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Autore: Leonardina Somerhalder    02/10/2021    1 recensioni
Vi siete mai chiesti com'era il futuro che Chris era venuto a cambiare nella sesta stagione? Il rapporto con Wyatt? L'incontro con Bianca?
Con questa fanfiction cercherò di rispondere a queste domande, ovviamente dal mio punto di vista. La storia inizia un mese dopo la scoperta della vera identità di Chris da parte di Phoebe.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Halliwell, Leo Wyatt, Piper Halliwell, Wyatt Matthew Halliwell
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonasera,
Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo e riguardo alcune cose scritte nelle recensioni:
- non è mai stato specificato se in 'Streghe' Leo e gli altri angeli bianchi come lui avessero documenti o meno, per me è la scelta più logica per vivere normalmente come tutti senza problemi. E comunque, in questa storia nel futuro tutti li hanno per volere di Wyatt (si vedrà nel prossimo capitolo).
- il futuro può sembrare futuristico e fantascientifico, ma così è stato fatto nella serie. In due scene di Chris e Bianca si vede proprio che ci sono dei sensori volanti (se si possono chiamare così) e in una mini frazione si nota un mezzo volante, quindi queste cose le devo rispettare. La sesta stagione è del 2003-2004 e il futuro veniva visto così, su questo non ci posso fare nulla.
- lo stregone è considerato la controparte cattiva delle streghe (c'è scritto sul libro delle ombre, ho controllato su internet prima di scrivere tutto - faccio sempre controlli per evitare errori) e le uccidono per prenderne i poteri, quindi Chris non è uno stregone. Nella serie lui si auto definisce 'metà strega metà angelo bianco' ovviamente, non mago, solo che nella scena del capitolo precedente a questo lui stava parlando con un umano che certe cose non le sa.  Quello l'ha chiamato 'stregone da strapazzo' quindi lui gli ha risposto "Strega! Oppure mago se proprio vuoi. Idiota, non è stregone" come per dire 'sono una strega, mago te lo posso far passare, ma stregone proprio no'. In Harry Potter, che i comuni mortali senza poteri ovviamente possono prendere come punto di riferimento insieme ad altre serie e film per le cose riguardanti la magia, gli uomini vengono chiamati 'maghi', quindi una strega può anche far passare la cosa, ma non il termine 'stregone'. Il senso era questo ecco.

Poi aggiungo anche un'altra cosa, una libertà come mi sono presa rispetto alla serie:
Tra Wyatt e Chris c'è una forte differenza a livello di potenza magica e secondo il mio punto di vista è veramente troppa. Basta fare un paragone con il trio, hanno esagerato giusto un po. Quindi, ho mantenuto la differenza (non posso cambiare troppo le cose), ma Chris lo reso un pochino più forte. In questo modo rimane una grande differenza tra i due, ma non troppo accentuata e inverosimile come nella serie.


CAPITOLO 5

“Ma quanto ci vuole” fece Chris battendo le dita sul tavolo con fare nervoso, mentre beveva il suo caffè seduto al tavolo del soggiorno insieme a Phoebe e Paige, rimaste lì a dormire da lui, aspettando l’arrivo degli altri.
La sera prima, Chris e il padre avevano deciso di far rimanere a dormire due delle sorelle da lui e Piper e Leo invece dall’anziano, non essendoci abbastanza spazio per tutti da Chris, ma anche perché il giovane non se la sentiva di avere la sua mamma del passato per casa e preferiva avere le zie lì … faceva meno male.
Le sorelle non dissero nulla a disagio. Quel ragazzo li seduto davanti a loro, che si era appena alzato prendendo le loro tazze e la sua per portarle in cucina, si chiamava come il loro angelo bianco, ma era leggermente diverso in alcune cose. Probabilmente in quei tre anni di differenza tra i due doveva essere cresciuto parecchio. In quel momento suonarono al campanello e Chris andò ad aprirli facendo loro segno di accomodarsi al tavolo insieme alle altre.
“Visto che ieri ero troppo sconvolto per parlare, che ne dite se mi spiegate adesso che succede?” chiese Chris uscendo dalla cucina e sedendosi a capotavola, mentre i nuovi arrivati ripresero al loro vero aspetto “Allora, che ci fate qui? In cosa vi devo aiutare?”
“Dovresti aiutarci a tornare nel nostro tempo” rispose Paige sintetica
“Okay, però se non mi dite di più non posso. Tipo: chi vi ha mandato qui e perché?”
“L’incantesimo dovrebbe averlo fatto Wyatt” rispose Leo “Il demone che ci siamo trovati all’improvviso in casa era tuo fratello, quindi …”
“Beh, allora iniziate a pregare” fece una battuta il giovane ridendo leggermente
“Pregare non ci aiuta, Chris” intervenne il padre
“Che rigidità, Leo” alzò gli occhi al cielo il castano sotto lo sguardo attento degli altri che cercavano di capire che rapporto li legasse visto che lo chiamava per nome e sembrava super distaccato con lui “Comunque l’incantesimo non credo l’abbia fatto mio fratello”
“E perché?” domandò scettica Piper essendo la scelta più logica
“Non è da Wyatt” rispose brevemente lui, ma a uno sguardo interrogativo degli altri, compreso il padre, spiegò più nel dettaglio “Non è uno da prima linea, preferisce mandare gli altri piuttosto che andare lui. Quando c’è qualcosa da fare manda sempre gli altri, lui è prevalentemente un burattinaio”
“Quello nel nostro soggiorno però era lui” precisò Phoebe
“Infatti, è strano, molto strano. È raro, non capita spesso” rifletté Chris “… che ci sono venuto a fare nel passato io?”
“Sei venuto per aiutarci a impedire che Wyatt diventi la sorgente” spiegò Leo brevemente
“Interessante, quindi gli anziani rimasti hanno cambiato idea …” disse lui alzandosi e ritornando in cucina, dove iniziò ad armeggiare con qualcosa di metallico che gli altri non riconobbero dal rumore che sentivano “oppure sono io che ho fatto di testa mia?”
“Ah, questo non lo so” rispose Phoebe sapendo a cosa si riferisse a differenza degli altri
“E per essere venuto lui stesso li, la mia presenza nel passato deve preoccuparlo parecchio …” tornò Chris al tavolo con un foglio rovinato e inerito tra me mani
“Gli anziani? Gli anziani cos…?” provò a chiedere l’anziano supportato dal suo doppio che annuì, intuendo la domanda dell’uomo
“Però, come mai lo sa lei” indicò Phoebe, prima di buttare il pezzo di carta sul tavolo di fronte a Piper e rivolgere le sue attenzioni al padre “… e tu no? Come mai non te l’hanno detto? Sanno anche loro che il figlio prediletto è lui?”
“Senti, possiamo fare una tregua, per favore” sospirò esasperato il Leo del futuro passandosi una mano sul viso mentre gli altri iniziavano a capire quale potesse essere il problema, ma non osarono chiedere per non sentirsi dire l’ennesimo ‘non possiamo, il futuro potrebbe cambiare irreversibilmente’ che non si sarebbe fatto mancare, ma Piper tentò di fare comunque una domanda …
“Non posso dirlo e tu silenzio” si riferì alla zia, l’unica a conoscenza di quell’informazione “non so nemmeno perché lo sai, è strano. Comunque, quel biglietto è per voi. Che voi abbiate un Chris del futuro nel vostro tempo è una cosa a nostro favore, essendo la stessa persona pensiamo uguale”
Piper allungò la mano, afferrando il foglio pronta a leggerlo, avendo capito fosse un messaggio da parte del loro Chris per aiutarle …
“A quest’ora saprete già chi sono in realtà. Mi scuso, ma non ho potuto dirvi tutta la verità per ovvi motivi di viaggio nel tempo…” prese a leggere Piper
“Ovviamente” commentò sottovoce Paige facendo sorridere gli altri
“Sicuramente avrete cercato le voi stesse del futuro senza successo e in qualche modo sarete arrivati a me. Trovare Wyatt non è semplice, ma ci sto provando. Cercherò una soluzione qua nel vostro tempo, però ho bisogno anche del vostro aiuto ovviamente. Appena ci saranno sviluppi vi scriverò come ho fatto ora” fini la lettura la maggiore delle sorelle “Bene, come ci muoviamo? Il fatto che ci possa scrivere è positivo”
“Prendete le vostre giacche e seguitemi” indossò la propria Chris e fece facendo segno agli altri di alzarsi
“Si va da un demone, per caso?” fece in coro le sorelle causando ilarità nel giovane, mentre l’anziano di quel tempo aggrottò la fronte, non conoscendo bene certi aspetti di suo figlio minore, che invece a loro sembrano familiari.
 
 
“Non so nulla, te l’ho già detto” fece impaurito l’uomo guardando in basso verso le fiamme.
Chris quel mattino era andato a farsi un giro negli inferi per scoprire qualcosa e non trovando nulla, aveva optato per un metodo meno benevolo e gentile, passando alle minacce, che per i demoni erano gli approcci più chiari e diretti nella maggior parte dei casi. Così, in quel preciso istante, teneva un demone con metà del corpo sospeso verso le fiamme dell’inferno, minacciando di buttarlo di sotto se non avesse parlato …
“Ti ho fatto una descrizione dettagliata e ho visto nei tuoi occhi che sai di chi parlo”
“No, mai visto, non so niente” insistette l’altro tremando come una foglia
“Che ti ha promesso per farti stare zitto?” domandò Chris irritato “Dio, non è possibile, ha così tanta influenza pure senza essere la sorgente!”
“Sorgente che …?”
“Lascia stare, sfogo personale …” mormorò l’angelo bianco spingendolo più verso il vuoto “allora, dove sta?”
“Non lo so, va bene”
“Vuoi proprio che ti butti di sotto, eh?”
“Legam! Chiedi ai Legam” sputò il rospo lui e Chris lo buttò verso la parete dietro di lui, al sicuro con suo sollievo.
“Legam? Loro sanno dove sta?”
“Potrebbero, da loro è andato …”
“Bene, non osare dire una parola di quello che è successo, se non vuoi che ti venga a cercare” gli risparmiò la vita Chris nel caso in cui avrebbe potuto servirgli il suo aiuto un’altra volta. Aveva imparato nel corso degli anni che ad alcuni demoni era meglio risparmiare la vita e non ucciderli, perché potevano rivelarsi utili successivamente.
 
 
“Voi seguitemi, okay? E se…” disse Chris guidandoli verso una meta agli altri sconosciuta eccetto che a lui.
“Ma guarda chi si rivede … Chris” lo richiamò una voce conosciuta dietro di loro e nel girarsi, si trovarono davanti un uomo alto e robusto dalla carnagione scura e i capelli e occhi neri, accompagnato da altri due dai capelli scuri “Dove vai di bello?”
“Non sono fatti tuoi, Grane” rispose duro il castano parandosi davanti a lui “Cos’è? Troppa paura per andare in giro da solo?”
“Sono pur sempre il braccio destro di tuo fratello, mi è concessa protezione” si vantò l’altro guardando curioso le persone con la quale stava girovagando il giovane Halliwell
“Protezione?” rise tra sé e sé guardando i due demoni rimasti dietro Grane, che nel frattempo aveva fatto qualche passo avanti per incutergli timore, aiutato anche dalla sua altezza e corporatura “Credimi, ne avrai bisogno … se non vuoi fare anche tu la fine di Crone, ti ricordi di lui, no?”
“Io farei meno lo spiritoso” gli consigliò l’altro, che a quelle parole si fece serio colpito sul vivo “Sei l’unico della tua famiglia rimasto in vita, insieme a quell’anziano di tuo padre … a proposito, prima che me lo scordi, condoglianze”
“… grazie” rispose semplicemente Chris trattenendo al massimo la propria rabbia e cercando di sembrare impassibile di fronte a quella provocazione “gentile da parte tua”
“E lei? Tutto bene?” chiese a Leo che preso alla sprovvista annui in difficoltà “Come mai state insieme? Da quello che mi è stato detto non scorre buon sangue tra di voi”
“Non sono fatti tuoi” ripeté di nuovo Chris come poco prima, quando Grane con un ultimo sguardo di sfida si dileguò insieme agli altri due chiamato dalla Sorgente “Oh, che bravo, come obbedisce” lo prese in giro tornando sul suo cammino seguito dagli altri
“Ma quello lì non era …? Cioè, magari ricordo male io, ma mi sembra che …”
“Andava a scuola con Wyatt, non era un demone prima” risolse i dubbi dell’anziano svoltando un angolo “Così come Crone, che ha fatto una brutta fine semplicemente perché ha sbagliato un incarico e Wyatt si è arrabbiato. Prima o poi succederà anche a lui … e lo sa, eccome se lo sa, gliel’ho letto in faccia”
“Hai avuto molto autocontrollo comunque” espresse il suo pensiero ad alta voce Phoebe per poi rivolgersi alle sorelle “Aveva ragione quando mi ha detto che in certi momenti sa nascondere quello che prova, non ci avevo mai fatto caso prima … perché non ci avevo mai fatto caso prima?”
“Cosa?” domandò Piper non capendo di cosa stesse parlando
“Oh, giusto, si. Nel nostro tempo ci è stato un momento in soffitta in cui …” gesticolò la sorella di mezzo pronta a spiegare il confronto tra i due fratelli nel loro tempo e la conversazione avuta dopo con Chris, quando il quest’ultimo lì con loro si girò di scattò verso di lei e la interruppe.
“Ehi, hai frugato nelle mie emozioni? Hai usato l’empatia su di me?” chiese irritato e lei si difese subito di riflesso
“Si, però non l’ho fatto apposta. Cioè, voglio dire …”
“Non lo fare più, d’accordo? È una cosa che odio, mai sopportato” fece Chris che a un assenso di Phoebe “cambia aspetto come il tuo doppio qui” si rivolse al padre, indicando il Leo del passato dall’aspetto completamente opposto a quello reale
“Perché dovrei? Loro d’accordo, ma io …”
“Nel posto in cui stiamo andando meglio se non entri con il tuo aspetto, credimi. Poi meglio se non ti vedono con me. Già con Grane abbiamo rischiato parecchio” disse il figlio e lui fece come richiesto senza obiettare “comunque speriamo che nei momenti in cui avevate il vostro vero aspetto, non vi abbia riconosciuto nessuno”
“Questa cosa della magia non mi è molto chiara. Possiamo cambiare aspetto, ma …”
“Domanda più importante: dove stiamo andando?” domandò Piper interrompendo la rossa che sembro non farci caso
“Ci sono delle regole per le magie. Qua intorno ci sono sensori ovunque nell’aria. Appena fai una magia, si attivano e viene attaccato da dei demoni. Non funziona con tutte le magie per fortuna. Di solito i poteri tuoi propri non possono essere individuati da questi sensori magici. Per esempio, il cambio di aspetto è uno dei poteri da angelo bianco di Leo, quindi non corre rischi” spiegò indicando l’uomo dietro di lui
“Anche l’orbitare però è da angelo bianco, ma Leo ha detto che …” considerò Phoebe
“Orbitare è uno spostamento, su quello i sensori funzionano, ma solo in luoghi aperti. Se io da qui orbito in casa mia, dove i sensori non ci sono, non succede nulla” continuò Chris girando in un vicolo e spostando con l’uso della telecinesi un sensore metallico, uguale a quelli che Leo e il trio avevano incrociato appena arrivati in quel tempo, prima che li analizzasse
“E quello cos’era?” parlò di nuovo Phoebe indicando l’oggetto che ormai stava fluttuando lontano da loro “Ne abbiamo incontrato uno anche noi quando ci siamo ritrovati in questo tempo”
“Un altro sensore” rispose stavolta l’anziano “Non magico, ma è un sensore. Fa uno scanner della persona, la esamina ed è capace di individuare se è una creatura magica oppure no”
“E lasciami indovinare” fece l’altro Leo “Se sei una creatura magica, non demoniaca ovviamente, arrivano i demoni ad attaccarti”
“Proprio così, qui funziona in questo modo” disse Chris in un’alzata di spalle “E per rispondere all’altra domanda: stiamo andan…”
“Al P3” finì per lui il padre “Però perché stiamo entrando dal retro?”
“Vuoi entrare dall’entrata principale? Sei pazzo?” alzò un sopracciglio interdetto “Fanno i controlli e non solo dei documenti se necessario, ci scoprirebbero subito. Se non sei un demone o una persona priva di magia qui non entri”
“Oh, si, giusto” gli dette ragione lui mentre il giovane scosse la testa incredulo prima di iniziare ad armeggiare con una porta per poter entrare senza essere scoperti all’interno del locale.
 
“Perfetto, sono tutti morti” dedusse Chris dalle macchie di bruciato per terra che ancora non erano andate via “non devono aver accettato la sua proposta e in tutta risposta li ha uccisi, tipico suo”
Iniziò ad esaminare le pozioni prodotte dai demoni che occupavano prima quel posto per vedere se trovava qualcosa che poteva essergli utile, ma nulla faceva al caso suo in quel momento. Sapeva bene per esperienza che suo fratello era molto abile nel nascondersi e nel fronteggiare gli incantesimi, ma doveva riportarlo al suo tempo e fare lo stesso con il trio e Leo. Doveva trovare un modo per individuarlo e scoprire come aveva fatto a mandarli nel futuro, così da avere il contro incantesimo. Sbuffò stanco e decise che per quella mattina ne aveva abbastanza, così orbitò a casa del nonno per rilassarsi un po’ prima di continuare con le ricerche.
 
“Il P3 è diventato un locale per demoni, fantastico” fece sarcastica Piper vedendo cosa era diventato quel posto tra le mani di Wyatt: un locale per demoni con alcol e cubiste poco coperte ovunque, aperto tutto il giorno a tutti … o quasi.
“Un P3 un locale per demoni e la vostra casa un museo, ringraziate Wyatt” ironizzò Chris prima di scontrarsi con una ragazza che gli taglio la strada e gli intrecciò le braccia al collo, baciandolo sulle labbra prima che
potesse rendersene conto. Chris la spinse via facendo leva sulle braccia, allontanandola da sé di qualche centimetro, trovandosi di fronte una ragazza bionda dal viso quasi angelico e molto formosa, vestita con un completo in pelle nero.
“Ti ricordi di me?” chiese la ragazza avvicinandosi di nuovo al ragazzo facendo aderire il corpo al suo, mettendolo in difficoltà, essendoci lì la sua famiglia. Dall’abbigliamento doveva essere una demone e gli era anche familiare, ma non riusciva proprio a farsi venire in mente il nome o dove l’avesse vista prima d’ora.
“Quella non è Bianca” commentò a bassa voce Paige quasi ridendo
“Direi di no” costatò l’altra non facendosi sentire dal ragazzo e guardando con occhio critico, proprio come Leo accanto a lei, la scena di suo figlio incollato a una demone di secondo livello, deducendolo dai vestiti che portava.
“Lucy, eccoti!” si avvicinò un uomo e la donna sentendosi chiamare, lasciò la presa su Chris, che si rilassò e fu felice di vedere il suo salvatore, nonché la persona che stava cercando in quel momento
“Lucy?” si sforzò di ricordare il giovane Halliwell e la ragazza lo guardò speranzosa “Ti ho conosciuto mesi fa al Tailor, giusto?”
“Lo sapevo che ti saresti ricordato di me” sorrise raggiante la ragazza, tentando di nuovo di baciarlo
“Tailor? Cosa ci facevi al Tailor?” la derise l’altro con sollievo di Chris, che riuscì di nuovo ad allontanarla da sé
“Anch’io ho una vita privata, sai Nicolas?” rispose sarcastica lei con le braccia in vita irritata dal suo collega, che era venuto a disturbarla
“Ti cercano” indicò dietro di lui l’uomo e lei si allontanò irritata, non prima di aver lanciato uno sguardo ammiccante a Chris
“Ti devo chiedere un favore …”
“Da quando te la fai con le demoni, Chris?” sorrise divertito osservando di sbieco le persone lì con il giovane
“In mia difesa, non sapevo lo fosse. Quale demone poi andrebbe al Tailor”
“Beh, Lucy …” rise Nicolas facendo sbuffare Chris e divertire gli altri, quando vennero interrotti da una voce che chiamò il suo sottoposto e fece ammutolire tutti
“Wyatt, stavo …” rispose cercando una scusa plausibile alla situazione
“Nicolas, puoi andare. A mio fratello ci penso io ora …” lo congedò severo la sorgente fronteggiando in pochi passi il fratello, mentre due incendiari rimasero dietro osservando la scena, pronti ad intervenire se ce ne fosse stato bisogno. A fargli compagnia c’era anche una ragazza appesa al suo braccio, che osservò stupita Chris, avendo appena scoperto che la sorgente avesse un fratello ancora in vita.
“Che sorpresa!” esclamò Chris preso in contropiede ma dissimulando il tutto, mentre gli altri dietro di lui non dissero niente, osservandoli e cercando di rilassarsi “Che ci fai qui? Ti annoiavi giù di sotto?”
Wyatt non rispose sorridendogli sarcastico e disse qualcosa all’orecchio della ragazza che se ne andò, non prima di aver lanciato un ultimo sguardo a Chris che ricambiò stranito
“Chi sono?” chiese facendo cenno alle persone dietro di lui, che si irrigidirono sentendosi chiamati in causa
“… Amici” rispose vago sperando di cambiare subito discorso
“E da quando hai amici?” lo punzecchiò l’altro ma senza dargli tempo di rispondere a sua volta “Comunque mi è arrivata una strana voce, sai? … Grane mi ha detto che ti ha visto poco fa con nostro padre”
“Io l’ho sempre detto che il tuo amico non sta bene di testa … io con Leo? Per piacere” negò Chris sotto lo sguardo attento del fratello, che decise di rimandare la conversazione a più tardi fingendo di credergli per il momento.
“Già, mi sembrava strano. Non è da te, Chris”
“Già, non è da me. Comunque, hai bisogno anche tu delle guardie del corpo lì dietro per parlare con me?” fece il ragazzo e Wyatt in tutta risposta li congedò con un semplice cenno della mano, per poi fare segno di seguirlo.
“Voi aspettate qui” fece prima di incamminarsi seguendo il fratello
“Ehi, dove vai?” lo trattenne per un braccio il padre
“Da tuo figlio, ecco dove vado. Eh, mollami!” lo strattonò, proseguendo poi dietro Wyatt, consapevole già di dove volesse condurlo.
“Usciamo” fece l’anziano tornando dagli altri
“Ma ha detto di …” fece Paige venendo interrotta di nuovo dall’uomo, che chiese loro di fidarsi. Così lo seguirono uscendo dal retro, da cui erano entrati poco prima. Fuori da sguardi e orecchie indiscrete, l’anziano tirò fuori da un taschino uno strano oggetto dalla quale provenivano delle voci, tra cui una a loro molto familiare …
“Ma questi …”
“Sono Chris e Wyatt!” fini Piper per la rossa “ma come …”
“Gli ho messo un sensore addosso prima, quando l’ho bloccato. Meno male che non se n’è accorto” disse in difficoltà allontanandosi di qualche passo “Voi rimanete li, io …vado ad ascoltare”
“Ehi aspetta, ma anche noi …” tentò Piper ma l’anziano fermò ogni suo tentativo visto il loro tempo di provenienza.
“E’ la cosa giusta, fidatevi. Anch’io vorrei sapere tutto e subito, ma è giusto così” disse Leo vedendo Paige sbuffare e Piper alzare gli occhi al cielo, mentre Phoebe si sedette tranquilla contro il muro in attesa.
 
Chris si buttò all’indietro sul letto esausto. Erano ore che provava e riprovava, ma non riusciva a trovare il fratello sulla mappa. Era a corto di idee, quando osservando il piccolo Wyatt a poca distanza da lui, seduto a terra a giocare con delle forme, ebbe un’illuminazione. Si alzò e lo prese in braccio, portandolo con sé a sedere sul letto davanti alla cartina.
“Adesso tu mi aiuti a fare un incantesimo, va bene? Dopo puoi tornare a giocare” fece Chris prendendo la sua manina tra la sue e tenendo il cristallo insieme a lui, facendolo volteggiare sulla mappa. Dopo quasi due minuti, stava per perdere le speranze quando il cristallo iniziò a vibrare, prima di cadere in un punto preciso non molto lontano da loro “Trovato!”
 
“Cosa stavi dicendo prima su Chris?” chiese Piper a Phoebe, rompendo il silenzio che si era creato in quell’angolo del vicolo “Quando Chris ti ha interrotto, cosa stavi dicendo …”
“Ah, stavo dicendo che non mi sono mai resa conto che Chris è molto bravo a nascondere quello che sente. Insomma, non l’ho mai percepito sul nostro Chris, ma su questo …”
“E quindi? Che significa?” intervenne Paige, sedendosi per terra appoggiata al muro accanto alle sorelle
“Non lo so, con questo ci riesco. Quando quel demone gli ha fatto le condoglianze era molto arrabbiato e quando ha visto Wyatt prima, era un fascio di nervi, ma non sembrava a vederlo”
“Deve aver isolato le proprie emozioni …” ipotizzò Leo, in piedi davanti a loro impegnato a fare avanti e indietro ansioso.
“Potresti calmarti un po'. Lo so che sei preoccupato, ancora scosso dalle nuove scoperte che abbiamo fatto, oltre a non sapere cosa sta succedendo nel nostro tempo e tra Chris e Wyatt ora. È così anche per noi, ma potrebbe sederti qui davanti a me? Mi stai facendo venire il mal di testa …” si massaggiò le tempie la mora mentre Leo fece come richiesto, scusandosi per le sensazioni che la strega percepiva col suo potere “Non preoccuparti, un po' tutti mi state facendo venire il mal di testa. Anche Chris lo stesso, quello nella testa ha un bel casino … e con la vita che si ritrova non mi sorprende”
“Già … comunque, deve aver isolato le proprie emozioni, probabilmente per non farsi scoprire”
“Ma quando è arrivata Bianca a cercarlo, era riuscita a farlo” ragionò ad alta voce Paige, per poi rivolgersi alla sorella “perché dici che non ci riesci col nostro? Ci sei riuscita”
“Li era diverso, era in uno stato vulnerabile” spiegò Phoebe “Questo Chris ha 19 anni e riesco a sentire tutto. Ma il nostro Chris è più … non sento tutte le emozioni come con questo. E adesso che ci penso, dopo Bianca ho iniziato a non sentire proprio più nulla”
“Probabilmente dopo Bianca, ha preso una pozione per bloccarti del tutto, isolare la sua mente, mentre prima … che riuscisse a respingerti?”
“Si può fare?” domandò curiosa Piper
“Ovvio, è tutta una questione di allenamento, ma devi essere molto bravo e già capace di tuo a nascondere ciò che senti”
“E Chris è bravo in …” fece Paige, alzandosi poi di scatto vedendo l’altro Leo correre verso di loro allarmato facendo segno di seguirlo all’interno.
Non se lo fecero ripetere due volte e corsero dietro di lui verso un angolo della sala. Leo aprì una porta di colpo ed entrò nella stanza con gli altri, trovandosi davanti Chris a terra e Wyatt su di lui con le mani strette al collo del fratello. La sorgente preso di sorpresa da quella irruzione, allentò la presa al collo di Chris che sfruttò il momento a suo vantaggio. Wyatt iniziò a respirare a fatica sentendo una pressione al petto, sotto lo sguardo stranito degli altri e puntando il proprio su Chris, conscio che l’artefice di quel malessere fosse il fratello, che lo sospinse lontano portandosi le mani al collo iniziando a sentire sollievo.
“Chris, cosa …”
“Andiamocene” orbitò sé stesso e gli altri a casa sua il più in fretta possibile, prima che Wyatt potesse reagire e attaccarlo di nuovo. Non essendosi ancora del tutto ripreso, rovinò a terrà e iniziò a tossire, tornando gradualmente a respirare con regolarità.
“Ma che cavolo ti è saltato in testa?!”
“A me lo dici, a lui? Mi stava soffocando! Non so se te ne sei accorto?” rispose di rimando il ragazzo
“Non dovevi attaccarlo, stava solo cercando di provocarti e tu che fai? Insomma, poteva essere …”
“Come fai a sapere che …” fece il ragazzo iniziando poi a pensare e guardandolo con sospettò si alzò in piedi, tastandosi la giacca e trovando un mini-sensore in una delle tasche “Hai origliato!”
“Volevo sapere che succedeva, com’è il vostro rapporto e tutto il resto”
“Ma come vuoi che sia? Lui è la sorgente e io sono una strega e un angelo bianco. Che credevi? Che andassimo d’accordo? Che ci prendessimo il tè allegramente parlando di come mi rende la vita impossibile?” fece con sarcasmo il giovane
“Da quando lo sai fare?” domandò il padre
“Sa fare cosa?” intervenne con un’altra domanda Piper un po’ spaesata, non capendo a cosa si riferisse. Si stava parlando dello scontro a cui avevano appena assistito e ora questa domanda?
“A differenza sua, io non volevo ucciderlo, stai pure tranquillo” rispose Chris togliendosi la giacca e appendendola all’ingresso “Volevo solo che mollasse la presa sul mio collo per scappare”
“Aspetta un secondo, sei stato tu a …”
“Ovvio” rispose semplicemente lui al Leo del passato “Che pensavi? Che l’avesse fatto lui per salvarmi?” chiese indicando il padre, che non badò alla cosa.
“Chris, come …”
“So farlo da tre anni ormai, okay? Non capisco quale sia il problema. Viene dalla telecinesi, lo sai benissimo”
“Non è un potere molto …” fece per spiegarsi l’uomo, ma venne interrotto prontamente dal figlio
“Da angelo bianco? Abbiamo già appurato che come angelo bianco sono un caso a parte, no? Voi anziani non pensate questo di me? Che sono un po’ strano?”
“Potreste far capire anche a …”
“Guarda qui” rispose Chris alla madre concentrando subito dopo la sua attenzione sul porta ombrelli accanto a lui, che si piegò su più lati, cadendo a terra “Questo l’ho fatto sul cuore di Wyatt, non andando fino in fondo ovviamente e senza lo scopo di ucciderlo. È questo che lo allarma. È uno dei miei poteri”
“Hai 19 anni. Non può essere che … insomma, significherebbe che l’hai avuto a 16 e non è pos…”
“Possibile? Fammi capire: l’unico bravo con la magia qui può essere Wyatt? Non sarò forte quanto lui e non saprò guarire, ma me la cavo anch’io sai? Ho esperienza con la magia, cosa credi? Vado a caccia di demoni da quando ho 14 anni!” alzò la voce il giovane mentre le sorelle e Leo li guardarono discutere chiedendosi come mani non avessero mai visto Chris usare quel potere e allarmandosi per quell’ultima informazione.
“Cosa?! Come 14 anni?!” fece Piper, ormai arresa al fatto che fosse suo figlio e preoccupandosi come ogni madre farebbe.
“Chris …” lo rimproverò il padre
“Cosa? Mi hai fatto arrabbiare. Senza che fai ‘Chris’ in quel modo” fece sulla difensiva il ragazzo sapendo bene che non doveva lasciarsi sfuggire certe cose.
“No, davvero? 14 anni?! Ma sei matto!” parlò ancora Piper quando vennero interrotti dall’arrivo di Dylan, che notò subito la tensione nell’aria, con i nuovi documenti per Chris.
“Oh, ho interrotto qualcosa?”
 
“Wyatt, ti ho trovato finalmente” lo prese di sorpresa Chris orbitando dietro di lui
“Come hai fatto a …” si girò verso il fratello scrutandolo attento
“Segreto professionale” rispose ironico lui bloccando poi Wyatt dal fuggire via orbitando “è da maleducati andarsene nel bel mezzo di una conversazione”
“Lo sapevo che mi stavi nascondendo qualcosa” rise furbamente Wyatt, scuotendo la testa divertito
“Beh, non sei solo tu ad avere segreti qui, è concesso anche a me ogni tanto”
“Tu ne hai anche fin troppi, sai?”
“Quello che ha nascosto per anni di essere la sorgente facendosi passare per una strega metà angelo bianco agli occhi di tutti sei tu, non io”
“Parla quello che andava negli inferi di nascosto dalle zie in cerca di risposte perché aveva capito che c’era qualcosa che non andava nella morte di mamma, che ha contatti con demoni più che con angeli bianchi, che è venuto qui e ha ideato tutto questo fantastico piano alle mie spalle, che mi ha nascosto per anni alcuni aspetti della sua magia tipo questo che hai usato ora e ...”
“Dove sono? Dove li hai mandati?” roteò gli occhi il minore, volendo risposte e stanco di quello scambio di battute
“Segreto professionale” gli fece il verso Wyatt “Se sei così intelligente come credo, arrivaci da solo. Ti sfido”
“Sfida accettata” sospirò rassegnato, mentre la sorgente vibrò via da quel posto verso un altro angolo degli inferi e lui non provò nemmeno a rifermarlo, sarebbe stato inutile trattenerlo di nuovo.
 
“Chris non è …” ruppe il silenzio Phoebe, interrompendo lo scorrere dei pensieri del Leo di quel tempo, che stava ancora rimuginando sui poteri del minore dei suoi figli.
Dopo cena, Chris si era chiuso nella stanza che faceva da soffitta in quell’appartamento per fare delle ricerche e alcune pozioni così da rifornire la sua scorta, mentre gli altri stavano seduti sul divano davanti alla televisione.
“Lo so, però … forse ho paura che essendolo Wyatt, possa diventarlo anche lui. Non so, è piccolo per avere già così esperienza con …”
“Normale, se andava a caccia di demoni a 14 anni” ripete incredula e pensierosa la maggiore delle Halliwell
“Adesso ne ha 19 anni, è più piccolo rispetto all’età che avevate voi quando avete iniziato. Sembra più grande, ma …” rispose sulla difensiva l’anziano leggermente in difficoltà.
“Dov’eri tu? E io dove stavo? Non gliel’avrei mai permessa una cosa del genere, quindi dovevo essere già morta oppure lo faceva di nascosto, cos…”
“Piper …” cercò di farla desistere Paige vedendo l’anziano in difficoltà davanti alle sue parole
“No, ‘Piper’ un corno” si agitò la donna alzandosi e iniziando a camminare nervosamente per la stanza “Wyatt è diventato la sorgente e ha provato ad ammazzare il fratello oggi, Chris invece … lui va a caccia di demoni da quando ha 14 anni! Non è l’età giusta per andare a caccia di demoni quella e due fratelli che si dovrebbero voler bene sono l’uno contro l’altro, insomma io …”
“Non è colpa tua…” intervenne l’anziano intuendo che potesse pensare di essere una cattiva madre
“Non puoi saperlo, non si sa come Wyatt sia diventato un demone. Comunque dobbiamo andarcene da qui, davvero” disse Piper prendendo un respiro profondo per calmarsi “dove sta il libro delle ombre?”
“Wyatt” rispose Chris raggiungendoli e buttandosi nel posto sul divano lasciato libero dalla donna “Ce l’ha Wyatt”
“C’e qualcosa in questo tempo che Wyatt non ha?” chiese esasperata Paige al suo fianco
“Questo appartamento?” cercò di fare ironia il giovane “Si è preso tutto, l’unica cosa che mi è rimasta è questo”
“Che ti ha lasciato nostro padre” affermò Phoebe ricevendo uno sguardo interrogativo dal nipote “ce l’ha detto Clay”
“Ah, parla troppo certe volte …”
“Abbiamo scoperto chi sei grazie a lui” sorrise Piper “Parla troppo eccome”
“Come fai per gli incantesimi? E per i vari demoni che ti trovi davanti? Vai a memoria?” chiese curioso Leo
“No, certo che no, ne sto scrivendo uno io” rispose Chris “Anzi, cinque in realtà non uno”
“Cinque? Che intendi dire?” domandò l’anziano di quel tempo sorpreso che si stesse scrivendo dei grimori tutti suoi.
Chris non rispose, ma si alzò entrando nella stanza dove stava poco prima e uscendone in breve tempo con cinque volumi tra le braccia.
“Manuale dei demoni, quello delle creature magiche, pozioni, incantesimi e magia nera” elencò uno a uno i vari libri ponendoli sul tavolino davanti al divano, alla vista di tutti “Mancano cose presenti nel libro delle ombre, ma almeno è qualcosa. Li ho divisi per argomento, per me è più semplice. Alcune cose le ho scritte io con le mie conoscenze, altre le ho prese da libri di demoni, altre ancora me le ricordavo dagli anni che ho fatto in tempo a fare alla scuola di magia e beh, questo è tutto”
“Magia nera?” chiese dubbioso il padre prendendo il volume in questione tra le mani e sfogliandolo critico
“Non giudicarmi” lo avvisò Chris non volendo sentire lamentele da lui
“Non metterti sempre sulla difensiva, per favore” sbuffò l’anziano “Non puoi biasimarmi comunque, questo …”
“È utile, non iniziare” fece per difendersi Chris quando suonarono alla porta
“Aspetti qualcuno?” domando Piper prendendo uno dei libri ed esaminandolo interessata. Per averci lavorato da solo, era fatto bene, anche se non completo.
“No, non viene mai nessuno qui … almeno non suonando alla porta” disse confuso prima di andare all’ingresso e guardare dallo spioncino “E’ la ragazza che c’era oggi al P3”
“La demone che non ti si staccava di dosso?” domandò il padre corrucciando la fronte sospetto
“No, l’altra … quella che stava con Wyatt” rispose lui aprendo la porta dubbioso. Non le era sembrava pericolosa e dallo sguardo che si erano scambiati, tutt’altro che a suo agio in quel posto.
“Oh, stavo già per andarmene, pensavo non ci fosse nessuno” si torturò le mani nervosa la ragazza evitando il suo sguardo più che poteva
“Perché sei qui?” domandò cercando di essere il più pacato possibile ma vedendola irrigidirsi sul posto, non doveva essere riuscito nell’intento
“Ho bisogno di aiuto, mi ha mandato Dylan” rispose lei vedendo un sintomo di sorpresa sul suo volto “Tu sei il fratello di Wyatt, ma non mi sembri come lui e …”
“Entra” le ordinò gentilmente aprendo l’uscio e facendole segno di avanzare. Era la prima volta che Dylan le mandava qualcuno ed era pronto a sentire cosa avesse da dirgli.
   
 
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