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Autore: LatazzadiTea    13/10/2021    12 recensioni
Dal testo: Siamo a due passi adesso, uno di frontre all'altra. L'uno dentro i pensieri dell'altra. Il mio cuore è il suo cuore, e il suo respiro è il mio respiro. Le nostre menti, una soltanto. Ora so perché mi ha portata qui, c'è un segreto nascosto fra queste vecchie mura, e lui vuole svelarlo. Sento che quel segreto è vicino, ben custodito nelle stanze di Vader. Stanze ormai fredde e polverose, ma ricolme di oggetti. Poi, attraverso i suoi occhi lo vedo: una spada, un'armatura e un elmo. Un'arcana reliquia creata dai Sith - pericolosa e antica quanto il tempo stesso - giace ben custodita sotto i nostri piedi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kylo Ren, Rey
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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In prossimità di Mustafar - un infernale distesa di lava incandescente e poco altro - sussultai, puntanto dritta lo sguardo al volto serio e contrito del mio improbabile compagno di viaggio. Era incredibile che proprio lui - impetuoso e radicalizzato sostenitore del lato oscuro, la cui spada laser rossa schizzava e scoppiettava violenta quanto il suo carattere - mi avesse contattata, nascondendo per di più, tutto al Primo Ordine. Il famigerato Kylo Ren, oltre che un'antagonista coi fiocchi, più di ogni altra cosa era uno sfacciato, pensai. L'unico uomo che avrei dovuto temere, si trovava lì, seduto ai comandi del suo caccia stellare a meno di un passo da me. Non c'era voluto molto perché mi rintracciasse a Tatooine in cerca della resistenza, d'altronde, è sempre stato in grado di percepirmi quando siamo abbastanza vicini per farlo. Devo ammettere che sono sempre stata affascinata da questo legame, dalla capacità di leggere i nostri pensieri grazie al fluire dell'energia cosmica che attraversa i nostri corpi. Ed anche lui lo è, lo sento. Come in questo momento, sento molto altro, affollare i pensieri agitati di Ben.

"Seguimi: non abbiamo molto tempo!" esordisce lui, una volta arrivati.

Lo fisso, seguendolo come stordita sulla rampa di atterraggio. Cammina Ben, col suo passo leggero, lungo ed affrettato, posseduto dallo stesso intimo desiderio di incontrarmi e stare insieme davvero. Per questo che è fuggito ai suoi doveri, per portarmi in questo luogo come se ci conoscessimo e ci amassimo da sempre.

"Tempo per cosa?" reagisco, sebbene sappia perfettamente cosa mi attende oltre le porte di quell'abbandonata dimora.

Riconosco l'antico castello di Darth Vader stagliarsi di fronte a me, e penso che dovrei starne lontana, e per ovvie ragioni, direi. Ma non posso, perché gli spasmi del mio cuore arso come questa scosciesa landa di terra inondata di magma, me lo impediscono.

"Voglio sapere cosa provi per lui prima di iniziare..." continua Kylo Ren, gettandomi con impeto nella prima grande stanza che incontriamo.

Anche se sono gli arredi e le effigi del Primo Ordine a darci il ben venuto, il castello è deserto, ci siamo solo noi qui.

"Per lui chi? Parli di Finn, per caso? È solo un amico, Ben! È come un fratello per me..." gli spiego, sperando che capisca.

Ciononostante, sento che Ben è ancora confuso e accecato dall'ira.

"Lo ami! È nei tuoi pensieri: nei tuoi sogni, sempre... Come lui, come Luke..." risponde, questa volta però, lasciandomi andare la mano.

"Come lo sei tu, Ben! Lo sai, puoi vederlo..." gli rispondo, avvicinandomi invece sempre di più a lui.

Siamo a due passi adesso, uno di frontre all'altra. L'uno dentro i pensieri dell'altra. Il mio cuore è il suo cuore, e il suo respiro è il mio respiro. Le nostre menti, una soltanto. Ora so perché mi ha portata qui, c'è un segreto nascosto fra queste vecchie mura, e lui vuole svelarlo. Sento che quel segreto è vicino, ben custodito nelle stanze di Vader. Stanze ormai fredde e polverose, ma ricolme di oggetti. Poi, attraverso i suoi occhi lo vedo: una spada, un'armatura e un elmo. Un'arcana reliquia creata dai Sith - pericolosa e antica quanto il tempo stesso - giace ben custodita sotto i nostri piedi.

"Non c'è modo di raggiungere la stanza, mio nonno l'ha sigillata impedendo a chiunque di avvicinarsi al suo più grande tesoro..." mi spiega Ben, sforzandosi di tenere lontano da noi la sua pressante oscurità.

"Alla sua ossessione vorrai dire... Ben, perché siamo qui?" gli domando poi, intuendo la sua riluttanza in un lieve crepitio nella forza.

"Per chiederti di tornare e aprire quella porta, Rey..." mi confessa.

"Perché, dimmi perché dovrei?" voglio diperatamente sapere.

Nelle mie innumerevole visioni, la maggior parte condivise con lui, non sono mai riuscita a vedere il mio futuro. A dire il vero, ora che ci penso, non ho visto alcun futuro. Ma per Ben forse è diverso: sa qualcosa che io ignoro, lo percepisco. Qualcosa che nasconde nei meandri della sua mente, così in fondo da impedirmi di scoprirlo.

"Non posso dirtelo adesso, ma giura! Giura che qualunque cosa accada, troverai un modo per aprire quella porta..." insiste, stringendomi finalmente al cuore.

Annuisco, sentendo il bisogno di stringermi a lui.

Siamo una diade nella "Forza", separati alla nascita da un'invisibile cicatrice a segnarci la pelle. La, dove l'odio e la follia ci hanno divisi, l'amore ci unisce. Perché insieme siamo un tutt'uno con l'universo, e ancora di più adesso, ora che i nostri corpi si sfiorano, amandosi per appartenersi per sempre. Siamo insieme ora, e Mustafar ruggisce. Il castello trema, la terra si muove sotto i nostri piedi e lava scorre. Lo spazio si contrae e la "Forza" esulta, esplodendo dentro di me in un utlimo atto di misericordia. Gioendo per la nuova vita che ci ha dato, di fronte al ritorno del più addolorato dei suoi figli: l'ultimo degli Skywalker.

 
   
 
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