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Autore: Farkas    01/09/2021    4 recensioni
Per salvare la vita di sua zia Peter non ha altra scelta che fare un patto col diavolo. Non deve vendere l'anima, ma il suo matrimonio con MJ che verrà cancellato dalla storia, in modo che Mefisto possa cibarsi dell'infelicità che i due proveranno per l'amore perduto. Peter accetta e ottiene anche che tutto il mondo esclusa MJ scordi la sua identità, mentre lui e la rossa dimenticheranno di aver stipulato il patto. Ma Mefisto, vuole di più. E per ottenerlo fa leva su quello che è forse il sentimento più potente in grado di provare qualunque creatura senziente: l'amore.
Il demone dunque fa un'offerta ulteriore a Mary Jane: se entro un anno riuscirà a riconquistare Peter lui renderà loro il matrimonio, in caso contrario prenderà l'anima della rossa. Ma un uomo d'affari prudente sa che conviene diversificare gli investimenti e quindi Mefisto fa la stessa proposta anche a Felicia, permettendole di ricordare la vera identità di Peter ed eliminando tutti gli impedimenti a una sua storia con lui, garantendole una chance di successo.
Spinte dall'amore entrambe accettano. Chi vincerà questa diabolica scommessa?
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Curt Connors, Felicia Hardy, J. Jonah Jameson, Mary Jane Watson, Peter Parker
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Un nuovo giorno

 

Capitolo 5: Nuova vita, guai vecchi (parte IV)

 
 
 
Mister Negativo per quanto soddisfatto del colpo assestato al Maggia, non aveva intenzione di adagiarsi sugli allori. Dopo essersi stabilito con la forza nel territorio dei Karnelli, aveva deciso di spremerlo al massimo, in modo da potersi allargare ancora.
-Ora che sono subentrato ai Karnelli al controllo del territorio, desidero continuare a espandermi. Il controllo della droga, è un business promettente. Concentriamoci su quello. Per cominciare, produciamo di più- sentenziò dopo aver riunito i suoi fedelissimi.
-Impossibile, capo. La metà dei locali che abbiamo preso ai Karnelli non ha l’aria condizionata. Se producessimo la droga tenendo le finestre aperte, i fumi attirerebbero curiosi a iosa, in primis gli sbirri. E con le finestre chiuse i nostri potrebbero soffocare- rilevò uno dei sottoposti.
L’uomo sospirò: - Faremo istallare l’aria condizionata allora. Di’ a Walder di provvedere. Ora per quanto riguarda il racket della prostituzione…-.
Al termine della riunione il criminale si versò un generoso bicchiere di scotch.
-Creare ambienti di lavoro confortevoli, che tutelino la salute dei dipendenti… da quando essere un boss del crimine, è peggio che dirigere un’impresa legale? - si lagnò prima di bere.
 
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Peter stava uscendo dal Bugle, quando s’imbatté in una Betty furente.
-Che è successo? - le chiese.
-Che un’agente della scientifica ha trovato una ragno-spia dentro un cadavere. Tu lo sai cos’è una ragno-spia, no? -.
-Lo so- borbottò il castano pensando “Fantastico. Un altro problema”.
-Be’ Jonah, ne avrebbe ricavato un titolone. Bennett invece dice che la cosa non interessa, fino a che è un caso isolato. Mi ha spedito a intervistare Crowne, un suo amico che si candida a sindaco e che quindi avrò il dovere di dipingere come un eroe-.
-A proposito di Jonah… ci sono novità? -.
-No, purtroppo. È sempre in coma- sospirò Betty prima di chiamare l’ascensore. Peter invece imboccò le scale e salì sul tetto, dove si cambiò.
“Speriamo bene: la maggior parte dei miei ultimi risparmi se n’è andata per aggiustare il rilevatore e per i chip che ho inserito nel costume e nella telecamera per essere certo che la foto venga bene. Quei diecimila mi servono come l’ossigeno”.
Harry gli aveva dato l’idea di seguire la scia chimica dell’aliante di Minaccia e Peter aveva recuperato dalle sue cianfrusaglie da Spider-Man, il rilevatore che aveva creato per rintracciare quello di Goblin… peccato che dopo tanto tempo avesse bisogno di una buona risistemata.
Per una volta Spidey ebbe fortuna: appena acceso il rilevatore iniziò a bippare e lui saltò immediatamente saltò dal palazzo, per seguire la scia.
“Arrivo bigliettoni!”.
La scia guidò Peter, fino al Lincoln Center*. Il luogo gli fece pensare d’istinto a MJ ma subito si sforzò di ignorare distrazioni del genere.
 
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Al Sinai Hospital un certo giornalista, cominciò a sbuffare e a mugugnare, per poi riaprire gli occhi.
-JONAH! - urlò sua moglie Marla.- Tesoro tutto bene?-.
-Mmm… ale… gio…- bofonchiò l’uomo.
-Cosa? Cosa stai dicendo? -.
-Il… giornale… come… vanno… le cose al giornale? - rantolò Jonah, prima di riaddormentarsi.
Marla era felice del risveglio del marito, ma non poté smettere di temere per lui. Conoscendolo non si sarebbe stupita, se una volta ripresosi del tutto avesse macellato gli azionisti a colpi d’ascia, per aver venduto il Bugle a Bennett.
 
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Un principale appassionato di teatro, è l’incubo di ogni guardia del corpo: arcate e scale dietro cui un cecchino può nascondersi, moltissimi estranei impossibili da perquisire e un magazzino pieno di maschere e travestimenti a cui un malintenzionato può attingere senza troppi problemi, visto che in genere sono a malapena tenuti sotto chiave. Ecco cosa sono i teatri per le guardie del corpo e l’incubo si era avverato per Tom Wells, quando aveva cominciato a lavorare per Holly Wyatt magnate della ristorazione e aspirante sindaco di New York.
In gioventù era stata una splendida donna e malgrado ormai fosse a metà dei cinquant’anni si manteneva ancora bene, malgrado i trattamenti estetici cominciassero a faticare sempre di più a nascondere le rughe… provocate oltre che dal tempo, dal suo stile alla J. Jonah Jameson coi dipendenti.
Malgrado ciò pagava bene ed era una persona corretta, ragion per cui non era stato solo per guadagnarsi la paga che Tom si era dato più da fare possibile per tenerla al sicuro e le aveva promesso il suo voto.
Sul palco Brunilde era appena rimasta allibita nello scoprire che era Gunther che avrebbe sposato e che Sigfrido l’aveva mollata per Crimilde, che ricopriva di sguardi beati.
Come al solito, Holly non riuscì a non farsi scappare qualche lacrima. Alla morte di Sigfrido e al suicidio di Brunilde, avrebbe pianto ancora di più*.
Tom Wells non si rilassò. Tutto filava liscio e i suoi sottoposti non avevano rilevato niente d’insolito, ma lui era un professionista. Ahimè, ciò che stava per succedere era aldilà delle sue capacità.
Una bomba zucca, lanciata da qualcuno del pubblico centrò in pieno il palco, interrompendo le doppie nozze Sigrfrido-Crimilde e Gunther-Brunilde. Un attimo dopo un riflettore precedentemente sabotato, cadde aumentando la confusione. E in quel caos un aliante si librò fino al palco di Holly. Wells tentò di proteggerla, ma un colpo della lama celata di Minaccia e la superforza con cui venne sferrato lo lasciarono a terra sanguinante.
Urlando Holly venne trascinata fuori dal teatro.
-Lo so che la porta, sarebbe stata più comoda, ma mi piacciono le uscite ad effetto! - rise Minaccia mentre uscivano sfondando una finestra. Raggiunta un’altezza sufficiente, lasciò andare Holly, pronta a vederla sfracellarsi al suolo.
-Spero che se ne ricordi se verrà eletta… o che perlomeno mi offra un pranzo in uno dei suoi ristorante! - fece Spider-Man afferrando la donna a mezz’aria.
-So che per i goblin, combatterti è una tradizione, ma sinceramente io preferirei occuparmi di imprese più lucrose. Però, visto che a quanto pare ci tieni…- fece Minaccia, sguainando le lame.
-Si tenga forte! - annunciò l’eroe un attimo prima di darsi alla fuga.
Dopo aver evitato bombe zucca e missili per un po’, il nipote di Ben, lanciò Holly su incollandola con la sua ragnatela, per poi scagliarsi su minaccia, premunendosi di atterrare sull’aliante in modo da danneggiare il lanciamissili.
-Parla! Perché ce l’hai coi politici? Non ti puoi permettere la tassa sull’auto? -.
-Sempre a scherzare, eh? Be’ stavolta la farò finita con te per sempre! - abbaiò il goblin grigio sguainando le lame. Ma il suo avversario si aspettava quella mossa e mandò in pezzi i bracciali, con un colpo ben piazzato. Le lame caddero dall’aliante e si persero per sempre.
-Ammettilo, in realtà ce l’hai coi luoghi pubblici. Sei parte di una speculazione capitanata da avidi agenti immobiliari! -.
Per tutta risposta Minaccia, saltò giù dall’aliante, esclamando: - Siamo amici, siamo noi, catapultati a Digiworld!-.
Un attimo dopo una spia rossa si accese sul tipico mezzo di trasporto goblinesco che esplose, scaraventando via Peter. Minaccia si aggrappò a un palo della luce e osservò tranquillamente l’aliante scoppiare.
Per uno come Peter, l’esplosione non era stata pericolosa, malgrado la distanza ravvicinata, ma quando si riprese, non c’era più traccia del suo nemico e non poté far altro che andare a recuperare Holly e far sviluppare le fotografie.
 
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“Pieno di lividi e bruciature, ma una volta tanto con le tasche piene!” esultò Peter. Per fortuna non solo Bennett si era bevuto che si fosse fatto male per fare quelle ottime fotografie, ma aveva sganciato subito i diecimila dollari.
Devo ammettere che non mi dispiace il nuovo stile manageriale. Devo contattare Carlie, per dirle che posso prendere l’appartamento. Spero solo che zia May, non ci rimanga male se la lascio di nuovo sola”.
 
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-Ti ho procurato un contratto eccezionale. Leggi qua! - fece Brett Hoskins alla sua assistita appena fu rientrata nella sua roulotte dopo aver girato l’ultima scena del film a cui lavorava da mesi.
-Presentatrice di un reality show? Non ho mai fatto nulla del genere- fece la donna dopo averlo letto.
-Tutte le star si rinnovano! E tu certo non sei una, che ha paura del cambiamento-.
La rossa lo interruppe freddamente: -E cosa vorrebbe dire “La signorina Mary Jane Watson, s’impegna a versare il 50% dei suoi utili al signor Brett Hoskins?” -.
L’uomo sbiancò: - Dio MJ, dev’essere un errore di stampa… io non ti ho mai chiesto più del 5%... e se volessi fregarti non lo farei certo in modo così puerile… so che leggi da cima a fondo tutti i tuoi contratti… sei una tipa sveglia…-.
-Già… e sono anche una brava attrice! C’è scritto il 5% come al solito. Ah, avessi visto la faccia che hai fatto! -.
-Umpf! MJ sei stata una vera… umpf! – rispose indispettito il manager.
-Su, su scherzavo- lo calmò la rossa. - Dopo aver interpretato una sleale piratessa per mesi, mi era rimasta la voglia di un ultimo tiro mancino. Arrh!- rise la rossa.
-Ti è piaciuto questo ruolo? -.
-Molto più dei precedenti. Insomma… la moglie stronza che il professore universitario lascia per fidanzarsi con la bella dottoressa indiana con cui è rimasto bloccato in ascensore? La mogliettina amorevole che aspetta che l’eroico marito, torni dal Vietnam e lo aiuta a reinserirsi nella società? La moglie che tradisce il marito e fa fortuna nel mercato azionario, per poi capire che tutti i soldi del mondo non valgono l’amore perduto e si suicida? Possibile che nel terzo millennio, si pensi ancora che una donna non possa essere altro che una moglie? -.
-No, ma quei ruoli, erano perfettamente adatti a te. Scusa se te lo dico ma è stato un azzardo interpretare una piratessa… non sei adatta al ruolo di spia o eroina dei film d’azione… hai troppo la faccia da brava ragazza. Al massimo puoi sembrare una donna scorretta o avida, ma una killer o roba del genere… non ti ci vedo proprio-.
-Già- commentò MJ. Ne aveva incontrate di eroine e di killer e non si era mai paragonata a loro.
-New York preparati: Mary Jane Watson sta per tornare all’attacco della Grande Mela, in una veste inedita! -.
-Così mi piaci! - si congratulò Brett.
 
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-Ahhh, che bello tornare a casa-sospirò Coleen.
-Dai anche se ci siamo andati per lavoro, New Orleans è stata divertente. Esclusa forse la marea di zombie- rise Misty, mentre gli eroi in vendita prendevano posto sull’aereo.
-Guarda che roba: Spider-Man provoca un infarto a J. Jonah Jameson. Dopo tanti anni di ingiurie gliel’ha fatta pagare. Chiunque sia, se la starà godendo- ridacchiò Paladin.
-Come “chiunque sia”? – s’inserì l’albina vestita di nero.
-Ah, già tu uscivi con lui… allora sai chi è? -.
-Lo sanno tutti! Tony lo convinse a smascherarsi in diretta tv! - protesto la Gatta Nera.
“E io ci rimasi pure male. Una telefonata per avvertirmi poteva farmela” si disse stizzita tra sé e sé l’albina.
-Gatta ma che dici? Non ha mai fatto nulla del genere! – fece Misty.
-Già. L’identità del ragno è un segreto- convenne Humbug.
-Un segreto? Ma non ce l’avete la tv? - rispose la gatta stizzita. Accese il cellulare e digitò “Spider-Man si smaschera”, ma non trovò nulla.
“Com’è possibile? Eppure io mi ricordo benissimo… dopo l’ho anche aiutato a combattere contro gli Sterminatori*!” si disse sconcertata Felicia, mentre il pilota pregava i passeggeri di sedersi, allacciare la cintura e spegnere i dispositivi elettronici.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Il Lincoln Center for the Performing Arts, comunemente abbreviato in Lincoln Center, è un complesso di edifici destinato in gran parte allo spettacolo. Vi risiedono ben 12 organizzazioni artistiche.
  • L’opera rappresentata a teatro è “L’oro del Reno”, dramma creato da Richard Wagner, basandosi sulla mitologia norrena. Storia molto bella, che vi consiglio di leggere e nel caso l’abbiate già fatto, ci ho scritto sopra una fanfiction. Dateci un’occhiata se vi va.
  • Gruppo formato da Camaleonte, Fuoco Fatuo, Molten, Rhino, Spaventapasseri e Swarm che attaccò Peter Parker, subito dopo che aveva reso pubblica la sua identità, venendo sconfitto da lui e dalla Gatta Nera.
 
 

 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 

Bentornati! Come sono andate le vacanze? Per le mie non c’è male, spero vi siate riposati.
Finalmente è terminata la fase introduttiva: Peter sta per trovarsi una nuova casa e MJ e Felicia sono finalmente entrate in scena. Chi delle due, avrà il vantaggio di incontrare per prima Peter? E in più Jonah si sta riprendendo… nel prossimo capitolo, le concorrenti potranno finalmente cominciare la gara.
Peter: E io, il premio in palio, magari dovrei mettermi in mostra?
Farkas: Perché no? Comunque già che sei qui falli tu i ringraziamenti… io ho altro da scrivere!
Peter: Oh, be’… grazie a fenris e Andrea Micky per aver recensito lo scorso capitolo e a Eideard_madadhallaidh88 e LadyTsuky per aver messo la storia nelle seguite. Mi auguro come l’autore che continuiate ad apprezzarla. A presto e via con le tele!
  
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