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Autore: crazy lion    13/10/2021    2 recensioni
[I pilastri della terra]
[I pilastri della terra][I pilastri della terra]Aliena e Jack si ritrovano una notte, pur sapendo che il priore Philip li vorrebbe separati fino all'annullamento del matrimonio con Alfred. Che succederà tra i due?
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Ken Follett. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AMANTI

 
Era la vigilia di Ognissanti, verso sera, e Aliena si trovava a casa con Tommy, che giocava sulle canne che ricoprivano il pavimento. Si divertiva con alcuni cubi di legno. Costruiva torri e poi le faceva crollare. Aliena gli si sedette vicino.
"Posso giocare con te?" gli chiese, con tutta la dolcezza possibile.
"Sì" rispose il bambino-
A un anno e mezzo sapeva dire solo mamma, papà, sì e no.
Aliena costruì una torre alta, che però crollò quasi subito senza l'intervento del bambino.
"Accidenti!" esclamò, per non imprecare.
Allora fece una base più larga e stavolta la torre resse.
"Hai visto che alta? Ne vuoi fare una così anche tu?"
"Sì!"
Il bambino batté le manine e sorrise. Anche Aliena lo fece, felice di divertirsi con lui. Giocare con Tommy era uno spasso.
Costruirono una torre insieme, ancora più alta della prima, e poi le buttarono giù. I pezzi si sparsero sul pavimento. Tommy indicò la porta.
"Vuoi uscire? Va bene, ma prima mettiamo via i giochi."
Aliena si tolse la camicia da notte, che portava spesso in casa quando non c'era nessuno, né Jack né Richard, e si infilò una tunica pesante, dato che era novembre e faceva freddo. Fece indossare anche al figlio abiti consoni alla stagione, misero via i giochi e uscirono. Tommy sapeva già camminare da solo, ma essendo all'esterno la madre preferiva tenergli la mano. Fecero un piccolo giretto nel quartiere povero di Kingsbridge, poi tornarono indietro. Una volta a casa, videro Richard.
"Ciao, piccolo!" esclamò l’uomo e prese in braccio il nipote.
Il bambino si mise a ridere quando Richard gli fece il solletico al pancino.
Aliena pose sul tavolo una brocca di vino e cinque ciotole. Riempì quella di Richard di una zuppa d'orzo che aveva cucinato il giorno prima e riscaldato sul fuoco. Poi lo fece con quella di Tommy, lo prese in braccio e gliela diede. Il bambino sembrò gradirla molto, perché la mangiò tutta in poco tempo e ne chiese ancora.
"No" gli disse Aliena quando provò a metterci dentro la manina. "Scotta, e poi ti sporchi."
In quel momento entrò Jack. Aliena gli sorrise, felice di vederlo.
"Sei in ritardo" gli disse.
"Abbiamo finito un po' più tardi la giornata, lavorando finché c'era luce."
"Ci sono stati problemi alla cattedrale?" chiese Richard.
"no, nessuno, tutto procede come dovrebbe."
"Benissimo!" esclamò Aliena, poi mangiò con Jack.
"Vado a trovare degli amici, tornerò tardi" disse Richard, salutò e uscì.
Jack prese in braccio Tommy e, dopo essersi seduto e avergli messo una mano sotto le gambine, esclamò:
"Vola!"
E lo alzò in aria. Il bambino rise un sacco.
"Jack, così rischi di fargli male."
"No, la mia presa era salda, e poi lascia che si diverta."
I tre giocarono tutta la sera, fino a quando Tommy si addormentò fra le braccia di Aliena, che lo mise a letto.
Si perse a guardare Jack un po' troppo a lungo e lui se ne accorse.
"Che c'è?" chiese, parlando a voce bassa per no svegliare il bambino.
La casa era composta da una sola stanza.
Lei non rispose e si sdraiò sul letto. Era singolo, ma Jack le si accoccolò vicino. Anche se stavano stretti, era bello averlo accanto. Lui le lasciò baci delicati sulle labbra e sulla punta del naso e lei rise, poi sulle mani lisce e morbide. Lei gli prese una mano, nascosta fra le coperte, e se la portò al cuore.
"Senti come batte forte" gli disse.
"Anche il mio."
Aliena gli mise una mano in quel punto. Batteva come un tamburo.
"Non davanti al bambino" disse Aliena. "Potrebbe svegliarsi."
"Ti devo ricordare che abbiamo già fatto l'amore quando lui era presente, il giorno in cui ci siamo ritrovati? Se fosse sveglio non lo farei, ma dormiva come quel giorno."
Lei esitò un attimo. Il pensiero di farlo vicino al bambino la metteva a disagio, non come quella volta, nella quale si erano fatti prendere dalla passione.
"Sì, va bene, facciamolo" disse.
Lui le insinuò una mano sotto il vestito ad accarezzarle una coscia, poi salì sempre più su, solleticandole l'ombelico. Era un punto sensibile per lei, che iniziò a dimenarsi e a ridere.
"Basta, basta, ti prego! Sveglieremo Tommy."
Rise ancora e Jack con lei.
"Va bene, d’accordo, smetto. Ma ammetto che è stato divertente."
"Idiota!" esclamò Aliena, ma sorrise.
Il ragazzo discese ad accarezzarle le cosce e fra le gambe e lei si ritrasse di scatto.
"Ti ho fatto male? Non ti ho nemmeno toccata lì dentro."
Jack risalì fino ad arrivare al seno e le toccò un capezzolo già turgido. Glielo strinse piano, per non farle male, e poi le sfilò il vestito.
"Alzati" le disse, "o non riuscirò a togliertelo."
Lei obbedì e lo lasciò fare, poi lo spogliò a sua volta. Gettarono gli abiti per terra, alla rinfusa, e si sdraiarono un’altra volta sul letto. Aliena si distese sopra di lui e i due cominciarono a baciarsi. Le loro lingue si sfiorarono, poi si intrecciarono l'una con l'altra. Erano baci ardenti di passione, quelli, diversi da altri, più casti, che si scambiavano quando Richard non era in casa. Aliena fece correre le sue mani sulla schiena di Jack e sui suoi capelli rossi che adorava tanto.
"Sei bellissima" mormorò lui e Aliena arrossì.
Non avrebbe voluto, non lo faceva quasi mai e si vergognava quando accadeva, ma non poteva farci nulla.
"E quando arrossisci lo sei ancora di più" le mormorò Jack all'orecchio.
L'aveva visto grazie al lume di una candela accesa e alla luce di uno spicchio di luna che penetrava dalla finestra leggermente aperta. Aliena si alzò e andò a chiuderla. Faceva freddo e non voleva che nessuno si ammalasse. Poi tornò a letto e si ridistese sopra Jack, che la strinse forte a sé. Anche lei lo fece, baciandogli il collo le guance e i capelli.
"Perché ti sei tirata indietro, prima?"
Lei rabbrividì, ma non di freddo.
"il ricordo della violenza che ho subito da parte di William Hamleigh mi ha spaventata. Scusa! So che tu non sei come lui e che non mi forzeresti mai, né faresti quello che ha fatto lui. Con te è tutto diverso. Il tuo è amore, non è violenza. Non so cosa mi sia preso, perdonami!" esclamò, con le lacrime agli occhi.
"Non c'è nulla di cui scusarsi, Aliena. Quello è un trauma che, purtroppo, ti porterai per tutta la vita. Ma puoi comunque avere un'esistenza felice, con me e Tommy e, chissà, magari un altro bambino."
Aliena ritrovò subito il sorriso.
"Vorresti un altro figlio da me?"
"Sì."
"Anch'io."
Lui le succhiò il labbro inferiore e lei gemette di piacere a quel contatto. Sperava solo di non farlo troppo forte per non svegliare il bambino, ma sentiva il suo respiro calmo e regolare, quindi si tranquillizzò.
"Fammi tua, Jack, qui ed ora. Non importa quello che pensa il priore Philip. Vivremo anche separati, ma non può impedirci di unirci."
"Tu sei ancora sposata con Alfred" disse Jack tristemente. "Vorrei che ci concedessero l'annullamento."
"Anch'io. Ma abbiamo fatto l'amore altre volte prima di stanotte. Perché ora dovrebbe essere diverso?"
"Hai ragione."
Dissipato ogni dubbio, Jack venne dentro di lei facendo il più piano possibile. Aliena non era più vergine, ma non voleva farle male. Il dolore durò solo un attimo, poi la ragazza alzò il bacino per venirgli incontro. Continuarono ad accarezzarsi, a baciarsi, a toccarsi, a esplorare i loro reciproci corpi finché, esausti, crollarono l'uno accanto all'altra. Aliena capiva che Jack fosse troppo stanco per tornare a casa, quindi quella notte avrebbero dormito insieme e il priore Philip non l'avrebbe mai saputo. Mentre lui dormiva, lei strinse più che poteva le gambe.
"Fa' che nasca un bambino, ti prego, fa' che nasca un bambino!" pregò il Signore.
Era vero, Tommy era piccolo, ma per lei non era troppo presto per una nuova gravidanza. Avrebbe potuto farcela. E desiderava un secondo figlio tanto quanto lo desiderava Jack, anche se quella notte, mentre facevano l'amore, non l'avevano cercato. Se fosse arrivato, sarebbero stati felici. Ma sarebbe servito più denaro. Jack le dava dodici penny la settimana e lei li spendeva per lei. ma soprattutto per Tommy e Richard. Se fosse arrivato un altro bambino, avrebbe dovuto averne di più, ma era un argomento che avrebbe discusso con Jack solo se fosse arrivato.
Jack si svegliò e si rivestì, lei si rimise la camicia da notte, poi tornarono a dormire.
"Ti amo, lo sai" le sussurrò all'orecchio.
"Ti amo anch'io."
Quella notte, siccome Richard non tornò, fecero l'amore un'altra volta, travolti dalla passione, e poi crollarono, nudi, sotto le coperte. Ancora non sapevano che da quell'unione avrebbero concepito Sally.
   
 
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