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Autore: striscia_04    25/09/2021    1 recensioni
Cosa posso dire? Il titolo racconta da solo la trama. Posso solo affermare, che in questa storia i personaggi di Fairy Tail si ritroveranno nel '600, a scontrarsi contro nobili opprimenti, Bravi e pestilenze; ovviamente lo faranno sempre nel loro solito modo, rissoso e attacca briche.
Seguiamo le disavventure di Gajeel, mentre combatte per poter sposare l'amore della sua vita.
Ci riuscira?
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gajeel/Levy, Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio della notte avvolgeva l’intera città di Magnolia, completamente deserta.
Soltanto il frusciare del vento interrompeva di volta in volta, quell’atmosfera di pace; ma esso con il suo sibilare sembrava cullare dolcemente il sonno degli abitanti, tutti distesi sui propri letti, ormai da ore prigionieri nelle braccia di Morfeo.
Tutti nella città riposavano felici, o quasi.
C’era infatti, in una certa casa, un certo Dragon Slayer, intento in uno scontro feroce contro la propria insonnia, il quale strenuamente cercava in tutti i modi di addormentarsi.
Un mugugno proveniente dall’altra parte del letto lo fece bloccare, e il moro voltandosi si ritrovò davanti il volto angelico e beato della sua compagna.
Comprendendo di doversi fermare, per evitare di svegliarla, ormai rassegnato alla sconfitta, Gajeel si rigirò dall’altro lato e si mise a sedere.
Lentamente ed in punta di piedi si avvicinò alla porta socchiusa della loro camera, e con tutta la delicatezza di cui era capace, riuscì ad aprirla senza farla cigolare, - miracolo per uno il cui muoversi ricordava quello di un elefante-.
Giunto fuori dalla stanza, proseguì fino alla cucina e si versò un bicchiere d’acqua, che subito trangugiò. Ma neanche dopo essersi dissetato, sentì l’irrefrenabile desiderio di rimettersi a dormire, e non volendo rischiare di svegliare Levy, si mise a sedere sul divano.
Fu allora, che per puro caso, lo sguardo gli cadde sulla gigantesca pila di scaffali, stracolmi di ogni sorta di volume, che costituivano la libreria della fidanzata.
Rimase a fissare quell’agglomerato di libri, finché un ricordo non gli stuzzicò la mente…

“Ehi Levy! Levy! LEVY!”, la turchina sollevò immediatamente la testa dal volume, che ormai da un’ora stava divorando.
“Gajeel, non urlare ci sento benissimo.” protestò,
“Ah sì, eppure sarà la decima volta che ti chiamo. Si può sapere cosa combini.”
“Non vedi?! Sto leggendo.”
“Ah già, tu e la tua mania dei libri. Che poi io non capisco che gusto ci proviate tu e la biondina ad appiccicarvi a tutta quella sfilza di parole, scritte su un pezzo di carta. Leggere, è una vera perdita di tempo, non serve proprio a nient-”
SBANG
Un pezzo di ferro lo centrò in pieno, facendolo cadere a terra, con le mani serrate sul cranio, da cui comparve un grosso bernoccolo.
“Aho! Ma che ti è pre-”, lo sguardo glaciale che gli lanciò Levy, lo mise a tacere, e piccole goccioline di sudore presero a rigargli il viso.
“L-Levy?”
“Gajeel, se osi di nuovo insultare la lettura, finirai a dormire per strada, sono stata abbastanza chiara?!” tuonò, abbassandosi in modo tale che i loro volti fossero alla stessa altezza.
“Io ho solo detto la verità.” abbozzò un sorriso il moro, ma subito se ne pentì, perché Levy lo colpì nuovamente sulla testa.
“Se tu e Natsu leggeste di più, invece di fare sempre a botte, diventereste delle persone molto più colte.”
“Cosa centra adesso questo?”
“Centra eccome, considerando che tra tutti e due, non siete in grado di fare altro, se non litigare e fare a pugni, manco aveste cinque anni.”
“Levy, adesso smettila e non paragonarmi a Salamander.” si irritò Gajeel,
“Io la smetterò, quando tu imparerai il rispetto per i libri.”
“Guarda che io i libri li rispetto tantissimo! Sono utilissimi per scaldare il fuoco e come rimedio naturale contro l’insonnia.” rise divertito il mago.
Ma l’ennesimo attacco di Levy lo mise a tacere.
 
Gajeel si massaggiò la testa al ricordo di tutti quei colpi, doveva riconoscerlo, Levy non era forte fisicamente, ma in tutti quegli anni era migliorata e i colpi che gli dava quando era arrabbiata facevano male.
Però la sua opinione non cambiava, i libri servivano solo contro l’insonnia, e questo era proprio il momento adatto per dimostrare la sua teoria.
Si tirò a sedere e si diresse verso gli scaffali: erano pieni di ogni sorta di manoscritto, grandi, piccoli, pesanti, medi, leggeri. Trattavano centinaia di argomenti, dalla magia, alla storia, alla scienza, c’erano pure libri di fiabe.
Gli faceva quasi impressione constatare, che il suo ‘gamberetto’ avesse letto tutta quella roba.
Continuò a scrutare annoiato i vari titoli, quando la sua attenzione ricadde su un volume, piuttosto ampio, di un colore azzurro brillante, separato da una striscia bianca.
Afferrò l’oggetto, e si mise ad analizzare la copertina: al centro di essa c’era un bel disegno di un uomo con un buffo cappello che camminava su una stradina, ed in fondo al sentiero, appoggiati ad un muro due uomini, anch’essi dal buffo abbigliamento.
In alto al centro della striscia bianca, era scritto a caratteri cubitali “I PROMESSI SPOSI”.
Che titolo assurdo. Beh, l’importante è che mi faccia dormire.” pensò il Dragon Slayer, avviandosi verso il divano, con in mano il libro.
Seduto nuovamente sul divano, l’uomo spalancò la prima pagina.
“Introduzione alla lettura dei Promessi Sposi.” lesse già annoiato, “Ma che roba è?”, e prese a sfogliare velocemente le pagine, fino a giungere al primo capitolo.
“Ah ecco, inizia da qui.” disse e cominciò a leggere.
Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di mont…
ZZZ ZZZ
 

Nota d’autore: bene eccomi tornata, come avevo promesso, sul mondo di Fairy Tail.
Questa volta mi sono gettata nel genere parodico, e quale miglior primo tentativo se non scrivere una parodia, su quella Magna opera che è “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni?!
Ora, ci tengo a precisare, che io sono forse una delle poche persone a cui “I Promessi Sposi” sono piaciuti! (TADADAM TADADAM, parte in sotto fondo una musica inquietante).
Ecco, già mi vedo arrivare in contro, pronti a staccarmi la testa, tutti gli studenti, che negli anni sono stati costretti a leggere, studiare, riassumere, questo mattone di trent’otto capitoli. XD
Scherzi a parte, io ho sempre appezzato quest’opera, forse perché mi piace la storia, forse perché prima di leggere il libro effettivo ho visto migliaia di parodie comiche, come quella del Trio, o quella degli Oblivion. (consiglio a tutti quelli, che non le hanno mai viste, o ne hanno vista solo una, di andarsele a recuperare, non ve ne pentirete.)
Comunque, l’idea di scrivere questa fiction ce l’avevo da un pezzo e finalmente mi è tornata l’ispirazione, quindi mi sono messa subito a lavoro.
Per quanto riguarda la sua effettiva lunghezza, inizialmente l’idea era di scrivere un solo capitolo, o al massimo dividerla in due parti, ma come sa chi ha letto le mie storie, non sono brava ad accorciare; quindi, ho deciso di dividerla in più capitoli.
Per adesso non è ancora finita e visto che è ricominciato l’anno scolastico non so se riuscirò ad aggiornare regolarmente, ma ci proverò.
So che il prologo non è un gran che, diciamo che la storia effettiva comincia dal prossimo capitolo.
Grazie per l’attenzione e spero che la mia parodia vi faccia ridere, almeno un pochino.
 
 
 
   
 
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