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Autore: Axot23    20/09/2021    2 recensioni
Siamo alla fine della storia. La fine di tutto.
Che tristezza ragazzi, specialmente il finale. SPECIALMENTE IL DOPPIAGGIO ITALIANO!
Ho solo voglio di rimediare, di scrivere dei miei dolci Destiel bullizzati...
Ma non posso farcela ragazzi! Il mio amore (LOVE YOU BABE) mi ha introdotto a questa serie fantastica "solo" tre anni fa ma mi sono appassionata ferocemente. Voglio bene a tutti! Non posso lasciarli così...
Diventerà quindi una raccolta, non so ancora quanti capitoli ma direi indipendenti l'uno dall'altro e da diversi punti di vista...
Spero vi piacciano e rendano giustizia ai nostri eroi!🥺
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jack Kline, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Tutto era buio, silenzioso, calmo. Come un sepolcro ma senza il puzzo di putrefazione e i vermi.

Finalmente il Nulla era tornato a dormire. Finalmente aveva ritrovato il suo stato naturale.

Si era preso Morte che lo aveva ingannato e l’angelo che aveva disturbato il suo sonno, sfuggitogli più di una volta.

L’angelo in questione non dormiva. Non ci riusciva malgrado tutto.

Castiel, l’angelo del giovedì che odia sé stesso.

Così lo aveva chiamato Dio.

E non a torto.

Castiel si era odiato per molto tempo. Per tutti gli errori commessi quando ancora non capiva chi fosse. Quando ancora il libero arbitrio era un lusso che non gli era concesso. Ma anche altre volte. Quando era stato ingannato in modo così palese da Metatron. Quando aveva causato la caduta di tutti i suoi fratelli e sorelle…

Castiel era raggomitolato nel buio, ancora nella sua forma umana. Ormai non riusciva a pensare a sé stesso se non nel tramite del fedele Jimmy Novak.

Era in posizione fetale e pensava. Il trench beige fluttuava attorno a lui come lo spettro delle ali che aveva perduto. Gli mancavano le sue ali. Ma non quanto altre cose.

Non si pentiva della sua scelta. Sacrificarsi per salvare Jack, il suo dolce Jack. Aveva un destino migliore. Aveva uno scopo importante. Nato come l’anticristo e destinato ad essere il Salvatore. Il suo Jack. Il suo bambino...

Aveva sentito quanto fosse speciale quando ancora non era nato, quando le loro grazie si erano toccate per la prima volta.

E poi, ovviamente, si era sacrificato per Dean.

Per il testardo, egocentrico, stupido, Dean Winchester. Il SUO Dean Winchester. Il suo umano. L’umano che era stato chiamato a raccogliere dall’Inferno e ricostituire pezzo per pezzo. Il folle cacciatore sempre pronto a sacrificarsi per le persone che amava.

Il vecchio Castiel non capiva. Lo trovava testardo e irritante. Un essere umano come tutti gli altri. Un fastidio. Un lavoro inutile che occupava il suo tempo.

Ma poi…. Poi i fratelli Winchester erano riusciti a sorprenderlo.

Avevano sconfitto il loro destino. Non avevano ceduto. Non erano diventati i tramiti di Michele e Lucifero.

No. Non Sam e Dean.

Samuel. Adorava Sam. Ci si era affezionato moltissimo. Era sempre così gentile e pacato. Era il suo migliore amico e si fidava ciecamente di lui. Gli aveva insegnato moltissimo, con pazienza e disponibilità.

Ma Dean… Dean era tutta un’altra cosa. Dalla volta del film con il pizzaiolo Cas aveva scoperto alcune cose sull’essere umano. L’eccitazione per esempio. Era una sensazione che aveva imparato ad associare a Dean.

Poi aveva perso la sua grazia ed era diventato davvero umano. Allora aveva scoperto altre cose. La fame, la sete, la minzione! Tutto così… Stranamente noioso. Una routine a cui alla fine si era abituato. Dopo quella volta aveva avuto un rispetto ancora maggiore per gli esseri umani. Essere umano lo aveva reso migliore. Un Castiel più umile e comprensivo. Sarebbe stato un male rimanere per sempre senza poteri? Diventare uno di loro? Essere come Dean, magari invecchiare con lui, come fanno gli umani….

Ci aveva provato. Aveva lasciato tutto ed era diventato Steve il commesso. Aveva bisogno di provarci da solo prima. Di sperimentare e imparare ad essere un bravo umano.

Ma Dean l’aveva trovato ovviamente. Con il suo stupido, meraviglioso sorriso. Il sorriso che aveva ogni volta che lo ritrovava.

Dean riusciva sempre a scovarlo, anche quando lo stesso Castiel non voleva. Come in Purgatorio con quel suo amico vampiro…

Si era reso conto per la prima volta di portare fastidio. Fastidio per il semplice fatto che quel vampiro sembrava aver stabilito un legame con Dean.

Solo più tardi si sarebbe reso conto che quella era gelosia. Si, Castiel era geloso di Benny Lafitte. Con il suo stupido accento della Louisiana e il suo fascino selvaggio.

Ma ora non importava più. Nulla importava più.

Benny era morto. Lui era morto.

Sorride nel buio confortante. Era felice. Aveva detto la verità a Dean. Finalmente, dopo tutto quel tempo. E facendo ciò lo aveva salvato. Solo questo contava davvero. Era felice. Finalmente sapeva che cosa volesse dire la felicità. Anche nel buio la poteva ancora percepire nel petto, quella scintilla di emozione che gli aveva finalmente aperto il cuore. Aveva detto tutto a Dean. Sperava davvero che un giorno avrebbe potuto vedersi come lo vedeva lui. Un uomo fantastico e amorevole degno di tutto.

Lo amava. E ora Dean lo sapeva.

Gli dispiaceva non poter fare altro per Dean, Jack e Sam… Ma era sicuro che se la sarebbero cavata.

I Winchester se la cavavano sempre, no?

Prova a chiudere gli occhi. Sentiva il potere di Jack attorno a sé, il potere rimasto quando Billy lo aveva spedito nel Nulla ad esplodere. Era come se potesse abbracciare ancora il suo ragazzo. Caldo e famigliare, gli pareva persino di poter sentire il profumo di cioccolato e nocciole di cui il Nephilim era ghiotto.

«Ciao Castiel.»

   
 
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