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Autore: crazy lion    10/10/2021    1 recensioni
[I pilastri della terra]
[I pilastri della terra][I pilastri della terra]Aliena, Jack e Richard sono a cena e parlano. La coppia litiga, e proprio in quel momento Tommmy, il loro figlio, si fa male. Che succederà?
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Ken Follett. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL BIMBO E LA CANDELA

 
Tommy giocava sul pavimento. Aveva un anno e mezzo, e adesso aveva la passione di mettere gli oggetti uno sopra l'altro. Aveva davanti quattro o cinque ciotole, piazzava instancabilmente le più piccole dentro alle più grandi e cercava di mettere le più grandi dentro alle più piccole.
"È bello vederlo giocare, vero?" chiese Aliena, cha guardava il figlio con amore.
"Sì, molto, anche se non capisco come non riesca a comprendere che le ciotole più grandi non possono andare dentro le più piccole. Insomma, è assurdo!"
"È ancora un bambino, Jack, ci metterà un po' a capirlo, ma vedrai che ci riuscirà."
Tommy lanciò via una delle ciotole grandi che non entrava in una più piccola.
"No!" gridò Aliena, forse un po' troppo forte.
"Allie, non urlare così al bambino" le disse il fratello Richard. "Lo spaventi."
"Tommy, infatti, si era messo a piangere. Era un dolore fortissimo, che non aveva mai sperimentato e che non riusciva ancora a esprimere a parole.
“Mamma, papà!” esclamava soltanto.
La madre gli si avvicinò e lo prese in braccio.
"Shhh, shhh, tranquillo, va tutto bene. Scusa se ho urlato, amore, ma non si lanciano i giocattoli.£
"Né nessun altro oggetto" disse Jack.
Quando Tommy si fu calmato, Aliena lo rimise in terra vicino ai giochi, poi si sedette al tavolo e si  versò un bicchiere d'acqua da una caraffa posta al centro e bevve a lunghi sorsi.
"Jack, mi serve altro denaro" disse Aliena, dopo aver messo sul tavolo una brocca di vino e un pane speziato.
Lui si arrabbiò, dicendo che le dava dodici penny la settimana e ne guadagnava ventiquattro, e che le mogli dei manovali mandavano avanti la casa solo con i sei penny guadagnati dai mariti.
“Jack, io non so come mandano avanti la casa le mogli dei manovali... non l'ho mai imparato. E non spendo certo per me. Ma tu vieni qui a cena ogni giorno. E c'è Richard...”
Jack s'incollerì ancora di più. Era responsabile di Tommy, prima di tutto, poi di Aliena, ma non sapeva che doveva esserlo anche di Richard, che avrebbe potuto mantenersi da solo. Lo fece notare ad Aliena.
 
 
 
Mentre loro discutevano, Tommy continuava a giocare. Ma si stancò presto delle ciotole e andò a prendere un orsetto di pezza che la mamma gli aveva fatto. Lo batté per terra più volte e lo fece inseguire da un altro orso più grande,  ovveo la sua mamma. Poi fu attirato dalla candela su un tavolino, che illuminava fiocamente la stanza. Vi si avvicinò mentre i genitori non lo guardavano. Com’era bella quella luce. Non riusciva a smettere di guardarla. Lo affasci nava come mandasse bagliori in tutta la stana e si consumasse piano piano.
"Comunque," stava dicendo Aliena, "sono di nuovo incinta."
"Cosa?" chiese Jack.
"Avrò un altro bambino."
La collera di Jack si dileguò. Le prese la mano.
“Ma è meraviglioso
“Sei contento?” chiese lei. “Temevo che ti saresti arrabbiato.”
“E perché? Sono felice. Non ho visto Tommy appena nato, e adesso scoprirò cosa mi sono perso.”
“Ma la nuova responsabilità? E il denaro?”
“Al diavolo il denaro! Sono di pessimo umore perché dobbiamo vivere separati. Il denaro non manca. Ma... un altro bambino! Spero sia una femmina.”
In quel momento, Tommy andò ancora più vicino alla candela, fino a sentirne il calore. Era bellissimo. E mentre i suoi genitori parlavano di cose che lui comunque non capiva, il piccolo toccò la candela. Scottava e ritirò subito la mano. Ma chissà se la cera che era caduta era calda o meno. La toccò e tirò un urlo che fece voltare tutti.
"Tommy!" Jack gli fu subito vicino, seguito da Aliena. "Tommy, che ti è successo?"
Poi videro la cera sulla sua mano e si affrettarono a togliergliela con una salvietta. Il bambino continuava a piangere.
"Mettiamogli la mano sotto l'acqua fredda, presto" disse Aliena.
Versò l'acqua della caraffa in un catino e immerse la mano del piccolo, che trovò subito sollievo. La manina era ancora arrossata, così Aliena ci passò sopra del ghiaccio, avvolto in un fazzoletto, che prese dalla ghiacciaia. Finalmente il bambino smise di piangere.
"Ho avuto paura di dover chiamare un cerusico" disse Jack.
"Per fortuna era una piccola scottatura e non un'ustiuone" proferì Richard.
Aliena fu d'accordo e aggiunse:
"Grazie al cielo avevo il ghiaccio."
Tommy si rimise a giocare, ma poco dopo iniziò a sbadigliare.
"Ha sonno." Aliena lo prese in braccio e lo cullò. Gli controllò ancora la manina, ma era ritornata al suo classico colore rosato. Gli cantò una ninnananna e poi lo mise a letto, vicino al suo. "Buonanotte" sussurrò, poi gli diede un bacio in fronte.
Tornò dagli altri.
"Beh," disse, "si direbbe che oggi Tommy abbia fatto una nuova esperienza e capito che non si devono toccare le cose che scottano."
"Già" disse Jack. "È  importante. Ora devo andare."
I due si abbracciarono. Anche se stavano insieme, dovevano vivere separati perché così aveva deciso il priore Philip, almeno fino a quando il Papa non avesse concesso l'annullamento del matrimonio con Alfred.
Si diedero la buonanotte e poi Jack se ne andò.
"Io vado a letto" mormorò Aliena, che indossò la camicia da notte e si sdraiò nel suo giaciglio accanto al figlio.
"Io vado in birreria" disse Richard e uscì.
Aliena si rilassò sotto le coperte. Tommy era un bambino meraviglioso e sentirlo respirare tranquillo, dopo quanto successo, la calmò. Dormirono bene tutta la notte.
 
 
 
NOTA:
le parti in corsivo sono tratte dal libro. Ho messo in prosa alcune parti che nel libro sono sotto forma di dialogo (come per esempio quella della rabbia di Jack nei confronti di Richard) per non citare troppo.
   
 
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