4. crudeltà
Oh, ma ciao piccolo uomo. Finalmente
ci conosciamo, eh?
Sapevo che prima o poi saresti passato di
qua. Era talmente ovvio che non c’è mai nemmeno stato il gusto di scommettere.
Perché sai, piccolo uomo, tutti quelli
come te prima o poi passano di qui.
C’è chi ci arriva troppo presto; c’è chi ci
arriva con una calma esasperante a mio avviso.
La maggior parte non sopravvive.
Tutti si chiedono cosa sia o dove si
trovino.
Fammelo dire, piccolo uomo: mi hai
fatto aspettare parecchio. Stavo quasi iniziando a pensare di essermi
sbagliato. Il che non succede mai.
Le condizioni non sono certo le solite,
quelle tradizionali, ma dopotutto sono le variabili che rendono
le cose interessanti a mio modesto parere. E tu piccolo uomo, sei una variabile
di quelle deliziosamente fastidiose. Al midollo, se permetti.
Tu…
Lei… Voi…
Ah, che gran casino. Voi esseri umani
siete sempre così: un casino. Gli Alchimisti in particolar modo. Tu – Voi
– siete da emicrania, se solo avessi un cervello che potrebbe dolere. Una gran
fortuna per me.
È stato divertente, sai? Scavare in quella notevole
massa grigia che ti ritrovi. Notevole davvero.
Come se non sapessi già tutto di te!
Ma concedimelo, un piccolo vezzo. Hai avuto
l’ardire di farmi aspettare, oh.
Addirittura, ti sei autoimposto di non
volermi incontrare.
Qualcosa pur mi dovevi, per la tua arroganza.
Beh, ad essere sincero qualcosa mi
dovrai comunque. Non volermene: nulla di personale. Tuttavia
le regole del gioco le conosci anche tu, e ben lungi da me avere una
qualsivoglia volontà di cambiarle. In fondo è divertente, un modo come un altro
per spezzare la noia. Ed è anche interessante.
“Come pagherai?”
Mi diletto a chiederlo giusto per passare
un po’ il tempo.
Il più delle volte è una domanda inutile,
visto che so la risposta prima ancora di vedervi.
Oh, piccolo uomo, perché mi guardi
così? Hai capito vero? L’ho detto io che hai una notevole massa grigia. Non mi
stai certo deludendo.
Te ne prego, non fare quella faccia terrorizzata.
Non sono mica così crudele!
Ok, forse non la penserai allo stesso modo
– e come te tutti gli altri – ma dopotutto le definizioni sono qualcosa
che piace molto a voi umani. A me no. Le vedo solo come l’ennesima trappola che
vi autocostruite.
Perché ti guardi intorno, piccolo
uomo? Sei solo qui. Non vedrai certo i suoi occhi.
Non sorprenderti, suonerebbe offensivo
verso il mio complimento di poco fa.
So a cosa – chi – sta pensando. Chi stai
cercando con lo sguardo. In fondo, io sono anche te.
E Lei.
Assurdo. Siete stati insieme così a lungo
che persino io fatico a scindervi. Forse avrebbe dovuto esserci anche Lei
qui. Forse sarebbe stato più facile da capire.
Anzi no! Che me la scampi. Altrimenti mi
verrebbe il diabete.
Sapete davvero essere sdolcinati in
modo fastidioso.
Ma dopotutto, se così non fosse, tu saresti
arrivato qui molto prima. Perché io lo so – lo so! – che è stata lei
la ragione di questo ritardo.
L’ombra che ti ha coperto. La mano che ti
ha guidato. Gli occhi che ti hanno vegliato.
Se si potesse, penso sarebbe questo
il pagamento corretto. Ma, ripeto, le regole sono le regole.
Non imbroglierò, piccolo uomo.
Giocherò corretto.
Per cui vai, piccolo uomo. Vai pure.
C’è ancora qualcosa che devi fare. Certo il metodo sarà un po’ particolare,
ma penso che questa volta sia decisamente più importante il fine che il mezzo.
Oh, te ne prego no! Non fare quella faccia
sconvolta.
Non sono stato crudele. Credimi.
Non ci vedi, piccolo uomo?
C’è solo oscurità?
Sembri un bambino che impara a camminare, e
i cui passi malfermi lo fanno ruzzolare a terra.
Per pietà! Ti ho preso la vista, non
l’equilibrio! Vedi almeno di stare fermo in piedi, oh!
Cos’è? Ti senti inutile?
Effettivamente lo sei.
Ah, no, mi sbagliavo. Non sei inutile. A
quanto pare scindervi è proprio impossibile.
Smielati. Fastidiosamente smielati!
Ma vedo che finalmente hai capito.
Non sono stato crudele.
Ti ho preso la vista, non gli
occhi.
C’è una bella differenza.
Decisamente non sono stato crudele.
Altrimenti, avrei preso lei.
Angolino dell’Autrice (più o meno):
Dopo un sacco di tempo ritorno… Con l’ennesima
follia com’è giusto che sia xD Sinceramente dubito
che sentivate la mancanza di queste piccole perle da psichiatria, ma ho
iniziato e quindi andiamo avanti ;)
Questa one-shot la posso definire solo in
un modo: il risultato di scrivere quando si è simili ad un’ameba causa pressione
bassa!
Ho troppo e troppo poco da dire su questo
capitolo. Il/la protagonista non so se si sia capito ma… LA VERITÀ!!!
È stato qualcosa che non so definire, quindi
lascio la parola a voi. Ho cercato in tutti i modi di attenermi a quello che
vediamo nell’anime e nel manga per quanto riguarda questa figura. Probabilmente
ho esagerato con il cinismo, ma non ho trovato formula che mi sembrasse più
giusta.
Il resto è un agglomerato di frasi, parole,
citazioni e indizi. Ho provato ad amalgamare tutto e non so se ci sono riuscita.
Qui Roy e Riza… Niente, è solo un po’ come vedo io il loro rapporto,
con molto meno miele e sdolcinatezza varie. Forse un po’ di zucchero c’è, ma lo
prendo come un edulcorante e non come vero zucchero xD
Infine… RedLolly…
Mia cara eccomi qui. In super velocità come sempre ma torno anche per te xD Perché la passione che hai per questa coppia e questo
fandom mi danno una carica che non immagini nemmeno! Ed è una cosa rara per me.
Non sai quanto! E soprattutto non finirò mai per ringraziarti dei meravigliosi
commenti che mi lasci. Se trovi qualcosa da criticare divertiti pure: una critica
da qualcuno che riesce ad andare così a fondo in quello che legge è solo che
bellissimo e utile.
P.S ci sentiamo in privato promesso ;)
Per tutto il resto…
ByeBye LadyBlueSky