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Autore: Mikis_18    22/09/2021    0 recensioni
4 anni dopo la Seconda Guerra Magica, Hermione Granger si ritrova a lavorare come giornalista mentre affronta i problemi con il suo fidanzato Ron Weasley.
Draco Malfoy è il proprietario della sua azienda e ha tutto quello che desidera. Cosa succederà quando ad Hermione verrà affidato un lavoro che ha a che fare con Malfoy? Come cambieranno le loro vite? Continueranno ad odiarsi o cederanno all'attrazione? Scopritelo in "The interview".
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Le storie non finiscono finché non abbiamo chiuso tutti i conti, finché non ci abbiamo messo un punto con la testa o con il cuore. 

- Clara Sanchez

 

 

 

Ron Weasley quella mattina sembrava più sbadato che mai. Oltre ad essere arrivato in ritardo a lavoro, non faceva altro che dire sciocchezze, sintomo che la sua testa fosse tutta da un'altra parte. Infatti, il ragazzo non faceva altro che pensare alla propria ragazza e alla lettera che gli aveva inviato la sera prima. Domani sera ti devo parlare, gli aveva scritto e Ron non faceva altro che domandarsi che cosa Merlino le avrebbe detto lui. Ormai era certo che quella sera si sarebbero lasciati ma non sapeva sinceramente come dirglielo, non trovava le parole adatte.
La cosa che più lo tormentava era il dopo. Cosa sarebbe successo dopo quella sera? Non si sarebbero più parlati? Avrebbero buttato al vento anni e anni di amicizia? Lui sperava sinceramente di no, non voleva che lei uscisse dalla sua vita, non voleva rinunciare alla sua amicizia, le voleva troppo bene.
A quel punto Harry lo aveva fatto ragionare: Hermione era troppo intelligente e superiore per poter permettere una cosa del genere. Anzi, probabilmente sarebbe stata proprio lei a fare in modo che la loro amicizia non venisse rovinata. Avrebbe aggiustato tutto lei, come sempre.
Rincuorato da quel pensiero, la giornata continuò normalmente e presto, finito il turno di lavoro, tornò a casa, in attesa di Hermione.
In un picco di nostalgia cominciò a pensare a tutti i momenti belli che avevano passato, a tutte le risate che si erano fatti, a tutte le avventure a cui avevano partecipato e gli venne un nodo alla gola. Non si sarebbe mai perdonato per ciò che aveva fatto, non si sarebbe mai perdonato per aver smesso di amarla. Era tutta colpa sua, lo sapeva. Il fatto che Hermione volesse lasciarlo era solo la conseguenza delle proprie azioni. Era giusto, in fondo. Lui, oltre a smettere di amarla, aveva smesso di ascoltarla, di parlarle, di comprenderla e aveva ottenuto da lei ciò che si meritava.
Ron ancora non lo sapeva, ma ben presto avrebbe scoperto che ciò che trascuri diventa di qualcun altro. 

 

***

 

Hermione aveva passato tutta la notte precedente e tutto il giorno corrente a pensare alle parole esatte che avrebbe dovuto dire al suo ragazzo. Inizialmente aveva optato per un discorso tranquillo e calmo, quasi dolce, pieno di frasi del tipo "sei stato il mio primo amore, non ti dimenticherò mai", ma poi aveva deciso che lui quelle parole non se le meritava. Allora aveva pensato ad un discorso freddo e semplice, con poche parole e pochi sentimenti. Uno del tipo "ti lascio, il perché lo sai. Ma rimaniamo amici. Comunque vado a vivere da Ginny." e a primo impatto le era sembrata la soluzione più adatta. Con il passare delle ore, però, aveva capito che quelle parole non sarebbero bastate. Lei voleva che Ron capisse il motivo per cui si stavano lasciando, voleva che capisse il perché lo stava facendo lei. Così, si preparò un disco diretto e schietto, ma carico di sentimenti e di rancore. Aveva lasciato l'ufficio più convinta che mai della sua decisione e, mentre si dirigeva a casa di Ron, si appuntò mentalmente che neanche una lacrima sarebbe dovuta uscire dai suoi occhi mentre era con lui.
Quando Hermione entrò nella loro casa, lo trovò ad aspettarla in salone, seduto sul divano a mangiare come se niente fosse.
- Ciao, Hermione. - la salutò tra un boccone e un altro.
La ragazza ricambiò il saluto con un cenno del capo, già abbastanza innervosita.
- Ehm...cosa devi dirmi? - le disse.
Fare finta di niente era il passatempo preferito di Ron. Lo aiutava ad allentare la tensione.
- Lo sai benissimo. - la sua voce cominciava già ad essere dura.
Si era promessa che non doveva farsi vedere fragile e abbattuta, non doveva mostrarsi debole. Doveva dimostrargli ancora una volta chi era e la forza che aveva. Non aveva nessuna intenzione di andarci piano quel giorno, non ci sarebbero state lacrime o parole dolci, solo la pura e schietta verità.
- Io... - cominciò il ragazzo.
- Tu niente, Ronald! - alzò la voce Hermione, - Ancora una volta sono io a prendere in mano la situazione quindi adesso fammi parlare. -
Lui annuì mentre abbassava lo sguardo per non guardarla negli occhi.
- Io ti lascio, Ron. - disse, decisa come sempre era stata e finalmente diretta dopo tante settimane di silenzi. - Dato che tu non hai il coraggio di farlo, lo faccio io. In questi giorni speravo che finalmente ti saresti preso le tue responsabilità e che avresti avuto le palle di dirmi la verità, ma così non è stato e io mi sono stancata. - continuò.
- Io ho cercato di... - provò a difendersi Ron.
Hermione neanche lo fece finire e sgranò gli occhi, mentre lo guardava come se fosse impazzito.
- Ma smettila! - gridò. - Mi hai solo ignorato per tutto questo tempo! Quindi Ron la chiudiamo qui, non stiamo più insieme. Basta. -
- Lo dici come se non te ne importasse niente. - commentò solamente lui. Neanche ci provava ad essere collaborativo e a dirle la verità. Se ne stava lì seduto sul divano con una faccia da cane bastonato ma ancora non riusciva a dirle nulla, nemmeno che gli dispiaceva.
- Ti sbagli. Mi importa e mi dispiace tantissimo ma la mia pazienza ha superato il limite di sopportazione. - cominciò Hermione, sempre più convinta di quello che diceva. - Non voglio stare con una persona che non riesce a dirmi le cose in faccia, soprattutto se si tratta di cose importanti come questa. Non voglio stare con qualcuno che mi dà per scontata, che non mi ascolta, che non mi tratta come merito e che pur di non ammettere che non mi ama più preferisce scappare e aspettare che sia io a farlo per lui! -
Il respiro irregolare, le gote arrossate e le mani strette a pugno, erano la conseguenza della sfuriata appena fatta. Finalmente dopo tutto quel tempo era riuscita a dirgli tutto quello che pensava, si era sfogata e liberata di un peso e ora si sentiva sinceramente molto meglio.
Seguirono minuti di profondo silenzio in cui Hermione parve calmarsi, mentre Ron la guardava indeciso su cosa dire.
Alla fine, optò per la cosa più semplice e giusta.
- Hai ragione. Su tutto. Mi dispiace, Hermione. Credimi. - disse, guardandola negli occhi per la prima volta da quando era entrata in casa.
La ragazza si avvicinò a lui e si sedette sul divano, ma senza toccare il ragazzo.
- Lo so. - disse solo, girando la testa e chiudendo gli occhi.
- Ora che facciamo? - chiese l'altro.
- Niente. Prima di ogni cosa siamo amici e questo varrà per sempre. Ma ho bisogno di tempo. - rispose Hermione.
Detto questo si alzò e si diresse verso la sua camera. Rimpicciolì tutte le sue cose e le mise nella famosa borsa di perline, in modo tale da trasferirsi subito da Ginny. Quando tornò in salone e vide che Ron si era addormentato sul divano, alzò gli occhi al cielo e uscì di corsa dalla casa, già pronta a lasciarsi tutto quello alle spalle.

 

***

 

Dopo aver raccontato tutto a Ginny, Hermione si lasciò andare ad un pianto liberatorio. Piccole lacrime le scendevano lente sulle guance, ma non era un pianto disperato e bisognoso, era più un pianto nostalgico e dispiaciuto. D'altronde, sebbene avesse lasciato lei Ron e il loro rapporto non fosse più lo stesso da mesi ormai, era ovviamente triste per la fine della loro storia. Avevano passato quattro anni insieme come coppia e veder sparire tutto da un momento all'altro non era stato di certo semplice.
- Hermione, non ti dispiacere per quell'idiota di mio fratello. - disse Ginny.
Dopo averla ascoltata ed averla consolata, la rossa si era subito premurata a rassicurarla, dicendole che tanto non si perdeva niente. Lei aveva sempre pensato che Hermione era sprecata per suo fratello e parecchie volte lo aveva fatto notare ad entrambi.
- Ma Ginny siamo stati insieme per quattro anni! E siamo amici da quando eravamo bambini! - rispose Hermione, asciugandosi l'ultima lacrima che era scesa sul suo viso.
- E in tutto questo tempo lui ancora non ha capito come renderti felice, Hermione. - considerò Ginny.
La ragazza pensò che non aveva poi tutti i torti.
- Eravamo felici...prima. - disse solamente, sorridendo al ricordo dei primi tempi in cui si erano messi insieme.
- Si, ma era tutto merito tuo. Sai dirmi una sola cosa che lui ha fatto per te? -
Hermione aprì la bocca per elencare le innumerevoli volte in cui lui aveva fatto qualcosa per lei ma al momento di far uscire le parole nessun suono uscì dalla sua bocca.
- Come immaginavo. Lui non ti merita, Hermione. - disse la rossa, sempre più convinta delle sue parole.
- Devi trovare qualcuno alla tua altezza, uno che sappia tenerti testa. - continuò.
Mentre diceva quelle parole, le venne in mente il volto di Malfoy e si illuminò. Lui era perfetto per Hermione. Beh, avrebbero dovuto lavorarci su e parecchio anche, ma li vedeva bene insieme. Lui avrebbe addolcito il suo carattere grazie a lei e lei avrebbe avuto qualcuno alla sua altezza con cui confrontarsi tutti i giorni.
- E dove lo trovo uno così, Ginny? È praticamente impossibile. - disse Hermione. In realtà non aveva veramente intenzione di cercare subito qualcun altro ma perché non lasciarsi andare un po' dopo tutto questo tempo?
- Io un'idea ce l'avrei... - rispose Ginny, sorridendo maliziosa.
Hermione a quel punto si fece sinceramente interessata alla questione.
- Chi? -
Ginny voleva davvero far distrarre l'amica e sollevarle il morale, così rise e decise di tenerla un po' sulle spine.
- Un ragazzo che vedrai molto spesso, se accetti il lavoro che ti abbiamo offerto. - disse, vaga.
Hermione subito si fece attenta e iniziò a pensare alle persone che aveva visto quei giorni che era andata all'azienda. Aveva visto parecchie persone, tra cui molti ragazzi ma nessuno in particolare aveva attirato la sua attenzione.
- Lo conosco? - chiese.
- Oh si. -  la rossa si stava divertendo da matti.
Il fatto che lo conoscesse chiudeva di molto il cerchio, anzi, a dirla tutta, lo chiudeva completamente perché Hermione non conosceva nessuno dei ragazzi che aveva visto quei giorni. A parte Malfoy e Zabini, ovviamente. Aggrottò le sopracciglia, colpevole un dubbio atroce che le era appena venuto in mente.
Accortasi dell'espressione dell'amica, Ginny continuò la descrizione del ragazzo.
- Ed è molto più bello di Ron. -
Hermione cominciava veramente a temere la risposta. I tasselli del puzzle si stavano lentamente componendo e a lei non piaceva per niente quello che vedeva.
- Di chi si tratta? Dimmelo. - disse infine, ancora speranzosa di aver capito male.
- Biondo e occhi grigi. Ti ricorda qualcuno? -
Ancora una volta, le speranze di Hermione vennero a mancare tutte in un solo istante. La persona a cui stava pensando corrispondeva perfettamente alla descrizione appena fatta dalla rossa. Il ragazzo in questione non era altro che Draco Malfoy. Tutto tornava perfettamente.
Malfoy era in grado di tenerle testa.
Lavorava (ovviamente) all'azienda.
Lo conosceva.
Era biondo.
Aveva gli occhi grigi.
E, anche se le costava ammetterlo, era più bello di Ron.
Guardò Ginny negli occhi, scioccata. Non poteva credere che l'amica le avesse fatto una proposta del genere.
- Ti ho lasciata senza parole? - chiese lei.
- Si, Ginny. Come ti saltano in mente certe cose? - disse, scandalizzata.
- Secondo me sarebbe perfetto. Nessuno ti tiene testa come lui. - rispose Ginny.
Lei non ci vedeva sinceramente niente di male in quella storia.
- Malfoy mi detesta, Ginny! - disse giustamente Hermione, ancora incredula per l'insinuazione dell'amica.
- Solo perché ancora non ti conosce veramente. -
- Beh, comunque non succederà mai. - commentò, decisa e risoluta come sempre era stata.
Ginny la guardò divertita. - Staremo a vedere. -
Hermione liquidò quella frase con un gesto della mano, ancora inconsapevole di quanto la sua migliora amica avesse ragione.

 

____________________

 

Allora ho parecchie cose da dire su questo capitolo:

- Finalmente Ron ed Hermione si sono lasciati. Ma ci tenevo a fare comunque il punto della situazione.

Ron ha smesso di amarla almeno tre mesi prima ma non ha mai avuto il coraggio di ammetterlo, un po' perché gli dispiace e un po' perché ha paura delle conseguenze. Hermione lo ha capito subito ma ha aspettato tutto quel tempo perché sperava e voleva che fosse lui a mettere le cose in chiaro per una volta. Alla fine non è stato così e come abbiamo visto è stata lei a lasciarlo.  

- Forse Hermione vi sarà sembrata troppo dura nel rivolgersi a Ron ma vedetela dalla sua prospettiva: dopo 4 anni di relazione scopre che il fidanzato non la ama più e non solo lui non le dice la verità ma la evita in ogni occasione; inoltre capisce che lui non è fatto per lei e che vuole di più da un ragazzo. Quindi, secondo me, è giustificato il discorso che ha fatto a Ron.

- Per quanto riguarda le allusioni di Ginny verso Malfoy ho pensato che sia un buono spunto per iniziare a mettere l'idea in testa ad Hermione. Grazie alle parole di Ginny, infatti, Hermione inizierà a vedere Draco anche sotto quel punto di vista e direi che è perfetto per cominciare, no?

Magari può sembrare strano che Ginny pensi che Draco sia perfetto per Hermione ma vorrei ricordarvi che nella mia storia lui è suo amico e che quindi lo vede da un'altra prospettiva rispetto ad Hermione (e a noi che leggiamo dal punto di vista proprio di quest'ultima).

- La frase "Ciò che trascuri diventa di qualcun altro" l'ho presa in un post su instagram ma purtroppo non so di chi sia, sul post c'è scritto solo "cit." . 

Dette tutte queste cose vi lascio stare, ci vediamo al prossimo capitolo. Credo uscirà stasera sul tardi o domani mattina. 

 

Ciao!

   
 
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