Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: AlysSilver    10/09/2021    0 recensioni
La Raimon Junior High ha appena vinto il torneo cammino imperiale, sono tutti euforici ma non sanno cosa sta per accadere, d'un tratto il calcio sparisce e toccherà alla Inazuma sistemare tutto. Due storie paralle, Alex una ragazza tutta calcio e amici, Simeon un ultraevoluto, il capo della New Gen, nate sotto la stessa stella che grazie alla Inazuma si incontreranno.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Fey Rune, Matsukaze Tenma, Saryuu Evan - Saru, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Allora signor Evans chi è il primo fuoriclasse della squadra invincibile? - Chiese Riccardo mentre si allacciava la felpa della tuta.

-Il primo è un "Vero Regista capace di valutare persone e situazioni e di combinare quiete e movimento", Nobunaga Oda.- Rispose la pietra svolazzando da una parte all'altra della sala. Se non si fosse fermato, avrebbe seriamente rischiato di far venire il mal di mare a qualcuno.

-Ma chi è?- Chiese Ryoma. Certo che in vita sua non doveva aver mai aperto un libro di storia. Possibile che non lo avesse mai sentito nominare nemmeno a lezione?

-Non conosci nemmeno gli avvenimenti che hanno portato la nostra nazione ad essere ciò che è oggi? Quell'uomo riuscì quasi ad unificare tutto il paese, ma sfortunatamente non lo governò mai, perché morì in seguito ad un attentato nel 1582.- Risposi con aria sconvolta.

-Troppe informazioni, mi gira la testa. In ogni caso dove lo troviamo un cimelio adatto?

-Questa è un'ottima domanda. Servirebbe magari un oggetto appartenuto a lui, così saremmo sicuri che si trovi nelle vicinanze.- Disse Fey. Ecco l'ennesima missione assurda degli ultimi giorni. Dove mai potevamo trovare un reperto di così grande valore? Ma soprattutto come potevamo entrarne in possesso?

-Dividiamoci e andiamo a fare qualche ricerca. Ci rivediamo tutti qui domani mattina e che la dea della vittoria ci assista.- Concluse Arion. Cavolo era strano vedergli prendere il comando, di norma lasciava sempre a Ricky l'iniziativa. Ovviamente accettammo tutti la sua decisione. Rimasi particolarmente sorpresa dallo scoprire che la divinità ci aveva assistiti veramente; infatti, il trio del primo anno era riuscito a reperire una delle spade del militare, che una responsabile al museo ci aveva gentilmente dato in prestito. Mi chiedevo come avessero fatto a convincerla.

Alle sette ci incontrammo nel punto stabilito pronti per il viaggio. Questa volta ero davvero emozionata, avevo letto molto su quel periodo e su quel personaggio storico di rilevo. Ero molto curiosa soprattutto di scoprire quale teoria su di lui fosse vera, quella eroica o quella oscura, in ogni caso sarebbe stato divertente indagare.

-Perfetto, qui è tutto pronto.- Confutò Wonderbot già seduto al posto di guida.

-Noi ci siamo tutti.- Rispose di rimanda il verde fosforescente.

-Allora 3 ... 2 ... 1 ... salto temporale!- Superato il breve passaggio nel tunnel spazio-temporale l'orso continuò: -Benvenuti nella provincia di Owari del 1554. Epoca di lotte tra fazioni e tentativi di essere l'uomo che avrebbe unificato il paese.

-Se avessero lasciato fare ad una donna a questo punto avrebbero finito da anni.- Aggiunse Jade ridacchiando.

-Forza tutti fuori, dobbiamo iniziare le ricerche.

-Aspetta un attimo, non pensi che attireremo troppo l'attenzione della gente andando in giro in tuta da ginnastica? Non credo andassero molto di moda nel periodo Sengoku.- Chiesi d'un tratto bloccandolo.

-Hai ragione, me ne stavo dimenticando.- Tirò fuori qualcosa di simile ad un telecomando e continuò: -Wonder-botton attivazione!- Dopo il suo gesto i nostri vestiti si illuminarono di una luce arcobaleno e al loro posto comparvero degli abiti tradizionali giapponesi. Io, ad esempio, indossavo un kimono rosso con decorazioni floreali arancioni, era bellissimo. Dovevo ammettere che questa volta aveva davvero dato il meglio di sé quel peluche parlante.

-Ok, ora in marcia. - Disse il nostro regista. Ognuno di noi andò in zone diverse a chiedere informazioni: Victor ed io visitammo un negozio di spade, Ryoma dei negozi locali, Jane e Rosie invece girarono per le strade del villaggio, mentre Riccardo fece un incontro inaspettato. Incappò di fatti in una ragazza della nostra età di nome Katsu. La sua famiglia produceva tofu in città. Per lei fu come un colpo di fulmine, in pochi secondi si innamorò di lui. Come al solito, infatti, il mio amico faceva subito venire l'acquolina in bocca alle ragazze. Il fato riservò, però, Arion, Skie e Jp le conoscenze più strane, ovvero sia con dei ragazzi che giocavano a kemari e dei contrabbandieri. L'unica cosa ancora più coinvolgente si dimostrò essere il conoscere Tokichiro Kinoshita, colui che in futuro sarebbe stato conosciuto come Hideyoshi Toyotomi, e che concluse l'impresa iniziata da Oda stesso. Era davvero inimmaginabile la sola idea di aver parlato con un personaggio storico della sua rilevanza, ma soprattutto scoprirlo una persona davvero gentile. La sera ci rifugiammo in una vecchia casa abbandonata trovata dalle ragazze, che sarebbe diventata la nostra base. Non era un granché rispetto a ciò a cui eravamo abituati, però con qualche pulizia sarebbe stata perfettamente vivibile. Quando finalmente ci sedemmo a cenare, la Chrono Stone attirò la nostra attenzione.

-Ho un annuncio importante da fare.

-Di cosa si tratta?- Chiese il capitano entusiasta, come facesse ad avere ancora energie era un mistero.

-Ho deciso chi sarà ad eseguire il mix-max. Sarai tu Riccardo Di Rigo!

-Cosa, ma ne è sicuro?- Domandò lui.

-Sì, tu hai già delle ottime abilità come regista e con quelle di Nobunaga accresceranno solamente. Un giocatore in grado di valorizzare le capacità di ogni singolo componente del suo team e del gruppo stesso, questo sei tu. Sei un elemento della miglior squadra di tutti i tempi.- Si guardò intorno e poi disse:

-Se questo è il mio destino me ne assumerò la responsabilità.

Il giorno dopo ci svegliammo di buon'ora per continuare la perlustrazione, nonostante le lamentele del centrocampista che aveva un samurai per spirito guerriero perché non avevamo ancora messo nulla sotto i denti. Non potevo biasimarlo, anche se a volte tra le strane ricette inventate dalle manager e il digiuno era meglio la seconda.

-Sarà meglio riprendere le ricerche.- Concluse Victor mentre cercava di dare un senso logico alla posizione della sua sciarpa.

-Sono totalmente d'accordo.- Dissi con aria assonnata, mentre cominciammo ad avviarci per la stradina che conduceva fino al villaggio. Senza l'allenamento mattutino non riuscivo proprio a svegliarmi, avevo bisogno di fare un po' di moto. Procedevamo tranquillamente finché qualcuno non bloccò il nostro cammino.

-Buongiorno maestro Riccardo.- Disse una ragazza, probabilmente quella di cui mi aveva accennato ieri. Insieme a lei c'era anche Tasuke, che avevamo avuto anche lui il piacere di conoscere in precedenza, il quale si rivelò essere suo fratello.

-Ciao Katsu.- Rispose lui con il sorriso stampato sulle labbra.

-Tieni ho fatto questo per te, pensavo avessi fame e in più volevo ancora scusarmi per l'incidente.- Gli porse una scatola impacchettata di tutto punto. Sentii Rosie borbottare qualcosa sul voler preparare anche lei il pranzo al regista, certo che era proprio cotta.

-Grazie mille, non ti dovevi disturbare.

-Figurati è stato un piacere.

-Ovunque vai nello spazio e nel tempo, fai strage di cuori, eh?- Sussurrò intromettendosi Ryoma.

-Ma cosa dici.- Continuammo a chiacchierare, finché non iniziammo a sentire dei cavalli avvicinarsi. Delle bandiere con uno stemma sopra erano issate in bella vista muovendosi di pari passo. Ci rigirammo verso i nostri amici e li trovammo per terra inginocchiati.

-Presto venite sta per passare il signore Nobunaga.

-Come? Oh, sì forza ragazzi.- Disse il virtuoso allineandosi con loro.

-Io non ci penso neanche.- Mi lamentai. Potevate pensare quello che volevate, ma una cosa era un piccolo inchino, un'altra era prostrarsi ai suoi piedi. Lo avrei fatto a malapena davanti all'imperatore.

-Tu lo fai, ci siamo capite.- Strillò Jane tirandosi su le maniche come per dire che se non lo avessi fatto da sola ci avrebbe pensato lei.

-No, ho detto no.- Ripetei ferma. Figuriamoci se mi facevo intimorire dalla rossa.

-Forza, fallo per la missione.- Insistete Victor. Scossi nuovamente la testa.

-Dai allora per il calcio.- Provò Arion. Cavolo, non avevo considerato questo punto.

-E va bene.- A malincuore li raggiunsi abbastanza irritata. Oda era in sella ad uno stallone, circondato dai suoi guerrieri. Era un uomo che incuteva rispetto e paura in chiunque fosse così folle da incrociare il suo sguardo cremisi, non sapevo perché ma mi ricordava terribilmente l'allenatore Sharp. Si dimostrò un amante in fatto di dolci, il che rese un po' più gentile la sua figura austera. Si fermò non appena ci notò a bordo della strada.

-E voi chi siete? Non mi sembra di avervi mai visto da queste parti.- Disse d'un tratto. Cercai di formulare velocemente qualcosa di adeguato da rispondere, ma per fortuna Ricky mi anticipò.

-Noi, mio signore, siamo dei viandanti che stanno girando il paese.

-Capisco.- Wonderbot decise di partire in quarta con le pistole mix-max, dopo che il fuoriclasse dimostrò di possedere un'aura potentissima scacciando con una mano un cavallo fuori controllo. Stranamente però fallì.

-E tu invece?- Domandò rivolto all'orso.

-Io sono un maestro artificiere. Volevo mostrarvi alcuni fuochi.

-Bene, spero di vedervi alla Festa dei Ciliegi, mi aspetto un bello spettacolo.

-Ma certo.- Se ne andò così lasciandoci con un pugno di mosche. Era davvero una persona strana.

Passarono i giorni e si concluse anche l'operazione danza, messa in atto per infiltrarsi all'evento. Non ottenemmo ciò che avevamo sperato, ma riuscimmo ad avere l'opportunità di poter giocare come il Clan Oda in una partita contro la Protocollo Omega 2.0, che avrebbe combattuto come squadra di Yoshimoto Imagawa, l'acerrimo nemico di Nobunaga. L'incontro procedeva male, eravamo persino in svantaggio di una rete. Era in questi momenti che si percepiva l'assenza dei nostri titolari, Tasuke e alcuni suoi amici si impegnavano molto, però non erano certo all'altezza della vecchia guardia. Inoltre, il nostro numero nove continuava a perdere palla cercando di indossare la sua armatura dello spirito guerriero, ogni volta senza successo. Una voce tonante ci fece gelare sul posto:

-Riccardo Di Rigo presentati al mio cospetto.- Era l'uomo che stavamo rappresentando.

-Ditemi mio signore.

-Perché stai giocando in questo modo? Ci stai facendo perdere, se non ti vuoi impegnare esci dal campo.- Vidi il mio migliore amico stringere i pugni. Si sentiva così frustrato, sapeva che aveva ragione. Avrei voluto avvicinarmi per difenderlo, ma Katsu fece prima di me.

-Vi prego, il maestro si impegna al massimo per vincere nel kemari che per lui è la cosa più importante. Si allena di notte e di giorno, per favore lasciatelo continuare.

-Apprezzo il tuo coraggio ragazza e va bene potrai restare in campo, ma prima dimmi una cosa, perché corri così tanto durante un'azione?

-Come?

-Uno dei principi della guerra è sapere quando muoversi e quando stare fermi. Quando attaccare e quando difendere.

-Ora ho capito. La ringrazio per i consigli.- Tornò da noi e nel giro di due avanzate riuscì ad ottenere prima l'armatura e infine il mix-max, questa volta con il consenso del donatore stesso. L'addio a quel tempo, con la promessa da parte del conquistatore di continuare a lottare per il suo sogno e le lacrime di un amore mai iniziato della produttrice di tofu, sarebbe stato estremamente straziante, in particolare per il regista che lì abbandonava una parte di sé stesso.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: AlysSilver