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Autore: IlBellArmando    28/08/2021    4 recensioni
Una diagnosi di Alzheimer precox per Bud Roberts.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bud Roberts
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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In taberna quando sumus…

Disclaimers: i personaggi di JAG e di Grey’s Anatomy non sono di nostra proprietà. Li usiamo solo a scopo di divertimento, prima nostro e poi di chiunque abbia intenzione di leggerci e passare qualche minuto di gaia spensieratezza.
NdA: L’episodio 7x09 di Grey’s Anatomy c’è sempre garbato un monte, sia perché Cristina Yang vi sostiene la parte della barista pazza, sia per una sua vaga consonanza d’impianto con “L’avventura di due sposi” di Italo Calvino. E perché non far soccorrere il mitico Bud Roberts dalla banda dei chirurghi del SGMW? Favorite!
 
Joe’s Bar, Seattle (WA)
0300 ZULU

Per fortuna la missione all’altro capo della gloriosa e grande America, là dove il Titàno si tuffa in Oceàno, s’era compiuta. Bud “Buddy” Roberts decise di asfaltarsi sul bancone del primo bar che gli si fosse palesato dinnanzi e di riempirsi di alcol fino a strapparsi la vescichetta e a liquefarsi il fegatello. Aveva infatti dovuto redigere un torrenziale verbale di 780 pagine recto et verso, tutte finamente empite in minuscola carolina - così dettava il nuovo corso burocratico dello Zio Sam coi galloni - e ora, oltre ad avere collezionato una ragguardevole serie di piaghe da decubito in prossimità del coccige a causa dell’interminabile sfregamento della parte, si trascinava dietro la mano ormai ridotta  a una tagliata di manzo ciancicata da cane randagio che ravàna nella monnezza. “Chissà se avrò tanto ardire da regger l’augusta coppa” si addimandò lo zelante e panciuto tenente della USN, aprendo la porta del locale con l’unica parte del copro, (lapsus digiti!) corpo rimasta indenne.   
- C’è qualcuno che parla delle fistole? Vorrei un uomo che mi parlasse di fistole e di pancreas…  - al tavolino vicino al bancone una donnina afroamericana più larga che alta si accalorava tutta in un discorso intellegibile a Bud quasi come il  teorema di de L’Hôpital.
- Bailey, a me basterebbe uno che non vivesse più con mamma sua e che non leggesse il Manuale del Rimorchio - gli fece eco una bionda che, a dispetto della sua carrozzeria tutt’altro che deprecabile, sembrava così disperata da desiderare anche solo qualcuno con cui leggere un TOPOLINO alla fermata dell’autobus.
- Tranquilla, Teddy, prima o poi l’amore arriva, basta avere pazienza!
- Ha parlato il Dottor BelliCapelli! Quello che ha una vita matrimoniale così perfetta che ci fa cariare i denti – esclamò un’altra della combriccola, una bella mora dai fianchi generosi e dal sorriso simpatia a 50 carati.
Senz’altro una greggia di mediconzoli vampirozzi, armati di bisturi e assetati di sangue, a quanto Buddino il budino fu in grado di captare dai loro sproloqui alcolici. La compagnia era completata da un Rosso Malpelo dall’aria familiare (che fosse anche lui un fedele servitore dello Zio Sam?) e da un biondo avvenentissimo, uno di quei rimorchioni di lungo scorso in grado di esercitare la loro attrattiva anche se occultati dentro un saccone nero del rusco.
- Unicuique suum
Il tenente Roberts pensò che tutti, ma proprio tutti, anche i bancarii di Ormelle sulla Piave, finiscono per parlare, interloquire, dialogare del loro lavoro, anche fuori dal lavoro. Per fortuna lui era venuto da solo tra i pescivendoli di frontiera, altrimenti la croce e delizia giuridicomilitare si sarebbe prolungata all’infinito. Era talmente in ammollo nei suoi pensieri che non s’era punto avveduto che stava pensando ad alta voce, in latino vieppiù.
-Alzheimer precox!
La voce della barista lo riscosse da una atipica letargia pre-sbronza.
- Quid dikis, quàesso? – chiese Bud rispolverando una delle cinquantasette frasette pronte che aveva imparato al corso on line di Latino pratico, per tutte le latitudini e li fusi orarii. La ragazza doveva aver capito che gli avventori del locale, lui compreso, erano tutti un po’ avanti coi lavori…
- Il nome del cocktail di mia invenzione. Enjoy!
Una tipa colta, quella ragazzetta asiatica secca secca dall’aria intelligente ma tristarella. Bud accolse al volo l’invito che lei gli aveva rivolto con una strizzatina d’occhio un po’ strabica e tracannò d’un botto l’incognito liquido blu Grande Puffo. Vide confusamente, poi vide chiaro, si spaventò, si stupì, s’infuriò (devota citazione da I Promessi Sposi, edizione 1840, capitolo Ottavo. Viva Viva il Sciùr Lisander, maestro e compagno di scuola e di vita) e stramazzò rumorosamente al suono, con un colpo secco degno della martellata della Sesta di Mahler.
Trentadue secondi, e l’orrida mistura di superalcolici era già entrata in circolo.
-Lo stiamo perdendo!
  
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