Anime & Manga > Captain Tsubasa
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Autore: Melanto    01/10/2021    9 recensioni
Oh, be', come si dice: all the good things come to an end. E anche la vita alla fine chiude baracca.
Ma, ehi, mica detto che tutto finisca davvero! Quindi, eccoci qui, a sbiriciare l'afterlife dei nostri beniamini: perché con tutte le volte che li abbiamo fatti fuori, sarebbe anche il caso di vedere come se la passano XDDD
Non aspettatevi niente di serio, non lo sarà. You can call it "BAKA" XD
Raccolta per il Writober. Non credo che riuscirò ad aggiornare ogni giorno, ma ci si prova.
Intanto prendiamola com'è e diamo un'occhiata...
...perché chi muore si rivede.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Captain Tsubasa... of the dead.

Storia scritta per il Writober di Fanwriter.it: prompt 1 // Dispetto

 

 

Note Iniziali: Va be', lasciamo proprio perdere che questa raccoltina non sarebbe dovuta esistere nemmeno pregando in cinese. Perché è ovvio che quando fai un programma - e nel programma il Writober non rientra manco di sguincio - poi alla fine lo fai lo stesso, giusto? Giusto.

Mi ero detta: "Quest'anno, Writober a capocchia, mi dedico solo a due racconti lunghi", e invece...

Okay, non aspettatevi chissà cosa, questa storia è nata solo per puro bakacazzeggio (XD KiaNeko e Sakura ne sanno qualcosa!)

Non penso riuscirò a tenerla aggiornata ogni giorno, andrà molto a sentimento, ma farò quello che potrò. Sono shottine/flash molto brevi (ripeto: puro cazzeggio!) e visto che sta arrivando Halloween, be'... direi anche molto A TEMA XDDD

 

Sooo, buona lettura e ci rileggiamo alla fine con la VERA, GRANDE, BIG NEWSSSSS *W*!

 

 

Captain Tsubasa... of the dead!

1. Prompt "Dispetto" || Chi muore si rivede! || Maki, Kojiro and...

 

 

 

 

Kojiro dovette ammettere di non essere dispiaciuto per i suoi figli, anche se li aveva visti a stento trattenere le lacrime.

Ormai erano tutti in grado di potersela cavare da soli: erano sposati, avevano belle case, bei lavori e bambini già cresciuti che avevano spiccato il volo.

Ciò di cui invece era stato davvero contento riguardava il momento in cui il rosso del suo nome era stato cancellato dalla facciata anteriore dell’haka e ciò poteva significare solo una cosa…

«Oh, be’. Ce ne hai messo di tempo. Come al solito, tocca sempre a me aspettarti, pure da morto.» Maki aveva le braccia conserte e quel broncetto offeso che trovava delizioso nel modo in cui le piegava in basso le labbra e accennava delle fossette.

Kojiro allargò le braccia, l’accolse con affetto. «Mi dispiaceva mollare prima figli e nipoti. Ho fatto del mio meglio.»

«Sì, lo so. Fatti guardare.» Maki lo allontanò appena e lo scrutò dalla testa ai piedi con una certa malizia. «Sei proprio tornato il giovanotto che ho conosciuto a Okinawa.»

«Vero, eh?» ammiccò Kojiro, sollevando le sopracciglia. «Tirare le cuoia è meglio di quanto sembri. Bisognerebbe farlo più spesso.»

«Cretino!»

«No, sono serio.» E nel dirlo, agguantò di nuovo Maki per la vita, la strinse e a sé e la piegò all’indietro in un sensuale casquè. «A sessant’anni non ero mica più in grado di farlo così bene, questo: tra me che avevo la sciatica e te col mal di schiena.»

Affilò il sorriso da tigre e prese a baciarla sul collo; aveva addosso quel delicato odore di crisantemo.

«Ehi! Ehi… aspet-! Kojiro, c’è prima una cosa che dovresti… Eddai, cretino, aspetta!» ridacchiò Maki quando le fece il solletico. «Devo dirti una cosa importante!»

«E sarebbe?»

«Hyuga, sei zotico pure da morto. Ma ti pare il caso di essere così sfacciato in pubblico? Okay che siamo a Tokyo, ma un minimo di decoro.»

Kojiro, per quanto non avesse più tutte le percezioni sensoriali di quando era in vita – tipo il provare caldo o freddo – si sentì comunque gelare la schiena nel riconoscere quel sarcastico e urticante cianciare saccente che per anni lo aveva tormentato, quando ancora calcava i campi da calcio. E che, per altrettanti anni – gli ultimi; i più gloriosi, avrebbe detto –, si era tolto dalle palle, non avendo più nulla a che fare col pallone – oltre perché il suo proprietario aveva salutato il mondo in anticipo sui tempi; con molta sorpresa, per altro. Ma non la sua, che con gli allenamenti da squilibrati che avevano portato avanti per anni era un miracolo agli dèi se non erano caduti a pezzi. La sua sciatica cronica ne sapeva qualcosa.

Kojiro si girò di scatto, con due occhi pallati come meloni solo per trovare quella faccia da culo di Wakabayashi Genzo che lo salutava da sopra la propria tomba. Con tanto di mano e lo stramaledetto cappellino sulla testa.

Cazzo, ma se l’era tenuto su anche da  morto?!

«Wakabayashi!»

«Chi muore si rivede.»

«Che diavolo fai qui?!»

«Mah, che dirti, sono in vacanza premio,» chiosò l’ex-portiere più forte del mondo – come il riccone amava credere di essere; per Kojiro, Ken sarebbe rimasto sempre una spanna sopra.

«Ma non t’avevano sepolto in Germania?!»

«Sì, ma sai, i miei figli volevano, però avevo fatto testamento. Sono un nostalgico, volevo godermi casa per un po’.»

«Se volevi goderti casa, ti facevi seppellire a Nankatsu! C’avevi il villone, minimo minimo ti dedicavano tutto il cimitero.»

«Ma Nankatsu è un paesello, ti conoscono tutti, sparlano. M’è sempre stato un po’ stretto. Ormai sono abituato ad ambienti più europei, no. Tokyo è cosmopolita. Oh, e comunque: indovina chi ha la tomba proprio accanto alla tua?» Aveva quel dannato sorrisetto sornione che Kojiro desiderò fracassargli con la mazza da softball di Maki.

La Tigre del Meiwa, della Toho e della Juve fissò il suo acerrimo rivale dai tempi della scuola, poi guardò sua moglie e poi di nuovo Genzo, per capire in nome di quale vecchio rancore sopito avesse voluto fargli quell’orribile dispetto. Probabilmente era solo colpa del suo karma di merda.

«Che cazzo!»

Se quelle erano le premesse, la morte partiva già con il piede sbagliato.

 

 

 

 


 

 

Note Finali: Al momento, sulla scrittura molto breve, sono settata su "Scemenza Cronica" e quindi.

Ecco qui i nostri eroi catapultati... AL CIMITERO!

Oh, sentite, in vita gliene abbiamo già fatte passare di cotte e di crude, era il momento di fargli sperimentare anche l'aldilà, che poi è rimasto molto aldiqua, visto che comunque stiamo al cimitero. XD

E, per la disgrazia di qualcuno, c'è gente che non si è tolta dalle scatole manco da morta!

Povero Kojiro, costretto ad avere Genzo come vicino di tomba XDDD

Ad ogni modo, proverò a mostrarvi un po' tutti, per quanto possibile e se l'ispirazione aiuterà. Come detto su, non penso che riuscirò ad aggiornare tutti i giorni, ma qualche ideuzza c'è e vediamo se i prompt - e la notte, perché penso che queste storielle solo di notte le scriverò, che mi manca il tempo! - riescono a dare una spinta.

 

DETTO QUESTO.

Arriva la Very Big News della situazione.

Regà, daje e daje, l'8 Ottobre esce il mio primo libro :3

Gli anni e anni di gavetta fanwriteristica hanno dato dei frutti cui non pensavo avrei mai puntato, all'inizio. Le fic e la scrittura erano il mio divertissement, non credevo l'avrei fatto diventare un lavoro.

E invece.

 

"Il Lusso dell'Angelo" è uno urban fantasy, poliziesco dove la gente muore malissimo, c'è una caccia a un serial killer, c'è Samhain che fa da sfondo e ci sono due protagoniste un po' cazzute e un po' sceme.

Ah, sì: e c'è la magia! *-*

Volete provare a dare un'occhiata? Allora cliccate sul link e scoprite di più! E' anche possibile prenotare l'ebook a un prezzaccio! :D

 

E con questo penso di aver cianciato abbastanza.
Se l'ispirazione vuole, ci rileggiamo domani. <3

 

 

 

   
 
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