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Autore: Padme Mercury    31/08/2021    0 recensioni
Durante un attacco, Cornelia si trova costretta a rivelare la sua vera identità a Peter. Con una battaglia sullo sfondo, si svolge la tragedia di un amore destinato a morire e di cuori che non sanno più come rimettersi insieme.
****WARNING: MORTE DI UN PERSONAGGIO PRINCIPALE****
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cornelia Hale, Peter Cook
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Atto primo
 

Non doveva andare così. Cornelia non riusciva a pensare ad altro. Quella doveva essere un'uscita divertente e rilassante in cui sentirsi delle semplici adolescenti assieme ai propri ragazzi. Taranee e Hay Lin avevano deciso di rimanere a casa e non poteva biasimarle. Per Hay Lin doveva essere molto doloroso vedere le amiche felici con i fidanzati, mentre Wesley era lontano ed erano mesi che non si vedevano. Taranee invece non voleva essere l'unica non accompagnata, dopo il naufragio della storia con Nigel e la mancata occasione con Luke.
Erano state allora lei, Will e Irma ad organizzare un pomeriggio tranquillo e divertente alla festa di mezza estate assieme a Peter, Matt e Stephen. Avrebbero fatto qualche giro per le bancarelle di artigianato e sulle poche giostre posizionate a distanza di sicurezza nel parco, poi sarebbero andati a cena in un posto carino - quella decisione l'avevano lasciata ai ragazzi - e avrebbero terminato la serata nuovamente al parco, dove avrebbero allestito un classico del teatro, Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Certo, una scelta molto scontata e quasi d'obbligo, ma quello che interessava maggiormente a Cornelia era passare del tempo assieme al suo Peter.
Avrebbe dovuto saperlo, però, che qualcosa avrebbe disturbato la tranquillità di quella giornata. Insomma, da quando avevano scoperto di essere magiche, non c'era momento della loro vita in cui non vengano chiamate a combattere per difendere qualche mondo. Ma quella volta era andato oltre.

La creatura contro cui stavano lottando in quel periodo proveniva da un mondo lontano di cui non ricordava neanche il nome. Era arrivata secoli prima ed era rimasta dormiente, nascosta nel sottosuolo di Heatherfield, nutrendosi delle paure e degli incubi dei suoi abitanti. Una volta forte abbastanza, si era risvegliata e, invisibile agli occhi dei terrestri, aveva continuato a nutrirsi e crescere. Yan Lin le aveva avvertite di questa nuova minaccia e le W.I.T.C.H. avevano già avuto occasione di scontrarsi contro quell'essere. La creatura, il Færan, aveva avuto la meglio la prima volta, imprigionandole nelle loro paure più grandi e lasciandole alle prese con i propri demoni.
Ci avevano messo molto tempo per riprendersi, periodo in cui per fortuna non vi erano stati mutamenti. Anzi, sembrava quasi le stesse attendendo, rimanendo sopita e tranquilla. Sta digerendoaveva detto Irma, sempre in vena di scherzare anche quando non era il caso. Eppure... eppure, e Cornelia faceva fatica ad ammetterlo, era la tattica giusta. Le altre non avevano notato che la creatura si era ritirata per un istante ad una battuta della guardiana dell'acqua. Era stata una frazione di secondo, perché la paura era più forte, ma Cornelia l'aveva notato. Non aveva detto niente alle sue amiche, aspettava il prossimo scontro per assicurarsi di non essersi sognata niente.

Solo che non si aspettava sarebbe stato proprio quella sera.

Avevano appena finito di cenare in un ristorante francese molto carino, in cui Cornelia aveva fatto attenzione a non prendere niente con odori forti mentre Irma... beh, lei aveva mangiato le escargot e la zuppa di cipolle. La guardiana della terra aveva scambiato un'occhiata di intesa con Will, seguita da una piccola risata, e un pensiero condiviso. Non vorrei essere Stephen, stasera. Ma in fondo erano felici per lei, si sentiva a suo agio col ragazzo e quindi poteva permettersi di essere sé stessa senza filtri.
Stavano quindi tornando nel parco per assistere alla pièce. Cornelia si stava godendo quella passeggiata dopocena, con il sole che era appena calato oltre l'orizzonte e aveva lasciato il cielo colorato di arancione, rosa e viola. Si era stretta di più al braccio di Peter, riempiendosi le narici e il cuore del suo calore, del suo profumo. Odorava sempre di mare, il suo Peter, quell'odore di salsedine che non se ne andava neanche in inverno e la faceva sentire sempre felice come una bambina in estate. Non credeva sarebbe mai stata felice dopo Caleb, dopo il modo in cui l'aveva lasciata, le sue bugie - l'aveva già vista in "abiti civili", quindi non capiva perché fosse diventato un problema all'improvviso. O meglio, se ne era fatta un'idea quando lo aveva rivisto e aveva notato come guardava Elyon. Era di lei che era innamorato e non era colpa di nessuno dei due. Era successo e basta, non serbava neanche più rancore nei suoi confronti, come era successo invece nei primi tempi.
Con Peter, invece... con lui era tutto diverso. Forse perché era più grande, perché poteva essere sé stessa e non aveva paura di mostrare i suoi difetti e il suo lato più goffo e buffo.

Si erano fermati un istante a lato della strada. Peter aveva circondato la sua vita sottile con un braccio. Le accarezzò il viso con la mano libera e le sollevò il mento per baciarla. Proprio nel momento in cui le loro labbra si stavano per sfiorare, una grossa commozione arrivò dal parco e il richiamo urgente di Will la raggiunse mentalmente. Spinse via Peter, scusandosi in mille modi, e cominciò a correre in direzione di un vicolo nascosto, dove si sarebbe trasformata assieme a Will e Irma.

Ma Peter la seguì.

Lei non se ne accorse subito. Aveva evocato il suo potere, era cambiata di aspetto incurante del fatto che Matt e Stephen fossero lì - dopotutto, loro sapevano tutto. Aveva sentito, come un'eco lontana, anche Taranee e Hay Lin chiamare a loro le forze della natura e assicurare alle loro amiche che sarebbero arrivate subito. Il teletrasporto era sicuramente il loro potere più comodo, soprattutto in quei momenti.
Lei, Irma e Will invece si misero in moto per raggiungere il centro del tumulto, ma Cornelia si sentì trattenere per un braccio. Era già pronta a riversare la forza della terra contro lo sventurato, temendo che si trattasse di quella cosa, ma riuscì a fermarsi in tempo prima di commettere l'errore più grosso della sua vita.

"Peter! Cosa..." rilassò le spalle e cercò di capire cosa gli passasse per la mente."Stavo per attaccarti! Avrei potuto farti del male!"

Lo sguardo di Peter era confuso, in parte deluso, un po' impaurito. Ma su tutte primeggiava una sola emozione: la preoccupazione. Il ragazzo aveva paura che potesse succederle qualcosa, glielo si leggeva in faccia. Avrebbe affrontato qualsiasi cosa a mani nude per tenerla al sicuro, ma senza fare l'eroe come Caleb. Non sarebbe stato per senso di giustizia, ma solo per l'amore che provava per lei.

"Cosa vuol dire tutto questo? Perché sei... così?" le chiese, guardandola da capo a piedi, alludendo al fatto che era cresciuta e ancora più bella. Cornelia sospirò e si passò una mano sul collo, pensando al modo migliore per rispondergli.



N/A

Buongiorno a tutti!

Scusatemi tanto, davvero tanto per questa cosa. So che non è niente di speciale, che non è neanche tanto bella, ma le W.I.T.C.H. sono parte della mia vita, della mia infanzia. Le amavo talmente tanto che non vedevo l'ora che uscisse un nuovo volume. L'ho abbandonata tuttavia quando è arrivato il bus, in parte perché non erano più le MIE ragazze e in parte perché ormai ero diventata troppo grande. Ma ho recuperato recentemente e ora posso dire di aver finalmente letto TUTTO il fumetto e... Non so voi, ma appena arrivo alla fine, ho nostalgia del primo tanto che vorrei ricominciare tutto da capo.
Comunque! Volevo ringraziare chiunque sia arrivato fin qui, chiunque abbia voluto provare a cliccare su questa piccola storia e, magari, anche di seguirla. I capitoli dovrebbero essere in tutto quattro, quindi sarà una long breve. Grazie mille di cuore a tutti, alla prossima!

   
 
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