Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: elenabastet    19/09/2021    2 recensioni
Dopo i fatti dell'episodio Un innamorato respinto, André fugge e si trova in mezzo ad una comunità di donne che presentano vari aspetti delle famose rose e lillà a lui tanto care. Oscar lo cercherà.
Genere: Angst, Fantasy, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Bernard Chatelet, Nuovo Personaggio, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LA CONGREGA

PARTE TERZA

 

Rating: toni adulti, temi delicati, AU.

Fandom: Lady Oscar.

Note: questa storia parte dal famoso episodio Un innamorato respinto (quello della camicia strappata) per raccontare sviluppi diversi della vicenda. Ci sono elementi che ho preso liberamente dalla serie Netflix Luna nera, ma non è un cross over.

Per il volto di Margot io penso a Judi Dench, per Liliane a Lily Rush di Cold case, per Tara e Viviane a Tara e Willow di Buffy, per Geneviève a Jessica di True blood, per Olympie a Xena, per Diane a Scully di The X-Files con Guillaime simile a Mulder. Ma non è un cross-over, quelli verranno poi.

 

8.

Erano tutte davanti a lui, tranne le due bambine, che erano state mandate a giocare con i gatti in un’altra ala del castello. C’era anche Guillaime, impassibile come le donne, con le braccia conserte e l’aria impenetrabile.

André era pronto ad ogni punizione, del resto era quello che si meritava, se avessero deciso di ammazzarlo e buttarlo chissà dove ne sarebbe stato sollevato.

“Penso che dobbiate raccontarci qualcosa”, disse Liliane.

“Certo, e vi chiedo perdono se non l’ho fatto subito.”, rispose André, ed iniziò a parlare. Del resto la sua vita era finita, ormai.

Cercò di capire qualcosa dai loro volti, ma erano impassibili, mentre andava avanti a raccontare la storia della sua vergogna.

Disse loro del problema che aveva all’occhio e delle serate in cui era corso ad ubriacarsi, perdendo man mano il contatto con la realtà e il controllo. Raccontò loro del suo amore da una vita per una donna che si ostinava a vivere da uomo, di cosa le era successo, della delusione che aveva subito per mano di un altro e di cosa gli aveva detto, congedandolo e di come lui le avesse risposto.

E poi disse loro tutta la sua vergogna, come lei aveva reagito alle sue parole, al suo schiaffo, al suo afferrarlo, del bacio rubato, della sua eccitazione vergognosa, del letto, dello strappo, delle lacrime di lei, della sua dichiarazione, della sua fuga.

Stettero in silenzio per un po’. Poi Guillaime si alzò e gli afferrò la spalla, con amicizia.

“Coraggio, ti sei liberato di un peso, adesso andrà tutto meglio”.

L’anziana Margot lo guardò con tristezza e disse:

“Ero molto più giovane di Geneviève quando arrivarono quattro guardie del re a casa di mio padre: noi eravamo ugonotti, ce l’avevano con noi e iniziarono a perquisire tutto, accusandoci di aver diffuso dei libelli falsi. Sapemmo dopo che era una vendetta del prete perché mio fratello era stato insidiato da lui e si era ribellato. Portarono me, mia madre e la mia sorellina in camera e ci violentarono ripetutamente. Mia sorellina morì, mia madre non parlò quasi più, io non riesco a far avvicinare nessuno a me da allora. Tu non sei un criminale. Tu ami una donna, hai perso la testa per un attimo, ti sei pentito. “

“Ma non capite, io ho fatto una cosa orrenda!”

“Vuoi che ti racconti cosa fecero a me, come mi aprirono le gambe, come si strusciarono contro di me, quante botte mi dettero, come mi ferirono, come mi straziarono? Sanguinai per giorni dopo. Quelli erano criminali, tu no.”, dissse Margot.

“Io avrei potuto farle anche di peggio, ho dovuto andarmene. Io ero eccitato, e non è la prima volta che mi succedeva se avevo lei vicino. In quel momento stavo perdendo la testa, sentivo il mio desiderio e la mia eccitazione che mi sovrastavano, volerlo farla mia e chissà cosa potrebbe succedere un’altra volta...”

“Carissimo”, disse Guillaime, “se noi uomini non ci eccitassimo non potremmo amare le nostre donne e mettere al mondo i nostri bambini. Fa parte della natura e delle forze che ci governano”.

“Ma il fatto che io abbia provato quello….”

“Perché la desideri”, disse Olympie, “ma sai trattenerti”.

“L’ho fatto una volta e potrei rifarlo”.

“No”, disse Liliane, “sei pentito del male fatto, stai soffrendo, non lo farai di nuovo, a meno che lei non lo voglia. E un giorno lo vorrà”.

“Ma cosa state dicendo?”

“Ti sto dicendo il tuo destino”, continuò Liliane, “tu e lei siete una cosa sola, noi vediamo certe cose. Dovresti tornare da lei, la tua dedizione e il tuo amore saranno premiati”.

“Ma no, è impossibile”.

“E invece no”, disse Diane, “voi siete legati per sempre, quello che le hai detto quel giorno un giorno farà in modo che un giorno lei ti ami”.

“Resta con noi quanto vuoi”, disse Liliane, “ma dovrai tornare da lei, prima o poi, e portare a termine il tuo destino, il tuo amore consacrato dalla Dea. Tra qualche tempo festeggeremo Beltane, la festa dell’amore e della vita. Ti aiuterà”.

“Mi sarebbe piaciuto che tu fossi il papà dei miei figli”, disse Geneviève, “ma penso un giorno che vorrei essere amata come tu ami la tua donna”.

“No, ma voi non capite”.

“Capiamo eccome”, dissero Viviane e Tara, “tu hai un destino da compiere e questo avverrà”.

André si allontanò confuso, cercò di arrivare alla porta del castello per scappare, ma qualcosa gli impediva di andare avanti. Alla fine andò a tagliare un altro po’ di legna, per sfogarsi e svuotarsi la testa.

 

Si guardarono tutte insieme, con l’aggiunta di Guillaime.

Geneviève disse:

“Bisogna che la sua donna venga a riprenderselo”.

“E magari che passi con noi Beltane”, aggiunse Liliane.

“Bene, sappiamo cosa fare”, disse Margot.

 

9.

Presso la locanda vicino alla foresta di Fontainbleau, Oscar non raccolse grandi informazioni.

Sì, ricordavano un uomo che corrispondeva alla descrizione di André, ma non sapevano dove fosse andato, sembrava disperato ma determinato ad andare avanti, aveva loro solo chiesto la strada per arrivare verso la costa francese, a miglia e miglia di distanza, con pericoli a non finire.

“Se poi si è perso nella foresta è finita”, disse l’oste.

“Ah, tenendo conto cosa ci può essere nella foresta...”, disse una delle cameriere.

“Cosa c’è nella foresta?”, chiese Oscar.

“Dicono che ci vivano delle streghe in una congrega, rapiscono gli uomini, li usano per avere figli rubandogli il seme e poi li sacrificano nel sabba, sventrandoli, evirandoli e sgozzandoli!”, continuò lei.

“Claudette, piantala con queste corbellerie!”, disse l’oste.

“Padron Maurice, è tutto vero”.

No, André non meritava una fine così, anche se sembrava proprio una leggenda macabra della foresta. Ma non meritava proprio di morire, Oscar voleva rivederlo, parlargli e perdonarlo, e vedere se potevano recuperare qualcosa della loro amicizia perduta.

Di colpo, Oscar capì che lui era la sua anima, il suo compagno inseparabile. No, non l’aveva umiliata quella sera, le aveva aperto gli occhi. Le aveva fatto male? Più al suo orgoglio che ad altro, e quelle parole che le aveva detto erano troppo profonde, sommesse e toccanti per ignorarle.

Non doveva finire così tra di loro.

Uscì fuori dall’osteria e si disperò, almeno avrebbe voluto sapere che stava bene, che era felice. La foresta di Fontainbleau si stendeva di fronte a lei, e di colpo lei sentì qualcosa... l’aria soffiava e la accarezzava e le indicava come una via. Le sembrava di sentire la sua voce, quando scherzava con lei, quando le parlava delle dicerie di palazzo, quando le aveva detto quella frase sulla rosa e il lillà che l’aveva tanto ferita ma che forse non era sbagliata, quando le aveva dichiarato il suo amore. Lui era lì da qualche parte, in mezzo a quegli alberi, e lei lo avrebbe trovato, doveva trovarlo.

Salì a cavallo e iniziò a percorrere un sentiero, che man mano si apriva. Le venne in mente quella vecchia fiaba, La bella addormentata di Charles Perrault, quando il principe entra nel bosco che si apre a lui per trovare la principessa. Ma cosa avrebbe trovato in fondo?

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: elenabastet