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Autore: SibillaCubana    07/10/2021    4 recensioni
{Ho scritto questa raccolta di drabble per il contest "Cinque passi nel delirio" di Setsy sul forum di EFP}
Qualcuno ha osservato le stelle, qualcuno le ha contate, in molti modi e in molti tempi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quanto grande e quanto lontano
 


1 || Marceline contava

 

Contava sin da quando era piccola: sette stelle nel Grande Carro. Venuto il suo turno d’essere grande, Marceline aveva scoperto che l’Universo era stato conquistato, impresso su lastre fotografiche.

«Consegna per il signor Pickering!» gridò una voce alle sue spalle. Martha aveva lanciato delle lastre nella cesta dei lavori completati, con un dolce impeto quasi passibile d’una sgridata.

Marceline si voltò e la guardò negli occhi, stanchi ma luminosi e vivi.

Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me!

Marceline rise a quel pensiero. Qualche ora dopo avrebbero cenato tutte assieme, nel salotto dell’Osservatorio di Harvard, e poi sarebbero tornate al lavoro: un harem in volo sui cieli d’America.

 

2 || Contava

 

Marcel contava: lo affascinava la matematica delle costellazioni. Assieme ai numeri era cresciuto, ed era arrivato fino a Harvard, dove le docenti cercavano chi calcolasse esaminando le lastre fotografiche.

«Consegna per la signora Pickering!» gridò una voce alle sue spalle. Marcus aveva, sotto lo sguardo attonito dei colleghi, quasi scagliato delle lastre in una cesta.

Marcel si voltò e guardò il largo sorriso sul suo volto, stanco ma armonioso.

Oh, Be A Fine Guy, Kiss Me!

Il petto gli formicolò a quel pensiero. Qualche ora dopo avrebbero cenato tutti assieme, nel salotto dell’Osservatorio, e poi sarebbero tornati al lavoro: soldatini coraggiosi in volo sui cieli d’America.

 

3 || Da sempre

 

A insegnarle che c’erano sette stelle nel corpo di Elice era stato Ipparco in persona. Ormai, però, d’Ipparco non rimanevano che il ricordo commosso dei discepoli, la cenere dispersa nell’Egeo e il grande catalogo di tutte le stelle. Hediste contava, controllava che le magnitudini segnate corrispondessero al vero.

«Un’altra da consegnare a Cleone!» annunciò una voce dolce: Demotima aveva posato con grazia un rotolo nella cesta dei lavori completati.

Quando Hediste si voltò verso di lei, vide nei suoi gli occhi di un’Antigone e, assieme, quelli di una Medea. Pur di passare quella sera con Demotima – pensò – avrebbe volentieri sopportato che le corresse, sottopelle, il fuoco sottile del tiaso.

 

 

4 || Marceline avrebbe contato

 

Se le avessero detto, quando era piccola e si divertiva a guardare le stelle, che un giorno avrebbe contato per venticinque centesimi l’ora, Marceline si sarebbe sin da subito dedicata a tutt’altro.

A cosa non aveva importanza, bastava che non riguardasse le fotografie del cielo.

«Consegna per quello stronzo di Pickering!» urlò una voce alle sue spalle. Martha, forse nella speranza di romperle, aveva scagliato delle lastre nella cesta dei lavori finiti.

Marceline la guardò e valutò se dirle qualche melensaggine sulle stelle. Rinunciò subito, e sospirò, ma non riuscì a frenare il desiderio di cenare, quella sera, sola con lei invece che con tutte le schiavette di Pickering.

 

5 || Fino alla fine

 

Erano secoli che Marceline contava: nient’altro che il numero, ormai, occupava la sua mente, sfuggiva talvolta dalle sue labbra secche.

La sua mano, scheletrica e tremante, indicò gli spettri.

RR Lyrae.

Le sembrò di udire la voce di una donna che un tempo aveva amato, di vedere un fantasma che depositava qualcosa in una cesta ormai coperta di ragnatele.

Ma Marceline, nella non-morte, era sola… O forse qualcosa c’era. Il nucleo bianco della galassia impressa sull’ultima lastra occhieggiava, sussurrava e ghignava. La chiamava a sé in una lingua sconosciuta, le tendeva la mano per portarla nello strano sepolcro nero delle stelle.

Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me Right Now!

 


 

N.d.A. La richiesta del contest era quella di scrivere una drabble per poi rielaborarla seguendo diverse linee (non è stato per nulla facile!). La seconda è un AU gender-bender, la terza un AU storico, la quarta un bashing (un personaggio simpatico diventa antipatico) e l’ultima un AU horror con mostri classici (nel mio caso zombie).

 

Note storiche. Edward Pickering fu direttore dell’Osservatorio di Harvard dal 1877 alla sua morte, nel 1919. Marceline è un personaggio di mia invenzione, ma Pickering diede la possibilità a moltissime donne, a cui era preclusa la carriera universitaria, di lavorare come “calcolatrici”, analizzare le lastre fotografiche e classificare gli spettri delle stelle. Questo permise a molte astronome di esercitare la professione e giungere a importanti risultati. Erano chiamate da alcuni, in modo dispregiativo, l’harem di Pickering.

“Oh, Be A Fine Girl (/Guy), Kiss Me!” è una filastrocca che viene usata per ricordare le classi spettrali delle stelle nella Classificazione di Harvard: O, B, A, F, G, K, M. Successivamente, con l’aggiunta delle classi spettrali R e N, si è aggiunto “Right Now”.

Per la terza drabble, invece, ho scelto di mantenere l’ambiente dell’osservatorio, ma ho spostato l’ambientazione in Grecia tra i II e il I secolo a.C. Ipparco lasciò un grande catalogo stellare, di cui facevano uso gli astronomi antichi: ho sostituto calcoli sullo spettro di emissione con calcoli sulla magnitudine poiché il primo ovviamente non poteva essere stato scoperto.

   
 
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