“-Che bel temporale sta arrivando!”

Piove da un'ora. L'acqua viene giù pesante, arrabbiata, porta con sé la fredda promessa dell'inverno.

Era il 30 settembre ed io non riuscivo ad alzarmi dal letto. La fine di settembre è sempre stata un incubo, sa di te! Il sapore acre dei giuramenti infranti, dei baci sbronzi, dei lividi gialli, invecchiati, che non vogliono andare via. Quando andrai via tu?

Era il 30 settembre ed io ero già ubriaca. Ho bevuto come se l'1 ottobre non dovesse arrivare e poi invece la sveglia è suonata. Come ogni anno. Perché il tempo passa inesorabile e la nostalgia ci divora vivi.

Continua a piovere e i tuoni squarciano il cielo. A letto al buio, ogni lampo mi entra dentro, me la sento nelle vene quell'elettricità fatiscente che mi tiene ancorata a quei momenti lì. Un goccio di bourbon soltanto, dentro la bottiglia.

Dovrò dimenticarti.

Perché sai di 30 settembre,

di fine estate,

di inchiostro secco,

di tequila senza sale,

di bourbon che brucia.

Perché sai del letto sfatto di quell'1 ottobre mattina, quando mi sono svegliata e tu non c'eri più.

Sai come si sopravvive all'abbandono? Sai come ci si alza dal letto e si continua a vivere nonostante la consapevolezza di non essere abbastanza?

Tu che sai di rossetto rosso,

tu che sai di di beata gioventù,

tu che sai delle risate dei bambini al mare,

tu che sai dei baci sotto i fuochi d'artificio,

tu che sai di ombra e frugalità,

tu che sai di malinconia,

sai come ci si sente a piangere sotto la pioggia e a sentirsi vivi solo durante un temporale?

Mi dicesti: “con quelle labbra che ci fai?”

e io mi immaginavo già a quel punto lì.

Mi dicesti: “questo non si fa. Non sciuparti senza amore!”

ma io ti avevo già in bocca.

Perché il sesso con te non è mai stato amore. Perché a nudo davanti a me non ti ci sei messo mai. Ti spogliavi e venivi guardandomi negli occhi, assaporando ogni mio urlo, rubandolo da dentro di me ed io che volevo succhiarti l'anima, sono stata tutto il tempo in ginocchio guardandoti negli occhi riuscendo a succhiare solo gemiti. Eri dentro di me eppure non c'eri.

Ma senza amore, dicevi. Perché amore è troppo.

E tu sai di niente.

Sai di amaro,

sai di sudore e lamenti,

sai di lenzuola fresche a luglio,

sai di sesso arrabbiato,

sai di sesso per fare pace,

sai di sesso ubriaco, di quando tornavamo a casa e mi spogliavi e sulla porta mi leccavi il collo e io già tremavo.

Tutte quelle ore passate a scopare, a farmi male, con i vestiti sparsi per la stanza, con la foga degli orgasmi imminenti. Perché c'eravamo noi su quel letto, che ci saltavamo addosso urlandoci quanto ci odiavamo, per baciarci poi con le stesse labbra sporche di bestemmie e sperma.

Tu che sai di pompini e morsi.

Tu che sai di noi ma senza di me.

Tu che sai di ultimo giorno di mare.

Tu che sai di 30 settembre.

Ed io che sono sola l'1 ottobre.

Pensieri e Parole:

Quest'angolino è la mia vita *-*

spero di ricevere qualche recensione, adoro leggervi <3

Sempre vostra Nia <3