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Autore: Allen Glassred    07/10/2021    1 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Federico si alza da terra, dopo essere stato duramente colpito dagli avversari. La moglie Beatrice stringe invece a sé loro figlio Luca, spaventata: perché mai i ribelli li avranno attaccati? Che cosa vogliono? In oltre: perché colui che sembrerebbe il loro capo sembra odiare particolarmente il loro bambino? Il giovane dalla chioma corvina fa un passo avanti e, istintivamente la donna ne fa uno indietro mentre il marito sguaina la spada: a fatica è riuscito a contrastare il potere dell’avversario per potersi alzare, non intende permettergli di avvicinarsi a sua moglie ed al figlio, al costo di perdere la vita. “ Avanti, levati dai piedi “. Gli intima solamente il giovane dalla lunga chioma corvina, ma l’altro scuote energicamente il capo.

 

“ Dovrai passare sul mio cadavere, prima di far del male alla mia famiglia “. Ribatte determinato, per poi porre la spada in difesa. Da prima colui che si è rivelato essere Dominique lo osserva quasi sorpreso, in seguito si lascia andare ad una risata di scherno.

 

“ Mi fa ridere, come proteggiate un bambino che non ha nemmeno una goccia del vostro sangue “. Commenta, per poi darsi un contegno e puntando lo sguardo verso l'avversario. “ Ma no: non ho intenzione di far del male a quel piccolo bastardo, piuttosto mi piacerebbe conoscerlo. In fin dei conti, è pur sempre mio cugino in un certo senso “. Non trattiene un’altra risatina, che a parere dei coniugi lo fa semplicemente sembrare più pazzo di prima.

 

“ Mio signore, non sporcatevi le mani con questi inutili! Ci pensiamo noi a toglierli dalla vostra strada “. Commenta semplicemente uno dei ribelli, ma a quella frase Dominique fa un gesto di diniego con il capo.

 

“ Tranquillo, ho proprio voglia di sporcarmi le mani di sangue: sarà divertente “. Ghigna compiaciuto e, senza dare a nessuno il tempo di rispondere attacca Federico con la propria spada. “ Vediamo come contrasti questo! “. Fa semplicemente il figlio di Veronica ed Antoine, mentre immediatamente l’altro si prepara alla difesa. Seppur a fatica contrasta il fendente di Dominique, le loro spade si scontrano ma l’una non riesce a raggiungere l’altro per sferrare il colpo risolutivo.

 

“ Perchè tanto odio verso di noi?! “. Chiede semplicemente l’uomo dalla chioma bionda. “ Siamo sempre rimasti fuori da ogni disputa, allora perché?! “. Ripete, mentre tiene a fatica la spada in difesa: se Dominique riuscisse a colpirlo, il suo fendente raggiungerebbe dritto il suo collo e porrebbe così fine alla sua vita, non può assolutamente permettersi di cedere in alcun modo.

 

“ Perchè?! “. Chiede ad un certo punto il cugino di Vanitas, nella stessa situazione dell’avversario: se Federico riuscisse a disarmarlo potrebbe anche riuscire a colpirlo alla gola con il suo fendente. “ Perchè io vi odio tutti. Voi e quel maledetto cacciatore che mi ha distrutto la vita, siete il male che più di tutto desidero estirpare. E credimi, ci riuscirò! “. Con una violenza inaudita riesce a gettare a terra Federico, forte del potere della Luna Rossa che, improvvisamente è tornata a regnare nel cielo di Veritas: non la si vede spesso, eppure di recente si è palesata parecchie volte, anche se il motivo è al momento ignoto. Senza pensarci su due volte e con gli occhi iniettati di una luce cremesi, il cugino di Vanitas si avvicina a Beatrice e Luca. La donna stringe forte a sé il bambino mentre, ad un cenno del loro signore due ribelli la afferrano malamente, dividendola così dal piccolo e stringendole forte le braccia, impedendole così di scappare.

 

“ Luca! Luca, no! “. Grida disperata la donna, mentre il marito si trova immobilizzato dal potere della Luna Rossa.

 

“ Fatela stare zitta “. Ordina semplicemente il corvino e, a quella frase uno schiaffo da parte di uno dei due uomini che la tengono immobilizzata tramortisce Beatrice, ancora una volta. “ Ed ora, vediamo un po' chi abbiamo qui… “. Sibila, mentre Luca indietreggia spaventato ed iniziando a piangere.

 

“ Padre! Madre! “. Continua a piangere il bambino, comprensibilmente spaventato: non si è mai trovato di fronte a dei ribelli, ancor meno al loro vice capo e, ovviamente la cosa lo spaventa. Il suo terrore tuttavia, sembra divertire il nipote di Luna che, sorprendentemente non parrebbe aver intenzione di ferire il bambino. Calmandosi un momento sogghigna compiaciuto.

 

“ Finalmente soli “. Sibila, trattenendosi a stento: si inginocchia per arrivare all’altezza del ragazzino, che indietreggia fino a quando, all’improvviso non sente il corpo immobilizzato: il potere della Luna Rossa lo sta trattenendo in quella posizione. “ Così, tu sei Luca. Il figlio di quel dannato cacciatore e di Jeanne “. Sibila, mentre il bambino non capisce il senso di quella frase. Ma non ha il tempo di domandare nulla: il corvino afferra il suo mento tra due dita, scrutando il suo viso centimetro per centimetro. “ Le assomigli, a tua madre. Ma purtroppo per te, ancor di più assomigli a quel bastardo di tuo padre… “. Quelle parole non fanno altro che confondere il bimbo dalla chioma mogano, quegli occhi color cremesi, crede non li scorderà mai in tutta la sua vita. “ Ma scommetto che il tuo sangue ha ancora il sapore di quello degli Hikari “. Commenta poi, mentre con la mano libera accarezza il collo del bambino. “ Oh, povero piccolo: i tuoi ricordi sono sigillati, per questo non sai nulla delle tue origini. E questo incantesimo ti fa sembrare più grande della tua età, per nasconderti e tenerti al sicuro. Davvero furba la tua mammina, ma non basterà… “. Luca sbianca in volto, mentre Dominique lo osserva qualche momento: ha promesso di non uccidere Luca, ma non per questo gli è vietato fare altro. In un momento punta le zanne affilate al collo del ragazzino, mantenendo il suo ghigno sadico. “ Ci penserò io, a darti i tuoi ricordi ed i tuoi poteri. Credimi moccioso, dopo questo odierai i tuoi genitori. Sia quelli biologici che questi due bugiardi “. Sta per mordere il bambino, Federico grida.

 

“ No! Fermati!! “. Fa disperato ed impotente, Beatrice è tramortita e non può intervenire. Luca è totalmente immobilizzato sia dal potere della luna rossa che dalla paura. Poi, in un momento il sangue macchia quell’erba verde ed illuminata dai raggi lunari.

 

Luca apre gli occhi di scatto, ancora piangente: strano pensa, non sente dolore eppure, lo ha visto chiaramente il sangue ha macchiato l’erba del giardino. “ Cosa…? “. Mormora solamente, accorgendosi di essere tra le braccia di qualcuno e, allo stesso tempo avvertendo un intenso aroma: gli pare rosa o cannella, non ne è certo ma, non sa nemmeno lui perché gli sembra famigliare.

 

“ Stai bene? Ti ha per caso fatto qualcosa? “. Chiede una donna, la giovane donna che lo sta stringendo forte a sé e quasi piangendo.

 

“ Io sto bene… ma voi siete…! “. Luca rimane a dir poco sconcertato: la riconosce! La donna che lo sta stringendo a sé è la principessa Jeanne! D’altra parte, Dominique è rimasto immobile per qualche, interminabile istante. In seguito sente il sangue scendere dal graffio al viso ed il braccio far male: ecco dov’è stato ferito, così improvvisamente da non poter reagire.

 

“ Razza di bastardo, prendertela così con un bambino! Non ti vergogni?! “. Una voce: una voce che il figlio della Principessa Veronica conosce sin troppo bene. Senza nemmeno dargli una risposta toglie uno dei guanti, per poi portare un dito alla ferita sul viso: il sangue cade inevitabilmente su di esso. Senza dare una risposta al rivale porta quello stesso dito alle labbra, percependo su di esse il sapore del suo stesso sangue.

 

“ La Principessa ed il cacciatore, ma guarda che sorpresa “. Fa semplicemente il corvino, voltandosi e guardando finalmente il suo eterno rivale, la causa di tutti i suoi problemi. “ Garry Perry “. Lo chiama, mentre l’altro lo osserva ancora infuriato: non ha usato la spada come da prima si poteva pensare, ma ha sparato con una pistola antivampiro.

 

“ Dominique Lunettes “. Risponde il giovane dalla chioma argentea, mentre l’avversario porta una mano alla ferita.

 

“ Mi hai rovinato il vestito nuovo “. Commenta solamente il corvino, mentre l’argento non può fare a meno di fare una smorfia di disgusto. “ Pazienza: la pagherai anche per questo “. Sussurra semplicemente Dominique, estraendo il proiettile dalla ferita come se nulla fosse. “ Uhm… argento? Credevi di farmi qualcosa con i proiettili d’argento? “. Chiede, ridendo ancora una volta. “ Ah! Che dolore, che sofferenza! Quanto mi piace… “. Fa, mentre Garry scuote il capo.

 

“ Sei anche masochista, oltre che pazzo? “. Chiede, mentre istintivamente Jeanne stringe a sé Luca.

 

“Va tutto bene tesoro, va tutto bene “. Sussurra, baciandogli il capo spaventata: ha temuto di arrivare tardi, ha temuto di non riuscire a salvare Luca in tempo e che anche i suoi genitori adottivi potessero rimanere coinvolti.

 

“ Sarò anche pazzo, ma sarò il pazzo che ti farà fuori con queste mani, anche solo per il fatto di aver osato ferirmi “. Commenta solamente, mentre Jeanne scuote il capo.

 

“ Noi avevamo un patto! Non puoi fare quello che vuoi! “. Fa semplicemente, mentre Garry la osserva: di che patto sta parlando? Senza dargli il tempo di domandare nulla, il corvino finge di riflettere per poi dare una risposta.

 

“ Vero dolcezza, hai ragione: avevamo un patto, ed io mantengo sempre la parola “. Si lecca le labbra sporche di sangue, per poi voltarsi. “ Per oggi mi sono divertito abbastanza, ma la prossima volta non vi andrà altrettanto bene “. Salta su un albero, dirigendosi verso la foresta. Ma a quella vista Garry pare alterarsi maggiormente.


“ Vieni qui, bastardo! “. Grida su tutte le furie, gettandosi a capofitto al suo inseguimento. Si, pensa: stavolta chiuderà i conti con Dominique Lunettes, lo farà a qualsiasi prezzo. Jeanne vorrebbe da prima seguire i due, ma pensa che in quel momento la priorità è Luca: stringe a sé colui che è suo figlio, spaventata: ha davvero temuto di perderlo, stavolta. In oltre pensa, anche Federico e Beatrice hanno corso un grave pericolo: deve pensare ad un modo per proteggerli, anche se forse, lo sa bene, il modo è solo uno.

 

Intanto Garry ha seguito Dominique fino alla foresta oscura. Accorgendosi di essere inseguito tuttavia, invece di dileguarsi il giovane erede di Veronica ed Antoine fa un ghigno compiaciuto per poi fermarsi, poco più indietro Garry gli punta la pistola antivampiro che ha portato con sé e con la quale già gli ha sparato una volta. “ Fermo, bastardo! “. Grida infuriato l’argento. Riprendendosi un momento dopo quella corsa. Da prima il corvino rimane in silenzio, per poi lasciarsi andare ad una sadica risata poco rassicurante.

 

“ Vieni a prendermi, cacciatore “. Lo provoca deliberatamente e, su tutte le furie il giovane Perry parte all’attacco: spara un paio di volte per poi afferrare il pugnale che tiene sotto il soprabito, pronto ad affondare un fendente. Tuttavia, a quella vista Dominique non pare intimidirsi: con la propria spada para colpo dopo colpo, nessuno dei fendenti né i proiettili lo raggiungono più. “ Ma credevi davvero di poter ferire per la seconda volta un membro della famiglia reale? Al massimo, uno come te potrebbe solo baciarmi le scarpe “. Continua il corvino, mentre a quella frase Garry sente la collera impadronirsi di lui.

 

“ Stavolta ti ammazzo, maledetto! Farò ciò che non sono riuscito a fare quasi quattro anni fa! “. Tuona infuriato, parando alcuni fendenti della spada dell’avversario. Alcuni proiettili si conficcano nelle cortecce di vari alberi, altri vengono invece scalfiti dai fendenti del pugnale e della spada.

 

“ Oh che paura, guarda! Adesso mi metto a tremare “. Continua a provocarlo Dominique, evitando colpo su colpo: Garry sta combattendo in preda all’ira, i conti in sospeso con quel bastardo sono molti e lui li vuole saldare, ma così facendo gli sta inavvertitamente dando un grosso vantaggio.

 

“ Ti faccio vedere io! “. Continua furioso il cacciatore, non riuscendo tuttavia ad evitare un fendente: il suo fianco inizia a sanguinare copiosamente, mentre a lui cade la pistola antivampiro. Fa per afferrarla malgrado l’atroce dolore, ma Dominique è più rapido e la allontana con un calcio, per poi mettere un piede sulla mano dell’altro per assicurarsi che non possa scappare e costringendolo a rimanere a terra.

 

“ Sei davvero deludente, e io che mi aspettavo uno scontro epico: si diceva che fossi il degno erede di Haruka Perry, ma forse è una menzogna. E d’altronde non mi stupisce nemmeno, che non assomigli a quell’uomo… “. Si ferma, per poi inginocchiarsi per arrivare all’altezza di Garry: il giovane Hunter vorrebbe reagire, tuttavia il fianco gli fa un male atroce ed il sangue continua a defluire dalla ferita. Senza il minimo preavviso, il corvino toglie il piede dalla mano di Garry, per poi afferrarlo per i capelli e costringendolo ad alzarsi. “ Chissà cosa direbbero la dolce Jeanne e la cara Mina, nel sapere ciò che sto per farti… “. Continua il discorso per poi interromperlo a metà, mentre Garry cerca di colpirlo con il pugnale.

 

“ Non osare nominarle, non ne sei degno! “. Fa per colpirlo malgrado il dolore, ma ovviamente l’avversario riesce a fermare il suo fendente: gli afferra il polso, stringendo così forte da fargli male mentre l’altra mano non gli lascia i capelli.

 

“ Non osare provarci, ti avverto “. Sentenzia il cugino di Vanitas, mentre l’altro si dimena per farsi lasciare andare. “ Finalmente, dopo anni ed anni posso vendicarmi. Credimi, questo farà molto male “. Sentenzia poi, spingendo il rivale contro un albero: un bagliore blu passa nei suoi occhi, Garry lo riconosce molto bene ed inizia ad agitarsi. Si sente in trappola: se solo non fosse ferito saprebbe reagire, ma il dolore gli sta facendo perdere lucidità e dando un grosso vantaggio a Dominique. Dominique, che punta il suo sguardo illuminato di una luce blu intenso in quello di Garry per poi ghignare sadico. “ Hanno perdonato Mina, ma cosa faranno quando anche l’erede dei Perry diverrà ciò a cui loro danno la caccia? Cosa faranno quando anche tu avrai risvegliato le tue memorie? Eh, Garry? “. Chiede poi l’erede di Veronica e, senza dare il tempo a Garry di ribattere da un forte strattone ai suoi capelli, obbligandolo ad inclinare la testa di lato ed esponendo il collo. Un dolore lancinante fa capire all’argento cos’è accaduto: è stato morso. No: no, pensa! Non può essere! Istintivamente e senza sapere dove, stringe forte la mano sul pugnale per poi riuscire a colpire il rivale che, preso di sorpresa si stacca dal suo collo. “ Brutto figlio di puttana… “. Sibila, la bocca ancora sporca del sangue di Garry. Non è sufficiente, pensa: il morso non è stato abbastanza profondo per trasformarlo, il veleno non ha nemmeno iniziato a fare effetto e non lo ha immobilizzato, è successo tutto troppo rapidamente. Da parte sua invece, Garry ansima pesantemente: ha avuto paura, ma proprio in virtù di tale paura ha agito istintivamente riuscendo, fortunosamente, a salvarsi prima che le zanne di Dominique affondassero ed il veleno afrodisiaco lo paralizzasse, rendendolo incapace di reagire.

 

“ Non ti sarà facile avermi, maledetto “. Sibila l’argento, ansimando pesantemente mentre la mano libera rimane sul fianco, sanguinante: le forze stanno diminuendo, ma Garry sa benissimo di non doverlo dare a vedere o per lui sarà la fine!

 

“ Ma ci riproverò “. Commenta acido l’altro, pulendosi la bocca dal sangue di Garry. “ Ripetutamente “. Conclude poi, attaccandolo con tutta la forza e riuscendo, stavolta a gettarlo contro un albero. Garry non riesce a reagire a causa del dolore dato dalla ferita al fianco e, quando apre gli occhi si trova la spada dell’avversario puntata alla gola. “ Oh, sei caduto? “. Chiede con ironia il corvino, ferendo il collo del giovane Hunter con la lama affilata. “ Ti fa male? Bene: dimmi quando fa più male “. Commenta poi, deciso a chiudere i conti con lui. “ Addio “. Sibila solamente il corvino, poi del sangue macchia quell’erba fino a quel momento rimasta verde ma, in quel momento macchiata dal rosso del sangue e dal bianco della neve, che sta iniziando a cadere.

 

Una guardia spinge malamente Rosina, mentre questa inizia a protestare e gridare. “ Ma come ti permetti di mettermi le mani addosso?! “. Fa la bionda, alterata. A quella frase tuttavia, la guardia sghignazza sonoramente per poi prendere parola, con strafottenza.

 

“ Ordini del nostro signore: ha detto che di chiudervi nella vostra stanza, per evitare che creiate noie “. Ghigna trionfante: deve dire che non ha mai sopportato troppo Rosina, ed ora che ne ha l’occasione per lui è un piacere vendicarsi.

 

“ Il vostro signore?! Ma come osate?! Qui l’unico a comandare è il re! “. Grida alterata la madre di Jeanne, ma a quella frase l’altro la deride ancora una volta.

 

“ Appunto, il Re è Vincent ora. Quindi, chiunque gli sia accanto come il nostro signore, è il solo che insieme a lui potrebbe ordinarmi alcun che “. Precisa, mentre la donna stringe i pugni in ira. Sta per ribattere, ma improvvisamente una giovane domestica si frappone tra lei e la guardia.

 

“ Nox? “. Chiede semplicemente l’uomo, mentre lei lo guarda con i suoi occhi del color dello smeraldo, i capelli corvini raccolti in uno chignon dietro il capo e la divisa da cameriera come vestiario.

 

“ Lascia che sia io ad occuparmi di Donna Rosina: sono gli ordini del nostro signore “. Sentenzia semplicemente la donna mentre, a quella frase l’uomo non può fare a meno che annuire: seppur riluttante indietreggia di qualche passo, sbuffando sonoramente.

 

“ E sia: occupati tu di questa sgualdrina che si è insidiata al posto della nostra amata regina Luna, aspettando solo il momento opportuno. Occupati tu della donna che probabilmente, fu in parte responsabile del suo omicidio da parte di quei cani di cacciatori “. Fa acido l’uomo, mentre Rosina pensa che forse, con il suo comportamento si è un po' meritata tutto quel disprezzo da parte dei sudditi di Luna e dei suoi figli. Abbassa lo sguardo mentre, una volta che l’uomo se n’è andato la cameriera le si avvicina. Rosina si aspetta altre parole di disprezzo, tuttavia così non è: con sua sorpresa, Nox le pone una mano sulla spalla e l’aiuta ad alzarsi da terra.

 

“ Donna Rosina, vi sentite bene? “. Chiede gentilmente la corvina, mentre lei la osserva stranita.

 

“ Sto… sto bene, ma credevo che anche tu come quell’uomo… “. Non finisce la frase: Nox scuote il capo ed aiuta Rosina a sedersi sul letto.

 

“ Anche io amavo profondamente la Regina Luna, so dei vostri errori ma so anche che non siete stata voi ad ucciderla. In oltre, siete una donna: non posso accettare che veniate trattata così “. Sussurra, avvicinandosi e pulendo il labbro della donna con un fazzoletto: infatti, la guardia non si è certamente risparmiata e, per trascinarla nella sua stanza non ha esitato a darle uno schiaffo.

 

“ Grazie, di tutto… “. Sussurra a sua volta la bionda, sollevata nel sapere di avere un’alleata, almeno una, in quel palazzo che ormai non sente più come casa sua. “ Cielo… non oso pensare cosa succederà quando i miei figli torneranno qui e scopriranno la verità, che… “. Non osa nemmeno dirlo, anche se la verità è questa: forte di ciò che ha fatto ad Ivy e convinto che ora la futura Regina porti in grembo suo figlio, Vincent ha usurpato il trono reclamandolo per sé, in quanto primo ad aver dato un erede alla Principessa e della legge che, a suo tempo, suo nonno Vanitas scrisse e mise in vigore in prima persona.

 

“ Milady, se posso fare qualcosa per voi, qualunque cosa… non esitate, vi prego “. Fa semplicemente Nox, pronta a tutto: sarà pur stato pazzo, ma per lei il solo ed unico re è e rimane Vanitas. Vincent ha usurpato il trono e lo ha fatto addirittura mentre il fratello è ancora assente, un atto vile e meschino che né lei né il marito possono tollerare.

 

“ Oh no, no… “. Mormora a sua volta Rosina, scuotendo il capo per poi prendere le mani della cameriera nelle proprie. “ Non ti metterei mai in pericolo, ma la tua lealtà, non la scorderò mai. E te ne ringrazio “. Sentenzia. A quelle parole Nox scuote il capo, sedendosi accanto alla donna: ora non sembrano cameriera e padrona, ora sono semplicemente due donne che hanno trovato un’amica l’un l’altra.

 

“ Qualsiasi cosa, Donna Rosina: ditemi quello che devo fare e lo farò, a qualsiasi prezzo “. Sentenzia la corvina e, per un istante in lei la donna rivede lo sguardo di una persona. Una persona che ha conosciuto solamente per poco, purtroppo: lo sguardo di Antoine Hikari, il padre di Dominique e marito della Principessa Veronica. Passato il primo istante di sorpresa, la bionda decide di accettare l’aiuto della domestica.

 

“ Va bene: ti affido un compito, ma tu mi devi giurare che sarai prudente “. Sentenzia e, a quelle parole Nox annuisce determinata: la stessa determinazione di Veronica, non c’è dubbio. Perché, pensa Rosina? Perché le vengono in mente i genitori di quel pazzo psicopatico di Dominique, se guarda Nox? La mente le sta giocando un brutto scherzo pensa, non c’è che dire. La voce della cameriera la riscuote dai suoi pensieri.

 

“ Ve lo giuro: farò l’impossibile per portare a termine il compito che mi affiderete “. Sentenzia, pronta ad esaudire le richieste di Rosina, la quale si dirige verso la scrivania presente nella sua stanza, determinata: forse pensa, può ancora fare qualcosa. E lo farà, al costo della vita farà tutto ciò che è in suo potere per porre fine al regno di questo falso re.

 

Vincent è ancora alla sala del trono, quando improvvisamente avverte una sensazione: è come se qualcuno lo osservasse. “ Sei tu…? “. Chiede solamente, credendo per un momento che il fratello sia tornato e che stia aspettando di attaccarlo nell’ombra. Un tocco gelido e fugace sulla sua spalla, il giovane erede di Kaname e Luna si alza di scatto dal trono e si volge a controllare se ci sia qualcuno dietro di sé. “ Sei tu?! “. Grida poi, mentre una tetra risata si spande in tutta la sala e gli fa perdere le staffe. “ Fatti vedere, vigliacco! “. Grida, mentre con il potere della Luna Blu disintegra una parete. Ansima pesantemente, come fosse nel pieno di un attacco di panico. “ Bastardo… “, Sibila, senza riuscire a calmarsi. Di nuovo: un tocco sulle sue spalle seppur, di fatto non pare ci sia qualcuno nella sala del trono.

 

“ Hai paura, Vincent? “. Chiede una voce: una voce che a Vincent sembra di conoscere ma che, allo stesso tempo non ha mai sentito prima.

 

“ Chi sei?! Come osi entrare alla sala del trono senza permesso e rivolgerti a me in questo modo?! “. Grida furioso, lanciando un secondo attacco.

 

“ Fai bene ad avere paura, sai? “. Chiede ancora quello che, di fatto è uno spirito nero come le tenebre più profonde. “ Perchè presto, tuo fratello verrà qui e ti farà pagare il conto delle tue malefatte. Incluso aver usurpato il trono in modo illegittimo e stuprato Ivy “. Ghigna lo spirito, il suo tocco si fa gelido e quasi doloroso allo stesso tempo.

 

“ Basta, taci!! “. Grida furioso il biondo, credendo di stare davvero impazzendo dato che, di fatto solo lui sente e vede quello spirito oscuro.

 

“ Oh, come siete adorabili! La ruota ha iniziato a girare, molto presto tutte le mie adorate bamboline saranno riunite in un’unica, meravigliosa danza finale “. Ride malignamente, mentre Vincent sente quasi l’aria mancare: lo spirito ha ragione! Se si sapesse che il potere del Re non è ancora suo, cosa succederebbe? Se si scoprisse che qualcosa nel suo piano è andato storto, persino i suoi stessi sottoposti potrebbero tradirlo ed abbandonarlo!

 

“ No!! “. Grida infuriato il falso Re, per poi correre fuori dalla sala del trono. Urtando indistintamente la servitù, giunge in giardino: il luogo dove incontrò per la prima volta Ivy, pensa. Il luogo dove, qualche anno prima, incontrò anche il fratello ma fu cacciato da lui, quando scoprì che il minore si era alleato con i ribelli. Quasi senza rendersene conto si appoggia al tronco del salice piangente di Luna, riprendendo il controllo di sé stesso. “ Io sono il Re: io sono il solo ed unico Re, fino a quando lui non si risveglierà e riprenderà il posto che gli compete. Fino a quel momento… “. Mormora, guardando la luna alta in cielo: strano, pensa. Sembra essere una luna rossa, non è la tipica luna blu. Si, ha dei riflessi di quel colore ma, pian piano sta diventando sempre più rossa. “ Dominique, che stai combinando? “. Mormora semplicemente il biodo, riflettendo: ha visto il so secondo in comando uscire, ma non sa dove fosse diretto esattamente. Ha parlato di conti in sospeso, ma riuscirà a risolverli davvero dato che, sicuramente, la Luna Rossa gli farà perdere la testa tanto quanto la Luna Blu? Inaspettatamente, Vincent si ritrova preoccupato per il cugino e, con questi pensieri dimentica anche le ragioni per le quali stava per avere un attacco di panico. Riflette: sicuramente pensa, quell’ombra e quella voce erano solo illusioni della sua mente e nulla di più, non ha motivo di turbarsi eccessivamente. Ora, ciò che deve fare è solo riposare. Ma prima di questo, dovrà aspettare il ritorno di Dominique: non sa perché, ma in quella notte di luna rossa/blu è veramente turbato e preferirebbe sapere il cugino a palazzo, non in giro a compiere chissà quale vendetta.

 

A palazzo lo spirito nero lascia dei lievi graffi sul muro del corridoio, soffermandosi in un punto preciso: il ritratto di un uomo dalla lunga chioma corvina e dagli intensi occhi celesti. “ Molto bene… “. Sussurra, posando una mano nera come la notte su quel ritratto. “ … la ruota ha iniziato a girare. Ci sarà davvero da divertirsi e, dopo il divertimento arriverà la parte che piace a me “. Sussurra con un ghigno sghembo. “ Molto presto… “. Conclude poi la figura, scomparendo all’interno del ritratto nel quale, per un solo istante gli occhi dell’uomo ritratto brillano di un blu intenso. Gli occhi del Re Pazzo.



Salve a tutti amici, come state? Ed eccomi qui con il nuovo capitolo, che ve ne pare? L'atetso scontro tra Dominique e Garry è iniziato, seppur per il cacciatore non si stia mettendo bene. E' riuscito epr un soffio a sottrarsi alla vampirizzazione, ma davvero il morso di Dominique non avrà alcuna conseguenza? Il sangue ha macchiato la neve e l'erba: davvero il nostro cacciatore è stato sconfitto o qualcosa lo ha salvato? La pazzia del cugino di Jeanne si sta mostrando sempre più chiaramente, fino a che punto si spingerà? Cosa succederà quando la Principessa sarà sua moglie? Intanto Vincent sembra tormentato dai dubbi e dalla paura, tuttavia la preoccupazione per il suo secondo in comando sembrerebbe essere più forte. Rosina nota in Nox una som iglianza con i genitori di Dominique e con lui stesso, come mai? Intanto affida alla cameriera un delicato compito: quale sarà? Seguitemi e lo scoprirete presto!
   
 
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