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Autore: Eurus91    12/09/2021    0 recensioni
«Amico, stai guardando quella gelatina come se contenesse i segreti dell’universo…»
Mac sbatte le palpebre un paio di volte prima di tornare alla realtà e prestare, finalmente, attenzione al proprietario della voce.
Genere: Comico, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Writemper

11° Giorno. 

Fandom: MacGyver 2016

Personaggi: Jack Dalton & Angus “Mac” MacGyver, con la partecipazione straordinaria di Murdoc (menzionato)

Prompt: “Il cibo è un problema” e “Caretaker è fastidioso”

Note: Ci sarà un giorno in cui smetterò di scrivere su Murdoc e sulla 2x4, ma ovviamente non è questo il giorno.

Per questo motivo beccatevi circa 500 parole su Mac un po’ drogato e il suo rapporto con una Jell-o.

Mi rendo conto che questa storia potrebbe essere migliorata, ma l’ho scritta di getto e ci tenevo a pubblicarla in giornata. 

(Non betata)

Mac fissa il piccolo contenitore di plastica trasparente come se fosse un’arma di distruzione di massa, o comunque come qualcosa che potrebbe ucciderlo seduta stante e non una semplice gelatina all’anguria che trema non appena la si agita un po’. 

Le sue sopracciglia si aggrottano e nuove rughe di espressione solcano la sua fronte, facendosi più profonde ogni secondo che passa. Gli occhi si assottigliano in due fessure nel tentativo di analizzare meglio il contenuto del vasetto, che ora si trova distante un centimetro dal suo naso. 

È allo stesso tempo affascinato e disgustato da quella sostanza viscida, tremolante e tremendamente dolce. 

«Amico, stai guardando quella gelatina come se contenesse i segreti dell’universo…»

Mac sbatte le palpebre un paio di volte prima di tornare alla realtà e prestare, finalmente, attenzione al proprietario della voce. 

«Lo sapevi che le gelatine di frutta vengono somministrate ai pazienti perché sono facilmente digeribili e potenziano il sistema immunitario?» 

Dice con calma, mentre gira e rigira la gelatina un paio di volte, giusto per essere sicuro di averla osservata da tutte le angolazioni. La gelatina può essere considerata un esperimento scientifico, e a lui piacciono “le robe scientifiche”; prendi un po’ di acqua, della gelatina ricavata da ossa e cartilagini animali, dello zucchero, della frutta e hai la tua gelatina. 

Questa volta è il turno di Jack di sbattere le palpebre confuso, mentre osserva il suo migliore amico, e partner, sezionare con lo sguardo una gelatina la cui unica colpa è quella di essere capitata nelle mani di un genio drogato.

 «Si, okay amico, fantastica notizia…» 

Replica con un sospiro indeciso se avvertire o meno il medico del fatto che Mac dava ancora i numeri; alla fine decide di optare per rubare la gelatina dalle mani tremanti del ragazzo che lo guarda con occhi allucinati e allarmati. In quel momento Mac sembra un bambino a cui è stato rubato un giocattolo; manca solamente il labbro tremolante (che Jack non è sicuro non stia per arrivare) per completare il quadro.

C’era da dire che rispetto a qualche ora prima l’aspetto di Mac era molto migliorato, ora sembra molto più sé stesso e molto meno…beh molto meno una gelatina corretta con chissà quale  sostanza Murdoc aveva deciso di pompargli nelle sue vene. 

«Ho fissato te, che hai fissato quella gelatina per circa mezz’ora, direi anche basta ora…» 

Dice Jack, sistemando la gelatina sul comodino più vicino, ignorando Mac che si sporge nel tentativo di afferrarla. 

Mani che si agitano a vuoto. 

Il suo stomaco fa le capriole al movimento, quel poco di gelatina che è riuscito a mandare giù minaccia di risalirgli in gola. 

«Perché non ti sdrai e cerchi di dormire un altro po’?»

Suggerisce Jack, mentre si alza dalla poltrona reclinabile e afferra una delle coperte abbandonate ai piedi del letto e la tira su per le gambe magre del ragazzo che indossa ancora i jeans cachi macchiati di terra e Dio sa cos’altro c’era in quel tombino da cui è sbucato fuori.

«Devo cercare Murdoc…»

Replica Mac, mettendo in atto una mera protesta simbolica, mentre lentamente scivola in posizione sdraiata.

«Quello che devi fare è dormire…» 

La voce di Jack è calma, rassicurante ma ferma, quasi accondiscendente. Ci vuole tutta la sua forza di volontà per resistere all’impulso di passare una mano tra i capelli del ragazzo, invece sospira e si limita a tirare maggiormente la coperta sulle sue spalle.

«Sei fastidioso…» borbotta Mac, che ormai è ad un passo dall’addormentarsi. 

È ancora sveglio solo perché è ostinatamente testardo. 

«Lo prendo come un complimento, ma ora riposa. Sarò qui quando riaprirai di nuovo gli occhi.»

Mac mugugna qualcosa, che somigliava ad un imprecazione mista ad un grazie e Jack non può fare a meno di sorridere.

Questa fanfiction partecipa all'"Writemper”  sul gruppo hurt / comfort italia group - fanfiction & fanart

https://www.facebook.com/groups/534054389951425/

 

   
 
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