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“Sarà
qui a momenti” disse Lena guardando l’orologio, mentre Alex giocava a Jenga
contro una dissentita Kelly, che le faceva le linguacce.
Infatti,
Kara apparve poco dopo dalla finestra e si avvicinò a Lena, che era la meno
distante, posandole una mano sulla schiena e dandole un bacio sulla guancia.
“Ehi…”
disse la corvina sfiorandole un fianco.
“Come
mai siete tutti qui?” chiese Kara.
“Primo affinché
non vi rintaniate voi due piccioncine” iniziò Alex “E poi è la serata giochi”
“Pensavo
che dato l’emergenza di Nyxly avremmo evitato” rispose Kara scostandosi da Lena.
“Abbiamo
tutto sotto controllo…Brainy è sulla navicella della Legione a rintracciare
quella di Mitch e Nyxly…” disse Nia.
“Io
potrei aver trovato qualcosa sul libro di incantesimi di mia madre…ma ancora
devo capirci qualcosa…” disse Lena e Nia si propose di aiutarla. Kara le
guardò.
“Scusate
e che…insomma con questa cosa di sentire quello che prova lei e il fatto che
Will…verrà alla Torre”
“William
verrà alla Torre?” chiese Lena preoccupata.
“Metteremo
delle regole ferree, affinché non riveli nessuna delle nostre identità, soprattutto
la tua Lena” disse Kara sedendosi sul bracciolo della poltrona dove la corvina
era seduta.
Kelly raccontò
che doveva occuparsi di Esme, l’orfanella aliena che cercava una famiglia e
Kara iniziò a ridere incontrollata, ma non era colpa sua, ma della connessione
con Nyxly.
Dopo l’incontro
con il folletto vendicativo, dove aveva recuperato il secondo totem, i Superamici
dovettero fare i conti con il totem dell’umanità, e gli scontri in città iniziarono
ad essere davvero incontrollabili.
“Sono
riuscita a trovare questi dati” disse Dreamer macchinando con il tablet. Kara e
Lena la guardarono sollevando un sopracciglio “Oh andiamo non siate così
soprese, sono intelligente anche io, solo che voi due siete esibizioniste”
disse stizzita la mora guardando la coppietta, le due alzarono le spalle e
dissero “Touché”
“Trovato
altro nel libro di tua mamma?” chiese la Super sedendosi al fianco di Lena, che
aveva i capelli ricci raccolti in una semplice acconciatura, e indossava una camicia
verde, che risaltava i suoi occhi.
Lena si
accarezzò la nuca, un po’ in imbarazzo, sia per lo sguardo perso di Kara che la
guardava, sia perché non ci aveva capito ancora molto del libro e di come
funzionassero gli incantesimi.
“Stiamo
preparando il laboratorio…ma sono ancora molto insicura…ci servono delle
particelle… diffuse nell’aria dalla propagazione” disse Lena e Nia si offrì di
andarle a recuperare.
“Lena è
fantastico…hai visto? La magia ci potrà aiutare” disse porgendosi ad
accarezzarle una guancia, ma fu interrotta dal colpo di tosse di Will. Lena
mise su la sua miglior faccia da poker, per non far notare il suo disappunto per
la presenza dell’uomo lì. Forse c’era una punta di gelosia, dato che Kara e
Will avevano avuto una parvenza di relazione, ma il giornalista non sapeva di
loro due e di tutte le dinamiche.
“Invenire…”
Lena iniziò a pronunciare la formula per l’incantesimo e dopo un calo di
energia, si accorse di aver combinato un guaio e che Dreamer avesse subito dei
danni strani. Videro apparire Kara, e Nia parlò dandole le spalle e girandosi
poi di scatto “Lena ha rotto il mio cervello…” disse.
“E’ stato
l’incantesimo?” chiese la Super guardando prima Nia scioccata per quel
mutamento e poi Lena speranzosa che potesse risolvere presto il tutto.
“La
situazione sta degenerando…più combattiamo, più sono felici che lo facciamo”
disse Kara prima di portarsi una mano sul petto gemendo. Lena le fu subito di
fianco, tenendola.
“Amore…ehi…respira”
le accarezzò il viso.
“E’
Nyxly sembra provare compassione, e per lei questo sentimento è devastante” disse
Kara guardando l’altra “Lena l’incantesimo deve funzionare, e anche subito” disse
sussultando.
Parlare
con William Dey aveva permesso a Lena di capire dove sbagliasse il suo incantesimo,
non ci metteva il cuore, come era successo al giornalista, quando voleva replicare
le ricette di dolci, di suo padre defunto. Lena l’aveva ringraziato e aveva
compreso che dovesse cercare gli ingredienti direttamente in natura, per poter
replicare l’incantesimo alla perfezione. Così Supergirl, Lena e Will andarono
all’orto botanico dove dovettero fare i conti con dei furiosi, mentre la
corvina evocava nuovamente l’incantesimo.
“Auge
navitas pro omnis hominibus…” iniziò
con la formula, dalla provetta dove erano contenuti gli ingredienti si espansero
delle particelle, ma provocarono l’effetto contrario a quello sperato.
Ritornati
alla Torre, Lena iniziò a dare di matto “E’ colpa mia ho peggiorato solo le
cose” diceva gesticolando frenetica.
“Lena…Lena…ohi…calmati”
Kara la prese dalle braccia e le diede un dolce bacio sulle labbra “Non è colpa
tua okay?” la guardò “Devi riprovarci…Lena”
“E
come? Non ci sono riuscita per ben due volte, come pretendi che ci riesca una
terza?” disse Lena staccandosi.
“Sei l’unica
possibilità che abbiamo per fermare Nyxly” disse Kara corrucciata.
Dopo l’ennesima
perlustrazione in giro per National City, ebbe un’illuminazione e subito tornò alla
Torre per confrontarsi con gli altri. Nella palestra, c’erano Lena, Dreamer,
Will e la Super disse loro, che evidentemente l’umanità di quelli colpiti all’arena
aveva finito per invadere Nyxly, e che se avessero riprovato con lo sbaglio fatto
da Lena, avrebbero intensificato quelle emozioni nel folletto, che stremato, si
sarebbe deciso a mollare il totem, restituendo così l’umanità dei cittadini di
National City.
“Non lo
farò” disse Lena guardandola.
“Cosa?”
Kara si stupì.
“Non
ripeterò l’incantesimo” rispose la corvina ancora “E’ sbagliato”
“Lena…ma…la
gente ha bisogno di aiuto adesso” continuò Kara non capendo perché la sua
ragazza stesse parlando così “E’ per un bene più grande…andiamo”
“Bene
più grande? Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?” Lena si avvicinò a
lei.
“Non è
quello che intendevo” rispose l’altra.
Dreamer
dovette portarsi via Will, perché stava diventando qualcosa di privato quella conversazione.
“Non
posso credere che tu non voglia aiutarci…Lena” disse la Super restando nella
sua posa tipica.
“Non se
significa perdere quello che siamo, saremmo uguali a lei…Kara” disse quel nome
sottovoce.
“Okay,
ho capito che non hai ancora digerito la storia che sei capace di usare la magia,
ma Lena…okay” alzò una mano “E’ vero ti ho spinta fuori dal tuo confort zone,
ma solo perché credo in te…” la guardò “E che sono spaventata” disse andandole
vicina, incurante del fatto che Will fosse ancora lì “Mi sento impotente, e ho
paura che se otterrà tutti i sette totem, non sarò capace di sconfiggerla, di
proteggervi, sono terrorizzata all’idea di perderti”
“Ehi…”
Lena le accarezzò il viso “Anche io non voglio perderti…ma ricordi cosa mi hai
raccontato del folletto? Che è una manipolatrice, e chi ti ricorda?” disse tenendole
le mani.
“Lex…”
disse sconfitta Kara guardandola.
“L’hai
già sconfitta, ma non devi fare di tutto per vincere, ma fare la cosa giusta, ricordi?”
disse accarezzandole il viso contrito “Mia madre ha fatto del male con la sua
magia, non intenzionalmente, lasciando anche profonde conseguenze…perché ha nascosto
quello che aveva fatto” ammise Lena.
Fu Kara
in quel momento a sfiorarle dolcemente il mento, Lena era ancora così fragile “Mi
dispiace”
“Non voglio
fare del male con la mia magia, né con l’inganno, Kara” disse la corvina. E la
bionda la prese in un abbraccio caloroso e protettivo “Hai ragione, amore” le
accarezzò le spalle “Non possiamo farlo neanche per un buon motivo”
“Alcuni
segreti non si possono nascondere…” si scostò dall’abbraccio “Ci serve proprio
quello”
Ragionandoci
poi su, l’idea di Lena fu appoggiata da Supergirl. William Dey doveva informare
la città su come stavano veramente le cose, affinché fosse la gente a comprendere
perché i Superamici, stessero agendo così. Il giornalista avrebbe scritto il
suo articolo a modo suo, mentre Lena avrebbe amplificato la magia del totem,
affinché Nyxly si arrendesse.
“Sicura
di volerlo fare all’aperto, Lena?” chiese dal ricevitore Kara.
“Sì,
sono certa di riuscire a concentrarmi meglio” era così difficile non chiamarla Kara
o usare uno dei loro nomignoli. Poi rievocò la formula per l’incantesimo, una
coltre di particelle si mosse sopra National City portando, la gente nel più
totale caos, ma speravano che Nyxly avrebbe ceduto.
Il
ciondolo con all’interno il totem, fu recuperato da Supergirl, e adesso giaceva
in una teca, per tenerlo al sicuro e isolato, così che non provocasse altri
danni.
“Assurdo
che un pezzo di legno provochi tutto questo caos” disse Lena poggiata al tavolo
dove troneggiava il box contenitivo.
“Adesso
abbiamo pareggiato” disse Dreamer.
“E l’articolo
di William, speriamo abbia l’effetto sperato” disse Alex.
“Sì,
però adesso dobbiamo avvantaggiarci rispetto a Nyxly” disse Kara a braccia
conserte.
“Ci
sono ancora delle particelle attive, lavoreremo su quelle, ma quale totem dobbiamo
cercare?” disse Lena voltandosi verso la lavagna dove avevano il loro schema con
tutti i possibili totem, dove trovarli e cosa aspettarsi.
“Beh c’è
quello dei sogni” disse Dreamer “Penso di potervi aiutare” concluse.
Dopo la
giornata impegnativa, Lena era seduta sul divano nella sala relax della Torre,
con la rivista della CatCo, dando una lettura all’articolo di William. Sentì le
porte dell’ascensore aprirsi e un bacio di Kara sul collo, la fece sorridere.
“Com’è?”
disse la bionda indicando la rivista. prima che si sedesse, posando
sul tavolo la loro cena da asporto.
“E’ fantastico
come sempre” sorrise Lena “Anche se non ho capito se a J’onn piace o meno”
“Ormai è
fuori, non si torna indietro” disse mentre usciva i contenitori.
“Spero
che la gente capisca perché ci siamo spinti a tanto” disse Lena che era
appollaiata con le gambe fasciate dal pantalone nero, sotto il sedere e teneva
una mano tra i capelli mossi.
“Lo farà,
qualcuno! Stai benissimo così amore?” disse Kara guardandola.
“Smettila
che mi fai arrossire” sorrise l’altra “Grazie per avermi aiutata con l’accettazione
delle mie abilità” disse.
“Sempre…”
sorrise guardandola “Grazie a te di avermi ricordato che bisogna tenere saldi i
legami…dai dammene uno” disse vedendo che Lena teneva in mano il contenitore
con i ravioli al vapore. E muovendo le dita come delle bacchette giapponesi.
“Certo,
tieni, non ho intenzione di toccarlo con le mani” disse.
“Io si”
Lena vedendo l’altra prenderlo e buttarlo in bocca “Che classe” disse
guardandola arricciando le labbra.
“Oh andiamo
mi conosci” disse Kara e vide lo sguardo di Lena posarsi su di lei “Ti fa
davvero così…” la bionda sentì la presa della corvina sul suo polso e le labbra
dell’altra avvolgersi alle sue dita. La Super boccheggiò, non stava succedendo
davvero, ciò lo desiderava tanto, ma non poteva, o forse sì? Lena di tutta
risposta, data la vicinanza sul divano, dove erano sedute, le si mise cavalcioni
e accarezzò le spalle della sua ragazza.
“Rilassati”
sorrise Lena accarezzandole il collo e chinandosi a baciarla. Assaporò il dolce
sapore delle labbra della donna e poi inseguì il gusto di quello che aveva
appena mangiato. Kara dovette tenerla per i fianchi, affinché fosse ancorata
alla realtà.
“Lena…io…”
Kara la guardò dal basso e sorrise arrossita.
“Lo so…ma
tu mi hai provocato…” disse chinandosi a mordicchiarla sul collo.
“Non…era
mia intenzione…insomma” ammise.
“Respira…nessuno
ci vieta di pomiciare un po’ non credi?” sorrise sorniona Lena.
“Niente
affatto” rispose Kara accarezzando le braccia e la schiena della corvina da sul
tessuto della camicetta leggera che indossava “E nessuno mi vieta di farti
stare comoda mentre lo facciamo” disse stendendola con la schiena sul divano e
sollevandole una gamba per potersi sistemare meglio.
“Dovremmo
essere sole…” sussultò Lena sentendo le labbra di Kara sul suo collo.
“Se
dovessi sentire un rumore… con un balzo saremmo da un'altra parte” disse la
bionda ricominciando i suoi ministri.
“Sarà
fantastico, tesoro” disse Alex tenendo per mano Kelly, dopo che avevano accompagnato
Esme alla casa-famiglia.
“J’onn
ha ragione, io e te abbiamo una connessione meravigliosa…Ti amo” sorrise all’altra
mentre l’ascensore arrivava al piano.
“Shh?”
Alex guardò Kelly sentendo quei lamenti, e vedendo movimenti provenienti dal
divano “Kara?” disse la rossa.
“Lena?”
Kelly vide la scena e per poco non esplose in una risata, tenendo ancora la
mano di Alex, che sembrava scioccata. Le due sul divano scattarono sedute, i
capelli scompigliati, la camicetta di Lena mezza aperta, il maglione di Kara
mezzo alzato, le scarpe abbandonate per terra.
“Davvero
lo stavate facendo sul divano della Torre?” disse Alex con una faccia tra lo
scioccato e schifato.
“Non è
come sembra…” disse la bionda.
“Possiamo
spiegare” Lena si abbottonò frettolosamente la camicetta.
“Oh io
credo che sia esattamente come sembra…” disse Alex.
“Babe,
penso che non avessero intenzione di farlo…cioè era solo una pomiciata che ha
perso il controllo…” le giustificò Kelly.
“Che se
non fossimo arrivate…” Alex continuò.
“L’ho
provocata” Lena arrossì.
“Ehi…non
mi devo giustificare… tu hai fatto di peggio…Alex” disse la bionda porgendo la
mano a Lena.
“Ehm…ma”
Alex sbuffò “Okay, ho esagerato…” sorrise coccolosa “Abbiamo una notizia per
voi”
“Vi
sposate?” sorrise Lena, grata che avessero cambiato argomento.
“No,
vogliamo provare ad adottare Esme!” disse Kelly.
Kara guardò
sua sorella Alex, sapeva quanto lei desiderasse una famiglia con dei figli. Lasciò
perdere la scenata e corse ad abbracciarla con grande entusiasmo “Sono strafelice
per te…sis”
Lena sorrise abbracciando poi entrambe e stringendosi alla sua ragazza, era davvero serena, lì con le persone più importanti della sua vita.
Ci rileggiamo settimana prossima xoxo