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Autore: fenris    03/10/2021    0 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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“ E' il turno di Hinata nee- san di combattere!”, esclamò eccitata Hanabi sul posto riservatole in precedenza dalla madre assieme a molti altri, occupati dalla suddetta Hikari e da altri importanti membri del loro clan, tra cui Nejii e Hizashi. In molti non erano vicini all'attuale erede, ma vederla procedere nell'arena eccitò tutti.

 

“ Era ora, spero che il nostro allenamento dia i suoi frutti.”, disse Hikari, ansiosa di vedere la figlia in azione.

 

“ Non mi sembra che l'avversario di Hinata- sama sia così forte. Dovrebbe vincere abbastanza facilmente.”, disse Nejii.


“ Spero che tu abbia ragione, ma non si sa mai. Sottovalutare un nemico è qualcosa di molto pericoloso, come il tuo ultimo scontro dovrebbe averti insegnato.”, rispose la matriarca degli Hyuga. Il ragazzo ebbe un sussulto nel ricordare la sua precedente umiliazione. Fortunatamente Hinata era stata l'unico membro del clan a vedere Sasuke colpirlo brutalmente, anche se non rendeva il ricordo meno doloroso.

 

“ Non è un errore fare una previsione dello scontro, finchè si tiene la guardia alzata. E concordo con la vostra lezione, Hikari- sama, ma come Nejii credo che vostra figlia vincerà.”, s'intromise Hizashi.

 

“ Spero sia vero. Ho molte speranze per lei.”, disse la donna posando un ventaglio sul suo petto, osservando con un po' d'ansia l'inizio del duello.

 

*****

 

Tamaki e Hinata si fronteggiarono nel mezzo dell'arena, e non appena Yugao diede il segnale d'inizio, la prima formò rapidamente alcuni sigilli.

 

' Non posso permetterle di evocare i suoi gatti.', pensò Hinata attivando il Byakugan e procedendo ad attaccare. Tamaki dovette interrompere la tecnica per bloccare il primo attacco, ma la mora vide qualcosa al limite del campo visivo e si accorse che erano due gatti. Con una frazione di secondo per reagire, la Hyuga riusci a girarsi per bloccare un calcio del gatto maschio, Denga, per poi colpire Hina ricevendo però un brutto graffio.

 

“ Come hai fatto? Avevo bloccato la Tecnica del richiamo!”, esclamò portandosi a distanza di sicurezza per guarirsi.

 

“ Erano già nello stadio, sapevo non mi avresti permesso di evocarli.”, disse Tamaki mettendosi gli artigli.

 

' Mi ha fatto pensare di volerli evocare ed erano già qui. Non sarà la kunoichi più forte delle presenti, ma è molto intelligente. Devo stare attenta.', pensò Hinata mentre l'avversaria assumeva una posizione di combattimento assieme ai due gatti.

*****

 

“ E' la ragazza di cui parlava?- domandò Fu avvicinandosi a Naruto. Lui annuì con un piccolo sorriso- è carina, e sembra brava. Non mi sorprende che ti piaccia.”.

 

“ Se solo io gli piacessi.”, sospirò il biondino, beccandosi un'occhiataccia dall'altra jinchuriki.

 

“ Stai scherzando, spero?- disse quasi furiosa ricevendo uno sguardo confuso da Naruto- avanti, è pazza di te, si vede lontano un miglio.”.

 

“ E come lo sai?”.

 

“ Come ti guarda per dirne una- rispose la ragazza come fosse un dato di fatto- ringrazia i kami per le tue abilità da ninja o non andresti lontano con quella testa vuota.”, concluse sfregando le nocche sui capelli di Naruto, che la spinse via.

 

“ Oh, non è così facile, sai? Siamo amici fin da piccoli, i primi l'uno dell'altro. Adoravo come andavano le cose. Ma ora la vedo con occhi diversi, se mi confessassi, le cose non sarebbero in ogni caso mai come prima. E se poi dovessimo lasciarci?”, disse preoccupato. Fu lo guardò più comprensiva stavolta e gli mise una mano sulla spalla.

 

“ E' vero, le cose cambieranno. Ma potrebbero anche essere migliori. Forzare le cose a restare come sono è da sciocchi. Io penso che entrambi vogliate andare oltre, e vi consiglio di seguire il corso più naturale, non combatterlo. Anche se le cose andassero male sono certo che non smetterete di essere amici. Se Hinata si arrendesse tanto facilmente, non sareste mai stati tali, giusto?”.

 

“ Sai, sei molto più intelligente di quanto sembri...”, disse Naruto dopo qualche istante di processione per quelle parole. Fu rise.

 

“ Già, le persone dicono spesso che mi distraggo troppo facilmente, perdendo il filo del discorso e... di cosa stavamo parlando?”, domandò dopo che il suo sguardo era diventato vacuo per un istante.

 

“ Della tua intelligenza?”.

 

“ Ah, sì. Sono super intelligente e dovresti definitivamente seguire il mio consiglio. Soprattutto, a fine scontro dai un grandissimo bacio a Hinata.”.

 

“ Forse prima dovrei dirle come mi sento.”.

 

“ Già, buona idea.”.

 

I due quindi tornarono a tifare, Naruto per Hinata e Fu per Tamaki.

 

*****

 

“ Arte del fulmine: Palmo fulminante!”, esclamò Hinata canalizzando un forte fiotto di elettricità nelle mani, che si illuminarono di saette azzurre prima di provare a colpire Tamaki, che saltò elegantemente indietro.

 

“ Immagino dovrò evitare le tue mani scintillanti.”, commentò sardonica.

 

“ Anche le tue tue mani non sono esattamente adatte alle carezze.”, ribattè Hinata schivando un'artigliata dell'avversaria. Grazie alla visione periferica del Byakugan vide un altro gatto avvicinarsi, ma lo bloccò con un calcio ben piazzato. Grazie ai continui sparring con Naruto era abituata a combattere molti avversari in contemporanea, ma a differenza dei cloni ombra quei gatti non sparivano con un colpo.

 

La Hyuga si ritrovò i tre nemici saltarle addosso da diverse direzioni e saltò di lato sperando che si colpissero a vicenda. Ma la loro agilità era tale che atterrarono senza problemi per poi dirigersi nuovamente su di lei. Riuscì a spingere via uno dei due felini, ma l'altro le morse il braccio.

 

Hinata emise un verso di dolore tentando di liberarsi dalla presa, ma Tamaki ne approfittò per tentare l'ennesimo attacco con gli artigli, riuscendo però a tagliarle l'abito grazie a un rapido movimento di lato.

 

“ Mi piaceva davvero questo cappotto.”, si lamentò la mora togliendosi l'indumento assieme all'assalitore.

 

“ Mia nonna vende vestiti, sono certa ti darà qualcosa di carino. Poi voi Hyuga non siete ricchi sfondati?- domandò Tamaki prima di lanciarsi nuovamente all'assalto- Anello mortale di ferro!”.

 

Una volta avvicinatasi abbastanza, la kunoichi cominciò a roteare estendendo le braccia. Prima che Hinata potesse contrattaccare, Denka e Hina le bloccarono il campo visivo.

 

“ Non dimenticarti di noi.”, l'allertò Hina, venendo fortunatamente scagliata via con un Palmo del vuoto. Denka riuscì però a ferirle nuovamente il braccio.

 

“ I gatti mi piacevano, ma una volta finito lo scontro credo mi diventeranno piuttosto antipatici.”.

 

“ Dovresti ammirarli per la loro abilità e intelligenza. Artiglio a trivella!”, ribattè Tamaki roteando su stessa a mezz'aria in maniera simile alle Zanne perforatrici di Kiba.

 

“ Muro del vuoto!”, esclamò Hinata mettendo in avanti le mani e creando una forte onda d'urto a propria difesa. Tamaki si ritrovò respinta all'indietro e fu soccorsa da Denka e Hina.

 

 

“ Umh, non male- disse la ragazza rialzandosi- ma dev'esserle costato parecchio chackra- è ora di contrattaccare.”.

 

*****

 

Il team di Tamaki stava guardando lo scontro con grande attenzione.

 

“ Non pensavo Hinata fosse così forte, credevo che Tamaki avrebbe avuto vittoria facile.”, commentò Kiba.

 

 

“ Proprio come pensavi che avresti sconfitto facilmente Karin?”, domandò severamente Kakashi. L'Inuzuka spostò lo sguardo, rosso in volto.

 

“ Hinata può essere quieta e timida, ma non dimenticare da quale clan proviene. Anche se in effetti Tamaki ha usato solo le mosse di base del suo arsenale.”, osservò Shino.

 

“ Già, finora ha analizzato le abilità dell'avversaria, ma starà per usare tutta la sua forza. Però forse anche Hinata potrebbe avere un asso nella manica.”.

 

*****

 

“ Ora proverai il potere del ninjutsu felino.”, disse Tamaki allargando le braccia e venendo avvolta da un'intenso alone di chackra. Con un'incredibile rapidità si portò davanti a Hinata, che potè solo mettersi in posizione di guardia, guadagnando piccoli graffi a ogni schivata.

 

“ Scatto felino!”, esclamò la kunoichi buttandosi ancora una volta contro Hinata,c he stavolta riuscì a schivare quel fortissimo attacco solo per finire tra le grinfie di Denka e Hina, che non mancarono di lasciarle profondi graffi.

 

Il processo si ripetè più volte, con la Hyuga che poteva solo continuare a difendersi da quegli assalti.

 

' Se non faccio qualcosa, mi sconfiggerà. Devo prenderla in un momento di vulnerabilità.', pensò Hinata trovando finalmente uno spazio per formare alcuni sigilli.

 

“ Arte del fulmine: Tecnica della saetta!”.

 

La mora formò scariche elettriche sulle dita, sparandole direttamente su Tamaki, che mostrò ancora la sua agilità schivando facilmente per poi passare all'attacco coi due compagni.

 

*****

 

“ Hinata- sama è troppo sulla difensiva, continuando così potrebbe perdere.”, commentò Nejii, osservando attentamente il duello della cugina.

 

“ Ah, che futura capo clan. Rischia di perdere contro una kunoichi senza cognome che si affida a dei gatti.”, rise sopra di lui un membro della casata principale, presto imitato da altri membri.

 

“ Hinata nee- san vincerà, piantatela di fare i corvi del malaugurio.”, li rimbeccò Hanabi, mentre Hikari osservava nervosamente.

 

“ Forza, Hinata, so che puoi farcela.”.

 

*****

 

“ Denka, Hina, finiamo il duello.”, disse Tanaki intensificando il chackra che l'avvolgeva. I suoi gatti annuirono e si mossero in direzioni opposte mentre Hinata pensava a un contrattacco.

 

' E' la fine. Non ho modo di difendermi. Se solo avessi padroneggiato la Rotazione celeste.'.

 

Nejii era riuscito a imparare quella tecnica senza problemi e dunque gli aveva chiesto aiuto. Quand'era inciampata su sé stessa, lui aveva detto che non era abbastanza veloce. La discussione quindi era proseguita sull'unione tra il Pugno gentile e l'Arte del fulmine, pensando che la chiave fosse usarla per adattare lo stile del clan a lei.

 

Aveva comunque tentato di imparare la rotazione celeste nel solito modo, quindi era troppo tardi per aggiungervi ora il fulmine. O forse no?

 

Proprio mentre Hinata stava ponderando la cosa, i suoi tre avversari la attaccarono da tre direzioni, costringendola a una scelta.

 

“ O la va o la spacca.”, pensò formando altri sigilli e ricoprendosi con un forte strato di elettricità, per coi cominciare a roteare più velocemente di quanto avesse mai fatto prima. Appena prima dell'attacco, rilasciò tutta l'energia accumulata mediante i propri tenketsu.

 

“ Non è...”, sussurrò Tamaki vedendo quella fortissima scarica voltaica diventare sempre più grande.

 

“ Rotazione celeste!”, esclamò la ragazza, che invece di diventare una cupola di chackra blu, rilasciò potenti onde d'urto in ogni direzione assieme ad altre saette. L'impatto, per lo stesso stupore della Hyuga, fu talmente forte da scagliare Tamaki e i suoi gatti contro i muri dell'arena.

 

Mentre Hinata interrompeva la tecnica, barcollando come ubriaca, Yugao andò a controllare Tamaki. Era un po' bruciacchiata e svenuta, ma ancora viva.

 

“ Tamaki non può continuare. Hinata Hyuga è la vincitrice dello scontro!”, annunciò la donna dai capelli viola mentre arrivavano i medici a prendere la sconfitta. Poi però si accorse che anche Hinata non si muoveva.

 

“ Ehi, piccola stai bene?”, domandò dandò un colpetto alle guance della mora, che si riscosse.

 

“ Eh, ho perso?”, domandò ansimante.

 

“ No, hai vinto, anche se hai perso parecchio chackra. Non mi hai sentito prima.”.

 

“ Mi sento un po' confusa.”, ammise Hinata, sentendo una sorta di mal di testa mentre Yugao la riaccompagnava al box.

 

*****


“ Kurenai, gliel'hai insegnato tu quello?”, domandò Asuma alla fidanzata, non meno stupita e incredibilmente fiera.

 

“ No, dev'essere qualche tecnica del suo clan.”.

 

“ Nah, gli Hyuga non fanno cose del genere. Credo sia farina del suo sacco, anche se molto improvvisata sul momento.”.

 

“ Forse già abbastanza per garantirle una promozione.”, disse speranzosa Kurenai incrociando le dita.

 

*****

 

“ Mamma, che cos'era?”, domandò Hanabi, incredula come molti di coloro che avevano assistito a quella manifestazione di potere.

 

“ Ne so meno di te, piccola mia. Credo che in qualche modo Hinata abbia combinato la Rotazione celeste coi suoi poteri elementali”, rispose Hikari.

 

“ Comunque è stato fantastico, dopo il torneo deve assolutamente insegnarmelo!”.

 

“ Concordo che era impressionante, anche se mancava di controllo.”, disse però Hizashi. Nejii annuì concorde.

 

“ Ne avevamo discusso qualche tempo fa. Credo che abbia usato il chackra del fulmine per aumentare il più possibile la sua velocità, senza però pensare a come l'intero jutsu sarebbe cambiato, da cui deriva il caos improvviso. Hinata- sama, decisamente non manchi di risorse.”.

 

*****

 

Naruto ovviamente non perse tempo nel congratularsi con Hinata nel momento in cui arrivò.

 

“ Wow, Hinata, è stato incredibile.”, esultò il biondino.

 

“ Grazie...”, disse debolmente lei mollandosi nella panchina.

 

“ Davvero, non vedo l'ora arrivi il momento del nostro round.”.

 

“ Lieto di saperlo, Naruto- kun, ma non credo sarò una grande sfida. Sono sfinita.”.

 

“ Per quello c'è rimedio. Ti darò un po' del mio chackra.”.

 

“ Sei sicuro? Non...”, protestò un po' la mora prima di essere interrotta.”.

 

“ Niente discussioni. Tu mi hai già guarito più di una volta, e voglio combatterti nel pieno della forma. Non preoccuparti per le mie riserve, si rigenereranno in fretta.”.

 

Hinata alla fine assentì con un sospiro e senti il potente chackra di Naruto scorrere in lei, guarendo lentamente le varie ferite lasciate da Tamaki.

 

“ Il mio scontro sta per iniziare- li interruppe Gaara- spero che stavolta possiate osservare meglio le mie abilità.”.

 

“ In bocca al lupo, Gaara!”, gli disse il compagno Jinchuriki, non smettendo di curare Hinata. Tenten, l'avversaria del rosso, non era però molto tranquilla.

 

“ Speriamo che l'addestramento di Gai- sensei sia abbastanza.”, si augurò prima che Naruto si rivolgesse anche a lei.

 

“ A proposito, Tenten, Haku mi ha detto di farti gli auguri da parte sua se fosse stato eliminato. Se sai cosa voglio dire...”; disse con un sorriso più malizioso.

 

“ Non ho la minima idea di cosa tu stia parlando.”, rispose la kunoichi scuotendo la testa ed entrando nell'arena.

 

“ Naruto, quello è stato molto carino da parte tua- disse Hinata al compagno di squadra, che le sorrise- ma non farlo mai più, è orribile da guardare.”.

 

*****

“ Ho sentito che suo figlio, Kazekage, è molto forte, come ci si aspetta dal suo status. Sono curioso di vederlo combattere.”, commentò Jiraya.

 

“ Già, spero che non mi faccia vergognare come sua sorella.”, rispose Rasa col solito tono freddo.

“ A che status vi riferite?”, domandò sospettoso A.

 

“ E' il figlio di un Kazekage. Anche suo padre era il Raikage, quindi può immaginare che aspettative sono poste su di lui.

 

*****

 

L'atteggiamento di Gaara e Tenten non sarebbe potuto essere più diverso. La kunoichi era già agitata e ondeggiava nervosamente i fianchi, mentre il suo avversario era tranquillissimo. Nel momento in cui Yugao annunciò l'inizio del match, un fiume di sabbia uscì dalla sua giara.

 

TenTen saltò indietro, ma il rosso non fece alcun tentativo di chiudere la distanza tra loro.

 

“ Vediamo quanto è davvero dura quella sabbia- affermò la kunoichi prendendo una pergamena- Tecnica della tempesta d'acciaio!”.

 

Dalla pergamena uscì una lunga serie di armi che si abbattè su Gaara, protetto però da una barriera di sabbia mentre formava dei sigilli.

 

“ Arte del vento: Shuriken di sabbia!”, creando vari proiettili che spedì contro la rivale, abbastanza veloce da schivarli di striscio pur venendo ferita a una gamba, lasciandole sfuggire un gemito di dolore.

 

' Meglio impegnarsi di più.', pensò Tenten, prendendo una staffa metallica da un altro rotolo e mettendosi in posizione di combattimento, e Gaara lo prese come un invito ad attaccare, creando un altro getto di sabbia.

 

“ Tempesta di sabbia!”, disse allargando l'attacco in un vero torrente dalla grande velocità. Tenten mantenne la sua concentrazione ed evitò il colpo all'ultimo per poi saltare addosso a Gaara con la propria arma, venendo bloccata da una barriera di sabbia.

 

“ Presa.”, disse trionfante il ragazzo preparandosi al contrattacco, ma con sua grande sorpresa , Tenten sembrò svanire. Prima che potesse cercarla, un poderoso colpo lo prese direttamente nella nuca, appena attutito da un cuscinetto di sabbia, ma abbastanza forte per farlo rotolare a terra. Dunque Tenten riapparve per colpirlo nelle costole e con una velocità impressionante continuò a muoversi intorno a lui colpendolo ancora e ancora finchè il ragazzo non riuscì a creare un tornado di sabbia per spingerla via.

 

*****

Nei posti riservati ai Kage, Rasa era senza parole.

 

“ Come riesce una ragazza così normale a combattere così contro Gaara?”.

 

“ I nostri genin sono pieni di risorse, non crede.”, domandò sardonico Jiraya.

 

Nejii non era meno stupito del Kazekage.

 

“ Da quando Tenten è così veloce?”, si domandò mentre altrove Lee e Gai guardavano entusiasti.

 

“ L'allenamento da i suoi frutti!”, commentò eccitatissimo il primo. Gai annuì, non meno impressionato dai progressi dell'allieva.

 

“ Già, abbiamo davvero risvegliato le sue fiamme della giovinezza! Ora neanche quella sabbia può tenere il passo con la sua velocità.”.

 

“ E non ha neanche usato il suo asso nella manica.”.

 

*****

 

Tenten guardò la tempesta a difesa di Gaara. Dubitava sarebbe svanito molto presto, quindi doveva essere lei a romperlo e l'avrebbe fatto con un nuovo rotolo.

 

“ Pioggia di fuoco!”, esclamò scagliando su Gaara una nuova serie di Kunai e armi con attaccate vari esplosivi, che esplosero con un gesto della castana riempiendo di fiamme il ring. Quando si dissiparono parte della sabbia era diventata vetro e il tornado era stato rimpiazzato da una cupola di sabbia attorno al quale galleggiava un occhio fatto della stessa sostanza.

 

“ Quello è un occhio? Immagino lo usi per vedere fuori dalla cupola.”, mormorò Tenten sostituendo il bastone con una coppia di spade, buttandosi contro l'avversario per tagliare la sua protezione. Ma una volta avvicinatasi la cupola si trasformò in una mano di sabbia che per poco non la prese, e ogni dito divenne dunque un drago col chiaro intento di morderla, obbligandola a un continuo schivare.

 

' Ah, quindi era questa la tua strategia- pensò la maestra d'armi- vediamo che riesci a fare quando la tua difesa si rompe!'. Atterrando in uno spazio a lei più consono, incrociò le braccia, venendo avvolta da un'aura verde che si intensificò gradualmente mentre la polvere cominciava a fluttuare.

 

“ Porta dell'apertura!”.

 

*****

Nejii quasi sputò un polmone.


“ Gai- sensei le ha insegnato come aprire le Otto porte? In effetti potrebbero essere l'unico modo per sconfiggere Gaara.”, disse mentre Lee e Gai tremavano dall'orgoglio. Tecnicamente era facile aprire gli Otto cancelli che regolavano il flusso del chackra una volta che sapevi come aprire il primo. Il problema era sopportare il contraccolpo ricevuto dal fisico. La prima volta, dopo aver sperimentato il grande aumento di potere, Tenten aveva avuto bisogno di un giorno intero per tornare a muoversi.

 

Pertanto, oltre al migliorare le sue solite abilità con le armi e il tiro, la ragazza si era unito al maestro e a Lee nel loro intenso esercizio quotidiano, in modo da diventare più resistente, veloce e forte. Fino al punto da resistere al potere della Porta dell'apertura, anche se aveva rifiutato di impare il Loto frontale per personalizzare la nuova tecnica.

 

*****

“ Vediamo se la tua difesa resiste a questo, Gaara.”, disse la ragazza prendendo un kunai che avvolse con un'intensa aura bianca. Lo lanciò con tanta forza e velocità che riuscì a bucare la cupola del ninja di Suna prima di uscire dall'altra parte, lasciandolo quasi shockato mentre dietro di lui il proiettile rilasciava un forte impatto.

 

' Ha superato la mia barriera?!', si chiese Gaara, sudando copiosamente mentre Tenten prendeva altri otto kunai in cui infuse il proprio chackra. Li lanciò con un sorriso sadico e ancora una volta la cupola ricevette diversi buchi.

 

' Se continua a superare le mie difese, dovrò cominciare a muovermi!', pensò Gaara saltando via dal suo rifugio e cominciando a correre, creando poi un enorme braccio di sabbia. Lo agitò una prima volta, ma Tenten riuscì a sparire nel nulla. Intuendo un attacco alle spalle, il rosso girò rapidamente l'arto e stavolta riuscì a scagliarla via, pur non facendo molti danni.

 

“ Puoi scappare, ma non puoi nasconderti dalle mie fiamme della giovinezza!- esclamò la kunoichi ritornando a correre, prima di assumere un'espressione stranita- ehi, perchè l'ho detto?”.

 

Nonostante la sua gaffe, non smise di bersagliare il rivale con quanto aveva, obbligendo a schivare nonostante le minori abilità fisiche o deflettere i proiettili con la sabbia. Gradualmente, notò che l'aura bianca di Tenten si faceva più fievole e cominciava a rallentare.

 

' Devo rispondere anch'io al fuoco, questa è la mia occasione.', pensò formando dei sigilli.

 

“ Tomba del deserto!”.

 

Un'esplosione di sabbia si formò proprio sotto i piedi di Tenten. Nonostante un tentativo di fuga, diversi tentacoli di sabbia presero le sue gambe, espandendosi fino a intrappolarla in un bozzo.

 

' Diamine, mi ha fregato, che posso fare?- pensò impaurita dimenandosi nella sua prigione di sabbia- non ho ancora imparato a padroneggiarlo, ma non posso fare altrimenti!'.

 

L'aura che avvolgeva la ragazza si rafforzò nuovamente, diventando almeno il doppio di prima.

 

“ Porta della guarigione!”, esclamò riuscendo a liberarsi con un'esplosione di forza e separando la distanza che la separava da Gaara in un istante, colpendolo dritto al naso. Prese dunque due delle spade lanciate prima, correndo con una linea di luce verde dietro di lei.

 

' Non ho ancora padroneggiato questa tecnica, ma se Hinata ce l'ha fatta, forse...'., pensò canalizzando il suo chackra nelle armi.

 

“ Armatura di sabbia.”, disse invece Gaara coprendosi con un duro strato di polvere mentre Tenten cominciò a ruotare su sé stessa.

 

“ Tempesta furiosa di lame!”, esclamò trasformandosi ina mortale trottola diretta verso l'avversario. Questi riuscì a spostarsi per tempo con la sua sabbia, ma la ragazza ritentò con la stessa tecnica.

 

“ Arte del vento: Ruggito del deserto!”, esclamò dunque Gaara, lanciandole contro un potentissimo getto di sabbia. Nonostante la pressione, Tenten vi tagliò attraverso senza neanche essere rallentata e riuscì a procurare diversi tagli al rivale, seppur protetto dalla sua corazza.

 

' Devo rompere quello strato di sabbia.', si disse Tenten, tornando a rotare su sé stessa, ma dal basso verso l'alto come una motosega. Vedendo quel movimento tagliente, Gaara ricorse alla sua massima difesa.

 

“ Scudo di Shukaku!”, esclamò materializzando una statua simile al Monocoda, alto circa tre volte lo stesso Gaara e con uno strano cappello.Tenten ci si scagliò contro cominciando a tagliare con grande scongerto del ragazzo di Suna, ma con suo sollievo finì per rallentare dopo pochi secondi e alla fine dovette indietreggiare.

 

“ Aprire un altro Cancello sarebbe devastante- sussurrò abbassandosi sulle ginocchia- arbitro, mi arrendo. Tenterò la prossima volta.”.

 

Yugao annuì e chiamò i ninja medici, mentre Gaara si avvicinò alla sconfitta.

 

“ Non mi aspettavo un avversario così forte già al primo round, dovresti essere orgogliosa.”, disse ammirato porgendole una mano, opportunatamente presa.

 

“ Grazie. Prima o poi mi daresti un rematch?”, disse l'ancora ansimante maestra d'armi, prima di perdere i sensi.

 

 

 

 

 

*****

 

“ Devo ammettere, Jiraya, che le abilità di quella ragazza mi hanno sorpreso, ma era destinata a perdere contro Gaara sin dall'inizio.”, affermò Rasa, soddisfatto del risultato.

 

“ Hai molte speranze per tuo figlio. Ma Tenten non è neanche la più forte kunoichi di Konoha. Sasuke o Naruto potrebbero battere Gaara.”, contrabattè Jiraya incrociando le mani.

 

“ Ne dubito, nessun Genin può battere mio figlio.”, afffermò il Kazekage.

 

“ Sembri molto fiducioso.”.

 

“ Non senza motivo. Non importa chi sia il suo avversario, Gaara vincerà.”, insistette Rasa, concentrandosi sul prossimo duello. Poco più in basso Lee e Gai commentavano tristi la dimostrazione della compagna.

 

 

“ Ha avuto la sfortuna di combattere contro una difesa impressionante. Oh, se solo avesse avuto un altro po' di tempo per perfezionare l'uso delle Otto porte.”, disse Gai contrito.

 

“ Anche se la sua nuova tecnica era davvero impressionante, è riuscita a manovrarla molto bene per essere la prima volta.”, disse invece Lee, ammirato dall'inventiva della maestra d'armi.

 

“ Vero, ha comunque dato tutto il possibile. Forse è già abbastanza per essere promossa.”, concluse ottimista l'insegnante. Intanto Gaara era già tornato al box dei partecipanti.

 

“ Qual è la tua impressione, Naruto?”, domandò al compagno jinchuriki.

 

“ Impressionante, non vedo l'ora di combattere contro di te e collaudare il mio jutsu.”, rispose questi con tono entusiasta.

 

“ Beh, sono certo di poter sconfiggere chiunque qui finchè non sarà il momento di incontrarci.”, disse Gaara sedendosi.

 

“ Non è così impossibile considerando quanto sei forte, ma io lo sono ancora di più.”, ammise il biondino con un sorriso.

 

“ Come mia sorella può testimoniare.”, aggiunse Gaara, causando una risata generale.

 

****

 

“ Ultimo round di questo girone, eh? Sono molto curioso.”, disse Shisui. Accanto a lui Shizune sospirò.

 

“ E Karin dovrà affrontare la jinchuriki di Taki. Perchè deve succedere a tutti i miei allievi?”.

 

“ A Sasuke non è successo. Comunque Karin è migliorata molto, sono certo se la caverà.”.

 

“ Grazie, ma dubito il suo avversario abbia passato questo mese dormendo.”.

 

“ Beh, Karin sembrava molto sicura di sé.”, s'intromise Sakura.

*****

 

“ Aspettavo davvero con ansia lo scontro di Fu.”, disse Shibuki dalle spalti. Rasa sbuffò.

 

“ Immagino che tu sia molto fiero che possa affrontare un ninja di uno dei cinque grandi villaggi, vero?”.


“ Con tutto il dovuto rispetto, Kazekage- dono, Takikagure non sarà uno dei villaggi maggiori, ma non è un buon motivo per sottovalutarci.”, si difese il capo di Taki, che non voleva permettere a nessuno di bullizzarlo attraverso un semplice titolo. Con sua grande sorpresa e graditudine, A intervenne a suo favore.

 

“ Concordo, vediamo il duello prima di giudicare.”, disse secco il wrestler, causando anche un piccolo sorriso ironico sul volto di Jiraya.

 

“ Grazie, Raikage- dono.”.

 

*****

 

“ Uff, perchè devo essere sempre l'ultima a combattere? Sembra quasi si dimentichino di me.”, si lamentò Fu, spalancando le ali.

 

“ Già, spesso si dimenticano anche di Shino. Altra cosa che avete in comune.”, commentò Naruto.

 

“ A proposito, grazie per avermi indicato Ichiraku. Ho mangiato benissimo, anche se i miei amici erano un po' infuriati sul conto che ho accumulato.”.

 

“ Lo so, miglior posto al mondo.”, disse sognante Naruto.

 

“ Poi magari andiamo a mangiare insieme per festeggiare. Beh, augurami buona fortuna.”, disse alzandosi in volo. Karin divenne rossa.

 

“ Ehi, Naruto è mio cugino, dovrebbe augurare buona fortuna a me.”.

 

“ Davvero? Allora puoi unirti a noi. Ma dovrete pagare voi perchè ho finito tutti i miei soldi l'ultima volta.”.

 

“ Eh?”.

 

“ Non sapevo cosa ordinare, e ho ordinato un piatto di tutto. Mi è piaciuto e ho ordinato un'altra porzione d'ogni cosa. Io e i miei compagni abbiamo i portafogli vuoti.”, ammise imbarazzata la kunoichi di Taki, alzandosi in volo per cercare il team di Kakashi.

 

“ Ciao, ragazzi, spero che tiferete per me anche se affronterò una vostra compagna.”, disse una volta trovati e ricevuti i loro saluti.

 

“ Siccome è stata Karin a battermi, non avevo comunque intenzione di tifare per lei.”, commentò Kiba con un ringhio.

 

“ Avrai tutto il nostro supporto.”, la rassicurò Shino.

 

“ Anche se non conterei sul volume delle incitazioni di Shino.”, scherzò il compagno.

 

“ Oh, già sapere che è dalla mia parte significa molto per me.”, disse allegra la ragazza.

 

“ Fu, non per fare il maleducato, ma non dovresti tornare nell'arena?- le fece notare Kakashi- Yugao e sembra impaziente.”.

 

“ Oh, giusto. A dopo!”, concluse la kunoichi scuotendo la testa e atterrando nell'arena. Nel frattempo anche Karin si era messa a cercare due persone, che trovò facilmente grazie alle sue abilità da sensitiva. La prima era sua madre, a cui mandò un saluto con la mano. L'altro era Nejii, tra le prime file.

 

 

 


“ Nejii, augurami buona fortuna!”, disse agitando allegramente la mano verso di lui. Normalmente il ragazzo si sarebbe limitato a un cenno, ma a quella distanza non sarebbe stato notato, quindi dovette ricambiare con lo stesso saluto, cosa che non passò inosservata alla sua famiglia.

 

“ Quella ragazza sembra esserti molto vicina, chi è?”, gli chiese Hizashi. Nejii deglutì, vagamente imbarazzato.

 

“ E' una compagna di Sasuke Uchica. Dopo che mi ha pestato, lei mi diede le prime cure. Senza di lei, non mi sarei ripreso tanto in fretta.”.


“ Capisco.”, disse semplicemente il padre, sebbene Hikari non fu altrettanto soddisfatta.

 

“ Tutto qui?”, domandò incredibilmente curiosa, avvertendo qualcosa di più nell'Uzumaki.

 

“ No, qualche giorno fa le ho anche offerto il pranzo. E ammetto di apprezzare la sua compagnia.”, confessò quindi Nejii. Lei sorrise sorniona .

 

“ Oh, quindi state insieme.”, disse battendo le mani.

 

“ Neji nii- san ha una ragazza!”, lo prese in giro Hanabi.

 

“ N- non è vero.”, disse Nejii diventando rosso pomodoro. A Hikari venne voglia di schiaffeggiarlo, per essere un genio poteva essere incredibilmente ingenuo.

 

“ Non appena torniamo a casa, Nejii- kun, dobbiamo fare una bella discussione.”, affermò la capoclan, lasciando il nipote a dir poco esterrefatto mentre il nuovo scontro stava per cominciare.

 

“ Che l'ultimo round del primo girone, tra Karin di Konoha e Fu di Taki, cominci!”, esclamò Yugao prima di saltare via in disparte. Karin formò subito dei sigilli.

 

“ Tecnica dei cloni ombra!”, esclamò evocando quattro copie, il massimo per lei. Assieme ai rinforzi, circondò l'avversaria, che non sembrò spaventata.

 

“ Ti sei scordata che posso volare? Circondarmi è inutile.”, affermò lei alzandosi in volo.

 

“ Oh, me l'aspettavo. Tecnica delle catene adamantine!”.

 

Le cinque ragazze alzarono le mani, sparando altrettante catene di chackra, più semplici da controllare rispetto a quando evocate sulla schiena, oltre che meno costose in termini di energia. Fu imprecò più volte mentre le catene la sfioravano, finchè la sua caviglia non venne afferrata da una di esse, riportandola a terra.

 

“ MEEERDA!”, gridò ancora Fu prima Karin e copie la sbattessero al terreno attraverso la propria forza potenziata dal chackra.

 

“ Bel lavoro, ragazze.”, esultò Karin complimentandosi coi propri cloni. Ma con sua sorpresa Fu si rialzò dall'appena formato cratere con una manciata di graffi e un po' di confusione.

 

“ C.... che brutalità? Continuiamo?”, domandò allegra. Il suo atteggiamento noncurante fece incavolare ancora di più Karin, che la puntò teatrale.

 

“ Prendetela!”, ordinò. Ogni clone prese due kunai, lanciandosi all'assalto, ma Fu fece lo stesso e senza particolari problemi li distrusse uno a uno.

 

“ Divertente, ma vediamo come te la cavi con questa. Arte del vento: Tecnica dell'uragano selvaggio!”, disse creando un potente vortice che spinse all'indietro Karin, che rispose con un suo jutsu.

 

“ Arte della terra: Tecnica del muro di roccia!”, esclamò sbattendo le mani a terra e materializzando un alto muro che bloccò il vortice... ma non Fu, che lo spaccò con un singolo pugno per poi avvicinarsi alla rossa.

 

' L'ha fatto apposta per intimidirmi. Questa ragazza non è stupida come sembra.', credette Karin preparandosi all'impatto.

 

' Ah, mi sono rotta un'unghia colpendo il muro. Avrei dovuto volarci sopra.', pensò seccata la kunoichi.

 

*****

 

“ Quella ragazza è molto forte, Shibuki.”, si complimentò Jiraya, osservando il coraggio e la forza di Fu.

 

“ Già, è una ragazza molto speciale.”, sorrise il leader di Taki. Jiraya gli rispose con un tono più sardonico, appena un sussurro nell'orecchio.

 

“ Non si direbbe sia stata aiutata da due jonin, vero?”. Shibuki impallidì.

 

“ Hokage- dono... sono certo che...”.

 

“ Goditi il combattimento, per ora. Ne parleremo a fine esami.”, affermò l'Hokage con un finto sguardo di rassicurazione, tornando a concentrarsi sullo scontro in atto.

 

Una volta abbastanza vicina, Fu preparò un'altro pugno. Karin riuscì a bloccarlo e fece lo stesso col seguente, mettendoci tutta la sua forza finchè l'avversaria non potè liberarsi. La fece quindi roteare fino a lanciarla in aria, dove però aprì le ali per dirigersi di nuovo contro di lei.

 

“ Oh, merda- esclamò schivando di poco la meteora verde che si schiantò a terra. Nuovamente la ragazza uscì dall'impatto senza danni- Ma che ti danno da mangiare?”.

 

“ Ho mangiato un sacco di ramen questa settimana, ma credo abbiamo già avuto questa discussione- affermò la ragazza prima che il suo stomaco brontolasse- umh, sembra che il ramen al peperoncino non vada molto d'accordo col mio stomaco.”.

 

“ Allora mi servirà più potenza di fuoco.”, affermò Karin prendendo un kunai cui era attaccato una pergamena esplosiva, lanciandola ai piedi di Fu. Schivò la conflagrazione solo perchè Karin ne lanciasse altri tre in rapida successione. Quando tentò di rimettersi in volo, l'Uzumaki creò un gran numero di catene, avvolgendole attorno alle gambe della jinchuriki per tentare di riportarla a terra.

 

Ma Fu lottò con quanta forza aveva, spingendo nella direzione opposta per non finire di nuovo a terra. La sfida di forza proseguì per diversi minuti, finchè alla kunoichi di Taki non venne in mente un'altra folle idea, cominciando ad abbassarsi di quota.

 

Karin sorrise pensando di averla finalmente stancata, ma con suo orrore Fu stava solo volando verso di lei a tutta velocità coi pugni in avanti. La povera ragazza non riuscì a muoversi per tempo e ricevette in pieno l'impatto. Quando il seguente polverone si diradò, tutti videro Fu seduta sullo stomaco di Karin, che perdeva sangue dalla fronte, mentre i suoi occhiali rotti giacevano poco distante. Era chiaro che non fosse più capace di combattere, quindi Yugao chiamò i ninja medici e dichiarò Fu vincitrice.

 

La jinchuriki si buttò in una danza della vittoria, incurante del didegno degli spettatori locali, infastiditi dalla seconda sconfitta di fila da parte di uno straniero contro un ninja di Konoha. I loro fischi non fiaccarono la danza di Fu, che continuò finchè Yugao non la rimandò ai box.

 

“ Uff, non pensavo qui ci fossero leggi contro la danza.”, disse mogia tornando a sedersi.

 

“ Immagino fosse chiedere troppo che entrambi i miei genin vincessero.”, si lamentò Shizune, abbandonandosi sui braccioli.

 

“ Dai, Karin ha combattuto molto bene- la rincuorò Tsunade- e inoltre uno dei medici è proseguita fino alle fasi avanzate, anche se non è della tua squadra.”.

 

“ Sono felice per Hinata, ma non so quanto potrà fare contro Naruto- kun.”.

 

“ Pensate che Naruto nii-san riuscirà a combatterla.”, domandò Hagame.

 

“ Nah, è pazzo di lei. Si tratterrà.”, rispose Kaida.

 

“ E Hinata? Anche lei si tratterrà?”, chiese di nuovo il fratello.

 

“ Forse? Non l'ho mai vista molto aggressiva, specie contro Naruto.”, rispose incerta l'albina, ancora inesperta sulle questioni di amore. Hagame sbuffò e si mise la mano sul mento.

 

“ Allora sarà un incontro noioso.”.

 

*****

Tenten aprì gli occhi, non capendo dove si trovasse. Ricordava solo lo scontro con Gaara e di essersi arresa dalla stanchezza. E ora era in un letto, piena di bende. Provò a rialzarsi, ma un'ondata di dolore attraversò tutto il suo corpo.

 

“ Ugh.”, si lamentò, attirando l'attenzione dell'altro occupante dell'infermeria.

 

“ Attenta, eri ridotta molto male quando sei arrivata.”, disse questi, accanto a lei. Voltandosi vide Haku, ridotto in uno stato non molto migliore. Non molto distante c'erano anche Choji, Temari e Tamaki, apparentemente addormentati.

 

“ Haku? Da quanto sono qui?” , domandò la ragazza cercando di mettersi comoda.

 

“ Circa venti minuti. Lo stadio ha tremato un paio di volte, immagino l'ultima ti abbia svegliato. Come stai?”, chiese lo Yuki, ricevendo in risposta un grosso sospiro.

 

“ Ero così vicina a vincere, ho danneggiato il mio corpo in maniera quasi irreversibile. E non è servito a niente, Gaara è quasi impossibile da sconfiggere.”.

 

“ Ti capisco, affrontare Sasuke è stato un incubo. Forse con la mia affinità per l'acqua ce l'avresti fatta.”.

 

“ Io ho il tuono, ma non ho mai lavorato molto sul chackra elementale.”, rispose Tenten, lasciando dunque spazio a qualche secondo di silenzio, prima che Haku parlasse di nuovo.

 

“ Ehi, Tenten- chan? C'è qualcosa che volevo dirti alla fine del torneo, ma siccome siamo qui soli non credo ci sia bisogno di rimandare.”.

 

“ Che vuoi dirmi?”.

 

“ Beh, sei gentile, intelligente, forte. Mi piaci.So che non ci conosciamo così tanto, ma vorresti uscire con me di tanto in tanto?”.

 

“ Davvero ti piaccio?”, domandò stupefatta la maestra d'armi, sentendo le farfalle nello stomaco. Fino ad allora si era concentrata solo sulla sua carriera di ninja, non interessandosi ai ragazzi e non ricevendo interesse da loro( cosa che solo adesso la infastidiva un pò).

 

“ Scusa se sono troppo diretto, ma sono stanco di tenermi tutto dentro.”, disse il ragazzo, muovendosi nel suo lettino, con un volto un po' affannato per lo scontro e la confessione.

 

“ Ora capisco perchè Naruto mi aveva dato i tuoi auguri.”, ridacchiò Tenten.

 

“ Cosa ti ha detto?”.

 

“ Non importa. Ammetto che mi hai preso di sorpresa, ma sono molto felice. Dammi giusto un po' di tempo per pensarci.”.

 

“ Aspetterò molto volentieri.”.

 

“ Non ti aspettare però che ti dica di sì. Mi hai preso molto di sorpresa.”.

 

“ Lo so, prenditi solo tutto il tempo che ti serve.”.

 

“ Già, meglio se dormo un po'.”.

 

“ Seguirò il tuo esempio. Non vedo l'ora di scoprire chi ha vinto.”, disse Haku, riabbandonandosi al proprio riposo, molto più tranquillo.

 

“ Anche se non credo che sarò capace di dormire dopo questa bomba.”, scherzò Tenten prima di chiudere gli occhi.

*********

Perdonate l'ennesimo ritardo, visto che non mi faccio sentire da... gennaio? Forse ancora prima? Comunque, gli ultimi esami e la laurea, specie vista la situazione in Sicilia, mi hanno obbligato a lasciare questa traduzione da parte per concentrarmi su altro. Non sono certo se potrò consegnare presto gli altri capitoli, ma sono lieto intanto di dire che la storia originale si è conclusa in maniera esemplare. Spero stiate tutti bene, a risentirci.

  
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