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Autore: Sherry93    03/09/2021    0 recensioni
Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che sparissimo. Corypheus era morto già da più di due anni e non aveva senso. Abbiamo un altro obiettivo, ho un altro obiettivo e non intendo restarne fuori, se voleva proteggermi doveva fare di meglio, quel suo maledetto orgoglio lo avrebbe ucciso e non posso permetterglielo.
[IN REVISIONE]
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inquisitore, Solas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto suggerimenti e critiche

CAPITOLO 50

Stavo mangiando un biscotto quando Solas prese un sorso di tè esibendo una faccia disgustata

-Indubbiamente sarebbe da me, ma non eri ancora…?-

-Difficile, stavi a una certa distanza dai letti in mia presenza- lo presi in giro

Ridacchiò -Il lasciarti con nostro figlio… Anche il solo giacere con te nell’inganno… Non…-

Finii la frase -Non sarebbe stato da te. Direi che mi sarei arrabbiata molto in tal caso, dubito ci sarebbe stato perdono- risposi con una vena vendicativa nella voce -Non intendo approfondire la conclusione a cui sei arrivato da solo anche se esatta. Ho massima fiducia in te-

Inclinò il viso come un lupo che vede e sente qualcosa di insolito, facendo scivolare gli occhi sul mio corpo. La sensazione di quello sguardo bruciava sulla pelle.

-Ne sono profondamente onorato, vhenan. Hai recuperato abbastanza mana?-

Percepii dentro di me il mio potere, non era al massimo ne avevo decisamente consumato molto. Ora capivo meglio perché era disposto ad usare un Titano di Lyrium rosso nel caso avessimo dovuto ritornare ai tempi di Arlathan -Sì, ma non del tutto. Però in questo caso potrai darmi una mano se necessario-

Sorrise -Naturalmente- restò con lo sguardo fisso davanti a sé assente. Avrei potuto vedere gli ingranaggi del suo cervello al lavoro.

-Cosa?- domandai

Sbatté le palpebre e mi rivolse un’espressione sorpresa, poi abbozzò un sorriso -Sei anni insieme hai detto cuore mio? Avrei potuto supporre molto più tempo. Tra noi però è sempre stato così dai primi giorni o sbaglio?-

Non specificai che erano in realtà tre anni effettivamente insieme, meno sapeva meglio era -A parte le divergenze sui Dalish?- lo punzecchiai e abbassò gli occhi subendo il colpo -Hai una mente interessante. Sei interessante e mai banale. Trovo il tuo aspetto, il tuo modo di fare e il tuo portamento estremamente intriganti. Sembri essere stato fatto apposta per me, ma fen- Mio lupo, aggiunsi apposta in conclusione. Lo spirito a cui ero legata mi influenzava molto quando si trattava del nostro rapporto di coppia. Stessa cosa avveniva da parte sua, si era fatto sempre più forte per entrambi.

-Vieni- disse porgendomi la mano

Inclinai la testa confusa

-Vieni da me- ripetè con un tono da comando che mi provocò un brivido piacevole lungo la schiena. Mi alzai e mi sedetti sulle sue ginocchia, appoggiai la guancia contro la sua spalla e iniziò ad accarezzarmi la testa fino a lasciarmi un bacio sui capelli -Devo essere sincero-

Alzai il viso verso il suo e incatenammo le iridi

-Se avessi l’Ancora non mi farei sfuggire l’occasione del mio potere ritrovato. Ucciderei Corypheus riprendendomi la sfera oggi stesso-

-E non avresti bisogno dell’inquisizione-

-No, ma sta svolgendo nelle sue possibilità un ottimo lavoro. Dopotutto la guida una persona meravigliosa che sembra fatta apposta per rimediare ai miei errori-

Lo schiaffeggiai sul petto -Stupido…- sbuffai divertita

 Ridacchiò lasciandomi un bacio sulla fronte

 

Concentrai il mana sul pendente che iniziò a sollevarsi dal mio palmo. Il mio mago mi posava una mano sulla spalla pronto ad intervenire. Sospirai profondamente, avevo una sola possibilità. L’ideale sarebbe stato tornare poco dopo l’ass… Dopo poco che Solas... Bhe... Quello. Ecco. Come eravamo scomparsi dovevamo ricomparire.

Chiusi gli occhi e detti fondo al mio mana. Seguii la traccia di energia temporale che sprigionava il pendente. L’unico sul pavimento quel giorno sarebbe stato l’assassino ridotto in poltiglia da me.

Uno squarcio davanti a noi si aprì. Presi per mano il mio lupo ed entrammo.

 

 

Stordita mi ritrovai con il viso premuto contro il petto di Solas che mi teneva stretta tra le braccia. Entrambi respiravamo pesantemente, non muovendo un muscolo.

Dei continui flash d’immagini mi passavano davanti agli occhi.

La sera in cui mi aveva lasciato, stava venendo cancellata da un Solas che mi stringeva le mani e se le portava alle labbra baciandole, chiedendomi se volevo legarmi a lui.

Corypheus che veniva intrappolato nell’oblio dall’Ancora per mia mano, scomparve. Al suo posto Solas con un bagliore negli occhi lo disintegrò con un movimento del bastone agendo a una velocità straordinaria. Rimasi sorpresa, ma in quel momento non indagai oltre. In mano stringeva la sfera che ripose nel suo zaino e io mi affrettai a chiudere la breccia in modo definitivo.

Non era scomparso. Non se ne era andato. Mi risuonarono nelle orecchie i gemiti della notte passata a festeggiare a modo nostro.

I momenti in sua assenza scomparvero. Se ne andava per qualche mese e poi tornava, come risposta mi diceva che stava cercando gli antichi elfi per approfondire le sue conoscenze sulla sfera. Gli credevo.

I qunari attaccarono durante il Concilio. Cercavano l’agente di Fen’Harel. Durante un assalto nel Crocevia ce ne erano troppi. Molti di più. Solas li pietrificò tutti svelandosi a noi, a me. Liberammo il drago e uccidemmo la Viddasala. E fu il tempo delle spiegazioni. Ci furono urla arrabbiate. Dorian cercò di prendere a pugni Solas. Leliana voleva tenerlo d’occhio. Scacciai tutti furiosa che non me lo avesse detto prima e rimanemmo infine da soli. L’Ancora iniziava ad essere troppo instabile e mi causava dolore. Persi il braccio. Solas con Dorian mi assistettero per la ricostruzione del nuovo.

L’inquisizione fu sciolta.

Alcuni ricordi scomparvero come mai avvenuti. E non lo erano. Non più. Altri presero il loro posto e invece che soli, eravamo insieme.

Altri ancora, per fortuna, rimasero invariati.

E… mi toccai il ventre, il cucciolo c’era. Ma un ricordo, più di uno, a decine mi investirono. Il dolore del parto, un corpicino morbido, una testolina con folti capelli ramati, dei piccoli occhi viola identici ai miei. I suoi primi passi e parole. Fenedhis…

Sbattei le palpebre e avevo la bocca aperta come un pesce. Io non… Dovevo sedermi. Solas mi guardava con la stessa espressione inebetita -Tre anni…-

Sì lo sapevo…

-Avise- ripetemmo insieme -È con Elen e Abelas- facendoci ancora eco a vicenda. La nostra bambina è con mia sorella. Sorrisi, la mia bellissima da’len.

Strinsi le mani contro la giacca di Solas sentendolo sempre più presente contro il mio corpo.

Alzai il viso e ci fissammo negli occhi -Bentornato, vhenan-

-Ma serennas ma’arlath- e unì le sue labbra con le mie in modo dolce, mi sciolsi letteralmente tra le sue braccia.

-Dobbiamo fare mente locale. Lo sappiamo di averla, ma…-

-È anche una novità- finì la mia frase

Diavolo se lo era… accorgendomi di un senso di perdita a non averla vicino in quel momento. Avise. Fiamma.

-Merda, sembra la fine del mondo! Siete scomparsi e vi ritrovo qua? Che è successo Amethyst?- esclamò Varric

Ci voltammo entrambi verso il nano che mi sembrava alquanto scosso

-È… complicato da spiegare…- risposi esitante

-Sarà meglio che vi inventiate qualcosa. Sembra sia appena stato macellato un animale nella sala da ballo-

-Qualcosa del genere in effetti…- mormorai spietata

 

-Re Alistar, queste sono le identiche parole con cui ho esposto la situazione all’imperatrice- conclusi pacata

-Capisco, è inevitabile?- domandò serio il sovrano

-Lo è maestà, la caduta del Velo avverrà. E prima che succeda intendiamo preparare tutti nel miglior modo possibile. Resteremo in contatto-

-Confido in voi. Potrebbe rivelarsi più disastroso di un Flagello-

-Questo mondo è stato teatro di eventi più catastrofici di cui abbia ricordo la razza umana, ed essi si stanno ripercuotendo ora. Io e il mio compagno non permetteremo che avvengano. Sicuramente un aiuto di collaborazione sarebbe ben gradito da tutto il Thedas-

Sospirò -Vi siete posti un nobile ideale-

Ridacchiai -Potrebbe essere più egoista di quanto sembri questa scelta, maestà. Lo faccio soprattutto per i miei figli. La regina Anora sta bene?-

Sorrise -Si scusa per l’assenza, ma la nausea non le dà tregua- disse con un accenno di imbarazzo

-La capisco benissimo, potrei suggerire del tè allo zenzero? Fa miracoli-

Sorpreso mi fissò -Oh… certo, glielo riferirò. Le mie congratulazioni, presumo?-

Sorrisi -Grazie maestà, altrettanto-

 

Appena fuori dalla porta una spia mi si piazzò davanti con una missiva. La presi e se ne andò con un cenno.

Aprii la lettera:

Incontro con la Divina annullato. Imboscata sulla strada. Incolume, ma furiosa per l’affronto. Attendo sviluppi.

U.

Contenta che Vivienne stesse bene e altrettanto che non l’avrei rivista, non ci tenevo particolarmente. I qunari stavano facendo arrabbiare proprio tutti.

Finalmente era tutto finito per il momento, con passo sicuro mi diressi verso le mie camere per fare i bagagli. Non vedevo l’ora di tornare il più in fretta possibile alla base principale dalla mia bambina. Aprii la porta e ritrovai Solas che aveva già sistemato tutto

Alzai un sopracciglio e sorrisi -Già fatto, vhenan?-

-Sì e se tu hai concluso, possiamo prendere l’Eluvian-

Notai il mio zaino accanto al suo più che pronto, al baule avrebbero pensato le Sentinelle

Sorrisi -Mi cambio e arrivo…- una specie di sfarfallio all’altezza della pancia mi fece bloccare dubbiosa. Cos’era stato? Posai una mano sul ventre accarezzandomi. Accigliata lasciai perdere e continuai a cambiarmi. La sensazione non mi era del tutto estranea, ma questa sovrapposizione tra due realtà che si erano unite in una sola, certe volte mi confondeva. Essere venuti a conoscenza di avere già avuto una bambina da tre anni mi scioccava ancora. Sapere però che aveva le orecchie, i capelli e le labbra del padre mi emozionava molto. Il resto lo aveva preso da me, gli occhi e il naso erano i miei. Ed era un piccolo terremoto che balbettava.

Un altro sfarfallio mi bloccò. Il cucciolo iniziava a muoversi? Mi guardai e dopotutto la pancia non era così invisibile come me la ricordavo, per fortuna la divisa militare che avevo portato per la maggior parte del tempo la nascondeva in modo efficace, non sarebbe più bastata neanche quella però.

-Tutto bene, vhenan?- domandò Solas alle mie spalle

Mi infilai la giacca di pelle che faceva parte dell’armatura e mi voltai -Tutto bene, ma presto dovrò stare tranquilla e con abiti più larghi-

-Si è mosso?- chiese con una vena di eccitazione nella voce facendosi più vicino

Sorrisi -Forse qualcosa, ma è ancora troppo leggero, non sentiresti nulla- dissi mentre posava la mano sul mio ventre e percepii la sua magia sondarmi, lasciandomi un bacio veloce sulle labbra -Hai ragione, ci vorrà ancora un po’. Sta crescendo bene-

-Naturalmente, sarà bellissimo come la sua sorellina che non vedo l’ora di prendere in braccio-

Sorrise sereno -Anche io, mettiamoci in cammino-

 

Al calar della sera avevamo raggiunto la destinazione. Gli ultimi messaggeri si stavano rivolgendo ad Abelas che con la coda dell’occhio ci vide, liberandosene in fretta

-Spero sia andato tutto per il meglio- disse a Solas quando ci fummo avvicinati abbastanza -Mia Signora- mi salutò con un cenno del capo

-Poteva andare peggio, ma non abbiamo ricevuto un’estrema resistenza. Per adesso possiamo dire di avercela fatta- risposi

-Abbiamo avuto un’esperienza insolita. Domani ti metterò al corrente dei particolari. Dov’è…- disse Solas

Lo precedetti -Avise?- non la vedevo solo da una settimana, ma sembrava molto più tempo

Abelas sorrise -È nel giardino con Elen. Sta… avendo un notevole effetto su entrambi-

-Devi dirci qualcosa?- domandai con un sorriso e curiosa

Arrossì leggermente -No mia Signora. Spero stiate bene?- si affrettò a rispondere

-Mai stata meglio, il secondo cucciolo inizia a farsi sentire-

-Ne sono felice-

Presi per mano Solas e mi avviai da nostra figlia e mia sorella.

Appena notai la testolina ramata che rideva ad Elen, mi misi quasi e correre e la chiamai -Avise!-

Girò gli occhietti color ametista verso di me e spalancò le piccole braccia. La sollevai stringendomela al petto, respirando il suo profumo -Mmm… mamae- balbettò. Le lasciai un bacio sulla guancia -Ciao Avise, la mamma starà con te il più possibile ora. Mi sei mancata tanto- le piccole braccia mi strinsero attorno il collo e poi iniziò di nuovo a balbettare verso Solas -P.. pae… papae-

Sorridendo la passai a Solas che a sentirsi chiamare così sembrava si fosse illuminato come una torcia di velfuoco. Se la strinse contro baciandola sulla fronte -Mi sei mancata cucciola. Cosa hai fatto con la zia?- le domandò euforico

Restai per qualche secondo ad ammirare quel nuovo lato di Solas. Era decisamente un adorabile lupacchiotto, avrei potuto vederlo scodinzolare, con la sua cucciola che gli stava mettendo le manine sulla faccia

-Ciao anche a te- udii provenire da Elen

Mi girai verso di lei e sorrisi -Scusa, ci è mancata un sacco. Ha fatto la brava?-

-È stata bravissima, ha giocato con Shani, Miriel e Nala-

Ridacchiai -Vi ha tenuti impegnati-

-E non vuole saperne di dormire da sola. Ma direi che la devo ringraziare…-

-Lo so inizia ad essere grande, cercheremo di abituarla prima che arrivi lui o lei- risposi posandomi una mano sul ventre -Ringraziare?-

-Sì devi vedere come la guarda Abelas e anche io. Ci stiamo pensando…- disse emozionata

-Tocca a me diventare zia?- risposi

Alzò le mani con i palmi verso di me -Calma, ci stiamo pensando. Pensando più seriamente di come abbiamo mai fatto però-

Sorrisi -Papà si agiterà- replicai ridendo

-La mamma sarà contentissima. A proposito mi ha scritto di andare a trovarla. Vuole vedere la sua nipotina-

-E non la figlia e il suo ragazzo che verrà scambiato per Dalish?- la presi in giro

Sbuffò -Penso inizierò ad anticiparle qualcosa per lettera. Non voglio che mettano in difficoltà Abelas-

-Abelas in difficoltà?- risi -Stai scherzando? Resterà stoico e serio, spiegandosi in modo pacato-

-Sì, sollevando ancora più domande…- si passò una mano nei capelli -Hai mai pensato di dire loro tutto? So che sarebbe difficile da accettare, ma… è la nostra storia. Dovrebbero sapere come siamo arrivati a questo punto. Cosa avevamo e cosa state facendo per riprendercelo-

-Concordo- rispose Solas, fissando sempre Avise tra le sue braccia, coccolandola.

-Io…- sospirai -È il momento?- domandai a nessuno dei due in particolare, ma più a me stessa

-È la nostra famiglia, il nostro clan. Con chi vorresti provare per primi?- disse Elen

-Hai ragione- mormorai -Solo… ho paura della reazione. Ancora di più rispetto a dei completi estranei. Tu no?-

-Sì, ma voglio pensare che capiranno, o almeno ci proveranno. Ti stai avvicinando a dover scendere su un campo di battaglia, no?-

Alludeva alla rivoluzione, se con Orlais si poteva avere una parvenza di discussione, con il Tevinter sarebbe stato inutile.

-Che preferirei evitare…  Sai mi piace stare tranquilla a coccolarmi mia figlia, meno stare a guardare mentre mando la nostra gente a morire- risposi

-Questa colpa spetta a me, vhenan- e alzò il viso dalla cucciola per voltarlo sul mio. Avise non si lasciò sfuggire l’occasione decidendo che era un ottimo momento per afferrargli il naso.

Risi e lui con me, mentre allontanava la manina con dei baci che fecero ridere nostra figlia.

 

La adagiai a letto in mezzo a noi, scostandole i capelli dalla fronte. Dopo il bagno era crollata, mi distesi anche io osservando il piccolo petto che si abbassava e alzava lentamente.

La porta si aprì piano e Solas entrò silenziosamente con il suo passo felpato, mi sorrise e andò a cambiarsi. Lo vidi svestirsi e spostarsi in bagno seguito dal rumore dell’acqua.

Posai il viso sul cuscino rigirandomi su un fianco, la posizione era la più comoda anche se in seguito con la crescita della pancia, avrei dovuto stare attenta che Avise se si fosse agitata nel sonno non mi tirasse qualche calcio.

Solas si sedette attento sul materasso e si stese piano per non svegliarla -Tra poco butterà giù dal letto entrambi…- sussurrò

Sorrisi -Ci butteranno giù- precisai

Lui ridacchiò sommesso, si alzò su un gomito e dette un bacio sulla fronte ad Avise che non fece una piega e poi si sporse verso le mie labbra catturandole -Notte vhenan-

-Notte, ma fen-

 

Aprii gli occhi, assonnata vidi Avise appiccicata a suo padre con la testolina sulla spalla. Dormivano entrambi profondamente. La luce iniziava a filtrare dalla finestra e dovevo per forza fare pipì. Mi alzai piano e corsi in bagno. Una volta finito tornai distendendomi a letto, era ancora molto presto. Passai una mano sul ventre ormai arrotondato e che sarebbe diventato ancora più ingombrante. Percepii quello sfarfallio che stava diventando familiare e sospirai, provando a riaddormentarmi. Udii Avise mugugnare, voltai il viso e vidi Solas posarle una mano sulla testa, smise tornando a dormire serena. Anche se con il Velo e così piccola, aveva mostrato già la sua magia per mia sorpresa. Solas al contrario era sembrato aspettarselo e alquanto orgoglioso della sua precocità si era assunto il compito di vegliarla durante il sonno. Anche perché il rischiare che bruciasse le coperte non sarebbe stato piacevole.

 

-M… Mae…- cosa? Un leggero colpo mi arrivò sul viso facendomi saltare. Aprii gli occhi ritrovandomi Avise che mi fissava sorridente -Mamae sveia!-

-Da’vise, lascia riposare la mamma- disse Solas prendendola in braccio -Andiamo a fare colazione, la mamae dopo ci raggiunge-

Il mio lupo mi fece l’occhiolino e intanto uscirono dalla camera. Mi ero riaddormentata e svegliata di soprassalto. Sospirai cercando di fare tornare il cuore a un battito normale. Un po’ mi spiaceva, ma doveva iniziare a dormire da sola. Ripassai la mano sul ventre e di nuovo quello sfarfallio si fece vivo. Non avevo più sognato il cucciolo, si vede che era troppo impegnato a crescere e a iniziare a farmi andare più spesso in bagno. Mi misi seduta, dovevamo ancora valutare la scelta del nome. Solas mi aveva proposto qualcosa, ma nessuno che mi convincesse per il momento. Sospettavo però che l’ispirazione sarebbe giunta un po’ più facilmente quando lo avrei avuto tra le braccia. Quando avevo avuto Avise, quei capelli ramati avevano indirizzato senza dubbio su quel nome, e che la sua prima magia fosse stata dare fuoco accidentalmente a un suo giocattolo di legno, aveva confermato che ci avevamo azzeccato. Oh sì, sarebbe stata un bel grattacapo. E da quel poco che mi diceva l’istinto sul cucciolo anche lui non avrebbe scherzato, maschio e femmina fosse stato.

Decisi di alzarmi e vestirmi, andando a fare colazione.

Vidi Mithra, che aveva deciso di venire per un certo periodo da noi, per vedere con i suoi occhi in che situazione eravamo. Ma ero anche sicura che Solas l’avesse convinta per assistermi quando ci sarebbe stato bisogno e nei prossimi mesi. Con la prima gravidanza era stato estremamente apprensivo, certe volte adorabile, altre insopportabile. Questa volta, per fortuna, l’esperienza o entrambe, si stava controllando di più. Sarà perché poi Avise era stata una sorta d’incidente, non usavamo ancora l’incantesimo apposito. Avevo un anello incantato che ogni donna al clan possedeva per evitare il concepimento e veniva dato direttamente dalla Guardiana. L’anello però scoprimmo che era andato in contrasto con l’incantesimo presente su una collana che mi aveva regalato proprio Solas, trovata in uno dei suoi “viaggi per cercare informazioni sul Focus”. Quindi io non me lo sognavo nemmeno, Solas non ci aveva pensato e oltre a un nuovo braccio, aveva scoperto nostra figlia per primo insieme a Dorian.

Mithra mi salutò e mi ritrovai subito con una sua mano sul viso e l’altra sul ventre, aveva uno sguardo apprensivo

-Lethellan…- dissi incerta

-Vi avevo detto che non era per nulla una buona idea! E i viaggi nel tempo non sono una passeggiata!-

-Ma Solas...-

-Lo so! Fenedhis! Per questo non era per nulla una buona idea!-

Mi si scaldò il cuore vedendo quanto era preoccupata -Sto bene-

-Spetta a me dirlo- e mi lanciò uno sguardo piccato

Restai zitta. Era proprio arrabbiata -Ir abelas…-

Sbuffò -Di aver salvato Fen’Harel? Quello che hai provato non posso immaginarlo, ma neanche lo sforzo a cui ti sei sottoposta sono un toccasana! Hai superato la parte più delicata, ma… fenedhis…-

Deglutii spaventata a cosa stava insinuando -Io… mi dispiace… starò attenta e tranquilla…- mormorai

Sospirò profondamente e l’espressione divento più dolce -Bene e sappi che ho già sgridato Solas-

E me lo ero perso? -Oh… ehm… ok?-

Un cipiglio alzò le sopracciglia -Mi pare abbia compreso- tolse le mani -Stai bene, ma non devi stressarti, chiaro?-

-Ehm… con stress intendi…-

-Il non rischiare la vita…- rimasi zitta e incerta se chiedere… e a causa della mia faccia mi mostrò un sorrisetto malizioso -Non mi pare tu abbia avuto problemi con Avise no? Basta che non esagerate-

Arrossii leggermente -Ottimo…-

Ridacchiò -Vai a mangiare lethellan-

Con un sorriso e un cenno del capo la salutai, avviandomi dal mio lupo e la mia cucciola.

 

 

 

Da’vise: piccola fiamma

Ciao a tutti! Sorpresa eh? Non ve l'aspettavate, dite la verità! XD Neanche io finchè non ho deciso di prendere la palla al balzo e mi sono detta: ma perchè no?
Dopo l'errore madornale non può mica rimanere tutto uguale, ma magari sarebbe andata così, e Bioware ci fa soffrire... maledetti...

Sperando che vi sia piaciuto, al prossimo capitolo!

 

 

 

   
 
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