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Autore: niny95    16/09/2021    3 recensioni
[Questa storia partecipa a “Back to school” a cura di Fanwriter.it!]
[Zutara AU scolastica]
[Accenni Tyzula]
Zuko è all'ultimo anno di scuola quando si trasferisce, a lui la situazione non piace: non conosce nessuno e gli mancano i suoi vecchi compagni.
L'incontro con Katara cambia tutte le carte in tavola.
Dal testo:
[... ]Zuko non era di certo un chiacchierone però … però gli mancavano i suoi vecchi compagni ecco.
Era a questo che stava pensando prima di ritrovarsi per terra, Zuko sbuffò, come iniziare bene la giornata! Per fortuna non ho ancora preso i libri dall'armadietto.
Una mano olivastra gli venne tesa «Scusa!» disse una voce gentile «Non ti ho proprio visto, ero di fretta.»
Zuko accettò volentieri la mano, incontrando gli occhi azzurri della ragazza più bella su cui i suoi occhi si fossero mai posati.
«Sei nuovo di qui, giusto? Non ti ho mai visto.» continuò la ragazza scrutandolo con curiosità quasi dimenticando il motivo per cui era di fretta.
Zuko annuì «Sì, io e mia sorella ci siamo trasferiti la settimana scorsa.»
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Azula, Katara, Toph, Zuko
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Di trasferimenti e cotte adolescenziali …!
 
★ Iniziativa: Questa storia partecipa a “Back to school” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 1641
★ Prompt/Traccia:
#1 A è al suo ultimo anno di liceo quando i suoi genitori/tutori decidono di trasferirsi. B è il primo a rivolgergli parola nella nuova scuola, dopo avergli sbattuto contro in corridoio.
 
Zuko era furioso, suo padre aveva appena annunciato senza troppe cerimonie che si sarebbero trasferiti. Del resto con Ozai Sozin andava così: decideva una cosa e bisognava accettarla senza ribattere troppo.
«A te sta bene?» chiese il ragazzo ad Azula.
La sorella fece spallucce «L'hai sentito, no? È un occasione da non perdere.» Ozai infatti era a capo della Sozin's Comet una delle più importanti multinazionali degli Stati Uniti, e stavano per aprire una nuova sede a New York, motivo per cui avrebbero dovuto lasciare Seattle — e quello per Zuko era l'ultimo anno! —  il ragazzo sospirò «Come farai con Ty Lee?» chiese.
Il volto della sorella minore si oscurò «Non è affar tuo quello che farò o non farò con Ty Lee.» sbottò.
Dal suo tono di voce Zuko capì che anche per Azula non doveva essere semplice.
 
Era già passata una settimana da quando si erano trasferiti a New York.
Nonostante per certi versi la grande mela ricordasse Seattle a Zuko mancava moltissimo la sua vecchia città, per non parlare del fatto che non conosceva nessuno.
A scuola era rimasto seduto al suo banco senza spiccicare parola, non che fosse una novità, Zuko non era di certo un chiacchierone però …  però gli mancavano i suoi vecchi compagni ecco.
Era a questo che stava pensando prima di ritrovarsi per terra, Zuko sbuffò, come iniziare bene la giornata! Per fortuna non ho ancora preso i libri dall'armadietto.
Una mano olivastra gli venne tesa «Scusa!» disse una voce gentile «Non ti ho proprio visto, ero di fretta.»
Zuko accettò volentieri la mano, incontrando gli occhi azzurri della ragazza più bella su cui i suoi occhi si fossero mai posati.
«Sei nuovo di qui, giusto? Non ti ho mai visto.» continuò la ragazza scrutandolo con curiosità quasi dimenticando il motivo per cui era di fretta.
Zuko annuì «Sì, io e mia sorella ci siamo trasferiti  la settimana scorsa.»
«Beh io e mio fratello stiamo dando una festa, porta pure tua sorella se vuoi.» disse  la ragazza porgendogli un invito «Sono Katara a proposito.» e poi ricordando evidentemente il motivo della sua fretta corse via.
 
Zuko era davanti alla porta della stanza  di Azula, invito in mano mentre aspettava che finisse di parlare al telefono  — sapeva che era meglio non irrompere nella stanza di Azula, soprattutto se stava parlando al telefono con la sua ragazza —
«… nessuna è più bella di te, Ty Lee.» stava dicendo infatti Azula.
«Non è da te sbilanciarti a mostrare i tuoi sentimenti. Che ti prende, Azula?» cantilenò la voce gioiosa di Ty Lee.
«Che mi prende? Mi prende che mi manchi.» rispose Azula, la voce rotta.
«Oh tesoro! Anche tu mi manchi. Non vedo l'ora di venirti a trovare» intonò «anche se immagino che le mie labbra diventeranno gonfie a furia di baciarti.»
Zuko sbuffò quelle due erano così … sdolcinate a volte.
Azula ridacchiò  alla risposta data dalla fidanzata «Le tue labbra gonfie dei miei baci sono ancora più belle.» disse «Ty Lee devo andare, c'è quell'idiota di mio fratello che aspetta che gli apra.»
«Come sapevi che ero fermo qui davanti?» le chiese Zuko inarcando un sopracciglio dopo che Azula aprì la porta.
«La tua presenza è ingombrante» disse  la ragazza «allora che dovevi dirmi?»
Zuko si sedette nel letto accanto alla sorella minore «Ho incontrato una ragazza … — »
«Bene, era ora che ti trovassi una ragazza.» lo interruppe Azula con sarcasmo.
«… che ci ha invitato a una festa.»
«Ci?» domandò Azula sorpresa.
«Ci.» confermò il ragazzo «Allora vuoi venire o Ty Lee è troppo gelosa?»
La sorella minore sbuffò «Ty Lee non ha motivo di essere gelosa. E non mi dispiace l'idea di una festa.»
«Perfetto!» esultò Zuko vittorioso.
 
La festa si svolgeva in una grande villa immersa nel verde, dagli altoparlanti la musica pompava a tutto volume.
«Ciao, sono Sokka. Spero che vi divertiate!»  li accolse il ragazzo all'ingresso.
«Mica male qui.» commentò Azula intonando un breve fischio di approvazione e  gettando uno sguardo alla piscina, dove diversi ragazzi seduti a bordo piscina tenevano le gambe ammollo, mentre altri nuotavano.
«Vero, ricorda un po’ dove vivevamo da bambini.» rispose Zuko guardandosi intorno.
Tuttavia il loro vagabondare fu fermato da Katara «Sei venuto!» esclamò non appena vide i due ragazzi, poi porgendo una mano ad Azula si presentò.
«L'altro giorno non ho avuto modo di presentarmi! Sono Zuko e questa è mia sorella Azula.» disse Zuko facendo le presentazioni.
La ragazza rise «Sì, ero davvero di fretta, scusami ancora!»
Zuko fece spallucce «Nessun problema!»
 
«Quello con quello strano tatuaggio è Aang, è un po’ idiota ma è un tipo simpatico!» disse Katara indicando un ragazzo mingherlino, era rasato e in testa aveva tatuata una freccia blu.
La ragazza  si era offerta di presentargli gente — anche se al momento la stava solo indicando —
, lui la seguiva fedelmente — non gli dispiaceva stringere nuove amicizie. E poi Katara era davvero la ragazza più bella che avesse mai visto. — Azula invece era andata a cercare da bere, anche se Zuko supponeva che quella fosse solo una scusa per lasciarlo solo con Katara: La  sorella minore infatti non aveva smesso un attimo di fare battute e allusioni.
«Ehi Piedi Rapidi! Guarda dove metti i piedi!» Zuko attratto dal tono sgarbato si girò giusto in tempo per vedere una ragazza castana che inveiva contro Aang.
Katara rise «Non ti preoccupare fanno sempre così!» infatti poco dopo i due si stavano  scambiando un bacio.
«Te li presento su! Sono tipi simpatici!» disse la ragazza avvicinandosi ai due ragazzi «Ehi ho portato una faccia nuova!»
«Piacere di conoscerti! Io sono Aang e questa zoticona qui è Toph.» disse il ragazzo con la freccia tatuata stringendo la mano di Zuko.
Anche Toph strinse la mano di Zuko «E' un piacere conoscerti, Zuko. E lascia perdere quell'idiota di Aang!»
Zuko rise a vedere quello scambio di battute «Lo terrò a mente!» disse «Beh allora ci si vede in giro.»
«Sicuramente ci vedremo in giro!» commentò Toph.
Quando furono abbastanza lontani Zuko chiese «Ho detto qualcosa che non dovevo?»
«Beh Toph è cieca.» rispose Katara «Ma non ti preoccupare, lei non fa che scherzarci su!» aggiunse con una risatina bloccando il flusso di scuse che stava per elencare Zuko.
 
Erano passati diversi mesi, Zuko aveva stretto una bella amicizia con Toph, Aang e ovviamente Katara.
«Quindi le hai detto quello che provi?» chiese Azula quel giorno stravaccata sul divano con Ty Lee sulle gambe,  la ragazza era in casa Sozin da una settimana e da allora le due impiegavano gran parte del loro tempo a limonare, quella era una delle rare volte in cui le due non erano impiegate in quel piacevole passatempo.
«Di che parli?» chiese Zuko, piegato sul tavolo stava cercando di memorizzare formule per l'esame imminente di chimica.
«Di Katara, ovviamente.»  rispose Azula con aria scontata.
«Io e Katara siamo amici.» rispose il ragazzo, mentre tornava a dedicare attenzione alle formule.
«Sì, certo. E io sono una suora.» la voce di Azula grondava sarcasmo da ogni poro.
«Beh le suore sono sexy!» esclamò Ty Lee divertita.
«Dovrò procurarmi un vestito da suora allora.» disse Azula con una risatina.
«Non conosco nessuno  cui la frase "prendetevi una stanza" si adatti più di voi.» commentò il ragazzo.
 
«Allora tu e Katara …?» chiese Toph quel giorno, erano seduti in classe insieme — dopo essersi conosciuti, infatti, Zuko aveva scoperto di avere alcune classi in comune con Toph, Aang e Katara —
«Niente, siamo amici. Perché tutti pensate che c'è tra noi c'è altro?!» sbottò Zuko pensando alle continue insinuazioni di Azula.
Toph a quel punto mise un braccio attorno al ragazzo «Zuko, lascia che ti spieghi una cosa: quando non vedi gli altri sensi cercano di sopperire a quella mancanza, insomma sono più sviluppati. E ragazzo mio, il tuo tono di voce cambia radicalmente quando parli con lei.»
«Cosa? Ma non è vero!» esclamò Zuko risentito.
«Oh sì» si intromise Aang «e anche la tua postura cambia, sei più impacciato: le braccia dietro la schiena … e lo sguardo, eviti di incontrare il suo, tenendolo spesso fermo sulle tue converse.»
«Beh non posso negare che Katara non sia una bellissima ragazza.» confermò Zuko.
«E proprio per questo devi darti una mossa!» esclamò Toph mentre Aang annuiva d'accordo.
Dio,mi sembra di sentire Azula pensò, ma sapeva che i suoi amici e sua sorella avevano ragione.
 
Alla fine Zuko aveva deciso di prendere la situazione in mano, dando ascolto ai consigli ricevuti. 
Ma quando quel giorno vide Katara sentì la forza venir meno e abbassò inconsciamente lo sguardo ai propri piedi, poi però si riscosse immediatamente: bisognava mettere le cose in chiaro e se per caso Katara l’avrebbe rifiutato  avrebbe comunque  fatto quando in suo potere  per mantenere i rapporti amichevoli.
«È successo qualcosa?» chiese la proprietaria dei propri pensieri guardandolo con curiosità «sei … strano.»  
Zuko si passò una mano tra i capelli impacciato «Devo parlarti.» disse teso.  
«Oh certo, andiamo in giardino.» rispose lei sorridendo di rimando.  
Appena arrivarono al giardino dietro la scuola Katara sorrise incoraggiante «Allora che dovevi dirmi?» domandò.  
Zuko prese uno … due  respiri profondi. Infine lasciò uscire l’aria che stava trattenendo prima di dire «Tu mi piaci!» così velocemente che quasi non prese il respiro. 
«Era ora che ti decidessi!» esclamò Katara, sorridendo.  
Zuko strabuzzò gli occhi «Katara hai capito quello che ho detto?» chiese poi sorpreso «Ho detto che sono innamorato di te!»  
«Sì, ho capito. Non sono stupida!» la voce di Katara nascondeva una lieve presa in giro.  
«Tu sapevo che io …?» chiese a quel punto il ragazzo incerto.  
«Non ne ero sicura ma lo speravo.» Katara sorrise «Allora hai intenzione di baciarmi o cosa?»  
Zuko non se lo fece ripetere due volte accostando le proprie labbra a quelle di Katara.  
Le labbra di Katara sapevano di cioccolata calda e di brezza marina, sapevano di felicità.  
 
 
 Note: Mancavo da questo fandom da tantissimo, quasi un anno credo e onestamente mi mancava <3
Quando ho letto il prompt urlava tantissimo  Zutara.
Ho messo OOC perchè Zuko e Azula lo sono un pelino. Ah quasi dimenticavo: Aang insieme a Toph perché non lo volevo con Katara e non era il caso di tenerlo single,poraccio. Però non sapevo che venissero davvero shippati, l'ho scoperto dopo e... non mi dispiacciono u.u Come al solito se ci sono errori non esitate a dirmelo, non mi offendo mica! e... spero vi piaccia :)
Alla prossima,
Niny

 
 
 
 
 
   
 
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