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Autore: DANYDHALIA    13/10/2021    1 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Quando la gatta raggiunse la camera e si chiuse la porta alle spalle il suo ragazzo non mancò di farle sapere la propria impazienza e leggero disappunto, tuttavia mal celando la propria contentezza dell'arrivo di lei.

 

 

-Wow credevo non la finissimo più sta sera con quel salottino pomeridiano serale improvvisato. Non si sono neppure sporcati i vestiti tanto quanto speravo; stupide buone maniere da tavola blocca appetito- si pronunciò un po' seccato Finnick dopo aver fatto un complimento esclamativo ad Alice, appena entrata nella stanza.

 

-Si si Finnick è come dici tu: “la cortesia è come la gentilezza del bon ton a tavola ossia una falsità sciocca e inutile. Solo la foga del pasto e gli schiamazzi sono i veri complimenti diretti allo chef”. Ti credo sempre sulla parola, ma fino ad un certo punto a questo tuo pensiero ma grazie per aver cucinato al mio posto sta sera. Dopo una giornata simile il solo stare a contatto con il fuoco ed il calore mi avrebbero solo fatto bruciare la casa per il mal di testa..o..”maldestria”..e male di vivere temporaneo. Bloccare una perdita da un tubo sotto un lavabo invece..si che è l'ideale, se hai la testa in pappa ed il cervello in fiamme. Solo le parti della casa che hanno a che vedere con l'acqua riescono a calmarti..e a farti schiarire le idee davvero.

Comunque la prossima volta sarò io a preparare qualcosa di buono, per te o altri ospiti: il mio vecchio protetto ed allievo ha sempre delle trovate europee come ricette, sia salutari che molto stuzzicanti in fatto di gastronomia. Voleva essere uno chef da quando aveva 10 anni, conosci molti cuccioli che vogliono fare i cuochi da grandi?- disse la gatta interrogativa sul finale, mentre si spogliava partendo dalla giacca per poi passare alla gonna, la camicia rimanendo sul punto di sbottonarsi per arrivare al reggiseno.

 

Ma non ne ebbe il tempo che subito il fennec le si avvicinò, continuando delicatamente al posto suo per poi mettersi dietro di lei per completare l'opera: slacciare il reggiseno dolcemente e lentamente. Sempre parlando per rispondere alla gatta..

 

- Non serve che tu faccia certi esperimenti tanto per stupire qualcuno che non sia io; sai che non sono schizzinoso e..non me la prendo se mi dai qualche mansione di tanto in tanto se tu non te la senti. Tieni perfettamente fede al compromesso “quando tu ti occuperai della cucina io mi occuperò del letto”- continuò Finn sensualmente togliendo l'indumento superiore ad Alice, prendendo poi a massaggiarle la schiena. Accarezzandole le scapole e poi la parte superiore della nuca allo scopo di rilassarla e togliere i segni del reggiseno un po' stretto per reggere meglio il “davanzale” fasciato della compagna:

dovete sapere che ogni volta che Alice è eccitata il suo seno aumenta di tre taglie e per evitare di venir giudicata da esso sul posto di lavoro invece che dal suo impegno (o il luogo comune la mia “faccia è qui”) lo tiene per così dire “nascosto” fino a quando non fa l'amore. E poi non potrebbe correre, saltare o fare parkour per la città evitando così di venire in ritardo o soccorrere un malcapitato per strada o difendersi lei..o semplicemente nuotare senza fastidio.

 

Torniamo al “corteggiamento” ora: trasportata dal movimento delle zampe del compagno..la gatta iniziò a fare le fusa, posò delicatamente la sua zampina destra sulla sinistra del fennec all'altezza della spalla..poi piegò dolcemente il collo in sua direzione e disse..

 

-Però l'avrei fatto lo stesso questa sera, con te. A parte farti bello davanti a Judy, Nick, Russell ed i ragazzi..cosa ci avresti guadagnato dopo? Una prestazione in più da offrirti rispetto al programma prefissato?- chiese Alice in tono gentile e sensuale anche lei e certa della risposta di lui.

 

-Si- rispose lui a voce bassa, quasi un sussurro, posando il suo muso sulla spalla di lei, in modo che le rispettive guance e volti si toccassero.

 

-...Mmrrfffh (fusa) ..non ti vuoi accontentare mai, vero?- fece lei retoricamente ad occhi chiusi.

 

-Certo che no! Sarebbe uno spreco, non provare mai, quando posso una delle tue 1000 virtù, voglio solo apprezzarle come meritano!- disse lui quasi infantile rimarcando un' ovvietà assoluta per lui. Poi di nuovo calmo ma con voce ferma e convinta mentre conduceva la prima parte del gioco- ..e che tu naturalmente meriti-.

 

-Ed io le tue, anche tu meriti altrettanto- disse lei presa dal momento, lentamente e voltandosi guardandolo in faccia. Una delle rarissime volte in cui Alice poteva ammirare il volto di Finnick sereno, calmo, non arrabbiato, rilassato ed in pace con se stesso. Dio quanto lo amava! Come naturalmente amava Finnick, ogni volto ogni aspetto di lui..ma quello sguardo..era speciale..poiché il fennec lo riservava solo a lei.

 

Peccato potesse vederlo solo durante l'intimità come in quei frangenti, ma almeno, per ora, alla abissina bastava.

 

I due piccoli animali si avvicinarono al letto di lei(per tutto il tempo da quando era entrata Alice si era messa in ginocchio in diagonale, posizione da sirena seduta, per aderire perfettamente all'altezza di Finnick) e a quel punto lei si sdraio e lui guidò la zampina verso l'intimo di lei tra le cosce: un paio di slip rosa corallo salmone senza pizzi, ma con motivi triangolari verde acqua e beige in finto ordine sparso come un motivo esotico. Tolti anche quelli il fennec ne seguì la linea, dai fianchi fino alle sode natiche ad albicocca (dette anche a mandolino) poi la volpe del deserto aspettò il turno della gatta, affinché adesso fosse lei a rimuovere in suo di intimo.

 

Alice così si chinò verso di lui, si abbassò all'altezza della vita di Finnick e con delicata ma lenta maestria gli abbassò la lampo dei corti calzoncini verde oliva militare, poi abbassò l'indumento, tornò in alto con le zampe diretta ai suoi boxer aderenti sportivi, e come lui aveva fatto con lei, gli e li abbassò seguendo il filo di contorno dei fianchi di lui.. sfiorandogli appena le natiche. Con la stessa e delicata precisione liberò il torace, sorprendentemente ma leggermente scolpito del fennec, dalla camicia nera con risvolti rossi.

 

Una volta nudi, entrambi fecero un leggero balzo sul letto matrimoniale, “gattonando” e zampettando per due secondi..e quando i loro musi furono abbastanza vicini..si toccarono, senza premere i piccoli nasi troppo forte. Si baciarono, all'inizio castamente, come una carezza fatta con le labbra, poi profondamente ed in modo appassionato e coinvolto.

Si misero in ginocchio e allora si abbracciarono, lasciandosi cadere sul letto assieme..e a quel punto..cominciò “l'unione” vera e propria.

 

Tra un gemito e l'altro, suo e di lei, il fennec diceva..cadenzato tra i gli interrotti respiri ed il battito dei loro cuori..

 

-Ti amo Alice, ti amo..- diceva lui.

 

-..Anche.. io.. anche io ti amo..Finny..- rispondeva lei.

 

Quanto era bella l'abissina mentre pronunciava quella piccola eppure preziosa frase.

I suoi occhi, inumiditi dal sentimento, ma senza pianto, si facevano più lucidi, azzurri e brillanti, il colore del suo pelo da arancio rossiccio si tingeva di rosa in armonia col rosa della pelle, come i delicati petali di un tulipano, mutamento percepibile solo dalle orecchie.

I suoi capelli corti ma lunghi fino al collo, ora privi dell'immancabile cerchietto, sembravano incorniciarle la testa come una piccola corona di foglie autunnali marrone scuro e rosso mogano.

In quell'istante, alla volpe del deserto, sembrava di rimirare una creatura meravigliosa, puramente votata all'amore nel suo significato più universale, alla passione e alla cura di chi ne avesse davvero bisogno, per sentirsi altrettanto amato e speciale a sua volta. Sebbene per brevi istanti.

 

Benché il fennec vantasse una lunga esperienza in fatto di conquiste, solo Alice sembrava dargli qualcosa in più, che altre o altri non riuscivano ad offrire, e di questo, ne era sorprendentemente veramente, totalmente, sinceramente grato.

Egli non sapeva spiegarsi il perché, forse centrava il fatto che la amava, forse perché il rispetto per la sua e di lei libertà erano tali, incondizionate da qualsiasi secondo fine, sincere e senza alcuna pretesa di possesso o cambiamento futuro di sorta..da far sentire il fennec amato in ogni suo aspetto da farlo sentire come l'animale più fortunato che ci fosse? Come raramente si era sentiti in passato, come in quegli istanti si sentiva?

 

Di ciò la piccola volpe delle dune non poteva che esserne felice, seppur con un retrogusto dolce amaro ogni volta che si perdeva nell'ammirare la gatta abissina “in tutto il suo splendore”, come amava dire lui. Poiché in quel breve istante, culmine del piacere per entrambi, era il momento in cui egli sentiva che forse, valesse la pena intraprendere una vita coniugale..almeno con lei..ma poi quel pensiero andava via. Non perché l'amore o l'intenzione fossero così bassi infondo..ma perché, in un certo senso, in quel breve ed unico momento solo tra Finnick ed Alice, si sentivano davvero sposati.

 

Senza bisogno di firme o conferme da parte di nessuno che non fossero loro stessi.

 

Erano loro e “di loro”(nel senso di reciproca appartenenza con l'unico obbligo di far star bene l'altro e supportarsi, senza possesso).

 

Ecco perché gli “altri” erano emozioni, pulsioni o curiosità fugaci; per questo il fennec e l'abissina avevano il permesso di entrambi per avere delle “storie” se così le vogliamo chiamare. Ma solo Finnick aveva, in verità, la capacità di far fremere di un ansia spasmodica, in attesa di una prossima volta, la gatta..così come lei era capace di far agonizzare d'impazienza e di una voracità dissetanti lui, la volpe del deserto.

Erano l'uno l'Oasi dell'altro dopo mesi, settimane, giorni, anche solo di poche ore d'attesa e sete da placare; come descritto dalla cantante Chatty *(per gli amici e fan più longevi Katy) Perry “Legendary Lovers” piena di tutti gli elementi orientali, dalle note ai versi, tipici della loro terra che li faceva sentire a casa in un posto solo loro quando sentivano il bisogno di isolarsi dagli altri.

 

Certe volte era confortante avere certi esempi, che potessero spiegare a degli scettici intraspeciali o ai loro amici monogami, fidanzati o sposati, la sostanza del loro rapporto fornendo così un idea più chiara e meno confusa di esso (evitando così fraintendimenti o un sunto superficiale e riduttiva del rapporto) duraturo ormai da quattordici anni, se escludiamo gli anni di un infanzia relativamente breve ed una mezza adolescenza vissuta assieme, ma solo ai 19 anni di lei ed ai 24 anni di lui ebbe inizio il rapporto carnale, maturo ed ufficiale per entrambi.

Prima di allora..bhé..era stata la solita vecchia storia di una casuale amicizia fraterna tra un cucciolo più grande di un'altra specie e di un altro ceto sociale ed una più giovane che non si arrende alle differenze ed insiste nel mantenere i contatti, crescendo poi la più giovane capisce che nell'affetto per lui vi dimora qualcos'altro , di più solido e profondo ma che egli all'inizio rifiuta perché in primis non ricambia, crede con la lontananza di tutelare per 1000 ragioni, ma che una volta appurato che lei da maggiorenne fa sul serio e non accenna a demordere..lui alla fine si arrende e accetta tutto quello che lui ha da offrirti, ben sapendo che tu dovrei ripagarla altrettanto ed il doppio, avendo capito dopo una lunga esperienza dove l' ingratitudine del mondo ti ha segnato solo lei dà quella possibilità di esser felici che troppe volte, per i motivi sbagliati, ti hanno negato. Ma principalmente..riconosciuto il suo valore allora ripaghi con il rispetto amando tutti i giorni come credevi di non esserne capace da che ne hai memoria..

 

..Ma se ci inoltriamo di più entreremmo in un altra storia sulle vite di Finnick ed Alice, e avremo modo di saperle in futuro..tranquilli.

 

Per ora sappiate che dopo “il dolce atto condiviso” il tutto venne suggellato con un abbraccio tra le coperte ed un serafico ingresso nel mondo dei sogni da parte di entrambi

 

INTANTO IN CAMERA DI JUDY (ED IN TEORIA NICK SE VI FOSSE FERMATO A DORMIRE).. POCO PRIMA CHE NICK VEDESSE LA COLLEGA ADDORMENTATA E RAGGIUNGESSE RUSSELL SUL TETTO.....

 

Judy Hopps aveva fatto appena in tempo a salire, cambiarsi, darsi una rinfrescata e coricarsi nel letto della stanza degli ospiti gentilmente offertale dalla padrona di casa, sperando che il sonno non tardasse ad arrivare, concedendole così un più che meritato riposo, non pensare a niente di brutto prima che il sole sorgesse, e affrontasse così l'ennesima sfida che la prima coniglietta della ZPD avrebbe dovuto affrontare..sta volta almeno non era sola e aveva il supporto non solo del collega ed amico prima volte della centrale di polizia..ma di un intera squadra del governo federale mai sentita fin'ora...! La coniglietta provò a mettersi comoda, si girava e rigirava nel letto ma il sonno faticava ancora a giungere per lei..alla fine di sedette sullo stipite e si tenne la testa con le zampe ad occhi chiusi, massaggiandosi leggermente le tempie..troppi pensieri per addormentarsi e basta..troppe notizie e rivelazioni a cui pensare..in fondo Judy non era mai stata il tipo da spegnere il cervello e smettere di pensare e basta..forse perché si sentiva ancora in modalità indagini oppure perché la assillava una particolare domanda..”Ce la faremo anche sta volta?” e sapeva benissimo che per rispondere a quel genere di domanda poteva solo aspettare..e vedere come si sarebbero mossi gli sviluppi di questa nuova fase della sua vita..che sta volta non comprendeva solo lei..quindi maggiori persone a cui pensare e che facevano affidamento su di lei..e non solo lei..

 

Non era mai stata brava ad aspettare..specialmente quando i dubbi la preoccupavano e non poteva porvi rimedio subito..Judy sapeva star calma solo quando aveva la certezza che tutto fosse risolto e sotto controllo..ma il durante..era tutta un'altra cosa “Come dovrò fare adesso!?”. Ancora nessuna risposta.

 

Lucas nel frattempo si aggirava tra le pareti del corridoio diretto alla sua stanza, ma quando da quell'angolazione del muro vide uno dei suoi idoli, “L' Agente Judith Lavern Hopps” in una posa chiaramente preoccupata non perse tempo, scese verso il pavimento, entrò nella camera degli ospiti, raggiunse il comodino alla destra del letto ove si trovava Judy, arrivò all'altezza del mobile in modo che la coniglietta poliziotto potesse vederla..e..

 

-..Ciao Agente..cioè volevo dire Judy..come stai?- chiese il ragnetto saltatore in tono comprensivo dopo essersi corretto.

 

-Oh..ciao Lucas..io..bene..credo. Tu invece, problemi a dormire?- chiese subito la coniglietta grigia al piccolo, presa un attimo leggermente alla sprovvista.

 

-Io? No, ho abbastanza sonno per dormire anche qui..se non le è..cioè se non ti disturba? Ma..non mi sembri stanca? Hai tu difficoltà a dormire?- chiese Lucas per accertarsi, era piccolo ma era sempre stato un tipetto perspicace.

 

-Si..vede così tanto?- chiese Judy un po' imbarazzata.

 

- Avevi la stessa faccia della mamma quando qualcosa la preoccupa, non riesce a dormire e allora lavora fino a tardi- spiegò sempre comprensivo e schietto Lucas.

 

- Wow, bene allora..tu in questi casi cosa mi consigli di fare?- chiese lei già che c'era ormai.

 

-Beh..io..non credo tu possa lavorare qui: la centrale è chiusa..e se lavorassi qui dovresti accendere le luci, tutti si sveglierebbero e se la prenderebbero con te e non lo trovo giusto. Pure la mamma mi dice di dormire perché non vuole che faccia i compiti fino a tardi: dice che altrimenti ho troppo sonno di mattina, a colazione e non mangio bene, a scuola e non ascolto niente o mentre vado a scuola o torno a casa..rischiando così di farmi investire perché mi sono dis..distratto! Si dice così- disse il piccolo ragno.

 

-Ummh..tua madre non ha tutti i torti..in effetti non credo darei il meglio di me se domani, davanti a tutti, se non ho risposo un po'. Anche se mi è capitato di non dormire per due giorni di fila e sentirmi comunque okay la mattina seguente e lo stesso giorno..(ho detto una cavolata)- cominciò Judy riflettendo a voce alta per poi interrompersi, tenendo la fine della frase per sé ricordandosi della svista fatale che ebbe durante la famosa conferenza stampa dopo i fatidici due giorni di tempo del suo primo caso. Dopo due secondi di silenzio rivolgendosi al ragnetto..

 

-..Lucas..quando la mamma è preoccupata..cosa fa per addormentarsi? Cosa la aiuta a prendere sonno?- chiese Judy con tono amichevole e fraterno, come quando si rivolgeva ai suoi fratelli e sorelle più piccoli.

 

-Quando altre cose non funzionano allora faccio quello che lei fa con me: le canto una ninna nanna. Posso cantarne una anche a te?- chiese Lucas speranzoso.

 

-Beh sono un po' grande per le ninne nanne, ma un po' di musica non penso mi farà male, solo..canta piano, come hai detto tu..cerchiamo di non disturbare nessuno..Inoltre a tavola ho sentito di un maestro e di un corso di musica; mi piacerebbe sentire come canti- disse Judy affettuosa, ormai anche lei si stava affezionando al ragnetto.

 

-Evv..evviva- esclamò contento Lucas alzando le zampette anteriori esultante, all'inizio ad alta voce salvo poi fermarsi in tempo per non svegliare nessuno per l'appunto. -Questa ninna nanna però non è mia, la base della canzone l'ho presa da un episodio di “Vampirina*” ma a me ed alla mamma era piaciuta così tanto che mi ha detto “Semmai l'agente Hopps diventasse nostra amica e non riuscisse a dormire una sera che la invitiamo a stare da noi”- disse apertamente Lucas.

 

-Davvero! Bene, allora..sentiamola- disse Judy senza cambiare tono, appoggiando la testa al cuscino e coprendosi le spalle con le coperte, entrando meglio nella “fase nanna”. Lucas si schiarì un po' la voce e poi..

 

- “Calmati Judy e dormi perché..un sonnellino fa bene anche a te. Non devi più saltellare su e giù: adesso si dorme non s'indaga più. Ci troveremo insieme al risveglio, tu dacci ascolto: se dormi è meglio. Chiudi gli occhioni e lasciati andare: rilassati Judy e comincia a sognare”.

 

 

E come una magia la coniglietta riuscì ad addormentarsi, cullata dolcemente dal suono della vocina di Lucas che, trasportato lui stesso dalle note della canzoncina, si addormentò sul comodino anche lui.

 

Così che, quando Nick ebbe finito la sua “chiacchierata con Alice” e Russell lo invitò a schiarirsi le idee su tetto..la volpe trovò la collega già addormentata..

 

INTANTO ALLA ZPD...

 

L' agente Clawhauser sistemava fino a tardi i faldoni contenenti gli ultimi fascicoli riportanti i rapporti delle ultime ore ed i programmi del “piano” da attuare, in attesa assieme ai colleghi del turno di guardia di novità e di eventuali nuove istruzioni da parte del GSD.

 

Una volta finito, il ghepardo si mise a guardare e riguardare lo schermo del suo computer, schiacciando un tasto del mouse ogni tanto più per riflettere che per lavoro, avendo già fatto le dovute ricerche e caricato i file, in modalità protetta al sicuro, con un programma a prova di hacker.

Dal canto suo, il capitano Bogo, notando il proprio sottoposto pensieroso e relativamente “tranquillo” rispetto al suo solito atteggiamento estroso e gioviale, ma in fondo vi era un emergenza in corso, quindi tutto normale, “nulla da stupirsi più di tanto” pensò, tuttavia alla fine, decise di avvicinarsi e chiedere come andava.

 

- Tutto bene Clawhauser?- chiese pacatamente il bufalo d'acqua africano.

 

- Oh..si signore! Stavo solo..pensando ai metodi di questi..tizzi..- rispose di scatto il ghepardo preso alla sprovvista, rispondendo poi al superiore dopo aver riflettuto sulla risposta da dare, spiegandosi meglio..- Voglio dire..sembrano dei dilettanti ma forse significa che sono più pericolosi di quanto non diano a vedere..cioè..quando prepari una manovra criminale tramite computer utilizzi il “dark web” e poi cancelli le tue tracce, rimpiazzando i tuoi dati da remoto..mentre in questo caso..usare dei router privati, sempre da remoto, ma moniti di gps spia ti rende solo.. più rintracciabile! Aumentando i rischi di venire localizzati, di proposito! ..perciò..è come se questo gruppo, lui o lei, chiunque..andasse a tentoni..o è la prima volta che commettono un crimine simile..oppure, il che sarebbe peggio, volessero sfidarci! Se ti tanto sicuro da voler sfidare la polizia..chissà di cos'altro sei capace- espresse la propria preoccupazione il giovane agente al proprio capo, ancora provato al pensiero della crisi non del tutto superata dei fantomatici ululatori.

 

-Ci ho riflettuto anch'io dopo aver fatto le mie ricerche con Oatis, e se anche le tue supposizioni sono esatte avremo a che fare con un vero e proprio reato federale da gestire. Perciò non possiamo che ringraziare la tempestività di questo GSD, sperare che la loro collaborazione sia fruttuosa come intendono farci capire e limitare nuovi danni il più possibile. Ciò non di meno..dobbiamo far intendere anche noi, ai nostri “soci temporanei” che non siamo del tutto impreparati a gestire le crisi come qualche tempo fa. L'unico lato positivo che hanno è che riescono a preparati a dovere per le prossime che giungeranno, ovviamente spetta a chi le subisce fronteggiarle con i mezzi e lo spirito migliore che trova- rispose alla fine Bogo in tono comprensivo, mostrando uno dei suoi rari sorrisi rassicuranti.

 

INTANTO AL GLOBAL SECUIRITY DEPARTMENT, ANCHE NOTO COME GSD...

 

Nel quartier generale del GSD, zona Campus ed alloggi del personale esperto, sezione “reclute e tutor addestratori”, camera 178 a nome di *Jack Savage..un mezzo coniglio e mezza lepre artica bianca, dalla schiena tigrata e dalle punte delle orecchie nere come le strisce lievemente accennate le mezzo, guardava anche lui il cielo stellato affacciato dal balcone in stile moderno minimal come il suo alloggio ed il resto di quella parte della struttura.

 

Difficile indovinare cosa il giovane leporide stesse pensando in quel momento(se ve lo chiedete ha 28 anni, come Russell), se vi era un aggettivo per descrivere l'agente operativo Jack Savage da una una prima impressione quello era “imperscrutabile”. Ma, invece, agli occhi dei pochi fortunati che lo conoscevano bene e da vicino, come il suo giovane apprendista, protetto,compagno di campus, collega e assistente gatto tigrato Zach,dal manto arancio e giallo crema , e dagli occhi verdi (nonché cugino di 19° di primo grado di Alice) era semplicemente “pensieroso e malinconico”.

 

Ormai erano passati 11 anni da quando la sua “maestra” di allora, Alice Mewny, aveva lasciato il GSD per prender parte al progetto degli Agenti Nascosti B.W. a Zootropolis, diventando così in quel breve lasso di tempo uno dei migliori elementi emergenti della neo nata sede federale indipendente, integrante sia i mezzi ed i sistemi gestionali della C.I.A ed F.B.I ma con un diverso modus operandi tipico di un agenzia indipendente.

Come? vi starete chiedendo, in tale maniera:

 

Ossia che le missioni del GSD, benché operassero sul piano internazionale, partivano in primis come missioni commerciali, ovvero un ente internazionale o una determinata personalità di un certo spicco operante sul piano governativo o privato, donava una considerevole somma di denaro al Global Secuirity Department per portare a termine una data missione, in un dato angolo del mondo, e quando al GSD veniva dato un incarico esso lo portava sempre a termine.

 

Essa era una compagnia di spionaggio indipendente in tutto e per tutto, che nel giro di 34 anni aveva sventato innumerevoli atti di terrorismo in fase attiva o prima ancora che accadessero, guerre, furto dati, mercati delle armi, traffico di animali, carne o di organi e perfino lo spionaggio illegale.

 

Era partita finanziandosi con le donazioni dei magnati per intervenire là dove i Servizi Segreti tradizionali non avevano piena libertà d'azione a causa dei numerosi vicoli alla propria giurisdizione, portando ogni missione offerta a temine con successo e senza danni.

 

Tuttavia negli ultimi anni le cose erano cambiate: il Governo degli Stati Uniti aveva deciso di “premiare” il GSD per i suoi innumerevoli meriti e per i suoi promettenti agenti operativi, facendo di essa un servizio segreto governativo americano a tutti gli effetti, inglobandolo cosi nel suo “mercato federale”. Mossa che certamente ne incrementò sia lo spessore che l'onore, nonché i fondi ed entrate regolari per migliorarne il Centro, il Campus e la formazione di neo agenti come Jack, Zach e non solo, ma limitandone assieme la libertà d'azione, la pianificazione d'intervento per sventare questo o quel crimine mondiale, attentato o pandemia, come nel caso degli ululatori notturni e non solo.

Sinceramente a Jack non piaceva come era cambiata la politica d'intervento della sua Sede, che considerava come una famiglia, così diversa dai tempi d'oro in cui era praticamente un cucciolo e la sua maestra istruttrice e mentore(allora quattordicenne) lo aveva praticamente adottato, trattato come fosse un fratello e forse quasi un figlio, fornendogli le basi che avrebbero fatto di lui un agente tanto bravo da far dimenticare a chiunque il fatto che fosse un animale di piccole dimensioni.

 

Almeno la politica del lavoro all'interno della sede centrale del GSD era rimasta invariata, rispettandone i tre pilastri su cui si basava: TENACIA, ALTRUISMO, INTEGRITA' e..AUTOSTIMA, amava aggiungere Alice ironicamente al posto di FIEREZZA, quando aveva modo di discuterne col protetto, allo scopo di spiegarne meglio il cuore di un concetto troppo ampio ad un piccolo,seppur intelligente, Jack : “Perché se sei fiero di te stesso e del lavoro che fai puoi superare tutto , anche l'impossibile” gli diceva la giovane maestra. E in verità, negli ultimi tempi, benché avesse continuato a portare ottimi risultati, per come all'esterno il GSD rimase neutrale perfino in un momento critico per la città degli animali, Jack si sentiva tutto fuorché fiero del suo lavoro e del mancato ruolo che avrebbe potuto prendere se solo gli avessero concesso di entrare in azione.

Adesso però aveva la possibilità di fare di nuovo qualcosa di unico, come ai vecchi tempi, se non migliore: re intervenire in una missione e rivedere la sua mentore, senza andarci da solo, in una volta. Quel pomeriggio dopo che la sede operativa sotto copertura a Zootropolis, sotto il nome dello studio legale della Lynce&Co. aveva dato l'allarme, avevano anche ricevuto la richiesta, per non dire tassativo ordine, di mandare quattro agenti a Zootropolis, rintracciare due agenti B.W sotto copertura (tra cui Alice) e di prendere parte ad una collaborazione attiva con la ZPD, allo scopo di sventare un caso di terrorismo informatico affinché non divenisse mediatico, il tutto prima che si tramutasse di nuovo in una catastrofe pari al caso degli “Ululatori Notturni”.

 

Allora vi starete chiedendo “come mai se il nostro agente segreto Jack Savage è più che contento all'idea di prendere parte alla missione,con il suo apprendista e altri due colleghe amiche, rivedendo così la sua affezionata addestratrice, se ne stia lì, con lo sguardo perso nel vuoto sulla terrazza, invece di esultare?!”

 

Eccovi la risposta: Rabbia da Lontananza; Jack aveva letto il fascicolo della sua mentore abissina, di tutto il periodo che ella ebbe trascorso a Zootropolis in quei lunghi undici anni, per tutto quel tempo era stata felice, occupata,impegnata in maniera “aperta” con qualcuno, si era fatta perfino una famiglia,..insomma aveva passato una vita intera senza di lui!! Il fatto che non ricordasse niente, per via del trance da ipnosi a cui tutti i B. W. Nascosti venivano sottoposti, benché la ragione gli dicesse di non badarvi, a livello del sentimento, non cambiava niente per Jack in quel momento. Sentire come che Alice potesse fare tranquillamente a meno di lui, mentre lui invece per undici anni aveva rischiato la vita più di una volta (e qualche cicatrice sotto la camicia poteva testimoniarlo) lo aveva fatto star male, peggio di quanto pensasse.

Perciò adesso era ad un bivio; o essere professionale ed indagare tutto ed affrontare Alice di persona una volta arrivato, oppure dire di “no” e mandare qualcun altro al suo posto se egli non era davvero in grado di reggere la cosa.

 

Zach, nonostante fosse un ragazzo distratto, pasticcione, non particolarmente sveglio ed ancora inesperto come agente era tuttavia un genio nel capire i sentimenti del suo “capo” o “boss” come amava chiamare Jack, nel tentativo di sembrare almeno professionale (col solo risultato di essere più spiritoso quando gli dava del “lei”). Infatti il giovane gatto era stato il primo a capire che lui Jack Savage e la candida volpe polare Cynthia Walker erano innamorati corrisposti tra loro, ma al contempo troppo impacciati e “professionali”, orgogliosi e testardi per ammetterlo e una volta per tutte dichiararsi tra loro. Una costante sfida a chi “fai tu il primo passo! Io no!” nella quale, puntualmente, nessuno dei due vinceva..dando il via ad una serie di divertenti baruffe e teneri equivoci, che facevano divertire casuali spettatori ma pure penare il povero Zach che vedeva sempre fallire ogni suo tentativo di “avvicinamento” dell'uno verso l'altro verso una dichiarazione che non arrivava mai. Ma non dilunghiamoci troppo su questo punto.

 

Dopo aver osservato a lungo il suo giovane capo in silenzio, il giovane agente felino si avvicinò a l mezzo coniglio e gli dette una leggera pacca sulla spalla prima di pensare bene a cosa dire.

 

Non era sempre facile certe sere, specialmente dopo la fine delle squisite cene preparate da Jack, come ogni suo pasto infondo. Infatti egli era un cuoco eccezionale, tanto che avrebbe potuto sbaragliare il più stronzo dei giudici di Master Chef e fargli chiedere pubblicamente scusa per i suoi pessimi modi verso gli altri partecipanti. Che fosse dolce o salato , perfino una bevanda, Jack Savage sapeva prepararla come se ogni ingrediente fosse stato colto nel giardino dell'Eden ed ogni peccatore dopo averlo mangiato chiedesse scusa spinto dalla commozione per la bontà del piatto preparato dal cuoco, come se avesse assaggiato una piccola fetta di Paradiso. Parole di Alice e non di chiunque.

Perché la passione in ciò che metteva, ed in questo Jack non solo nell'aspetto e nella specie era simile a Judy Hopps, lo aiutava anche nell'obiettivo di eccellere in tutto ciò che amava e negli obiettivi che si prefissava. Seppur dissimulato da un atteggiamento distaccato, educato ed introverso a differenza della coniglietta grigia agente di polizia.

Tuttavia proprio come Judy da piccola aveva detto con convinzione e fierezza “Voglio essere un poliziotto!”, quando ancora la sua mamma era in vita il piccolo Jack aveva detto con altrettanta certezza, convinzione e ottimismo “Voglio fare lo chef!” ( i suoi genitori infatti erano i cuochi del GSD) e lo era diventato in un certo senso. Chef Dilettante Professionista e dopo Agente Segreto, in fondo il suo effettivo lavoro era quello, ma primo fra tutti uno chef in attesa di essere pluripremiato.

 

Ogni volta che ci pensava Zach si commuoveva sempre, poiché questo era uno dei tanti lati del suo capo coniglio che scoprivi solo non limitandoti alle apparenze e volendo conoscerlo, se lui tuttavia te lo permetteva. Ciò ti faceva capire quanto anche lui avesse bisogno degli altri nonostante si ostinasse di dimostrare il contrario, vista la pericolosità del proprio mestiere, anche se su questo punto il giovane capo doveva ancora maturare a differenza della sua maestra. In fondo era più grande di lui, si suol dire, e forse perché era imparentato con lei che il gattino dallo splendore del grano voleva che stesse bene sul piano sociale più di quanto egli volesse ammettere? Dopo tutto non puoi davvero proteggere i tuoi cari allontanandoti da loro per sempre, serve a poco la tua protezione se poi il risultato e farsi soffrire a vicenda.

 

Alla fine Zach andò sullo spontaneo, come meglio gli riusciva e..

 

-Non riesco ancora a credere che questi anni di lontananza siano finalmente terminati. Se penso che potevamo aspettarne anche più di undici prima di poterla rivedere. Tutto quello che ho saputo di mia cugina è sempre stato solo dalle lettere degli zii o dei nonni, durante le festività e neanche tutte. ..Capo, davvero vuole mandare qualcun altro altro al posto suo?- parlò alla fine il gattino.

 

-.....No, non voglio. In effetti è meglio di no: un estraneo che non conosce Alice ed il suo profilo solo per sentito dire causerebbe solo degli squilibri come sua risposta per il non essermi presentato. Verrò con voi altri, ma solo perché senza di me ho il sospetto che fareste saltare la pazienza a tutti, prima ancora di arrivare a Zootropolis e compromettere la missione prima ancora che cominci- disse il mezzo coniglio lepre con sottile ironia e finto sarcasmo al suo apprendista con voce pacata e modi gentili, segno che almeno un po' l'affetto aveva vinto sulla rabbia di prima.

 

-Certo! Quale altra ragione ci sarebbe?!- disse Zach stando al gioco del suo giovane capo rincarando il proprio entusiasmo.

 

Poco prima che uscissero dalla camera 178 della mezza lepre artica 28enne, lo sguardo dell'agente leporide era caduto un istante sulla libreria di fronte al suo letto.

Essendo una spia Jack Savage non teneva in mostra le foto delle persone a lui care, per non rischiare che divenissero potenziali ostaggi da usare contro di lui o l'intero GSD, ed essendo sempre un valente agente era odiato sia dai criminali ma invidiato molto anche tanti altri membri del campus , specialmente dalle reclute o membri senior più inetti, vigliacchi dunque più facili al tradimento ben sapendo che non sarebbero mai stati bravi quanto lui, o che non accettavano di essere secondi ad un coniglio, perciò il giovane leporide in parte si teneva in guardia anche da quella parte di probabili nemici interni. Come riconoscerli poi?Semplice, erano tutti coloro che lo guardavano con disprezzo.

 

Quando però Jack aveva posato gli occhi sulla sua libreria il suo sguardo era andato, come fossero stati una fotografia, ai libri e volumi delle storie di A. C. Handersen, dei Fratelli Grimm e non solo loro..che Alice gli leggeva da piccolo alla fine di ogni massacrante giornata di allenamenti per riconciliargli il sonno, oppure quando stava male. Bei ricordi davvero. “Rivedrò Alice” pensò allora, e quel poco di rabbia che gli era rimasta, per il momento, se ne era andata.

 

-Evviva!!! Rivedremo Alice e Zootropolis insieme!! Ho sempre sognato visitarla!! Credi che un giorno per vedere tutti e 5 i distretti basti, o ci vorrà più di una settimana, un mese per farlo?!

Quale trolley è meglio per una missione o un viaggio sotto copertura tra i cinque che ho!? Il viola, il blu, il nero, il grigio, il giallo?! Quale si intona meglio ai miei occhi per aiutarmi a scegliere?! O quello valeva solo per i vestiti? Non ricordo..- disse il gattino striato arancio chiaro a raffica trascinato dall' entusiasmo della sua prima missione operativa sul campo, benché accompagnato da quello che era a tutti gli effetti il suo senpai se fossero stati nel sol levante, e quindi lui il suo kohai, nonché unico amico lì.

 

- Zach..prendi un respiro, stai fermo, fa tutto con calma, prendi i vestiti che vuoi portarti, e per favore i più adatti per una missione e non per una vacanza alle Hawaii, poi scegli un trolley a caso: rispondendo alla tua domanda di prima in merito al colore dei tuoi occhi e a quello delle valigie qualsiasi di quelle tonalità sta bene con il verde- spiegò infine con calma una frase alla volta il giovane capo.

 

- Aaah..quindi..è meglio se tiro a sorte e quello che mi capita mi prendo?- si accertò Zach dopo aver capito, dopo aver riflettuto soppesando le indicazioni di Jack.

 

-Si Zach, proprio così- confermò Jack.

 

-Ottimo! Allora procedo!- e così dicendo il giovane gatto tornò ai suoi preparativi, mentre il suo superiore avrebbe fatto altrettanto.

 

Zach Goldenweath potrà anche essere quello che affettuosamente si potrebbe definire un teenager pasticcione, distratto e maldestro come anticipato qualche riga in precedenza, anche se adesso aveva 18 anni suonati e a breve sarebbero stati 19, ma almeno quando gli spiegavi le cose per bene e gli dicevi di “fare le cose” nel modo corretto egli sapeva eseguirle alla perfezione, se facevi in modo che stesse ben attento.

Cosa che in tutto quel lasso di tempo Jack da buon neo mentore aveva imparato. Ai tempi in cui il giovane Jack aveva la stessa età di Zach e si era appena diplomato al GSD Campus qualche mese prima che Alice partisse (non si sarebbe persa quella cerimonia per niente al mondo) e poi gli venne assegnata la formazione del piccolo Zach che allora aveva solo dieci anni. Fu un allora 22enne Alice Mewny a presentarli e farli conoscere, affidando così al giovane coniglio dagli occhi di ghiaccio a strisce nere la tutela piccolo cuginetto, mentre lei si apprestava a lasciare, sta volta quasi definitivamente, il mondo pianificato, calcolato e razionale che conosceva, per un altro semi inesplorato e frenetico, testando in tal modo se il Progetto B.W. avrebbe avuto garanzie di successo. Ma con la promessa di rivedersi fatta al giovane allievo ormai divenuto un uomo, e un' altra fatta alla maestra di vegliare sul cugino, di volergli bene e far che ormai per lui fosse come un fratello al di là dell'addestramento alla quale sarebbe stato sottoposto. Solo per fare in modo che il suo protetto non si sentisse solo senza di lei in quegli anni futuri.

 

Fu un saluto intimo, privato e commovente, ma sempre con l'obiettivo che i tre membri del GSD, e se il caso avesse voluto non solo loro come volevasi dimostrare, si sarebbero rivisti, e finalmente quel giorno era arrivato.

 

ANGOLO AUTRICE: Grazie a tutti per avermi seguito finora, queste ultime pagine le avevo pronte da due anni ma ancora non ero riuscita a trovare un punto di collegamento e collaborazione tra le sue storie, i personaggi ed i due distretti. Alla fine ci sono riuscita, grazie di seguirmi ancora anche se non settimanalmente come i primi anni ma comunque costante e presente. Mi onorate tantissimo della vostra virtuale presenza.

A presto e speriamo non manchi troppo per i capitoli successivi come gli anni scorsi, che l'ispirazione sia dalla mia e l'ordine di idee pure.

Alla prossima e fatemi gli auguri.

Sempre vostra DANYDHALIA.

 

*Ricordate che nel Zootopia' s World i nomi dei cantanti, dove di può leggere all'inizio nell' Ipod Nano di Judy sul treno in direzione della città, sono modificati adattandovi le caratteristiche animali. Tra cui Katy Perry appunto, che compare anche in un logo di una maglietta di uno dei suoi concerti passati, e di cui ho deciso, assieme a Taylor Swift (lei non è ha bisogno perché Swift è il nome di una particolare razza coyote o sciacalli biondi, mista alle volpi del deserto credo, originarie della zona dei Canyon. Perfetta alternanza ironica no? T. è una canide ma le piacciono i gatti mentre K. è una felina è le piacciono i cani.), sia una delle cantanti preferite non che ex- clienti di Alice, per molte ragioni raccontate nelle sue canzoni.

 

*Uno dei tanti show per bambini sull'ormai scomparso canale Disney Channell su Sky, l'arco della storia e quelle future di Alice è a partire dal 2016-17 in poi ..quindi ci sta..La canzoncina in questione, se la trovate capendo così la tonalità della ninna nanna, è “Dormi Nosfy” la cuginetta della protagonista.

 

*Se volete saperne di più su Jack, Zach, Cynthia, Stella e gli altri membri del GSD potete andare sul sito di DAVIANART sotto il nome di fouroclockstar, vecchia galleria di illustrazioni(a cui mi sono rivolta anche io perché uguali nello stile a quello del film del 2016, non le nuove tavole, quindi ignoratele solo per non sviare troppo dalla trama del mio testo) sotto la voce di AoiRemArt-OLD , voce Gallery a destra di Home, dove troverete le illustrazioni dei personaggi introdotti oggi e non solo, comprese le tavole riportanti il giorno dei loro compleanni. Che vi anticipo, una volta che vi sarete affezionati, quello di Jack è il 21 Settembre mentre quello di Zach il 15 Agosto. A presto e buona visione oltre che lettura.

  
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