Il nastro rosso di Wei Wuxian scivola tra le sue dita.
Lan Wangji è seduto sulla stuoia di camera sua, un punto bianco in una stanza chiara, ad eccezione di quel pezzo di stoffa.
Se lo rigira tra le dita una, due, tante volte. I bordi sono sfilacciati e minacciano di scucirsi.
Lan Wangji si sente come quei bordi: rotto, l’anima a pezzi.
Non getterà il nastro, né se stesso.
Gli scivola tra le dita consumate dal guqin.
All’improvviso, una lacrima gli riga la guancia e Lan Wangji sorride amaro.
Stringe forte il nastro.
Proverà a non gettarsi via.
 
 
 
Note dell’Autore
Buonasera!
Sono semi-ritornata ad infestare questo fandom che per me è ormai sinonimo di casa ^^
In questo periodo, a causa di questioni personali, mi sento un tantino giù ed ho voluto riversare un po’ della mia tristezza nella scrittura. Purtroppo, il caro Lan Er Gege mi ha fatto da cavia ed eccolo qua, sofferente mentre prova a superare il lutto del suo amato Wei Ying :(
Non so se sono riuscita a trasmettervi qualche emozione, benché meno la tristezza che cercavo di esorcizzare (lol), perché mi rendo conto che le mie drabble sono un insieme di frasi nominali rattoppate che voglio caricare di pathos lol
Mentre scrivevo,  però, nella mia testa ho provato pena per Lan Zhan ;(  per questo mi auguro di aver trasmesso qualcosa anche a voi :((((
Se vi va, fatemelo sapere con una piccola recensione o con un messaggio privato :3
Ora vado!
Un bacio grande