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Autore: terryoscar    29/08/2021    6 recensioni
AUTRICI: Aizram-g Terryoscar
Il generale decide di fare un regalo ad Andrè per il suo compleanno ... un regalo davvero particolare!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un regalo molto particolare
 
26 agosto 1788
Sono giorni che mi sento inquieto, questa notte quasi non ho chiuso occhio. Continuo a girarmi e rigirarmi nel letto, in preda a strani pensieri. Sento il sudore colare lungo la mia schiena, mi sistemo la mia berretta da notte, mi giro, fino a quando sento una mano gentile toccarmi la schiena.
“Augustin, cos’hai?”
“Oh cara ….. sono preoccupato. Oscar …. Oscar è il mio erede …. Ma dopo di lui, chi porterà avanti il nostro nome? Insomma …. Io voglio un nipotino!”
Poi mi sistemo seduto sul letto, con la schiena appoggiata al cuscino, sotto lo sguardo sorpreso di mia moglie.
“Augustin …. E come vorresti rimediare? Forse facendo sposare nostro figlio con un’altra donna? Si perché tu consideri Oscar un uomo ….” Rispondo esasperata, mio marito deve essere impazzito.
“Uhm … no, so benissimo che mi serve un maschio per Oscar, per avere i miei eredi. Uhm ….”
Poi vedo mio marito saltare giù dal letto veloce, come se lo avesse morso un ragno, sfilarsi la camicia da notte e vestirsi rapido, con gesti noti e decisi.
“Augustin, cosa vorresti fare?!”
“Nulla, mia cara. Solo risolvere un problema e fare un regalo a qualcuno. Se non sbaglio oggi è il compleanno di Andrè, vero?!”
“Eh, si certo …. Ma cosa hai in mente?”
“Lo scoprirai quando sarà il momento …. Ih ih”
Poi vedo mio marito sorridere e fuggire via rapido.
 
Il resto della giornata trascorre tranquillo, sono sola in questa grande casa. Mio marito è uscito presto lasciandomi sola, Nanny è indaffarata in cucina, sta preparando la torta di mele per Andrè, anche se lui non è qui. Già, quest’anno Oscar e Andrè non sono a palazzo, non so neppure se rientreranno in serata, non ho ricevuto nessuna lettera da parte di mia figlia. Sarà il primo compleanno di Andrè lontano da noi, ma ormai è un uomo, ha preso la sua strada. O meglio, ha seguito la strada scelta da mia figlia Oscar, questa è la verità. L’ha seguita ancora, anche contro il suo volere. Che ragazzo testardo, senza di lui Oscar sarebbe persa, di questo sono certa. È sempre stato così, l’uno dipende dall’altro.
 
Ormai è sera, vedo arrivare mio marito, stranamente è uscito in carrozza. La carrozza si ferma e lo vedo scendere rapido mentre chiama un valletto.
“Jacques, porta dentro il pacco, e di a Nanny di preparare un cena sontuosa, questa sera abbiamo ospiti importanti. Marguerite, preparati, questa sera ci sarà una festa, una grande festa!”
 
 
 
Caserma Metropolitana
 
 
Busso alla porta dell'ufficio di Oscar.
Toc toc ...
"Uff .... avanti!" Rispondo sbuffando
 "Oscar, ho preparato i cavalli, possiamo andare!"
"Si si .... Andiamo. Anche se non capisco il perchè di questo ordine! Qui c'è tanto lavoro da fare e mio padre, pardon, il Generale Jarjayes, mi ordina, anzi CI ordina, di raggiungerlo presso la sua dimora! Accidenti a lui ed a tutti i generali!!"
"Effettivamente trovo strano che ci mandano a casa ... io ero anche di guardia! Comunque se questi sono gli ordini come sempre obbedirò!"
"Già ....." sbuffo, mi alzo, afferro la spada e la lego alla vita. "E sia, andiamo ..... Ma eri di guardia? Io non ti ho assegnato questo turno però!"
"Tu no, ma il Vice Comandante si."
 "Uff ... ma D'Agout non si fa mai i fatti suoi? È peggio di mio padre! Andrè ... io ..... oh, andiamo!!"
 "Andiamo ..." Sussurro seguendola, come sempre un passo indietro.
 
Raggiungiamo le scuderie, prendiamo i cavalli e ci avviamo verso palazzo Jarjayes.
 
Varchiamo il cancello, porto Cesar al passo fino ad arrestarlo, guardo André e dico: "Che sbadata! Ho dimenticato che oggi è il tuo compleanno! ... Auguri André!"
"Grazie Oscar!" Rispondo tranquillo mentre sistemo i cavalli nei loro box. Poi tolgo loro le selle e le coperte, il morso e tutti i finimenti. Do loro un poco di fieno. Sento lo sguardo di Oscar addosso, chissà poi perchè mi osserva così! Certe volte Oscar è proprio strana, ultimamente più del solito.  Più di una volta l'ho scoperta mentre mi osservava di nascosto, dietro le tende del suo ufficio. O almeno voglio credere che guardasse me!
"André, sono sicura che la nonna ti avrà preparato la tua torta di mele, magari la mangiamo in cucina per festeggiare il tuo compleanno!"
 Le parole di Oscar mi fanno sorridere, mi volto, la osservo. È un poco imbarazzata, le sorrido, rispondo: "Come quando eravamo bambini?!"
 " ... Eravamo così spensierati! ... Oh André che darei per tornare indietro nel tempo! ... Ma non è possibile quindi non ci resta che mangiare la torta!"
 "Eh sia, mi fa molto piacere mangiare questa torta insieme!! Ma ora entriamo, chissà cosa vorrà mai tuo padre!"
 
 Percorriamo il viale che ci porterà a palazzo ed entriamo dalla porta principale, ad attenderci c'è mia nonna.
 
"Siete arrivati! ... Oh nipote, sono tre giorni che non ti vedo, lasciati abbracciare,! Buon compleanno! ... Ah se solo ti decidessi a sposarti e darmi tanti bei nipotini! Prima di morire mi piacerebbe vederti padre ma tu hai deciso di rimanere zitellone! Sig ..."
 "Nonna!! Ma ... ma ......" Rispondo imbarazzato mentre vengo quasi stritolato da mia nonna.
"Uhm ... Nanny ... in effetti potresti avere ragione!! E sentiamo ... secondo te come dovrebbe essere la moglie del nostro Andrè?!"Sorrido al pensiero di vedere Andrè sommerso da uno stuolo di bambini. Sono certa che sarebbe un ottimo padre.
 Mi allontano da mio nipote, punto il dito e ribatto: "Guarda mia cara ragazza, anche tu ormai hai raggiunto una bella età e dovresti pensare a trovare marito! Non voglio pensare che i miei due cari ragazzi non mettano su famiglia e poi possibile che una bellissima donna come te debba rimanere zitella?!"
 "Zitella? Nonna ..... io sono un soldato, non una zitella!!! Se ti sentisse mio padre .... poveretto, gli verrebbe male!"
 "Coff coff ... sono qui e Nanny ha ragione! Voi due state diventando vecchi!"
 Ci voltiamo, le parole di mio padre mi lasciano molto perplessa, a lui non è mai interessato nulla se non il suo casato, l’onore e servire la corona.
"Padre ....  io non mi sento affatto vecchia!!!"
"E invece lo sei! Comunque non rimaniamo qui, accomodiamoci in sala da pranzo, la cena è in tavola e tua madre ci sta aspettando!" guardo il candidato di mia figlia e continuo: "Andrè, anche tu cenerai con noi e anche tu, Nanny!"
"Noi? Ma .... perchè Signore?!"
"Oggi è il tuo compleanno e voglio che festeggiamo tutti insieme! Forza andiamo!"
"Eh ...  si si, come desiderate Signore"
Poi seguiamo tutti il Generale, ci accomodiamo in sala e ceniamo.
 
La cena è terminata, siamo ancora tutti a tavola, faccio segno al cameriere di fare entrare la mia sorpresa per Andrè: una magnifica torta, una bottiglia del mio migliore champagne e i calici.
"Bene, Andrè .... ti faccio i miei migliori auguri di buon compleanno!! Ed ora ... il mio regalo. Sei pronto ragazzo?!"
 "Regalo?! Ma no, Signore, io ..."
"Si, il mio regalo è il seguente: ti concedo la mano di mia figlia Oscar!" Poi alzo il calice, sotto lo sguardo sorpreso di tutti.
Guardo Oscar, sussurro: "Ma ... Oscar cosa dice tuo padre?!"
"Non lo so ..... "Rispondo perplessa, mio padre deve essere impazzito, del tutto impazzito. Però …. Però …. Andrè ….. il mio Andrè ….
"Beh, allora volete decidervi a brindare? Cosa c'è? Forse non siete contenti voi due? Guardate che mi aspetto un erede!"
Scatto in piedi e protesto: "Padre, che storia è questa?"
"Oscar, forse vorresti accettare la proposta di matrimonio del Tenente Girodelle?! ... Sappi che io, tra i due, preferisco André!"
"Ma Padre!"
"Ma niente!! Andrè è perfetto!! Ti ama, questo è sotto gli occhi di tutto. Solo un cieco non lo avrebbe capito. E tu ...  tu anche, lo ami. Pensaci ..... pensa a tutte le cose che avete fatto assieme. Ecco, questo è il mio regalo di compleanno, la tua mano. In cambio voglio solo un erede, maschio si intende, che porti avanti il nome di famiglia!"
 "CHE?! Co .... Cosa?! Ma ... André ma lo senti?"
"Io .... si si ..... io ..."
"Tu niente, non essere imbarazzato, figliolo. Promettimi solo che mi darai un bel maschio!"
 
Non resisto, il discorso di mio marito è così assurdo ..... che potrebbe avere ragione. Quei due si amano ... e il suo regalo di compleanno è talmente assurdo .... però per una volta Augustin ha capito tutto!
 "Ma Signore io ... si, è vero amo Oscar ma lei ... lei non mi ama, almeno credo ..."
Vedo Andrè titubante, imbarazzato. Ma è mai possibile che questo ragazzo non abbia capito nulla?
"Come sarebbe che lei non ti ama?!" Poi mi volto verso mia figlia, la osservo, è imbarazzata, con le gote rosse, intimidita.
"Certo che lei ti ama!! Possibile che voi due non abbiate ancora capito? Oh, ma siete proprio due tardoni!! Se l'ho capito io che voi due vi amate ..... oh, povero me. Ma almeno, lo sapete come si fanno i bambini?!!"Domando esterrefatto, non vorrei mai che questi due non sappiano davvero nulla, io non ho curato minimamente questa parte della loro educazione.
"Eh no, questo è davvero troppo ... me ne vado!" Dico andando via!
Sento la voce di André: "Oscar ..."
Vedo il generale entusiasta che dice: "Vai, corri figlio mio e fatti onore!"
Guardo il Generale e sussurro: "Ma io ..."
 "Tu tu ... hai la mia benedizione! Vai e conquista il tuo regalo di compleanno!! Auguri Andrè!"
"Ecco io ..." poi corro dietro al mio regalo. "Oscar aspetta! Se non mi ami, non ti costringerò a sposarmi ... aspetta!"
 
Raggiungo Oscar, la fermo, la guardo.
"Oscar io ... Tuo padre sa sempre come mettere in imbarazzo la gente ma ciò che ha detto è la verità! ... Io ti amo e tu lo sai, però ... però so anche che tu provi per me soltanto amicizia , nulla di più ..."
 
 
 
Afferro una bottiglia di champagne che è sul tavolo e dico: “Marguerite, Nanny, prendete cinque calici!”
“Ma Augustin!”
“Taci e prendi!”
“Forza Nanny, prendiamo i calici!”
“Si, Madame!”
Vedo Nanny e Marguerite prendere i calici, poi afferro la mano libera di mia moglie e dico: "Presto, andiamo di sopra a vedere cosa succede!"
"Ma Augustin!"
 
"Niente ma! Dobbiamo sapere se quei due si decidono a dichiararsi. Nanny, devi venire anche tu! Forza muoviamoci!"
 
Percorro di corsa lo scalone con la mano stretta in quella di mia moglie seguiti da Nanny che protesta: "Generale, tutto questo è folle!"
 "Folle? Assolutamente no, è geniale semmai!!"
"Ma Generale ma ….”
"Niente ma! Dobbiamo sapere se quei due si decidono a dichiararsi. Nanny, devi venire anche tu! Forza muoviamoci!"
"Ma Generale, chi Vi dice che Oscar ami mio nipote? Certo, lui l'ama da sempre ma lei ..."
 "Lei pure!! Nanny ... guardali, ripensa a tutte le volte che li hai visti insieme. Lei lo ama ...  e poi, io ho deciso così e così sarà!!"
 Arriviamo dietro la porta della camera di mia figlia, è socchiusa, mi giro verso mia moglie e Nanny e sussurro: "Sccc ... vediamo cosa succede!". Spio.
 
 
 
"Andrè ... io ...... " Poi piano mi avvicino, imbarazzata. Osservo per bene Andrè, mi avvicino ancora, sono settimane che non riesco a distogliere lo sguardo da lui.
Mi faccio coraggio, faccio un bel respiro, poi alzo lo sguardo, incrocio il suo. Accidenti, perchè è così difficile?
"Io ... Andrè ... io ..... "  Faccio un altro passo, se non riesco a parlare magari mi verrà meglio con l'azione. Sono un soldato, meglio l'azione alle parole. Mi avvicino ancora, con timidezza appoggio le mie labbra sulle sue, imbarazzata.
"Oscar, lo sai che ti amo!? Però tu ... cosa provi per me?"
 "Io ....." resto con le labbra appoggiate alle sue, senza riuscire a staccarmi, nè a proseguire con un bacio. "Io ..... io ... anche io ... ti ... amo" Rispondo piano, con difficoltà a parlare, mi sento accaldata ed imbarazzata.
Ascolto da dietro la porta, esulto, urlo: "SIIII LO SAPEVO" entro in camera con la bottiglia in mano, la stappo, riempio i calici. "Auguri figli miei e che sia François!"
   
 
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