Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: ClostridiumDiff2020    22/09/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
267 - Oltre il Varco




Kat gli sfiorò la spalla “Lascialo…”
Billy si aggrappò ad Aleksander “No…”
Benjamin gli sedette davanti “Mi dispiace… Non… Io non ho mai… Non sono così…Io…”
Tremava e desiderava che Billy lo guardasse ma l’altro non sollevava lo sguardo stretto al corpo immobile di Aleksander.
Ilva osservò quella ragazza dai grandi occhi scuri che li stava osservando incuriosita. Aveva udito la sua voce nella testa. “Sei… Sua sorella?”
La ragazza era minuta e aveva lunghi capelli corvini, se ne stava alle spalle di Billy, gravava su di lui come se la sua aurea potesse avvolgerlo.
“Dove siamo?” farfugliò Aron guardandosi attorno. Un capannone di metallo, pieno di oggetti strani.
Benjamin cercò di allungare la mano Ma Billy si ritrasse stringendo Aleksander con ancora più forza. Gli si aggrappava con disperazione. “Perché? Tu non sei come me allora perché lo hai fatto?”
Benjamin si strinse nelle spalle… Cosa diavolo era successo?
 

 
 
Erano entrati nella faglia e il Darkling aveva mostrato il suo potere.
“Tu la controlli…” aveva farfugliato Benjamin “Non hai mai pensato di distruggerla… Non dal modo in cui ti muovi…”
Aleksander lo osservò, i suoi occhi scuri mostravano un’impassibile antichità. “Non esattamente… Billy sa tutto, lui comprende…”
“Vuoi davvero salvare Billy?”
Benjamin stava attendendo la risposta quando lo percepì, il cuore di Benjamin. Qualcosa li stava connettendo, una volontà a loro esterna.
Aveva corso nella sua direzione e sentendo la luce esplodergli attorno mentre il terrore gli martellava la mente. I Volcra che gridavano allontanati con forza.
E poi finalmente lo aveva visto, in ginocchio ma non piegato, con quel dannato sorriso beffardo stampato in volto.
I due Drüskelle erano in piedi davanti a loro, come se lo attendessero.
Si era fermato incerto su cosa fare. Non era un combattente, non lo era mai stato. Non come Billy. Si era chiesto perché avesse rifiutato il dono di Aleksander, forse con un amplificatore sarebbe stato in grado di impedire alla lama del Drüskelle di lambire il fianco di Billy, poteva vedere il sangue bagnare la lama.
“Prendila… Piantala nel cuore dell’Oscuro prima che lui distrugga ogni cosa…”
Questo aveva fatto? Aveva ascoltato il nemico? Perché?
Aveva avuto paura?
 
Non se l’era aspettato, quando lo aveva visto emergere aveva sorriso, guardando Billy il Darkling aveva annuito. Era stato certo di aver vinto e poi Benjamin lo aveva pugnalato e quel sorriso si era spento sul suo volto. E poi la rabbia di Billy era esplosa, amplificata dalla droga, riecheggiando nella faglia. Ferendo i volcra e rischiando di spazzare via ogni cosa e poi tra le ombre era emersa quella ragazza. Aveva detto di chiamarsi Kat, l’avevano seguita e si erano ritrovati in quello strano capannone. E Benjamin si era ritrovato ad osservare con dolore quanto aveva compiuto suo malgrado
 

 
Billy gli scostò una ciocca di capelli nerissimi dalla fronte, neri come il sangue che ancora sgorgava dal suo petto.
Stava cadendo, lo afferrò e premette con forza contro la ferita.
Benjamin lo osservava tremante con la lama sporca del suo sangue, nero come l’inchiostro.
Billy cercò il suo battito trovando solo silenzio. “merda…” imprecò tra i denti.
Sollevò lo sguardo verso Ilva “Dimmi cosa devo fare…”
La donna lo osservava con sguardo vuoto, incredula. “è… morto…”
“Dimmi cosa diavolo devo fare?” urlò.
La droga gli pulsava nella testa, sentiva il potere gorgogliare, sentiva di avere le capacità di salvarlo, ma come? Non conosceva i movimenti.
Chiuse gli occhi e ricercò Aleksander.
Ti prego non andare, non adesso… Dimmi cosa devo fare…
E dalle tenebre emerse un volto, due gentili occhi blu e una calda voce avvolgente.
“Segui le mie mani, concentrati… Ascolta, afferra quel flebile rumore e trattienilo a te”
Ogni cosa era svanita. Ilva, Benjamin… i corpi dei Drüskelle. Erano rimasti solo loro.
La ragazza gli mostrò i gesti e Billy li imitò e lentamente cercando con disperazione di afferrare la vita di Aleksander. Era stata la lama sporca del suo sangue a causarne la morte, era giunto fin lì per salvarlo, si era mostrato vulnerabile e Billy non gli avrebbe permesso di scivolare via. E quando la speranza stava per sgretolarglisi tra le mani una pulsazione lo raggiunse. Gli occhi di Aleksander si dischiusero per un secondo. “Luda…” farfugliò prima di perdere nuovamente i sensi. Billy sollevò lo sguardo, lei gli sorrise prima di svanire.
Il mondo lentamente appariva di nuovo.
Sentiva gli sguardi piantati su di se, ma non importava, la sua concentrazione era tutta su quel corpo, su quel battito regolare.
 
 
….
 
 
Billy lo adagiò sul letto, non aveva riaperto gli occhi da quando quella ragazza, Luda, aveva guidato le sue mani aiutandolo a riportarlo indietro.
“Dove siamo?” chiese Benjamin con voce incerta.
“Questa è la casa di Evie, sono rimasta qua da quando ho mandato Billy oltre il varco, a salvarti da quelle creature”
Benjamin si voltò verso Kat.
“Il nostro mondo è molto simile al tuo, potrai spiegarlo ai vostri compagni per il tempo in cui durerà la vostra permanenza…” proseguì Kat indicando gli altri Grisha.
Fedyor, Aron, Ivan e Ilva si guardavano attorno smarriti. “Hanno davvero bisogno di un chiarimento...”
“Perché non si sveglia?” esclamò Billy sfiorando il volto di Aleksander.
“Tornare dalla morte necessita di energie e tempo…”
“Ho bisogno… Di parlargli… Deve.. deve svegliarsi adesso… Io…” farfugliò Billy mentre la vista gli si sfocava. Benjamin cercò di toccargli la fronte. Ma Billy gli colpì la mano con un gesto brusco per poi ritrarsi con dolore.
“In questo posto… Mi sono sempre sentito… a casa…”  carezzò i capelli di Aleksander.
Casa? Aveva ancora un significato quella parola?
L’esercito… Evie… Krista… Infine Benjamin e Aleksander… Quante speranze infrante…
“Scotta, la droga… lo ucciderà”
La voce di Ilva riecheggiò in lontananza prima che l’oscurità lo avvolgesse.
 
 
In lontananza percepiva un battito…
“Ehi Will, non mollare d’accordo? Puoi farcela ancora?”
Kat...
Quel bisogno opprimente lo schiacciava, ne voleva ancora, voleva di nuovo sentirsi invincibile, indomabile. Poi precipitava di nuovo in quel vicolo. Il braccio spazzato.
E quella voce
Se avessi voluto ricambiare il mio amore, non sarebbe stato tanto sgradevole… Ma a me non dispiace affatto… Anche arrabbiato sei un ragazzino così grazioso.
Billy urlò e si ritrovò madido di sudore nel letto di Evie.
Cercò di sollevarsi ma ricadde pesantemente nel letto.
Aveva ricordi frammentari di quanto successo. Se solo gli avessero permesso di prendere quel sacco, con l’aiuto della droga avrebbe ricordato. Avrebbe potuto espandere la sua coscienza oltre l’immaginabile.
Una mano fresca gli sfiorò la fronte e lui scattò con lo sguardo ricolmo di un’incontenibile furia. Kat gli passò un panno bagnato sulla fronte.
“Secondo Ilva se supererai la febbre alta ti salverai, ma devi lasciare che ti aiuti. Nessuno prima di te è sopravvissuto all’astinenza da questa droga dice… Ma sono certa che nessuno era testardamente attaccato alla vita quanto te…”
“Vattene…” ringhiò.
“Finalmente…”
Billy la guardò interdetto.
 
“Non sei mai stato bravo a dire quello che provi, preferisci dissimulare disinteresse, con quel maledetto sorriso beffardo. Non riesci a dare voce veramente a quello che senti. Tu sei costantemente arrabbiato. Con tutti e nonostante tutte le tue grida non riesci a dare veramente voce a ciò che senti. Ammettere di essere costantemente terrorizzato…”
“Sta zitta!” Urlò cercando di sollevarsi. Se solo avesse avuto il suo potere, ma quando provava ad evocarlo trovava solamente un grande vuoto.
“Non puoi pugnalare la paura, lo sai vero?”
“Posso pugnalare te però…”
Kat gli sorrise e prese un nuovo panno da passargli sulla fronte. “Stai andando a fuoco… Ora l tuo corpo brucia tanto quanto il tuo spirito… Passerà, starai meglio…”
“Perché sei tornata? Perché… Ti eri finalmente liberata di me…”
“Stiamo arrivando al punto finalmente… “Kat strizzò il panno e lo immerse di nuovo nella bacinella. “Lascia che ti aiuti a lasciare emergere…” sussurrò prendendo il volto di lui tra le mani.
 
Erano di nuovo dei ragazzi. Billy le stringeva la mano ma poi lei gli scivolava tra le dita e lui si ritrovava da solo, con il respiro ansante urlando il suo nome.
“Mi hai lasciato da solo, con Arthur… Hai osservato vero? Credevo che fosse stata colpa mia, che tu fossi morta per la mia distrazione! Forse mi meritavo quanto accaduto dopo perché avevo permesso che una bambina mi scivolasse tra le dita…”
“Pugnalare il dolore non servirà a cambiare il passato”
Quando Billy aprì gli occhi era di nuovo in quel letto.
“Sai Evie, credo che ti vedesse davvero come il figlio che non aveva mai potuto avere…”
Billy chiuse gli occhi lasciando andare le lacrime. “Ormai è morta… E io non posso riportarla indietro… Sono io che corrompo e rendo marcio tutto ciò che mi circonda…”
“Hai salvato Aleksander…”
 
“Kat… Perché alla fine mi abbandonano tutti?” farfugliò Billy mentre il mondo iniziava a svanir davanti ai suoi occhi.
“Ignora quella voce dentro di te, è la droga a parlare, da voce alla paura…”
“Tu come lo sai?”
“Mi hanno somministrato molte sostanze per tentare di amplificare il mio potere…Ma sono loro grata. Mi ha permesso di restare accanto a te, anche se non fisicamente, anche se non potevi sentirmi. E quando ho compreso quanto davvero fossi in pericolo mi ha permesso di liberarmi”
“Io ti sentivo… Ma non mi era d’aiuto… Serviva solo a ricordarmi che persona orribile fossi, quella che aveva lasciato che una bambina si smarrisse…”
“Eri solo un ragazzo…”
Kat si abbassò su di lui per un bacio leggero. Le sue labbra erano fresche e lui era incandescente.  “Puoi smetterla di nascondere quello che senti. Con loro, non dovrai farlo mai più… Le vostre anime si stavano inseguendo e finalmente hai trovato quello che sempre hai cercato… Casa…”



Day 267 - Prompt Cigolio (22.09.2021)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: ClostridiumDiff2020