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Autore: elemandorla    17/09/2021    0 recensioni
La ModyCampbell. Bastava quel nome per incendiare l'animo di qualsiasi giovane under 30.
Cinque sconosciuti si ritrovano a condividere un destino comune. Incontratosi sulla crociera dei sogni, inebriati dall'entusiasmo caotico dell'estate, non sospettano minimamente ciò che gli aspetta.
Cinque ragazzi completamente diversi, uniti dalla stessa sorte.
Amore, insidie, tradimenti ed un'isola.
C'è soltanto una regola: sopravvivere.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE: la MobyCampell


-Per me un Vodka Sour- squittì Beatriz al barista.
-Io prendo un succo d’ananas grazie-
Quattro paia di occhi mi si inchiodarono addosso.
Il barista mi guardò come se gli avessi parlato arabo e Beatriz assottigliò i bei occhi castani.
-E va bene!- gemetti arrendendomi. -Fammi una Caipiroska per favore-
Vidi la mia rossa amica sogghignare soddisfatta.
Non avrei avuto scampo nemmeno un momento, già lo sapevo.
-Qua sono gnocchi pure i mozzi- sussurrò scrutando la folla di gente sui pontili.
-È la terza volta che fai questo commento da quando abbiamo messo piede sulla nave- osservai divertita.
-È la verità. Non ce ne è uno brutto. Santa Carolina Kim!-
Beatriz mi afferrò il braccio nel momento in cui mi stavo accendendo una sigaretta. Il suo agguato fu talmente prorompente che mi cadde a terra.
-Guarda quell’adone greco!- scandì tra i denti fissando con adorazione un punto alle mie spalle.
-No aspetta! Non girarti adesso, che figure mi fai fare!-
L’avrei buttata in acqua molto volentieri ma mi limitai a sorseggiare il mio drink roteando gli occhi al cielo.
-A ore sei, Moro. Alto occhi verdi. Glutei sodi e pettorali da King Kong-
Aspettai qualche instante prima di girarmi e cercare il ragazzo descritto dalla più che esaustiva narrazione di Beatriz.
Quando lo vidi, mi compiacqui di appurare due cose: la prima, era che la mia amica aveva come sempre un gusto impeccabile in quanto a uomini. La seconda era che, ringraziando il signore, non ci erano mai piaciuti gli stressi ragazzi.
King Kong era il tipico ragazzo abbastanza pompato, ghigno marpione stampato in faccia, fisico da urlo e sguardo ammiccante.
-Mi farei aprire in due come un avocado-
Se c’era una cosa che amavo di Beatriz era che non aveva filtri. Diceva sempre tutto ciò che le passava per la testa, senza il minimo pudore.
Alle volte era anche molto maleducata, cosa che mi urtava parecchio.
Altre volte, dava libero sfogo ai suoi pensieri in modo molto naturale, tanto da non fregarsi minimamente di estendere le sue considerazioni a terzi.
Il barista ci lanció uno sguardo mellifluo, sogghignando per la perla che aveva appena partorito Beatriz.
-Dannazione B! Lo sai che mi imbarazza quando la gente ci fissa-
-Oh piantala, siamo in vacanza. Dichiaro ufficialmente aperta la caccia-
Traccanó il suo drink con la stessa velocità con cui avevo silurato il ragazzo sul pontile, si sistemò il costume facendo guizzare in bella vista i piccoli seni e si incamminò impettita verso la sua preda.
Scossi la testa trattenendo una risata per l’incontinenza sessuale che aveva quella matta.
Non che non la capissi, l’ultimo anno era stato carente per entrambe in quanto a relazioni. Ci eravamo concentrate sugli ultimi esami del master, equilibrando lo studio con uno stage profumatamente retribuito presso SkyUSA.
Il carico di lavoro e lo stress da prestazione pre-esami che avevo accumulato negli ultimi mesi si era nettamente imposto come priorità nella mia vita, schiacciando e reprimendo totalmente la mia voglia di passare nottate infuocate con qualsiasi uomo.
Non negavo affatto che l’idea di svagarmi e conoscere bei ragazzi mi stuzzicava parecchio, quello su cui avevo da ridire erano le modalità.
Ero sempre stata selettiva in fatto di uomini. Detestavo essere accalappiata come una qualunque a cui si leggeva in faccia la voglia di fare sesso occasionale. Io un uomo lo volevo conoscere e capire almeno uno spicchio della sua personalità, prima di andarci a letto.


Rovistai tra la borsa in cerca di una nuova sigaretta e sbuffai quando trovai il pacchetto vuoto.
-Ti va uno scambio equo? Ti offro una sigaretta e tu mi presti l’accendino-
Una calda voce alle mie spalle mi fece voltare all’istante.
Com’è che diceva B? Santa Caterina… !
Un ragazzo dalla pelle color cioccolato e gli occhi scuri mi tese una Marlboro.
Sulle labbra gli affiorava un sorriso talmente amichevole che accettai farfugliando un “grazie”.
Mi accesi la sigaretta e gli porsi l’accendino subito dopo.
-Allora, prima volta sull’MC?-
Non capì se fosse per la sua spropositata figaggine o se quel dannato Caipiroska mi stesse facendo effetto, ma impiegai qualche instante per capire la sua domanda.
-Primissima. Sono in viaggio con la mia migliore amica. E per te?”
-Terza-
Oh no… un predatore ?
-Ma sta iniziando a starmi stretta. Una volta mi è bastata. Sono stato praticamente costretto dal mio coinquilino-
Oh si! Un povero Cristiano trascinato nella bolgia tanto quanto me.
-Ne so qualcosa- mormorai sperando che perlomeno Beatriz si stesse divertendo.
-Bhe, brindiamo ai poveri stolti trascinati dall’Egoismo dei loro amici- disse alzando il suo mojito e scrutandomi negli occhi.
Ridacchiai prima di far tintinnare il mio cocktail contro il suo.
-Sono Kimberly-
-Nate-
Lo vidi intento a proseguire là conversazioni ma la voce stridula di Beatriz lo precedette.
-Kim! Lui è Chase Fitzgerald, campione internazionale di MMA, due volte medaglia argento, viene dal Missouri, 25 anni-
Guardai stralunata la mia amica che stava presentando quel ragazzo come se fosse in atto una sentenza giudiziaria e gli sorrisi.
-Kim- dissi porgendogli la mano.
Chase si leccó le labbra prima di afferrarla e baciarla in modo sensuale, mormorando il suo nome.
Bella scelta B…. Viscido di prima categoria.
-Aspettate, voi due vi conoscete?- si intromise Nate.
-Nate, l’amica egoista a cui abbiamo brindato. Amica egoista, Nate- rispondi presentandogli teatralmente.
-Chase è il coinquilino di cui ti parlavo. Direi che questa è più di una coincidenza.- ridacchiò Nate tirando una pacca sulla spalla al compagno.
-Stasera cosa fate bellezze?- domandó Chase guardandoci con desidero.
Feci per rispondergli ma mi mise un dito sulle labbra.
-Rispondo io. Siete invitate alla festa della Cabina Gamma, sesto piano, scala C-
Fissai Beatriz e -ovviamente- la vidi annuire energicamente.
-Qualche informazione in più?- chiesi timidamente.
Quel Chase non mi piaceva affatto. Volevo almeno sapere a cosa andavamo incontro.
-È una festa pazzesca, fiumi di alchol e musica che spacca. Non potete non venire-
Il nuovo flirt di B mi ammiccò in modo lascivo.
-Ci saremo!- squittì Beatriz.
-Sta’ tranquilla Kim, la cabina gamma è la nostra. È una festa che diamo tutti gli anni per conoscere meglio i nostri compagni di viaggio. Sarebbe bello se venissi, ti divertiresti-
Le parole di Nate mi fecero quasi tenerezza. Cercava di tranquillizzarmi come se fossi una scolaretta alle prime armi.
Ero una veterana di quel tipo di feste, le mie esperienze le avevo fatte, belle e brutte. Semplicemente conoscevo quegli ambienti, e a dirla tutta mi annoiava non poco conversare con chi era strafatto di qualsiasi droga possibile.
Ma il caldo sorriso con cui mi aveva cercato di convincermi mi smosse un’improvvisa voglia di buttarmi e conoscerlo.
-A che ora è?- 
  
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