Film > Godzilla
Segui la storia  |       
Autore: Donatozilla    07/10/2021    0 recensioni
Dopo la battaglia di San Francisco nel 2014 tra Godzilla e i due MUTO, l'umanità ha finalmente compreso di non essere sola sul pianeta, che i mostri sono reali. In questa nuova era del pianeta nuovi mostri, nuovi Titani iniziano ad apparire man mano per il mondo... con un nuovo Kaiju legato a Godzilla che li combatte per difendere l'umanità. I membri della Monarch cercheranno di capire chi sia questo nuovo Kaiju, quale sia il suo legame con Godzilla e cosa voglia, mentre nuovi segreti del passato di Godzilla, che l'organizzazione non aveva mai saputo finora, finiranno a galla.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nelle prossimità dell’isola di Sado, Giappone, vi era una barca da pesca dalle medie dimensione che navigava tra le acque del Mar del Giappone. L’oceano era calmo, dunque era l’occasione perfetta per il proprietario della barca, Chikao Tanaka, di fare una battuta di pesca.

Peccato, però, che sembrasse che non ci fosse alcun pesce da pescare.

Chikao tirò un sospiro dopo aver tirato sulla barca la rete, non rimanendo neppur sorpreso he essa fosse vuota.

“Dove diavolo sono tutti i pesci oggi?” Fu la domanda che Chikao continuava a chiedersi da tutta la giornata.

Era partito da Sado alle ore 09:00 ed ora, alle 12:15, non era riuscito neanche a prendere un singolo pesce con la sua fidata rete. Pescava da ben 30 anni, si da quando era un ventenne, e questa era stata decisamente la pesca più fallimentare di tutta la sua carriera di pescatore.

Si asciugò il sudore dalla fronte causato dal calore del sole estivo, tirando un ennesimo sospiro.

“Sarà meglio se mi riposi un pò…” pensò, dirigendosi verso la sedia e il tavolo dove ad attenderlo vi era il panino che si era preparato prima di partire e il giornale del mattino. Si sedette, prendendo il panino con una mano e il giornale con un altro. Era stato così occupato con la pesca fallimentare di oggi che si era totalmente scordato di leggere il giornale, dunque al momento era decisamente curioso di leggere le notizie del giorno.

Mentre mangiava il panino, iniziò a leggere le varie notizie. “Sempre le solite cose…” pensò con un fare annoiato: notizie sulla politica, la borsa del paese… finché poi i suoi occhi non caddero su una notizia che, stavolta, riuscì ad attirare la sua attenzione.

Godzilla scomparso: tre di assenza sin dalla tragica battaglia di San Francisco.

Ah sì.

Godzilla.

Il mostro una volta considerato una leggenda, un semplice mito che tre anni prima, nel 2014, dimostrò che era reale, che esisteva, che non era una semplice storiella. E lo dimostrò combattendo altri due mostri, chiamati MUTO.

I tre mostri si erano lasciati dietro una lunga scia di distruzione prima di convergere nella città di San Francisco, dove il loro conflitto arrivò alla fase finale.

Così aveva sentito Chikao in tutti i notiziari.

Quel fatidico giorno a San Francisco segnò un grande cambiamento per l’umanità intera: fu il giorno in cui tutti gli umani capirono che i mostri erano reali.

‘Mostri’, sì, perché apparentemente oltre a Godzilla e ai due MUTO ce n’erano molti altri sparsi per il mondo.

O così diceva la Monarch, l’organizzazione segreta-ora non più così segreta che studiava Godzilla e quelli come lui.

Dopo la battaglia di San Francisco l’organizzazione si era rivelata al mondo intero dopo anni di lavoro in segreto, rivelando che studiavano i mostri come Godzilla sin dagli inizi degli anni 50 nell’ombra, mantenendo l’esistenza dei mostri un segreto al resto dell’umanità.

Diciamo che la cosa non fu accolta molto bene.

In molti si infuriarono, chiedendo la chiusura dell’organizzazione per aver mantenuto una roba del genere segreta a tutti e per non aver impedito che una tragedia del genere accadesse. Il governo stesso voleva iniziare l’uccisione di tutti i mostri, conosciuti ora come Titani, a partire da Godzilla stesso.

Ma era questo il problema: Godzilla era sparito.

Dopo la battaglia di San Francisco il gigantesco rettile era sparito dai radar, con il governo che lo cercava alla cieca per distruggerlo una volta per tutte.

E questo da ben tre anni.

Ora era il 2017, e il governo continuava a brancolare nel buio.

“Scommetto che i tizi della Monarch sanno eccome dove si trova Godzilla.” pensò Chikao con un risolino. 

Finito il suo panino, Chikao posò sul tavolo il giornale e si alzò dalla sedia, stiracchiandosi e tirando uno sbadiglio. “Quanto vorrei far parte della Monarch” pensò “Non che mi lamenti del lavoro da pescatore, per carità, ma credo proprio che dare la caccia a mostri e studiarli sia decisamente una carriera più eccitante di questa.”.

Cominciò a dirigersi verso il timone, con l’intento di tornare a casa: di pesci non c’era alcuna traccia, ed era decisamente stanco. Forse sarebbe andata meglio il giorno dopo.

Ma un rumore lo bloccò.

Un rumore che non aveva mai sentito primo.

“Che diavolo…”.

Cominciò a guardarsi intorno, lo sguardo confuso.

Di nuovo quel rumore. E, per qualche ragione, a Chikao gli sembrò che provenisse da qualche parte intorno a lui.

Un animale?

Forse, ma finora non aveva mai sentito un animale fare un rumore del genere.

Chikao cominciò a sudore… e stavolta non per il caldo.

Un movimento lo fece voltare di scatto e vide qualcosa lì, nell’acqua, non molto lontano dalla sua barca.

Qualcosa sotto l’acqua si stava avvicinando alla sua barca… ed era grosso… e molto, molto veloce.

Chikao sbarrò gli occhi, e non potè indietreggiare.

La cosa si fece più vicina.

Sempre più vicina.

E poi…

Scomparve.

La creatura sembrò immergersi nelle profondità marine, sparendo ancor prima di aver raggiunto la barca di Chikao, il quale, rimase in silenzio con gli occhi spalancati e il cuore che batteva all’impazzata.

Con una mano al petto tirò un sospiro, pensando che fosse finita.

Solo una domanda, però, gli era rimasta in testa.

“Cos’era que…”.

Non riuscì nemmeno a finire il suo pensiero che, dietro di lui, l’acqua esplose come se una bomba sottomarina fosse appena esplosa.

Chikao si voltò, e sbarrò gli occhi nel vedere ciò che si trovava di fronte a lui: un mostro enorme, simile ad un serpente dal lungo e sottile corpo con squame verdastre, due piccole zampe a tre dita all’altezza del petto, la testa da serpente adornata da quattro corna, con quelli che parevano dei baffi simili a quelli dei draghi cinesi che apparivano sul muso ed una criniera di capelli che partiva alla testa e attraversava tutto il corpo, arrivando probabilmente alla coda che si trovava sott’acqua insieme al resto della parte inferiore della creatura.

“Starai scherzando…” mormorò Chikao a nessuno in particolare, gli occhi spalancati dinnanzi all’enorme creatura d’innanzi a sé.

No, non una creatura qualsiasi.

Era uno dei mostri che la Monarch cercava e, una volta trovati, studiava.

Era un Titano.

Sull’isola di Sado vi era una leggenda, una leggenda che veniva raccontata sin dall’antichità e che a Chikao veniva sempre raccontata da bambino dai propri genitori.

La leggenda parlava di un enorme serpente marino che riposava nell’acque nei pressi dell’isola, che ogni tanto usciva dalle acque per attaccare l’isola e i suoi villaggi.

Il nome di questa creatura, di questo serpente… era Manda.

Ma era una semplice leggenda, una storia che veniva raccontata ai bambini dell’isola per farli stare bravi.

Beh, apparentemente non era una leggenda… era reale.

Perché Manda ora era lì, che galleggiava con la parte superiore del suo corpo sull’acqua, ad osservare con occhi famelici Chikao e la sua barca.

“Ecco perché non c’era alcun pesce…” pensò Chikao, la mente annebbiata dalla paura “Questo mostro deve essersi svegliato e deve averli fatti scappare via…” notò come Manda lo stesse osservando, la bocca semi aperta che mostrava i denti “E a quanto pare sembra anche affamato…”.

Quasi maledisse la Monarch che, nonostante il suo obiettivo, non fosse riuscita a trovare questo mostro prima.

Ma in un certo senso non poteva neanche incolparli… dopotutto avevano detto, in tante delle loro interviste, che lì fuori c’erano tanti Titani ancora non scoperti e dunque, non sorvegliati.

Questi erano i pensieri di Chikao, mentre Manda si preparava ad attaccarlo e divorarlo insieme alla sua barca.

Chikao chiuse gli occhi, portandosi le braccia alla testa, sperando e pregando che la sua morte sarebbe stata abbastanza veloce.

Ma l’attacco non venne mai.

“Beh? Che sta aspettando?” Pensò Chikao.

Tolse le braccia dalla testa mentre riapriva gli occhi, e vide con sorpresa che Manda sembrava avesse indietreggiato, non degnandolo nemmeno di uno sguardo.

Il mostro, infatti, stava fissando oltre la barca, i denti scoperti in una smorfia.

E d’un tratto sia Chikao che Manda sentirono un rumore.

Una sottospecie di ringhio, proveniente dalle profondità marina, che fece rabbrividire Chikao mentre Manda lanciò un ringhio di suo a qualunque cosa si stesse avvicinando a loro.

“Non un altro…” fu quello che riuscì a pensare il pescatore.

Poi, a breve distanza dalla barca, ci fu un altra esplosione d’acqua che quasi fece cadere Chikao. L’uomo, dopo aver ripreso l’equilibrio, rialzò lo sguardo… e sbarrò gli occhi.

Un altro mostro era appena uscito dall’acqua, osservando il serpente marino con occhi duri.

Quel mostro… quel Titano… era familiare.

“Godzilla…” sussurrò Chikao.

Ma dovette subito correggersi. Perché questo nuovo Titano aveva un aspetto simile a Godzilla sì, ma aveva anche molte differenza che facevano immediatamente capire che non era affatto chi poteva sembrare.

Come già detto, aveva un aspetto molto simile a Godzilla ma per prima cosa era decisamente più basso. Certo, era gigantesco, ma paragonato al Titano che aveva sconfitto i MUTO, mostrava di essere decisamente più basso. Se Godzilla, infatti, era alto 108 metri questo Titano era alto solo 100. Altre differenze erano le scaglie del corpo, le spine dorsali e le mani: le scaglie erano di colore blu invece del colore nerastro di Godzilla, con spine dorsali bianche invece che grigie, e le sue mani avevano solo tre dita invece di quattro.

Poteva essere considerato, a tutti gli effetti, un Titano che poteva far parte tranquillamente della stessa razza di Godzilla.

Il Titano abbassò lo sguardo verso la barca, facendo prendere un colpo a Chikao. 

E adesso?

Questi due mostri avrebbero combattuto per il pranzo? Cioè lui?

Ma lo sguardo del nuovo arrivato sorprese Chikao: se Manda o aveva guidato con chiara fame nei suoi occhi famelici, questo Titano lo stava osservando con quella che poteva definire… dolcezza? Protettività?

Essa sparì del tutto, quando il rettile rialzò lo sguardo verso Manda, lo sguardo ora attraversato da un espressione di sfida.

Manda lanciò un ruggito verso il dinosauro blu, e Chikao non aveva bisogno di essere un genio per capire cosa intendesse: era una sfida.

Il nuovo Titano sbuffò dalle narici, accettando la sfida di buon grado. Prese un respiro profondo e…

SKREOOOOOOOOOOONK

Lanciò un possente ruggito verso Manda, che ricambiò.

ROAAAAAAAAAAAAR

Il Titano simile a Godzilla iniziò ad avanzare, smuovendo l’acqua con le sue enormi gambe, mentre Manda fece un balzo così grosso che superò la barca di Chikao, che potè così vedere la lunghezza totale del serpente marino: ben 150 metri.

Manda, con le fauci spalancate, andò a sbattere contro il Titano avversario, e tentò immediatamente di addentargli la gola ma il dinosauro si difese prendendo il serpente per la gola e allontanandolo dal suo volto.

Manda attorcigliò la propria coda intorno alla vita del nemico, iniziando a stringere così da potersi liberare dalla stretta alla gola. Il Titano blu, con la mano libera, colpì con un potente pugno il volto del serpente, facendogli allentare la presa della sua coda sulla vita.

Fatto ciò, con la stessa mano con cui aveva colpito il nemico, si tolse la coda di dosso e si buttò in acqua insieme a Manda, entrambi finendo nelle profondità marine a continuare il combattimento, con Chikao che non poteva non osservare il punto in cui i due si trovavano con occhi sbarrati.


Sott’acqua, i due Titani continuavano il loro duello. Manda, con scatto fulmineo, si lanciò contro contro il nemico mordendogli il polso destro. Il Titano lanciò un gemito, usando la mano libera per tentare di liberarsi. Gli prese la testa e poi morse Manda sul collo, facendogli lasciare la morsa sul suo polso.

Lanciò via il serpente marino, rilasciandolo all’ultimo, facendolo volteggiare nell’acqua a vari metri di distanza da lui. Manda riuscì a fermarsi, scuotendo la testa per poi lanciare un ennesimo ruggito al nemico, che ricambio il gesto lanciando un ruggito di suo.

I due avversari nuotare a grande velocità l’uno verso l’altro, con Manda che tentò un altro attacco alla gola, ma che il nemico riuscì a parare con una delle braccia.

L’unico problema era che ora si ritrovava con Manda che li stava mordendo il braccio con fora, cercando di strappargli un pezzo di carne.

Il Titano simile a Godzilla lanciò un gemito di dolore e, con la mano libera, cominciò a stringere il collo di Manda, proprio sul punto dove lo aveva morso, facendo sempre più pressione.

Manda rilasciò la presa con un ruggito di dolore, e così il Titano blu lo lanciò andare. Seppur brevemente, dato che poi lo colpì con la propria coda, lanciando in su, verso la superficie.

Manda riuscì a fermarsi giusto in tempo, scuotendo nuovamente la testa, ma si rese così vulnerabile alla carica del nemico. Quest’ultimo nuotò a grande velocità verso di lui e lo colpì con tutta la potenza del suo corpo, entrambi che saltarono fuori dall’acqua facendo saltare in aria molta di essa.


“Porca putta…” tentò di dire Chikao, non riuscendoci dato che cadde a terra a causa dell’immensa forza con cui i due Titani erano saltati fuori dall’acqua. Si rialzò giusto in tempo per continuare vedere il titanico scontro continuare.

L’esser stato travolto dal nemico, facendolo saltare fuori dall’acqua così violentemente, rese Manda abbastanza confuso e incapace di capire che stesse accadendo. Il dinosauro decise di approfittarne col prendere il serpente marino con entrambe le mani ed alzarlo in aria, per poi lanciarlo con violenza via.

Il corpo del serpente andò a sbattere violentemente contro l’acqua, e il suo corpo rimase a galla sulla superficie. Era vivo, ma abbastanza confuso da permettere al Titano blu di usare il suo asso nella manica.

Le sue spine dorsali bianche iniziarono ad illuminarsi di blu a partire dalla punta della coda, e la cosa fu immediatamente notata da Chikao.

“Non ci credo…” sussurrò mentre vedeva che le spine dorsali cominciavano pian piano ad illuminarsi, una ad una, emettendo un rumore di caricamento “Sta davvero per usare…”.

Chikao ricevette immediatamente la sua risposta quando il Titano sparò dalla sua bocca un raggio di energia radioattiva blu… era il suo raggio atomico, lo stesso usato da Godzilla e una delle sue armi più famose.

Manda si era appena ripreso, ma non riuscì a schivare il raggio di energia che lo colpì il pieno. Il colpo fu abbastanza forte da allontanarlo di vari metri, bruciandolo e facendolo ruggire dal dolore.

Una volta che il Titano avversario smise di sparargli adesso il suo fiato atomico, Manda potè fermarsi, respirando a fatica mentre Chikao osservava il tutto sbalordito.

Manda alzò lo sguardo verso il Titano, che lo osservava con uno sguardo che lo invitava a fare la sua prossima mossa. 

Manda non era stupido: quell’attacco appena ricevuto era la prova che quel Titano lo surclassava. Poteva ucciderlo propri lì, in quel preciso istante, ma sembrava che gli stesse dando la possibilità di andarsene.

Con un rombo basso, Manda si immerse nelle acque dell’oceano ed iniziò a nuotare via. Perdere la vita in un combattimento per quel piccolo umano non valeva affatto la pena.

Il Titano blu lanciò uno sbuffo soddisfatto vedendo Manda andarsene via. Poi si voltò verso la barca dove si trovava ancora Chikao, che osservava il tutto con occhi e bocca sbarrati. Sobbalzò un volta notato che gli occhi del Titano erano su di lui.

“E che cazzo…” mormorò sconfortato, pensando che lo avrebbe attaccato.

E invece non lo fece.

Proprio come prima, il Titano si limitò ad osservarlo con uno sguardo quasi dolce e morbido. Poi sembrò annuire verso di lui e si immerse in acqua, nuotando via e sparendo alla vista di Chikao.

L’uomo si appoggiò al bordo della sua barca, tirando un sospiro che non si era accorto di aver mantenuto fino a quel momento. “Però…” disse tra sé e sé “è questo quello che provano i tizi della Monarch ogni santa volta?”.


Il Titano blu non si allontanò affatto da Sado. Infatti, si limitò a fare un giro lungo in modo da poter arrivare in una parte isolata dell’isola. Una parte mai visitata da nessuno, e in cui poteva tranquillamente avere la sua trasformazione.

Una volta che fu abbastanza vicino alla riva iniziò ad uscire dall’acqua, e proprio in quel momento… iniziò a trasformarsi. 

Iniziò a diminuire i stature, mentre il suo aspetto da rettile iniziò a cambiare fino a quando non iniziò ad assumere un aspetto umano.

Alla fine della metamorfosi era già sulla riva, con un aspetto umano. Non più era un gigantesco rettile ma un ragazzo umano dai capelli blu e gli occhi dello stesso colore… ed era decisamente nudo.

Prese i vestiti che aveva lasciato lì prima di trasformarsi, e se li rimise addosso lanciando uno sbuffo.

“Avere una forma umana può essere abbastanza comodo… ma è una tale seccatura quando devo ritornare alla mia forma di Kaiju.” Disse, cominciando ad incamminarsi verso la civiltà.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Godzilla / Vai alla pagina dell'autore: Donatozilla