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Autore: pastelwriting    07/09/2021    2 recensioni
[TXT/Tomorrow X Together]
[TXT/Tomorrow X Together][Taegyu // AU // tw / omofobia // 1.947 parole]
Anche lui voleva poter pensare di intrecciare le sue dita con quelle di Taehyun, e molte volte quel desiderio era così forte che avrebbe voluto semplicemente farlo, stringergliele tanto forte da spezzarsi i polsi, tanto era l’amore che provava per lui senza aver modo di dimostrarglielo.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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for those who dare to hope

 

 

Era bellissimo. 

Con i suoi lineamenti dolci,  i capelli biondi che gli ricadevano delicati sul viso, e quel luccichio negli occhi mentre guardava la band che si stava esibendo sul palco, lontano abbastanza da poter respirare in mezzo al pubblico, ma non troppo da non riuscire a distinguere le sagome dei musicisti; le luci del concerto illuminavano il volto di Taehyun, i suoi zigomi messi in risalto dal sorriso che gli conferivano un’aria così serena, quasi spensierata, per una volta. 

Taehyun era bellissimo e Beomgyu non riusciva a pensare ad altro, lì accanto a lui, avrebbe dovuto dedicare tutte le sue attenzioni al concerto, perché si trovava negli Stati Uniti, i Green Day erano a pochi metri da lui e stava assistendo alla sua band preferita che si esibiva per la festa di Capodanno- il Capodanno che stava per inaugurare il nuovo millennio, per l’esattezza; non esattamente un evento che si verifica tutti i giorni. Invece, Beomgyu non riusciva a distogliere lo sguardo da quel ragazzo bellissimo di fianco a lui, il suo ragazzo, che avrebbe voluto almeno tenere per mano in quel momento, invece le sue braccia erano lungo i suoi fianchi, una mano nella tasca dei jeans e l’altra a tormentare il bordo della manica della giacca.

Gli formicolavano le dita, per quando avrebbe voluto afferrare le mani di Taehyun e stringerle tra le sue. 

Ma non potevano permetterselo. 

Beomgyu non poteva sfiorare il suo ragazzo, quel ragazzo che amava con tutto il suo cuore, senza aver paura che qualcuno potesse attaccarli da un momento all’altro. 

Non era nemmeno tanto per lui, se amare Taehyun e stare al suo fianco significava dover convivere con quel terrore andava bene, perché avrebbe accettato qualsiasi condizione pur di averlo nella sua vita; era il pensiero che potesse capitare qualcosa di brutto a Taehyun che lo tormentava. 

Taehyun glielo aveva ripetuto un milione di volte ormai, che anche lui avrebbe voluto essere se stesso anche mentre erano in pubblico, che era pronto ad essere se stesso sempre, in qualsiasi circostanza, senza avere alcun timore delle persone che erano pronte a gettar loro odio addosso in qualsiasi momento, anche per gesti innocui quali tenersi per mano, stare abbracciati un po’ troppo a lungo, sfiorare l’uno la guancia dell’altro con le labbra, di tanto in tanto. 

E, laddove anche Beomgyu voleva poter amare Taehyun senza alcuna riserva, forse era lui a non essere ancora pronto. 

Anche lui voleva poter pensare di intrecciare le sue dita con quelle di Taehyun, e molte volte quel desiderio era così forte che avrebbe voluto semplicemente farlo, stringergliele tanto forte da spezzarsi i polsi, tanto era l’amore che provava per lui senza aver modo di dimostrarglielo. 

Tante volte lo guardava, così come stava facendo anche in quel momento, e avrebbe solo voluto prenderlo tra le sue braccia, appoggiare la testa nell’incavo del suo collo, nel quale si incastrava alla perfezione, come se i loro corpi fossero stati disegnati appositamente per essere l’uno il continuo dell’altro, ma si era sempre limitato a sopportare le fitte al petto che lo colpivano e a reprimerle, nonostante queste lo implorassero di assecondare il suo desiderio, perché non ne aveva mai avuto il coraggio. 

Ma quella sera qualcosa era diverso. 

Quella sera era pieno di persone intorno a loro, tutte si stavano godendo il concerto, pronte a dare il via ai festeggiamenti allo scattare della mezzanotte perché un nuovo millennio stava per avere inizio. 

Beomgyu si ritrovò a riflettere per un attimo, tra un pensiero rivolto a Taehyun e l’altro, a cosa questo potesse significare. 

Per tutti quanti, un nuovo anno equivaleva ad un nuovo inizio. 

Nuove possibilità, nuove occasioni per sistemare tutto quello che era sempre andato male. 

Ovviamente non era vero, ovviamente era solo una favola della buonanotte che l’uomo si divertiva a raccontarsi - o forse ne aveva bisogno, perché senza quella speranza sarebbe stato difficile andare avanti giorno per giorno sapendo che nulla si sarebbe risolto così, come per magia, soltanto perché si buttava un calendario e se ne appendeva al muro uno nuovo. 

Però, cambiare millennio…  

Cambiare millennio.

Beomgyu sapeva che lui e Taehyun avevano solo poco più di vent’anni e non erano altro che due ragazzi in balia di tutti i mostri che abitavano la Terra, senza alcun potere per cambiare le cose. 

Ma gli piaceva il pensiero di credere in qualcosa, per una volta. 

Credere che le cose sarebbero potute andare meglio per loro, da lì in poi; che da lì a breve, forse, le persone si sarebbero evolute al punto di considerare l’amore tra due ragazzi così come quello che era, semplicemente amore, un sentimento puro e struggente come era quello tra uomo e donna, il bisogno di stare accanto alla persona amata senza nascondersi da niente e nessuno, perché non ci si dovrebbe mai ritrovare con i crampi allo stomaco per il terrore di uscire di casa e non farci mai ritorno, se si viene avvistati dalla persona sbagliata al momento sbagliato. 

Non sarebbe successo subito - se mai sarebbe successo -, Beomgyu lo sapeva, e probabilmente lui e Taehyun non avrebbero fatto in tempo a vivere quella libertà che tanto agognavano, o forse sì, non ne aveva idea, non sapeva più niente a quel punto. 

Sapeva solo che i Green Day avevano appena finito di suonare Welcome to Paradise e Mike al basso e Tré Cool alla batteria accompagnavano Billie Joe nel suo discorso in attesa della mezzanotte, ormai imminente. 

Taehyun stava ancora guardando verso il palco, continuava a essere bellissimo. 

Nella prossima vita, di sicuro.” si era ripetuto Beomgyu fino allo sfinimento, per convincersi che avrebbero potuto superare tutto quell’odio e il momento di essere liberi sarebbe arrivato. 

Molti pensavano che il nuovo millennio avrebbe rappresentato un’altra vita. 

Beomgyu sentì la voce di Billie Joe nel microfono che iniziava il conto alla rovescia e mentre pronunciava quel Dieci, vide il sorriso di Taehyun allargarsi fino a far comparire quella singola fossetta che Beomgyu avrebbe tanto voluto accarezzare in quel momento.

Nove

Nella prossima vita, di sicuro. Ma forse la prossima vita stava per iniziare, o forse no, Beomgyu davvero non ne aveva idea. 

Otto

Ma era così bello sperare, per una volta, credere, che sarebbero potuti essere liberi. Non che fossero mai stati liberi, non sapeva cosa si provava ad esserlo. 

Sette

Beomgyu si guardò attorno, le persone urlavano, contavano insieme al leader dei Green Day, tutte le attenzioni erano rivolte a lui. 

Sei

Taehyun sorrideva, voltò lo sguardo verso Beomgyu, e in quegli occhi riuscì a leggere quanto il più piccolo fosse felice di essere lì con lui, in quell’esatto momento, un momento tanto importante come la fine - l’inizio - di un millennio, un evento che non avrebbero vissuto mai più e che la maggior parte delle persone non avrebbe mai vissuto - e Taehyun era felice di essere con lui.

Cinque

A Beomgyu formicolavano le mani, non avevano smesso nemmeno per un secondo, perché il suo Taehyun era accanto a lui e non sopportava più la distanza che li divideva. 

Quattro

Nessuno li stava guardando, a nessuno importava di loro, perché stavano per passare da un millennio all’altro e avevano altro a cui pensare.

Tre 

Beomgyu estrasse la mano dalla tasca dei jeans e smise di stropicciare il bordo della manica della giacca, finalmente, una mano prese quella di Taehyun e l’altra andò dritta ai capelli che gli ricadevano delicatamente sul viso, spostandoli quanto bastava perché niente gli impedisse di ammirare i suoi occhi, che non avevano perso il loro luccichio nemmeno per un secondo. 

Due 

Forse la prossima vita sarebbe iniziata nei prossimi due secondi, dovevano aspettare così poco, ma non ne aveva la certezza. L’unica certezza che aveva era che lo amava ora, in questa vita, e che forse non era disposto ad aspettare fino alla prossima, perché nessuno l’aveva mai fatto sentire tanto amato quanto lui, quella persona che era felice di essere con lui nonostante non avrebbe mai più vissuto quel momento, quella persona che non lo aveva fatto sentire in colpa nemmeno una volta per non volersi far vedere in pubblico, sopportando di essere se stesso solo quando erano da soli. 

Uno 

Beomgyu strinse delicatamente le ciocche di Taehyun tra le dita mentre quest’ultimo veniva colpito dalla realizzazione di quello che stava per succedere, finalmente, dopo aver aspettato così a lungo, e portò una mano sul collo di Beomgyu, che si stava avvicinando e ora gli sfiorava le labbra con le sue. 

Il pubblico esplose intorno a loro. 

Beomgyu e Taehyun si staccarono, si guardarono intorno, ma le loro mani non si allontanarono di un centimetro dal corpo dell’altro. 

I fuochi d’artificio nel cielo illuminavano le persone che li circondavano di mille colori, miste a quelle del palco che avevano preso a ruotare all'impazzata, lampeggiavano e cambiavano colore ogni millisecondo, accecando il pubblico e rendendo impossibile guardare la band sul palco che urlava nei microfoni e aveva ricominciato a suonare accordi sconnessi - che comunque erano tanto udibili quanto i musicisti erano visibili, nel caos generale. 

E nessuno stava guardando loro, ancora tanto vicini che Beomgyu poteva sentire sulla pelle il respiro di Taehyun. 

Si voltò di nuovo a guardarlo, si domandò come fosse possibile essere così felici in mezzo a tante persone - ma era ovvio, in realtà, perché Taehyun era la felicità in persona in quel momento, mentre lo guardava con occhi pieni di quell’amore che Beomgyu non pensava sarebbe mai stato in grado di trovare, e non poté che sorridere insieme a lui, quasi scoppiarono a ridere entrambi, continuavano a guardarsi intorno per poi tornare a osservarsi a vicenda, perché erano in mezzo a così tante persone ma erano stati loro stessi, anche se solo per un secondo, forse di meno, e nessuno si era nemmeno accorto di loro. 

Beomgyu portò le mani al collo di Taehyun, entrambe i pollici gli accarezzavano le guance, e lo avvicinò a sé una seconda volta, facendo incontrare le loro bocche per un secondo bacio, appena più lungo dell’altro, forse rischiando un po’ troppo, ma non aveva il coraggio di staccarsi da Taehyun, che nel mentre aveva appoggiato le sue mani a quelle di Beomgyu, impedendogli di toglierle. 

Non che Beomgyu ne avesse la minima intenzione. 

Si staccò alla fine, soltanto per trovarsi a guardare il Taehyun più felice che avesse mai visto, Beomgyu sentì le lacrime pizzicargli occhi per quanto era perdutamente innamorato di quel ragazzo. 

Si avvicinò una terza volta, gli stampò un bacio sulla fronte questa volta, era abbastanza sicuro che Taehyun avesse chiuso gli occhi nel mentre e si stesse beando di quel momento almeno tanto quanto Beomgyu, che stava cercando di registrare nella sua memoria quanti più dettagli possibili, il freddo sulle guance, i capelli di Taehyun che gli solleticavano il viso, il calore del suo corpo attraverso le giacche pesanti, ma anche il profumo di zucchero filato caratteristico di Taehyun misto a quello dei fuochi di Capodanno tutto intorno a loro, il suono delle grida di festa delle persone, gli strumenti scoordinati della band sul palco, ma anche il battito del suo cuore che gli rimbombava nelle orecchie tanto era veloce nel suo petto dalla felicità che stava provando. 

Forse avrebbero dovuto aspettare un’altra vita, forse quella prossima vita in cui tanto si rifugiava era appena iniziata, forse si sarebbe manifestata con calma ma sarebbe arrivata, alla fine. 

Ancora una volta, Beomgyu non lo sapeva. 

Ancora una volta, Beomgyu sapeva solo di essere innamorato di Taehyun con ogni fibra del suo corpo ora, in questa vita.

Ancora una volta, e forse per un po’ sarebbe stata l’ultima, ma non importava, perché per una sera aveva deciso di darsi il permesso di provare un po’ di speranza, Beomgyu poggiò le sue labbra su quelle di Taehyun. 

 


 


Spazio Autrice
Eccoci qua! Innanzitutto, grazie per essere arrivati fino a qui!
Ci tengo a precisare che non penso che i Green Day abbiano fatto il concerto per la fine del millennio, anche perché hanno davvero fatto il loro boom con American Idiot nel 2004, ma non è importante perché l'idea per questa one shot mi è venuta ascoltando 21st Century Breakdown, e dovevano essere proprio loro la band che suonava in sottofondo.
Invece, passando alle cose importanti: non pensavo avrei mai scritto niente del genere, soprattutto se l'omofobia è il tema centrale; almeno nelle fan fiction voglio far finta che non esista, perché preferisco dare ai miei personaggi dei motivi che gli impediscono di stare insieme perché sono complessati per conto loro, non perché il mondo fa schifo e loro hanno le potenzialità per essere la coppia più felice del mondo ma non possono per colpa di terze parti ignoranti.
Invece eccoci qua, e scriverla mi è piaciuto davvero tanto.
È stata anche un piccolo sfogo personale I guess? Comunque, spero davvero che vi sia piaciuto leggerla quanto a me è piaciuto scriverla.
Tra l'altro !!! Ci ho pensato soltanto ora, ma è la prima cosa che scrivo nel fandom!
Mentre pubblico questa one shot non c'è ancora la sezione dedicata ai TXT, che è una cosa molto triste, ma la farò creare e la riempirò io anche se non mi leggerà nessuno, potete scommetterci!
Se qualcuno mi ha letto, invece, mi farebbe davvero tanto piacere sapere cosa avete pensato di questa one shot, qualsiasi tipo di recensione e critica è ben accetta, davvero!

Alla prossima!
-Eli

  
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