Il prossimo
capitolo sarà pubblicato il 5 Ottobre 2021!
Qui di
seguito, la pagina delle OST!
GOLDEN
BULLET - THE HUNTER WARRIOR
La Guerra
per il Trono del Dio Supremo
(Parte 1)
Dimensione
DELTA – Accampamento dei
Sopravvissuti
Venerdì
31 Agosto 2018 - 06:00
ALFA
KAIRI
[Maisou
- NARUTO]
Era
giunta l’ora.
Tutti
i preparativi erano stati ultimati, ed eravamo pronti
a combattere quella battaglia a dir poco suicida.
Chronoa
aveva porto una capsula a ciascuno di noi,
contenente una navicella spazio-temporale con passeggero singolo. Se
qualcosa
fosse andato storto, ci aveva spiegato lei, noi avremmo dovuto
raggiungere una
linea temporale diversa cercando di non farci catturare.
Dovevo
ammetterlo. Nessuno si sentiva sicuro delle proprie
capacità, io, per prima. Quando combattemmo contro Glacial,
la nostra fiducia
era alle stelle. Avrei preferito mille volte affrontare una battaglia
del
genere, piuttosto che andare faccia a faccia contro il Sommo Sacerdote
in
persona.
Nell’esatto
momento in cui Chronoa, Gabor ed Ichigo, con
un’altra navicella, sparirono alla nostra vista, in direzione
di Conton City,
tutta la foresta era calata nel silenzio più assoluto.
Inutile
prenderci in giro. Ci stavamo tutti pentendo della
nostra scelta. Terrestri, sayan, Demoni del Freddo, namecciani e alieni
di ogni
tipo, guerrieri molto valorosi che, in quel momento, desideravano
trovarsi da
tutt’altra parte, non avevano il coraggio di guardarsi negli
occhi puntando il
loro sguardo, carico di paura e angoscia, verso terra.
Non
era la paura di morire a paralizzarci, ma quella di
fallire la nostra missione, condannare tutte le Linee Spazio-Temporali
e
sparire per sempre, come se non fossimo mai esistiti. In tutte le
nostre
battaglie, nel bene o nel male, avevano rischiato coraggiosamente le
nostre
vite perché sapevamo, in cuor nostro, che il nostro mondo
sarebbe andato avanti
e che qualcun altro avrebbe preso il nostro posto.
Nel momento in cui
quella sicurezza ci era stata tolta da sotto i piedi, le nostre anime
erano
precipitate in un vortice asfissiante di Oscurità, la cui
unica Luce si stava
allontanando sempre più, diventando impossibile da
raggiungere.
Avrei
dovuto incoraggiare tutti i miei amici e compagni.
Avrei dovuto rassicurare il mio Dragon, che sembrava più
terrorizzato che mai.
Tuttavia, io ero nel panico come lui, se non di più.
Mi
tornò in mente quel giorno di tre anni fa, a Los Angeles,
sui piedi del Monte Lee, quando Hinode venne colta da quel presagio
fattole
vedere da sua madre biologica, ALFA Malefica. Ci avevo messo giorni per
farla
uscire dalla sua stanza, cercando di recuperarla dallo stato di shock
in cui
era caduta, ma nonostante ciò quella povera bambina non era
riuscita più a
guardare il mondo con positività.
Ricordavo
perfettamente tutte le sue lacrime di orrore e
ripugnanza, e ora che provavo le sue stesse sensazioni, mi ero resa
conto di
tutti i miei limiti.
Non
riuscivo a vedere alcuna via di fuga in quella
situazione. Come potevo sconfiggere l’angoscia che provavo
nel mio Cuore?
Fidati di me, mamma… abbiamo fatto
Scacco Matto!
Le
parole di Hinode risuonarono nella mia testa, e il mio
Cuore ritrovò un po’ di pace.
No. La mia figlia
adottiva aveva ragione. Non potevo lasciarmi cogliere dal panico. Lei
si fidava
ciecamente di me, ed io dovevo salvarla. Per lei, per i miei due figli
biologici, per Dragon e per i miei amici, avrei combattuto anche contro
il Diavolo
in persona.
Consumando
quasi tutte le mie energie mentali, riuscii a
prendere la mano di Dragon e a guardarlo negli occhi. Dovevamo darci
forza a
vicenda, ancora di più dal momento che avevamo deciso di
sposarci, l’altro
giorno. Dovevamo farlo per il frutto del nostro amore, tenuto al sicuro
all’interno di Ub e Momo. Se uno di noi avrebbe vacillato
anche l’altro sarebbe
crollato, e per i nostri figli non ci sarebbe stata alcuna speranza di
sopravvivere.
Anche
lui, con quel gesto, sembrava aver ripreso un po’ di
coraggio, e aveva deciso di seguire il mio esempio afferrando quella di
sua
sorella Nori.
Un'altra
mano, a me familiare, afferrò quella ancora libera.
Era stato Junion. Con lui avevo affrontato tante battaglie, e gran
parte della
mia vita era cambiata per merito suo. Non ci eravamo mai tirati
indietro, e non
l’avremmo fatto nemmeno questa volta. Se ero diventata la
regina Kairi, gran
parte del merito era anche suo.
Junion,
Gabor, Flame e Clairy non erano semplici amici, per
me. Erano parte della mia grande famiglia. Tutti coloro che si
trovavano lì
erano parte di essa e sapevo che, ben presto, avrei dovuto, versare
molte
lacrime, che gran parte di loro sarebbe morta contro i nostri nemici.
Ben presto, ciò che io
e Dragon avevamo cominciato, culminò con una catena fisica
di mani, in grado di
legare, per sempre i cuori di quei valorosi guerrieri.
Merus,
dopo aver tirato un lungo sospiro, attivò la sua
capsula e la gettò a pochi metri di distanza dai suoi piedi,
prima di urlarci,
con autorità.
“SE QUALCUNO NON INTENDE
COMBATTERE, RIMANGA QUI! NESSUNO LO INSULTERA’
PER QUESTO!”
Affrontando
con coraggio il nostro tormento, tutti attivammo
le nostre capsule pronti alla partenza, come aveva fatto
l’angelo
rivoluzionario, facendo apparire dal nulla tutte le nostre navicelle
spazio-temporali.
Nessuno
si sarebbe tirato indietro, e avremmo combattuto
fino alla fine, anche pagando il prezzo più caro.
***
Viaggio
verso la dimensione GAMMA
[Continuazione
– Maisou - NARUTO]
“Non posso credere
che siamo arrivati fino a questo punto…”
“A chi lo
dici… sembrano passati secoli dal giorno in cui ci
conoscemmo tutti e quattro, nel carcere di Hollywood!”
Durante
il nostro viaggio verso la dimensione GAMMA, avevo
deciso di restare in contatto con i nostri ventisei membri della mia
missione.
Il resto dei guerrieri avrebbe raggiunto il Palazzo degli Zeno, per
dare
battaglia al Sommo Sacerdote. Più tempo i nostri compagni
riuscivano a
guadagnare, più possibilità avevamo di vincere
quella battaglia-lampo.
“Ne sono passati
dieci, di anni…”
ammise Clairy,
attraverso la radio della sua astronave mono-posto “… e,
ancora oggi, riusciamo a
cacciarci nei guai, come allora!”
“A dire il vero, abbiamo
fatto un grosso passo in avanti”
dichiarai io, con tono scherzoso, cercando di rasserenare i nostri
animi “Siamo
passati dallo sconfiggere un imperatore, a dichiarare guerra a un
Angelo, e non
uno qualsiasi…”
“… ma
il Sommo Sacerdote, la carica semi-divina più antica ancora
in
vita!” confermò BETA
Shiro “Vi
capirei, ve lo giuro… ma non mi sembra il caso di
aggiungermi ai vostri
ricordi, dato che voi conoscete una versione diversa di me”
“Nah! Non cambia
nulla!” lo
tranquillizzò Flame, con un
tono che mi anticipò subito dove sarebbe andato a parare il
discorso “Questo
non mi impedisce di fare una scommessa con te, mio caro BETA Shiro! Se
entrambi
riusciremo a sopravvivere, tu ti unirai al mio equipaggio! Cosa ne
pensi?”
“Credimi,
Flame… se davvero ne usciremo vivi, sarei pronto perfino a
fare di meglio, assieme a te!”
“Oooooook…
sarà meglio che voi parliate in privato per qualche minuto”
scherzai io, visibilmente imbarazzata da quanto si sarebbero
sicuramente detti
quei due, disattivando momentaneamente i loro canali.
Sarebbe
stato magnifico se la mia amica Flame avesse
finalmente riscoperto il vero amore. Dovevamo soltanto vincere quella
guerra…
… più facile a dirsi
che a farsi.
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACADEMIA]
Dalla
mia tasca, estrassi il piccolo cofanetto rubato dal
Palazzo del Dio Supremo. Vefuniel, che sarebbe rimasta con il mio
gruppo
assieme a sua sorella, ci aveva spiegato le congetture che ALFA Simon
aveva
elencato, mentre lei era prigioniera dei suoi viscidi e disgustosi
abusi e
rapporti sessuali.
Poteva davvero
esserci, dentro quella piccola scatoletta, un’Essenza del
Sommo Sacerdote
quando era ancora un mortale? Di cosa si trattava, allora? Della sua
Logica?
Dei suoi Ricordi? Del Cuore?
“Stai pensando
ancora allo Scrigno Segreto, Kairi?”
mi
domandò BETA Sora, capendo al volo il motivo del mio
silenzio alla radio.
“Sì…”
ammisi io, visibilmente confusa “…
il punto è che trovo alquanto incredibile che il Sommo
Sacerdote
potesse essere un mortale, prima di diventare un angelo. Perché
gli altri angeli non ci hanno mai raccontato questa storia? In
effetti… avremmo potuto chiederlo direttamente a Merus!”
“Non sarebbe
cambiato nulla”
affermò tuttavia Vefuniel,
convinta delle sue parole “Gli Angeli sarebbero rimasti tali anche
se avessimo conosciuto il loro passato da mortali. Il problema insorge
proprio
con il Sommo Sacerdote, invece… perché non
sappiamo cosa l’abbia spinto a
tradire la fiducia non solo di Zarama, ma anche dei due Zeno”
“Credi che gli sia
successo qualcosa, quando era mortale?”
chiese BETA Riku alla ragazza, facendoci riflettere attentamente su
quella
ipotesi.
In
effetti, quella sarebbe stata la risposta più logica di
tutte. L’unico modo per averne conferma era quello scrigno
che avevo tra le
mani.
“Allora non
possiamo perdere tempo prezioso!”
dichiarò
BETA Kairi, più determinata che mai “Raggiungiamo la Dimensione GAMMA e
prepariamoci ad un’accoglienza molto fredda!”
Già.
Nel momento in cui avremmo varcato l’entrata verso
quella Dimensione, ci saremmo trovati contro BETA Cell, GAMMA Hinode e,
purtroppo per noi, la Regina dei Demoni appartenente alla Dimensione
BETA,
Lilith in persona.
Per
BETA Kairi e suo figlio Emerald, quella missione era più
importante che mai, perché avrebbe permesso a entrambi di
riabbracciare Cristal
adolescente, alla quale la madre avrebbe dovuto raccontare la
verità.
Delle
tante persone che avevano deciso di combattere contro
il Sommo Sacerdote, una di queste aveva scioccato tutti i presenti.
Si
trattava, incredibilmente, di BETA Chi.
Quest’ultima
si era rifiutata di andare a controllare le
condizioni della sua bambina, ma non per mancanza di affetto nei suoi
confronti. Aveva compreso, con grande intelligenza, che la piccola
sarebbe
potuta diventare un’arma a doppio taglio se le si fosse
tenuta troppo vicina.
Chiunque avrebbe potuto usarla come merce di scambio per ricattarci.
[Kokoro
o Shihai Shite iku Yami – BOKU NO HERO ACADEMIA]
“Ragazzi…
forse mi è venuta in mente un’idea…”
Fu
BETA Ventus a dire quella frase, con tono dubbioso e
pensieroso.
“C’è
qualcosa che ti preoccupa, Ventus?”
gli chiese Nori,
preoccupata.
“E’ solo
un’ipotesi, ma…”
dichiarò il guerriero,
domandandoci “…
la Barriera Dimensionale che ha tenuto separati i mondi dei Key-Blade
dal resto degli altri universi… potrebbe, secondo voi,
essere ancora attiva
nella Dimensione GAMMA?”
“Beh…
chissà. Non possiamo saperlo, se non controlliamo”
ammise Goten, chiedendo al custode “Perché lo hai chiesto? Hai in
mente
qualcosa in particolare?”
“In effetti
sì. Mi stavo chiedendo se fosse possibile andare a
cercare qualche altro alleato, dai Mondi Nascosti. Non intendo pedine
sacrificabili, aggiungo, ma guerrieri valorosi in grado di dare una
mano a
coloro che hanno meno esperienza”
Cominciai
a rifletterci su. Non era affatto una cattiva
idea. Molti dei nostri guerrieri ancora in vita, purtroppo per noi,
erano
troppo deboli anche solo per poter sfiorare uno dei quattro nemici
contro i
quali avremmo lottato. Nemmeno la seconda anima, ero più che
certa, sarebbe
bastata loro per vincere o restare in vita.
Affiancarli
a qualcuno di più esperto, forse, sarebbe stato
molto più saggio.
“D’accordo!”
accettai io, non sentendo alcuna protesta da parte
dei nostri compagni “BETA
Ventus! A te affido il compito di
andare alla ricerca dei Mondi Nascosti. Insieme a te verranno Marron,
Pan, Bra,
Ran, Kazuha e Masumi. Ciascuno di voi entri in un mondo, e cercate un
guerriero
in grado di darci una mano. Proviamo il tutto per tutto!”
- ATTENZIONE! LA
DIMENSIONE GAMMA E’ STATA RAGGIUNTA CON SUCCESSO! ALLARME!
LA NAVICELLA SPAZIO-TEMPORALE E’ STATA RINTRACCIATA DA UN
RADAR SCONOSCIUTO! -
[Villain
– BOKU NO HERO ACADEMIA]
Perfetto.
Ci avevano già scoperti.
“Siamo finiti al
centro del Multi-Verso, come preventivato!”
confermò BETA Kairi, riconoscendo subito il Palazzo del Dio
Supremo, verso il
quale si stava dirigendo il resto dei nostri guerrieri “Speriamo solo che
possano resistere
a lungo!”
“Ce la faranno!”
dichiarò Todoroki, più deciso che mai “Sono
guerrieri straordinari! Sapranno cavarsela, fino al nostro arrivo!”
“Non ci resta che porre in
loro tutta la nostra fiducia!”
affermai io, ormai pronta a impartire ordini “BETA
VENTUS! E’ IL MOMENTO! TU E IL TUO GRUPPO DOVETE PARTIRE IN
DIREZIONE DEL SETTIMO UNIVERSO! NOI, INVECE, PREPARIAMOCI
ALL’ATTERRAGGIO SUL
DODICESIMO!”
Con
grande padronanza del mio mezzo, mi avvicinai alla
superficie del Palazzo del Dio Supremo, puntando assieme ai miei
rimanenti
compagni verso la boccia contenente il dodicesimo universo, mentre BETA
Ventus
ci superò assieme alle sue sei nuove compagne, diretto verso
la boccia del
settimo.
La
prima parte del nostro piano era andata in porto. Ora
dovevamo trovare il Pianeta Hearts del Dodicesimo Universo, dove si
erano
nascosti Lilith e i suoi alleati.
***
Dimensione
GAMMA – Palazzo Reale
Poco
dopo…
GAMMA HINODE
[Nothing
Can Be Explained - BLEACH]
Gli
allenamenti di BETA Cristal si erano protratti fino a tarda
nottata, con la giovane sayan geneticamente modificata che era stata in
grado
di migliorare tantissimo. Era riuscita, grazie ai nostri consigli, a
potenziarsi quel tanto che bastava per attivare una parte dei poteri
della
leggendaria Spada di Narnia.
Tutti
noi eravamo molto soddisfatti di lei, anche perché
quei risultati li aveva ottenuti senza ricorrere alla trasformazione in
Super
Sayan, che la giovane principessa aveva invano tentato di ottenere.
Nonostante
ciò, eravamo convinti che ci avrebbe messo poco a
raggiungere quello stadio.
Cell
era tornato poco prima che terminasse il nostro
allenamento, con la piccola Ayumi sulle spalle già crollata
in un sonno
profondo. Aveva tentato, invano, di non farsi notare, ma si era
ritrovato di
fronte a Baymax che, inconsapevole del rischio che stava correndo,
aveva
stretto l’androide in un abbraccio coccolone. Feci in tempo a
salvare il
gommoso androide, prima che Cell lo polverizzasse in preda alla
vergogna.
“Non… una… parola con
gli altri!” ci liquidò il bio-androide
con la bambina ancora addormentata
sulla sua schiena, inferocito, prima di varcare l’ingresso
del castello
diroccato, talmente porpora per l’imbarazzo da non rendersi
conto che, attorno
a me, ci fossero anche tutti gli altri prigionieri, i quali fecero una
fatica
immensa per non scoppiare a ridergli in faccia, evitando una
distruzione
planetaria ingiustificata.
Io
e BETA Cristal, come le altre volte, passammo la notte
nella stessa stanza ma eravamo troppo stanche per poter fare altro.
Dormimmo
l’una abbracciata all’altra, recuperando tutte le
nostre energie. Non sapevamo
quando e come si sarebbero mosse tutte le pedine, e non potevamo
rischiare un
calo di distrazione.
Mi
ero appena svegliata, cercando di non svegliare la mia
coinquilina, e uscii dalla nostra camera dirigendomi verso la Sala del
Trono,
dove ero certa che avrei ritrovato mia madre Malefica assieme ai miei
alleati.
Come
era prevedibile, ci azzeccai in pieno. Lilith si stava
riposando seduta per terra, con la schiena poggiata sul bozzolo dove
stava
lentamente crescendo il pargolo di BETA Chi. Poco lontano da lei, vi
stava Cell
che era in piedi, con la testa chinata verso il basso. Sembrava molto
concentrato, e compresi stesse svolgendo una battaglia mentale contro
un nemico
a me sconosciuto.
Mia
madre, invece, si trovava di fronte a una delle
tantissime finestre in vetro, andata in frantumi per via delle
intemperie,
nella sala regale. Sembrava più preoccupata del solito, e
per questo mi diressi
prima da lei.
“Già in piedi,
figlia mia?” mi chiese la donna nel corpo
della
piccola Ai Haibara, volgendomi il suo sguardo severo e malinconico
“Faresti
meglio a riposarti… non sappiamo quando avrà
luogo la nostra ultima battaglia…”
“Non riuscivo
più a dormire, e mi sono riposata abbastanza”
obiettai io, con sicurezza, portandomi al suo fianco e chiedendole
“La
figlia di BETA Chi sta bene?”
“Sì. Ho attivato
la protezione massima su di
lei, e per questo non subirà alcun danno se venisse
attaccato il suo bozzolo.
Tuttavia, l’incantesimo non è ancora carico e
cesserà qualora il bozzolo
subisse danni permanenti… al momento si trova al 35 %”
Annuii,
osservando il paesaggio all’esterno del castello.
L’orizzonte si stava colorando di rosa, e un leggerissimo
spicchio di sole
rendeva quelle terre, desolate e prive di vita, molto più
belle di quanto
fossero in realtà. Quello era il momento del giorno che
preferivo di più,
perché infondeva in me speranza per il nostro futuro, il mio
sogno di una
seconda possibilità.
“Quindi la piccola
resterà per circa nove mesi dentro il bozzolo?”
Malefica,
con mia grande sorpresa, scosse il capo, e mi
rivelò preoccupata.
“No, purtroppo. In un
lasso di tempo così lungo, il feto non sarebbe in grado di
resistere al KI
Demoniaco presente nel bozzolo. Per questo, Lilith ha usato parte dei
suoi
poteri per accelerare il parto della bambina. Il
ritmo di crescita della pargola è cresciuto
esponenzialmente, figlia
mia… la bambina di BETA Chi potrebbe nascere nel giro di
pochi giorni, se non
oggi stesso! La
protezione
massima si attiverà al 100 % solo tra 48 ore!”
“Co-così presto?!”
esclamai io, impietrita, voltandomi verso Lilith “Ma allora… a cosa sarebbe servito? Se
la bambina dovesse nascere durante una delle nostre
battaglie…”
Mia
madre annuii, affranta, mentre io cercavo di comprendere
cosa stesse passando in quel momento nella testa della mia alleata, una
delle
poche, se non l’unica, in grado di capire cosa stessi
provando. Lilith aveva
deciso di rinunciare alla sua possibilità di annullare la
Maledizione del Sommo
Sacerdote, in cambio della vita di quella bambina. Tuttavia, se quella
barriera
magica sarebbe durata così poco, il rischio che tutto
ciò fosse stato inutile
era davvero troppo alto.
Anche Lilith se n’era
resa conto?
“In base a quanto sta
avvenendo… le possibilità che la battaglia finale
si svolga tra pochissimi giorni è pressoché
certa, figlia mia” mi
avvisò Malefica, ammettendo “Ti
dirò la
verità… nelle condizioni in cui ci
troviamo…”
“… noi non vinceremo
mai”
[Aku
no Shinri – BOKU NO HERO ACADEMIA]
A
parlare era stato Cell, il quale si era portato vicino a
noi con fare molto sconfortato.
“Non essere
pessimista, Cell!” lo rimproverai io, con tono
affettuoso “Non è da te
arrenderti alla prima
difficoltà! So che le possibilità di riuscire non
sono alte…”
“Il problema è proprio
questo, Hinode” dichiarò però
l’androide, con una sincerità che mi
preoccupò e non poco “Le
possibilità.
Detesto ammetterlo, ma tua madre sta
dicendo la verità. Le nostre possibilità di
riuscire nel nostro obiettivo non
sono basse… sono nulle. Quando
Lilith si
risveglierà, dovremo ragionare tutti e tre sul da farsi,
perché nemmeno la sua
potenza potrebbe bastarci, da adesso in avanti, contro un nemico come
il Sommo
Sacerdote”
In
quel momento, cominciai a comprendere cosa stesse
cercando di compiere il cyborg sino a pochi minuti prima. Stava
cercando di
analizzare la riuscita del nostro piano, e si era reso conto che
qualcosa non
andava nel verso giusto.
Quello
che mi aveva turbato, più di tutto, era il suo tono
tranquillo e remissivo. La sua non era una dichiarazione di paura.
Era un’ammissione di
resa.
“Cosa ti ha fatto cambiare
idea, Cell?” gli chiesi io, cercando
di trovare un modo per risollevarlo su “Se hai dei dubbi, prova a parlarne con noi.
Sono certa che, con qualche cervello in più, una soluzione
potremmo trovarla!”
L’androide,
cogliendomi nuovamente alla sprovvista, fece
segno di sì con la testa senza accennare alcuna protesta, e
cominciò a
spiegarci.
“Il mio primo dubbio
riguarda gli immensi poteri del Sommo Sacerdote.
Come tua madre ci ha spiegato, la sua carica gli impedisce di uccidere
me o te,
ma non Lilith. Questo, inoltre, non gli impedisce di cambiare
radicalmente le
nostre Linee del Destino…”
“… esattamente”
confermò Malefica, specificando “Lui
può cambiare il destino di chi desidera…
fin quando questo cambiamento sia
coerente e non privo di fondamento!”
Sia
io che Cell ci guardammo negli occhi, in preda alla
confusione.
“Questo non
l’avevi specificato, quando ce ne hai parlato…”
le
feci notare io, indispettita “… quando ce ne hai parlato la prima
volta,
mi era sembrato che il Sommo potesse cambiare la vita di tutti noi come
voleva
e quando voleva”
“Può farlo, ma
non può nemmeno spingersi oltre un certo limite”
confermò lei, tuttavia, lasciandoci totalmente di stucco
“Non c’è da
sorprendersi, inoltre. Se lui avesse davvero potuto
modificare, fin dall’inizio, tutte le nostre vite per
spingerci a compiere
tutte le sue scelte in maniera incondizionata, questa guerra non
avrebbe mai
avuto alcun senso di nascere. Il potere
di cambiare totalmente le Linee del Destino spetta unicamente alla
carica
spirituale con potere maggiore, ma le modalità con cui
riesce a farlo cambiano
in base all’ammontare di potere che essa possiede. Per quanto
il Sommo
Sacerdote sia spaventosamente potente, la sua energia non è
pari a quella di
Zarama o Zeno”
“Allora cosa gli
è impedito di compiere, Malefica?”
domandò con
insistenza Cell, cominciando a stufarsi del modo in cui mia madre
stesse
rigirando la frittata.
“Semplice… provate a
immaginare le restrizioni che vengono imposte a un Angelo. A quel
punto, avrete
la risposta alle vostre domande!”
[Malefica’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Spalancai
la bocca, capendo dove volesse andare a parare mia
madre.
“Lui può
cambiare le nostre vite, ma non può toglierci la vita!”
compresi io, lasciando a bocca aperta anche Cell “Il Sommo Sacerdote ci può obbligare a
compiere delle scelte, ma deve
farlo in modo tale che nessuno possa morire improvvisamente, prima del
tempo!
E’ questo il difetto della sua carica!”
“Indovinato. Fino ad ora,
il Sommo Sacerdote si è
limitato a muovere le pedine esattamente come gli veniva suggerito
dalle nostre
Linee del Destino, ma invece di cambiarle in totò, ha fatto
sì che il destino
si rigirasse da solo a suo favore. La piccola Ai non ha
subito una modifica
della sua vita da parte del Sommo, ma ha scelto da sola il modo in cui
sarebbe
morta, seguendo il destino che le era stato imposto. Lo stesso valeva
per BETA
Dragon, BETA Goku o altri guerrieri che hanno appena perso la vita. Il
loro
destino era già scritto alla loro nascita, e il Sommo
Sacerdote non ha mai
cambiato le loro linee del Destino. Al
contrario, ha fatto sì che le storie delle dimensioni ALFA,
BETA e GAMMA si
unissero in un'unica storia, della quale lui conosce già la
fine, perché ha
fatto in modo di affrontare guerrieri con destini facilmente
intrecciabili tra
di loro”
Dovevo
ammetterlo. Il piano del Sommo Sacerdote si stava
rivelando, ogni secondo in più, una genialata. Quel
farabutto si era limitato a
giocare con le nostre esistenze, ma l’aveva fatto in un modo
così meschino e
subdolo da farlo sembrare quasi innocente.
Quasi,
perché lui stava approfittando di questa falla, nei
nostri destini, per puntare al trono più alto di tutti.
“Se è
così, comincio a capire anche perché i poteri di
Hinode gli siano
utili” comprese immediatamente Cell,
scuotendo la testa con
frustrazione “Ci avevi anche detto
che
lui non potesse leggere la propria Linea del Destino, non è
così? Con Hinode,
questo difetto viene azzerato… ora,
sono
ancora più curioso di sapere cosa ha spinto quella bambina
ad accettare le
richieste di quel folle”
Già.
Perché ALFA Hinode aveva acconsentito a seguire il
piano del Sommo Sacerdote? Le possibilità erano due, ed
entrambe potevano avere
pieno fondamento. A prescindere da quale fosse quella corretta, io ero
certa
che la piccola controparte di me avesse visto la Linea del Destino di
quel
bastardo. Bisognava soltanto capire cosa avesse scoperto.
La
prima ipotesi alla quale avevo pensato preannunciava la
nostra sconfitta. Questa teoria mi terrorizzava perché, se
si fosse rivelata
corretta, avrebbe significato la fine delle nostre vite e della nostra
libertà.
Era, dovevo ammetterlo, l’ipotesi che più mi
convinceva, perché la seconda mi
sembrava talmente impossibile e impensabile…
… poteva, la bambina,
aver visto una nostra possibile vittoria?
“Rifiuti ancora di usare le
tue capacità…” mi
rimproverò
Malefica, cominciando ad allontanarsi da entrambi “… sei così terrorizzata da te
stessa che non riesci a sfruttare il tuo
potere a nostro vantaggio. Per questo, io sono convinta che andremo
incontro ad
una sconfitta inevitabile, Hinode…
fai
pace con la tua anima quanto prima, perché quando ritroverai
quel coraggio che
ti manca, potrebbe essere troppo tardi per tutti!”
Malefica
decise di abbandonare la Sala del Trono, lasciando
quel gruppo di folli, di cui io facevo parte, completamente da soli.
Mia
madre non poteva capire. Non poteva sapere quanto
terrore provassi per la mia capacità, la mia
unicità, la mia Anomalia come
avevo imparato a chiamarla da qualche giorno mentre facevo ricerche su
Asia
Taneko e Hitomi Okada. Io temevo il futuro che ci si parava davanti, e
non
avevo il coraggio di leggerlo perché sapevo di non poterlo
cambiare.
La
mia Linea del Destino e quella dei miei nuovi alleati e
compagni sarebbero restate immutate, a prescindere da ciò
che sarebbe successo,
ma se ci avessi letto una sconfitta io non avrei avuto più
la forza di
combattere.
[Dark
Days Are Coming – DRAGON BALL SUPER]
“C’è
un’ultima cosa che mi preoccupa”
aggiunse Cell, facendo
distogliere i miei pensieri dalle paure che provavo
nell’anima “Riguarda
lo scrigno che i vostri amici hanno rubato dalla stanza del Sommo
Sacerdote.
Fin quando non sapremo cosa contiene, non riusciremo a fare un passo
avanti…”
“… sullo scrigno
non dovete preoccuparvi”
A
parlare era stata Lilith, la quale si era ripresa dal suo
riposo e ci aveva raggiunto con decisione e tranquillità. A
dire il vero, non
ero più certa che la regina dei demoni stesse dormendo,
mentre stavo parlando
con Malefica assieme a Cell, e quest’ultimo sembrava averlo
notato.
“Da quanto ci stavi
ascoltando?”
“Fin dall’inizio… non
ho più bisogno di dormire, ora che sono tornata completa”
confermò lei,
aggiungendo “Da quello che ho
capito, non
si tratta di un’arma o di un qualcosa di necessario, al Sommo
Sacerdote, che
possa sconfiggerci o distruggerlo. Da come veniva custodito, io credo
che
quell’oggetto contenga semplicemente qualcosa di molto caro
all’angelo…”
“… qualcosa che
lo lega alla sua precedente vita da mortale?”
compresi io, ricevendo l’assenso da parte di Lilith che
continuò il suo
discorso.
“Se non possiamo
combatterlo sin da subito, la miglior cosa da fare è cercare
di studiare il
passato del Sommo Sacerdote. Tutto ciò che so, su di lui,
riguarda solo quanto
ha compiuto quando io ero una vera donna. Non sappiamo nulla sulla sua
precedente vita da mortale. Più
cose
verremo a sapere, più debolezze scopriremo di lui!”
“Perciò, la
nostra prossima mossa sarà quella di recuperare lo Scrigno?”
le domandò Cell, per niente soddisfatto “Non potevi recuperarlo due
notti fa, quando
ne hai avuta l’occasione?”
“E far sì che il Sommo
Sacerdote ci venisse alle calcagna, alla prima occasione disponibile?
Voglio
sconfiggere quel figlio di puttana, ma non ho intenzione di uccidermi
da sola.
Qualunque cosa ci sia all’interno di quel piccolo cofanetto,
saranno ALFA Kairi
e la F.O.F. a scoprirlo… e noi
approfitteremo delle loro ricerche per fare la nostra mossa
successiva…”
“… sempre che
loro non la facciano prima di noi… o, peggio, sempre che non
sia il Sommo Sacerdote a farlo”
Sembrava
un suicidio, ma quella era l’unica scelta che
potevamo compiere, al momento. La nostra scarsa potenza e la presenza
di altri
nemici ancora troppo forti ci obbligava ad attuare una tattica
remissiva, di
catenaccio, con la quale avremmo dovuto avere a che fare fino al giorno
in cui
avremmo dovuto compiere l’assalto decisivo.
Una
cosa era certa.
“Se saranno i nostri nemici
a fare la prima mossa…”
“… per noi sarà la
fine. Giusto, Lilith-Sama?”
La
regina dei demoni non ebbe il coraggio di rispondere,
abbassando sconsolata il capo.
“Cell… per quanto è
avvenuto due notti fa…”
“… acqua passata. Non
c’è bisogno che tu dica altro”
[Krillin
and Goku – DRAGON BALL SUPER]
Incredule,
osservammo l’androide mentre camminava verso
l’uscita della Sala del Trono. Quello era davvero il Cell che
conoscevano
tutti?
Sembrava
un altro!
“Dove vai, adesso?”
gli chiesi io, con curiosità, mentre lui
aveva già raggiunto il pomello dell’enorme portone
in legno, mezzo consumato
dalla muffa e dalle tarme.
“Ho promesso a una certa
persona che l’avrei
svegliata presto e che avrei continuato ad allenarla. Se
non c’è altro di cui parlare, io mi congedo”
Poco
prima di uscire, si lasciò scappare una soffusa
dichiarazione, convinto che noi non lo stessimo più
ascoltando.
“Quella
nanerottola… mi sta mandando in tilt il cervello!”
Quando
richiuse la porta alle nostre spalle, stavo quasi per
commuovermi, e anche sul viso di Lilith si era formato un sorriso
stupito e
meravigliato.
Cell
era cambiato al punto da provare a stringere un legame
con la piccola Ayumi?
“Loro due possono capirsi,
più di chiunque altro, perché hanno un
passato molto simile” affermò
Lilith, tornando vicino al bozzolo e
accarezzandolo con la sua mano “Se c’è qualcuno che
può risvegliare il Cuore
di Cell, quella è Ayumi Yoshida”
“Lilith… per quanto
riguarda la bambina di Chi…”
“So già tutto. Non
preoccuparti…”
“Io non volevo dirti
questo…” aggiunsi subito io,
preoccupata,
prima che lei mi anticipasse nuovamente, con tono triste ma con sguardo
sereno.
“Non mi pento della
mia scelta, Hinode. Quella piccola ha più bisogno di aiuto,
rispetto a me. Non
importa se la Protezione Assoluta, su di lei, si attiverà
solo dopo la sua
nascita. Fin quando le daremo la possibilità di venire al
mondo, ce ne occuperemo
noi… ma dopo, la ridaremo a sua
madre,
come è giusto che sia! Prima questo avverrà,
prima potrò combattere con l’animo
libero!”
Annuii
con la testa, grata che la regina fosse completamente
lucida sul da farsi. Non dovevo temere un suo improvviso cambiamento di
piani.
Perciò,
ora dovevamo soltanto aspettare, giusto?
Aspettare…
…
aspettare, fino a quando…
“E non solo… ho come
l’impressione che qualcun’altro voglia proteggere
questa piccola, anche a costo
della sua stessa vita!”
“Un momento… che cosa…?!”
Prima
che potessi chiederle spiegazioni sull’ultima frase da
lei affermata, il suono di un fulmine che cadeva a pochi chilometri di
distanza
dal nostro castello mi colse totalmente alla sprovvista.
Il
boato che ne seguì fu la conferma a quanto temessi di
più.
Durante
l’alba, non vi erano state tracce di nuvole nel
cielo, e per questo compresi al volo cosa fosse successo davvero.
Quel
fulmine era frutto di un incantesimo…
… il mio incantesimo
di tracciamento!
“Hinode… non dirmi
che…”
“Già… purtroppo è
così! Qualcuno è appena
atterrato sul
nostro pianeta! SVEGLIA TUTTI QUANTI! TEMO CHE DOVREMO COMBATTERE
CONTRO
QUALCHE NEMICO!”
***
A qualche
chilometro di distanza
In
quel preciso momento…
ALFA SIMON
[Terror
– DRAGON BALL SUPER]
“Pride non riesce a
capire… perché non vuoi attaccare subito il
castello
dove si trovano i nostri nemici?”
“Perché io, a
differenza di tutti i tuoi compagni che sono morti, ci tengo a uscire
vivo da
questo scontro. Lilith e GAMMA Hinode
non sono avversari da sottovalutare, e potrebbero aver escogitato
qualcosa per
tenerci impegnati, prima di ritrovarcele di fronte”
lo rimproverai io,
con severità “Inoltre, il
nostro
obiettivo non è attaccare alla cieca i nostri
nemici… ma recuperare un guerriero
in grado di rigirare il tempo del nostro
signore”
Eravamo
appena atterrati a qualche chilometro di distanza
dal palazzo nel quale Lilith, GAMMA Hinode e Cell si erano nascosti in
quei
giorni. Che illusi. Non riuscivo a credere che quei tre imbecilli non
avessero
pensato ad un altro nascondiglio oltre a quello.
Per
ovviare a una qualsiasi tecnica di rigetto, io ero
entrato dentro il corpo di Pride, il quale mi aveva protetto per mezzo
delle
cellule di Buu. Solo dopo essere atterrati, io venni cacciato dal suo
corpo.
“Ascoltami attentamente,
Pride… credo tu abbia
già intravisto
tutti i nostri nemici che stavano viaggiando verso questo pianeta. Sai
cosa
significa questo, vero?”
“Certo… che siamo
arrivati al culmine della battaglia!”
confermò lui, tutto elettrizzato “Quando
vuoi che Pride sferri l’attacco?”
“Lascia che atterrino
sul pianeta e che incontrino i nostri obiettivi, così non
capiranno le tue
reali intenzioni. Attaccali solo quando saranno concentrati al massimo
sullo
Scrigno… a quel punto, dovrai
rubarlo
con una delle tue copie e riportarla dal Sommo Sacerdote. Il tuo vero
corpo,
invece, resterà qui… e porrà fine alle
loro sofferenze!”
“Se vi dicessi che
siete stati già scoperti?”
[Jiren’s
Theme – DRAGON BALL SUPER]
Entrambi
ci voltammo alle nostre spalle, dove qualcuno si
era appena tele-trasportato per accoglierci a suo modo.
Costui
era Cell, il quale era in compagnia di una bambina
dai capelli castani nascostasi timidamente dietro una delle sue gambe.
Doveva
chiamarsi Ayumi Yoshida, se non erravo.
“Lo sai che hai commesso
una grandissima cazzata a venire qui da solo,
vero?” lo avvisai io, sogghignando
assieme a Pride “Non
penserai davvero di poterci sconfiggere assieme a quella ragazzina! Ti
è andato
di volta il cervello, in questi giorni?”
“Cosa ti fa credere che io
resterò da solo, nel corso della battaglia?”
obiettò però Cell, invitando la piccola a
mettersi in posizione di
combattimento “Fin quando
resterò qui,
Lilith potrà raggiungerci con il tele-trasporto… e per voi due sarebbe la fine!”
“Sembri così
sicuro di te, insettoide!” lo prese in
giro Pride,
rivelandogli “Cosa ti fa pensare che
lei
verrà da te, lasciando che la piccola bambina di BETA Chi
rimanga completamente
da sola, senza alcuna protezione? Pride
non è per niente convinto della tua idea!”
La
spavalderia di Cell era velocemente andata a farsi
benedire. Quell’idiota aveva commesso un grande errore e se
n’era reso conto
solo in quel momento. Non solo si era portato di fronte a due guerrieri
molto
più crudeli, potenti e spietati di lui, ma l’aveva
fatto portandosi appresso
una piccola e indifesa ragazzina.
Non potevo chiedere di
meglio.
Con
la mia velocità, fui in grado di portarmi alle spalle
dell’androide, imprigionando sia Cell che la piccola Ayumi
tra le mie braccia,
pronto a compiere la mia prossima mossa.
“Cos… LIBERACI
SUBITO, BASTARDO!”
“VA VIA, PRIDE…
A LORO CI PENSO IO!”
Senza
dare loro il tempo di reagire, mi preparai a usare la
materializzazione, pronto a raggiungere il luogo a me destinato per
compiere la
mia missione. Sarebbe stato facile raggiungerlo, grazie ad un oggetto
che il
Sommo Sacerdote ci aveva consegnato dall’inizio di quella
guerra.
Cell
e Ayumi non furono in grado di fuggire e finirono per
seguirmi a loro volta nel luogo dove, ad attenderli, avrebbero
affrontato un
destino a dir poco crudele.
***
Dimensione
Sconosciuta
CELL
[Emperor
Frieza – DRAGON BALL XENOVERSE]
Ci
ero riuscito. Grazie a Dio, ALFA Simon aveva deciso,
scioccamente, di separare le sue forze da quelle di Pride, e aveva
trascinato
sia me che Ayumi da un’altra parte.
Quando
Hinode ci aveva raggiunto, in preda al panico,
annunciandoci l’atterraggio di un nemico, io avevo deciso di
raggiungerlo al
volo in compagnia della piccola bambina, allieva del defunto Son Goku.
Riaprii
gli occhi, consapevole di essere stato
tele-trasportato in un luogo molto lontano dal quale ci trovavamo.
Strano.
Quell’ambiente mi ricordava tantissimo il pianeta
Terra. Tantissime persone mi stavano fissando, con aria incredula e
orripilata,
e tra queste riconobbi moltissimi guerrieri di razza sayan, namecciana
o
terrestre. Vi stavano addirittura alcuni majin.
Che posto era quello?
Provai,
ancora una volta, ad analizzare l’ambiente
circostante. Sembrava una città come tutte le altre, con la
differenza che
sopra ad ogni palazzo intravedevo un simbolo molto particolare, che ero
certo
di aver già visto da qualche parte.
“Ma… ma quello
è Cell?!”
“Per la miseria! Come
diavolo ha fatto a giungere qui?! Conton City non
dovrebbe essere…”
Quando
sentii quel nome, cominciai a rabbrividire per lo
shock.
Per tutti i Kami!
Ero stato
tele-trasportato a Conton City!? La Città del Tempo?! Come
era stato possibile?
Quel luogo non doveva essere schermato e protetto da una barriera, per
impedire
a persone indesiderate di accedervi?
“Cell… che ingenuo… pensi davvero che uno come me, in possesso
della Bacchetta di Sambuco, non sia in grado di spezzare delle difese
magiche
così scarse?”
Inferocito,
mi voltai verso ALFA Simon, il quale si trovava
sopra le nostre teste, in volo, stringendo con forza la gola di Ayumi
con la
sua mano, la quale faceva fatica a respirare.
Merda.
Avrei dovuto
immaginarmelo.
“Voglio fare un gioco con
te, Cell!” annunciò il verme,
urlando
talmente forte che si fece udire da tutti i cittadini di Conton City
“Io ti concederò
l’utilizzo di un solo
attacco, dal quale io non mi difenderò in alcun modo! Così, se vorrai, potrai
uccidermi… ma se lo farai, io ucciderò la tua
nuova amichetta e non potrai più riabbracciarla, nemmeno
nell’Aldilà!”
“FARABUTTO! LASCIA
ANDARE QUELLA BAMBINA!”
Una
decina di guerrieri si erano gettati, ingenuamente,
all’attacco di ALFA Simon, il quale però era tutto
tranne che un’idiota.
“Branco di insetti
schifosi…”
Non
riuscirono nemmeno a sfiorarlo. I loro corpi vennero
colpiti da un’improvvisa luce verde, partita dalla bacchetta
estratta dal guerriero,
che trapassò i loro cuori. Tutti loro precipitarono esanimi
al suolo,
terrorizzando ancora di più i cittadini che, a quel punto,
compresero di
trovarsi di fronte a una grave minaccia che puntava a togliere loro la
vita.
“Sono… sono
morti! LI HA UCCISI! QUEL BASTARDO HA UCCISO TUTTI I NOSTRI
COMPAGNI! ATTACCHIAMOLO E LIBERIAMO QUELLA BAMBINA!”
urlò un
namecciano, in preda alla rabbia, gettandosi anche lui
all’attacco del mio
nemico in compagnia di un’altra trentina di guerrieri.
“NON FATELO!”
urlai loro contro, portandomi davanti a loro e rivolgendo loro la
schiena, per
evitare un improvviso attacco alle spalle da parte di ALFA Simon
“VI FARETE SOLO AMMAZZARE!”
“NESSUNO DI NOI TI
CREDE, ANDROIDE DA STRAPAZZO!” dichiarò
uno di loro, con rabbia “SAPPIAMO
BENISSIMO CHI SEI… HAI IDEA DI
QUANTE VOLTE TI ABBIAMO DOVUTO DARE UNA LEZIONE, DURANTE I NOSTRI
VIAGGI
TEMPORALI? TI CONOSCIAMO ALLA PERFEZIONE… E SAPPIAMO CHE SEI
UNO SPORCO
ASSASSINO!”
Perfetto.
Nessuno di quegli idioti mi ascoltava. Non mi
avrebbero mai creduto, lo sapevo sin dall’inizio. Avrei
dovuto agire di
persona, conoscendo le capacità di Ayumi, ma non sapevo se
quell’incantesimo verde
potesse ucciderla davvero.
Il
giorno prima, avevo scoperto tantissime cose sul conto
della bambina, e le sue capacità superavano di gran lunga le
mie aspettative.
La sua seconda anima, inoltre, aveva preso il sopravvento e mi aveva
sfidato in
un combattimento, nel quale ero riuscito a vincere con grande fatica.
Solo in
tardo pomeriggio, la bambina aveva avuto il coraggio di parlarmi del
suo
passato…
… della sua vera
storia, quella che nessuno dei suoi amici conosceva.
Tutti
i guerrieri che avevo invano tentato di avvisare, si
gettarono contro ALFA Simon il quale usò nuovamente la sua
bacchetta per
incantare quei poveri disgraziati…
… i quali, invece di
morire, si voltarono minacciosamente verso di me!
Cazzo! Quella non era
la maledizione Imperio? Hinode l’aveva usata la sera prima
contro uno dei
nostri prigionieri, costringendolo a fare ciò che lei voleva.
“… uccidetelo!”
Mi
affrettai a raggiungere la trasformazione Golden, prima
che uno di loro provasse a colpire il mio punto debole, ovvero il
nucleo che si
trovava nel mio cervello. In meno di un minuto, fui in grado di
occuparmi di
tutti loro, senza alcuna fatica, decidendo semplicemente di metterli al
tappeto
e di non ucciderli.
Se
ora quegli imbecilli non si fossero fidati delle mie
parole…
“… AVETE VISTO?
CELL E’ UN ALLEATO DI QUEL BASTARDO!”
Santi Shenron e
Polunga!
Ma che avevano nel
cervello quei coglioni? Segatura?
“Cosa ti aspettavi, Cell?”
mi ammonì ALFA Simon, continuando a
stringere con più forza la gola di Ayumi, la quale stava
pericolosamente
diventando viola a causa della mancanza d’aria “Come possono credere a un androide che non ha mai
fatto del bene? Sei
un essere senza Cuore! Lo sei sempre stato! Come puoi aspettarti che si
fidino
ciecamente di te, al primo sguardo?”
Merda.
Mi
disgustava ammetterlo, ma ALFA Simon aveva detto la verità.
Io non potevo chiedere l’aiuto di tutti quei guerrieri,
perché in loro vi era
il ricordo del mio oscuro passato. Loro non si sarebbero mai fidati di
me e non
avrei mai potuto far cambiare loro idea. Loro mi conoscevano in un
modo, e
avrebbero continuato a trattarmi così perché non
ero stato in grado di cambiare
la mia anima, sempre se ne avevo una.
Io
non avrei mai avuto un Cuore. Io ero destinato a rimanere
un semplice androide, costruito da un pazzo scienziato che mi aveva
considerato
la sua più grande creazione, l’essere perfetto, ma
pur sempre un mero oggetto
del quale si sarebbe soltanto vantato e al quale non aveva mai
insegnato cosa
fosse la vita vera.
“… e pensare che
proprio tu volevi candidarti a Dio Supremo… che
pagliaccio… hai solamente illuso
l’animo di questa
ragazzina innocente! Oggi, lei morirà, senza che tu possa
far nulla per…”
Il
mio corpo si mosse da solo. La rabbia aveva preso il
sopravvento sulla mia coscienza, e mi aveva fatto provare un sentimento
che io
conoscevo ormai a memoria…
… era la sete di
sangue.
Quel farabutto doveva
morire, qui e adesso!
La
mia mano, il cui palmo caricò un colpo alla mia massima
potenza, era già tesa verso ALFA Simon, il quale
cominciò a ridere davanti al
mio intento omicida.
In
quanto agli altri guerrieri attorno a me, costoro
cominciarono veramente a temere per la vita di Ayumi, e non avevano
tutti i
torti.
Bastava
un errore, e io avrei potuto condannare a morte la
bambina.
No…
… ma quale errore?
Io
potevo farlo…
… io ero Cell! Ero l’Essere
Perfetto! Non potevo farmi sconfiggere da quel farabutto, anche a costo
della
vita di una bambina…
… dell’unica persona
in grado di capirmi davvero!
“ECCO A VOI CELL
PERFETTO!” cominciò a urlare quel folle
e sadico sterminatore, a tutta la
platea “NON HA NEMMENO
PIETA’ PER LA SUA
CARA AMICA! SE VOLETE SALVARLE LA VITA… E’ A LUI
CHE DOVETE PUNTARE, E NON A
ME!”
Cominciai
a percepire la minaccia alle mie spalle. Centinaia
e centinaia di guerrieri, di ogni razza, erano partiti verso la mia
direzione,
pronti a uccidermi e strapparmi gli arti dal corpo.
Ayumi
aveva rivolto i suoi occhi verso di me, e mi sussurrò
una sola, semplicissima parola, rivolgendomi un dolce
sorriso…
Uccidimi.
Bastò
questo per rasserenare il mio animo.
[I’m
Seriously Going To Crush You – BOKU NO HERO ACADEMIA]
Non
importava se quel branco di ingenui non mi avesse creduto.
Non mi importava se per loro, quanto stessi per compiere, fosse un atto
disumano. Non mi importava nemmeno più di diventare un Dio
Supremo.
Fin
quando quella bambina avrebbe avuto fiducia in me, io
avrei combattuto anche contro il male in persona…
… non mi restava altra
scelta che fidarmi di lei, e compiere il mio ultimo, tremendo gesto da
androide
omicida.
Invece
di sparare il raggio di energia dalla mia mano, io
puntai con decisione il mio sguardo verso l’obiettivo e usai
una tecnica molto
usata dai guerrieri provenienti da Namecc…
… due laser di KI,
originati dai miei occhi!
“NO! MALEDETTO!
NOOOOOOOOOOO…”
Quei
colpi, a differenza di quello che avevo precedentemente
caricato, erano molto più veloci e precisi. Entrambi avevano
raggiunto ALFA
Simon, più precisamente il braccio che stringeva la gola di
Ayumi. Tutti i tendini
del suo polso vennero trapassati, costringendo il nostro nemico a
liberare la
piccola bambina che, ripresasi dalla mancanza d’aria, gli
sferrò un calcio
vendicativo. L’adulto terrestre accusò il colpo
non reagendo in tempo e
precipitando verso il suolo, a qualche centinaio di metri di distanza.
Prontamente,
mi ero tele-trasportato via dalla marmaglia di
guerrieri che puntavano alla mia testa, e raggiunsi la piccola Ayumi
mettendomi
davanti a lei e scompigliandole i capelli soddisfatto. Si era ripresa
al volo,
grazie alle sue intrinseche capacità.
Quando
i guerrieri di Conton City provarono a raggiungermi
nuovamente, fu proprio la piccola terrestre che prese le mie difese,
urlando
con rabbia a tutti loro.
“SIETE DEGLI IMBECILLI!
CELL E’ UN VOSTRO ALLEATO E STA CERCANDO DI SALVARVI, RAZZA
DI INGRATI CHE NON
SIETE ALTRO!”
Tutti
quanti fermarono il loro moto, restando a bocca
spalancata per il modo in cui la piccola si era rivolta a loro,
incapaci di
ribattere a quanto stesse continuando a urlargli contro.
“NON VEDETE CHE STO
BENE!? LUI NON E’ PIU’ QUELLO DI UN TEMPO! NON SOLO
HA STESO E BASTA I VOSTRI
COMPAGNI, MA SI E’ RIFIUTATO DI UCCIDERMI PUR SAPENDO CHE
SONO IMMORTALE!
POSSIBILE CHE QUESTO NON VI BASTI A FIDARVI DI LUI?!”
Quello
che avrei visto quel giorno, lo ammetto, non me lo
sarei mai scordato per il resto della mia vita. Ormai convinti dalle
parole di
Ayumi, tutti avevano deciso di superarmi, portandosi di fronte a un
divertito
ALFA Simon, il quale si era velocemente ripreso dal debole colpo della
mia
piccola compagna di battaglia, oltre che mia nuova amica.
“Devo proprio ammetterlo,
Cell… questa volta mi hai davvero sorpreso”
dichiarò ALFA Simon, più tranquillo che mai
“Hai deciso di sprecare il tuo unico
colpo libero per liberare la tua
nuova amica, piuttosto che salvare questa città
così sacra e importante. Potrei
ancora usare i poteri della mia bacchetta, e tutti loro…”
“… quale
bacchetta, coglione? Quella che ho distrutto un minuto fa?”
Stranito,
il giovane terrestre puntò lo sguardo verso il
palmo col quale teneva, inconsapevolmente, ciò che restava
di quel bastoncino
tanto potente, ma ormai inutilizzabile.
Per la prima volta da
quando l’avevo conosciuto, quell’uomo venne colto
da uno shock improvviso, che
non gli permise di collegare al volo quanto fosse realmente accaduto.
“Ma… impossibile… ma come…?”
Quell’imbecille
non si era minimamente reso conto di quanto
fosse accaduto. Era caduto preda del tranello che io e Ayumi gli
avevamo
preparato.
“Non ho mai puntato alla
mia amica” spiegai a tutti i presenti,
i quali erano stati tratti in inganno assieme al nostro nemico
“Io ho colpito solo la
bacchetta… quel farabutto
è stato beffato da una
semplice Illusione! Non vedi che il tuo polso è ancora tutto
intero?”
“Un’ill…
illusione?” continuò a non
comprendere ALFA Simon, con
la bacchetta spezzata che continuava a tremargli nella mano.
“Esattamente… un
Gen-Jutsu che vi ha spinto
a credere che, quel colpo, fosse diretto solo a me!”
[Archangel
– BEST OST IN THE WORLD]
La
bacchetta di Sambuco cadde dalle mani del suo ultimo
utilizzatore, rimbalzando per terra fino a fermare il suo moto in
maniera
definitiva. Gli occhi di ALFA Simon cominciarono a comprendere cosa
fosse
realmente accaduto e puntarono in direzione della piccola Ayumi
Yoshida, le cui
iridi avevano improvvisamente cambiato colore. Ora erano rosse, e
attorno alla
pupilla stavano vorticando tre tomoe.
Quell’occhio
avevo imparato a conoscerlo il giorno prima,
quando Ayumi mi aveva spiegato cosa fosse, grazie anche
all’aiuto della sua
seconda anima.
Era stato uno shock,
per me, scoprire che quella bambina non fosse altro che il frutto di un
esperimento folle condotto da un pazzo shinobi, o meglio conosciuto
come ninja,
di nome Orochimaru. Dentro al suo corpo, infatti, circolava il genoma
di dieci
pericolosissimi guerrieri, le cui capacità erano a dir poco
incredibili.
Scoprire che, il giorno in cui l’avevo assorbita, lei mi
avesse intrappolato in
un Gen-Jutsu per celarmi l’esatto opposto, fu sconvolgente.
Scoprire che, a
causa delle sue capacità, lei non potesse morire in alcun
modo, che potesse
possedere più Cuori contemporaneamente, che fosse in grado
di trasformarsi in
un pesce-squalo quando entrava in acqua, o che sapesse recuperare
informazioni
semplicemente comunicando con le piante…
… queste e tantissime
altre capacità che la rendevano molto simile a quello che
ero io.
Anche lei era il
risultato di un esperimento, come me. Anche lei era stata creata con lo
scopo
di distruggere tutto ciò che le capitava a tiro. Allora
perché era diventata
così, invece di seguire la strada
dell’Oscurità?
Semplice… qualcuno
aveva avuto il coraggio di conoscerla e di seguirla, insegnandole cose
come
l’amore o la fiducia, le stesse emozioni che la bambina aveva
provato a farmi
comprendere.
ALFA
Simon aveva sbagliato in toto.
Se
io non ero nient’altro che un’androide privo di
cuore,
anche Ayumi sarebbe dovuto esserlo, e mi rifiutavo di credere a una
cosa del
genere.
Lei
non era un semplice cyborg, ma una bambina che aveva
avuto la forza di superare tutte le avversità, facendosi
riconoscere come
guerriera da uno dei miei più grandi nemici, Son Goku, che
l’aveva voluta come
sua allieva.
Androide… umano…
… potevo essere sia
l’una che l’altra cosa, ma non mi sarebbe
più importato di nulla.
Io ero semplicemente
Cell…
… e avrei combattuto
contro i miei nemici, come avevo sempre fatto, con la consapevolezza di
chi era
ormai in grado di capire cosa significasse la parola vita o
libertà.
Io avevo un Cuore, e
l’avrei usato fino all’ultimo grammo della sua
energia contro quel pezzo di
merda di ALFA Simon, anche a costo di cambiare per sempre la mia vita.
“SEI SPACCIATO, FIGLIO DI
PUTTANA!” urlai al mio nemico evocando
dal nulla, tra le mie mani, un Key-Blade, pronto a spaccare la faccia
di ALFA
Simon che rimase paralizzato per lo shock quando vide la mia nuova arma
“ITACHI!
PRENDI IL POSTO DI AYUMI… E DAMMI UNA MANO!”
“Con
molto piacere…”
esclamò la piccola, con un
tono completamente diverso dal solito, molto più freddo e
minaccioso,
inglobando il suo corpo all’interno di una gigantesca
armatura di quell’energia
che, avevo imparato, si chiamasse Chackra.
Io
e la mia compagna di battaglia eravamo pronti a spaccare
il culo di quell’imbecille!
***
Dimensione
GAMMA – Castello Reale
Nello
stesso momento…
LILITH
[Continuazione
– Archangel – BEST OST IN THE WORLD]
“Davvero non riesci a
trovare alcuna traccia di Cell?!”
“Ci sto provando! La
sua aura e quella di Ayumi sono come sparite!”
Io,
GAMMA Hinode e tutti gli altri presenti ci trovavamo
nella Sala del Trono. Quando la figlia di Malefica aveva annunciato
l’arrivo di
una forza sconosciuta, io mi ero incaricata di chiamare tutti i
presenti e di
portarli lì, mentre sua madre aveva eretto una speciale
barriera attorno al castello.
Gli
unici assenti, ci eravamo resi conto, erano Cell e
Ayumi, i quali erano andati a fronteggiare la grave minaccia.
“Sono stata una
stupida” cominciò a pentirsi GAMMA
Hinode, in preda alla frustrazione “Avrei
dovuto immaginarmelo che un Demone Puro potesse portarsi dietro altri
nemici,
grazie al suo corpo!”
“Basta, Hinode!”
la rimproverò tuttavia Malefica, affermando “Cell era pienamente
consapevole
di ciò che stesse per compiere, e quella bambina
è tutto tranne che una
stupida! Se sono andati lì, è perché
l’androide si è reso conto subito della
grave minaccia e ha cercato di separare le forze del nemico!”
“Ma Ayumi…”
provò a insistere Eraser Head, prima che la
temutissima strega lo fermasse con un cenno del capo.
“… quella non è una
ragazzina normale. Nel suo DNA, circolano i genomi di dieci tra i
più temuti
guerrieri provenienti dalla Dimensione ALFA. E’
stata protetta fin dal giorno in cui è nata da molti dei
suoi
compagni, e verrà protetta anche da Cell!”
“Esattamente!”
confermò GAMMA Hinode, fulminando con lo sguardo tutti i
presenti “Se,
invece di lamentarvi di lui, aveste provato a conoscerlo
meglio…”
“ORA BASTA!”
A
urlare, con nostra grande sorpresa, era stata BETA
Cristal, la quale aveva poggiato una mano sulla spalla della mia
compagna di battaglia,
cercando di placare gli animi tesi.
“Non serve a nulla
litigare, adesso. Se loro pensano che Ayumi sia al sicuro con Cell,
allora non
ci resta che fidarci di loro. Ora come ora, l’unica cosa a
cui dobbiamo pensare
è rintracciare il nemico che si trova vicino a noi!”
La
principessa del regno di Hearts aveva ragione. Avevo
riconosciuto all’istante le due aure che erano atterrate su
quel pianeta. Si
trattavano di ALFA Simon (la cui energia spirituale era scomparsa
assieme a
quella di Cell e Ayumi) e di Pride, il quale aveva azzerato la sua aura
pochi
secondi dopo quella del suo alleato.
Ergo, avremmo dovuto,
con tutta probabilità, vedercela con il mio vecchio compagno.
Pride
era il secondo Deadly Sins più potente. Il suo potere
gli permetteva di disintegrare tutto ciò che inglobava nella
sua immensa aura. Nonostante
io fossi immensamente più potente di lui, non sapevo quanto
potere potesse
avergli donato il Sommo Sacerdote. Se, come temevo, aveva reso Pride e
Sloth
forti quanto me, o peggio, se li avesse resi capaci del Risveglio, non
potevo
avvicinarmi a nessuno dei due perché sarei potuta cadere
vittima dei loro
poteri.
Al
contrario, se Pride era rimasto quello che conoscevo, un
guerriero in grado di usare la magia Bianca era perfettamente in grado
di
contrastarne i poteri di polverizzazione. Ci bastava proteggerci con
una
barriera, e non avremmo più subito alcun danno. La persona
più indicata per
combattere contro di lui era BETA Cristal, colei che possedeva il
Key-Blade
Originale, la custode ufficiale della Spada di Narnia, Fiamma della
Speranza.
Avremmo dovuto sostenerla, ovviamente, dato che non aveva la stessa
potenza di
Pride, ma essendo quest’ultimo completamente solo, potevamo
tranquillamente
sconfiggerlo…
… tuttavia, più tempo
perdevamo, meno possibilità avevamo di coglierlo alla
sprovvista!
Non
solo. Se non eravamo in grado di trovare Cell e Ayumi,
avremmo potuto ritrovarci in una situazione di svantaggio. ALFA Simon
sarebbe
potuto tornare da un momento all’altro…
… e, a quel punto, per
noi non ci sarebbe stata alcuna speranza.
“Cos… ANCORA? MA
CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!”
Altri
fulmini illuminarono il cielo in lontananza. Se ne
sentivano una decina, segno che tanti nemici stavano atterrando sul
nostro
pianeta.
Quelle
aure, tuttavia, le conoscevo alla perfezione. Non
erano, per caso…
“… un
attimo… ma questa è…”
“… SONO LE AURE
DEI NOSTRI AMICI!”
***
Dimensione
GAMMA
Nello
stesso momento…
ALFA KAIRI
[Soundtrack
7 – DRAGON BALL Z]
L’atterraggio
su quel pianeta si rivelò molto tranquillo, e tutti
noi conservammo le capsule contenenti le nostre navicelle
spazio-temporali. Pensavo
che non fossimo stati scoperti, fino a quando non sentii tutti quei
fulmini
cadere in lontananza. Gabor aveva insegnato a tutti noi, dal primo
all’ultimo, come
riconoscere le tracce di Magia, sia bianca che oscura, e su quel
pianeta ve
n’erano a migliaia, di ogni genere.
Quei
lampi erano un esempio lampante. Strano sentirli o
vederli quando il cielo era così limpido e azzurro, senza
alcuna traccia di
nuvole.
“Quindici… sedici…”
Altri
tre fulmini, caddero successivamente alle
dichiarazioni d BETA Kairi, prima che il silenzio cadesse nuovamente
all’interno di quella foresta.
Diciannove lampi in
tutto.
“Quelli erano
segnalatori!” comprese BETA Sora, visibilmente
preoccupato “Significa
che siamo già stati scoperti!”
“Poco male!”
dichiarai io, soddisfatta “Significa che ci raggiungeranno
loro!”
“Ha detto bene, sua maestà!”
Allarmata, mi voltai
alle mie spalle ma non c’era nessuno. Chi aveva parlato?
Prima
che potessi scoprire cosa stesse succedendo, tutti
quanti fummo tele-trasportati da un’altra parte. Ci trovavamo
all’interno di un
castello in rovina, a giudicare dallo sfarzo dei mobili ma anche dagli
enormi
squarci sulle mura.
“Ma… ma questa
non è la Sala del Trono, mamma?”
domandò BETA
Emerald a sua madre, la quale però stava tremando per
l’emozione.
[I
Have Seen Much - NARUTO]
Davanti
a noi, infatti, vi stavano tantissime persone che
conoscevamo. Una, in particolare, aveva fatto commuovere la mia
alter-ego,
perché si trattava della sua cara figlia.
“Cri-Cristal…”
L’intera
famiglia si strinse in un caloroso abbraccio, e
tutti e tre cominciarono a piangere per la gioia. Sia Emerald che la
regina
della Dimensione BETA avevano temuto il peggio per la loro parente, e
ora che
l’avevano vista sana e salva, le loro paure si erano dissolte
del tutto.
“HIRO! GOTEN!”
“GOGO!”
“CAULIFLA! SEI SALVA!”
“RAGAZZI! SIETE TUTTI
E DUE VIVI!”
“AIZAWA-SENSEI!”
Chi
pensava di aver visto la morte dei propri compagni, alla
fine, era riuscito a riabbracciarli e a commuovere tutti gli altri.
Anche io,
la responsabile della separazione di BETA Cristal dalla sua famiglia,
mi gettai
tra le braccia della ragazza, singhiozzando e piangendo come una
fontana.
“Mi… mi dispiace,
Cristal… è tutta colpa mia…”
“No. Sono stata io a
reagire male” ammise la giovane, con
sincerità, sciogliendosi dal nostro
abbraccio e dichiarando “Tu volevi
soltanto aiutarmi, mentre io ti ho urlato parole orrende, che non
pensavo
affatto. Volevo sembrare forte e
spavalda come mio padre, ma invece ho finito solo per complicarvi
ulteriormente
la vita. Lui mi avrebbe tirato un ceffone, davanti al mio
comportamento, e
stavolta me lo sarei meritato tutto. Non importa se le mie
origini sono
diverse da quelle che credevo…”
Detto
ciò, lei si voltò verso la sua madre adottiva e
verso
BETA Emerald, affermando con orgoglio.
“… sono onorata di
essere tua figlia adottiva, mamma, e lo sono ancor più che
tu sia il mio
fratellastro, Emerald. Se sono quella che sono oggi, il merito
è anche vostro!”
Commossi
e grati che lei non fosse arrabbiata con loro,
entrambi si gettarono nuovamente sopra Cristal, ricominciando a
piangere.
Quella
ragazza aveva affrontato, in un solo mese, così tanti
problemi e sfide, e si era dimostrata una degna principessa, in grado
di
superare ogni avversità senza lasciarsi sopraffare
totalmente dalle sue
emozioni ma, soprattutto, riuscendo a comprendere e farsi perdonare da
tutti
gli errori che aveva commesso.
Sia
BETA Emerald che BETA Cristal sarebbero diventate
persone importanti e amate, nel loro regno…
… sempre se,
ovviamente, fossimo stati in grado di vincere quella guerra
apocalittica.
“A proposito!”
affermò BETA Sora, con un ghigno divertito, puntando lo
sguardo verso GAMMA
Hinode e dichiarando “Abbiamo
scoperto che voi due…”
Riku,
presagendo una figuraccia del mio ex ragazzo, fece in
tempo a tirargli una gomitata sulle costole, ma il rossore della figlia
di
Malefica e di quella di BETA Kairi lasciava presagire il tutto. Grazie
a Dio,
io e i miei sudditi avevamo anticipato una loro possibile relazione
amorosa a
entrambi, ma nonostante ciò sia la regina che BETA Emerald
erano a bocca aperta
davanti alla rivelazione di Sora.
Tuttavia non erano
orripilati, quanto stupiti e meravigliati. Quando la giovane
adolescente, con
un cenno impaurito del capo, confermò il tutto, i due
compresero che la ragazza
fosse seriamente affezionata alla figlia di Malefica che, con sua
grandissima
sorpresa, venne invitata dal fratello di Cristal a unirsi a loro.
Solo
a quel punto, davanti agli occhi soddisfatti di BETA
Sora, che compresi le sue intenzioni. GAMMA Hinode venne letteralmente
travolta
dalle sue emozioni e cominciò a versare fiumi di lacrime,
che non accennarono a
fermarsi rigandole e solcandole il viso. Quelli non erano solo pianti
di gioia.
In quelle sensazioni, io riuscivo a percepire tutto il dolore che la
figlia di
Malefica avesse provato, in quegli anni, tutta la sua solitudine e la
sua
impotenza nei confronti del dominio incontrastato del Sommo Sacerdote.
“Sono felice che tutti voi
vi siate riuniti… ma questo non è il momento
adatto per adagiarsi sugli allori”
[Pain’s
Theme - NARUTO]
Avrei
riconosciuto quella voce tra mille. Lei era una delle
cause per cui la mia prima vita era stata distrutta per sempre. Assieme
ad ALFA
Glacial, lei aveva cancellato ogni traccia della me adolescente,
umiliandomi e
straziandomi l’anima.
Con
un leggero tremore, ma con la consapevolezza che non mi
sarei potuta tirare indietro da tutto questo, mi voltai verso di lei.
Nonostante avesse preso il possesso del corpo di Ai, riuscivo a
intravedere il
suo sguardo arcigno e malefico sul volto della bellissima bambina.
Avevo
nuovamente di fronte Malefica, anche se appartenente a
un’altra dimensione.
“Non perdiamoci in
chiacchiere… credo di sapere cosa siete venuti a fare,
qui” mi lesse nel pensiero lei, mentre
tutti gli altri si erano portati
rispettosamente dietro di noi per assistere, senza interromperci, al
nostro
dialogo “A dire il vero, sono
altrettanto curiosa di capire cosa possa esserci dentro questo scrigno”
“Allora non ci sarà
bisogno di aggiungere altro”
Prontamente,
misi una mano nella mia tasca ed estrassi lo
Scrigno appartenuto al Sommo Sacerdote, ma Malefica si
rifiutò di toccarlo.
“Non così in
fretta, sua maestà” mi disse
la strega, con
fermezza e decisione “Le mie due
alleate
mi hanno anticipato che vogliono stipulare… un
accordo… in base al quale
valuteremo se darvi una mano oppure no!”
“COS… NON E’ GIUSTO!”
protestò BETA Sora, ma io lo interruppi bruscamente con un
cenno della mano.
Me
lo sarei dovuto immaginare. Ero certa che quella megera,
Lilith e GAMMA Hinode non avrebbero ceduto così facilmente
alle nostre pretese.
“D’accordo.
Ascolterò le vostre richieste”
Malefica,
soddisfatta, si indicò la schiena, affermando.
“Perfetto. Noi tre, Cell
compreso, saremo pronti a darvi una grossa mano
per sconfiggere il Sommo Sacerdote, oltre ad aprirvi questo Scrigno
Segreto.
Tuttavia, ognuno di noi vuole delle garanzie… e la prima, la
più semplice,
consiste nello sciogliere la Maledizione che ha annichilito gran parte
dei miei
poteri. In questo modo, potrò riottenere la mia bacchetta e
le mie ali,
tornando ad essere una fata in tutto e per tutto”
In
effetti, quella era la richiesta più banale di tutte. Ero
venuta a conoscenza di questa maledizione molto tempo fa, quando
affrontai
Malefica per la prima volta. Non osavo immaginare quanto potere potesse
riottenere, in quel modo, ma se fosse stato sfruttato per sconfiggere
il Sommo
Sacerdote, questa richiesta avrebbe potuto giovare a entrambe le
fazioni.
Prontamente,
puntai Fatalità verso il petto della donna, dal
cui piccolo corpo venne momentaneamente estratto il suo Cuore, colmo di
oscurità, i cui poteri venivano paralizzati da un sigillo a
catena, con
lucchetto bello in vista.
“Kairi…”
“Non abbiamo altra
scelta, al momento” affermai a BETA Riku, con
sincerità “Abbiamo
bisogno di sapere cosa c’è in
questo scrigno!”
Attivai
il potere di Fatalità sul lucchetto di quel Cuore,
liberandolo dalla sua prigionia. In ben che non si dica,
l’aura di Malefica
schizzò alle stelle, come non lo era mai stata in tutto il
tempo che l’avevo
conosciuta. Era a dir poco impressionante. Se quella strega, anni fa,
ci avesse
affrontato con il massimo dei suoi poteri, avrebbe potuto sconfiggerci
con
estrema facilità.
Malefica
si inarcò in avanti, gemendo e soffrendo come non
mai. Colta da un’improvvisa empatia nei suoi confronti,
provai ad avvicinarmi a
lei, ma un ennesimo sbalzo d’aura costrinse tutti a fare un
passo indietro.
Improvvisamente, il suo kimono si strappò lungo la schiena,
e due immense ali
si mostrarono in tutta la loro maestosità, trascinando tutta
l’oscurità,
presente nel Cuore della strega, sopra di esse e macchiandole
irrimediabilmente
di nero, come quelle dei corvi.
Solo a quel punto, la
strega fu in grado di recuperare il pieno controllo, evocando una
piccola
bacchetta dalle sue mani.
Grazie
a Gandalf che, negli ultimi anni della sua vita, si
era prodigato nell’indottrinarmi nell’arte della
politica, dell’economia, della
battaglia e, in particolare della magia, fui in grado di intuire al
volo le
proprietà di quella piccola e minuscola bacchetta.
Legno di noce, nove
centimetri e tre quarti, piuttosto rigida, corda di cuore di drago.
Chissà
perché, ma non mi aspettavo bacchetta più adatta
in
possesso di quella donna.
“Era da anni che
aspettavo questo giorno…” ammise la
strega, quasi senza fiato, indicando le
sue ali “Esse
sono in grado di assorbire l’oscurità presente nel
mio Cuore… e di
estirparlo per sempre. Re Stefano, conscio di ciò, e sapendo
che avrei fatto di
tutto per smascherare il suo tradimento nei miei confronti, aveva
deciso di
strapparmele e di sigillare i miei poteri rigenerativi con la
Maledizione che
tu, Kairi, hai liberato, impostami a causa di un sigillo donatogli da
Xehanort
in persona…”
“… ma allora perché non
hai provato a chiedere aiuto?” domandò
BETA Kairi, confusa.
Fu
GAMMA Hinode, tuttavia, a risponderle.
“Perché le Fate
che si innamorano di un mortale cessano di ottenere
aiuti da parte delle prime.
E’
avvenuta la stessa cosa per la Malefica della mia epoca…”
“… e, non potendo più
liberarmi della mia oscurità, il mio cuore ne venne
corroso…” confermò BETA
Malefica, ammettendo “…
non vado fiera di
ciò che ho fatto, ma questo non significa che io non rifarei
le un mie scelte.
Io volevo vendetta nei confronti di quel traditore
infingardo… e quale miglior modo,
se non maledire la
sua unica figlia, esattamente come aveva fatto lui con me?”
Riuscivo
a capirla, perché la sua versione ALFA, poco prima
di morire, mi aveva fatto assistere al suo passato e mi aveva fatto
provare
tutte le sue stesse sensazioni.
“Quindi, la tua
Oscurità…” comprese
al volo BETA Sora,
indicandole le ali.
“… esattamente. Le
piume nere cadranno man mano, sostituite da quelle bianche, e
l’oscurità dentro
di me svanirà, facendomi tornare ad essere una fata
dall’Anima Candida. Ora,
però, non perdiamoci nuovamente in
chiacchiere!” dichiarò senza
mezzi termini la ormai ex-strega, tornando
a rivolgersi a me “La seconda
richiesta
riguarda le due Hinode, quelle della Dimensione ALFA e quella della
Dimensione
GAMMA. Quando questa guerra sarà
finita,
voglio che voi le proteggiate, anche a costo della vostra vita!”
“Non ho alcun
problema ad accettare questa richiesta… lo avremmo fatto
comunque!” la
rassicurai io, voltandomi nuovamente verso GAMMA Hinode i cui occhi, da
ambrati, erano tornati del suo colore naturale.
Anche il suo cuore si
stava colmando nuovamente di luce.
In
quanto ad ALFA Hinode, ero pronta a combattere con tutte
le mie forze, pur di riabbracciarla di nuovo.
“La terza, e penultima
richiesta, viene da me” si aggiunse Lilith,
puntando il petto verso di se,
e ammettendo “Alla fine di questa
guerra, io potrei morire per mano di Zero… voglio la vostra
parola che, se ciò
dovesse accadere, la mia anima non verrà cancellata e che
quella di Clarice ritornerà
in vita, per stare con Hiroshi!”
“D’accordo. Accetto
anche questa richiesta… ma ne
manca
ancora una, dico bene?” dissi io,
consapevole che quell’ultima sarebbe
stata la più difficile da accettare.
BETA
Malefica confermò le mie supposizioni, andando dritta
al sodo.
[Prophet
+ Crimson Flames - NARUTO]
“L’ultima richiesta
che vi faremo… è che Cell, terminata questa
guerra, diventi ufficialmente il
nostro Dio Supremo!”
“CO-COSA?!
SCORDATEVELO!” affermò BETA Trunks,
visibilmente inferocito “AVETE IDEA
DI QUANTO SIA STRON…”
“Accetto!”
Tutti
si voltarono verso di me, sconvolti dalla facilità con
la quale avevo deciso di acconsentire a quella richiesta.
Temevo
molto peggio, da parte loro. Avere Cell come Dio
Supremo era il minore dei nostri mali. Era malvagio, ma non puntava a
un
apocalisse. In questo, dovevo dargliene atto, l’androide era
molto più saggio e
calcolatore rispetto ai nostri reali nemici.
Avrei
preferito mille volte di più uno come lui, al comando,
che un mostro senza pietà come il Sommo Sacerdote. Quando
seppi cosa avesse
fatto alla povera Asia, scoperta compiuta con l’aiuto delle
copie distrutte di
Ub e Momo, mi era ribollito il sangue nelle vene.
La giovane ragazza,
inoltre, ci aveva mandato un messaggio criptico, grazie ai movimenti
delle sue
palpebre, e grazie a questi avevamo ideato una strategia da attuare
contro il
Sommo Sacerdote per fargli perdere tempo.
“Non preoccupatevi per
Cell” ci rassicurò comunque GAMMA
Hinode, condividendo un suo pensiero “Non
so il motivo, ma da quando sta legando con Ayumi, credo che stia
cambiando in
meglio…”
Chi
conosceva la bambina, davanti a quelle parole, cominciò
a sorridere con gioia.
“…
già… Ayumi è incredibile, in questo!”
ammise Ub, sinceramente
“Se non fosse stato per lei e per
gli
altri membri dei Detective Boys, Shinichi e Ai avrebbero mai avuto la
forza per
andare avanti e lottare. A proposito!
Dove sta? Se ho capito bene, anche lei è…”
“UN MOMENTO! CAZZO!
DOBBIAMO RITROVARLI!”
“Non ho interrotto le
ricerche!” Lilith
tranquillizzò BETA
Cristal, la quale era andata nel panico “Ma
non riesco comunque a intercettarli! Deve essere finito in qualche
dimensione
che non possiamo raggiungere!”
“Scusate… cosa
sta succedendo?” domandai io,
capendo stesse succedendo qualcosa di grave.
In
pochissimi secondi, GAMMA Hinode cominciò a spiegarci
tutto quello che era avvenuto prima del nostro arrivo, allarmandoci
ulteriormente.
“Cazzo… ci
anticipano sempre!” dichiarò,
frustrato, il giovane Goten “E’ come se conoscessero le nostre mosse
in
anticipo!”
“Stavolta, però, si
sono ingannati con le loro stesse mosse!” affermai
io, convinta delle mie
parole “Se davvero intendono
affrontarci
a viso aperto, sono costretti a giocare in soli tre campi di battaglia,
ovvero
su questo pianeta…”
“… sul pianeta
dei due Zeno…” mi
seguì a ruota GoGo.
“… MA CERTO!
CONTON CITY!” comprese al volo Hiro,
battendo un
pugno sulla sua mano “Il
Sommo Sacerdote vuole tornare ad essere
un mortale, giusto? Allora, se non può usare il potere di
Eri per regredire la
sua Anima…”
“… userà quello di Chronoa!”
intuii subito Lilith, preoccupata a morte “Ora capisco perché non riuscivo a
rintracciarlo! Io non posso raggiungere quel posto!”
“Voi no… ma noi sì!”
Prontamente
BETA Sora e BETA Riku avevano deciso di
affiancarmi, con tranquillità.
“Noi possiamo aiutarvi a
rintracciare quel posto, oltre a farvelo
raggiungere!” confermò il mio
amico dai capelli argentati, rivelandoci
“Non solo… questo
permetterà, a qualcuno di noi, di viaggiare molto
rapidamente da una dimensione all’altra!”
“Ehm… di cosa
parl… UN MOMENTO! DOVE DIAVOLO AVETE PRESO QUEGLI ANELLI?!”
Ghignando
soddisfatto, BETA Riku mostrò a Vefuniel due
anelli che lui portava al dito, di colore verde e giallo. Lo trovai
subito
strano, perché il mio amico indossava anche dei guanti.
No.
Un attimo. Quegli anelli non erano simili a quelli di…
… sorrisi anche io,
davanti alla rivelazione di quei due scaltri dei miei amici.
“Quelli che vedete
sono anelli molto particolari, perché sono stati creati
grazie a una
particolarissima sabbia, proveniente da una zona molto vicina a Conton
City! Con quello giallo, noi possiamo
facilmente
tornare nella Dimensione dove si trova la città del tempo,
mentre con il verde
possiamo tranquillamente raggiungerne altri!”
“… E’ PERFETTO!”
dichiarò Flame, soddisfatta “Se tutti noi avessimo un paio di quegli
anelli, potremmo cogliere il nostro nemico alla sprovvista!”
“Noi, però, non li
abbiamo” smorzò gli animi Junion, con
delusione “Solo
due persone potrebbero
raggiungere Conton City, al momento…”
“… perciò…”
capii
al volo Clairy, insoddisfatta “Dobbiamo scegliere chi far raggiungere
Conton City!”
“Non sarà necessario!”
Improvvisamente,
su ciascuna delle nostre mano destre,
apparì un guanto, mentre sull’indice e
sull’anulare vennero infilati una copia
di quegli anelli, uno verde e uno giallo.
A
compiere quell’impresa era stata BETA Malefica.
“Ora, chiunque lo
desideri, può raggiungere Cell e Ayumi, aiutandoli nella
battaglia contro ALFA
Simon” ci disse lei, con divertimento di fronte ai
nostri sguardi increduli
e sconvolti, mentre afferrò lo Scrigno Segreto dalle mie
mani “A questo ci penserò
io. Potrei metterci un
po’, perciò vedete di difendermi
egregiamente… e preparatevi alla
battaglia! Lui è già qui!”
“Un momento… parli di
Pri…”
Quando
BETA Shiro si sentì toccare la spalla destra,
pensò
si trattasse di un amico. Non si era reso conto, al contrario nostro,
di essere
finito nella morsa mortale di Pride, il quale si era portato tra di noi
senza
che ce ne rendessimo conto.
“GOM GOM PISTOL SHOT!”
“NO! NON FARLO,
FLAM…”
Avvenne
tutto nel giro di pochi secondi. Quando il pugno di
Flame sfiorò la guancia del nostro nemico, la mano della mia
amica cominciò a
polverizzarsi lentamente, e lo stesso avvenne per la spalla di BETA
Shiro.
Tutti
noi provammo a intervenire, ma fu troppo tardi.
Con
l’orrore che si impossessava del suo viso, entrambi si
voltarono verso di noi, verso i loro più cari
amici…
“… no… a…
aiut…”
Queste
furono le ultime parole della mia migliore amica, prima
che del loro corpo non restasse più nulla.
Monkey Portgas. D. Flame
e BETA Shiro Yamanaka erano stati appena uccisi.
***
GAMMA HINODE
[The
Scarlett Letter - NARUTO]
“No… non è
possibile…
non può essere…”
Come
era potuta succedere una tragedia simile? Come avevamo
fatto a non renderci conto della presenza di Pride?
L’orrore
si era impossessato dei nostri cuori, mentre tutti
quanti i nostri nuovi compagni si erano portati davanti a Malefica,
pronti a
combattere.
In
quanto ad ALFA Kairi, vedere cancellata la sua migliore
amica davanti agli occhi…
… la sua rabbia era
più che visibile.
“Tu… lurido…”
“Se ci tieni tanto a
raggiungere i tuoi amici…”
affermò il
demone puro, con fermezza “… perché non provi a
combattere contro
Pride? Ci metterà meno di un secondo a farteli incontrare!”
La
donna venne fermata in tempo da Junion e Clairy, gli
unici che potessero capirla ma anche i due guerrieri con più
sale in zucca di
tutti gli altri. Attorno a noi, infatti, era stata eretta una barriera
di
Chackra che aveva impedito a tutti di essere cancellati
completamente…
… a differenza, purtroppo,
dell’intero castello nel quale avevamo abitato in quei
giorni, che venne
completamente polverizzato dal suo potere. Grazie a Dio, anche il
bozzolo
contenente il bambino di BETA Chi era stato incluso nella protezione, e
perciò
non subì alcun danno.
Eravamo
riusciti a proteggerci, anche se per poco, ma se
avessimo disattivato quella barriera per noi sarebbe stata la fine.
ALFA
Kairi, più inferocita che mai, cercò nuovamente
di
attaccare il mostro, ma stavolta fu Lilith a fermarla con il suo corpo
da majin,
avvolgendola attorno a una delle sue braccia.
“LIBERAMI SUBITO,
LILITH! QUEL FARABUTTO DEVE…”
“No. Nemmeno io posso
avvicinarmi al mio vecchio compagno, non ora che
il suo potere è stato amplificato dal Sommo Sacerdote”
confermò la
regina dei demoni, confermando le mie paure.
Come
avevamo temuto, l’angelo aveva previsto anche tutto
questo, e perciò aveva potenziato i due Deadly Sins
rimanenti per non farsi
cogliere impreparato. Riuscivo a percepire l’immensa aura di
quel mostro anche
all’interno della nostra protezione.
Forse
non era forte quanto Lilith al cento per cento delle
sue forze, ma quel bastardo poteva facilmente cancellare ogni traccia
di Majin
dentro al corpo della sua ex-compagna e nostra alleata.
Se
il guscio protettivo della regina dei demoni fosse stato
polverizzato, tutti i nostri sforzi per potenziarla sarebbero stati
inutili. E
se una come Lilith non poteva contrastare i suoi poteri, di certo non
lo poteva
fare ALFA Kairi. Se quella Maestra del Key-Blade avesse messo anche
solo
un’unghia fuori da quella barriera, per lei era la fine.
“Kairi… calmati!”
gli ordinò il ciclope, visibilmente scosso
dalla morte di una delle sue più care amiche “Anche io vorrei vendicarmi
di
lui, ma non possiamo attaccarlo a testa bassa. Flame e Shiro potranno
tornare
in vita! Non dimenticarlo!”
Troppo
scossa da quanto fosse avvenuto, la regina della
Dimensione ALFA crollò per terra dopo essere stata liberata
da Lilith, scossa
dai pianti e dal dolore. Il non essere riuscita a salvare la sua
migliore amica
era un peso orribile che avrebbe dovuto sopportare per il resto della
sua vita,
ma se avessimo vinto quella guerra, avremmo potuto riportare in vita
ogni
caduto.
“Come hai fatto a superare
le difese di questo castello?”
domandò BETA Malefica a quel mostro, il quale scosse deluso
il capo.
“I vostri poteri, con
Pride, non servono a nulla. Pride ha semplicemente
polverizzato il vostro incantesimo… con i suoi nuovi poteri,
niente può
impedirglielo”
Spalancai
scioccata gli occhi.
Per
tutti i Kami…
… nemmeno le barriere
magiche, adesso, avevano effetto sul suo potere?
“Pride è un
avversario che non può essere sconfitto da
chiunque… solo in
pochi possono permettersi di affrontarlo”
ci rivelò Lilith, capendo
anche “A
quanto pare, potrebbe distruggere anche questa barriera se
volesse…
ma allora perché non l’ha fatto?”
La
risposta, purtroppo per noi, era piuttosto semplice.
“Uno di noi due è il
suo obiettivo”
Ub,
preoccupato, ammise quella verità, preoccupando tutti i
loro compagni di battaglia.
“I nostri nemici sanno che,
dentro uno di noi, abbiamo Eri. Se ci
catturano entrambi, potrebbero ottenere il potere di cui il Sommo
Sacerdote
necessita” lo seguì a ruota
Momo, preoccupata “E’ un
vero guaio… il nostro gruppo si sarebbe dovuto occupare solo
dell’apertura dello scr…”
Inorridita,
la giovane si tappò la bocca, ma ormai il danno
era fatto.
“Quindi lo scrigno
del Sommo Sacerdote è in questo gruppo…”
comprese il demone puro,
orripilandoci “Questo
renderà la missione di Pride molto più semplice!”
Tutto
il gruppo della Dimensione ALFA incaricato di quella
missione, sbiancò davanti alle sue parole.
[Sasuke’s
Ninja Way - NARUTO]
“E per quanto riguarda i
poteri di Pride… sì! E’ vero! Avrebbe
potuto
polverizzarvi seduta stante, senza lasciare alcuna traccia della vostra
esistenza! Se non l’ha fatto, è per tre semplici
motivi” continuò a
sproloquiare il demone, alzando la mano ed elencando le sue scelte
“I primi due riguardano gli ordini
che gli
sono stati imposti dal suo nuovo signore… ovvero
rapire i due majin che hanno imprigionato la bambina e la principessa
dal Cuore
Puro che ha in dote il Key-Blade Originale, oltre a recuperare lo
Scrigno che
voi avete rubato!”
Cazzo.
Era un vero guaio. Nessuno di noi avrebbe potuto
sconfiggerlo, quindi?
Era questo che ci
stava anticipando quel mostro assassino?
“Hai parlato di una terza
motivazione…” si rese conto
Nori,
andando subito a rassicurare Ub e Momo, mentre io mi portai di fianco a
BETA
Cristal, in compagnia dei suoi familiari “… quale sarebbe, Pride?”
Il
ghigno di quel farabutto mi fece venire il voltastomaco.
Lui
e GAMMA Zamasu erano i principali responsabili della
fine del mio mondo. Era colpa di Pride se i due sovrani di Hearts,
compresi i
principi, morirono davanti ai miei occhi.
Lo volevo morto, più
di chiunque altro.
“Il terzo motivo… è
perché Pride non vuole obbedire agli ordini del Sommo
Sacerdote… non subito,
per essere precisi!”
Terrorizzati,
assistemmo alla caduta della nostra protezione
di Chackra, che si dissolse come se non fosse mai esistita sotto lo
sguardo
sbigottito di Junion e Clairy.
Nemmeno
le loro tecniche erano efficaci contro una creatura
simile.
“Anche Pride, deve
ammettere, è molto interessato al contenuto di quella
scatola!” ci rivelò lui,
lasciandoci completamente di stucco “Per
quale motivo, il Sommo Sacerdote non ne ha mai parlato con noi? Ben
sapendo che
saremmo stati pronti a sacrificarci per fargli ottenere il trono di Dio
Supremo, cosa c’è di segreto che il Sommo
Sacerdote non ha voluto rivelare a
Pride? Per questo, Pride
ha
deciso di prendere tempo con voi… e
vi
lascerà aprire quello Scrigno, prima di uccidervi e
riportarlo al suo legittimo
proprietario!”
La
rivelazione di Pride ci aveva colto alla sprovvista.
Questa
storia, improvvisamente, aveva cambiato tutte le
carte in tavola. Quindi nessuno, a parte il Sommo Sacerdote, sapeva il
contenuto di quella scatola? Molto strano, pensai. Perché
tenere nascosto ciò
ai suoi compagni?
Temeva che, quel
segreto, potesse far rivoltare contro di lui i suoi alleati?
Ora,
più che mai, dovevamo scoprire il contenuto di quel
piccolo scrigno.
“… e tiro a
indovinare…” comprese al volo mia madre,
ghignando perfidamente in faccia
al suo nemico “…
sapendo che solo noi possiamo aprire lo scrigno, hai deciso di darci
un tempo limite. Ho indovinato?”
“Un’ora! Pride vi
concederà un’ora di vita!”
confermò lui,
puntando un indice verso di noi “In quel lasso di tempo, voi dovrete
consegnargli Eri, BETA Cristal e lo Scrigno del Sommo Sacerdote,
rivelandogli
anche il contenuto dentro di esso. Se lo farete, Pride
risparmierà tutti gli altri…
altrimenti…”
“… ci ucciderà
tutti…”
capì al volo Vefuniel, mentre BETA Kairi e suo figlio
Emerald erano tutto
tranne che disposti ad accettare le condizioni del demone puro.
Quella
che ci aveva proposto Pride, tuttavia, era un’offerta
a dir poco irrinunciabile. Potevamo e dovevamo approfittarne per
riuscire a
vincere quella battaglia.
“D’accordo…
cosa ne pensi di aggiungere uno scambio, allora?”
proposi io, al demone puro, con decisione “Le regole sono semplici… se, entro
l’ora che
ci hai concesso, saremo in grado di aprire lo scrigno o comprendere
cosa ci sia
al suo interno, voi ci ridarete ALFA Hinode. In caso contrario, potrete
tenerla!”
“Capisco… ma
queste regole, Pride deve ammettere,
sono ancora a suo svantaggio per essere accettate”
mi interruppe subito
il mostro, puntualizzando “Pride non
scambierà la piccola ALFA Hinode con lo Scrigno…
ma potrebbe scambiarla con te!”
Anche
quell’offerta era molto interessante. Se quella guerra
sarebbe davvero finita nel giro di sole ventiquattr’ore,
riuscire a salvare la
mia alter-ego dalle grinfie dei nemici sarebbe stato essenziale per i
nostri
scopi. Lei, a differenza mia, conosceva il nostro destino, e poteva
suggerire
la strategia vincente a tutti noi.
“Non farlo”
Con
mia grandissima sorpresa, ALFA Kairi si alzò in piedi e
tornò di fronte a tutti noi. Stava cercando di reagire, ma
si vedeva che stava
soffrendo come non mai.
“Quel bastardo ci sta
ingannando. A lui non interessa portarti dal Sommo Sacerdote e non sei
più
utile a quell’angelo” dichiarò
la regina, puntando lo sguardo verso Pride “I
suoi ordini sono stati molto chiari… consegnargli Eri, BETA
Cristal e lo
Scrigno Segreto. Se avesse voluto proporci davvero uno scambio, il
Sommo
Sacerdote avrebbe potuto raggiungervi poco dopo il rapimento di ALFA
Hinode…”
No.
ALFA Kairi non stava ragionando con lucidità. Le sue
parole avrebbero avuto senso se e soltanto se il Sommo non si fosse mai
reso
conto della scomparsa dello Scrigno. Quello era stato il nostro primo
scacco al
re, una mossa così inaspettata da aver colto alla sprovvista
anche un nemico
scaltro come l’arcangelo supremo.
Perfino
i suoi alleati se ne erano resi conto, e Pride aveva
deciso di agire per conto suo. In quel momento, non stavamo trattando
con il
Sommo Sacerdote, ma solo con il demone puro della superbia.
Dovevamo
approfittarne.
“… e se anche
stesse dicendo la verità, cosa vi fa credere che il Sommo
Sacerdote accetti, senza alcuna protesta, di lasciare andare la piccola
Hinode?
D’altronde, lei non si trova qui con Pride. Giusto?”
Mi
rimangiai al volo ciò che avevo pensato su di lei. Questa
volta la regina della Dimensione ALFA ci aveva visto giusto. Quello
scambio
aveva senso se e solo se Pride avesse avuto, con se, la piccola
bambina. In
caso contrario, quella proposta andava a nostro svantaggio.
Fu
l’improvvisa risata esilarata e folle del membro dei
Deadly Sins a ghiacciarci sul posto. Qualcosa, infatti, stava
lentamente
fuoriuscendo dal suo petto scoperto, grazie alla sua metà
majin.
Era una testa che
tutti noi avevamo riconosciuto all’istante.
[Crimson
Blaze – BEST OST IN THE WORLD]
“Cosa… non
può essere…”
esclamò la regina della dimensione ALFA,
crollando nuovamente in ginocchio e cominciando a singhiozzare come una
bambina, in preda all’orrore.
Quel
viso apparteneva proprio ad ALFA Hinode, la quale si
trovava in stato semi-comatoso, provocato dall’assorbimento
nel corpo di Pride
il quale si rivolse nuovamente a noi, in particolare a Ub e Momo.
“VOI DUE! CHI
POSSIEDE IL CORPO DI ERI, ME LO MOSTRI IMMEDIATAMENTE! IN QUESTO MODO,
VI
POTRO’ SUGGERIRE LE MODALITA’ DELLO SCAMBIO!”
A
quel punto, io mi voltai verso i due majin, facendo loro
segno di ubbidire. Non avevamo altra scelta, purtroppo.
Ub,
con sguardo arrendevole, fu costretto a mostrare la
testa della povera Eri, anche lei incosciente, paralizzando per lo
shock anche
il povero Eraser Head il quale non sapeva che quella amorevole piccina
fosse
finita dentro al corpo del nostro compagno.
“Perfetto. La proposta
di Pride è questa! Lui farà entrare, dentro il
corpo del ragazzo di colore, la giovane
ALFA Hinode che non potrà uscire da lì in alcun
modo, fino al termine del tempo
stabilito. Quando l’ora sarà scoccata, se avrete
accettato anche le altre
condizioni io porterò via Eri, GAMMA Hinode, BETA Cristal e
lo Scrigno Segreto.
Se non obbedirete ai miei ordini…”
“… invece che
me, porterai via ALFA Hinode, ovvero trascinerai con te
anche Ub” capii al volo, rendendomi conto
della pesantezza di quella
scelta.
I
nostri nuovi alleati ci avevano spiegato perfettamente chi
si trovasse all’interno dei corpi dei due giovani. Se
perdevamo Ub o Momo,
entrambi si sarebbero portati appresso molti giovani sopravvissuti
della strage
di Roma, e la maggior parte di loro era composta da bambini.
Stare al suo gioco significava
mettere in pericolo delle anime innocenti.
Tuttavia,
non potevamo fare altro che accettare la sua
proposta.
“D’accordo. Accetto
questo scambio!”
“NO! HINODE! NON
FARLO!” cominciò a protestare BETA
Cristal, terrorizzata dalla mia scelta,
ma sua madre si apprestò a tapparle la bocca, temendo per la
sua vita.
Lei,
come tanti altri del resto, si erano resi conto che io
stessi tramando qualcosa.
Ub,
convinto dal mio cenno e da quello di Lilith, aveva
deciso di avvicinarsi a Pride, senza temere nulla. Il Demone Puro,
grazie al
Dio che non esisteva più, aveva trasferito il corpo della
mia alter-ego nel
corpo del bambino di dieci anni.
“Da questo momento, tu non
potrai più lasciar andare via né ALFA Hinode
né Eri… da questo momento, parte l’ora
che Pride vi ha concesso! Sfruttatela
bene!”
Il
bambino di colore voltò le spalle al suo nemico e
tornò
lentamente verso di noi…
… e il suo
sorriso di trionfo mi aveva dato le risposte che il mio
potere di lettura, sulla Linea del Destino di Pride, aveva appena
predetto.
Ecco
perché ALFA Hinode aveva accettato di diventare una
sottoposta del Sommo Sacerdote. Ecco perché
c’erano state così tante modifiche
sulle nostre linee del destino, nel corso di quei giorni. E pensare che
tutti
loro lo avevano anche intravisto, in più di
un’occasione, il giorno prima.
“Quindi eri tu il
nostro scacchista…” pensai tra me e me,
voltandomi soddisfatta verso un
inconsapevole Pride.
Quell’imbecille si era
condannato a morte da solo.
***
Anomaly
– Foresta Assassina
Due
mesi dopo l’arrivo su Fatima…
AI
[Cycles
of Life – BEST OST IN THE WORLD]
“Fatima… cosa
sarebbe il Colosseo della Rinascita?”
Erano
passati due mesi dal giorno in cui eravamo giunti
nella città di Fatima. Io, Goku e Jiren eravamo stati
schedati regolarmente e
potemmo girare liberamente per l’intera capitale del regno di
Gier. Fummo
convocati di fronte ai due sovrani, Sunrise e Starlight, due
adolescenti
nell’aspetto, ai quali rispiegammo la questione in pochissimi
minuti. Entrambi
si rivelarono d’accordo nel riaprire questo Colosseo della
Rinascita, ma non
avrebbero potuto farlo subito, purtroppo per noi.
Alla
sua apertura mancava ancora un mese e, quel giorno, io
mi trovavo all’esterno delle cinte murarie, in compagnia di
Fatima, di Keiichi
e dei miei due alleati, ovvero Goku e Jiren.
“Non lo sai? Il Colosseo
della Rinascita è l’unico luogo che permette, a
tutti gli abitanti del mondo di Anomaly, di poter ritornare in vita. Di
solito
si apre una volta l’anno, ma per voi è stata fatta
un’eccezione!”
“Da quello che ho saputo,
in quest’arena si svolgono delle prove”
mi rivelò Jiren, il quale aveva sicuramente fatto
più ricerche rispetto a me,
domandando a Keiichi “Chi
le stabilisce?”
“Nessuno di noi.
E’ la stessa Anomaly che ci fa sapere, per mezzo di un
oracolo all’interno dello stadio, le modalità di
ogni resurrezione”
continuò a spiegarci il saggio ragazzo, immergendosi
all’interno della foresta
“Tuttavia,
ci sono sempre tre regole che contraddistinguono ogni resurrezione, le
più
importanti. La prima
è che solo
una persona può vincere l’opportunità
di poter tornare in vita. La seconda non
consente alcun omicidio, nemmeno per errore, e non ammette resurrezioni
programmate da noi. La terza, infine, condanna coloro che
trasgrediscono le
regole a non poter più tornare in vita”
“Un momento… ma
allora…” compresi io, davanti
alle sue parole,
la straziante verità.
Fatima,
intuendo il mio stato d’animo, mi poggiò una mano
sulla spalla.
“Già. Aprirvi il
Colosseo della Rinascita non vi garantirà la
possibilità di tornare in vita. Anomaly decide
automaticamente chi sia più
degno di poter risorgere nel mondo dei mortali, e nessuno
può avere sconti o
regali… nemmeno noi”
“Per questo, dovete essere
pronti ad affrontare qualunque tipo di sfida”
ci fece comprendere Keiichi, più deciso che mai “Se nel mondo dei mortali
è
scoppiata una guerra, è molto probabile che dobbiate avere a
che fare con delle
prove di forza, nel Colosseo della Rinascita”
“Le prove sono
collegate al mondo dei vivi?” domandò
Goku, e la sua domanda era tutto
tranne che stupida.
“Lo sono sempre”
ci rispose Fatima, ammettendo “Anomaly
prepara sempre una sfida che solo
una persona sarebbe in grado di superare. Questo avviene quando, nel
mondo dei
vivi, è necessario l’intervento o la resurrezione
di qualcuno in particolare. E’
grazie a ciò se Asia e Hitomi sono state
in grado di ritornare in vita, tempo fa”
“E per questo, abbiamo
deciso di chiedere il permesso di riaprire il Colosseo”
concluse la spiegazione Keiichi, soddisfatto “Se anche voi tre non foste in
grado di superare le prove…”
“… qualcun
altro, molto più adatto di noi, potrebbe dare una mano ai
nostri amici!”
Le
parole di Jiren mi rassicurarono. Se qualcun altro,
rispetto a noi tre, era in grado di sconfiggere il Sommo Sacerdote,
allora
avrei ceduto tranquillamente il mio posto a lui.
“Comunque,
Keiichi… non ci hai ancora detto dove vuoi portarci”
puntualizzò Goku, il quale si guardava attorno con fare
molto circospetto.
In
quei due mesi, io e i due guerrieri ci eravamo esercitati
sotto gli ordini di Keiichi e di Joseph, con quest’ultimo che
ci aveva
momentaneamente integrato nella Guardia Reale della città.
Purtroppo non
potevamo sfruttare il KI nel mondo di Anomaly, ma nonostante
ciò fummo in grado
di recuperare la tonicità dei nostri muscoli. La nostra
resistenza al dolore si
era molto abbassata a causa dei nostri decessi, e per questo fummo
costretti a
procurarci delle armi con le quali imparare a combattere. Se il mio
maestro si
era accontentato di un semplicissimo bastone, affermando che in tal
modo
sarebbe tornato alle sue origini, io dovetti imparare a utilizzare arco
e
frecce, con le quali aiutavo i cacciatori a recuperare selvaggina per
sfamare
la popolazione. In quanto a Jiren, il grigio si era procurato una
lancia e si
era dimostrato molto eccellente nel suo utilizzo, ancor di
più se sfruttava la
sua Anomalia.
“Semplice…
voglio portarvi in un posto molto particolare, ma voglio
ancora mantenere il segreto!” ci
rivelò Keiichi, senza battere ciglio “Sappiate
solo che riguarda il vostro mondo e che potrebbe rivelare qualcosa in
più sulla
vostra profezia!”
“S-SUL SERIO?!”
“Davvero pensavate che noi
rimanessimo fermi, senza svolgere qualche
ricerca?” affermò Fatima,
sorridente “Cosa
pensate che io abbia fatto,
in questi due mesi, dentro la Biblioteca della reggia?”
“Ma quel luogo non
è inaccessibile?” le domandai
io, incredula.
Già.
Anche io avevo fatto delle indagini su quel posto.
“Solo per coloro che non
hanno il permesso. Se uno di quei libri andasse
perduto, sarebbe un disastro…”
ci spiegò la bambina, dichiarando “Cercando
tra i Sacri Testi, ho trovato una leggenda molto particolare che narra
la
nascita di questo mondo… e la profezia di cui parlate
è legata ad essa!”
“E noi stiamo raggiungendo
un luogo che è legato a tale leggenda”
confermò Keiichi, avvertendoci però “Per
questo, vi sarei molto grato se manteneste alta la concentrazione. Le terre incolte di Anomaly sono preda di
animali e belve molto pericolosi. Non vorrei che qualcuna di
queste…”
“… ricevuto!
Resteremo in allerta!”
Era
l’alba quando abbandonammo la città per immergerci
nella
foresta sempreverde attorno alla cinta muraria. Più le ore
passavano, più la
vegetazione si faceva fitta e rigogliosa, e più
difficoltà avevamo nel
muoverci. Nessun animale selvaggio, per fortuna, decise di attaccarci,
e per
questo la nostra traversata si rivelò molto tranquilla.
“Keiichi…”
“… sì, Fatima. Siamo
quasi arrivati. Comincio a percepire la
voce di Anomaly…”
“…
la… la voce?” chiesi io,
confusa davanti alle loro parole.
“E’ la mia Anomalia.
Io sono in grado di percepire e udire la voce senziente
dell’intero mondo di Anomaly.
Il mio Dazio, invece, mi impedisce di
poter tornare nel mondo dei vivi, e questo è il motivo
principale per il quale
sono rimasto qui”
“Perciò…
Anomaly è viva?” comprese
Jiren, ricevendo un cenno
d’assenso da parte di Fatima.
“Esattamente. Non sappiamo
come sia possibile, ma questa è la verità.
Solo Keiichi riesce a sentire la sua voce, e grazie ad essa lui
è in grado di
darci una grossissima mano nello scoprire il passato delle popolazioni
che ci
hanno preceduto”
“Tuttavia, quello che
stiamo per fare potrebbe cambiare ogni cosa”
confermò il fratello di Asia, sempre più
preoccupato “Se
la leggenda che ha scoperto
Fatima fosse vera… potremmo aver trovato il luogo da cui
trae origine il nostro
mondo!”
“E non solo Anomaly…
ma anche tutti gli altri!” lo seguì a
ruota Fatima, prima che Keiichi ci
facesse cenno di fermarci.
A
qualche metro di distanza da noi, vi stava una quercia a
dir poco mastodontica. Gli abitanti della capitale ci avevano detto che
quell’albero, per loro, era molto sacro e si narrava fosse
stato questo a far
crescere la vita su Anomaly.
Attorno
ad essa, mi resi conto, stavano volteggiando
migliaia e migliaia di creature alate antropomorfe, grandi quanto
piccole noci.
Erano folletti?
“Quelle che vedete
sono le guardie della Quercia Sacra. Da
questo momento, noi dovremo rispettare le regole che ci imporranno i
Nocciolini…” ci
avvertì Fatima, con sguardo molto serio.
“Ehm… i Noccio-che?!”
esclamò Goku, cercando di trattenere le risate.
“Sono i folletti che si
occupano della salvaguardia di questa foresta.
Si fanno chiamare così perché indossano i gusci
delle nocciole per farsi
riconoscere dal resto dei loro simili” ci
spiegò Keiichi, con tono
rilassato “Non riderei di loro, se
fossi
in voi. Anche se piccole, una delle loro piccole lance sarebbe in grado
di
perforare un masso, e non si tratta di una diceria… molti stolti hanno provato a conquistare la Quercia
Sacra con la forza,
e dei loro corpi non sono rimaste che le ossa!”
Goku
si tappò subito la bocca, deglutendo a fatica per la
paura.
In
effetti, quando uno di questi si avvicinò per controllarci,
il suo viso era tutto tranne che simpatico. Gli occhi del nocciolino
erano neri
come il carbone, freddi e minacciosi, mentre la piccola lancia che ci
aveva
accennato Keiichi, in verità, era un piccolo ago da cucito.
Il solo fatto che
quegli esserini fossero in grado di distruggere sassi solo con
quell’arma, era
una chiara dimostrazione della loro pericolosità e
minacciosità.
Quando
quel folletto si voltò verso Keiichi e Fatima,
tuttavia, sembrò rilassarsi.
[Strange
Friend – FATE OST]
“E’ da tantissimo
tempo che non venivi a farci una visita, Keiichi!”
“Sono stato molto
impegnato, mio caro Pecan” ammise il
fratello
di Asia, voltandosi verso di noi e presentandoci quello che,
comprendemmo
tutti, fosse un suo amico “Ragazzi…
lui
è stato il mio Custode sin dal primo giorno che ci siamo
conosciuti, ed è
diventato il Comandante Assoluto dei Nocciolini”
“Urca! Allora devi essere
davvero in gamba!” esclamò
Goku, che
con il suo tono stava sicuramente cercando di fargli un complimento.
Grazie
al cielo, non si era messo a ridere a causa della sua
vocina stridula, molto simile al vagito di un neonato. In quanto al
folletto,
doveva aver apprezzato tantissimo le parole del sayan,
perché mostrò fiero il
suo petto con sguardo orgoglioso e vispo.
“So che la mia visita
è molto improvvisa, amico mio, ma queste persone hanno un
grandissimo bisogno
del tuo aiuto e di quello dei Nocciolini”
continuò a parlare Keiichi,
tornando a parlare con saggezza e autorità “Ho bisogno di visitare la
Grotta
delle Meraviglie, celata nella cavità della quercia”
“Mmmhhh… provo a
indovinare…”
cominciò a mugugnare tra se e se
Pecan, dichiarando “…
la tua Anomalia e questi sconosciuti hanno a che fare con la tua
richiesta! Dico bene?”
Davanti
al cenno di conferma del giovane adolescente
d’aspetto, ma ultracentenario saggio, il folletto
cominciò a studiarci tutti
dall’alto in basso, svolazzando attorno a tutti e tre con
fare circospetto.
Voleva senz’altro capire se fossimo una seria minaccia o meno.
“Incredibile. Era da
almeno un miliardo di anni circa che non giungevano anime provenienti
dalla
Dimensione Immaginaria. Inoltre, a tutti e tre è stata
negata la possibilità di
avere un Custode al loro fianco”
cominciò a dichiarare il Nocciolino, rivelandoci
“Questo
sta a significare che la loro energia spirituale, nel mondo dei vivi,
era a dir
poco spaventosa. Non a caso vi è stato imposto un Sigillo di
Contenimento da
parte della stessa Anomaly, per impedirvi di cambiare le regole di
questo mondo
con le vostre capacità!”
“Cosa sarebbero i Custodi,
se possiamo saperlo?” chiese Jiren,
con curiosità “Per
favore…” aggiunse,
rendendosi conto che Pecan avesse cominciato a ruotare il suo ago tra
le dita,
come farebbe un qualunque guerriero provvisto di armi così
affusolate.
“Sono creature
spaventosamente potenti che vengono create automaticamente da Anomaly,
ed hanno
un legame indissolubile con l’anima alle quali vengono
affidate. Ogni anima proveniente dal mondo
dei vivi
può possedere soltanto un Custode, e non può
cambiarlo per nessuna ragione al
mondo!” ci spiegò Fatima,
rivelandoci “Essi
sono in grado di condividere
la loro energia spirituale con quella delle loro anime, provocando la
cosiddetta…”
“… Fusione
Anomala” affermai io, lasciando tutti
loro sbigottiti,
prima di domandare a Goku “Sen-Sei…
questa tecnica non è la stessa che
mio
fratello adottivo Simon e Zero stavano provando a imparare, nel nostro
mondo?”
“CO-COSA?! NEL MONDO
DEI VIVI STANNO USANDO LE FUSIONI ANOMALE?!”
[Whisper
of Darkness – FATE OST]
Ahia.
Pecan non l’aveva presa affatto bene, e tutti i
Nocciolini si erano portati di fianco a lui, cominciando a sussurrare
parole
incomprensibili tra di loro con timore e preoccupazione.
“E’…
è una cosa negativa?” chiese
Goku, preoccupato dalla minacciosità
di quelle creaturine grandi quanto vespe.
“Lo è, purtroppo”
ammise Keiichi, con un sospiro preoccupato “La
Fusione Anomala è una tecnica che
permette, ad anima e custode, di fondersi in un’unica
entità dalla potenza
smisurata. Tuttavia, questa è consentita solo a coloro che
partecipano alle
prove del Colosseo della Rinascita, o comunque solo in questo mondo. Questo avviene perché, in caso
contrario,
Anomaly rischierebbe di collassare e di sparire… e se
sparisce questa
Dimensione, non è detto che sopravvivano anche le vostre!”
“Asia e Hitomi hanno dovuto
combattere contro dei criminali crudeli e
spietati, i temutissimi Desgraciados, che fecero uso della Fusione
Anomala per
tornare in vita illegalmente” ci
spiegò Pecan, quasi rabbrividendo “Voi…
voi non potete immaginare quali
disastri abbiano compiuto, nella Dimensione Reale, quando sono quasi
riusciti
nella loro impresa. Grazie al cielo,
quelle due ragazze sono state in grado di sconfiggere Judas e i suoi
scagnozzi,
ed abbiamo evitato il peggio…”
“… tuttavia, se
i Desgraciados fossero rimasti nel Mondo Reale anche se
per un secondo in più, senza rispettare le regole di
Anomaly…” dichiarò
Fatima, con sguardo cupo e orripilato “… l’intero ordine della nostra
esistenza
sarebbe collassato. Mentre
quei
farabutti combattevano illegalmente contro Asia e Hitomi, nella
Dimensione
Reale, su Anomaly stava per scoppiare l’apocalisse”
Sbiancai
per il terrore, quando compresi cosa stessero
cercando di dirci. Se usare la Fusione Anomala, nel mondo dei vivi, era
così pericoloso…
… allora il mio terzo
desiderio, espresso grazie a Polunga con le Sfere del Drago di Namecc,
poteva
diventare un’arma a doppio taglio per tutti gli universi
esistenti!
“Sono avvenuti incidenti,
di recente?” domandò Jiren al
Comandante nocciolino, che ci rivelò preoccupato.
“Alcuni tizi molto
loschi stanno tentando, da qualche mese, di varcare
l’ingresso della Quercia
Sacra! Per fortuna, si è trattato sempre di gruppetti molto
piccoli, che
abbiamo scacciato con facilità… ma, dalle nostre
indagini, sembra che facciano
parte di un grosso esercito di ribelli appartenenti al regno di
Apathie…”
“… lo stesso
regno che sta subendo maggiormente gli effetti del
sovrappopolamento” ammise Fatima,
facendomi capire che parte di quanto
stesse avvenendo fosse colpa mia.
Io
avevo chiesto a Polunga di donare una seconda possibilità
a tutte le anime che sarebbero morte per colpa dei Deadly Sins. Se il
regno di
Apathie stava collassando, era anche una mia responsabilità.
D’altronde,
erano morti miliardi di innocenti in un colpo
solo. Era assolutamente comprensibile se Anomaly, in quel momento,
stava
faticando a soddisfare il fabbisogno di ogni anima.
“Potete stare tranquilli,
comunque!” dichiarò Pecan, con
fierezza, gonfiando nuovamente il petto “Nessuno riuscirà a entrare dentro la
Quercia
Sacra senza permesso… non con un Comandante Assoluto dei
Nocciolini come il
sottoscritto!”
Per
tutta risposta, quasi tutti i suoi compagni cominciarono
a ridacchiare di lui, prendendolo in giro e scherzando sul suo
apparente
‘coraggio’.
[Strange
Friend – FATE OST]
“Non sei lo stesso nocciolino
che si è fatto fregare la lancia da un corvo, qualche giorno
fa?”
“Esatto! Hai inseguito
quell’uccello per ore, senza riuscire a
recuperare la tua arma…”
“… e, alla fine,
quando l’hai ripresa, ti ha lasciato anche un bel
ricord…”
“… AAAAAAHHHHHH!
SILENZIO, SOLDATI! NON TRATTATE MALE IL VOSTRO
COMANDANTE!” urlò loro Pecan,
visibilmente arrabbiato e imbarazzato,
con il guscio di noce che, come se fosse sopra un geyser, stava
bollendo per
aria.
In
quanto a me e i miei amici, non fummo più in grado di
resistere e scoppiammo a ridere di gusto. Quegli esserini potevano
essere
pericolosi quanto volevano…
… ma era un vero
spasso stare con loro!
“Comunque…”
cercò, Keiichi, di riprendere il discorso lasciato
precedentemente in sospeso “… volevo chiedervi se fosse possibile
entrare dentro la Quercia Sacra in compagnia dei miei nuovi amici. Non
ve lo
chiederei se non fosse qualcosa di importante!”
“Sappiamo che è
così” dichiarò un
altro folletto Nocciolino, e mi
sorpresi nello scoprire che questo fosse una femminuccia “Tuttavia, da quando ci
sono stati
questi attacchi recenti, capirete che le misure di sicurezza sono
decisamente
aumentate. Possiamo fidarci di te o di Fatima…”
[Norman’s
Theme – THE PROMISED NEVERLAND]
Pecan
concluse la frase della sua compagna d’armi, indicando
me, Goku o Jiren.
“… ma non
possiamo permetterci il lusso di far entrare tutti e tre i
tuoi compagni. Ne accetteremo solo uno, e sarò io stesso a
scortarlo verso la
Grotta delle Meraviglie!”
Keiichi
non ci pensò troppo. Dal suo sguardo trionfante, era
chiaro che intendesse accettare le condizioni dei nocciolini.
“Allora entreremo io e Ai”
confermò il fratello di Asia,
rivolgendosi poi a Fatima “Tu puoi restare con Goku e Jiren. Aspettateci
qui… non ci metteremo troppo”
***
[Continuazione
- Norman’s Theme – THE PROMISED NEVERLAND]
“Pecan… a
proposito delle Fusioni Anomale…”
Io,
Keiichi e il comandante assoluto dei Nocciolini avevamo
lasciato i nostri compagni e ci eravamo addentrati
all’interno della maestosa
Quercia Sacra. Questa, scoprii subito, non era affatto un solo albero,
ma un
agglomerato di arbusti, cresciuti attorno a una piccola montagnetta
rocciosa
alta un centinaio di metri. Si trattava di uno spettacolo che, sul mio
vecchio
pianeta, non avrei mai e poi mai visto.
Per
raggiungere la fantomatica Caverna delle Meraviglie,
saremmo dovuti entrare dentro un tunnel scavato nella roccia.
Prima
di farlo, tuttavia, non ero stata in grado di
trattenermi e decisi di raccontare al nocciolino tutta la mia storia e
il
motivo per il quale avevo deciso di formulare quel terzo desiderio al
Drago
Polunga.
“Mmmhhh… ora capisco”
dichiarò il piccolissimo soldato, avvicinandosi a me e
accarezzandomi con la
sua minuscola manina sulla fronte “Non potevi sapere quanto fosse pericolosa
quella tecnica, e inoltre hai espresso quel desiderio per uno scopo
eroico. Se
è così, non sentirti inutilmente in colpa! Tutto
questo si risolverà in ben che
non si dica!”
Entrammo
all’interno del tunnel e cominciammo a scendere in
profondità. Saremmo stati immersi nel buio più
totale se, incastonate tra le
pareti della grotta, non ci fossero state centinaia di pietre preziose
e gemme
dal valore inestimabile, illuminate grazie a un incantesimo luminoso
evocato
dal nocciolino.
Come
potevate immaginare, camminare in mezzo a cotanta
meraviglia fu un momento a dir poco magico. Sembrava fossi davvero
finita nel
mondo delle fiabe. Immaginai centinaia di nani che, con impegno e
dedizione,
con picconi e martelli, estraevano tutte quelle gemme per lavorarle e
renderle
ancora più lucide e brillanti.
Una
semplice parola, per descrivere quell’esperienza, era
mistica.
“Eccoci! Oltre quel
pertugio, siamo arrivati!”
Io
fui l’ultima a scavalcare quell’ultimo ostacolo, e
quando
vidi ciò che mi si parava davanti agli occhi, restai
visibilmente senza fiato
per la meraviglia e lo stupore.
[Always
With You In My Memories – BEST OST IN THE WORLD]
La
Caverna delle Meraviglie era esattamente ciò che affermava
il suo stesso nome, un luogo talmente surreale e lontano dalla
realtà che
sembrava viaggiare su altre regole, a noi ignote. In essa non vi erano
pareti
rocciose, ma l’intera circonferenza della sfera cava era
ricoperta, in ogni
centimetro, dalle stesse centinaia di pietre preziose che ci avevano
anticipato
lo spettacolo a cui avremmo assistito. Smeraldi, rubini, zaffiri,
pomici,
diamanti, e addirittura pezzi di oro e argento illuminavano, anche
senza
l’aiuto di Pecan, quel luogo che, anche senza che mi venisse
detto, compresi
fosse uno dei più sacri di tutta Anomaly.
“Asia e Hitomi non
hanno mai saputo di questa caverna, quando sono giunte qui”
mi rivelò
Keiichi, raccontandomi la sua storia “Immagino che tu non sappia come io e loro
siamo arrivati in questo mondo, dico bene? Molto tempo fa, io e mia
sorella
fummo coinvolti in un terribile incidente causato da un farabutto di
nome
Judas. Io morì poco dopo l’incidente, nonostante
Hitomi avesse cercato
inutilmente di salvarmi, mentre Asia finì in coma
irreversibile”
“Quindi sei stato qui
da allora?” compresi subito.
“Esattamente. Sono stato
recuperato da questo simpatico folletto, e da
quel giorno ho sempre vissuto ai piedi della Quercia Sacra, come una
mascotte
dei Nocciolini” mi rispose lui, indicando
un sorridente Pecan, che
continuò la sua storia per noi.
“Passò molto
tempo, prima che lui e sua sorella si ritrovassero. Asia
venne catapultata qui nonostante fosse in coma irreversibile, mentre
Hitomi li
seguì dieci anni dopo, a seguito del suo suicidio…”
“… suicidio?!”
“Judas era il suo
ex-ragazzo, e la sera che io sono morto, l’aveva
beccato mentre la tradiva con la sua migliore amica. E’ una
storia terribile da
raccontare… sappi solo che quel bastardo, per scagionarsi,
aveva provato ad
accusare Hitomi di quanto era avvenuto”
continuò a raccontarmi lui,
disgustato “Ovviamente, il giudice
non ci
cascò per niente, e decise di condannarlo
all’ergastolo. Da quel momento, però,
è andato tutto storto. Quell’uomo, capendo di
essere finito, decise di giocarsi
la sua ultima carta, e si suicidò dentro la sua cella
nonostante la sua nuova
relazione fosse ancora in piedi. La
migliore amica di Hitomi, venuta a scoprire tutto ciò, si
gettò sotto un treno
per la disperazione. In quanto a Hitomi stessa… …
si è gettata dalla Skytree di
Tokyo, non riuscendo a sopportare il fatto che, per il suo
coinvolgimento,
fossero morte ben quattro persone”
Che
orrore. Una storia in grado di deprimerti e farti
credere che il mondo fosse completamente ingiusto.
“Per fortuna che
Anomaly esiste, allora…” esclamai io,
riuscendo a far ridere sia Pecan che
Keiichi.
“Già! Hai proprio
ragione!” esclamò il folletto, prima di
rivolgersi al suo vecchio padrone e
domandargli “Comunque…
credo sia giunto il momento di chiederti il motivo per il
quale sei voluto entrare qui!”
“Semplice…
voglio farle vedere quello strano oggetto che è apparso
dieci
anni fa, dal nulla, dentro questa caverna!”
[Dead
Silence – BEST OST IN THE WORLD]
Qualcosa
saettò vicino all’orecchio di Keiichi, il quale
cominciò a massaggiarsi la sua nuova ferita. Io mi ero messa
di fronte al mio
amico, ma Pecan riusciva comunque a intimorirmi.
Il
suo atteggiamento era cambiato completamente. Il folletto
era visibilmente arrabbiato con il suo amico.
“SEI ANDATO FUORI DI
TESTA!? SAI PERFETTAMENTE COSA E’ SUCCESSO L’ULTIMA
VOLTA CHE HAI PROVATO A
SFIORARLO!” affermò il folletto,
visibilmente inferocito, rievocando il suo
ago che, nel suo precedente attacco, si era conficcato
all’interno di un
diamante “VUOI LASCIARCI LE PENNE
COME
UN BACCALA’?!”
“Ehm… posso
sapere di cosa parlate?”
chiesi a entrambi, cercando di stemperare gli animi ma, soprattutto,
tentando
di placare gli istinti omicidi del folletto “Di quale oggetto parlate?”
Per
tutta risposta, Keiichi indicò qualcosa al centro della
caverna, circondato da centinaia di aghi acuminati e piantati sul
terreno.
Senza perdere altro tempo, mi diressi verso esso, ignorando gli
avvertimenti di
Pecan.
Era
un piccolo scrigno, con coperchio. Apparentemente fatto
in avorio o porcellana, per via della sua colorazione biancastra,
sembrava
innocuo. Sulla sua superficie, tuttavia, vi erano dei simboli che io
avevo
imparato a leggere e comprendere, grazie all’aiuto del mio
cyborg di fiducia.
“Questo non è il
Linguaggio degli Dei?”
“AAAHHH!!! TU SAI COSA
C’E’ SCRITTO?!”
affermò Pecan,
visibilmente sconvolto dalla mia rivelazione.
Confermando
il tutto con un cenno del capo, mi apprestai
subito a tradurre la scritta dello scrigno.
[Destinys
Union – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Abbiamo preso due strade diverse, dimenticando che
il mondo è rotondo.
Faccio di tutto per dimenticarti, ma mi manchi sempre.
La vita è assurda. Trovo la mia anima
gemella, ma io non sono la tua.
Eppure, non ti cambierei per nulla al mondo.
A
volte è meglio amare un amore
impossibile che non averne nemmeno uno. L’Amore
Impossibile è il più bello,
il più forte, il più romantico, il più
puro.
La sola cosa che ci divide è la
Realtà.
Ci
vediamo stanotte. Stessa ora. Stesso
posto. Stesso sogno.
Ti
amo, Chel.
IL TUO MALRION
Ero
rimasta incantata da quelle bellissime parole,
nonostante il suo significato profondo celasse una storia tormentata e
struggente. Chiunque fosse questo Malrion, aveva scritto quella piccola
poesia
per la donna che amava, nonostante non fosse corrisposto.
Chissà perché era
apparsa dentro quella caverna.
“Che mi venga un
colpo… allora non ci siamo sbagliati!”
Sorpresa,
mi voltai verso Keiichi, il cui sguardo era a dir
poco trionfante.
“Ehm… non riesco
a seguirti, ragazzo…” ammise
Pecan, grattandosi
confuso la fronte “…
cosa vorresti insinuare?”
“C’è
una leggenda, scritta su uno dei nostri libri, nella quale il
protagonista è un giovane di nome Malrion Eyrian. Costui era
un principe e
viveva felicemente con suo fratello maggiore Ingrian,
anch’egli principe e
prossimo sovrano del loro regno…”
Keiichi
continuò a raccontare quella leggenda, senza
interrompersi mai. Io vi farò un veloce riassunto.
[Case
Of The Foretellers – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Malrion e Ingrian, un
giorno, incontrarono una fata che predisse parte del loro futuro. Se lo
desideravano, avrebbero attraversato l’oceano alla ricerca
del tesoro più
grande del loro mondo, e solo uno di loro sarebbe tornato vincitore da
quella
ricerca ottenendo non solo ricchezze, ma anche un potere
incommensurabile. Ciò,
però, avrebbe causato la rovina di entrambi i guerrieri, che
avrebbero per
sempre perso la loro identità. Per ottenere quelle
ricchezze, ad entrambi venne
donato un ciondolo, che li avrebbe condotti verso ciò a cui
tenevano di più al
mondo. Quella fata, tuttavia, aveva sconsigliato loro di intraprendere
quel
viaggio, perché li avrebbe segnati per sempre.
Nonostante ciò,
essendo i due principi dei grandi avventurieri, decisero di partire per
mare,
alla ricerca di quell’immenso tesoro. Durante il viaggio,
come un fulmine a
ciel sereno, entrambi si innamorarono perdutamente della stessa donna.
Era una
giovane marinaia di nome Chel, uno dei membri del loro equipaggio, e
cercarono
di ingraziarsela in ogni modo. Se Ingrian cercava di usare le sue
ricchezze e
la sua fama, Malrion cercò di conoscere e capire i
sentimenti della ragazza, e
questo gli aveva permesso di legare il suo cuore a quello di Chel.
Dopo moltissimo tempo,
l’intero equipaggio attraccò su un’isola
sconosciuta, e i due principi scesero
da soli, alla ricerca del tanto ambito tesoro. Fu a quel punto che
Ingrian, invidioso
per aver visto suo fratello così vicino a Chel, decise di
fargli una proposta;
chi avrebbe trovato per primo il tesoro, avrebbe sposato anche la donna
ambita,
senza che l’altro potesse far nulla per ribattere. Malrion,
saggio e di buon
cuore, decise inizialmente di rifiutare. Non poteva, infatti,
costringere la
donna che amava a rischiare un matrimonio combinato contro la sua
volontà.
Ingrian, però, aveva
scritto una falsa lettera, nella quale fece credere che Malrion fosse
un
depravato, e aveva minacciato di consegnargliela a Chel se non avesse
acconsentito alla sua scommessa. Davanti a tale dimostrazione di
vigliaccheria,
il povero principe fu costretto ad accettare.
Fu a quel punto che i
due ciondoli, improvvisamente, cominciarono a brillare
all’unisono, ed entrambi
i principi cominciarono la loro ricerca. Entrambi erano mossi da una
sete di
vittoria, ma se da una parte c’era un ragazzo che puntava
solo alla fama e alla
ricchezza, dall’altra vi era solo un giovane che cercava, in
tutti i modi, di non
condannare la sua amata a una vita che non le apparteneva.
I due ciondoli, però,
direzionarono i due principi verso due destinazioni differenti.
Malrion venne
ricondotto sulla nave, e il ciondolo brillò al massimo
quando Chel cercò di
capire il motivo per il quale lui era tornato indietro.
Al contrario, il
ciondolo di Ingrian trascinò il suo utilizzatore nella
direzione dell’immenso
tesoro. Lì, il principe più grande
incontrò nuovamente la fata che, con immenso
rammarico, fu costretta a concedere non solo il tanto ambito tesoro
all’infingardo fratello di Malrion, ma anche un potere in
grado di renderlo
invincibile e indistruttibile.
“I ciondoli avrebbero
condotto i loro possessori verso ciò che i loro
cuori bramavano di più”
compresi io, quando Keiichi arrivò a quella
parte del racconto “Se
Ingrian era stato arso dalla sete di potere, Malrion voleva soltanto
stare con la sua anima gemella…”
“… ma non
poté mai realmente amarla. Ingrian, tornato sulla nave,
decise
di attaccare suo fratello, abbandonandolo sull’isola, mentre
Chel fu costretta
a seguire le regole di quel verme per non vedere l’uomo che
amava essere ucciso”
Rimasto da solo
sull’isola, Malrion venne raggiunto dalla fata che, affranta
per il dolore che
aveva causato al povero giovane, fece un’ultima proposta al
giovane principe
dal cuore generoso e sincero.
Gli aveva donato la
possibilità di diventare ancora più potente di
suo fratello.
“Malrion sarebbe diventato
un essere mistico dai poteri divini, in grado
di cancellare la promessa fatta con suo fratello. Non solo. Avrebbe salvato anche la sua amata dalle
grinfie di quel
mostro, riuscendo a imprigionare per sempre Ingrian in una dimensione a
lui
avversa. Tuttavia, c’era un prezzo
da
pagare… non avrebbe potuto più amare Chel, in
alcun modo”
“E lui cosa decise di fare?”
Keiichi,
cogliendomi totalmente alla sprovvista, mi rivelò.
“Semplice, Ai. Malrion
rifiutò la proposta. Disse che la
colpa era soltanto sua, e che non avrebbe dovuto accettare la scommessa
di
Ingrian sin dall’inizio, nonostante le sue minacce.
Lui, come suo fratello,
aveva creduto che il ciondolo l’avrebbe condotto al tesoro
nascosto, senza
rendersi conto che di quelle ricchezze, ormai, non gliene fregava
più nulla!
Lui voleva soltanto che Chel non si sposasse con Ingrian, e del potere
di un
Dio non se ne voleva fare niente. In
parole povere… lui non voleva fare del male a suo fratello.
Per questo, chiese
alla fata se fosse possibile trovare un modo per salvare Chel senza
doversi
sporcare delle mani di suo fratello”
Senza
saperlo, Malrion aveva dato la risposta corretta. La
fata, con un dolce sorriso, gli rivelò che lei era una Dea
di nome Bellinherta
Harke. Il principe, inconsapevolmente, aveva superato la prova che la
divinità
aveva proposto a lui e suo fratello e, in realtà, il vero
vincitore di quella
ricerca era stato proprio Malrion. L’obiettivo non era mai
stato il tesoro e il
potere dell’invincibilità, ma quello di trovare il
Vero Amore.
Di
conseguenza, nonostante i suoi inganni, Ingrian venne
privato di tutte le sue ricchezze e di tutti i suoi nuovi poteri.
“Ma allora la storia ha un
lieto fine!” esclamò, tutto
contento,
Pecan, il quale si stava commuovendo davanti a quella bellissima storia.
Anche
questa volta Keiichi ci colse alla sprovvista,
scuotendo dispiaciuto il capo.
“Magari fosse così. Quando
Ingrian venne a scoprire la verità,
colto dall’invidia nei confronti del fratello, decise di
uccidere a sangue
freddo la povera Chel, che venne gettata nell’oceano, in
pasto agli squali…”
“NOOOOOOOOOOO… CHE
BRUTTA STORIA! ORRENDA! ORRENDA!!!”
dichiarò Pecan, inorridito come me,
mentre Keiichi terminò definitivamente il suo racconto.
“Quando lo venne a sapere,
Malrion soffrì come non mai. Tuttavia, non
gli era concesso di riportare in vita la donna che amava, e
perciò prese una
decisione molto difficile. Con i suoi poteri, costrinse suo fratello a
diventare il suo fido custode, e lo obbligò a una vita casta
e pura. Inoltre,
prese la decisione di usare i poteri e le ricchezze, donategli dalla
fata, a
favore del suo popolo e ciò lo aiutò a spodestare
Ingrian come successore al
trono. Malrion venne incoronato come Re del suo regno, e
continuò a vivere la
sua vita fino al giorno in cui non decise di donare il suo trono a un
altro
giovane ragazzo dal cuore più puro e sincero del suo.
L’anima e il cuore di
Chel, invece, non andarono mai perduti. Vennero salvati dalla dolce
fata che,
con un incantesimo, la trasportò nei sogni di Malrion,
alleviando il suo dolore
fino al giorno della sua dipartita… e la leggenda termina qui”
“BUAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!
MALEDETTO! NON SI SONO MAI POTUTI AMARE
PER DAVVERO… POVERINI! BUAAAAHHHHHH! PRRRRRRRRRRR!!!”
cominciò a
singhiozzare, disperato, il povero folletto, soffiandosi il naso sul
lembo
della mia tunica.
Anche
io la pensavo come Pecan, ma la sua reazione fu così
divertente che scoppiai nuovamente a ridere, e ciò ridusse
leggermente il mio
senso di angoscia.
Povera
Chel. Povero Malrion…
… verme infingardo di
Ingrian!
“Quello che non capisco,
è perché hai portato noi qui”
cominciai
ad analizzare il tutto, continuando a controllare quello scrigno bianco
“Cosa
collega la nostra situazione a quella di questa leggenda?”
“Ci sono molti più
collegamenti di quanti tu creda, ma ho bisogno di partire prima dalla
storia
che conosci tu…” specificò il
fratello di Asia, puntando il dito verso di
me “…
questo perché, durante le sue ricerche, Fatima ha trovato
una leggenda identica
a quella che ci avete raccontato voi… e si trovava nello
stesso libro della
leggenda di Malrion, prima di quella relativa agli Dei Supremi!”
[Dark
Impetus – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Il
peso di quella rivelazione mi colse totalmente alla
sprovvista e non fui più in grado di parlare per qualche
minuto. Come era
possibile tutto ciò?
Io
avevo letto tutte le storie del libro di racconti
regalatomi da Simon, traducendolo grazie all’aiuto di Juzo,
dalla prima
all’ultima parola. La storia di Zero e Lilith era la prima di
quel malloppo…
… come poteva, la
leggenda di Malrion, trovarsi prima di quella di Zero e Lilith?
In
tutto ciò, avevo già appurato che la storia
raccontataci
da Keiichi fosse avvenuta realmente, anche perché davanti ai
miei occhi
possedevo un oggetto appartenente a un protagonista di quella leggenda.
Data
però per vera questa mia ipotesi, ciò stava a
significare solo una cosa…
… Zarama non era mai
stato il primo Dio Supremo del mio mondo…
… non lo era mai
stato.
… dopo un lunghissimo regno di cento
nove miliardi di anni, aveva
deciso di rinunciare al suo trono…
Come
avevo fatto a non rendermi conto di quell’assurda
verità? Ce l’avevo avuta sotto il mio naso per
giorni!
Un’altra
domanda cominciò a sorgermi nella mente, molto
più,
insistente, e riguardava la fata della profezia narrata nella storia di
Malrion
e Ingrian. Aveva affermato, senza mezzi termini, di essere una
Dea…
… e se…
“Credo tu ci stia arrivando
pian piano, mia cara Ai… ebbene sì!”
confermò Keiichi, prima di rivelare anche a Pecan “Io credo che Bellinherta
Harke
sia stata una Dea Suprema, e che la leggenda di Malrion e Ingrian abbia
narrato
una guerra per il trono di Dio Supremo! In base a ciò, cosa puoi comprendere?”
“Zarama… Zarama,
in realtà era Malrion!”
Non
c’erano altre possibili spiegazioni. Se deduzioni di
Keiichi erano corrette, allora il personaggio di Zarama altri non era
che
Malrion. Di conseguenza, potevamo capire anche chi fosse in
realtà Ingrian, nel
mio mondo…
… e fu proprio quella
rivelazione a farmi cadere in ginocchio, davanti a quello scrigno.
“Non… non ci
credo… è assurdo…”
“… eppure
è così!”
confermò il giovane ragazzino di colore,
ormai convinto delle sue teorie “Questo
spiegherebbe moltissime cose, a partire dall’origine di
questo mondo. La leggenda successiva alla
tua, infatti,
narra di una rivoluzione attuata da un gruppo di demoni che ha provato
a
spodestare un Angelo che aveva abusato troppo del suo potere, rovinando
irrimediabilmente le loro vite. Tu la conosci, non è vero?”
Certo
che la conoscevo. L’avevo sempre letta, ma non avevo
mai creduto che potesse nascondere un significato così
profondo.
Invece,
mi ero resa conto con immenso orrore, quel libro
narrava fatti realmente accaduti, celati come leggende. Ogni storia,
pertanto,
era collegata.
“Se la analizziamo e la
tramutiamo in una storia vera, è possibile
capire cosa sia realmente successo nel tuo mondo. Zero, Lilith e i Deadly Sins hanno provato ad
attaccare il palazzo di
Zeno-Sama, con l’intento di sconfiggere il Sommo Sacerdote
che, per tutta
risposta, ha recuperato diciotto mortali donandogli parte dei suoi
poteri per
batterli. Il demone di tuo fratello,
però, ha giocato d’anticipo e ha chiesto alle
Super Sfere del Drago di creare
una Terza Dimensione, diversa rispetto a quella Reale (da dove provengo
io) e
quella Immaginaria (da dove provieni tu). La Terza Dimensione, se
continuiamo a
ricollegare le leggende…”
“… è la stessa su cui
stiamo poggiando i nostri piedi”
“… esattamente.
Inoltre, grazie alla mia anomalia, so che l’anima
senziente di Anomaly appartiene a una donna. L’ipotesi più vicina alla
realtà, secondo me, è che Anomaly sia
governata dall’anima di Chel, che cerca di dare sostentamento
a tutte le nostre
anime… e questa teoria viene
accreditata
dall’apparizione di questo Scrigno, che ci conferma della sua
esistenza!”
Davanti
alle nostre rivelazioni, anche Pecan smise di
volare, crollando in ginocchio davanti a me.
“Im… impossibile… Anomaly è stata creata da
un’anima del
mondo immaginario?”
“Nemmeno tu sapevi le
origini di questo mondo?” domandai a
Pecan, il quale fece segno di no con la testa.
“Non le ha mai scoperte
nessuno” confermò Keiichi,
quasi
tremando per l’emozione “Tutti
finivamo
qui senza sapere nulla di questo posto. Le
anime che si trovano in questo mondo sono morte per ottenere una
seconda
possibilità, e non abbiamo mai cercato di scoprire qualcosa
su Anomaly perché
puntavamo sempre alla nostra resurrezione…”
“… ma molte di
queste anime hanno anche deciso di restare qui, cercando
di accumulare tutte le conoscenze che possedevano”
continuò il folletto
nocciolino, puntando lo sguardo verso lo scrigno di Malrion “E’
grazie a queste persone generose se, oggi, Anomaly possiede luoghi di
immensa
cultura come le Biblioteche di Fatima, di Nuova Atlantide e di Handke.
Tuttavia, nessuno aveva mai pensato che tutte quelle leggende fossero
collegate
tra di loro. Perfino Asia e Hitomi hanno passato molto tempo dentro la
biblioteca di Fatima, cercando indizi su come trovarti…”
“… e, infatti,
loro conoscevano perfettamente le leggende di quel libro”
affermò il fratello di Asia, mettendosi una mano davanti
alla fronte “Io…
misericordioso Buddha… possibile
che mia sorella ti abbia mandato
qui perché aveva già intuito qualcosa?!”
“Se era così,
perché non parlarne direttamente con i miei amici, prima
che tutto… NO! NON POTEVA, PERCHE’ NON SAPEVA CHE
FINE AVESSE FATTO HITOMI!”
mi resi conto io, sbattendo una mano sulla fronte con realismo
“INOLTRE IL SOMMO LA CONTROLLAVA
SICURAMENTE
DALL’INIZIO, E NON POTEVA PARLARE DI QUELLA STORIA CON NOI O
L’AVREBBE SCOPERTA
SUBITO!”
“Io, tuttavia, penso serva
un’altra dimostrazione per essere certi delle
vostre teorie…” ammise Pecan,
e non potevo dargli assolutamente torto “… ad
esempio, siete certi che il libro di Ai sia identico a quello che
abbiamo noi?
Qual è il titolo di entrambi?”
“Folds…”
“… of Fate”
Sia
io che Keiichi ci guardammo negli occhi, sbalorditi.
Persino
i titoli dei due libri erano esattamente identici?
Sul
fatto che, nel mio, mancasse la storia di Malrion,
l’ipotesi più accreditata era che il Sommo avesse
fatto in modo di cancellare quella
storia dai suoi archivi. Forse Pecan aveva ragione. In effetti stavamo
azzardando molte teorie, senza avere la certezza che queste fossero
assolutamente corrette.
C’erano
due possibili strade da percorrere. Una riguardava
lo scrigno di Malrion, e consisteva nell’aprire il suo
coperchio. Era la strada
più difficile, ne ero consapevole, perché avrei
messo a repentaglio la mia
anima. Da quello che aveva accennato Pecan, Keiichi aveva rischiato di
morire.
La
seconda, la più facile, consisteva nel ritornare in vita
e chiedere di persona ad Asia.
[Dearly
Dreams – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Voglio provare a riaprire
questo scrigno!”
“TI HO DETTO DI NO,
KEIICHI!” dichiarò Pecan, portandosi
davanti al prezioso manufatto e
puntandoci la sua arma contro “NON
TI
METTERO’ IN PERICOLO INUTILMENTE!”
“Allora lo farò
io…”
“NO! NEMMENO TU! NON
VOGLIO PERDERE DEGLI AMICI IN QUESTO MODO! SIETE DUE ANIME
MERAVIGLIOSE… NON HA
ALCUN SENSO CHE VOI SPARIATE PER SEMPRE, SOLO PER COLPA DI UNA
SCATOLETTA
APPARSA IMPROVVISAMENTE DIECI ANNI FA!”
Ero
stupita dal fatto che il folletto mi considerasse tra la
sua schiera di amici, e non potevo che esserne contenta. Era un onore
essere
amica di un essere così leale e sincero nei tuoi confronti.
Io
e Keiichi, tuttavia, non potevamo permetterci il lusso di
aspettare. Nonostante il nocciolino stesse versando lacrime a non
finire, io e
il giovane ragazzo avremmo continuato per la nostra strada.
“Amico mio… so
che hai paura per me” confermò
il fratello di
Asia, ammettendo però “Ma mia sorella sta combattendo contro un
mostro malvagio quanto Judas… no, il Sommo Sacerdote
potrebbe essere miliardi
di volte peggio! Se non facciamo un tentativo, i nostri mondi sarebbero
in
serio pericolo…”
“Keiichi ha
ragione…” detti ragione al
ragazzino di colore,
avvicinando la mia mano verso il piccolo visino del comandante
nocciolino e
asciugandogli le lacrime, comprendendo il suo stato d’animo
“… noi dobbiamo tentare
il tutto per tutto… o
quel farabutto punterà anche alle nostre vite. E poi non
è detto che Keiichi
rischi nuovamente di sparire, giusto? Ora
noi sappiamo da chi proviene la voce della sua Anomalia! Dubito che lo
Scrigno
lo respinga nuovamente! D’altronde, non intendiamo mica
rubarlo!”
“Pecan…”
insistette, per un’ultima volta, il suo caro padrone
“… ricordi ciò
che ho scritto nell’ultima
lettera che ho lasciato ad Asia, quella che ti ho chiesto di infilarle
di
nascosto nella tasca di Hitomi? Le avevo
promesso che, la prossima volta, sarei stato io a salvarla…
amico mio…
PERMETTIMI DI MANTENERE LA MIA PROMESSA!”
Davanti
alla sua risolutezza, il folletto non poté più
ribattere in alcun modo. Almeno così credevamo.
“D’accordo,
Keiichi… ti concederò
quest’opportunità…”
“DAVVERO? GRAZIE, AM…”
“… a condizione che
io lo apra assieme a te, con la nostra Fusione Anomala!”
Il
silenzio era calato all’interno di quella caverna.
Keiichi era stato colto alla sprovvista da quella richiesta improvvisa.
“Non riuscirò
mai a impedirti di aprire lo Scrigno. Riesco a leggerlo
dai tuoi occhi, amico mio… hai lo stesso sguardo di tua
sorella Asia. E’
per questo motivo che non posso
lasciartelo fare da solo. Io ti sono sempre stato affianco, non come
servitore,
ma come un tuo pari, e sono orgoglioso di averti conosciuto. Se davvero vorrai correre questo rischio,
allora lo correremo insieme! Non lascerò il mio amico da
solo in una situazione
così complicata!”
In
pochissimi secondi, valutai ancor meglio il Comandante
Assoluto dei Nocciolini. Pecan, all’inizio, poteva sembrare
sì molto forte, ma
anche molto fragile e facilmente insultabile dai suoi compagni, ma era
in
situazioni come quella che si capiva il motivo per cui gli fosse stato
affidato
quel ruolo.
Quelle
che, all’inizio, mi erano sembrate prese in giro da
parte dei suoi compagni d’armi, trovarono finalmente il loro
significato. I
Nocciolini non pensavano affatto che lui fosse debole. Al contrario, si
fidavano di lui non come un loro superiore, ma come suoi pari,
esattamente come
Keiichi aveva fatto con il folletto.
D’altro
canto, per Keiichi quelle parole dovevano
sicuramente avere molto valore, perché commosso decise di
battere il pugno con
il suo compagno di battaglia.
Era
deciso.
“Ai! Porta il mio casco
fuori dalla Quercia! Consegnalo personalmente
alla nocciolina di nome Peanut, e dille che sarà lei a
sostituirmi, durante la
mia assenza!” mi ordinò Pecan,
con fermezza, consegnandomi il suo
guscio di noce, che io conservai con cura nella tasca della mia tunica
“Poi
racconta loro quanto abbiamo scoperto e tornate nella città
di Fatima! Ora, più
che mai, il Colosseo della Rinascita ha bisogno di ideare delle prove
adatte
alla resurrezione di un guerriero adatto a sconfiggere il Sommo
Sacerdote!!!”
***
Dimensione
ALFA – Palazzo dei due Zeno
Nel
mentre…
BETA CHI
[Kakuzu
- NARUTO]
Io
e i miei venticinque compagni eravamo giunti al palazzo
del Dio Supremo, senza che nessuno venisse ad accoglierci.
Era
un buon segno. Significava che Asia Taneko stava
riuscendo a trattenere i nostri bersagli. Ero preoccupata a morte per
la sorte
di tutti i nostri altri compagni, ma non ci restava altra scelta che
fidarci
delle poche informazioni che avevamo a disposizione.
“Possiamo davvero fidarci
di quella donna?” chiese, preoccupato,
Saitama “Quella
non è stata la stessa che ha cercato di ucciderti, Dragon?”
“Minacce a vuoto, per
quanto mi riguarda!” lo
rassicurò ALFA
Dragon, tranquillo “Possiamo
e dobbiamo fidarci delle sue parole, se vogliamo vincere
questa guerra!”
“Non ci resta altra scelta”
lo zittì subito Vegeta, il quale
però era altrettanto preoccupato come tutti gli altri
“Lei ha agito così
perché aveva temuto per la vita della donna che
amava… noi, per riportarla dalla
nostra
parte, la aiuteremo a liberarsi del demone che l’ha posseduta!”
“Come ci aveva anticipato,
il Sommo Sacerdote è troppo impegnato con lei
per concentrarsi su di noi! Tuttavia, ci conviene restare fuori dal
palazzo per
non allarmarlo ulteriormente!”
“Tutti, tranne me…”
Ero
mentalmente pronta per quella missione. Nascosta, dentro
la mia tasca, avevo una capsula segreta, mentre sopra la mia testa
stava
svolazzando un robottino a me ben noto. WALL-E era stato, per quella
missione
suicida, privato della sua coscienza, salvata dentro una pen-drive di
Domenico.
Lui e Claudia erano stati assorbiti, il giorno prima, da Momo e Ub
assieme a
tutti i nostri combattenti che non sapevano combattere. La stessa sorte
era
capitata a Boruto e Himawari che, però, avevano anche donato
le loro capacità
ai due ragazzi majin.
Avrei
svolto quella missione anche per loro. Per tutti i
membri della Sezione Anti-Mafia assenti, per la mia famiglia, e anche
per tutti
coloro che erano morti…
… e anche per il mio
Simon.
“Tanjiro… da
questo momento tocca a te. E’ ora!”
Il
mio ospite prese completo possesso del mio corpo,
azzerando completamente la mia aura e rendendo i suoi battiti
così silenziosi
che sembravo fossi già morta.
Prontamente,
attendendo che tutti i miei compagni
azzerassero le loro aure per non farli percepire dal Sommo Sacerdote,
io varcai
la porta d’ingresso ed entrai dentro il palazzo del Dio
Supremo, seguita da
WALL-E.
Ottimo.
Non ci restava che raggiungere di soppiatto la
stanza segreta del Sommo Sacerdote.
***
Stesso luogo
Poco
dopo…
ASIA
[Continuazione
– Kakuzu - NARUTO]
Ancora
una volta, il mio corpo era stato mutilato e
straziato dalle torture del Sommo che, per mezzo del suo demone Sloth,
stava
puntando a estrapolare quante più informazioni possibili sul
conto di Anomaly.
Se
io ero ancora viva, era tutto merito di Hitomi. Non
sapevo come diavolo fosse stata in grado di farlo, ma riusciva a usare
la sua
Anomalia non solo sullo stesso Sloth, ma anche sul Sommo Sacerdote in
persona.
Rigirando il tempo ogni qualvolta io rischiassi di collassare per il
dolore,
riusciva a farmi recuperare forma fisica e resistenza, permettendomi di
allungare quella tortura in maniera scaltra e inaspettata.
Il
dubbio che la mia ragazza avesse architettato tutto
questo insieme a quel BETA Simon era molto alto, considerando
soprattutto
l’immensa intelligenza di Hitomi e la furbizia di quel
giovane guerriero.
“Perché…
perché non riesco a farti parlare…”
Il
Sommo Sacerdote, per la prima volta da quando l’avevo
conosciuto, stava tentennando e non riusciva a capacitarsi della mia
resistenza. D’altronde, cosa potevo aspettarmi da
un’entità che era tutto
tranne che onnipotente?
Se
avessi avuto salva la vita di Hitomi, o se lei non si
trovasse assieme a me mentre venivo torturata dal Sommo Sacerdote, io
avrei
potuto perfino trattenerlo con la mia forza sovrumana, acquisita nel
momento
esatto in cui ero rinata nel Mondo Immaginario.
Ma
non potevo commettere errori. Dovevo aspettare il momento
giusto, ovvero quando i miei alleati mi avrebbero mandato un segnale.
“Forse… forse
sto solo perdendo tempo! Forse mi
sto solo facendo prendere dalla paranoia! Dovrei soltanto muovermi in
prima
linea, per ottenere ciò che voglio… e a
quel punto, nessuno potrebbe sconfiggermi! Già…
forse farò così…”
CRASH!
“Cos… COSA E’ STATO!?
CHI SEI!? FATTI VEDERE!”
Incredibile.
Quell’essere stava diventando pazzo, a furia di
perdere tempo con me. Si faceva perfino cogliere alla sprovvista da un
semplice
vaso caduto dietro la…
… un momento…
… ma lì, saremmo
dovuti essere soltanto in tre!
Con
orrore e sgomento, intravidi una giovane ragazza dai
capelli castani che sbucò fuori dal suo piccolo
nascondiglio, volando oltre i
segnalatori delle trappole. L’avevo riconosciuta al volo. Si
trattava della
fidanzata di BETA Simon.
Stupida! Che razza di
segnale era questo?! Voleva farsi uccidere da Sloth?
Qualcosa,
improvvisamente, mi sfiorò il braccio e feci
scattare la mia testa verso ciò che mi aveva toccato. Prima
che qualcuno
potesse intercettarlo, quello strano marchingegno si andò a
nascondere dietro
le altre cianfrusaglie presenti dentro quella stanza, senza farsi
beccare dal
Sommo.
Quando
compresi di cosa si trattasse, sogghignai trionfante.
Mi ero sbagliata. I
miei nuovi amici erano più scaltri di quanto immaginassi.
***
BETA CHI
[Too
Late – BEST OST IN THE WORLD]
Non
avevo altri modi con cui distrarre quel bastardo del
Sommo Sacerdote. Dopo aver ascoltato le sue parole, ero certa che
avrebbe fatto
assorbire Asia da Sloth, e a quel punto sarebbe stato impossibile
recuperarla.
Dovevo
farmi scoprire dall’angelo, e lasciare che fosse
WALL-E a completare tutti i passaggi necessari alla riuscita del nostro
piano.
Dopo
aver fatto cadere quel vaso, facendo attenzione a non
abbassarmi troppo con la levitazione, mi mostrai davanti al mio
più grande
nemico. Molti dei miei pensieri erano cambiati sul suo conto, grazie a
un
particolare oggetto che gli amici di ALFA Kairi avevano recuperato, dal
palazzo
del Dio Supremo, e che io avevo prontamente ottenuto per studiarlo.
Si
trattava del libro Folds of Fate, del quale ero riuscita
a ottenere anche la copia del mio ragazzo, regalatami dalla piccola Ai
il
giorno prima dell’attacco attuato dai Deadly Sins sulla
Dimensione BETA.
Ci
avevo messo pochi minuti per comprendere il linguaggio
dietro la sua scrittura, e mi ero apprestata velocemente a controllare
le
differenze tra i due tomi. Per farmi aiutare, avevo chiesto a Momo di
assorbirmi, momentaneamente, dentro al suo corpo, per poterne parlare
con i
membri della Sezione Anti-Mafia.
Fu
a quel punto che scoprimmo l’esistenza di tantissime
altre leggende, prima di quella riguardante l’amore distrutto
di Zero e Lilith.
Se quest’ultima era vera, ciò stava a significare
che anche le altre storie
erano tutte reali.
Pertanto,
Zarama non era mai stato il primo Dio Supremo di
quel mondo. Ce n’erano stati centinaia, prima di lui, e
chissà quanti altri ce
n’erano stati prima che venisse scritto quel libro dagli Dei.
Il nostro mondo
era un semplicissimo ciclo. Ad ogni nuovo Dio Supremo, si creava una
nuova
storia e una nuova modalità con la quale si potesse eleggere
questa entità…
… ma una regola,
scritta dentro la prima pagina, a noi sconosciuta, ci aveva fatto
intendere
quanto il Sommo Sacerdote fosse un pazzo senza alcuno scrupolo.
“Ah… chi
l’avrebbe mai detto che fossi tu, mia cara Chi!”
cominciò a dire lui, tirando un lungo sospiro di sollievo
“Sei stata davvero in gamba a
raggiungermi qui, ma siamo sinceri… sei
perfettamente consapevole che non sei
in grado di sconfiggermi!”
“Non intendo
affrontarti, infatti. Non sono così stupida… quello che cerco sono dei chiarimenti”
Senza
mostrargli alcuna paura, gli puntai il dito contro e
gli sparai in faccia la cruda e feroce.
“E’ inutile che cerchi
di mentirci… sappiamo perfettamente qual è la tua
vera identità…
Ingrian Eyrian!”
Il
suo sguardo era talmente stupito e sbalordito che colse
di sprovvista anche me. Credevo che quel farabutto avrebbe tentato, in
tutto e
per tutto, di ribattere e contraddirmi.
Invece,
l’avevo soltanto sorpreso e meravigliato e la cosa
non mi piaceva per niente. Se non altro, avevo attirato definitivamente
la sua
attenzione.
“Dimmi, giovane
mortale… come ci sei arrivata a questa conclusione?”
“Grazie ai libri che
abbiamo recuperato da questo palazzo”
Gli
gettai contro il manuale completo di Folds of Fate e
quello incompleto del mio ragazzo.
“Se la leggenda di Zero e
Lilith è vera, perché non dovrebbero esserlo
anche tutte le altre che vi stanno prima? Non ci vuole un genio per capire che tu hai cercato
di cancellare
l’esistenza delle storie precedenti, così da non
essere scoperto e ingannarci. Il libro che
aveva mio fratello, in
realtà, era solo un falso che hai scritto tu per deviare le
nostre menti! E’
questa la verità, non è vero?”
Davanti
alle mie parole, l’angelo cominciò a battere le
mani.
O
mio Dio. Era chiaro come il sole che avesse previsto anche
questo.
“Ma che bravi, i
nostri membri della Sezione Anti-Mafia di Tokyo… tu e quel giovane detective dell’Est
avete svolto un’indagine davvero
molto accurata… ebbene sì. Io sono Ingrian Eyrian.
Al termine della prova
ideata dalla precedente Dea Suprema, Bellinherta, io uccisi la donna
che
Malrion amava con tutto se stesso, per vendicarmi della sconfitta
subita… e lui, per punirmi, decise
di trasformarmi
in un angelo… A CAUSA SUA, SONO DIVENTATO UN ESSERE
DISGUSTOSO! NON IMPORTA SE
LA MIA POTENZA E’ SMISURATA! SE NON POSSO SFRUTTARLA CONTRO
DI VOI PER
DIMOSTRARE LA MIA SUPERIORITA’, E’ ASSOLUTAMENTE
INUTILE!”
“Sei solo un folle
megalomane…” dichiarai io, senza mezzi
termini “Malrion, nella sua forma
divina di Zarama, voleva soltanto darti la
possibilità di redimerti! E invece di capire il buon cuore
di tuo fratello, tu
l’hai tradito di nuovo… stai
percorrendo
una strada nella cui direzione c’è quello che
desideri, ma non ciò di cui hai
davvero bisogno…”
“… HA! E chi lo
afferma? Una semplice mortale come te vorrebbe fare la
predica a un Dio?!”
“Smettiamola con
questa predica… tu non sei un Dio, e non lo sei mai stato.
Nessuno di noi lo
sarà mai…”
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
Ingrian
cambiò improvvisamente espressione. Stavolta era
davvero inferocito.
“E’ inutile che
cerchi di sviarci. Sai perfettamente quali sono le
regole per la nomina di un Dio Supremo! E ora le sappiamo anche noi!”
continuai a parlare, cercando di distrarlo ancora per un po’
“La candidatura deve avvenire per
mezzo della
profezia pronunciata dal Dio Supremo decadente. Un Candidato non
può essere
nominato per due volte di fila! Nel momento in cui viene rifiutato, lui
può
tornare nel suo mondo, può diventare un Sommo Sacerdote come
è accaduto con te,
oppure verrà cancellato definitivamente! Un Angelo, che sia
un Sommo Sacerdote
o un suo inferiore, non può candidarsi! E
infine… la regola più importante di
tutte… UN CANDIDATO NON DEVE AVER MESSO MAI
PIEDE NELLA DIMENSIONE IMMAGINARIA, QUELLA DOVE CI TROVIAMO TUTTI NOI!”
Il
silenzio era calato dentro la stanza. Ingrian stava
facendo molta fatica a trattenere la sua rabbia. Non poteva uccidermi,
ma
poteva sicuramente mandarmi contro Sloth e, a quel punto,
l’Anomalia di Hitomi
si sarebbe disattivata, condannandomi a morte certa.
“Ingrian… la tua
sete di potere è davvero così grande da averti
spinto a
pugnalare tuo fratello alle spalle? La tua vendetta era così
importante da non
tenere conto della bontà di due persone innocenti come Zero
e Lilith? Diventare un
Dio Supremo è davvero l’unica
cosa che hai sempre voluto? Voglio essere sincera con te… tu non mi fai più paura. Sei pietoso,
sia come essere umano che come
angelo. Hai cercato di trascinarci nelle tue trappole, ma non
è servito a
nulla. Ogni azione commessa, che sia buona o che sia cattiva, porta
sempre a
delle conseguenze. Forse Simon, Dragon o Asia non potranno essere
più dei degni
Candidati, ma ne troveremo sicuramente altri quattro in grado di darti
del filo
da torcere… e stavolta, tu non
potrai far
nulla per ostacolare il nostro destino. Tu non meriti di diventare il
nostro
Dio! Sei solo…”
“… ma sta zitta,
schifosa puttana da quattro soldi…”
Era
tutt’altro, rispetto a quello che avevo conosciuto molti
giorni prima. Non era più calmo e rassicurante, ma aveva
letteralmente gettato
via la sua maschera. Ciò che intravedevo, nel profondo dei
suoi occhi, era pura
malvagità.
No. Quel bastardo non
si sarebbe mai redento.
“… io non merito di
diventare un Dio? E mio fratello, invece, lo meritava più di
me? Non
prendiamoci in giro… nessuno merita davvero di ottenere quei
poteri! A te
sembra giusto che a comandare le nostre linee spazio-temporali sia una
persona
di cui tu non hai mai saputo nulla? Rispondimi con
sincerità, Chi Miura… TU
TI FARESTI COMANDARE A BACCHETTA DA
QUALCUNO CHE NON HAI MAI CONOSCIUTO IN TUTTA LA TUA VITA, SENZA FARE
NULLA PER
POTERTI OPPORRE?!”
Avrei
tanto voluto rispondergli, ma non potevo. Il motivo
era semplice. Non sapevo cosa dirgli. Questa volta Ingrian mi aveva
colto
totalmente alla sprovvista.
“Già… come potresti
rispondermi, troia? Mi hai conosciuto sì e no da una
settimana, e ti permetti
anche di giudicarmi! Siete pronti a uccidermi, pur di non darmi quel
trono… SENZA PENSARE CHE, NELLA
DIMENSIONE REALE,
CI POSSA ESSERE QUALCUNO PERFINO PEGGIORE DEL SOTTOSCRITTO! NON IMPORTA
COSA
DICE LA PROFEZIA DI QUEL NANEROTTOLO DI ZENO! IO NON MI
INCHINERO’ DAVANTI A
NIENTE E NESSUNO! MAI PIU’! SARETE VOI A FARLO CON
ME… E LO FARETE PER
L’ETERNITA’!”
“Sta zitto, megalomane!”
La
situazione si era momentaneamente rigirata a nostro
favore. Asia Taneko si era prontamente rialzata in piedi e aveva
puntato il suo
arco e le sue frecce in direzione dell’angelo. Le sue ferite
erano già guarite,
grazie alla capsula rigenerativa che Peach aveva recuperato dalla sua
vecchia
navicella spaziale.
“Davvero niente
male… dico davvero”
esclamò lui, visibilmente
divertito “Avete
usato un guscio metallico per trasmettere informazioni tra di
voi… ma non è servito a salvare Hitomi!”
Sotto
i miei piedi, vi stava il guscio distrutto di WALL-E.
Alle mie spalle, Sloth si era già ripreso e mi stava
puntando la mano verso la
schiena, dove vi stava il mio cuore.
Avrei
dovuto immaginarmelo che il nostro piano sgangherato
non avrebbe mai funzionato.
E, in effetti, me
l’aspettavo fin dall’inizio.
“La tua amica è stata
molto furba, mia cara Asia. Ha intrappolato sia me che Sloth
all’interno di un
loop infinito nel quale voi due venivate torturate senza potermi
rivelare
nulla. Tuttavia, nel momento in cui Chi
è entrata dentro questa stanza, il loop si è
spezzato. Finalmente Sloth è stato
in grado di spezzare la sua egemonia e l’ha completamente
sottomessa”
Senza
timore per le sue frecce, l’angelo si era voltato
verso Asia, ed era più trionfante che mai.
Non
capivo. Cosa diavolo aveva da sorridere così tanto? Cosa
ci era sfuggito?
[The
Sealed Kingdom – BEST OST IN THE WORLD]
“E’ stato davvero
un peccato… pensavo di riuscire a strapparti qualche
informazione su Anomaly, ma a quanto pare sei troppo cocciuta per
renderti
conto della situazione in cui ti sei impicciata”
continuò a dire
l’angelo, avanzando verso di lei senza arrestare il suo
passo, mentre la
giovane ragazza di colore cominciò ad arretrare intimorita
“Tu
sai che io, te e la tua ragazza siamo gli unici appartenenti al Mondo
Reale
dentro la Dimensione Immaginaria?”
“No. Ci sono anche
Zero e Lilith” dichiarai io, attirando la sua
attenzione nuovamente “Loro
e
tutti i Deadly Sins appartenevano al Mondo Reale, non è vero?”
“La tua intelligenza,
Chi Miura, è a dir poco impressionante. Esatto. Zero e
Lilith appartenevano al
Mondo Reale, prima che io giocassi con le loro vite. Speravo,
con tutto il cuore, che mio fratello fosse molto più
intelligente nello scegliere il suo successore… tuttavia,
quando venni a sapere
che, per farmi un dispetto, elesse un piccolo neonato al posto di suo
fratello…”
“… tu ti sei
ribellato a lui… e avete avuto un diverbio”
capì
Asia, orripilata.
“Già. Malrion aveva
ottenuto il potere di un Dio Supremo ma, come uno stolto, aveva deciso
di
condividere metà del suo potere con me, il suo Angelo
Custode. Di conseguenza,
quando lui ha eletto a Dio Supremo il piccolo Zeno, i suoi poteri sono
passati
al nanerottolo… tuttavia,
quell’idiota
pensava che, con la nuova candidatura, i poteri di angelo sarebbero
spariti dal
mio corpo. Che idiota senza cervello… non si era reso conto
del grave errore
che aveva commesso…”
“… tu eri sempre stato
un suo pari, a prescindere da ciò che tu pensavi di lui. Non
poteva strapparti
i tuoi nuovi poteri perché te li aveva donati di sua
spontanea volontà. Malrion poteva
tranquillamente disfarsi
della sua carica… ma non
della tua,
Ingrian. Perciò sei stato tu a creare le Super Sfere del
Drago? Erano una
prigione per l’Anima e il Cuore di Malrion?”
“Solo per l’Anima… il
suo Cuore me l’avete portato via due giorni fa!”
***
Dimensione
GAMMA – Castello Reale
Nel
mentre…
ALFA KAIRI
[Continuazione
– The Sealed Kingdom – BEST OST IN THE WORLD]
“Quanto tempo è
passato?”
“Tre quarti
d’ora. Mancano quindici minuti al termine della tregua!”
Io,
Malefica, GAMMA Hinode, Lilith e Ub ci eravamo portati
in una zona più appartata dell’immensa voragine
che Pride, con i suoi poteri,
aveva creato con il suo potere di Cancellazione. La strega aveva
studiato lo
Scrigno Segreto, senza perdere alcun secondo, con l’aiuto di
sua figlia e della
regina dei demoni, mentre io avevo cercato di capire le condizioni di
ALFA
Hinode.
“Lei si
riprenderà… è una bambina molto forte!”
mi rassicurò il
giovane di colore, alzando il pollice all’insù
“Dobbiamo
fidarci di ciò che lei
ha visto! E’ la nostra unica speranza!”
Durante
quei quarantacinque minuti, Ub ci aveva spiegato,
per filo e per segno, quello che era successo nel momento in cui era
riuscito a
recuperare la mia figlia adottiva. Con le sue cellule da Majin, lui era
stato
in grado di leggerle i ricordi e, di conseguenza, scoprire cosa avesse
letto la
bambina sulla Linea del Destino del Sommo Sacerdote. Intelligentemente,
sia lui
che GAMMA Hinode ci avevano rivelato tutto, senza tralasciare alcun
dettaglio.
Se
quanto avevano detto era la verità, allora avevamo molte
più possibilità di quanto pensassimo. Per
tramutare ciò in certezza, tuttavia,
avevamo bisogno di controllare il contenuto dello Scrigno Segreto.
“Perfetto. E’
come pensavamo”
L’affermazione
di Malefica mi riempì il cuore di speranza.
Quella guerra potevamo vincerla. Potevo vendicare la morte dei miei
amici Flame
e Shiro.
Dovevamo
soltanto tenere fede al fato che ci era stato
assegnato…
… e lasciarci piegare
dalla volontà del Cavaliere del Destino, definitivamente!
“Allora ci conviene
raggiungere Pride e raccontargli quanto abbiamo scoperto”
dichiarò Lilith,
allontanandosi da noi e tornando verso il Guscio Protettivo nel quale
stava
crescendo la bambina di BETA Simon e BETA Chi “Voi due… preparatevi! Il destino
di questa guerra è nelle vostre mani!”
[See
What I’ve Become – BEST OST IN THE WORLD]
Anche
io e gli altri tornammo verso i nostri amici, con
tranquillità. Lilith, ne ero certa, aveva usato i suoi
poteri per comunicare il
nostro piano agli altri.
Meglio così. Avremmo
agito senza beccarci altre sorprese inutili.
“PRIDE! SIAMO PRONTI
A DARTI LE RIVELAZIONI CHE DESIDERI!”
Davanti
all’urlo di GAMMA Hinode, il demone puro si voltò
verso di noi, bramoso come non mai di notizie.
“Ottimo! Pride è
molto cont…”
“… tuttavia,
vogliamo farti un’ultima proposta!”
Il
demone, colto alla sprovvista, incurvò la sua testa di
lato. Lo avevamo incuriosito ancora di più.
Prontamente,
Ub aveva estratto il corpo di Eri dal suo corpo,
lasciandolo ai piedi di Eraser Head e si era avvicinato a Pride. Il
maestro,
prontamente, l’aveva presa in braccio, controllando le sue
condizioni.
Per
fortuna, la bambina si era solo addormentata.
“Anche io e Momo, come Eri,
siamo in grado di regredire nel tempo quello
che vogliamo. Possiamo farlo perché Majin Buu è
stato in grado di ricopiare il
suo Quirk senza alcuna fatica”
“Vuoi che, al posto di Eri,
venga preso tu?”
“No… voglio farti
apprendere quel Quirk, in cambio della nostra salvezza totale! Se ti
concederemo il suo Quirk, i nostri amici non vi attaccheranno
più!”
Pride,
questa volta, era rimasto spiazzato e incredulo
davanti alla rivelazione del piccolo bambino di dieci anni che,
lasciandoci
senza parole, stava controllando perfettamente l’intera
situazione come un vero
adulto.
“In poche parole…”
“… esatto. Noi, in
questo momento, ci stiamo arrendendo!”
Il
demone puro era andato in preda alla confusione più
totale. Non si aspettava certamente che i suoi nemici si arrendessero
così,
senza provare nemmeno a lottare.
E,
difatti, la sua risposta fu molto scontata.
“Pride non riesce a
credervi del tutto… perché
dovrebbe
fidarsi delle vostre parole? Cosa vi ha fatto cambiare improvvisamente
idea?”
Per
tutta risposta, Ub indicò lo scrigno tra le mani di
Malefica, la quale rivelò finalmente al mostro dei Deadly
Sins.
“Pride… dentro questo
scrigno, c’è un Cuore appartenente a una persona
che non corrisponde al Sommo
Sacerdote, troppo debole affinché possa nuocere ai vostri
piani. Volevamo
sfruttare il contenuto di questa scatola per provare a
sconfiggervi… ma, purtroppo per
noi, non possiamo usarlo
come arma. La questione è chiusa! PUOI ANCHE RIPRENDERTI
QUESTO SCHIFO, PER
QUANTO CI RIGUARDA!”
Senza
mostrare alcun pentimento, la strega della Dimensione
BETA gettò quella scatola ai piedi di Pride, il quale la
raccolse senza battere
alcun ciglio.
Il
suo sguardo era indecifrabile.
“Perciò, il nostro
nuovo accordo sarà questo!”
continuò Ub, imperterrito, puntando il pollice
verso di se e rivelando tutte le nostre carte “MOMO
TI INSEGNERA’ IL POTERE DI ERI, E VI PRESTEREMO GLI OGGETTI
SACRI
DI BETA CRISTAL PER QUELLO CHE DESIDERATE COMPIERE, MA IN CAMBIO NON
DOVRETE
UCCIDERE NESSUNO DI NOI!”
“Su BETA Cristal non si
può contrattare. Pride sa perfettamente che
quegli oggetti funzionano solo con lei!”
“Non ci sono problemi!”
dichiarò immediatamente la figlia di
BETA Kairi, portandosi di fianco a Ub con sguardo sconfitto “Avete vinto voi… userò il
Key-Blade
Originale per sbloccare il Cuore del Sommo Sacerdote. In
questo modo, lui potrà tornare a essere un mortale”
I
suoi familiari, inclusa GAMMA Hinode, non accennarono
alcuna protesta, e questo confermò la mia ipotesi sulla
Regina dei Demoni.
Lilith aveva davvero informato tutti.
“D’accordo…
allora Pride accetta ufficialmente la vostra proposta!
MOSTRATEMI IL FUNZIONAMENTO DEL POTERE DI ERI!”
Era
giunto il momento di trarre definitivamente in inganno
il demone puro.
Momo
Yaoyorozu afferrò una manciata di detriti sotto i suoi
piedi, permettendo a tutti di osservare quanto stesse facendo e
cominciando la
sua spiegazione.
“Eri-chan ha un Quirk
chiamato Rewind, che le permette di riportare un
essere vivente ad uno stato precedente, addirittura prima ancora che
nascesse.
E’ stato così che gli studenti del Liceo Shiketsu
sono riusciti a fuggire…
semplicemente, con i poteri di Majin Buu che ha ricopiato il Quirk di
Eri, noi
siamo stati in grado di cancellare il sigillo maledetto che avevate
imposto sui
vostri obiettivi”
Una
luce cominciò a brillare attorno alle macerie afferrate
da Momo, le quali cominciarono a ricostruirsi, come per magia. Cinque
secondi
dopo, sulla sua mano, l’aspirante eroina aveva una piccola
pietra, ciò che
restava del vecchio castello di Hearts.
“Come vedi, non ho usato la
mia magia demoniaca per ricostruire questo
sasso. Rewind può essere utilizzato anche sugli esseri
viventi, se lo si
desidera. Con questa capacità, potete ritrasformare il Sommo
Sacerdote in un
mortale… ma ci sono comunque dei rischi”
“Se Pride non
starà attento… rischia di ucciderlo. Ha
indovinato?”
“Giusto. Per
controllare un potere simile, occorre una capacità di
controllo al limite della
perfezione. Io, personalmente, non sono in grado di fare meglio di
così, e lo
stesso vale per Eri… tu, al
contrario,
con le tue capacità…”
“… arriveresti a
un controllo del 97 % di questo Quirk” lo
rassicurò
Malefica, ponendo fine ai dubbi del demone puro “Sarebbe più che sufficiente per far
regredire il Sommo Sacerdote”
Pride,
per avere conferma di quanto avessimo detto, cercò di
sfruttare il potere appena appreso.
L’intero
castello venne facilmente ricostruito. Non solo.
Pride era stato perfino in grado di regredire, con mio grandissimo
shock, anche
la morte di Flame e BETA Shiro, i quali si stavano toccando da tutte le
parti,
cercando di capire cosa stesse succedendo.
“Ma che… pensavo
di essere diventata polvere! Cosa diavolo mi è
successo?!”
“E’ una lunga
storia…” la rassicurai io,
grata al cielo di poter
subito riabbracciare la mia amica.
Avrei
voluto festeggiare ancora di più, ma non era ancora
finita.
O forse sì…?
Il
ghigno trionfante di Pride, questa volta, venne
accompagnato anche dai nostri. Quel demone, come tutti gli altri, non
era che
una marionetta, un essere incapace di compiere ragionamenti troppo
complicati.
Non aveva capito per niente il trucco che avevamo usato, e si era
lasciato ingannare
come un bambino.
Perfetto. Il secondo
membro più forte dei Deadly Sins era intenzionato ad
accettare.
***
Anomaly – Quercia Sacra
Nel
mentre
AI
[The
Birth of Fairy Tail – FAIRY TAIL]
Erano
passate sette ore da quando Keiichi e Pecan erano
rimasti da soli all’interno della Caverna delle Meraviglie.
Io, Goku e Jiren stavamo
aspettando nella radura della Quercia Sacra, in compagnia di tutti i
nocciolini
che, incuriositi dal nostro passato, ci chiesero di raccontargli loro
la nostra
precedente vita da mortali.
“Che… che storie
entusiasmanti!” dichiarò uno
di questi, quando
l’ultimo dei tre, ovvero Jiren, terminò di
raccontare la sua vita a tutti loro
“Avete
affrontato delle disavventure terribili, e avete ancora la forza di
andare
avanti! Ora capisco
perché non è
necessario l’intervento di un Custode, per voi”
“Ma non è un
vantaggio possederne uno?” chiesi a
Peanut,
sinceramente, ma la nocciolina mi rassicurò velocemente.
“Non sempre. I Custodi
restano comunque creature indipendenti, con volontà e
potenza propria. Solo chi
riesce a conquistare la loro fiducia, riesce a diventare
esponenzialmente più
forte. Asia e Hitomi sono un esempio, e
anche Keiichi e Fatima lo sono stati!”
“FATIMA?! ANCHE TU AVEVI UN
CUSTODE?!” affermò incredulo
Goku
alla bambina che, imbarazzata, indicò Peanut al volo.
Mi
venne da sorridere, di fronte a tale rivelazione. Il
destino aveva voluto che quei due ragazzini fossero legati tra loro fin
dal
momento in cui avevano poggiato piede su Anomaly. E chissà
se anche Pecan e
Peanut erano legati dallo stesso affetto. Era possibile, pensai, quando
vidi la
nocciolina puntare lo sguardo verso l’entrata della Quercia
Sacra, visibilmente
agitata.
Avevamo
deciso, con i miei compagni, che non avremmo
abbandonato i nostri nuovi amici al loro destino e che avremmo protetto
l’albero dagli assalti dei nostri nemici, fino al loro
ritorno. Qualche
nocciolino, per ordine di Peanut, si era diretto verso la
città di Fatima per
avvisare i sovrani gemelli di quanto avessimo scoperto.
La
voce sarebbe girata molto presto, ne ero sicura. In
tanti, sapevamo, avrebbero atteso di varcare l’entrata del
Colosseo della
Rinascita, per provare a tornare in vita. Avremmo dovuto vedercela
contro
guerrieri incredibilmente potenti, e difficilmente saremmo riusciti a
cavarcela.
[Erza
Scarlett – BEST OST IN THE WORLD]
“ALLARME! ESERCITO DI
UOMINI AVVISTATO A NORD-EST! CENTO ELEMENTI, PIU’ I LORO
CUSTODI, A MENO DI DUE
CHILOMETRI DI DISTANZA!”
Il
grido pronunciato dalla sentinella fu percepito forte e
chiaro dalle nostre orecchie, e Peanut non perse nemmeno un secondo.
“RICEVUTO! NOCCIOLINI
IN PRIMA LINEA! ALL’ATTACCO!”
Gran
parte dei folletti si separò da noi, volando a
perdifiato verso l’origine della minaccia. Non partirono da
soli, purtroppo per
me e Jiren…
… perché Goku, spinto
dalla voglia di combattere, li aveva seguiti a sua volta, facendo
ruotare il
suo bastone!
“Lasciatelo fare…”
il grigio tranquillizzò subito Peanut “… non si vede,
ma Son Goku è un guerriero
eccellente!”
“ALLARME! ALTRI
NEMICI A SUD! SONO SOLTANTO UNA DECINA, MA SI MUOVONO DI SOPPIATTO! NON
HANNO
CUSTODI AL LORO FIANCO! SONO A UN CHILOMETRO DI DISTANZA DALLA QUERCIA”
“Un’attacco a
sorpresa…” comprese Jiren, analizzando
la situazione “…
i due gruppi sono alleati.
Stanno cercando di separare le vostre forze!”
“Questo non basterebbe”
ribattei io, spiegando loro “… per
far sì che quest’attacco sia efficace, deve
esserci qualcuno, separato da tutti
i gruppi, in grado di raggiungere l’albero sacro senza farsi
scoprire…”
“Già…
ci stanno separando di proposito, ma non ho altra scelta che
seguire la loro linea di azione” ammise
Peanut, rivolgendosi ai
nocciolini rimasti “VOI OCCUPATEVI
DEL
SECONDO GRUPPO! QUANDO AVRETE FINITO, TORNATE SUBITO QUI… E
TENETE GLI OCCHI
APERTI! POTREBBERO ESSERCI SFUGGITI DEI NEMICI! SENTINELLA! CONTINUA A
CONTROLLARE LA SITUAZIONE DALL’ALTO!”
“RICEVUTO!”
“E noi tre? Cosa facciamo?”
chiesi io indicando me stessa, Jiren
e la povera Fatima, la quale era visibilmente spaventata.
“Io resterò qui
a controllare la situazione assieme alla mia padrona”
affermò Peanut, puntando nuovamente lo sguardo verso la
Quercia Sacra “Voi raggiungete
l’entrata della Caverna
delle Meraviglie! Se ci stanno attaccando
dall’esterno… potrebbero
aver già raggiunto l’interno!”
“Dentro?! Ma come… OH
NO! SOTTO TERRA!” compresi io, allarmata, facendo
cenno a Jiren di
accelerare il passo e seguirmi, dentro l’immensa struttura
erbosa.
Keiichi
e Pecan erano in serio pericolo.
***
Dimensione
ALFA – Palazzo dei due Zeno
Nel
mentre…
ASIA
[Premonition
– BEST OST IN THE WORLD]
Quindi
era come temevo.
Il
Sommo Sacerdote aveva tolto di mezzo ciò che restava di
Malrion Eyrian, vendicandosi definitivamente della sua sconfitta nella
precedente guerra per il Trono di Dio Supremo.
Conoscevo
quelle leggende a menadito, perché Hitomi si
divertiva a raccontarmele quando avevo perso la memoria sul mio
passato, mentre
mi trovavo su Anomaly. Sapevo tutto su Malrion, Ingrian e Chel.
“Sei davvero soddisfatto,
Ingrian? Davvero volevi soltanto questo?”
gli chiesi, visibilmente confusa “Per tutta la vita, hai sempre voluto
spadroneggiare su tutto e tutti. E’ solo questo che riesce a
darti gioia? Non
voglio assolutamente credere che il tuo obiettivo sia solo…”
“…
no… non è solo questo il mio obiettivo!”
Questa
volta, sia io che BETA Chi fummo colte alla
sprovvista. Che intendeva, quel farabutto?
Non
era solo il Trono, ciò a cui puntava?
“Ve l’ho già detto…
io
non voglio avere più nessuno che mi metta i piedi in testa.
Io non voglio
inchinarmi di fronte a niente e nessuno. Grazie
al potere che otterrò al termine della nostra battaglia, io
mi dirigerò nel
Mondo Reale… E LO SPAZZERO’ AL SUOLO, SENZA
LASCIARNE ALCUNA TRACCIA!”
No.
Non
poteva desiderare quello.
Non poteva essere un
tale megalomane!
“Tu… TU SEI SENZA
CERVELLO! SE ANCHE SOLO UNO DEI TRE MONDI COLLASSASSE, MORIREMMO
TUTTI!!!”
“Sono solo fandonie, mia
cara Asia… QUESTO NON AVVERRA’ MAI,
PERCHE’ NON
CI SONO REALI COLLEGAMENTI TRA LE TRE DIMENSIONI!”
“INVECE ESISTONO,
RAZZA DI COGLIONE! LO SO PERFETTAMENTE, PERCHE’…”
I
ricordi della mia battaglia contro Judas riecheggiarono
nella mia mente, e cominciai a tremare per la paura.
L’assassino di mio
fratello era riuscito a fuggire da Anomaly illegalmente, raggiungendo
il Mondo
Reale e causando devastazioni su scala planetaria. Anche io e Hitomi
fummo
costrette a seguirlo, e la nostra battaglia aveva rischiato di
distruggere
anche Anomaly, per via dell’equilibrio quasi distrutto tra le
tre dimensioni.
Alla
fine tutto si era risolto, ma quanto era successo ci
aveva fatto intendere una cosa molto importante…
… se ci fossimo
permessi a giocare con le regole della vita, questa ci avrebbe fatto
pagare un
conto molto salato, e quell’imbecille di Ingrian non se ne
rendeva
assolutamente conto.
“… ascoltami, razza di
farabutto. Che tu ci creda o meno, tutti e tre i mondi sono
indispensabili per
la nostra sopravvivenza. Se provi a distruggerne uno, gli altri due
cadranno a
loro volta! Non sarà
così che riuscirai
a diventare un Dio Supremo… COSI’ CI CONDANNERAI
SOLTANTO ALL’ESTINZIONE!”
Poi,
implorante, mi voltai verso Sloth, il quale aveva
ancora puntato il suo braccio in direzione della povera BETA Chi.
“Almeno tu,
Sloth… tu puoi usare i ricordi di Hitomi! Puoi dirgli che
sta commettendo una grossa…”
[Hunting
in the Black Forest – BEST OST IN THE WORLD]
Stupida.
Io ero davvero una
grandissima stupida.
Per
istinto avevo tappato la mia bocca con le mie mani, ma
era troppo tardi.
Avevo
appena suggerito a Ingrian il modo per estrapolare le
informazioni su Anomaly, e non me n’ero resa affatto conto,
presa dal desiderio
di fermare le mire espansionistiche di quel folle.
“Asia Taneko… non
posso credere che tu abbia commesso un
errore così grossolano in un momento così critico!”
dichiarò il
fratello di Malrion, mentre io scoppiai a piangere sotto lo sguardo
terrorizzato
di BETA Chi.
Era finita.
C’era
un solo modo, con il quale un personaggio del mondo
Immaginario poteva raggiungere il mondo Reale, ed era grazie ad
Anomaly. Nel
momento in cui io gli avevo suggerito quella possibilità,
lui era diventato
irraggiungibile, per noi.
Non potevamo più
rigirare il nostro tempo, perché Sloth era stato in grado di
sottomettere la
volontà di Hitomi.
Avevo condannato a
morte la donna che amavo.
“Caro Sloth… credo
tu abbia capito perfettamente le mie
intenzioni. Vero?” affermò
Ingrian, ordinando al suo sottoposto “Scava
nella memoria di Hitomi! Non importa
se perderai il suo potere e la ucciderai… NON
HO PIU’ BISOGNO DI…”
“Non sarà necessario…”
gli rispose Sloth, rivelando a tutti i presenti “E’ stata lei
stessa a permettermi
di leggere i suoi ricordi…”
“FANTASTICO! NON
FARMI PERDERE TEMPO, E RIVELAMI TUTTO QUELLO CHE…”
“… mi rifiuto”
Un
silenzio glaciale piombò all’interno di quella
stanza,
causato dalla sconvolgente risposta del demone puro che, con grande
tranquillità, aveva abbassato il palmo della sua mano
rivolto precedentemente
in direzione di BETA Chi.
Il
più scioccato di tutti, però, era proprio Ingrian
che,
evocato il suo Scettro di Angelo, si portò minacciosamente
di fronte al mostro
il quale, per niente intimorito, affrontò lo sguardo del suo
padrone.
“Prova a ripeterlo
nuovamente, se ne hai il coraggio…”
“… tutte le
volte che lo desideri, Ingrian. Io non ti permetterò di
raggiungere Anomaly” affermò
Sloth, per niente intimorito dalle minacce
dell’angelo “Proprio
perché possiedo i ricordi di Hitomi, sono consapevole dei
rischi del suo piano… e, con tutta franchezza, non intendo
affatto seguire un
essere ormai arso dalla pazzia e dalla sete di onnipotenza”
Quello
a cui stavo assistendo andava oltre le nostre
aspettative. Il destino aveva deciso di voltare le spalle a quel malato
di
Ingrian, che si era ritrovato a doversi confrontare con
un’improvvisa
ribellione.
“Prova a ripeterlo nuovamente, se ne hai il
coraggio…”
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
Sia
io che BETA Chi restammo a bocca aperta.
Il
Sommo Sacerdote, improvvisamente, aveva cominciato a
ripetere quella frase a ripetizione, ogni cinque secondi, come un disco
rotto.
Era impossibile.
Lui
non poteva essere riuscito ad assimilare completamente
il potere di Hitomi!
Le
Anomalie non potevano essere ricopiate in alcun modo.
Solo la donna che amavo poteva rigirare il tempo, e Sloth avrebbe
potuto usare
quel potere solo tramite il suo permesso.
“Resterà in quel
ciclo fino a quando lo deciderò io…”
dichiarò
Sloth, sogghignando soddisfatto “Che
imbecille… io, Ulquiorra, che mi
faccio
comandare a bacchetta da quel farabutto!”
“Non… non capisco…”
esclamai io, incredula “… perché
l’hai…”
“… non
fraintendermi, mocciosa mortale” mi
insultò il demone
puro, ridacchiando soddisfatto, schioccando il suo collo, divertito da
ciò che
avesse appena compiuto “E’
da quando
abbiamo scoperto lo Scrigno Segreto che io e Pride stavamo cercando
informazioni su questo pagliaccio da quattro soldi! Se
l’ho fatto… è perché non ho
più alcuna intenzione di stare dietro al
Sommo Sacerdote!”
“Ma… ma
allora…” cominciò a
comprendere
BETA Chi, portandosi una mano sulla bocca, orripilata.
“Indovinato… ho
intenzione di combattervi, sconfiggervi
e impedire l’avverarsi della profezia!”
ci confermò lui, dichiarandosi
apertamente come nostro nemico, ancora una volta “Tuttavia, non seguirò il piano di
Ingrian. Non ha alcun senso
raggiungere il mondo Reale per distruggerlo. Questo l’ho
appena capito grazie
ai ricordi che ho estrapolato da Hitomi. Perciò,
se voglio puntare a essere l’essere più
intoccabile del mondo Immaginario, mi
basterà togliere di mezzo voi e tutti coloro che proveranno
a ostacolarmi… e
l’Anomalia della tua amata mi sarà molto utile per
sbarazzarmi degli altri
imbecilli che oseranno contrastarmi!”
Sloth,
avvicinandosi nuovamente a Ingrian, gli sfilò, senza
alcuna fatica, un oggetto che non avrebbe mai potuto
sfruttare…
… ovvero il suo
Scettro da Angelo, che venne spezzato in due con una semplice
ginocchiata!
L’oggetto
più potente in possesso del Sommo Sacerdote era
andato in mille pezzi, sul pavimento.
“Prima che voi me lo
chiediate… sì. Posso usare l’Anomalia
di Hitomi
anche senza il suo permesso”
Quando
sentì il suo tocco freddo e glaciale lungo la mia
carotide, mi resi conto di averlo alle mie spalle. Era stato
velocissimo e non
mi aveva dato modo di reagire.
Ora
cominciavo a capire il motivo per il quale guerrieri
come Goku o BETA Simon avessero perso contro di lui. In quanto
all’ultima
affermazione, cominciai a capire come fosse in grado di usare tutti
quei poteri
insieme.
“E’ un’Anomalia… non
è vero?” si rese conto anche BETA Chi,
con tono distrutto “La
tua abilità Vampirica, quella che nessuno di noi
conosceva…”
“Esattamente. Il mio potere
Demoniaco è la Rapina. Io posso rubare e
assimilare in me tutti i poteri che mi interessano… comprese
le Abilità
Vampiriche, che tu chiami Anomalie!
Il mio corpo è completamente diverso rispetto a quello dei
miei altri compagni,
perché sono nato da solo. Io non sono una creazione di
Lilith… alla mia morte
terrena, io stesso ho deciso di lasciarmi trascinare
nell’Oscurità, meditando
la mia vendetta. Senza che quella stupida se ne accorgesse, ho imposto
un
sigillo sui nostri compagni… che
mi
avrebbe permesso, una volta morti, di ottenere tutte le loro Anomalie!
Quindi
sì… IO, DENTRO AL MIO CORPO, POSSIEDO SETTE
ANOMALIE, INCLUSA QUELLA DI HITOMI!”
O mio Dio.
Schifoso farabutto!
Quel
verme aveva architettato di tradire i suoi compagni da
miliardi di anni, e ora stava cercando di sfruttare la situazione a suo
vantaggio!
“Quindi cosa farai? Ci
ucciderai tutti con i tuoi poteri? Non pensare
che sarà così semplice!”
gli urlò contro BETA Chi, per niente
impressionata dalle affermazioni di Sloth “Puoi
anche averne cento di Anomalie, ma ti sconfiggeremo
comunque… e poi ci occuperemo
anche dei tuoi compagni!”
Quella
ragazza aveva due palle enormi. Sapeva perfettamente
di non poterlo sconfiggere, completamente da sola, ma aveva deciso di
non
mollare e di sfidarlo apertamente.
Lei aveva ragione. Non
potevo essere da meno.
Prima
che lui potesse fare altro, fui in grado di liberarmi
dalla sua morsa e provai a scoccargli una delle mie frecce che,
purtroppo per
me, si spezzò in due sul cranio del demone.
Il
suo corpo si era indurito. Aveva usato l’indurimento di
Greed, a dimostrazione che ci avesse detto la verità.
“Credi veramente che te la
caverai così facilmente?!”
affermai
io, più inferocita che mai “Io
e Chi, a
differenza del Sommo, siamo consapevoli delle tue nuove
capacità… sappiamo
anche i punti deboli dell’Anomalia
di Hitomi! Senza il Sommo Sacerdote, tu sei completamente da solo!”
“Già, lo
so… una trentina di guerrieri che mi aspettano, fuori dal
palazzo. Credevate davvero che io non me ne rendessi conto? Allora
vediamo…
perché non diamo a tutti quanti un motivo per combattere?”
Il
corpo di Sloth, improvvisamente, cominciò a ribollire e
centinaia di pezzi di carne cominciarono a staccarsi dal suo corpo,
uscendo
fuori dal sotterraneo segreto e dirigendosi verso la Sala del Trono.
No.
Non erano centinaia…
… erano
migliaia!
Il
suo intero corpo da Majin si era dissolto del nulla, ed
era rimasto solamente il suo Corpo Originale…
… no…
… schifoso essere…
… non poteva
averlo fatto sul serio!
“… ci tenevi
molto alla tua Hitomi, vero? Non ti dispiace se mi sono
impossessato definitivamente del suo corpo? Sai… per togliere tutti i vostri
compagni di torno, ho esaurito le mie
cellule da Majin, e avevo bisogno di un altro ospite in cui vivere. Non preoccuparti per lei…”
L’affermazione
che fece subito dopo, mi fece crollare nel
mio più grande incubo.
“… le ho alleviato le sofferenze e le ho
annichilito l’anima… ops!
Ma così lei sarebbe morta! Poco importa! Se mi sconfiggete
potreste… ah, no. HITOMI NON PUO’ ESSERE RIPORTATA DI
NUOVO IN VITA! NON POTRAI PIU’
RIVEDERLA PER IL RESTO DELLA TUA VITA!”
Era
ufficiale.
Sloth doveva morire!
“Chi… farai bene a
starmi dietro” avvisai la mia compagna,
più inferocita che mai, accumulando
tutta la mia piena potenza e preparandomi a farla esplodere “Altrimenti… ti conviene sparire da
questo
posto il prima possibile! THIS IS MY ANOMALY!”
***
Dimensione
di Conton City
Nel
mentre…
CHRONOA
[This
is A Fight To Change the World – BEST OST IN THE WORLD]
La
guerra, purtroppo, aveva raggiunto il suo picco più alto.
ALFA Simon aveva già trovato Conton City, e tantissimi
pattugliatori temporali
erano morti sotto i suoi colpi. Grazie all’aiuto di Cell e
Ayumi, la situazione
si era leggermente calmata, ma ero consapevole che quella situazione
non
sarebbe durata per sempre.
ALFA
Simon restava sempre un guerriero pericolosissimo, il
secondo in carica tra le file del Sommo Sacerdote. Ero certa che lui
possedesse
un asso nella manica per contrastare i poteri rigenerativi dei suoi
nemici.
Dovevamo
fare qualcosa, o quel farabutto mi avrebbe
raggiunto, e per noi sarebbe stata la fine.
Lord
Beerus e tutti gli altri Dei della Distruzione avevano
deciso di scendere sul campo di battaglia per combattere contro Hunter
Warrior.
Mi avevano rivelato di avere in serbo una sorpresa per il giovane
terrestre
della Dimensione ALFA e che non si sarebbero fatti sconfiggere
così facilmente.
Di
conseguenza, ero rimasta solamente con tutti gli alleati
di Merus. Erano personaggi molto sinistri e particolari, in grado di
incutermi
molto timore, ma se lui si era fidato di loro allora potevo stare
tranquilla.
Loro,
mi avevano raccontato poco prima dell’attacco di ALFA
Simon, erano stati in grado di fuggire all’interno della
Dimensione Reale,
grazie alla creazione di un loro membro chiamato Ishigami Senku. Era
stato
grazie a questo giovane se Merus e il suo gruppo erano stati in grado
di
salvarsi dalle grinfie del Sommo Sacerdote.
Con
lo stesso marchingegno, eravamo stati in grado di
salvare anche tutti gli studenti dell’Accademia di Gabor
Black. Avevo ordinato
a quest’ultimo di seguire i suoi allievi e di continuare a
crescerli, nel mondo
reale.
Se
qualcosa fosse andato storto, almeno loro sarebbero
sopravvissuti.
Una
luce apparve davanti ai miei occhi. In mezzo al cortile
del Covo del Tempo, era apparsa la Navicella Spazio-Dimensionale creata
dallo
scienziato pazzo della Dimensione DELTA, il quale scese da essa senza
alcuna
ferita e senza alcun danno, segno che il viaggio fosse stato completato
e
portato a termine. Era un giovane dai capelli a spazzola, bianchi con
le punte
verdi, di cui due ciocche gli cadevano lungo il viso, coprendo in parte
i suoi
occhi dalle iridi rosso fiammanti. Aveva due marcature molto singolari,
simmetriche lungo la fronte, che lo facevano assomigliare a una statua
andata
in frantumi.
“SENKU!” si portò
subito, vicino a lui, una giovane ragazza tribale dalla carnagione
chiara,
dagli occhi verdi e dai capelli biondi. Era una sua amica e si chiamava
Kohaku.
“Tranquilla,
leonessa… è andato tutto bene!”
ci rassicurò subito
il giovane, portandosi davanti a me e inginocchiandosi con rispetto
“Gli studenti
dell’Accademia sono tutti
salvi… e non è tutto. Ci resta ancora una tacca
per svolgere un’ultima
traversata!”
“Ma non avevi detto
che fosse pericoloso?” domandò
un’altra ragazza al giovane scienziato. Era
una ragazza dai capelli lunghi e neri, e gli occhi azzurri. Era
un’eccellente
maga della Torre dell’Orologio e si chiamava Rin Tohsaka. Era
stata lei,
assieme a tutti gli altri suoi compagni Servant, a salvare ALFA Hinode
ed
accudirla nella sua infanzia, prima di lasciarla in custodia al regno
di
Hearts.
“Lo
è… dato che la navicella può
ricaricarsi solo nella Dimensione
Immaginaria!” confermò
Ishigami, affranto “Con
la battaglia appena iniziata,
non ci resta che usare la navicella per un’ultima, definitiva
traversata!”
“ALLORA LA USERETE
VOI!”
Quando
udii quella voce, io restai visibilmente scossa e
scioccata. Davanti all’entrata del covo, infatti, erano
apparse una trentina di
persone, che io conoscevo alla perfezione…
… perché dovevano
trovarsi nella Dimensione GAMMA, a occuparsi dello Scrigno Segreto!
“A-ALFA KAIRI?! CHE
DIAVOLO CI FAI TU, QUI?!” esclamai, inferocita
verso di lei “PERCHE’ MI
AVETE RAGGIUNTO?! E COSA DIAVOLO
E’ QUEL BOZZOLO CHE TIENI SULLE…”
“Non abbiamo molto tempo
per spiegare tutto ciò…”
mi anticipò
subito BETA Sora, allarmato e agitato “… entro un minuto, qui
scoppierà il
finimondo! Tutto quello che ci serve… E’ FAR
PARTIRE LA BAMBINA DENTRO QUESTO
GUSCIO NELLA DIMENSIONE REALE, DOVE NON POTRA’ ESSERE TOCCATA
IN ALCUN MODO! IL
NOSTRO FUTURO E’ NELLE SUE MANI E IN QUELLE DELLE PERSONE CHE
LEI INCONTRERA’!”
“Ma che… una bamb… UN MOMENTO!” compresi
al volo,
indicando sconvolta l’enorme bozzolo “LI
DENTRO C’E’ LA FIGLIA DI BETA CHI E BETA SIMON?!”
“CHRONOA! NON ABBIAMO
TEMPO! DEVE FIDARSI DI NOI!” mi urlò
nuovamente il maestro, visibilmente
nel panico “SE NON LO
FAREMO… NESSUNO DI
NOI SOPRAVVIVRA’! E’ TUTTO SCRITTO NELLA LINEA DEL
DESTINO DELLA BAMBINA!”
Confusa,
puntai lo sguardo verso ALFA Kairi, la quale stava
stringendo, tra le sue braccia, una bambina che io conoscevo
perfettamente…
… alla quale io, per
conferma, mi rivolsi.
“Hinode… sei
certa di quanto hai letto?”
“Sì, Kaio-Shin
del Tempo…”
confermò lei, annuendo fermamente con
la testa “…
il Cavaliere del Destino è apparso a tutti noi e ci ha fatto
leggere
la sua Linea del Destino! Se salviamo questo feto e facciamo sparire
anche l’armadio,
a prescindere dalla modalità… e se faremo sparire
anche questo... allora vinceremo
questa battaglia e il Sommo
Sacerdote non ci darà più problemi! SI FIDI DELLA
MIA PAROLA E DEL FATO
STABILITO DAL CAVALIERE!”
Davanti
alla sua determinazione, io non potei fare altro che
accettare. Se era così, allora non potevamo perdere altro
tempo.
“TUTTI VOI!” mi
rivolsi agli amici di Merus, puntando il mio dito verso la navicella
“PRENDETE QUELLA PICCOLA E
ACCOMPAGNATELA
NEL MONDO REALE! QUI CI PENSEREMO NOI!”
“Ma… MA CHRONOA!
CHI RIMARRA’ A PROTEGG…”
provò a protestare
Rin, ma Senku la bloccò all’istante, affermando.
“Non abbiamo un secondo da
perdere! Se salviamo la neonata, loro
potranno vincere! Fidati dell’Anomalia di ALFA Hinode! Il
Cavaliere del Destino
ci salverà!”
“E non solo…
posso anche fare altro!” esclamai io,
raggiungendo
l’enorme portone del santuario, ordinando loro “OLTRE A QUELLA BAMBINA E ALL’ARMADIO DI
NARNIA... e a quello... DOVRETE PROTEGGERE
ANCHE CIO' CHE VI STO PER CONSEGNARE! VI AVVERTO… SE DOVESSE
SPARIRE, SAREBBE
UN DISASTRO!”
***
Nel
mentre…
CELL
[Kishuu
– BEST OST IN THE WORLD]
Dovevo
ammettere due cose, riguardanti il combattimento che
stavo svolgendo contro ALFA Simon.
La
prima era che avevo enormemente sottovalutato il mio
avversario. Quel farabutto, nonostante fossi stato in grado di evocare
il mio
personalissimo Key-Blade, era in grado di tenermi tranquillamente
testa, senza
alcuno sforzo. Erano morti tantissimi altri Pattugliatori Temporali,
sotto i
suoi colpi, e io stesso avevo perso parti del mio corpo durante il
combattimento. Il terrestre della dimensione ALFA non stava, avevo
pienamente
compreso, usando nemmeno un briciolo della sua vera potenza, ma solo il
5 %
all’incirca.
Se avesse fatto sul
serio, per noi era la fine.
La
seconda cosa che dovevo ammettere, tuttavia, era più che
positiva.
Ayumi Yoshida, con la
Fusione Anomala, era a dir poco formidabile!
Il
Mangekyo Sharingan era un’abilità oculare a dir
poco
strabiliante, con la quale lei riusciva a contrastare facilmente gli
assalti
del suo nemico, facilitandoci e non poco il compito. Tutto merito
dell’esperienza di quell’Itachi Uchiha. Inoltre,
possedere anche tutte le
tecniche degli altri membri dell’Akatsuki rendeva a dir poco
imprevedibile. Se
non poteva aiutarmi nella forza bruta, poteva sicuramente supportarmi e
affiancarmi in quella battaglia mortale.
Anche
questa volta, io venni sbalzato via dal calcio del mio
avversario, e precipitai verso il tempio del Drago Shenron, la cui
statua venne
demolita dal mio rude atterraggio. La mia alleata si
avvicinò subito a
sincerarsi delle mie condizioni, ma io mi alzai prontamente in piedi.
Nessun
graffio, ma stavo cominciando a innervosirmi. Io e
Ayumi, da soli, non ce l’avremmo mai fatta, nemmeno con la
mia forma Golden.
ALFA Simon era troppo potente, e i pattugliatori temporali non potevano
tenergli testa.
Avevamo bisogno di
forza bruta!
“Cosa ti succede, Cell? Il
tuo Key-Blade non mi sta facendo nemmeno un
graffio!” confermò il mio
nemico, volteggiandoci sopra con leggiadria
segno che i miei dubbi avevano fondamento.
Quel
verme ci stava soltanto facendo perdere tempo.
“Non pensare che sarà
così facile togliermi di mezzo, sciocco terrestre che non
sei altro!” gli
urlai io, senza alcuna paura, portandomi in posizione di combattimento
assieme
ad Ayumi.
ALFA
Simon, tuttavia, sembrava tutto tranne che preoccupato.
Puntava invece a fare sul serio, a giudicare dallo sguardo terrificante
che ci
aveva rivolto.
“Questo riesco a farlo solo
con il 10 % della mia vera potenza”
Il
mondo, attorno a me, aveva cominciato a vorticare
pericolosamente. La prima cosa che notai era che ALFA Simon si era
portato alle
mie spalle, senza che io me ne rendessi conto. La seconda era che dalla
mia
bocca sapeva di ferro e che qualcosa stava colando dalle mie labbra.
Terza ed ultima
constatazione, qualcosa mi aveva trapassato il petto, strappandomi il
cuore
senza alcuna pieta.
Quel
qualcosa era il braccio di ALFA Simon.
Senza
alcuna pietà, quel maledetto estrasse il suo arto dal
mio corpo, e le forze mi abbandonarono del tutto, facendomi crollare
per terra,
a pancia in giù.
Sconfitto, in meno di
un secondo, senza che potessi far nulla per fermarlo.
“CELL!
ADESSO TI AIUTO IO!”
Prima
che lasciassi questo mondo, qualcosa si era nuovamente
insinuato dentro di me, ma invece di torturarmi mi stava curando.
Nell’esatto
momento in cui io fui in grado di percepire la mia aura rinvigorirsi
leggermente, sfruttai la rigenerazione namecciana e fui in grado di
rigenerare
le mie ferite.
Prontamente,
afferrai Ayumi per la vita e mi allontanai da
quel mostro, prima che potesse colpire anche lei.
“Fuggire… questa
non mi è nuova, androide da strapazzo!”
Cazzo,
mi si era già portato davanti!
Che
stupido ero stato a credere di poter trattenere quel
mostro, nelle condizioni in cui mi trovavo…
… avevo condannato a
morte sia me che Ayumi!
ALFA
Simon aveva già puntato il palmo della sua mano verso
di noi, pronto a colpirci con una delle sue mosse finali.
“Che delusione… da voi
mi aspettavo molto di…”
“AMATERASU!”
Il
braccio di Hunter Warrior venne completamente arso da
vigorose fiamme nere, le quali cominciarono a incenerire il suo braccio
senza
che lui potesse far nulla per spegnerle.
“Piccola sciocca…”
A
quel figlio di puttana, purtroppo per noi, bastò
tranciarsi quel braccio dalla sua spalla e rigenerarlo, puntandoci
nuovamente
il palmo della mano verso di noi.
Porca
miseria…
… quel bastardo, come
il Simon della Dimensione BETA, conosceva la Rigenerazione Namecciana.
Ayumi,
come me, era rimasta senza parole. Niente aveva
funzionato contro ALFA Simon.
La
piccola poggiò il suo viso sulla mia spalla, incapace di
guardare negli occhi colui che l’avrebbe condannata a morte
per sempre…
… no…
… lui non l’avrebbe
uccisa…
… anche a costo della
mia vita!
[Archangel
– BEST OST IN THE WORLD]
“Ayumi… scappa!”
Prima
che quel pezzo di merda potesse colpirci, io avevo
deciso di agire. Prontamente, avevo mollato la presa sulla bambina di
sette
anni e mi ero gettato su ALFA Simon, stringendolo tra le mie braccia e
alzandomi in cielo assieme a lui, pronto a compiere il gesto
più folle di tutta
la mia vita.
Lilith… Hinode…
perdonatemi anche voi…
… perché non avrei
mantenuto la mia promessa nei vostri confronti.
Proprio
io, che vi avevo insultato in merito all’amore e ai
legami, avevo deciso di sacrificarmi per salvare la vita di quella
dolcissima
bambina terrestre…
… ora capivo cosa
provavano entrambe quando le persone a cui tenevano di più
rischiavano la loro
vita…
… e ora che le comprendevo,
non potevo che ringraziarle per avermelo insegnato.
Speravo
solo…
… che quel
gesto ne sarebbe valsa davvero la pena!
“NON SARAI TU A FARMI
FUORI, BASTARDO… MI SEGUIRAI
NELL’ALDILA’, CHE TI PIACCIA OPPURE NO!
AUTODISTRUZIONE ATTIVATA!”
“NO! CELL! NON FARLO!”
***