare cosa?»
«So cosa stai pensando. Non è così. Quel bacio non significa niente.»
«Stronzate, i baci significano sempre qualcosa.»
Cam la avvolse con il braccio che lei stava usando come cuscino e la immobilizzò, poi con l'altra mano le prese il viso, le strinse le guance fino a farla sembrare un pesciolino e le schioccò un casto e giocoso bacio a stampo sulle labbra. «Visto?» La sfidò con un sorriso stupido sulla faccia, «Niente!»
Liana protestò con un borbottio incomprensibile finché non riuscì a liberarsi dalla sua presa schiaffeggiandogli la mano, poi lo colpì con un buffetto sul petto e si preparò ad inveire ancora contro di lui, quella volta in modo chiaro e stizzito, ma Cameron fu più veloce.
«Mi ha detto che vuole che io faccia parte della sua vita.»
Quelle parole la spiazzarono e la intenerirono allo stesso tempo, proprio come era successo a Cam nel sentirle pronunciare da Noel.
«E tu cos'hai risposto?» Chiese, accoccolandosi di nuovo sul pavimento accanto all'amico.
«Io... non ho detto niente.»
«Perché?»
«È successo tutto così all'improvviso, non sapevo che fare. Non volevo rispondere senza averci pensato bene.»
«Cam, sei davvero troppo melodrammatico.»
Restarono in silenzio per un po', poi Cameron, insospettito dal suo silenzio, si voltò a guardarla e la trovò assorta nei suoi pensieri, con gli occhi sognanti e le guance un po' arrossate.
«A che pensi?»
«A te e Noel che vi baciate.»
Il rosso piegò il collo in modo scomposto per riuscire a guardarla in viso, sembrando un galletto con lo sguardo sorpreso e interrogativo.
«Ho visto l'episodio, Cam. Se in un bacio finto c'è una tale chimica tra di voi, non oso immaginare in un vero bacio.» Si sventolò la faccia accaldata con entrambe le mani, «Oh cavolo, dev'essere stato un bacio super eccitante.»
«Ti sbagli, non è stato eccitante.» Mentì, più o meno, «È stato un bacio a senso unico, lui se n'è rimasto impalato a fissarmi con la faccia da scemo.»
Di certo non era stato il più romantico dei baci, o il più passionale, né tantomeno il più coinvolgente, anzi, come bacio in sé era stato un totale disastro. Era strano quindi pensare a come, nonostante tutto, per Cam fosse stato comunque un bel bacio.
Iniziò così a fantasticare anche lui su come sarebbe baciare davvero Noel Fisher ed essere ricambiato, magari con un bel po' di lingue, carezze sul viso, mani tra i capelli e tutto il resto.
«Cam...»
«Uh?»
«Ti fisso un appuntamento con un dottore.»
«Okay.»

~~~*~~~

«Non era necessario che mi accompagnassi.»
Cameron e Liana erano seduti nella sala d'aspetto impeccabilmente pulita di uno degli andrologi più rinomati e discreti di Los Angeles. Nonostante le pareti tappezzate da attestati di merito e specializzazioni conseguite a pieni voti dal dottore, Cam non si sentiva per niente tranquillo e passò tutto il tempo ad elaborare una buona scusa per fuggire.
«Non volevo lasciarti solo.»
«Balle, tu volevi solo controllare che non mancassi l'appuntamento.»
«Si beh, anche quello. Scusa se mi preoccupo per la tua salute.»
«Va bene.» Disse rassegnato, «Però mi aspetti qui.»
Prima che lei potesse ribattere, la porta si aprì e un uomo ne uscì piangendo. Cam guardò terrorizzato Liana e si alzò per darsela a gambe, ma un'infermiera dai capelli cotonati e il sorriso gentile si affacciò chiamando il suo nome ed invitandolo ad entrare. Lui esitò, pensando di riuscire ancora a scappare, ma Liana lo prese sotto braccio e lo spinse dentro la stanza. Salutarono il dottore e si accomodarono di fornte alla scrivania.
«Lei è la fidanzata?»
«No, solo un'amica. Sono il suo sostegno morale.»
«Sostegno morale, eh?» Sorrise, «Lei è un ragazzo fortunato.»
«Visto il motivo per cui sono qui, direi proprio di no.»
«Allora, Signor Monaghan, qual é il problema?» Chiese l'uomo, dopo aver ridacchiato sotto i baffi.
«È da un po' che non riesco a... sa.»
Il dottore, con le mani incrociate e le sopracciglia sollevate, dondolò la testa per esortarlo a continuare.
«N-non riesco a...» Guardò Liana che lo incoraggiò a parlare strabuzzando gli occhi ed urtandogli il ginocchio sotto il tavolo. «Non riesco ad avere un'erezione.» Sputò fuori alla fine, sofferente ed imbarazzato.
«Oh!» Disse semplicemente, poi si alzò e invitò il suo paziente a seguirlo dietro al separé, abbassarsi i pantaloni e stendersi sul lettino.


Cameron non sapeva come comportarsi, avrebbe tanto voluto ignorare il fatto che uno sconosciuto stesse giocando con il suo uccello, ma forse, vista la situazione, avrebbe dovuto concentrarsi e fare di tutto per... santo cielo... farselo venire duro.
Dato che ultimamente non era riuscito ad eccitarsi con nessuna delle splendide ragazze con cui aveva provato ad andare a letto, sarebbe stato alquanto strano e forse anche un po' preoccupante, se invece proprio in quel momento avesse avuto un'erezione. Purtroppo o per fortuna non accadde.
«Allora?» Chiese il ragazzo steso sul lettino, gli occhi fissi sul soffitto, incapace di trovare il coraggio per guardare giù.
«Niente.» Rispose sconsolato il dottore, sollevando per l'ennesima volta quel grande uccello senza vita, «Wop... wooop...» Continuava a ripetere ogni volta che lo lasciava cadere inerme sul ventre. «È un vero peccato vista l'attrezzatura notevole di cui è fornito.»
Decisamente il mic drop più triste della storia.
«Provi ancora, per favore. Sa, lei non è esattamente il mio tipo.» Provò a scherzare, malgrado la situazione, e il nonnetto con la testa pelata rise divertito.
«Sto effettuando delle manipolazioni mediche specifiche, il suo pene dovrebbe reagire a prescindere dal suo apprezzamento nei miei confronti.»
Dopo un altro paio di "wop wop" ci rinunciò, «Sono dieci minuti che lo stimolo, ma... calma piatta! Mi sa che il suo pene è andato in pensione anticipata.»
«Com'è possibile?» Si sollevò sui gomiti, mostrando al dottore il panico nei suoi occhi.
«Ha già provato col viagra?»
«No, doc, non ho neanche vent'anni!» Protestò, guadagnandosi uno sguardo scettico dall'uomo più anziano, «Si, ho provato.» Confessò, roteando gli occhi, «È così da mesi ormai.»
«Perché non è venuto prima?» Il tono di rimprovero non troppo velato.
«Qual é il problema?» Chiese Cam, ignorando quella domanda di proposito.
«È in sciopero!» Scherzò, sfilandosi i guanti in lattice, «Allora, i casi sono due: o è stress o uso improprio dell'arnese.»
Cam si mise a sedere, ascoltando preoccupato ciò che diceva il dottore, che sembrava prendere sempre più confidenza con lui.
«Agli uomini succede più spesso di quanto crede. Si perché noi fino a una certa età lo sventoliamo come la corda di un cowboy, così lui si stanca e va in ferie... o nel suo caso in catalessi, in letargo, stasi neurovegetativa, in coma profondo, in un sonno eterno.»
«Basta, grazie. Ho capito.» Sorrise sarcasticamente, trattenendosi dal lanciargli addosso qualsiasi cosa avesse trovato nelle immediate vicinanze. «Può sistemarlo?»
«Possiamo provare a fare un'ecografia dinamica del pene.»
«Cosa sarebbe?»
«Un esame di routine. Si controllano i flussi ematici del pene sia in stato di flaccidità, sia in erezione indotta da un'iniezione nei corpi cavernosi di un vasodilatatore. Così scopriamo se il suo amichetto non si sveglia per un problema idraulico o psicologico.» Uscì da dietro il separé e, prima di tornare alla scrivania, si rivolse all'infermiera, «Signorina, mi prepari 10mm di prostaglandina. Grazie.»
«Qual è la diagnosi, dottore?» Chiese preoccupata Liana quando l'uomo iniziò a scribacchiare qualcosa in silenzio.
«Disfunzione erettile...» Disse lui, poi smise di scrivere i suoi geroglifici incomprensibili e la guardò serio, «Grave.»
«È impotente?»
«Vuoi dirlo un po' più forte? Non sono sicuro che la Regina d'Inghilterra ti abbia sentito chiaramente.» Ringhiò Cam, raggiungendoli una volta che ebbe finito di rivestirsi.
«Dobbiamo aspettare i risultati delle analisi per poterlo dire con certezza, ma francamente, io credo che il problema sia un altro.»
L'andrologo incrociò le mani sotto il mento e guardò il rosso con un sorriso rassicurante, «Signor Monaghan, mi parli della sua vita sentimentale. Mi dica, oltre ad avere un'amica così bella, ha anche una fidanzata?»
«Non al momento. Ma questo cosa c'entra?»
«Vede, Signor Monaghan, nel corso della mia lunga carriera, mi è capitato molte volte di riscontrare una causa scatenante ricorrente in quadri clinici simili al suo. Potrà sembrarle strano, ma spesso si tratta di un blocco psicologico dovuto alla repressione prolungata di un desiderio di intimità circoscritto ad una persona in particolare.» Fece una pausa per permettergli di assimilare il concetto, «Crede che possa essere il suo caso?»
«Beh-» Provò ad intervenire Liana, ma Cam le tolse subito la parola.
«Se fosse davvero così sarebbe un grosso problema per me, perché purtroppo non credo che Angelina Jolie possa essere disposta ad aiutarmi a risolverlo.»
«Capisco.» Ridacchiò, «Beh, se la Signora Jolie, o chiunque altro, non fosse disponibile, io le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che l'aiuti a superare il suo blocco.»
«Te l'avevo detto.» Sussurrò a denti stretti Liana, colpendo con una gomitata il suo amico che roteò gli occhi esasperato, allora lo ripeté con più soddisfazione al dottore, «Io glielo l'avevo detto.»
«Dia ascolto alla sua incantevole amica, Signor Monaghan.» Suggerì quel gran adulatore di un andrologo, alzandosi dalla sua sedia imbottita, «Tra cinque minuti saremo pronti per l'ecografia. Proviamo a dare la carica a questo soldatino un po' pigro.» Mimò il gesto con entusiasmo, ma ciò lo fece sembrare solo più inquietante. «Mi raggiunga con calma.»
Tra i due ragazzi rimasti soli alla scrivania calò il silenzio, ma Cam sapeva cosa stava per arrivare.
«Cam... e se fosse Noel?»
«Sapevo che l'avresti detto.» 
«Si, perché lo hai pensato anche tu.»
«Invece no.» Mentì, «Io... accidenti, non avrei dovuto raccontarti di quello stupido bacio.» Borbottò scuotendo la testa, «Non è lui.»
«Come fai ad esserne certo?»
«Lo so e basta, Liana. Non è Noel!»
«Come vuoi... il pene è tuo.»
Cameron abbassò lo sguardo sull'inutile appendice di carne che aveva tra le gambe, sospirò pesantemente e gli disse, «Giuro che ti sto odiando ora come ora.» Poi raggiunse l'infermiera e la grossa siringa già pronta per lui.

~~~*~~~

Per qualcuno, il nuovo anno era iniziato con la coronazione di un grande sogno d'amore. Emma e Jeremy erano finalmente andati a convivere ed insieme a loro c'era anche una nuova arrivata, la piccola Stella(3). Quando furono pronti a ricevere ospiti, organizzarono una cena con alcuni dei loro amici e membri del cast.
Emma aveva preventivamente avvisato Cam della presenza di Noel alla cena e lo aveva informato del fatto che ci sarebbe andato da solo, ma il ragazzo era già al corrente di tutto perché nel pomeriggio aveva ricevuto un messaggio dallo stesso Noel che lo minacciava di non trovare scuse per assentarsi poiché aveva una cosa importante di cui parlargli.
Per questo motivo, Cam era stato nervoso tutta la sera, ma riuscì comunque a godersi il tempo con i suoi amici e a passare tranquillamente la serata nella stessa stanza con Noel.
Dopo l'ennesimo racconto di Steve sui disagi di avere la gamba ingessata durante le riprese(4), Cam uscì fuori a fumare sul terrazzino e Noel lo raggiunse, sfruttando l'occasione per rimanere un po' da soli.
«Non hai smesso di fumare, eh?»
«No.» Rispose il rosso, porgendogli la sigaretta, «E tu?»
Noel la prese, sorridendo colpevole. Sbuffò una nuvola di fumo e la restituì al proprietario. 
«Lo immaginavo. Smetterò quando smetterai anche tu.»
Fumarono in silenzio per un po', finché la sigaretta non bruciò completamente.
«Allora...» Cameron ruppe il silenzio, spegnendo il mozzicone nel posacenere del terrazzino, «Qual è la cosa importante che devi dirmi?»
Cam aveva avuto fin troppo tempo per fantasticare prima di incontrarlo, tra i mille pensieri che gli erano balenati in testa ce n'erano stati anche di buoni, ma per la maggior parte erano stati catastrofici. Poi però, Noel gli sorrise e tutte le preoccupazioni del rosso si sciolsero, perché niente di così bello avrebbe mai potuto preannunciare sventure.
«Ho una grossa notizia da darti.» Disse Noel con entusiasmo, «Morivo dalla voglia di parlartene prima, ma non l'ho fatto perché volevo dirtelo di persona.» Allargò le braccia e ancor di più il suo sorriso, «Sono ufficialmente una tartaruga ninja!»
«Cosa? Come?» Sgranò gli occhi verdi e increduli, «Non avevi detto di averci dovuto rinunciare per via di Shameless?»
«In realtà sono stato davvero fortunato perché la produzione è partita in ritardo così le riprese del film e quelle di Shameless si sono incastrate alla perfezione.»
«Noel, è fantastico!» Il suo istinto fu quello di abbracciarlo, come avrebbe fatto normalmente, ma quella volta, Cam si limitò ad una più distaccata pacca sulla spalla.
«Già, È stata davvero una gran botta di culo.»
«Quindi, sarai Donny o Leo?»
«Mh mh.» Fece di "no" con la testa, «Prova di nuovo.»
Il ragazzo lo guardò perplesso finché non gli si accese la lampadina ed urlò, «Michelangelo?»
«Ho pensato a quello che mi hai detto e, visto che ne ho avuto la possibilità, ho fatto anche il provino per Miky... e-»
«Si, cazzo! Sapevo che eri perfetto per quel ruolo!» Quella volta Cam non riuscì a trattenersi, senza neanche pensarci, lo strinse tra le braccia e lo sollevò da terra mentre il biondo ridacchiava nel suo solito modo melodico. Sembrava regredito ad uno stato infantile, in quel momento era solo il piccolo Cam di sei anni, estraneo ai drammi relazionali degli adulti, ma entusiasta di incontrare la sua tartaruga ninja preferita.
«Dillo! Dillo! Dillo!» Canticchiò, agitando i pugni in un gesto di incoraggiamento. Noel non ebbe bisogno di chiedere e non lo fece aspettare oltre, «Cowabunga!» Urlò, ed entrambi risero come bambini. «Ho visto tutti i film e le vecchie serie, ma poi ho deciso di tenere la mia voce per lo più al naturale, solo un po' più giovanile. Che te ne pare?»
«Sei assolutamente perfetto.» Disse spontaneamente Cam, con gli occhi sognanti, «Per il ruolo...» Aggiunse quando si accorse di essere stato equivoco, «Te l'avevo detto, no?»
«Già... e i ragazzi sono davvero fantastici, Cam. Non avevamo mai fatto nessuna lettura di chimica insieme, ma al test finale eravamo tutti e quattro insieme e per fortuna abbiamo avuto questo... una sorta di legame immediato, un flusso naturale, davvero molto fraterno.» Concluse ridendo, «Abbiamo una bromance.»
Cam si sforzò a continuare a sorridere, nonostante la fitta che lo colpì al petto sentendo quelle parole. Era assolutamente felice per Noel, ma si rese conto che, a quanto pareva, il loro legame immediato e flusso naturale... la loro bromance non era poi così speciale come aveva sempre creduto. Perché Noel riusciva a legare e farsi voler bene da tutti e il suo grande talento di attore faceva il resto.
«Ora mi spetta un mese intero di addestramento con gli stuntmen del 87eleven che sono davvero super cazzuti, cazzuti professionisti. Sono super eccitato, bruh!»
La mente di Cam era persa tra mille pensieri quando la voce di Noel lo riportò sulla Terra e si rese conto di aver perso parte del discorso. «Ovviamente girerete a New York.»
«Si, verso la fine di Marzo. Tu invece sarai in Inghilterra, giusto? Per quel film sui vampiri.»
«Si, a Londra. Le riprese inizieranno verso la fine di Maggio, ma prima sarò anche io a New York per qualche settimana. Parto tra qualche giorno.» Cameron indietreggiò si abbandonò contro il muro, prima con le spalle e poi con la testa. «Sembra che non ci vedremo per un bel po'.»
«Si ma...» Cominciò Noel, aspettando che il rosso si girasse a guardarlo prima di continuare, «Ci sentiremo comunque, no?» Fece un respiro profondo, trattenendolo fino a quando il più giovane non annuì dopo essersi torturato il labbro per un momento, armeggiando con le mani in tasca.
«Non era un contratto di tre film sulle tartarughe ninja?»
«Si.»
«Lascerai Shameless?»
«Non lo so. Cercherò di portare avanti entrambe le cose il più possibile, ma non sono sicuro di che fine possa fare Mickey senza Ian.» Sospirò, «Non hai cambiato idea, giusto?»
Cam fece silenziosamente "no" con la testa, senza voltarsi a guardarlo.
«Stiamo condannando Ian e Mickey ad un finale infelice?» Chiese sconsolato Noel, ricevendo in risposta solo un'alzata di spalle. «Potrebbero sempre fuggire insieme e vivere felici da qualche parte, no?»
«Beh, il loro destino è nelle mani di John [Wells].»
«Merda.» Sussurrò scoraggiato Noel. I due risero e finalmente si guardarono.



(1) Il 27 Novembre 2012 Noel e Justin erano insieme al "Certainty" Premiere and After Party al Lemelle Music Hall, a Beverly Hills, California.
(2) Grazie a Cameron che cancella sempre tutto, ho solo questo.

https://i.ibb.co/0XXfhXq/L-amore-non-basta-2013-Cap-1-foto-2-ita.png

https://i.ibb.co/W2QPPdH/L-amore-non-basta-2013-Cap-1-foto-3.png
(3)

https://i.ibb.co/19952KC/L-amore-non-basta-2013-Cap-1-foto-4.png

https://i.ibb.co/jVzsTFs/L-amore-non-basta-2013-Cap-1-foto-5.png

https://i.ibb.co/PtXPdm2/L-amore-non-basta-2013-Cap-1-foto-6.png
(4)

https://i.ibb.co/SPPBvFR/L-amore-non-basta-2013-Cap-1-foto-7.png
-Perché Kevin era ingessato durante la Stagine 3
(Andate a visitare la pagina Intagram "specificallyshameless" per tante notizie interessanti su Shameless!)

Crediti:
- BoJack Horseman;
- Maschi contro femmine;
- Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno.


Note dell'autrice:
Siccome spesso il sito elimina le foto inserite nella storia e dato che in molti capitoli le immagini sono fondamentali, sotto ogni immagine vi lascio il link così da poterle visualizzare su imgbb.

Vi lascio i link di 2 interviste a Noel del 31 Luglio 2014 da cui sono tratte informazioni per questo e altri capitoli futuri.
-Noel Fisher (Shameless/Teenage Mutant Ninja Turtles) Interview | AfterBuzz TV's Spotlight On
-Noel Fisher (Teenage Mutant Ninja Turtles) Interview | Anatomy of a Movie
 
   
 
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