Esistenza verticale,
è l’essenza della vita.
Si nasce per far nascere.
E tutti pensano che nasciamo per morire.
Che cretini.

Il senso della vita è la vita,
dare la vita,
plasmarla e vedere come essa evolve.

Anche darsi la vita ogni giorno è esistenza verticale.
Ogni vita ha valore, soprattutto la tua.
Amati, Odiati, ma fallo sempre al massimo.

Vivere vuol dire sentire e provare felicità e dolore.

Il senso della vita è accettare le sconfitte, ma anche non accettarle
godersi le vittorie, ma anche fottersene
viversi una sbronza colossale con gli amici,
o perché no con chi ami,
ma anche da solo se nessuno ti vuole.

Il senso non deve avere senso per forza.
E il nonsenso può avere tantissimo senso,
come una notte di sesso,
come l’orgasmo più bello della tua vita,
quello che ricorderai per sempre nelle notti buie di solitudine.
Le notti dove piangerai da solo, con la testa fra le gambe.

Esistenza verticale è depressione,
trasmessa da madre a feto,
l’essenza dell’ansia
che si ripete nel circolo infinito della tua assenza dal “mondo”.

Nessun uomo è un’isola,
se per questo
non è nemmeno un granello di sabbia.

L’essere umano è l’essere umano.
Felice, fallace, fallico, afallico, egocentrico, egomane.

Trova la verità nel momento in cui disloca la sua coscienza in qualcos’altro,
o in qualcun altro, o in ciò che fa, o in ciò che dovrà fare.

Impegniamo tutta l’esistenza ad essere felici,
quando basterebbe impegnarsi a non essere infelici.

Cosa c’è di male in una giornata di merda,
se poi puoi dedicarti ai ricordi,
o a costruirne di nuovi?

Lasciare scorrere il malessere è esistenza verticale.
Amare una donna che ama un altro è esistenza verticale.
Amare un uomo che ama il suo cane è esistenza verticale.
Odiarsi è esistenza verticale.
Incazzarsi è esistenza verticale.
Pendere da una corda è esistenza verticale.

Pessimismo ed Ottimismo sono Esistenza verticale.
Si parte da un picco per raggiungere il fondo,
o dal fondo per risalire verso un picco.

Esistenza verticale è sentire la stessa canzone per 10 volte di fila e trovare 10 sensi diversi al testo, alla melodia, alla concentrazione, alla illusione della disillusione.

Esistenza verticale è costruire ciò che si vuole
e abbattere ciò che non si vuole.

Magnificarsi di ciò che ci rende umani,
ma anche criticare ciò che ci rende deboli,
e quindi umani.

Si può essere paradossalmente felici pescando dal mazzo dell’infelicità.
Ci si può stupire ancora della magia.
Si può godere ancora di un sorriso di un passante,
o di un gesto di affetto spontaneo.

Esistenza verticale è preoccupazione abbandonata alla banchina del bus,
alle 3 del mattino, quando torni stanco da lavoro a casa.

Esistenza verticale è la carezza più dolce di tua madre,
l’abbraccio più dolce di tuo padre,
l’assenza forte di tua sorella,
la confidenza di tuo fratello.

Esistenza verticale è credere di perdurare in un sistema finito.
Esistenza verticale è missione e merito, azione e contrappasso.
Esistenza verticale è tutto ciò che serve per essere e non essere,
ora e mai più.