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Autore: ClostridiumDiff2020    16/09/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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261 – Silenzio


 
Jennefer lo osservò incerta, non sapeva mai cosa dirgli e detestava quell’incertezza. Non aver provato nulla per tutta una vita non aiutava di certo e lei voleva solo vederlo di nuovo reattivo, anche se si sentiva decisamente in colpa per questo. È che adorava le emozioni filtrate attraverso William.
“Ti va di fare esplodere delle cose?”
Un enorme sorriso si allargò sul viso di lui e Jennefer comprese di aver fatto centro.
Lo tirava sempre su di morale fare qualche pericolosa insensata idiozia con lei.
Come quando aveva voluto provare a bloccare una bomba a mano con i suoi poteri telecinetici. All’inizio aveva sgranato gli occhi e lei gli aveva chiesto se stesse per aver un infarto, ancora non era brava a capire le emozioni del suo volto, ma in un anno si era decisamente perfezionata. Anche se non riteneva di saperlo fare al 100%. Ancora non comprendeva fino in fondo quell’alone di tristezza che alle volte vedeva apparire nei suoi occhi.
Lei si era sentita in obbligo di spiegargli che non era pazza, solo… Che non aveva mai sentito niente e adesso che standogli accanto il velo di apatia si sollevava voleva provare tutto.
 
L’esplosione li fece sobbalzare. William la guardò aprendo le braccia.
“Sì scusa, stavolta credevo di farcela…”
Lui si dette un colpetto alla testa e lei sbuffò.
“Te lo ripeto, non sono matta e sì lo so che è pericoloso, credevo fosse questo il bello no?”
William rise silenziosamente e per un attimo Jennefer desiderò sentire la sua voce, sentir vibrare la sua risata.
“Ancora?” chiese lei cercando di distogliere da quel pensiero, ma anche pe William.
Quell’anno di silenzio era stato particolarmente duro, come se perdere la voce gli avesse strappato ogni motivazione. Lo vedeva la mattina osservare il mondo fuori dalla finestra e lo leggeva nei suoi occhi, gli risultava estraneo. Forse la mancanza della voce era solo un sintomo. Forse il contatto con l’antico gli aveva impiantato qualcosa. Il germoglio di un disagio.
Mi sento morto, nonostante cammini, respiri… Mi sento distante dalla vita.
Le aveva scritto una volta.
 
Così lei aveva iniziato a far esplodere cose. Forse era egoista, ma quando aveva sentito esplodere nel proprio petto la medesima gioia che vedeva scintillare nel volto di Billy, aveva compreso quanto adorasse quella sensazione.
 
Ogni tanto le chiedeva di andare assieme in cerca di spettri, forse sperava di imbattersi nel medesimo ladro di voce.
Lei non aveva il cuore di dirgli che non aveva così tanta voglia di trovarlo.
Non si era mai sentita tanto legata a qualcuno, temeva che se avessero incontrato di nuovo l’Antico questi avrebbe potuto dividerli e lei sarebbe sprofondata di nuovo nell’apatia lasciandole solo un profondo senso di malinconia e mancanza
 
A William piacevano gli spettri, gli aveva confessato di sentirsi più simili a loro che ai viventi.
Sono come loro, sfioro la vita senza mai farne davvero parte.
 
Jennefer aveva desiderato obbiettare ma non aveva trovato il coraggio.
Avrebbe voluto che si sentisse a casa con lei, ma non glielo avrebbe mai imposto.
Quando le afferrò la mano indicandole il vicolo una scarica la attraversò.
Lui le indicò con un mezzo sorriso la strada, fu un attimo, nei suoi grandi occhi scuri lei lo vide, riflesso nel profondo vi era l’Antico. Non aveva un volto e la sua sagoma era qualcosa di indistinto avvolto dalle tenebre e la stava indicando.
 
Fu la stretta di Billy alla sua mano a riportarla alla realtà, lo spettro era scomparso, rapido come era apparso.
Jennefer voleva fingere che non fosse accaduto nulla, ma il proprio battito le rimbombava ancora nella testa. Perché aveva indicato lei? perché si celava dentro William? Perché li aveva connessi rubando a lui la voce? Ogni domanda che non osava esprime le premeva per uscire. Ma le ricacciò indietro. A costo di farsi esplodere un’emicrania non avrebbe detto nulla. Strinse la mano di William e gli sorrise di rimando “Andiamo a cercare qualche spettro interessante prima dell’alba”
 



Day 261 – Prompt – medesima (16.09.2021)
   
 
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