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Autore: Spensieratezza    28/08/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Rufus era entrato sbattendo la porta dell’ospedale come una furia.

RUFUS!!”

“Non puoi spostare la macchina qui al parcheggio che entra un assembramento nella camera del mio migliore amico e uno sconosciuto si arroga il diritto di entrare nella sua mente al posto mio! Lo faccio io!!”

“Vai fuori, idiota, qui non stiamo giocando.” Grugnì Dean.

Sono stato io a portarlo qui all’ospedale. Non tu, non voi. IO.”

“Non è una gara per diritto di prelazione. Bobby rischia la vita, razza di cretino.” Disse Dean andando davanti a lui.

“Lo so bene e so che pensate che questo vostro amico può aiutarvi a portarlo fuori..ma Bobby si troverà davanti a uno sconosciuto e dovrà fidarsi ciecamente e cosa succederà se non gli crederà? Lasciate almeno che vada prima io e glielo spieghi, se Bobby vede me, si fiderà più facilmente e almeno potrò avvisarlo di fidarsi di noi.”

“Dean, forse ha ragione.” Disse Sam.
Dean con gli occhi che gli uscivano fuori dalle orbite, sospirò pesantemente.

“Cas, metti Rufus sul lettino al posto di Vergil.”
“Ma…”

“Ma ricorda..” disse Dean puntandogli il dito contro. “Se Bobby ci rimette la pelle a causa del tuo colpo di testa, sarai te che verrò a prendere per il collo, amico..

“Correrò il rischio.” Disse lui sorridendo.
 
 

*

Bobby stava camminando in un bosco insieme a Crowley.
“Aspetta, aspetta solo un secondo…che cosa stiamo facendo noi due insieme?”
Crowley si girò e sorrise.

“Rimanda questa domanda a quando staremo insieme, ok? Sei troppo precipitoso, anticipi il futuro.”
“Perché sono qui con te???” sbottò lui.

“Ma insomma, che cos’hai Bobby? E pensare che ci tenevi tanto a questo appuntamento..
Bobby lo guardò basito e la visione scomparve.
 
All’improvviso si trovò nella stanza della sua ex moglie.
Karen??”
“Chi ti aspettavi, Fara Fosset?”

“No, lei avvisa sempre prima di passare."

" Vuoi darmelo?” chiese indicando il bicchiere di vino che Bobby teneva in mano.
“Questa cosa l’ho già vissuta.”
“Ma di che cosa stai parlando? Vieni qui, devo dirti una cosa.”

Bobby andò da lei ma un tuono squarciò l'aria. Si avvicinò alla finestra e vide un bambino correre nella notte.
“Che casino che ho in testa. Scusami, Karen, ma devo andare.”
“Bobby, no, aspetta. Non andartene.”
 
Una volta uscito dalla casa, non riuscì più a trovare il bambino. Lo scenario cambiò un'altra volta Bobby si trovò davanti Rufus vestito in modo bizzarro, da acchiappafantasma, sembrava. Stavano davanti a una chiesa.

“Ti vuoi muovere, Bobby?”
“Rufus? No, aspetta, io sto per morire!”

“Ohh, uno che lo sa che si muore a una caccia di fantasmi. Vieni.” Lo guidò in una cappella deserta.

“Ciao Bobby.”

Rufus non c'era più, al suo posto c'era un ometto sinistro che lo fissava.

“Immagino tu sia un mietitore. Non avevo mai sentito di un mietitore che si manifesta nella zucca di un uomo.”

“Sei in coma, mister genio. Funziona così, mi introduco nella tua zucca e ti ripesco.”

Bobby si ritrasse.

“Ah, capisco. Credi di potermi sfuggire.”
“Devo almeno provarci.”

L'ometto guardò l'orologio.
“Stai solo rimandando l’inevitabile.”
Si voltò e vide che scappava.

“Posso scovarti ovunque, Singer!”
 


*

All'improvviso si ritrovò davanti di nuovo Rufus e stavano scavando una cripta.

"Muoviti, Bobby." disse l'amico.

"Rufus, non capisci. Ho un dannato mietitore alle calcagna."

"Lo abbiamo tutti."

Bobby sospirò pesantemente. Se era una specie di gioco, va bene, avrebbe giocato e in ogni modo sempre meglio che cacciare con Rufus piuttosto che stare con il mietitore.


* "Guardate. Sta sorridendo." disse Sam notando il viso di Bobby, sorridendo a sua volta, accarezzandogli la testa.

"Resisti vecchio." disse Dean, con gli occhi lucidi.

"Dobbiamo mandare Vergil." disse Castiel scuotendo la testa.

"Cosa? Ma Bobby sembra stare meglio." disse Sam.

"Sii tratta di un benessere momentaneo, è merito della compagnia di Rufus, ma il vostro amico si sta perdendo anch'esso nel labirinto di Bobby, non ricorda più che si tratta di un'illusione, dobbiamo tirarlo fuori da lì o li perderemo entrambi." disse scioccandoli oltremodo.


*

“Le hai spezzato il cuore e ora spezzerò il tuo di cuore.” disse lo spettro cercando di prendere il cuore di Bobby dal suo petto.

Rufus a quel punto uccise il fantasma.

“Bobby, Bobby, devi alzarti, avanti. Non puoi morire! Non ti permetterò di morire in questo labirinto impregnato di whisky.”
“Rufus, sei davvero tu?”

Mh…scusami ma entrare nella tua mente, mi fa a volte confondere tra passato e presente.”
“Aspetta, tu sei nella mia mente??? Perché??”
Rufus sorrise.

“Bobby, noi non ti permetteremo di morire. Tu mi hai salvato un mucchio di volte, senza di te non sarei rimasto vivo e adesso…adesso devi combattere!”
“Aspetta un secondo, io…tu..”

“Spiacente, Rufus ma sei troppo confusionario per i miei gusti.” Disse un’altra voce.
Bobby si voltò e si vide il volto sorridente di Vergil.

“Scusa, Rufus..” lo spinse e Rufus scomparve.
“ma che diav..”
Ma adesso entro in scena io.” Disse toccando una spalla di Bobby e scomparendo insieme a lui.
 
 
*

“Quando ritorna alla realtà, lo gonfio! Mi ha buttato fuori dalla testa di Bobby come se non valessi niente!”
“Scusa, Rufus, ma sei arrivato all’improvviso, hai preteso di esserci anche tu, ma non è stato possibile. È Vergil che deve farlo.” Disse Castiel.

“Mpf…non so come potrebbe fidarsi più di uno sconosciuto ex complice di una banda di criminali piuttosto che del suo migliore amico, ma ok. Vado fuori, restare qui mi mette a disagio.”
Quando uscì, trovò Crowley  che guardava il vuoto.
“Come sta?”

“Bobby? Mh..è il solito Bobby e per quanto è terrorizzato, ha accettato di ripetere una caccia immaginaria a un fantasma. Sembrava..più carico che mai. Magari gli ho rimesso un po’ di vita. Tu che fai qui?”

“Mi assicuro che il tutore preferito dei miei ragazzi non ci lasci le penne.” Disse Crowley rilasciando un sorriso triste.
 
 
 
*

Bobby si ritrovò in una tavola imbandita. Suo padre all’improvviso stava buttando tutto all’aria, spaventandolo molto.
A quel punto arrivò Crowley.
“Questi uomini d’oggi, non sanno per niente controllare la rabbia. Perché non ci lasci soli, mister macho?”

“Sì, sì.”
La madre lo guardava tremante.
“Ceni con un demone. Dio ti punirà per questo.”
“Non ascoltarla. Sono io che decido e ti ho già restituito l’anima, ricordi?”

“Che ci fai nella mia mente? Vai fuori subito, non ti voglio.”
“Oh, beh..io lo farei ma…devi essere tu a deciderlo.”
“Come?”

“Oh, che tenero, pensavi fosse una mia scelta? È sempre stata la tua, di scelta. Tu hai scelto di darmi la mia anima, tu..mi hai messo la lingua in bocca, ricordi, quel giorno? “
“Mi hai baciato anche tu.”

“Vero, e ora viaggio nella tua mente come un ectoplasma un po’ demoniaco e senza l’intervento di un angelo. Sono quasi lusingato. Patatine, Bobby?”
“Non ho fame.”
“Ma come…credevo che noi avessimo un appuntamento!”
 
Un tuono e Bobby si ritrovò nella sua casa.
Davanti a lui c’era Vergil.

Ascoltami, Bobby. Ascolta solo me e nessun altro! Tutto quello che vedi qui, niente è reale! Beh, Rufus lo era, ma tutto il resto..Crowley, la tua famiglia..è tutta una proiezione della tua mente e se vuoi uscire dal coma, devi uscire dal labirinto della tua mente e puoi farcela solo attraversando e sconfiggendo i tuoi traumi  del passato!”

“Il mio ricordo peggiore eh?”
In quel momento si ritrovarono davanti alla stanza di Karen.
“Non riesco a crederti…era una menzogna..la nostra vita insieme..i nostri sogni..”
“Bobby?”

“Che cosa vuol dire che rompi tutto ciò che tocchi?? Che razza di scusa è questa?”
“Credo che possiamo restringere il campo!” disse Bobby.
   
 
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