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Autore: Miravel0024    15/10/2021    0 recensioni
#14 Ottobre / PumpFic / Unrequited love
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
Prompt: Unrequited love
N° parole: 602
Breve storia di un'amore saffico non corrisposto, narrato tra ricordi e versi di una canzone segreta. Con un accenno a relazioni malsane.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Writober 2021'
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Primo esperimento con la seconda persona e il passato remoto, non sono sicura di cosa ne sia uscito, ma sono sicura che non ripeterò l'esperienza... è stato un parto.
Se notate errori vi prego fatemeli notare perché sono sicura di aver fatto danni con i tempi verbali da qualche parte, ma non so dove.
Tra l'altro non ho mai scritto una canzone prima, ma mi serviva per questa storia perciò ci ho provato, ma non badateci troppo...
Per il resto spero che questa cosa vi piaccia.
 

La guardi da lontano e pensi:
Mamma che fortuna essere guardata da una come lei.
Quando lei sorride le mie gambe diventano gelatina
Vorrei mi guardasse come io guardo lei
ma il suo sguardo è già occupato
Lui ha già occupato quel posto e non posso farci niente.

 
La osservi da quel primo giorno quando la vedesti per la prima volta nell’ala di musica, con il vento tra i capelli e le note tra le mani, eterea e meravigliosa, una dea tra gli uomini.
La prima volta che ti sorrise perdesti un battito, ti sentivi in cima al mondo, la sola idea di essere la causa di quel sorriso ti fece camminare a due metri da terra per il resto della giornata.
Desiderasti ardentemente che lei provasse lo stesso, che un giorno potesse ricambiare i tuoi sentimenti, ma… ma poi arrivò lui, luminoso ed egocentrico, con una sfilza di fan adoranti dietro.
L’amico d’infanzia, cotta di una vita, il primo amore… e dal momento in cui la vedesti arrossire e ridere con lui, sapesti che non avevi mai avuto una possibilità.
 
Quando la luna vuole una stella, ma quella stella non sei tu
tutto ciò che puoi fare e guardarla da lontano
Guardarla e sperare che si renda presto conto
che quella stella ha occhi solo per sé stessa
Perché la Luna ha scelto il Sole

 
Lei gli andò dietro come un cucciolo fedele, non rendendosi conto che lui non aveva occhi che per sé stesso. Odiasti il fatto che lui fosse l’autore sia della sua gioia che della sua tristezza.
La cercò solo per usarla, e poi la abbandonò di nuovo a sé stessa, lasciandola a raccogliere i resti.
Non fosti nemmeno sicura che se ne rese conto, ma questo non lo rese meno spregevole ai tuoi occhi.
Provasti a parlarle, ma fu inutile, era totalmente accecata. Potesti solo sperare che se ne accorgesse prima che fosse troppo tardi.
 
La Luna ha scelto il Sole
e puoi solo stare lì a guardarla
Guardarla lasciarsi mettere in ombra
da un rapporto che non fa per lei

 
Ma lei aveva scelto lui e non ci avrebbe rinunciato, a costo di vivere per sempre nella sua ombra.
Fu la prima persona a mostrarle amore, e lei ci si era aggrappata con tutte le sue forze, nonostante quell’amore fosse sparito da tempo.
 
La guardi da lontano e vorresti poterla amare
Amarla sotto il sole cocente
e sotto la pioggia battente
Vorresti poterla stringere e non lasciarla mai andare
Ma lei non è tua e forse non lo sarà mai

 
Volevi mostrarle che c’erano molte altre persone pronte ad amarla.
Volevi inondarla con il tuo amore, farne una coperta e avvolgergliela intorno, tenerla stretta e non lasciarla mai. Perché sapevi quanto meritasse di essere amata e sapevi che lui non le avrebbe mai dato quell’amore, ma sapevi anche che nemmeno tu potevi, perché non era tua e non sapevi se lo sarebbe mais stata.
 
Quando la luna vuole una stella, ma quella stella non sei tu
Perché la Luna ha scelto il Sole
La Luna ha scelto il Sole
E non sarà mai tua

 
Ma lei aveva scelto lui.
Aveva scelto il sole e con lui l’ombra che ne derivava.
L’aveva scelto, non sarebbe mai stata tua.
 
Guardasti la canzone che avevi scritto per lei. Appallottolasti il foglio e lo gettasti nel cestino.
Volevi che fosse una chiusura, un addio, ma sapevi che non ne saresti mai stata capace, l’avresti sempre amata, anche se lei non lo faceva.
Ti alzasti e raccogliesti il pezzo di carta, solo per nasconderlo in quaderno insieme a tutte le altre.
 
   
 
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