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Autore: terryoscar    28/08/2021    5 recensioni
AUTRICI: Aizram-G Terryoscar
Un regalo per il compleanno del nostro amato Andrè
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buon compleanno mio André!
 
Arres, 26 Agosto, 1807 
 
 
Mi sveglio nel mio letto, con la mano cerco André, non lo trovo. Alzo la testa dal cuscino, sussurro: “Dove sarà andato di buon’ora?!” mi rigiro. “Ho ancora sonno … quel birbante di marito che mi ritrovo mi ha impedito di dormire, mi ha tenuta sveglia per quasi tutta la notte …” mi accascio nuovamente sul cuscino e mi addormento nuovamente.



“Padre, dov’è la mamma?”
“Credo che stia dormendo ancora!” rispondo a mio figlio mentre ci alleniamo con la spada.
“Ma che strano! … Solitamente è sempre mattiniera!” Ribatto mentre indietreggio.
“Parla meno e attaccami!”
“Padre … siete quasi imbattibile …”
“Quasi?! …”
“Certo! … Non ho nessuna intenzione di farvi vincere!”
“È ciò che voglio! … Avanti, attacca!” Rispondo mentre avanzo.
 
Vedo mio padre e mio fratello François duellare, mi avvicino, mi porto le mani alla bocca e urlo: “FRANÇOIS, QUESTA VOLTA NON FARTI BATTARE!”
 
Le parole di mia sorella Sophie mi rincuorano, mio padre è davvero un bravo spadaccino.
 
Mi siedo su una panca e continuo a guardarli, sorrido felice e poi dico a gran voce: “FORZA, MUOVETEVI! DOPO TOCCA A ME!”
 
 
 
Le porte del balcone sono spalancate, le voci e il rumore delle spade mi svegliano. Mi alzo dal letto, afferro la vestaglia bianca ,di seta, che è appoggiata sulla poltroncina posta accanto al letto, e la indosso. Poi alzo lo sguardo, sul tavolo c’è un vassoio che contiene una tazza di thè e tanti biscotti … ma la sorpresa più bella è il bicchiere posto al centro, è colmo di fiori di campo.
Sorrido felice, sussurro: “André …”
Le voci dei miei cari attirano ancora la mia attenzione, esco sul balcone, vedo duellare André e François, mentre Sophie è seduta e li guarda felice.
Una folata del vento ancora caldo di fine Agosto solleva il tessuto di seta scoprendo le mie gambe ….
 
 
 
Duello con mio figlio, istintivamente alzo lo sguardo verso il balcone della mia camera da letto, vedo una figura longilinea, dai lunghi capelli, è la mia bellissima sposa. All’improvviso si alza il vento che, prepotentemente, alza la vestaglia di mia moglie scoprendo le sue grazie, non capisco più nulla, non paro la stoccata, mio figlio mi fa prima indietreggiare fino a disarmarmi, infine cado all’indietro.
 
Guardo mia madre e in segno di saluto alzo la spada e dico soddisfatto: “GRAZIE! HO BATTUTTO MIO PADRE! Ah ahah …”
Ascolto le parole di mio figlio, mi rialzo e ribatto: "Sei sleale! E poi ... e poi ..." guardo mia moglie sorridere e dico: "OSCAR, C'È VENTO, TORNA IN CASA! AH AHAH ..."
"Ohh .... Andrè!! Smettila!! Ah ahahah!!"
Sophie continua: "Madre, venite in giardino, desidero misurarmi con Voi!"
 "Va bene, arrivo subito!! Ma non credere ..... con me non avrai vita facile come con tuo padre!!"
 François ribatte: "Madre, ma avete visto?! Ho battuto mio padre! Ah ahah ..."
"François!! Mi hai battuto solo perchè tua madre ti ha aiutato!! Se lei non mi avesse distratto ... avrei vinto io!"
"Si, certo! Ah ahah ..." sussurro all'orecchio di mio padre: "Però debbo ammettere che nonostante la sua età, mia madre è ancora una gran bella donna! ... Vero?" Strizzo l'occhio.
"François!!! Come ti permetti dire certe cose e poi ...e poi ....  tua madre …… la posso guardare solo io!!!"
 
 
 
Dopo aver indossato pantaloni e camicia ed avere preso la mia spada raggiungo la mia famiglia in giardino, André, appena mi vede, mi sorride, mi viene incontro ma Sophie lo precede e, porgendomi la spada, dice: “Padre, per una volta tanto fatevi da parte! … Io duellerò con mia madre!”
“Oh beh … io … certo Sophie …”
“Su André, non fare quella faccia, dopo toccherà a te!” guardo mia figlia, continuo: “In guardia Sophie!”
 
 
Mio padre ed io ci sediamo sulla panca, osserviamo duellare mia madre e mia sorella, mio padre è felice.
 
“Certo che la mamma è davvero brava …”
“Brava dici? François dimentichi che un tempo tua madre è stata il Comandante delle Guardie Reali infine ha prestato servizio nella Guardia Metropolitana.”
“Ma Voi siete sempre stato al suo fianco e l’avete protetta.”
“Si, è vero, ma ti assicuro che è stata un soldato valoroso …”
“Voi l’avete sempre amata?”
“Sempre … solo e soltanto lei …”
 
 
Il mio pensiero corre a quei giorni tormentati, al mio amore non corrisposto e poi finalmente a quando mi ha confessato di amarmi! … Oh mia Oscar, quanto ti ho amato e quanto ti amo!
Il tintinnio vigoroso delle lame mi distolgedai miei pensieri.
Vedo Sophie e Oscar duellare, sussurro: “Madre e figlia … che meraviglia!”
 
 
“Avanti Sophie attacca!”
Sento la fronte bagnata di sudore, attacco, indietreggio, inciampo cado, mi sbuccio il ginocchio, sanguina.
Vedo mia madre avvicinarsi. “Sophie, ti sei fatta male …”
“Non è nulla … si è solo strappato il pantalone.
Vedo avanzare mio padre e mio fratello, quest’ultimo mi dice: “Fatta male sorellina?”
“Non è nulla! Devo solo pulire la ferita …”
“Te l’avevo detto che con nostra madre non c’è nulla da fare, è imbattibile!”
“Già … solo nostro padre qualche volta ci riesce!”
Mio padre ribatte: “Ti fa male la ferita?”
“No … ma è meglio che vada a cambiarmi i pantaloni e darmi una ripulita, sono tutta impolverata …”
François ribatte: “Ah ahah … secondo me ti preoccupi che da un momento all’altro arrivi il tuo fidanzato e non vuoi che ti veda così!  Ih ih …”
“Smettila François! Io vado dentro!”
“Aspetta sorellina, vengo con te!”
“Ah forse anche tu vuoi darti una ripulita prima che arrivi Chantal?”
“Ma cosa dici?!Dobbiamo essere presentabili per la festa di compleanno di nostro padre o vuoi davvero che ci mettiamo a tavola così? E poi tra poco vedrai che anche i nostri genitori faranno la stessa cosa!”
“Si, i nostri genitori! .. Guardali … si abbracciano come se fossero fidanzati! Su andiamo dentro, siamo di troppo!”
“Hai ragione sorellina!”
“E smettila di chiamarmi sorellina! Dimentichi che sono la maggiore!? Ah ahah …”
“Ah ahah …”
 
 
“Andrè, non ti ho ancora fatto gli auguri per il tuo compleanno! … Mi sono svegliata e non ti ho trovato nel letto.”
“Si, ma ti ho lasciato una colazione succulenta e …”
“Tanti fiori. Grazie amore mio!” sussurro stringendomi a lui. “E poi dovevo essere io a farti un regalo, non tu.”
L’allontano appena, sussurro sulle sue labbra: “Ogni giorno della mia vita è un regalo accanto a te ..”
“Andrè …. Buon  compleanno!”
“Grazie amore mio!”
Con aria circospetta mi allontano, avvicino la spada al viso di mio marito e dico: “Non avevi detto che volevi misurarti con me?”
“Certo!”
“Bene, in guardia!”
“Agli ordini Comandante!”
 
 
Oscar ed io cominciamo a duellare … avanzo, indietreggio, attacco.
 
“Oscar non cambierai mai …”
“Perché dovrei? Forse non mi ami per come sono?” Dico tra un affondo e l’altro.
Schivo, avanzo, sorrido.
“André hai una strana espressione, cosa ti prende?”
“ … Sto pensando a stanotte, sei stata meravigliosa … unica!”
 
Le parole di André mi prendono alla sprovvista, mi confondono ma continuo ad attaccare.
 
“Ehi  forse le mie parole ti hanno messa in imbarazzo?” Domando avanzando.
“Niente affatto!” Incrocio la spada con André, siamo viso contro viso, senza rendermene contro sento la sua mano afferrarmi, abbasso la spada, lo fa anche lui.
“Non capisco, cosa stai facendo?”
Velocemente rispondo: “Non ce la faccio più, desidero baciarti!” Lascio cadere la spada, sento anche la lama di Oscar cadere al suolo, afferro con forza mia moglie, l’abbraccio, la reclino all’indietro sulle mie gambe e la bacio con passione.
 
“Andrè cosa fai?”
“Non ti sei ancora abituata ai miei baci?”
“Ma io … schiocco cosa dici?”
Stringo ancora a me la sua mano e la trascino via.
“Ma posso sapere cosa ti prende?”
“Mi prende che voglio andare nelle scuderie.”
“Cosa?! Vuoi fare un giro a cavallo?”
“No.” Rispondo mentre entriamo e sprango la porta.
“Tu sei pazzo! Ah ahah”
“Si, sono pazzo di te!” rispondo guardandola con desiderio. “Ti voglio … ora!” la bacio con amore, passione e la porto giù sul fieno.
“Vuoi farlo qui!?”
“Che sia qui o tra le lenzuola di seta, l’importante è averti sempre e ovunque! … Ti amo mia adorata Oscar!”
Abbraccio con passione mio marito e sussurro: “Ti amo anch’io Andrè!”
“Ecco … era questo il regalo di compleanno che desideravo …”

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