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Autore: New Moon Black    19/09/2021    0 recensioni
[Tratto dal testo]
★★★★
Quando i professori avevano dichiarato che lo Yuuei avrebbe ospitato nuovamente il Festival scolastico, in onore all'evento che fecero in passato, all'incirca due anni fa, subito i ragazzi iniziarono il dibattito per cosa avrebbero voluto fare al loro ultimo anno di liceo.
Quella volta ci furono molte proposte ed idee, tutte belle ed interessanti, ma solo una vinse al sondaggio finale: ovvero quella di T/n.
La battaglia delle Band.
[...]
E così, la giovane T/n T/c si assunse l'incarico di avviare il grande progetto della Battle's Band, e insieme alla sottoscritta, fu anche il momento in cui Izuku Midoriya ci finì in mezzo al suo folle piano.
Che strano scherzo del fato, pensò ella.
{Izuku Midoriya x Reader}
★★★★
Questa storia partecipa a "Back To School" a cura di Fanwriter.it!
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izuku Midoriya, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Alongside You - {Iʑųkų Mɩɖɷɾɩʏa x Rҽaɖҽɾ}'
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Questa storia partecipa a "Back To School" a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 2187
Prompt/Traccia: 22) La scuola sta organizzando un evento e A viene incaricato di occuparsi di una parte di questo assieme a B.
Rating: verde.
Fandom: Boku No Hero Academia.
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Note¹: questa è una fanfiction "xreader" ovvero che il/la lettore/trice è il/la protagonista della storia!
Note²: assieme alle fanfics precedenti "Pҽppҽɾmɩŋt" e
"A Stɾɑŋɠҽ Twɩىt ɷʆ Fɑtҽ
", questa storia fa parte della miniserie "xreader" chiamata "Alongside You".


 
We are a Good Team
 


«E con questi, fanno 394!»

Dopo svariate ore a lavorare ricurva dietro alla scrivania con una pila considerevole di varie iscrizioni alle tante attività extra scolastiche, tra cui quelle dedicate per il grande evento, la ragazza si stiracchiò la schiena ed ebbe l'impressione di aver sentito vari rumori "molesti" alla colonna vertebrale e alle scapole.
Emise una smorfia di fastidio.

Brutto segno, pensò T/n.

Si concesse qualche minuto di riposo, alzandosi dalla sedia girevole, e ne approfittò per legarsi i capelli (c/c) in una morbida coda bassa.
Fece dei piccoli esercizi alle braccia e alla schiena, com'era sua consuetudine fare durante l'ora di riscaldamento per allenarsi assieme ai suoi compagni di classe, e quando percepì i propri muscoli rilassarsi, si occupò a fare dei lunghi respiri profondi.
Come concluse l'ultimo esercizio, si sentì meglio.
Doveva davvero ringraziare Izuku per averle consigliato queste tecniche di stretching, soprattutto nei momenti in cui non riusciva ad avere una buona postura; infatti, sono stati abbastanza utili durante le loro sessioni di allenamento, perché non solo l'avevano aiutata a testare al meglio le sue abilità fisiche e psichiche, ma anche ad avere una maggiore stabilità con Alexandrite, la sua Unicità.
Rise appena.

«Prima o poi riuscirò a restituirgli il favore... ma non sarà questo il giorno.»

La luce artificiale della lampada illuminò in parte sia la sua mano destra che, in quel frangente, si palesò la superficie rossastra e traslucida della gemma cangiante, e i tanti volantini verde menta che aveva realizzato qualche settimana fa.
Quando i professori avevano dichiarato che lo Yuuei avrebbe ospitato nuovamente il Festival scolastico, in onore all'evento che fecero in passato, all'incirca due anni fa, subito i ragazzi iniziarono il dibattito per cosa avrebbero voluto fare al loro ultimo anno di liceo.
Quella volta ci furono molte proposte ed idee, tutte belle ed interessanti, ma solo una vinse al sondaggio finale: ovvero quella di T/n.

La battaglia delle Band.

Visto che la scuola aveva deciso di attuarlo tra nemmeno due settimane, aveva persino preparato lo slogan, recitava testualmente: "U. A. Battle's Band: Enjoy with us in the Parade!".
L'ispirazione venne quando alcune ragazze della classe, una volta, le parlarono del famosissimo concerto avvenuto quando erano al primo anno: ricordavano che fosse un evento davvero importante per tutti i ragazzi, incluso Izuku; e nonostante i vari dissapori, tutti gli studenti delle varie sezioni si divertirono e si complimentarono della loro performance.
Ella fu così colpita da quel racconto che, anche se non ne aveva fatto parte, voleva onorare quel ricordo lontano.
E così, la giovane T/n T/c si assunse l'incarico di avviare il grande progetto della Battle's Band, e insieme alla sottoscritta, fu anche il momento in cui Izuku Midoriya ci finì in mezzo al suo folle piano.

Che strano scherzo del fato, pensò ella.

Guardò distrattamente l'orologio posto al lato della scrivania, proprio vicino al suo portapenne.
Spalancò leggermente gli occhi (c/o), sorpresa.
Segnavano le nove e mezzo di sera.

«Accidenti, si è fatto tard-»

Non fece in tempo a concludere la frase che sentì qualcuno bussare alla sua porta.
Sbatté un paio di volte le palpebre, sentendo solo adesso la stanchezza incombere su di lei.
Era sicura che non aspettava nessuna visita.
Arcuò un sopracciglio curiosa.

Chi poteva mai essere a quest'ora?

Si strofinò debolmente con i polpastrelli le ciglia, massaggiando in parte il setto nasale e le sopracciglia.

«Avanti, la porta è aperta.»

La porta cigolò appena e quando si palesò la figura slanciata e prestante di Izuku, con un sorriso che le faceva sciogliere ogni volta il cuore, era abbastanza sicura di aver perso uno o due battiti.
Arrossì appena.

«Con permesso.»

Sul serio, come si fa a non amare quel sorriso così buono e genuino?
Con quell'arma micidiale, il verdino aveva la possibilità di rapire il cuore di molte donzelle in un battito di ciglia, o se non con un semplice schiocco di dita, eppure nessuno crederebbe quanto possa essere timido, tranquillo ed impacciato.
Una volta gli rivelò che, all'inizio, il ragazzo non era così aperto e loquace a parlare con il gentile sesso, ma anzi, non riusciva a sostenere una vera propria e conversazione che le balbuzie e la timidezza lo tenevano ancorato a terra.
Con il tempo, Izuku era riuscito ad aprirsi, almeno un po', con le ragazze e ad essere un po' più confidente e sicuro di se, ma quando si trattava di parlare di ormoni e cose che solo i maschi sanno, beh come si vuol dire, era estremamente ingenuo.
Fosse stato solo per lei, gli avrebbe pizzicato quelle guance morbide e, sfiorandone dolcemente la cute, poi avrebbe voluto lasciare vari baci ad ogni sua lentiggine, una per una.
Il tutto sarebbe accompagnato poi con il suo sorriso smagliante.
Chissà, magari, a furia di dedicargli quelle attenzioni, le sarebbe rimasto impresso il suo profumo, fresco e frizzante, tra le labbra.

"Aspetta un momento..."

Quando si rese conto di star fantasticando su un possibile scenario romantico e intimo con il proprio compagno di classe, nonché suo grande amico, il cuore incominciò a batterle forte nel petto, a ritmi accelerati, finché l'affluenza del sangue non le arrivò fino al viso.
Erano più di tre mesi, se non addirittura quattro, che T/n si comportasse in modo strano, fuori dalla sua persona, quando c'era Lui nei paraggi: ogni volta che incontrava i suoi occhi, s'incantava alla vista di quel luccichio verde menta che gli animava il volto lentigginoso e roseo, e quando intravedeva il suo sorriso, bianco e allegro, brillare di luce propria, non poteva fare a meno di ricambiare quel gesto, così semplice e naturale.
E per non parlare della sua voce poi: così morbida, dolce e tanto carezzevole da provocarle vari brividi su tutto il corpo, se sentiva la sua felicità o la sua risata attraversarle l'animo, poteva dire di condividere le stesse emozioni; ma quando percepiva la paura o la rabbia quando parlava, nel profondo del suo cuore provava il forte impulso di proteggerlo, da tutto e tutti.

Possibile che stava provando, per Izuku, qualcosa che andava oltre la loro amicizia?
Una cotta?

Scosse energicamente la testa.
Smettila di fare questi pensieri imbarazzanti, pensò la (c/c), hai cose più importanti a cui pensare!
Quando si sentì chiamare dalla persona interessata, istintivamente si coprì il viso tutto rosso con le mani e soffocando due imprecazioni di troppo, fece davvero del suo meglio a comportarsi come una normalissima ragazza.

«Ti senti bene, T/n? Hai l'aria molto stanca.»

«Chi, io? Hahahha, ma dai, sono fin troppo piena di energ-»

Peccato che a tradirla furono i suoi lunghi sbadigli emessi dalla bocca, segno che aveva lavorato non-stop a una delle tante pratiche burocratiche del progetto, e il forte rumore del suo stomaco, che le stava intimando, letteralmente, di darsi una mossa a mettere qualcosa sotto i denti.
Rise nervosamente per la figuraccia appena fatta.
Per quanto riguarda a Izuku, beh, inutile dire che lanciò un'occhiata torva alla sua interlocutrice.

«Mhm, ti credo proprio.
Ho fatto proprio bene a portarti questo, ti aiuterà a rimetterti in sesto.»

Notò solo allora che, effettivamente, aveva portato qualcosa con sé.
Teneva ben saldo tra le sue mani un vassoio con sopra delle bacchette, un thermos, alcuni fazzoletti e una ciotola enorme di terracotta, al suo interno vi era una pietanza a base di pesce, carne e verdure, servita su un letto di riso bianco.
Assottigliò le iridi (c/o) e notò altri piccoli particolari all'interno del piatto "bomba": il riso era stato sormontato da una croccante cotoletta di maiale, ricoperto poi con le uova lasciate morbide e cremose, e infine era guarnito con alcuni cipollotti e una piccola bandiera bianca.

C'era scritto qualcosa sopra e citava testuali parole: "Metticela tutta, T/n!".

Al sentirne il profumo, le tremarono le labbra alla vista di quel capolavoro culinario.

«Oh mamma, ha un aspetto davvero bellissimo!
Izu... quello è... è quello che penso io?»

Il ragazzo annuì in risposta, con un piccolo sorriso ad incurvargli le labbra rosee.
Lo aiutò a poggiare il vassoio sopra un tavolino, posto al centro della camera, e prima di sedersi al suo fidato cuscinetto, sistemò una piccola lanterna dalla lieve forma a goccia.

«Katsudon speciale per la mia cara partner che si sta impegnando davvero tanto per il grande evento!
È uscita davvero bene, mangiala anche per me, ok?»

Fermi tutti, pensò la ragazza, lui aveva fatto cosa?

Sbatté un paio di volte le palpebre, facendo poi saettare le iridi (c/o) tra lui e il piatto.
S'indicò con l'indice destro, abbastanza incredula a quello che aveva appena sentito dal suo interlocutore e come risposta, ottenne il suo sorriso che, in quel frangente, s'ampliò ancora di più arrivando da un orecchio e un altro.
Inconsciamente, ricambiò il sorriso con un impercettibile rossore alle gote.

«Hai davvero preparato tutta questa bontà divina... solo per me?»

Il verdino annuì nuovamente e, per una frazione di secondo, aveva giurato di aver visto le sue guance lentigginose tingersi di un tenero rosso ciliegia.
Ma non poté dimostrarlo perché la stanza non era perfettamente illuminata e le uniche luci presenti erano: la lampada artificiale, posta proprio al suo tavolo di lavoro, e la piccola lanterna che aveva al suo fianco.
Forse me lo sono immaginato, pensò ella.

Si sa che la stanchezza, a volte, giocava davvero qualche brutto scherzo agli occhi.

Alla fine si decise di mangiare e come fece il primo morso, le sembrava di essere in paradiso.

"Porca miseria quant'è buono!"

Mentre T/n si godeva un gustoso pasto, ricco di energie e carboidrati a non finire, Izuku la tenne aggiornata sulla sua tabella di marcia riguardo ai preparativi dell'evento, al possibile allestimento del palco di scena e le varie attrezzature.
Rimase piacevolmente sorpresa dalla sua capacità di organizzazione e di analisi, non ché non lo sapesse già visto quante volte lo aveva visto all'opera durante le esercitazioni e alle collaborazioni di una o più agenzie, e quel suo modo di fare così scrupoloso e attento a notare i piccoli dettagli, le fece capire ancora di più quanto fosse astuto come stratega.
A vederlo così infervorato, e con il perenne sorriso sulle labbra, all'idea di poter vedere i vari partecipanti con i strumenti musicali e possibili esibizioni spettacolari, non poté fare a meno di pensare quanto fosse grata a vederlo così entusiasta per quel progetto.

"Anche lui si sta dando da fare... è proprio incredibile quel ragazzo!"

Bevve a piccoli sorsi la bevanda dentro al thermos, scoprendo quanto fosse buona e rinfrescante, e senza farsi troppi complimenti spazzolò via sia quello che la sua cena a dir poco super esplosiva.
Ora, poteva dire di aver fatto un pasto completo.
Rilassò appena le spalle e si rese conto soltanto adesso che si sentiva meglio e che, sì, aveva decisamente bisogno di una pausa.
Guardò negli occhi il ragazzo di fronte a se' con uno sguardo di profonda riconoscenza e complicità, stringendogli forte la sua mano con la propria.

«Era tutto buonissimo.
Grazie mille Izu, sei davvero un bravo cuoco!
Non dovevi disturbarti a farlo, davvero.»

Ma ecco che accadde l'imprevisto.

Ricambiò la stretta, intrecciando dolcemente le dita con l'altra metà, e il verdino poté sentire con il tatto la sua pelle, così liscia e vellutata, rispetto alla propria che era lievemente più ruvida.
Era un gesto così semplice e naturale da fare, proprio come respirare, eppure per Izuku assumeva un significato diverso: il fatto che stesse provando vari formicolii su tutta la mano, dopo aver unito le sue dita e quelle di T/n in un unico abbraccio, aveva avuto il forte impulso di dirle tutte quelle emozioni che aveva sentito dal primo giorno di scuola e non voleva, in alcun modo, vederla sparire davanti ai suoi occhi.
Scrutò intensamente le sue iridi (c/o), vedendo in parte il suo stesso riflesso, e pensò quanto adorava specchiarsi in quelle pozze cristalline che, di tanto in tanto, potevano cambiare colore e lucentezza facendo poi vari giochi di luci e ombre, complice il suo Quirk.
Era il momento perfetto, pensò lui, aveva l'occasione di poterle dire quello che provava, ma non fece nulla.
Sebbene avesse desiderato profondamente di rivelarle i suoi sentimenti e liberarsi, una volta per tutte, quel suo peso che aveva al petto, temeva di ricevere un rifiuto e perdere anche la loro amicizia.
Avrebbe aspettato altri tempi migliori per farsi avanti.

«Come team mate, voglio sostenerti nel momento del bisogno, aiutarti a raggiungere i tuoi obbiettivi e, soprattutto... rimanerti accanto.»

Quando vide il suo sorriso farsi più morbido, fece del suo meglio per non andare in escandescenza e mandare a quel paese la sua compostezza.
Accidenti a quella ragazza, pensò Izuku, finirà per uccidermi.
Ricambiò il sorriso.

«Non pensare di fare tutto da sola, d'accordo?
Dopotutto... siamo una squadra, no?»

Forse doveva ancora convivere con il dubbio del "e se" e sperare che, un giorno, riesca a farsi coraggio, ma ora non si sentiva pronto ad affrontare quell'argomento con Lei.
Gli bastava poterle stringere la mano, sebbene doveva ancora fare i conti con la propria timidezza, supportarla e guardarle le spalle.

Tuttavia il giovane Izuku Midoriya non poteva sapere che anche la sua interlocutrice, la stessa T/n T/c, aveva avuto quei stessi pensieri.
 




Angolo dell'autor*:

Questa fanfic ci ho messo un po' di tempo a finirla (complice la stanchezza e le occhiaie), ma hey, almeno posso dire di aver quasi finito il progetto della miniserie "xreader" a tema MHA e poi, potrò finalmente riposarmi e andare in standbye per un po' di tempo... è già una bella notizia lmao
Come avrete notato, anche questa piccola e "breve" storia partecipa al contest "Back to School" e, in teoria sarebbe dovuto pure finire visto che era scattato il countdown finale...!
Ma, sorprendentemente, Nene (l'admin della pagina di Fanwriter.it) ha messo la proroga che durerà fino al giorno 22, quindi... il prossimo appuntamento è stato già stabilito!
Devo dirvi la verità, vorrei ringraziare questo contest se sono riuscit* a distrarmi un po' a produrre varie ff dedicato al mio piccolo Broccolo e chi lo ama, come me, ce ne sono poche, pochissime, dedicate a lui.
Spero davvero che, nel mio piccolo, sia riuscit* a dare un bel contributo qui su Wattpad.
(L'unica cosa che rimpiango, di tutta la durata del contest, è quella di non aver gestito bene la mia tabella di marcia... spero davvero di migliorare su quel campo)
Vi saluto per il prossimo, e ultimo, aggiornamento della miniserie "Alongside You" !
Con affetto,
Artemìs
 
   
 
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