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Autore: ArrowVI    21/09/2021    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 11-10: Cercando Risposte



Subito dopo aver liberato il corpo di Arthur da quella infernale trappola, Ehra non fu più in grado di trattenere le sue lacrime.
Il suo segreto era ormai stato scoperto, quindi non serviva più mantenere quella facciata.

Si appoggiò al petto del soldato, singhiozzando, senza proferire parola.
Neanche Xernes fu in grado di nascondere la tristezza davanti alla scomparsa di una persona che, nonostante tutto, conobbe fin da quando era un semplice ragazzino.



Fu Andromeda ad avvicinarsi al Gran Generale, rompendo il silenzio nel quale riecheggiavano solamente i lamenti e singhiozzi di una donna distrutta.

<< Signore. >>
Disse il soldato, attirando l'attenzione del suo comandante.

<< Non vorrei sembrare irrispettoso, ma... Il corpo di Arthur non può andare da nessuna parte. >>
Le parole di Andromeda colsero il Gran Generale alla sprovvista, per un istante.

<< Dobbiamo andare ad aiutare Sarah, prima che metta a rischio la sua vita. >>
Quelle parole, invece, lo lasciarono completamente di stucco.

<< Mia figlia? >>
Rispose l'uomo, con fare confuso.

<< ...Cosa vorresti dire? >>
Aggiunse subito dopo.



Nel mentre, la vista di Sarah cominciò finalmente a sfocare.
Il suo respiro sempre più pesante, e affannato. Le sembrava come se l'aria intorno a se si stesse facendo sempre più pesante con ogni respiro.
Le sue gambe avevano ormai già ceduto: di quel passo, avrebbe perso i sensi da un momento all'altro... Non poteva permetterlo.


Il ghiaccio che teneva intrappolato Astarte aveva cominciato a riempirsi di crepe... Mentre quello di Ifrit stava lentamente cominciando a sciogliersi a causa dell'immenso calore interno del corpo del demone.

< Come pensavo... >
Pensò Sarah, ringhiando fra se e se.

< ...Non posso trattenerli... Entrambi... >


Se uno dei due si fosse liberato, sarebbe sicuramente riuscita a trattenere l'altro... Ma sapeva che né Ifrit né Astarte l'avrebbero lasciata fare.
Aveva già sprecato molte energie durante lo scontro, e trattenere due esseri potenti come quei due stava mettendo il suo corpo sotto un costante e pericoloso stress fisico.

Se avesse perso i sensi, non solo si sarebbero liberati entrambi, ma non sarebbe stata in grado di difendersi... 
Se, invece, ne avesse lasciato libero solo uno, avrebbe potuto tenere l'altro ancora intrappolato nella sua bara di ghiaccio... Ma non avrebbe potuto difendersi dall'assalto del primo.


Con le sue ultime forze in corpo, Sarah afferrò con uno sguardo pieno di determinazione il suo stocco, mentre fissò con occhi infuocati il ghiaccio intorno ad Astarte, che cominciò ad andare in frantumi sempre più velocemente.
Aveva deciso quale dei due demoni lasciare libero. Ifrit era troppo pericoloso... La scelta, quindi, era semplice.


<< Non andrò giù facilmente... >>
Disse a nessuno, mentre il ghiaccio che teneva imprigionata la donna demone cominciò a cadere nel terreno, dandole finalmente la possibilità di muoversi.
Nel mentre, il ghiaccio che teneva imprigionato Ifrit smise improvvisamente di sciogliersi.

<< Vieni e affrontami, demone! >>
Ruggì Sarah, preparandosi allo scontro, quando Astarte fu finalmente libera.
La donna demone posò rapidamente il suo sguardo verso il soldato, mostrandole un gigantesco e terrificante sorriso sadico.

Poi, le sue lame gemelle sbucarono in un istante dai suoi avambracci quando si lanciò verso quello che ormai era diventato il suo nuovo bersaglio senza neanche perdersi un secondo in chiacchiere.


Prima che potesse raggiungerla, però, Andromeda intercettò l'attacco del demone con la sua katana muovendosi con la stessa velocità del vento, salvando la sua compagna, per poi colpire Astarte in pieno ventre con una devastante ginocchiata, obbligando il demone a indietreggiare prima che potesse rispondere in qualunque modo.


All'inizio Astarte digrignò i denti, poi però divenne rossa in volto.

<< Tro-Va-To >>
Ridacchiò, senza distogliere lo sguardo dal soldato neanche per un istante.


<< Non sono mai andato via. >>
Rispose Andromeda, mettendosi tra il demone e la sua compagna.

<< Stai bene, Sarah? >>
Le domandò, senza voltarsi verso di lei.

<< Sono... Stata meglio. >>
Fu l'unica risposta, mentre prese un profondo respiro.

<< Come sta Arthur? >>
Quella domanda fece male, ad Andromeda.
Rimase in silenzio per qualche secondo, senza sapere in che modo avrebbe dovuto dirglielo.

<< Non... Non ce l'ha fatta. >>
Fu la sua unica risposta.
Sarah non riuscì a crederci: fissò il suo compagno con uno sguardo pietrificato, sperando di aver capito male le sue parole.
Ma realizzò ben presto di aver capito alla perfezione ciò che Andrew le avesse detto.


Stranamente, Astarte cominciò a digrignare i denti, portandosi le mani nei capelli e stropicciandoseli con forza, quasi come se stesse dando di matto.

<< Tu... Non devi parlare con lei... Devi parlare solo con Astarte! >>
Disse tra se e se, mentre Andromeda rispose con una semplice espressione disgustata.



Ridendo come un'assennata, Astarte partì di nuovo all'offensiva, caricando Andromeda a massima velocità.
Ma il soldato non aveva alcuna intenzione di sprecare tempo con lei come fece in passato.

Invocò il nome del suo spirito, mentre una energia scura intorno a se cominciò rapidamente a confluire nella sua lama.

<< Susanoo: 15%... >>
Disse.

Una voce riecheggiò nella sua mente.

"Come desideri."


Con un singolo fendente Andromeda intercettò l'attacco del demone, tagliando le sue lame... E lei, come se fossero burro.

Astarte, sorpresa e confusa dall'attacco subito, cadde al suolo tagliata a metà ad altezza del ventre, senza però perdere neanche una goccia di sangue.
Fu in quel momento, mentre il demone cominciò a rimettere insieme le due metà del suo corpo, che Andrew lanciò il suo segnale.


<< Ehra, adesso! >>
Ruggì, sollevando la sua lama verso il cielo.



In quell'istante una griglia fatta di una strana energia rossa si materializzò intorno ad Astarte, intrappolandola all'interno di un cubo dal quale non sarebbe potuta uscire con facilità.
Non appena fu in grado di alzarsi in piedi, il suo primo istinto fu quello di toccare quelle sbarre di energia... 
Le bastò solamente sfiorarne una, e un intenso e indescrivibile dolore cominciò a estendersi in tutto il suo corpo, come se fosse una scarica elettrica.

Le sue urla strazianti riempirono l'aria intorno al campo di battaglia, lasciando persino Sarah con una espressione terrorizzata davanti a urla che sembravano provenire da qualcuno che veniva fatto lentamente a pezzi.


Furiosa e sentendosi intrappolata come un animale in cella, la donna-demone provò a tagliare le sbarre con un rapido fendente, realizzando nel peggiore dei modi che quell'intenso dolore attraversasse il suo corpo anche solo toccandole con le sue lame.


<< Oh, santo cielo... >>
Borbottò Ehra, raggiungendo i due soldati insieme a Xernes, assistendo con una espressione sia inorridita che incuriosita alle urla di dolore di quel demone in gabbia.

<< E io che pensavo mi stessi prendendo in giro, Andrew. >>
Disse la donna, fissando con uno sguardo attento il demone davanti a se, che ricambiò con occhi furiosi e ruggendo dalla rabbia.

<< Come ti ho detto... Questa stronza non muore. >>
Rispose il soldato, rinfoderando rapidamente la sua lama.

Ehra si portò una mano nel mento, osservando il demone con occhi incuriositi.

<< Si... Ho potuto constatarlo. >>
Rispose.


Furiosa, Astarte decise di fare a pezzi il terreno ai suoi piedi alla ricerca di una via di fuga... Ma quella si rivelò essere la scelta peggiore che avesse potuto fare.
Essendo rinchiusa all'interno di un cubo, quelle sbarre si trovavano anche ai suoi piedi... Distruggendo il terreno non fece altro che rivelare le sbarre nascoste sotto di lei, dando il via a una scena terribile che non avrebbe fatto altro che peggiorare e continuare in un loop senza fine mentre provò incessantemente a liberarsi da quella trappola.



<< Quella barriera... Normalmente dovrebbe essere una magia difensiva che non solo protegge il bersaglio da attacchi magici, ma permette di curare le ferite mentre si è al suo interno. >>
Disse Ehra, attirando l'attenzione dei presenti.
Xernes, nel mentre, aiutò sua figlia ad alzarsi dal terreno permettendole si appoggiarsi a se.


<< Pensare che una magia di questo tipo possa causarle così tanto stress e dolore... E' davvero una non-morta, come mi hai detto. >>
Disse la donna, avvolgendo Astarte e il cubo che l'intrappolava dentro una bolla insonorizzata, per evitare di ascoltare ancora le sue urla e il suo ruggire.

<< Come possiamo ucciderla? >>
Le domandò Andromeda.
Quella domanda però non andò a genio alla donna, che ricambiò con uno sguardo cupo.

<< Non possiamo. >>
Rispose al soldato.

<< E' decisamente una Pietra Filosofale a tenerla in vita, e deve essere sicuramente una molto potente. >>
Spiegò la donna.
C'era qualcosa, in tutto quello, che non le tornava.
Riportare in vita un semplice umano richiedeva un enorme quantitativo di energia... Quindi...

<< Hai detto che quella donna era un membro dei Dodici? >>
Domandò ad Andromeda.
Il soldato annuì.

<< Sono sicuro che fosse Lilith. L'ho affrontata più volte, in passato: conosco il suo stile di combattimento, e Astarte si muove nello stesso modo. Non può essere un caso. >>
Spiegò subito dopo.

Incuriosita dalle parole del suo compagno, Ehra posò il suo sguardo sulla donna-demone chiusa dentro la sua trappola, che ancora cercava inutilmente di liberarsi, sottoponendosi a sempre più dolore ogni volta che toccava quelle sbarre di energia.

<< Non lo è. >>
Rispose Ehra.

<< Da ciò che vedo, e ciò che mi hai riferito, sono sicura che quella donna sia... Fosse Lilith. >>
Continuò, mentre il suo sguardo si fece improvvisamente più cupo.

<< Ciò che non capisco è... Anche solo per riportare in vita un umano serve un quantitativo inimmaginabile di energia. Essere in grado di resuscitare un demone di questo livello... Avrebbero dovuto fare un massacro. Ma non ricordo nulla che possa- >>
In quell'istante, però, realizzò in che modo qualcuno avrebbe potuto creare una Pietra Filosofale con abbastanza energia per riportare in vita un demone come Lilith.

Spaventata dalla sua stessa intuizione, Ehra si portò una mano davanti alla bocca, impallidendo di colpo.

<< Che succede, Ehra? Hai capito qualcosa? >>
Le domandò Xernes.


<< La Notte Cremisi. >>
Quelle parole fecero congelare il sangue dei presenti.

<< Con il numero di morti che ci sono stati quel giorno... Avrebbero decisamente potuto creare una Pietra abbastanza potente da riportare in vita un demone di quel livello... >>
Andromeda però non sembrò convinto dalle parole della donna.

<< Ero li quel giorno! Se fosse successo qualcosa, me ne sarei accorto! >>
Ringhiò il soldato.
Ehra, però, scosse la testa.

<< A meno che tu non sappia come funziona il processo di creazione di una Pietra Filosofale, non te ne saresti potuto rendere conto. >>
Quelle parole lasciarono Andrew completamente senza parole. 
Cominciò a digrignare i denti, inferocito.

<< La Notte Cremisi... Hanno creato la Pietra quel giorno? >>
Domandò Sarah, incredula.

<< E' plausibile. Anzi, credo non ci siano altre possibilità: per riportare in vita un demone avrebbero dovuto uccidere centinaia di migliaia di persone, e non ci sono stati massacri di quel tipo negli ultimi diciassette anni. I demoni sono comunque rimasti attivi, ma non abbiamo subito così tante perdite. >>
Spiegò Ehra.

<< Per quale motivo avrebbero dovuto creare una Pietra Filosofale durante la Notte Cremisi? >>
Domandò Xernes, ma Ehra non fu in grado di dargli una risposta.

<< Non saprei... E' possibile sia successo qualcosa di cui non siamo a conoscenza, quel giorno... Andrew, ti viene in mente nulla? >>
Continuò la donna, rivolgendosi poi al soldato alla ricerca di qualsiasi dettaglio che avrebbe potuto rispondere alle sue domande, ma senza successo.

<< Come ho già detto >>
Rispose il soldato, con un tono infastidito.

<< Se mi fossi accorto di qualcosa, avrei fatto immediatamente rapporto. Non ho notato nulla di strano, era una "semplice" guerra. >>
Concluse.


Era chiaro, per i presenti, che fosse successo qualcosa di strano durante la Notte Cremisi.
Ehra era certa di non aver mai insegnato ai demoni come creare una Pietra Filosofale, infatti non avrebbero dovuto neanche sapere cosa fossero.

Astarte era al servizio dei demoni, quindi Ehra escluse rapidamente che Astarte fosse stata resuscitata da un umano... Nei suoi occhi, c'era solamente una spiegazione.

<< E' successo qualcosa, durante la Notte Cremisi... Deve essere stato un demone, che in qualche modo sapeva come creare una Pietra Filosofale, ad aver riportato in vita Lilith, trasformandola poi in Astarte... Le sue conoscenze devono essere inoltre piuttosto ampie, visto che non solo sapeva come creare una Pietra, ma ha anche riportato in vita un corpo privo di vita e ne ha rimodellato l'aspetto... E deve essere inoltre molto potente, per farlo. Neanche io sarei in grado di rimodellare l'aspetto di un non-morto. >>
Ehra, però, nonostante avesse dei sospetti, non fu in grado di dare alcuna risposta soddisfacente ai suoi compagni.


<< Sai molto sulle Pietre Filosofali, non ho forse ragione, Ehra? >>
Le domandò Xernes, con un tono ironico.

La donna sospirò.

<< Non mi sono dimenticato: ho ancora molte domande da farti, Ehra. >>
Disse l'uomo, posando poi il suo sguardo su Astarte, ancora intrappolata e intenta a cercare istericamente una via d'uscita con la sola forza bruta.
C'era qualcosa che aveva attirato la sua attenzione.

<< Ma se quel demone ha una Pietra Filosofale così potente, dentro di se... Che problema c'è se la strappiamo via dal suo corpo e la sfruttiamo a nostro vantaggio? >>
Sentendo quelle parole, Andromeda impallidì di colpo.
Ehra, invece, posò uno sguardo cupo e di rimprovero sul Gran Generale.

<< In una situazione normale, si sarebbe fattibile... Ma qui non abbiamo idea di chi abbia riportato in vita quel demone. Strappandole la Pietra Filosofale dal corpo, avvertiremo inevitabilmente il Necromante che l'ha riportata in vita... E non credo sia saggio, per ora, rischiare d'inimicarci qualcuno che potrebbe essere, potenzialmente, più forte di me, non credi? >>
Davanti a quella possibilità, Xernes non rispose nulla.
Digrignò i denti, realizzando il pericolo.

<< C'è, però, qualcosa che posso provare. >>
Aggiunse subito dopo la donna, attirando l'attenzione dei presenti.


<< E' possibile che la Notte Cremisi abbia qualche risposta che potrebbe aiutarci a risolvere alcuni misteri... E, se le memorie di Lilith non sono state cancellate... Potrebbero tornarci utili. >>



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Fine del capitolo 11-10, grazie di avermi seguito e alla prossima con l'inizio del Volume 12!







 

   
 
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