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Autore: la_pazza_di_fantasy    28/09/2021    0 recensioni
Per Jerome la giornata non è iniziata nel migliore dei modi e peggiora quando una belva feroce cerca di ucciderlo per una ragione a lui sconosciuta.
Questo sarà solo l'inizio di una serie di avvenimenti che faranno capire a Jerome di non essere quello che credeva.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jerome sbuffò per l’ennesima volta in pochi minuti. Non capiva perché quel giorno gli stava andando tutto, si proprio tutto, di merda.
Non solo non gli era suonata la sveglia di prima mattina ma la sua macchinetta del caffè aveva deciso che rompersi fosse la soluzione migliore. I suoi genitori erano entrambi a lavoro e quindi nessuno lo aveva avvisato del suo colossale ritardo e nemmeno suo fratello era a casa visto che era andato nella sua prestigiosa scuola. Jerome non aveva mai capito come mai suo fratello avesse scelto una scuola privata ma non si era informato più di tanto perché non gli interessava minimamente.
La sua giornata però non poteva minimamente andar peggio di così, o almeno era quello che aveva pensato prima di forare entrambe le ruote della bicicletta e essere stato completamente bagnato dalla testa ai piedi da una macchina che era passata a tutta velocità al suo fianco prendendo la pozzanghera poco più in la.
Gli stava davvero passando la voglia di andare a scuola completamente zuppo. Per non parlare del tremendo ritardo in cui era in quel momento! Avrebbe spiegato dopo quello che era successo ai suoi genitori.
Si girò per tornare indietro quando si bloccò di colpo completamente terrorizzato. Davanti a lui, sotto la pioggia battente, vide una figura di forma canina che però non aveva niente di un cane se non la forma. La cosa che lo terrorizzava di più erano gli occhi rosso fuoco che lo stavano guardando intensamente per non parlare delle squame e corna che adornavano la sua testa.
Jerome iniziò a camminare all’indietro sperando che la bestia non si accorgesse di quello che stava facendo, ma il lupo non sembrava cadere nel suo tranello, anzi si avvicinò velocemente verso di lui per poi saltare verso di lui. Jerome urlò completamente spaventato e lasciò cadere la bicicletta completamente inutile a terra per poi correre come un matto per scappare da quella bestia. Non poteva essere tutto un suo sogno visto che si era anche dato parecchi pizzicotti ma gli avevano fatto tutti male.
Sentì perfettamente la bestia emettere un ringhio e saltare, proprio in quel momento inciampò finendo di faccia a terra. Si girò verso la bestia notandola troppo vicina per i suoi gusti e in un gesto istintivo si coprì con le braccia, come se il tutto potesse impedire a quella bestia di fargli del male. Però il colpo della bestia non arrivò mai.
Jerome ancora completamente terrorizzato sbirciò tra le braccia e sgranò gli occhi accorgendosi che intorno a lui stava vorticando dell’acqua, precisamente quella della pioggia, e che era stata proprio quella a difenderlo dall’attacco della bestia. Felice, anche se stranito, da quello che aveva scoperto abbassò le braccia. Non l’avesse mai fatto visto che come abbassò le braccia la barriera d’acqua che lo stava proteggendo cadde e la bestia fece per saltare nuovamente contro di lui ma una corrente d’aria la fece saltare via.
Jerome guardò stupito la bestia che ringhiando scappò con la coda tra le gambe. Il moro allora si girò nella direzione dalla quale era venuta la corrente d’aria e guardò curioso la donna bionda che indossava un lungo vestito bianco che aveva ancora lo sguardo puntato nella direzione della belva. Quando però la donna spostò lo sguardo su di Jerome il ragazzo deglutì notando gli occhi completamente bianchi della donna.
-stai bene?- gli chiese avvicinandosi e Jerome riuscì solo ad annuire ancora scosso per quello che era successo. -allora alzati, solo tu e io abbiamo visto il riforgiato quindi i passanti inizieranno a chiedersi cosa ci fai a terra- continuò la donna incrociando le braccia al petto.
Jerome abbastanza intimorito dalla donna fece come gli era stato detto e sentendosi completamente zuppo dalla testa ai piedi, sperava solamente di non essersi preso un raffreddore.
-cos’era quel lupo?- trovò il coraggio di chiedere Jerome.
-non era un lupo ma un riforgiato- spiegò la donna -è stato formato da parti delle creature elementari e se non ti fossi scudato utilizzando inconsciamente il tuo potere non saresti sopravvissuto prima del mio arrivo-
-e cosa sarebbe un riforgiato e soprattutto in che senso ho usato il mio potere? La magia non esiste- disse completamente sconvolto Jerome. Quella donna era strana e lo diventò ancora di più quando gli sorrise.
-vieni con me e scoprirai tutto, non posso parlartene qui-
-ma devo andare a scuola- cercò di dire Jerome ma la donna scosse la testa.
-tu non sei fatto per quella scuola. Vieni con me- la bionda gli porse la mano e titubante Jerome fu costretto ad accettare, sperava solo che fosse un suo brutto incubo e di risvegliarsi il prima possibile nel suo letto a casa.
 

 
   
 
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